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Vino italiano, Fem: “L’export migliora la qualità”

relatori seminario export vino italiano“La percentuale del vino italiano che viene venduta all’estero è in crescita e per molte aziende ha oltrepassato la soglia del 50% della produzione. Questo implica che all’interno delle azienda vitivinicola ci siano delle persone con delle competenze specifiche per seguire il lavoro di vendita e promozione sui mercati esteri”. Steve Kim, managing director di Vinitaly International, ha moderato oggi il settimo seminario internazionale di marketing del vino organizzato dalla Fondazione Edmund Mach (Fem) a San Michele all’Adige (Trento) e centrato sui nuovi modelli per l’export.

L’evento, rivolto ad esperti di marketing del vino, produttori e studenti, si inserisce all’interno del percorso formativo di eccellenza “executive master wine export management”, che forma gli specialisti dell’export vini. Professionisti in grado di supportare le aziende del vino nel complesso processo di internazionalizzazione. Oggi, al termine del seminario, si è svolta anche la consegna degli attestati a 24 nuovi manager del vino.

“Abbiamo analizzato quali sono queste competenze, i mercati storici del vino italiano, ma soprattutto quelli nuovi e la Cina in particolare, dove l’Italia del vino non è ancora riuscita ad affermarsi come hanno fatto i cugini d’Oltralpe, ma si stanno facendo enormi sforzi per recuperare terreno” ha detto Kim, l’esperta coreana a capo del braccio strategico internazionale di Vinitaly e impegnata ad utilizzare i canali innovativi per comunicare e celebrare “il vino italiano” all’estero – con un’enfasi creativa sui social media – sempre con un occhio di attenzione per aiutare i produttori italiani a vendere di più di una semplice bottiglia di vino.

LA CRESCITA
L’export vitivinicolo italiano è fortemente cresciuto in quest’ultimo ventennio a dimostrazione del grande appeal internazionale della nostra vitienologia. E’ cresciuta però anche la concorrenza sui mercati internazionali, sono aumentate le problematiche organizzative, si sono fortemente modificati i sistemi distributivi e la stessa rete di importazione si è decisamente evoluta in quest’ultimo quinquennio. Grandi evoluzioni che stanno obbligando le imprese enologiche italiane a grandi sforzi organizzativi e ad aumentare fortemente la loro capacità di gestire la loro presenza sui mercati internazionali.

“Occorre puntare sulla qualità del vino, ma anche creare marchi in grado di esprimere uno stile di vita. Se riusciamo a fare questo le opportunità sono enormi”, ha detto Matteo Lunelli, presidente di Cantine Ferrari nonché direttore dell’International Wine and Spirits Competition IWSC, intervenuto assieme ad Antonio Rallo, presidente di Unione Italiana Vini e titolare della cantina Donnafugata, Emilio Pedron, amministratore delegato di Bertani Domains, Raffaele Boscaini, responsabile Marketing Masi, Francesco Ferreri, presidente di Assovini Sicilia, Matilde Poggi, presidente Fivi e titolare di Le Fraghe, Roberta Crivellaro dello studio legale Whiter.

A conclusione della tavola rotonda si è svolta la consegna degli attestati ai 24 nuovi export manager del vino, provenienti da varie regioni italiane e selezionati da una commissione che ha valutato oltre 70 candidature. Intanto, è tutto pronto per il prossimo corso: il 31 dicembre scadono i termini per iscriversi alla quinta edizione del corso di wine export management.

 

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Vini al supermercato

Marzemino Trentino Doc 2014, Mezzacorona

A celebrare la bontà del Marzemino è stato addirittura Mozart, che lo ha citato nel suo Don Giovanni “Versa il vino, l’eccellente Marzemino!” e non a caso viene anche definito vino di sinfonia. Premiato con la medaglia di bronzo, per l’annata 2013 ai Decanter World Wine e per la medesima annata agli IWSC (International Wine&Spirit Competition) oggi sotto la nostra lente il Marzemino Trentino Doc, 2014, prodotto dalla Cantina Mezzacorona. Un vino che si accompagna perfettamente a formaggi ed affettati, carni bianche, ma anche a primi piatti saporiti, lasagne. Da provare anche con le polpette con gli spinaci, polenta di mais e funghi, arrosti di maiale, brasati di manzo o vitello. Addirittura qualcuno lo osa con il pesce, il baccalà o le trote cucinate in salse vegetali. Un vino dal colore rosso rubino intenso, con un delicato profumo di ciliegia e marasca, ma anche floreale di violetta.  Semplice ed elegante nel suo essere fruttato, rotondo e morbido con una acidità moderata Di sapore secco è un vino molto armonioso e, anche in questo caso, nonostante la gradazione di 13% di alcol in volume per nulla pesante. Il Marzemino è un vino da bere subito, non si presta infatti ad invecchiamento. Un vino di gran beva, invitante, gradevole. Lo consigliamo per la tavola di tutti i giorni, ma anche per il pranzo delle feste, da condividere con gli amici, perchè è molto facile apprezzarlo.

LA VINIFICAZIONE
Il Marzemino è un vitigno autoctono, coltivato dai soci Mezzacorona in Vallagarina, dove il vento del lago di Garda ne esalta la mineralità e la vivacità. Si ritiene che i semi originari siano arrivati dal Caucaso, dopo aver sostato nelle isole di Lefkada e Cefalonia, arrivando tra le Dolomiti grazie ai Veneziani e in Vallagarina intorno a Rovereto,  tra Nomi, Volano e Isera, dove hanno trovato il loro habitat ideale. La superficie vitata complessiva  dedicata al Marzemino in Trentino è di 350 ettari e la forma di allevamento principale è la pergola. Per il Marzemino Trentino Doc 2014, la vinificazione è tradizionale, in rosso, con macerazione sulle bucce, in acciaio a temperatura controllata di 25 gradi. Mezzacorana nasce nel 1904 e coltiva i propri vigneti nelle valli del Trentino Alto Adige, un territorio particolarmente vocato grazie alla varietà di microclimi che lo distingue: mite e temperato, influenzato da profonde valli, catene montuose con vette oltre i 3500 metri. Generazioni di famiglie di soci hanno scelto di operare nel rispetto dell’ambiente con tecniche di lavorazioni sostenibili coltivando i propri vigneti con sistemi di produzione integrata, garantendo prodotti sempre più naturali. Un attento team di enologi e agronomi lavora quotidianamente al fianco dei viticoltori seguendo con passione l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla vite alla vendemmia, fino alla bottiglia, mettendo al servizio della tradizione le più avanzate tecniche e attrezzature di produzione.

Prezzo pieno: 6,09 euro
Acquistato presso: Coop Lombardia

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