BOLZANO – Diciotto anni per diventare grande e dirlo al mondo. Cantina Bolzano ha scelto il 2019 per inaugurare la nuova cantina. Un progetto che sancisce la definitiva fusione tra le cantine di Gries e Santa Maddalena, avvenuto formalmente nel 2001, interessando oltre 220 soci.
La nuova struttura, inaugurata ieri in via San Maurizio 36 a Bolzano, è costata 35 milioni di euro, ricavati in gran parte dalla vendita delle vecchie cantine. Un edificio interamente ricavato nella montagna, il cui impatto ambientale è certificato CasaClima Wine.
Non aumenterà il numero di bottiglie prodotte, ma la qualità. E il merito va agli investimenti nelle strumentazioni, frutto di una visione che accompagna le fasi della produzione, dal vigneto alla cantina.
Cinque livelli che sfruttano la forza di gravità per risparmiare energia nella produzione di vino. Le uve vengono conferite al piano più alto, visibile dall’esterno della struttura, per poi essere convogliate verso la parte sottostante.
Una cantina che guarda anche all’enoturismo, con una sala degustazione dedicata e un wine shop destinato ai winelovers internazionali, che potranno usufruire di speciali tour tra i vigneti controllati da Cantina Bolzano.
Trecentoquaranta ettari complessivi, soggetti da diversi anni a controlli diretti da parte della cantina presieduta da Michael Bradlwarter, diretta da Klaus Sparer e affidata dall’enologo Stephan Filippi.
“L’obiettivo – spiegano i dirigenti di Cantina Bolzano – è quello di alzare il livello qualitativo della produzione, di vendemmia in vendemmia, garantendo al contempo il giusto compenso ai soci viticoltori”.
La “specialità della casa” sono vitigni come il Lagrein, la Schiava e il Santa Maddalena, ma anche varietà internazionali come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Pinot Bianco, lo Chardonnay, senza dimenticare il Gewürztraminer e il Sauvignon Blanc. Tutti allevati nelle zone più vocate di Bolzano, che ora potranno godere della marcia in più offerta dalla nuova cantina.
Non mancano le sperimentazioni sulle nuove varietà resistenti alle malattie fungine, i cosidetti “Piwi”. Cantina Bolzano sta studiando diverse uve da oltre 10 anni, con prove di vinificazione che sin ora non hanno dato i risultati sperati.
Ma il segno che si tratti del futuro è attorno alla nuova cantina, dove è stato impiantato un vigneto a terrazza di Cabernet Cortis, non destinato alla vinificazione.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.