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Fiera Interwine China: se ne parla a Cantina Moros con Claudio Quarta

GUAGNANO – Obiettivo Cina: importante opportunità di internazionalizzazione per le aziende pugliesi e salentine dell’agroalimentare.

Giovedì 12 luglio a Cantina Moros di Claudio Quarta, a Guagnano (LE), a partire dalle ore 10.30, si svolgerà “Interfood – Interwine China” con la partecipazione di Rita Jia, presidente dellaInterfood-Interwine China, rappresentante della Camera di Commercio del Guangdong e Membro del direttivo della Camera di Commercio di Chengdu.

L’incontro, organizzato in vista della 21° Edizione della Fiera Interwine China, che si svolgerà nel mese di Novembre 2018 a Guangzhou, durante la quale sarà inaugurata la prima fiera internazionale “Interfood Asia”, è il frutto della speciale partnership fra Claudio Quarta Vignaiolo e Interwine, il più importante appuntamento fieristico dedicato al vino che si tiene in Cina, l’unica fiera approvata dal ministro del commercio cinese.

A Claudio Quarta, già ambasciatore dei vini pugliesi e campani, è stato infatti richiesto di presentare il progetto alle aziende salentine del settore agroalimentare, con l’obiettivo di agevolare il processo di internazionalizzazione verso la Cina, mercato estero strategico e ad elevato potenziale di sviluppo: si stima infatti un mercato potenziale di 500 milioni di consumatori all’anno.

LA FIERA
La Fiera dedicata al mondo del food, nella quale il Made in Italy avrà uno spazio di rilievo – i dati continuano a registrare forti crescite dell’export dell’agroalimentare italiano in Cina (+ 18% nel 2017) trainato dai prodotti della dieta mediterranea, con in testa il vino, seguito da olio, formaggi e pasta – è lo strumento per promuovere l’esportazione dei prodotti agroalimentari italiani sul mercato cinese.

Durante l’incontro saranno affrontati temi dedicati all’esportazione dei prodotti Italiani in Cina: le barriere di ingresso, le opportunità di sviluppo, i punti di contatto, le modalità d’ingresso su questo mercato, consulenza per finanziamenti a fondo perduto della comunità europea per l’internazionalizzazione delle imprese Italiane.

Le aziende interessate si potranno proporre per partecipare ad un successivo incontro,  che si terrà nel mese di settembre, sempre in una delle due cantine pugliesi di Claudio Quarta Vignaiolo, durante il quale parteciperà nuovamente la presidente Rita Jia insieme ad un gruppo di importatori cinesi del settore food.

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Le truffe via web non risparmiano il vino: falsi Taurino in vendita su e-commerce tedesco

E’ il vino questa volta ad essere vittima di una ”truffa” online, scoperta per caso in rete. Il web, è modalità sempre più diffusa ed in crescita per acquistare il vino, ma offre, per fortuna, anche la possibilità di entrare in contatto con i produttori che nella quasi totalità dei casi dispongono di un sito internet. Una matassa, che ha richiesto diverso tempo per essere dipanata, quella di questa vicenda. Tutto nasce da un sito tedesco, che alla voce ”Apulien” vende un prodotto di nome ”Il Tauro”, imbottigliato, come indicato nelle specifiche del prodotto on line dall’azienda Taurino di Guagnano in provincia di Lecce. Fin qui, tutto bene, se non che a fare quel ”Taurino” è invece un’azienda del nord italia, di Fossalta di Piave, che lo produce sotto falsa identità e lo distribuisce  in Germania tramite un ex importatore tedesco che per anni aveva distribuito anche i prodotti della Cantina Taurino. La truffa è scoperta casualmente via mail. La Cantina Taurino riceve una prima segnalazione di un cliente che, trovando evidentemente il prodotto di suo gradimento scrive direttamente a loro per chiedere altri siti o luoghi in cui poterlo reperire. L’etichetta il ”Tauro” non è una loro produzione, la Cantina pensa ad un errore e non dà peso alla vicenda. Arriva una seconda mail. Questa volta a scrivere è un cliente deluso che lamenta di aver bevuto una bottiglia del 2010 che sapeva di tappo.  Alle Cantine Taurino, salta la mosca al naso, come si suol dire. Non producono quel vino e tantomeno lo distribuiscono su quella piattaforma. Vogliono vedere con i loro occhi di cosa si parla, mettono nel carrello tre bottiglie dallo shop, destinazione Italia e scoprono il falso dando il via alla denuncia e quindi all’indagine che vede gli imputati indagati per reato di fabbricazione e commercio di beni utilizzando i titoli di proprietà industriale, pubblicità ingannevole su internet e falso. Il sito www.belvin.de è ancora aperto, nonostante la denuncia. Ottime recensioni per il servizio, numerosi i vini in catalogo da tutto il mondo e da tantissime regioni italiane che sono ”sofort lieferbar” pronti alla consegna. Le Cantine Taurino non ci sono più, ce ne sono altre, molte le conosciamo sono anche in gdo e i prezzi sono molto competitivi. Chissà se altre truffe si celano tra le referenze in catalogo. L’azienda di Fossalta di Piave sicuramente non immaginava di essere scoperta, nella moltitudine di prodotti in vendita online, un rischio mal calcolato: come si dice a Napoli, ”Chello ca nun se fa nun se sape”.

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