La XXI edizione del Premio “Vivi la Valpolicella” sarà intitolata alla memoria di Marco Accordini, figlio di Daniele Accordini, dg ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar morto nel giugno del 2022 a causa di un incidente sul trattore. «Era doveroso dedicare questo importante riconoscimento territoriale al ricordo di un giovane valpolicellese che ha applicato la sua formazione universitaria nel suo territorio d’origine, la Valpolicella, per promuoverla e valorizzarla, come tanti imprenditori hanno fatto nella storia e stanno ora facendo. La sua prematura scomparsa nel 2022 a 26 anni ha interrotto…
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Morto Marco Accordini, figlio del direttore generale di Cantina di Negrar
Marco Accordini, 26 anni, figlio del direttore generale ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar, Daniele Accordini, è morto questa mattina in occasione di un incidente con il trattore. Il giovane stava lavorando in campagna, nell’agriturismo di famiglia a Mazzurega, nella valle di Fumane, in località la Cà. Laureato in Viticoltura ed Enologia, corso interateneo con l’Università di Trento presso il Centro Agricoltura Alimenti e Ambiente, che ha sede in Fondazione Edmund Mach (Fem) a San Michele all’Adige, Marco Accordini era un giovane molto appassionato del suo lavoro. Chi lo conosceva…
Vai all'articoloIncidente fatale: addio a Pietro Nera, uomo simbolo dei vini della Valtellina
Pietro Nera, uomo simbolo dei vini della Valtellina grazie all’omonima cantina di Chiuro (SO), è scomparso all’età di 84 anni. Fatale l’incidente stradale avvenuto questa mattina lungo della Statale dello Stelvio. A dare la notizia è la famiglia, attraverso l’ufficio stampa della casa vinicola lombarda: “Pietro Nera è stato coinvolto in un incidente sulla strada statale 38, all’altezza della Fiorenza, che si è rivelato fatale per l’imprenditore chiurese classe 1935, ma che fortunatamente non ha coinvolto nessun altro”. Le indagini per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente che è costato la vita…
Vai all'articoloTragedia a Massenzatico: operaio muore schiacciato in una cisterna di Lambrusco
MASSENZATICO – Tragedia giovedì sera alla Cantina sociale di Massenzatico, in provincia di Reggio Emilia. Un operaio di 52 anni, Sandro Santini, è morto schiacciato in una cisterna utilizzata per la fermentazione del vino Lambrusco. Erano le 19 nello stabilimento produttivo di via Beethoven, 109/a. Inutili i tentativi di soccorso da parte dei medici del 118, giunti sul posto assieme ai vigili del fuoco. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Lascia la moglie e tre figli. Sul luogo dell’accaduto anche le forze dell’ordine, che hanno aperto le indagini…
Vai all'articoloUngulati: lettera aperta del Presidente del Consorzio Vino Chianti al ministro Toninelli
FIRENZE – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata da Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti, all’Onorevole Danilo Toninelli. La lettera è in risposta all’intervento del Ministro del 4 Gennaio scorso nel quale Toninelli di fatto relegava la questione ad un “mero” problema di recinzioni. Egr. On.le Danilo Toninelli Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti “Non è accettabile dover veder morire un ragazzo di 28 anni sull’autostrada perché si è trovato davanti all’improvviso un cinghiale. Tanto meno è accettabile la sottovalutazione di un problema che oramai ha assunto i tratti…
Vai all'articoloDomaine de Beudon. Viaggio nella Svizzera dove si vive (e si muore) di vino
Scricchiola, appesa ai fili tesi al cielo di Fully, canton Vallese, la teleferica di Jacques Granges e Marion Granges-Faiss. Scricchiola. Sembra arrancare, a tratti. Barcolla un poco, mentre sale. Ma non si ferma. E non si fermerà mai. E’ il cuore grande di Marion e delle sue tre figlie che la tiene in funzione. Anche ora, anche oggi. Anche se per metà, quella teleferica, non avrebbe più senso d’esistere. Di raggiungere il cielo. Almeno da quel terribile 10 giugno 2016. Quel giorno che nel Valais – e non solo – nessuno scorderà più.…
Vai all'articoloFare il “botto” con lo spumante può essere un reato
Aprire la gabbietta mantenendo rigorosamente il pollice sul tappo. Inclinare la bottiglia per facilitarne la stappatura evitando che la spuma finisca addosso ad un commensale. Togliere il tappo con un movimento rotatorio ed evitare assolutamente il botto, molto scenografico, ma poco da etichetta. Ecco alcuni passaggi della modalità adottata dai sommelier per aprire correttamente una bottiglia di spumante. Protocollo che applicato evita anche una denuncia per lesioni colpose. Chi infatti, nello stappare una bottiglia di bollicine colpisce qualcuno anche involontariamente con il tappo, è passibile di accusa di reato di lesioni colpose con risarcimento del danno arrecato sia fisico…
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