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La vendemmia 2023 in Sudafrica, tra siccità e mancanza di corrente elettrica

La vendemmia 2023 in Sudafrica, tra siccità e mancanza di corrente elettrica
C’è cauto ottimismo per vendemmia 2023 in Sudafrica. I produttori di uva da vino sudafricani si aspettano un raccolto «buono, ma leggermente inferiore in termini di quantità». La prima stima arriva dall’associazione di categoria Vinpro, dopo una stagione condizionata dal clima secco. Stime ancora più accurate saranno fornite nella terza settimana di gennaio 2023, quando la situazione sarà più definita.

«In questa fase iniziale, la diminuzione delle quantità sarà netta in tutte le regioni vinicole del Sudafrica. Abbiamo vissuto ovunque una stagione più secca, ad eccezione di Northern Cape che ha avuto condizioni ambientali difficili durante e dopo la vendemmia», afferma Conrad Schutte, responsabile del team di viticoltori di Vinpro che emette le stime del raccolto insieme all’ente di settore Sawis.

Anche la scarsa fioritura e l’allegagione in diverse aree, insieme all’espianto dei vigneti, hanno contribuito alla diminuzione delle nostre stime per la vendemmia 2023».

VENDEMMIA 2023 IN SUDAFRICA: SOFFRE NORTHERN CAPE

Nel Capo Nord, dove la stagione è stata caratterizzata da condizioni di pioggia e umidità fuori stagione, «le viti hanno germogliato con una riserva minima di acqua e fin dall’inizio si sono formati meno grappoli. Problemi anche per l’apparato fogliare. Le piante hanno germogliato male e in alcuni casi la crescita si è addirittura arrestata temporaneamente.

«Nel resto delle regioni – continua Schuttle – le condizioni di fioritura sono state da buone a eccezionali. Si sono verificate poche malattie e presenza di parassiti, ma le precipitazioni medie generali sono state inferiori nella maggior parte delle regioni rispetto all’anno precedente, il che avrà un impatto sulle dimensioni degli acini, soprattutto nelle regioni aride, influenzando così la produzione totale di uva».

Sempre secondo Vinpro e Sawis, nelle aree a irrigazione intensiva come Klein Karoo e Robertson, mantenere carichi ottimali di uva rispetto alle precedenti annate ha rappresentato una sfida enorme, «a causa dei programmi di irrigazione che hanno dovuto fare i conti con la disponibilità di energia elettrica». «La stagione sembra promettente – conclude Conrad Schuttle – ma molto potrebbe cambiare prima della vendemmia».

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Vendemmia 2022 in Sudafrica: poca uva ma di qualità eccellente

A due mesi dal report finale, le massime autorità della filiera del vino sudafricano comunicano le prime stime sulla vendemmia 2022 in Sudafrica. Ad oggi, più della metà delle uve sono già state portate nelle cantine. Abbastanza per dire che il raccolto 2022 sarà ancora più risicato di quello 2021, in termini di quantità. Superiore, tuttavia, alla media degli ultimi cinque anni.

«Anche se abbiamo iniziato più tardi del normale con la vendemmia 2022, tutte e dieci le regioni produttrici di vino hanno raccolto una quantità significativa di uva in questa fase, il che dà una buona indicazione dei volumi consegnati alle cantine fino ad ora», evidenzia Conrad Schutte.

Il manager del servizio di consulenza viticola di Vinpro è già alla quarta stima sulla vendemmia 2022, realizzata con Sawis (SA Wine Industry Information & Systems). «Anche la qualità dell’uva sembra buona in questa fase – aggiunge – il che significa che possiamo aspettarci vini eccezionali dall’annata 2022».

«Secondo il software di gestione delle informazioni WineMS – aggiunge Christo Spies, Ceo della piattaforma digitale – circa il 65% del raccolto medio di uva da vino è stato già portato in cantina. Una settimana dopo rispetto al normale, dunque. Le regioni costiere sono ormai prossime a terminare la vendemmia 2022, mentre la maggior parte delle regioni interne hanno superato la metà».

LE CONDIZIONI CLIMATICHE DELLA VENDEMMIA 2022 IN SUDAFRICA

La maturazione delle uve della vendemmia 2022 è stata caratterizzata da condizioni climatiche più fresche dall’inverno a metà dicembre 2021. Un fattore che ha portato a un germogliamento, una fioritura, un’invaiatura e una maturazione più tardive.

I periodi caldi di dicembre e gennaio hanno accelerato la maturazione. Ma il programma di raccolta per la maggior parte delle cultivar è stato comunque ritardato di circa sette-dieci giorni.

«Il raccolto meno abbondante – sottolinea ancora Conrad Schutte – può essere attribuito principalmente ai rovesci nelle zone Northern Cape e Klein Karoo, che hanno favorito malattie fungine e marciume».

Al contrario, danni da scottature dovute a ondate di calore si sono verificate nelle regioni di Swartland, Paarl e Robertson. Sulla vendemmia incidono anche alcune scelte di estirpare vigneti a causa delle difficili condizioni finanziarie di alcune cantine».

Difficoltà legate alle conseguenze della pandemia e alle misure restrittive del governo. Sorridono invece i produttori di Stellenbosch e della Cape South Coast, che hanno registrato un raccolto maggiore. Merito, sottolinea Vinpro, «delle condizioni di maturazione favorevoli, del controllo efficace delle malattie fungine e della disponibilità di acqua per l’irrigazione».

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