Categorie
news news ed eventi Vini al supermercato

Piccini 1882, fatturato a 100 milioni di euro nel 2021: «Al centro le persone»

Piccini 1882, fatturato a 100 milioni di euro nel 2021 «Al centro le persone»

Piccini 1882 guarda al 2022 con fiducia. L’azienda guidata da Mario Piccini, tra le più attive nell’Horeca e in Grande distribuzione, chiude il 2021 forte della crescita del fatturato e dei volumi. La calcolatrice dice 100 milioni di euro, raggiunti per il 32% in Italia e per il 68% fuori all’estero.

Sono state proprio le vendite fuori dai confini nazionali a trainare la crescita, con un +50% seguito solo dall’aumento dei volumi del canale e-commerce. «Grandi risultati – commenta l’azienda toscana – frutto di una strategia virtuosa nata dalla volontà di investire su due aspetti in particolare: lo sviluppo della responsabilità sociale e la diversificazione dei canali di vendita. Mettendo sempre al centro le persone e il benessere aziendale».

MARIO PICCINI: AL CENTRO LE PERSONE

Alle difficoltà che la situazione pandemica ci ha messo davanti abbiamo cercato di replicare con energia e determinazione avendo a mente che la differenza, soprattutto nei momenti di crisi, la fanno sempre le persone.

Da qui – continua Mario Piccini  -deriva la scelta di diversificare ancora di più i canali attraverso cui raggiungiamo e stiamo vicini al consumatore».

«Siamo stati in grado di riorganizzarci tenendo conto delle difficoltà vissute dagli operatori del canale Horeca. E scegliendo di andare a potenziare la nostra presenza nella grande distribuzione e, soprattutto, nell’e-commerce», aggiunge l’amministratore delegato.

Piccini 1882 è arrivata a contare 99 figure professionali all’interno gruppo, che comprende anche le Tenute. «Anche in un periodo di crisi come questo – spiega Mario Piccini – è stato fondamentale decidere di investire nelle risorse umane e i risultati lo dimostrano».

PICCINI 1882 E LA RESPONSABILITÀ SOCIALE

Nel 2021 l’azienda ha posto particolare attenzione al tema della responsabilità sociale d’impresa, anche attraverso l’avvio di un «percorso di rendicontazione sociale del gruppo stesso».

Un tema “caldo” nel mondo del vino italiano, in cui Piccini 1882 figura come una delle realtà più dinamiche ed innovative. Non solo grande distribuzione organizzata, ma anche cinque Tenute che insieme contano oltre 200 ettari di vigneti.

«Il posizionamento delle risorse umane al centro della filosofia aziendale è un aspetto fondamentale – spiega Mario Piccini . L’obiettivo è valorizzare il personale e implementare la vicinanza ad esso. Grazie a questi cardini, il gruppo ha potuto registrare una crescita così positiva per gran parte del 2021».

Categorie
Vini al supermercato

Scarsa offerta di vini in promozione al supermercato a fine novembre

Piangono i volantini di fine novembre e inizio dicembre 2021, sul fronte dei vini in promozione. Poche offerte e confuse, alla rinfusa tra un’insegna e l’altra. Per risparmiare, tocca fare la spola da un’insegna all’altra. Ecco il quadro generale.


Volantino Aldi fino al 28 Novembre, “Black Weekend”

Valpolicella Ripasso Superiore Doc San Zenone: 5,00 euro (3,5 / 5)

Moscato Spumante Dolce: 1,69 euro (3 / 5)

Spumante Rosè Millesimato Extra Dry  Oroperla: 4,49 euro (3 / 5)



Volantino Bennet fino al 1 Dicembre, “Dolci preparativi”

Marsala Superiore Dolce Garibaldi Dop Pellegrino: 3,90 euro (3,5 / 5)

Moscato Sicilia Igp Grecale Florio: 4,90 euro (3,5 / 5)

Vino Liquoroso Santo Spirito 11 Frescobaldi: 4,60 euro (4 / 5)

Spumante Moscato Duchessa Lia: 2,70 euro (3,5 / 5)

Brachetto D’Acqui Tosti: 3,40 euro (3,5 / 5)

Spumante Maximilian I Muller Durello: 3,29 euro (3,5 / 5)

Spumante Cuvée Millesimato Colli Di Soligo: 2,50 euro (3,5 / 5)

Blanc De Blancs Sant’Orsola: 2,80 euro (3 / 5)

Spumante Brut Aragosta: 3,80 euro (3 / 5)

Spumante Metodo Classico Santa Cristina: 6,90 euro (4 / 5)

Franciacorta Castel Faglia: 13,90 euro (5 / 5)

Champagne Veuve Aufray: 14,90 euro (4 / 5)

Prosecco Doc Rocca Del Doge: 3,60 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau Frizzante Vigneti Delle Dolomiti Santa Margherita: 4,50 euro (3,5 / 5)

Dolcetto Di Ovada Monrato: 2,49 euro (3,5 / 5)

Terre Siciliane Grecanico O Nero D’Avola La Fogliata: 1,99 euro (3 / 5)

Toscana Rosso O Rosato Igt Santa Cristina: 4,98 euro (3,5 / 5)


 

Volantino Carrefour Iper fino al 29 Novembre, “Black Days”

Chianti Governo Docg O Rosso Toscano Igt Collezione Oro Piccini: 3,49 euro (5 / 5)

Verdicchio Dei Castelli Di Jesi Doc Le Muse: 4,09 euro (3,5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 2,29 euro (2,5 / 5)

Pignoletto Reno Doc Righi: 2,75 euro (3,5 / 5)

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Millesimato Maschio: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Bio Extra Dry Docg Mionetto: 6,90 euro (3,5 / 5)

Tura Lamberti Bianco O Rosato: 1,99 euro (3 / 5)

Vermentino Di Sardegna Doc Tralcio Antico: 3,19 euro (3 / 5)

Prosecco Docg Rosè Brut Millesimato Oro Puro Valdo: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Rose Doc Bolla: 5,49 euro (3,5 / 5)

Prosecco Docg Rosè Millesimato La Gioiosa: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Rosè Millesimato Maschio: 4,29 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Millesimato Brut Carpenè Malvolti: 6,99 euro (5 / 5)



Volantino Carrefour Market fino al 29 Novembre, “Black Days”

Etna Rosso Doc Barone Bernaj: 3,99 euro (3 / 5)

Vipra Bianca O Rossa Umbria Igt Bigi: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vino Spumante Brut O Dolce Rocca Dei Forti: 2,29 euro (2 / 5)

Prosecco Doc Animo Veneziano: 2,99 euro (3 / 5)

Muller Thurgau Frizzante Santa Margherita: 4,49 euro (3,5 / 5)

Prosecco Rosè Brut Millesimato Oro Puro Valdo: 4,99 euro (3,5 / 5)

Cabernet o Sauvignon Doc Ca’ Vescovo, Zonin: 4,19 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Castelvetro Doc O Sorbara Doc Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Primitivo Manduria Doc Tralcio Antico: 3,99 euro (3,5 / 5)

Sannio Falanghina Doc Tralcio Antico: 2,95 euro (3 / 5)

Volantino Carrefour Market fino al 13 Dicembre, “Sconti fino al 50%”

Grechetto Doc Todi Tudernum: 3,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Classico Docg Geggiano Terre d’Italia: 6,19 euro (4 / 5)

Cartizze Docg Terre d’Italia: 10,79 euro (4 / 5)

Sicilia Doc Bianco Rosso La Segreta Planeta: 6,99 euro (5 / 5)

Salento Igt Primitivo O Fiano O Negroamaro Notte Rossa: 3,99 euro (5 / 5)

Sicilia Doc Nero D’Avola Rapitalà: 4,19 euro (5 / 5)

Toscana Igt Remole Frescobaldi: 4,69 euro (4 / 5)

Igt Rosso Le Due Arbie Dievole: 5,90 euro (4,5 / 5)

Ribolla Gialla Doc Terre d’Italia: 5,49 euro (3,5 / 5)

Barbera D’asti Superiore Docg Terre d’Italia: 5,49 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Modena Doc Terre d’Italia: 4,59 euro (3,5 / 5)

Prosecco Rosè Millesimato Maschio: 4,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Jejo Bisol: 5,99 euro (3,5 / 5)

Gewurztraminer Alsaziano Cave De Turckheim: 7,99 euro (5 / 5)

Chianti Classico Docg Sant’Ilario: 5,90 euro (4 / 5)

Alto Adige Doc Kalterersee Superiore Erste+Neue: 5,90 euro (5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 7 Dicembre, “Natale alle porte”

Prosecco Valdobbiadene Docg Valdo: 4,99 euro (3,5 / 5)

Franciacorta Brut Terre D’Italia: 12,69 euro (3,5 / 5)

Passito Di Pantelleria Doc Pellegrino: 6,49 euro (3,5 / 5)

Grecanico Igt O Nero D’avola Doc O Shiraz Igt Terre Siciliane Le Morre: 2,99euro (3 / 5)

Chardonnay Doc O Pinot Grigio Doc Mezzacorona: 4,89 euro (3,5 / 5)

Prosecco Superiore Docg Terre d’Italia: 6.99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad fino al 2 Dicembre, “Days in Black”

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg O Rosè Doc Valdo: 4,50 euro (3,5 / 5)

Vino Spumante Muller Thurgau Durello Maximilian I Brut: 2,99 euro (3 / 5)

Romagna Doc Vigneti Romio: 2,99 euro (4 / 5)

Nero D’Avola Terre Siciliane Igt Liraci: 2,99 euro (3 / 5)

Vini Doc Mezzacorona, Pinot Grigio, Miller Thurgau, Teroldego Rotaliano, Marzemino: 3,49 euro (3,5 / 5)

Primitivo Salento Igt Litamarici: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop fino al 9 Dicembre, “Conviene”

Langhe Nebbiolo Doc O Ruchè Di Castagnole Monferrato Docg Poggio Mandrina: 4,19 euro (4 / 5)

Gutturnio o Ortrugo Colli Piacentini Doc Vicobarone: 1,99 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg Duchessa Lia: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Esselunga fino al 4 Dicembre, “Sottocosto”

Chianti Riserva Docg Collezione Oro Piccini: 3,55 euro (5 / 5)

Spumante Muller Thurgau Cavit: 2,75 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa Di Castelvetro Cavicchioli: 1,84 euro (3 / 5)

Morellino Di Scansano Docg Mantellassi: 3,95 euro (5 / 5)


 

Volantino Iperal, “Imbattibili”

Cuvée Del Centenario La Cacciatora: 2,69 euro (0,5 / 5)

Chianti Docg Cecchi: 2,89 euro (3,5 / 5)

Umbria Rosso Vipra: 2,99 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Riparosso: 4,99 euro (5 / 5)

Barbaresco Docg Versi Divini: 9,90 euro (3,5 / 5)

Brunello Di Montalcino Docg Boscoselvo: 17,50 euro (4 / 5)

Sabbiato Sensi Bolgheri: 7,35 euro (3 / 5)

Sforzato Di Valtellina Doc Canua Sertoli Salis: 22,90 euro (5 / 5)

Barolo Docg Ricossa: 14,90 euro (4 / 5)

Cannonau Di Sardegna Doc Cerasio: 9,90 euro (4 / 5)

Ripasso Doc Cortegiara: 10,90 euro (4 / 5)

Sagrantino Di Montefalco Docg Terre De La Custodia: 12,00 euro (4 / 5)

Amarone Docg Corte Giara: 23,10 euro (4,5 / 5)


Volantino IperCoop fino al 2 Dicembre, “Sottocosto”

Tutta La Linea Cantina Clavesana: 3,50 euro (5 / 5)

Chianti Docg Loggia Del Sole: 2,99 euro (3 / 5)

Garzellino Igt: 1,39 euro (3 / 5)

Linea Vini Colli Orientali Del Friuli Doc Tenimenti Civa: 4,79 euro (4 / 5)

Prosecco Conegliano Superiore Docg Cantine Maschio: 4,85 euro (3,5 / 5)

Rosso Di Montepulciano Doc Vecchia Cantina: 2,99 euro (5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 1,99 euro (2,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 5 Dicembre, “Tutto pronto per Natale”

Pignoletto Brut: 2,49 euro (3 / 5)

Muller Thurgau Igt Vigneti Delle Dolomiti: 2,29 euro (3 / 5)

Merlot Del Veneto Igt: 1,19 euro (3 / 5)

Lambrusco Rosso Dell’Emilia Igp: 1,79 euro (2,5 / 5)


Volantino Pam fino al 1 Dicembre, “Prezzi bassi risparmio garantito”

Chianti Riserva Docg Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Il Poggio Dei Vigneti: 6 Bottiglie 7,98 euro (3 / 5)

Lambrusco Grasparossa Di Castelvetro Doc Castelli Modenesi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Freschello: 1,49 euro (3 / 5)

Chardonnay Pasqua: 2,49 euro (3,5 / 5)

Vino Rosso Bronzeo: 1,99 euro (2,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Ca’ Del Plin Tenuta Carretta: 4,99 euro (3,5 / 5)

Cannonau Di Sardegna Doc Cantina Dorgali: 3,49 euro (3,5 / 5)

Raboso Igt Porta Vinaria: 2,95 euro (3 / 5)

Pinot Nero Trentino Doc Cavit: 4,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Tigros fino al 29 Novembre, “Sconti fino al 50%”

Vini Rue Di Piane, Pecorino Di Chieti Igt, Passerina Di Chieti Igt, Trebbiano d’Abruzzo Doc, Montepulciano d’Abruzzo Doc, Spinelli: 1,99 euro (5 / 5)

Spumante Extra Dry Turà: 2 Pezzi 4,00 euro (3 / 5)

Lambrusco Modena Doc Chiarli Secco O Amabile: 2 Pezzi 5,50 euro (3,5 / 5)

Vini Le Cascine: 1,84 euro (2,5 / 5)

Vini Di Sardegna Doc Dolianova: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumanti Valdo: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Sicilia Doc Rapitalà: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vini Doc Duchessa Lia: 4,29 euro (3,5 / 5)

Chianti Classico Docg Giglio Del Duca: 3,99 euro (3,5 / 5)

Lugana Doc Pasqua: 4,49 euro (4 / 5)

Prosecco Docg La Gioiosa: 4,89 euro (3,5 / 5)

Morellino Di Scansano Docg Le Chiantigiane: 4,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Unes fino al 30 Novembre, “Prezzi a pezzi”

Nero D’Avola Terra Nera Baglio: 2,90 euro (3 / 5)

Lambrusco Secco O Amabile Chiarli: 3,49 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau Kessel: 1,89 euro (3 / 5)

Gutturnio Modavin: 2,19 euro (3 / 5)

Categorie
Vini al supermercato

Novembre tra alti e bassi per il vino in offerta al supermercato

Poche le offerte sul vino a volantino in questa metà di novembre, con le insegne che forse stanno affilando le armi in vista delle festività di Natale 2021.

Fanno eccezione Il Gigante ed Iper, La grande i con un buon numero di referenze in promozione, anche se l’ampiezza di gamma non è ai livelli dei volantini precedenti.


Volantino Aldi fino al 24 Novembre, “+Risparmio”

Traminer Trevenezie Igt: 6 pezzi 15,96 euro (3 / 5)

Rosso Veneto Igt Appassimento: 8,99 euro (3,5 / 5)

Soave Spumante Doc Extra Dry: 2,99 euro (3 / 5)



Volantino Bennet fino al 17 Novembre, “Riempi la dispensa”

Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg La gioiosa: 4,90 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa Ducati Emiliani: 1,90 euro (2,5 / 5)

Sangiovese Toscana rosso Cecchi: 2,98 euro (3,5 / 5)

Volantino Bennet fino al 10 Novembre, “I freschi sotto costo”

Vermentino frizzante Aragosta: 3,50 euro (3 / 5)

Prosecco Cescon: 3,28 euro (3 / 5)

Chardonnay Sicilia Igt Settesoli: 2,99 euro (4 / 5)

Bianco o Rosso Terre Siciliane Igt Botte Buona: 1,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Iper fino al 16 Novembre, “Sottocosto freschi”

Novello Marche Igt Velenosi: 5,90 euro (3,5 / 5)

Novello Nero D’Avola Terre Siciliane Igt Ivam: 2,99 euro (3,5 / 5)

Vernaccia di San Gimignano Docg o Buon Governo Igt Piccini: 2,99 euro (5 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Aragosta: 3,99 euro (3 / 5)

Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg Signoria dei Dogi: 4,79 euro (3,5 / 5)

Trebbiano d’Abruzzo Doc La Penzana: 2,29 euro (3,5 / 5)

Chardonnay, Verduzzo, Sauvignon o Pinot Rosato Maschio: 2,39 euro (3 / 5)



Volantino Carrefour Market fino al 16 Novembre, “Sottocosto freschi”

Vino Rosso Campo del Cielo Vigne Olcru Oltrepò pavese: 5,90 euro (4 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Aragosta: 3,99 euro (3 / 5)

Nero D’Avola Doc, Aglianico Igt o Shiraz Terre Siciliane Igt o Vermentino igt Le Morre: 2,99 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Express

Nessun vino da segnalare


Volantino Conad fino al 10 Novembre, “Grandi Marche”

Prosecco Doc Extra Dry Borgo dai Morars 3,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Pinot di Pinot Brut Gancia 3,49 euro (3 / 5)

Vini Doc Tenuta Ca’ Vescovo Zonin: 3,49 Euro (3,5 / 5)

Sangiovese di Romagna Superiore Fattoria Zerbina: 4,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Cecchi: 3,14 euro (4 / 5)

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc Civ&Civ: 2,32 euro (3,5 / 5)

Vini Doc Cantina Colli Euganei Cabernet o Merlot: 2,79 euro (4 / 5)

Chardonnay Friuli Doc Borgo dai Morars: 2,99 euro (3 / 5)


Volantino Coop fino al 10 Novembre, “Sottocosto freschissimi”

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Le Cascine, Losito & Guarini: 1,99 euro (2,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Mora Cecchi: 4,49 euro (4 / 5)

Barbera d’Asti Docg Terre da Vino: 2,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Esselunga fino al 13 Novembre, “Grandi Marche sconti fino al 60%”

Malvasia Nera Sette Archi: 1,99 euro (3 / 5)

Vermentino di Sardegna Dolianova: 2,94 euro (3,5 / 5)

Nero D’Avola o Chardonnay Nadaria, Cusumano: 1,54 euro (5 / 5)

Ribolla Gialla Brut Cantina di Cormons: 3,89 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Classico Cantina Valpolicella Negrar 3,54 euro (4 / 5)


Volantino Il Gigante fino al 17 Novembre,  “Uno è Gratis”

Prosecco Treviso Doc Coste Petrai: due pezzi 7,79 euro (3,5 / 5)

Chianti Superiore Docg Ser Ristoro le Pieve: due pezzi 7,89 euro (3,5 / 5)

Sangue di Giuda o Moscato Oltrepò Pavese Doc Marchesola: due pezzi 5,38 euro (2,5 / 5)

Gutturnio o Ortrugo Frizzante Doc Ca’ de Signori: due pezzi 4,58 euro (3,5 / 5)

Barbera o Bonarda Oltrepò Pavese Doc Marchesola: due pezzi 3,98 euro (2,5 / 5)

Trebbiano d’Abruzzo Doc Sangiovese Rubicone, Cabernet o Merlot del Veneto Igt Il Poggio dei Vigneti: due pezzi 3,78 (2 / 5)

Vini Piemonte Doc Cantina Rosignano: due pezzi 4,58 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Alba o Favorita Langhe Doc Sansilvestro: due pezzi 7,78 euro (4 / 5)

Shiraz o Catarratto Terre Siciliane Igt Fazio: due pezzi 5,98 euro (3,5 / 5)

Lugana doc Pagus Bisano: due pezzi 9,90 euro (4,5 / 5)

Bonarda Amabile Doc Pinot Nero rosè o Cabernet Sauvignon Igt Le cascine: due pezzi 3,98 euro (2 / 5)

Nero D’Avola o Grecanico Doc I Paladini: due pezzi 3,78 euro (2,5 / 5)

Chardonnay o Rosato frizzante Il Poggio dei Vigneti 3,98 euro (2 / 5)

Bardolino o Bardolino, Chiaretto doc cantine Pasqua: due pezzi 5,70 euro (3,5 / 5)

Prosecco, Asolo superiore Docg Montelvini: due pezzi 9,58 euro (5 / 5)


Volantino Iper, La grande i fino al 13 3 Novembre, “Sottocosto”

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Marca Oro Valdo: 3,79 euro (3,5 / 5)

Ribolla Gialla Spumante brut Miazzi: 5,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Extra Dry o Frizzante Spago Vigna Nuova: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Millesimato Brut o Extra Dry Babulle: 1,99 euro (3 / 5)

Buon Governo Igt o Vernaccia di San Gimignano Docg Piccini: 2,99 euro (5 / 5)

Montefalco Rosso Doc Tenuta Ermelinda: 4,89 euro (4 / 5)

Vino Nobile di Montepulciano Docg Sigillo Rosso Piccini: 5,49 euro (5 / 5)

Chianti Colli Senesi Docg Geografico: 3,49 euro (5 / 5)

Primitivo Puglia Igt Bastioni della Rocca: 3,89 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba o Langhe Favorita Doc Sansilvestro: 3,99 euro (4 / 5)

Refosco dal Peduncolo Rosso o Cabernet Sauvignon Doc Friuli Colli Orientali Rive dei Filari: 5,90 euro (3,5 / 5)

Friulano Doc o Muller Thurgau Igt Banco Canedo: 2,95 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti o Gavi Docg Sansilvestro: 4,99 euro (4 / 5)

Malvasia Nera o Negroamaro Igt Chardonnay Salento Igp Vecchia Torre: 3,99 Euro (3,5 / 5)

Asolo Prosecco Docg Exra Dry Gasparetto: 3,99 Euro (3,5 / 5)

Nero D’Avola Doc Nerello Mascalese o Grecanico Igp I Cavalieri: 2,99 euro (3 / 5)

Sangiovese o Trebbiano Rubicone Igt Vigna Al Colle 1,49 euro (3 / 5)

Bardolino Chiaretto, Soave o Custoza Doc Le Soste: 2,49 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Docg, Dolcetto d’Asti, Grignolino Doc Bersano: 3,90 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Modena Doc Secco o Amabile Corte Rosa: 2,29 euro (3 / 5)

Glicine Terre Siciliane Igt Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Colli Piacentini, Gutturnio o Malvasia Le Ghiaie Del Tidone: 1,99 euro (3,5 / 5)

Barbera o Bonarda Amabile Oltrepò Pavese Crobara: 2,99 euro (3 / 5)

Sangue Di Giuda Doc Le Cascine: 1,99 euro (2,5 / 5)

Abruzzo Doc Pecorino O Passerina Igt Spinelli: 1,99 euro (5 / 5)


Volantino Iperal fino al 21 Novembre, “Ancora più offerte”

Nessun vino da segnalare


Volantino IperCoop fino al 3 Novembre, “Sconti fino al 40%”

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 1,99 euro (2,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 14 Novembre, “Tutto pronto per Natale”

Soave Doc Classico: 1,39 euro (3 / 5)

Terre Siciliane Igt Catarratto-Chardonnay: 2,99 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Docg: 1,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam fino al 17 Novembre, “Prezzi bassi risparmio garantito”

Rosso Toscana Igt Loggia Del Giullare: 1,99 euro (3 / 5)

Lambrusco Emilia Igt Amabile Ca’ Dei Filari: 1,69 euro (3 / 5)

Nero D’Avola Terre Siciliane Igp Trinacria Birgi: 1,99 euro (2 / 5)

Prosecco Superiore Asolo Docg Extra Dry Rive Della Chiesa: 3,99 euro (5 / 5)

Chianti Docg Bosco Ai Salici: 2,49 euro (3,5 / 5)

Nero Di Troia Igp Grifo: 2,79 euro (3,5 / 5)

Vini Colli Orientali Del Friuli Doc Lic Neris: 4,99 euro (3,5 / 5)

Vini Sicilia Igp Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Tigros fino al 16 Novembre, “Le 14 follie”

Linea Vini Il Gaggio: 1,69 euro (1 / 5)

Vini Baccichetto Ribolla Gialla Igt, Pinot Grigio Friuli Doc, Malbech Delle Venezie Igt: 3,49 euro (4 / 5)

Vini Notte Rossa: 5,49 euro (5 / 5)

Vini Cantina Pedres, Vermentino Di Sardegna Doc, Cannonau Doc Guerriero: 3,90 euro (3 / 5)

Vini Collezione Oro Piccini, Orvieto Classico Doc, Chianti Riserva Docg, Chianti Superiore Docg: 3,89 euro (5 / 5)

Prosecco Superiore Docg Carpenè Malvolti: 6,49 euro (5 / 5)

Spumanti linea Mo Mionetto: 6,90 euro (3,5 / 5)

Vini Doc Erste Neue, Riesling, Sauvignon 7,90 euro (5 / 5)

Vini Fratelli Maggi, Muller Thurgau Frizzante, Barbera Igt, Bonarda Oltrepò Pavese Doc: 1,49 euro (0,5 / 5)


Volantino Unes fino al 16 Novembre, “I mercato del fresco”

Pinot, Chardonnay o Verduzzo Cantine Maschio: 2,59 euro (3 / 5)

Stampato Poggio Di Venere: 2,49 euro (3 / 5)

Bonarda Amabile o Secco Terre Del Tidone: 2,49 euro (3,5 / 5)

Novello Vigne Nobili: 1,99 euro (3,5 / 5)

Novello De’ Passeri: 2,09 euro (3,5 / 5)

Novello Terre Siciliane: 2,19 euro (3,5 / 5)

Novello Fiori D’inverno: 3,60 euro (4,5 / 5)

Novello I Poggialto: 3,99 euro (3,5 / 5)

Categorie
Vini al supermercato

Più Halloween che vino in promozione sui volantini di fine ottobre 2021

Più Halloween che vino sui volantini Gdo di questo fine ottobre 2021. Le insegne di supermercati sembrano dedicare più attenzione a dolcetti, scherzetti, travestimenti e decori dal sapore horror che al piacere del bere. Fa eccezione Ipercoop.

Il volantino “Sapori d’autunno” sfoggia infatti ben 63 etichette, tra cui il Nebbiolo d’Alba Doc “Ligabue” di Teo Costa, cantina dell’anno 2022 di Vinialsupermercato.it. Una carta dei vini italiani da nord a sud, da est a ovest ed anche due incursioni francesi. Una selezione per tutti i palati e tutte le tasche.


Volantino Aldi fino al 24 ottobre, “Offerte a 1 euro”
Nessun vino in promozione



Volantino Bennet fino al 27 Ottobre, “Sconto 40%”

Prosecco Treviso Doc Bio Corvezzo: 5,38 euro (3,5 / 5)
Syrah Terre Siciliane Igt Barone Lopestri: 2,38 euro (3 / 5)
Sussumaniello Segnavento: 3,54 euro (3,5 / 5)

Pinot Bianco Alto Adige Doc Cantina di Cortaccia: 5,90 euro (4 / 5)
Lago di Caldaro Doc Cantina di Cortaccia: 4,90 euro (4 / 5)
Lagrein Alto Adige Doc Cantina di Bolzano: 7,98 euro (5 / 5)


Volantino Carrefour Iper fino al 28 Ottobre, “Anniversario Carrefour continua al festa”

Bonarda o Barbera Oltrepò Pavese Doc Cantine Montagna: 2,99 euro (3,5 / 5)
Sangue di Giuda Oltrepò Pavese Doc Quaquarini: 2,99 euro (5 / 5)
Chardonnay Frizzante Sparks: 2,69 euro (2 / 5)
Lugana Doc Ca Maiol: 7,90 euro (4,5 / 5)

Spumante Cuvée Gold 24K Extra Dry: 2,39 euro (2 / 5)
Spumante Col Mesian Cuvée 910: 2,59 euro (2,5 / 5)
Pinot Nero Oltrepò Pavese Doc Giorgi: 5,99 euro (3,5 / 5)
Pinot Nero Enigma Nero Ol Cru: 9,90 euro (4 / 5)

Valcalepio Doc Cantina Sociale Bergamasca: 4,29 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Brut Castel Faglia: 11,90 euro (5 / 5)
Bonarda Doc Le Cascine: 2,29 euro (2,5 / 5)

Negroamaro Salento Igt Botte Buona: 1,59 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg Il Cretto San Felo: 3,99 euro (3,5 / 5)
Corvo Rosso o Bianco Terre Siciliane Igt Duca di Salaparuta: 4,19 euro (3,5 / 5)



Volantino Carrefour Market fino al 28 Ottobre, “Anniversario Carrefour continua la festa”

Bonarda o Barbera Oltrepò Pavese Doc Cantine Montagna: 2,99 euro (3,5 / 5)
Sangue di Giuda Oltrepò Pavese Doc Quaquarini: 2,99 euro (5 / 5)
Chardonnay Frizzante Sparks: 2,69 euro (2 / 5)
Lugana Doc Ca Maiol: 7,90 euro (4,5 / 5)

Spumante Cuvée Gold 24K Extra Dry: 2,39 euro (2 / 5)
Spumante Col Mesian Cuvée 910: 2,59 euro (2,5 / 5)
Pinot Nero Oltrepò Pavese Doc Giorgi: 5,99 euro (3,5 / 5)
Pinot Nero Enigma Nero Ol Cru: 9,90 euro (4 / 5)

Valcalepio Doc Cantina Sociale Bergamasca: 4,29 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Brut Castel Faglia: 11,90 euro (5 / 5)
Bonarda Doc Le Cascine: 2,29 euro (2,5 / 5)

Toscana Igt Remole Frescobaldi: 4,49 euro (4 / 5)
Valdadige Doc Pinot Grigio Santa Margherita: 5,49 euro (4 / 5)
Nero d’Avola, Grillo o Syrah Sicilia Doc Settesoli: 2,99 euro (5 / 5)

Vini La Calenzana: 2,79 euro (3 / 5)
Sangiovese di Romagna Superiore Doc Bio Terre d’Italia: 5,49 euro (4 / 5)
Morellino di Scansano Docg Il Cretto San Felo: 3,99 euro (4,5 / 5)


Volantino Carrefour Express fino al 24 Ottobre, “Anniversario Carrefour un mese di festa”

Bianco e Rosé frizzante Igt Turà Lamberti: 1,99 euro (3 / 5)


Volantino Conad fino al 28 Ottobre, “1+1”

Vino Enigmatico Asio Otus: 2 pezzi 6,98 euro (4,5 / 5)
Vino Frizzante Garzellino Civ & Civ: 2 pezzi 2,49 euro (3 / 5)
Chardonnay o Nero d’Avola Sicilia Doc Settesoli: 2,99 euro (5 / 5)
Vini Doc Mezzacorona: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Salento Igp Notte Rossa: 3,90 euro (5 / 5)
Chianti Superiore Docg Santa Cristina: 5,90 euro (4 / 5)
Cuvée Brut Millesimato Astoria: 3,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop fino al 27 Ottobre, “Sconti fino al 40%”

Barbera d’Alba Doc Le Calende Terre del Barolo: 3,49 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc Duchessa Lia: 5,99 euro (3,5 / 5)
Dogliani Docg Clavesana: 3,89 euro (5 / 5)
Ruché di Castagnole Monferrato Docg Terre del Parroco Ferraris: 4,99 euro (5 / 5)

Barbera Monferrato Doc Terre da Vino: 2,79 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Cantina Tollo: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry Portego Scuro Viticultori Ponte: 3,29 euro (3 / 5)


Volantino Esselunga fino al 3 Novembre, “Offerte da paura”

Chardonnay Brut Intreccio Cavit: 3,99 euro (4 / 5)
Ribolla Gialla Forchir: 4,18 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Terresomme Lavis: 3,12 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola o Alcamo Rapitalà: 3,95 euro (5 / 5)

Gutturnio San Lupo Mossi: 2,69 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Ripasso Bolla: 5,90 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Alba Produttori di Govone: 3,06 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Otto Santi: 2,69 euro (3,5 / 5)
Lacrima di Morro d’Alba Monte Schiavo: 3,29 euro (3,5 / 5)
Cannonau di Sardegna Jerzu: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante fino al 27 Ottobre,  “Sottocosto Freschi”

Cabernet Sauvignon, Merlot o Pinot Bianco Colli Berici Doc Casa Defrà: 2,79 euro (3,5 / 5)
Vini Igt Tenuta Polvaro: 6,99 euro (4 / 5)
Gutturnio o Ortrugo Frizzante Colli Piacentini Doc Poggio al Tidone: 2,39 euro (3 / 5)
Vini Salento Igt Tenute Albano Carrisi: 3,59 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc, Barbera d’Asti Docg o Grignolino Piemonte Doc, Az. Ag. Eredi Angelo Icardi: 3,99 euro (5 / 5)
Bonarda Oltrepò Doc, Berbera Piemonte Doc, Montepulciano d’Abruzzo Doc Le Rovole: 1,99 euro (2 / 5)
Grignolino d’Asti, Dolcetto o Barbera d’Alba Doc Fratelli Giacosa: 4,89 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Il Masso: 3,49 euro (3 / 5)

Vini Doc Le Cascine: 1,99 euro (2,5 / 5)
Lambrusco o Lambrusco Nero Vecchia Modena Doc Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Conegliano Valdobbiadene Superiore Docg Coste Petrai: 4,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Extra Dry Le Bollè: 2,49 euro (2 / 5)


Volantino Iper, La grande i dal 22 Ottobre al 3 Novembre, “Le buone occasioni”

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Extra Dry Gasparetto: 3,99 euro (3,5 / 5)
Barbera Appassimento Doc San Silvestro: 5,39 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Le Rupe: 3,99 euro (3,5 / 5)
Toscana Rosso Igt o Orvieto Classico Docg Collezione Oro Piccini: 3,99 euro (5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc, Chardonnay o Cabernet Sauvignon Millenovecentodieci: 2,49 euro (3,5 / 5)
Primitivo di Manduria Doc Marmorelle: 5,90 euro (3,5 / 5)
Syrah o Catarratto Terre Siciliane Igp o Grillo Doc Cavalieri: 2,99 euro (3 / 5)

Lugana Doc Campo Tosini Fraccaroli: 4,89 euro (5 / 5)
Lambrusco Emilia Igt Secco o Amabile Modavin: 1,79 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Gallura Docg o Vermentino Spumante Doc Cantina Pedres: 4,99 euro (3 / 5)

Prosecco Treviso Doc o Frizzante Spago Rive Della Chiesa: 3,49 euro (5 / 5)
Bonarda Oltrepò Pavese Doc o Barbera Igp Il Feudo: 1,89 euro (2 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc, Passerina o Pecorino Igt Terre di Chieri Vigne al Colle: 1,89 euro (2,5 / 5)


Volantino Iperal fino al 26 Ottobre, “Affari a 1 euro”

Spumante Anniversary Bosca: 2,00 euro (1 / 5)
Sangiovese Doc Galassi: 2,00 euro (5 / 5)
Vini Doc Cadis: 2,00 euro (3,5 / 5)
Vini Nuttata: 2,00 euro (3 / 5)

Vini Settesoli: 3,00 euro (5 / 5)
Vini Doc Almorano: 3,00 euro (3 / 5)
Vini Conti Bunies: 3,00 euro (3 / 5)
Lambrusco di Sorbara Doc Cavicchioli: 3,00 euro (3,5 / 5)

Merlot Doc Cavit: 2,59 euro (3,5 / 5)
Etna Doc Camporè: 7,49 euro (3,5 / 5)
Cirò Caparra & Siciliani: 2,79 euro (5 / 5)
Vini San Zeno: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vini Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)
Vini Vipra: 3,69 euro (3,5 / 5)
Vini dei Castelli Romani Gotto d’Oro: 2,29 euro (3,5 / 5)
Vini Cielo: 2,00 euro (3,5 / 5)

Volantino Iperal fino al 26 Ottobre, “Ancora più offerte”
Prosecco Rosé Bolla: 4,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Bolla: 4,99 euro (3,5 / 5)
Vini Castelli del Duca: 3,19 euro (3 / 5)
Vini Santa Cristina: 4,99 euro (4 / 5)


Volantino IperCoop fino al 3 Novembre, “Sconti fino al 40%”

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Extra Dry Astoria: 3,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Freschello Extra Dry: 1,99 euro (3 / 5)
Placito Rizzotto Terre Siciliane Igt Bio Centopassi: 4,49 euro (5 / 5)

Volantino Ipercoop fino al 3 Novembre, “Sapori d’autunno”

Amarone della Valpolicela Docg Sartori: 17,90 euro (5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc Ligabue, Teo Costa: 7,59 euro (5 / 5) *MIGLIOR CANTINA GDO D’ITALIA 2022 VINIALSUPER*
Sagrantino di Montefalco Docg Duca Odoardo: 9,90 euro (3,5 / 5)
Gutturnio o Ortrugo Doc Frizzante Cantagallo: 3,49 euro (3,5 / 5)

Cannonau di Sardegna Doc Le Bombarde: 3,99 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Nero o Pignoletto Doc Vecchia Modena Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Teroldego Rotaliano Doc Mezzacorona: 3,49 euro (3,5 / 5)
Cinque Terre Doc Cooperativa Cinque Terre: 7,90 euro (4 / 5)

Pigato Riviera Ligure di Ponente Doc Donne della Torre: 5,89 euro (4 / 5)
Pinot Nero Oltrepò Pavese vinificato Bianco Torrevilla: 2,99 euro (3,5 / 5)
Bonarda Oltrepò Pavese Doc Ca’ Bernini: 3,19 euro (3 / 5)
Sassella Valtellina Superiore Docg Triacca: 9,69 euro (4,5 / 5)

Lugana Doc Le Fornazi Tommasi: 7,99 euro (4,5 / 5)
Franciacorta Brut Noble Cuvée Ca’ D’or: 12,95 euro (5 / 5)
Franciacorta Rosé Extra Brut Villa Crespia: 13,90 euro (4 / 5)
Timorasso Derthona Doc I Turri: 6,15 euro (4 / 5)

Barbaresco Docg Marchesi di Barolo: 16,90 euro (5 / 5)
Dolcetto del Monferrato, Barbera, Chardonnay o Cortese Doc Ardita: 2,19 (3 / 5)
Barbera d’Asti Superiore Docg Duchessa Lia: 6,90 euro (3,5 / 5)
Dolcetto di Diano d’Alba Docg Le Calende: 3,49 euro (3 / 5)

Langhe Nebbiolo Doc Fontanafredda: 5,99 euro (5 / 5)
Lagrein Alto Adige Doc Cantina Bolzano: 7,90 euro (5 / 5)
Pinot Nero Alto Adige Doc Hofstatter: 10,90 euro (5 / 5)
Sauvignon Alto Adige Doc Wilhelm Walch: 8,79 euro (3,5 / 5)

Ripasso Valpolicella Superiore Doc Bolla: 5,29 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Classico Doc Masi: 7,90 euro (5 / 5)
Raboso o Ribolla Tre Venezie Igp Cescon: 2,99 euro (3 / 5)
Bardolino Chiaretto, Soave o Custoza Doc Villa Molino: 2,25 euro (3 / 5)

Vini Friuli Doc Tenuta Ca’ Vescovo: 3,99 euro (4 / 5)
Pinot Grigio Ramato, Ribolla o Sauvignon Doc Furlan Faris: 4,89 euro (3,5 / 5)
Gewurztraminer Trentino Doc Claps: 6,59 euro (3,5 / 5)
Ribolla Gialla o Sauvignon Collio Doc Villa Russiz: 11,49 euro (4 / 5)

Prosecco Doc Villa Folini: 4,49 euro (3,5 / 5)
Bolgheri Docg Dievole: 13,90 euro (5 / 5)
Chianti Classico Docg Contessa di Radda Geografico: 7,59 euro (5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Banfi: 23,90 euro (5 / 5)

Chianti Docg Leonardo: 3,69 euro (3,5 / 5)
Rosso Toscana Igt Villa Antinori: 9,90 euro (4,5 / 5)
Nobile di Montepulciano Docg Fattoria del Cervo: 6,99 euro (4,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg Cantina del Morellino: 4,99 euro (5 / 5)

Est! Est!! Est!!! di Montefiascone Doc Idillium: 2,99 euro (3,5 / 5)
Rosso Conero Riserva Docg Cumaro Umani Ronchi: 14,69 euro (5 / 5)
Lacrima di Morro d’Alba Doc Casalfarneto: 4,89 euro (3,5 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Moncaro: 2,75 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Sistina: 2,99 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Illuminati: 4,99 euro (5 / 5)
Nero di Troia o Castel del Monte Dop Grifo: 2,79 euro (3,5 / 5)
Vini Notte Rossa: 5,49 euro (5 / 5)

Salento Rosato Igt Five Roses Leone de Cstris: 8,90 euro (5 / 5)
Vermentino o Monica di Sardegna Doc Calarenas: 2,99 euro (3 / 5)
Greco di tufo Doc Feudi di San Gregorio: 7,49 euro (5 / 5)
Falanghina del Sannio Doc Mastrobernardino: 6,90 euro (5 / 5)

Falanghina del Beneventano Igt Terra dei Santi: 2,69 euro (3 / 5)
Aglianico del Vulture Doc o Falanghina Basilicata Igt Paternoster: 8,90 euro (5 / 5)
Aglianico del Vulture Doc Il Patto Cantine del Notaio: 6,79 euro (5 / 5)

Cirò Doc Ippolito: 3,90 euro (5 / 5)
Leone Terre Siciliane Igt Tasca d’Almerita: 10,90 euro (5 / 5)
Syrah o Nero d’Avola Igt Baglio Inca: 3,29 euro (3 / 5)

Etna Doc o Cerasuolo di Vittoria Docg illustrata: 4,89 euro (3,5 / 5)
Plumbago Nero d’Avola Doc o Alastro Igt Planeta: 7,99 euro (5 / 5)
Sicilia Doc Sedara Donnafugata: 6,90 euro (5 / 5)

Bourgogne Pinot Noir Maison Luis Gerard: 8,99 euro (4 / 5)
Bordeaux La Maqueline: 7,99 euro (4 / 5)


Volantino Lidl fino al 24 Ottobre, “Super Offerte”

Grillo Sicilia Dop: 1,49 euro (3 / 5)
Cabernet Sauvigon Veneto Igp: 1,49 euro (3 / 5)
Morellino di Scansano Docg: 2,99 euro (3,5 / 5)
Nerello Mascalese Terre Siciliane Igt Bio: 3,49 euro (3 / 5)
Beaujolais Village: 2,99 euro (4 / 5)


Volantino Pam fino al 3 Novembre, “Le nostre idee per farti risparmiare”

Merlot Veneto Igt Colle dei Cipressi: 1,25 euro (2,5 / 5)
Pecorino Igt Colle al Sole: 1,79 euro (2,5 / 5)
Chianti Docg Riserva Rifugio del Vescovo: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante Prosecco Doc Millesimato: 3,79 euro (3,5 / 5)

Vino Rosso Bròzeo: 1,99 euro (0,5 / 5)
Chardonnay Sicilia Doc Settesoli: 2,79 euro (4 / 5)
Vini Bachor: 1,10 euro (0,5 / 5)
Cannonau di Sardegna Doc Le Bombarde: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vernaccia di San Gimignano Docg Bosco ai Salici: 3,49 euro (3,5 / 5)
Vino da uve leggermente appassite Toscana Igt Duca di Saragnano: 3,99 euro (3 / 5)
Ciliegiolo Doc Maremma Toscana: 4,99 euro (3,5 / 5)

Teroldego Rotaliano Doc Cavit: 3,99 euro (3,5 / 5)
Primitivo di Manduria Doc Preula di Levante: 4,49 euro (3,5 / 5)
Traminer Friuli Doc Margherita Bidoli: 4,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Tigros fino al 2 Novembre, “2X1”

Vini da Tavola Il Gaggio: 2 pezzi 1,99 euro (1 / 5)
Vini Il Feudo: 1,69 euro (1 / 5)
Lambrusco Doc Fortenero: 2,39 euro (5 / 5)
Vini Campania Igp Ante Hirpis: 2,99 euro (3 / 5)

Chianti Docg Giglio del Duca: 2,39 euro (3,5 / 5)
Vini Trentino Doc Grigolli: 3,19 euro (3,5 / 5)
Vini Umbria Igt Vipra Bigi: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Conti Buneis: 3,49 euro (3,5 / 5)
Vini Igt Frizzanti Maschio: 2 pezzi 4,50 euro (3 / 5)
Prosecco Docg Ca’ Val: 5,59 euro (3,5 / 5)

Sangiovese Romagna Doc Appassimento Galassi: 5,59 euro (4 / 5)
Lugana Doc Sartori: 4,75 euro (4 / 5)
Trentodoc Cesarini Sforza: 7,90 euro (5 / 5)


Volantino Unes fino al 2 Novembre, “I Giorni della Convenienza”

Nero d’Avola Maestri Cantinieri: 3,29 euro (3 / 5)
Chardonnay Sartanna: 2,29 euro (3 / 5)
Nipozzano Frescobaldi: 10,90 euro (5 / 5)
Giospago Villa Sandi: 4,99 euro (3 / 5)
Teroldego Cavit: 3,90 euro (3,5 / 5)

Categorie
Vini al supermercato

Nuovi equilibri tra volumi e prezzi del vino nella Grande distribuzione

La ricerca dell’IRI, presentata oggi a Vinitaly Special Edition, mostra una fase di doppio riequilibrio del mercato dei vini nella Distribuzione Moderna perché le vendite a volume nel 2021 si confrontano con la crescita abnorme del 2020, segnato dalla pandemia, mentre le vendite a valore stanno crescendo già da anni recuperando prezzi che erano troppo bassi nella DM.

Nei primi 9 mesi del 2021 le vendite di vino e bollicine sono aumentate del 2% a volume e del 9,7% a valore: sono stati venduti 12 milioni di litri in più, rispetto allo stesso periodo del 2020, e incassati 200mila euro in più. E ’importante analizzare l’andamento del comparto vini più bollicine per formati:  le bottiglie Doc da 0,75lt sono cresciute del 4,8% a volume (+10,8% a valore), quelle IGP del 3,6% (a valore +8,1%).

In calo le vendite a volume dei brik (-5,6%), del bag in box (-2,4%), dei vini confezionati in plastica (-14,3%). Le bottiglie da 0,75lt di vino e bollicine della Marca del Distributore crescono del 3,0% (+6,0 a valore), ma calano nel dato globale del 2,9% (+0,9% a valore).

Va sottolineato che le vendite delle bollicine (+27,1% a volume) trainano l’intero comparto dei vini nella Distribuzione Moderna, ma anch’esse si stanno assestando dopo il 2020, passando da un +45% a volume del primo trimestre 2021 al +28,7% del secondo e al +9,9% del terzo.

Un discorso a parte va fatto per l’on line, una canale ancora piccolo nella Distribuzione Moderna (DM), con una quota di mercato a volume dello 0,9%, ma che cresce di più del 50% rispetto al 2020 e del triplo rispetto al 2019.

Il 2021 sarà dunque un anno di consolidamento che mostrerà in che misura la DM saprà trarre vantaggio dalla grande affluenza dei consumatori nei suoi punti vendita nel 2020 e dall’entrata a scaffale di alcune cantine una volta dedicate al solo canale Horeca (ristoranti, bar e affini).

“La maggior crescita a valore rispetto al volume – ha detto Virgilio Romano, Business Insight Director IRI – dipende da vari fattori che si intrecciano, dando luogo al gap fra i due indicatori: nel lungo periodo assistiamo ad una continua evoluzione del consumatore che compra prodotti con prezzo medio più alto.

nel breve periodo assistiamo al rimbalzo verso il 2020 che ha premiato i vini che lo scorso anno sono stati svantaggiati dalla emergenza pandemica. Aggiungiamo le variazioni nelle dinamiche promozionali, canali che crescono più di altri e possibili variazioni di prezzo al pubblico e abbiamo gli ingredienti che assieme spiegano la distanza tra crescita a valore e crescita a volume”.

La ricerca IRI è stata commentata, nel corso della tavola rotonda di Vinitaly Special edition organizzata da Veronafiere, dai relatori della DM e delle associazioni delle cantine.

Un intervento particolarmente atteso è stato quello del rappresentante della catena discount MD Spa, anche perché il canale dei Discount è arrivato a una quota nel mercato dei vini del 26% a volume e del 15,5% a valore.

“MD ha potenziato il proprio scaffale vini inserendo etichette di pregio e un’ampia scelta di Docg, Doc, Igt, vini locali e biologici – ha detto Giuseppe Cantone, Direttore Commerciale MD SpA – L’assortimento è stato razionalizzato puntando su nuovi trend che prediligono vini versatili come la Ribolla gialla, prodotto di forte interesse, Prosecchi come Pas Dosè e Rosè ed Extra Dry difficili da trovare e per questo particolarmente fidelizzanti e Prosecchi di facile abbinamento come il Brut”.

“Oltre a fidelizzare i clienti offrendo la certezza di acquistare un prodotto di qualità al miglior prezzo – ha concluso Cantone – l’obiettivo è attrarne di nuovi rendendo il vino una famiglia di richiamo e garantendo controlli attraverso analisi qualitative e organolettiche che lo rendano il più possibile costante durante l’anno”.

LO SGUARDO DI CONAD E COOP

Anche Conad ha operato sull’assortimento, come riferito da Alessandra Corsi, Direttrice marketing prodotto e marca del distributore: “Conad cresce a valore quasi il doppio rispetto al mercato nell’anno corrente, non soltanto grazie all’espansione della rete che ci ha permesso di lavorare sui punti vendita di maggiori dimensioni con un’offerta più ampia e profonda, ma anche per il rinnovato assortimento focalizzato sulla premiumizzazione, che comprende anche tipologie di prodotto un tempo presenti esclusivamente nella ristorazione”.

“L’intensità promozionale delle categorie spumanti e vini tipici è rimasta pressoché invariata – ha osservato nel suo intervento Francesco Scarcelli, Responsabile Beverage Coop Italia –  mentre è aumentato il prezzo medio del vino: avendo lavorato con listini in continuità col 2020, questo incremento non è dovuto quindi ad aumenti”.

“Piuttosto – ha aggiunto – a un cambio del mix assortimentale e a scelte fatte dal consumatore, che predilige maggiormente prodotti e denominazioni di qualità superiore. Nel 2021 stiamo registrando in Coop un’ulteriore crescita a doppia cifra per il mondo spumanti (+18%), una relativa stabilità per il mondo del vino tipico (+2%) e una flessione dei vini da tavola (-9%)”.

“L’evoluzione e la specializzazione dello scaffale della DM, già in atto da tempo, è stata stimolata dalla situazione Covid e in pochi mesi si sono visti cambiamenti molto significativi – ha sottolineato Marcello Ancarani, rappresentante di Federvini (Direttore Vendita Italia del Gruppo Santa Margherita) – Si è implementato un dialogo indispensabile con il consumatore,  con attività promo non solo sul prezzo, ma con messaggi  su scaffale e web. Non va trascurato anche il ‘dialogo’ indiretto e sinergico con il canale Horeca”.

“Seppure la crescita sia rallentata in termini di volume, la ricerca dell’IRI mostra come il consumatore abbia continuato a premiare i profili più qualitativi – ha detto Enrico Gobino, rappresentante di Unione Italiana Vini – il principio di ‘meno quantità, più qualità’ sembra diventata una caratteristica che contraddistingue anche il canale DM. Un’ottima base di confronto tra produttori e catene distributive per qualificare l’offerta a favore del consumatore”.

Categorie
Vini al supermercato

Vini in promo, inizio ottobre tra luci e ombre

Nessuno scossone tra le promozioni di inizio ottobre. Dopo l’exploit della “Carta dei vini” di Carrefour di fine settembre  sembra che le insegne abbiano rallentato le promozioni sul nettare di Bacco.

Buona l’offerta di Iper La grande i con 22 referenze e la selezione di Coop, con 21 etichette dal nord al sud Italia. Un’offerta per tutti i gusti e tutte le tasche. Fa eco Esselunga che propone un focus territoriale. Nel volantino “Piemonte in tavola” ben 17 etichette che raccontano una delle più importanti regioni vitivinicole.


Volantino Aldi fino al 10 ottobre, “Sotto costo”
Vino d’Italia Rosso Aimone: 6 pezzi 11,20 euro (3,5 / 5)



Volantino Bennet fino al 9 Ottobre, “Tutta la convenienza Sottocosto”
Verduzzo, Chardonnay o Pinot Rosa Maschio: 1,90 euro (3 / 5)
Prosecco Docg Campo del Basso: 3,20 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola o Grillo Doc Bio Chiarelli: 3,98 euro (4 / 5)

Bianco o Rosso Santa Maria Martellozzo: 2,38 euro (3,5 / 5)
Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc La Cacciatora: 2,27 euro (2 / 5)
Corvo Rosso Terre Siciliale Igt: 3,86 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Iper fino al 7 Ottobre, “Sconti 30% 40% 50%”
Nero d’Avola Doc Il Poggio dei Vigneti: 1,99 euro (3 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Aragosta: 3,99 euro (3 / 5)
Montepulciano o Trebbiano d’Abruzzo Doc La Calenzana: 1,99 euro (3 / 5)

Donna Marzia Igt Conti Zecca: 2,59 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Riserva Villa Montorsoli: 4,89 euro (3,5 / 5)
Teroldego Rotaliano Doc Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)

Spumante Extra Dry Turà: 2,49 euro (3 / 5)
Chardonnay, Pinot Rosè o Verduzzo La Cacciatora: 2,99 euro (2,5 / 5)
Falanghina del Beneventano Igt Vigne del Sole: 2,39 euro (3 / 5)

Terre di Chieti Igt Pecorino Antico Tralcio: 2,79 euro (3 / 5)
Muller Thurgau Doc: 3,69 euro (3,5 / 5)
Dolcetto d’Alba Dop Tralcio Antico: 3,19 euro (3 / 5)



Volantino Carrefour Market fino al 7 Ottobre, “Sconti 30% 40% 50%”
Sauvignon Doc Volpe Pasini: 15,50 euro (4 / 5)
Nero d’Avola Sicilia Doc Rapitalà: 3,89 euro (5 / 5)
Freschello Spumante Extra Dry: 2,19 euro (3 / 5)
Garzellino Bianco Frizzante: 1,99 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Express fino al 6 Ottobre, “I sapori di Lombardia”
Sangue di Giuda Doc Quaquarini: 3,69 euro (5 / 5)
Bonarda o Barbera Doc Le Cascine: 1,99 euro (2,5 / 5)
Riesling o Bonarda Oltrepò Pavese Doc La Calenzana: 2,79 euro (2 / 5)
Bonarda Doc Tralcio Antico: 2,99 euro (2 / 5)

Muller Thurgau Doc Cavit: 3,99 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva Spinelli: 2,99 euro (5 / 5)
Pinot Nero vinificato bianco Doc Giorgi: 6,29 euro (4 / 5)
Valtellina Superiore Docg Nino Negri: 7,69 euro (5 / 5)

Lugana Dop Sirmiliono Ca’ Maiol: 7,89 euro (4 / 5)
Franciacorta Brut Terre d’Italia: 12,39 euro (3,5 / 5)
Primitivo Salento Igt Notte Rossa: 3,99 euro (5 / 5)
Chianti Riserva Docg Collezione Oro Piccini: 3,99 euro (5 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Aragosta: 3,69 euro (3 / 5)
Nero d’Avola o Grillo Sicilia Doc Settesoli: 3,99 euro (5 / 5)
Prosecco Doc Porta dei Dogi: 3,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad fino al 5 Ottobre
Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Carpenè Malvolti: 5,90 euro (5 / 5)
Prosecco Treviso Doc Maschio: 3,99 euro (3,5 / 5)
Vino Frizzante Garzellino Civ&Civ: 2 pezzi 2,49 euro (3 / 5)
Sauvignon Friuli Doc Borgo dai Moraris: 2 pezzi 3,99 euro (3,5 / 5)

Umbria Igt Bianco o Rosso Terre della Custodia: 2 pezzi 4,49 euro (3,5 / 5)
Ribolla Gialla Igt Frizzante Tenimenti Civa: 2 pezzi 4,99 euro (3,5 / 5)
Merlot o Sangiovese Rubicone Igt Bottenuova: 2 pezzi 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop fino al 13 Ottobre, “Sconti fino al 40%”
Chianti Docg Loggia dei Fiori: 2,39 euro (3,5 / 5)
Gutturnio o Ortrugo dei Colli Piacentini Doc Cantagallo: 3,49 euro (3,5 / 5)
Langhe Nebbiolo Doc Fontanafredda: 6,39 euro (5 / 5)
Dolcetto d’Alba Doc Duchessa Lia: 4,59 euro (3,5 / 5)

Monferrato Chiaretto o Cortese Doc Capetta: 2,99 euro (3,5 / 5)
Falanghina del Beneventano Doc Terra dei Santi: 2,79 euro (3 / 5)
Gewurztraminer Alto Adige Doc Cantina Bolzano: 7,99 euro (5 / 5)
Vermentino Doc Donne della Torre: 6,39 euro (4,5 / 5)

Muller Thurgau Trentino Doc Mezzacorona: 3,90 euro (3,5 / 5)
Sauvignon Alto Adige Doc Erste + Neue: 6,59 euro (5 / 5)
Valpolicella Ripasso Superiore Doc Sartori: 6,49 euro (4 / 5)
Morellino di Scansano Doc Cantina del Morellino: 4,90 euro (5 / 5)

Ribolla Gialla, Schioppettino o Sauvignon Doc Furlan Faris: 4,89 euro (3,5 / 5)
Nero di Troia o Castel del Monte Dop Grifo: 2,79 euro (3,5 / 5)
Pecorino Terre di Chieti Igt Sistina: 3,49 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Rocca Ventosa: 2,09 euro (3 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Aragosta: 3,89 euro (3 / 5)
Nero d’Avola Nuttata o Grillo Mattinata Terre Siciliane Doc: 1,99 euro (3 / 5)

Negroamaro, Primitivo o Fiano Salento Igt Notte Rossa: 3,99 euro (5 / 5)
Prosecco Doc o Ribolla Gialla Spumante Cescon: 3,49 euro (3 / 5)
Freschello Bianco o Rosso: 1,39 euro (3 / 5)


Volantino Esselunga fino al 9 Ottobre, “Offerte da cogliere”
Chianti Docg Melini: 2,66 euro (3 / 5)
Prosecco Maschio: 3,25 euro (3,5 / 5)
Soave La Cappuccina: 3,49 euro (3,5 / 5)
Sauvignon Alto Adige Cantina Bolzano: 6,95 euro (5 / 5)

Vermentino di Sardegna Cala delle Farfalle: 3,70 euro (4 / 5)
Grillo, Ner d’Avola o Syrah Feudi San Nicola: 2,69 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Reggiano L’Olma Cantine Riunite: 2,24 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Alba 7 Cascine: 4,19 euro (2 / 5)

Valpolicella Classico Guerrieri-Rizzardi: 4,19 euro (4,5 / 5)
Rosso di Montepulciano Rubinoro: 3,29 euro (4 / 5)
Negroamaro Cantina Due Plame: 2,24 euro (3,5 / 5)
Moscato o Zibibbo Pellegrino: 3,46 euro (3,5 / 5)

Volantino Esselunga fino al 13 Ottobre, “Piemonte in tavola”
Barolo Docg Lo Zoccolaio: 18,90 euro (4 / 5)
Brut Villa Sparina: 15,90 euro (4 / 5)
Monferrato Rosso Saula: 2,98 euro (3,5 / 5)
Grignolino d’Asti Villa Rustica: 3,41 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg Terre da Vino: 4,68 euro (3,5 / 5)
Albarossa Piemonte Ricossa: 3,50 euro (4 / 5)
Dolcetto d’Alba Duchessa Lia: 4,18 euro (3,5 / 5)
Langhe Nebbiolo Govone: 4,54 euro (4 / 5)

Dogliani Docg Einaudi: 6,49 euro (4 / 5)
Barbera d’Asti Docg Pico Maccario: 3,12 euro (4 / 5)
Moscato Batasiolo: 3,07 euro (3,5 / 5)

Roero Arneis Docg Beccofino: 4,68 euro (3,5 / 5)
Gavi Docg La Doria: 4,19 euro (3,5 / 5)
Chiaretto Monferrato Capetta: 2,69 euro (3,5 / 5)

Barbaresco Docg 7 Cascine: 12,78 euro (3,5 / 5)
Asti Docg Sant’Orsola: 3,83 euro (3,5 / 5)
Barolo Chinato Terre da Vino: 12,94 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante fino al 13 Ottobre,  “Uno è gratis”
Aglianico o Falanghina Igt Ancile Conti Uttire: 2 pezzi 7,98 euro (3,5 / 5)
Barbera o Dolcetto d’Alba Doc Produttori Portacomaro: 2 pezzi 7,98 euro (4 / 5)
Merlot, Cabernet, Sangiovese o Trebbiano d’Abruzzo Doc Poggio dei Vigneti: 2 pezzi 4,38 euro (3 / 5)
Chianti Colli Senesi Docg Poggio Stella: 2 pezzi 6,98 euro (3 / 5)

Ortrugo o Gutturnio Frizzante Doc Antica Cantina Manzini: 2 pezzi 3,98 euro (3,5 / 5)
Refosco, Merlot, Sauvignon o Ribolla Gialla Venezia Igt Il Borgomastro: 2 pezzi 5,78 euro (3,5 / 5)
Cabernet o Sangiovese Rubicone Igt Reinassance: 2 pezzi 3,78 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc o Pecorino Igt Tenuta il Priore: 2 pezzi 5,98 euro (5 / 5)

Bardolino, Bardolino Chiaretto o Soave Doc Pagus Bisano: 2 pezzi 5,98 euro (4 / 5)
Riesling o Chardonnay Oltrepò Pavese Doc Le Cascine: 2 pezzi 3,98 euro (2 / 5)
Spumante Cuvée Millesimanto Extra Dry Coste Petrai: 2 pezzi 5,98 euro (3,5 / 5)
Prosecco Treviso Doc Porta Leone: 2 pezzi 7,98 euro (3,5 / 5)

Franciacorta Cattutich Ducco: 8,99 euro (5 / 5)
Franciacorta Qblack Quadra: 13,50 euro (5 / 5)
Sassella, Inferno, Grumello Valtellina Superiore Docg Bettini: 8,50 euro (5 / 5)
Sforzato di Valtellina Docg Fruttaio di Spina Bettini: 18,90 euro (5 / 5)

Buttafuoco, Barbera o Riesling Oltrepò Pavese Doc Commendator Pastori: 2,99 euro (1 / 5)
Pinot Nero vinificato bianco Doc Giorgi: 3,49 euro (3,5 / 5)
Bonarda Oltrepò Pavese Doc Giorgi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Moscato Provincia Pavia Giorgi: 4,89 euro (3,5 / 5)

Moscato o Sangue di Giuda Oltrepò Pavese Doc Marchesola: 2,69 euro (2 / 5)
Valcalepio Rosso o Bianco Doc Il Calepino: 4,69 euro (4 / 5)
Spumante Metodo Classico Brut Tenuta Cassinello Giorgi: 8,39 euro (3,5 / 5)


Volantino Iper, La grande i fino al 13 Ottobre, “Operazione imbattibili”
Asolo Prosecco Docg Rive dalla Chiesa: 3,99 euro (5 / 5)
Chianti Governo all’uso Toscano Docg Tenuta di Colle Alberti: 6,99 euro (3,5 / 5)
Rosso dell’Umbria Igt Tenuta Ermelinda: 2,39 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc San Silvestro: 4,49 euro (3,5 / 5)

Chianti Riserva o Superiore Docg Collezione Oro Piccini: 3,99 euro (5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Duchessa Lia: 3,99 euro (3,5 / 5)
Cannonau o Vermentino di Sardegna Doc Cantina Pedres: 3,99 euro (3 / 5)
Valpolicella Doc Classico La Sorte: 3,49 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo , Pecorino o Passerina Doc Spinelli: 1,99 euro (4 / 5)
Greco o Fiano Sannio Dop Feudi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Gran Cuvée Brut o Extra Dry Celsole: 1,89 euro (3 / 5)
Roero Arneis Docg Duchessa Lia: 4,79 euro (3,5 / 5)

Lugana Doc Gardamorena: 3,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc o Rosè Terre Nardin: 4,59 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Brut Millesimato Ca’ Val: 4,99 euro (3,5 / 5)
Cabernet Franc Doc o Ribolla Gialla Igt Cappello: 3,49 euro (3,5 / 5)

Cabernet Franc, Malbech o Traminer Igt Borgo Canedo: 2,99 euro (3,5 / 5)
Garganega, Muller Thurgau o Merlot Veneto Igt Poggio dei Vigneti: 1,49 euro (3 / 5)
Gewurztraminer, Sauvignon, Pinot Nero o Lagrein Alto Adige Doc St. Magdalena Gires: 7,99 euro (5 / 5)

Barbera Piemonte Doc o Bonarda Oltrepò Pavese Doc Toso: 2,49 euro (3 / 5)
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc Secco o Amabile Righi: 2,39 euro (3 / 5)
Primitivo, Negroamaro o Nero di Troia Puglia Igt Millenovecentodieci: 2,49 euro (3,5 / 5)



Volantino Iperal, “Sconto 50% Grandi Marche”
Prosecco Doc Zonin: 2,75 euro (3,5 / 5)
Vini Le Rovole: 1,75 euro (1 / 5)
Vini Chiarli: 2,19 euro (3,5 / 5)
Chinati Docg Rubentino: 2,19 euro (3,5 / 5)

Prosecco Superiore Docg Carpenè Malvolti: 6,19 euro (5 / 5)
Lugana Doc Scolari: 4,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Riserva Docg Leonardo da Vinci: 5,19 euro (3,5 / 5)
Orvieto Doc Le Chiantigiane: 2,19 euro (3 / 5)

Vini Dolianova: 3,49 euro (3,5 / 5)
Vini Frizzanti La Cacciatora: 2,49 euro (1 / 5)
Vini Rapitalà: 3,99 euro (5 / 5)
Vini Notte Rossa: 4,99 euro (5 / 5)


Volantino IperCoop fino al 6 Ottobre, “Convenienza Grandiosa XXL”
Spumante Ribolla Gialla Astoria: 2,99 euro (3,5 / 5)
Garzellino Igt: 1,19 euro (3 / 5)
Lambrusco Emilia Igt Cantine Riunite: 2,35 euro (3,5 / 5)
Vini Cavit: 2,39 euro (3,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 10 Ottobre, “XXL”
Vermentino di Sardegna Dop: 2,79 euro (3 / 5)
Merlot del Veneto Igp: 1,19 euro (2,5 / 5)
Pinot Grigio delle Venezie Dop: 1,49 euro (2 / 5)


Volantino Pam fino al 6 Ottobre, “Le nostre idee per farti risparmiare”
Cabernet Sauvignon Veneto Igt Colle dei Cipressi: 1,89 euro (2,5 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Moncaro: 1,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Pinot Chardonnay Cinque Lustri: 2,19 euro (2,5 / 5)

Nero di Troia Igt Grifo: 2,79 euro (3,5 / 5)
Est! Est!! Est!!! di Montefiascone Doc Bigi: 3,29 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Natum Agriverde: 3,99 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc La Sogara: 5,99 euro (3,5 / 5)
Rosso Terre Siciliane Igt Trinacria: 1,49 euro (2 / 5)
Bianco Umbria Igt Vipra: 3,90 euro (4 / 5)


Volantino Tigros fino al 5 Ottobre, “Cosa c’è di Buono Oggi?”
Chinati Docg Antica Sala Sensi: 1,99 euro (2,5 / 5)
Linea Vini Il Gaggio: 1,69 euro (1 / 5)
Vini Doc Dolianova: 2,89 euro (3,5 / 5)
Bardolino Classico Doc Sartori: 2,99 euro (3,5 / 5)

Vini Oltrepò Pavese Doc San Zeno Zonin: 3,49 euro (3,5 / 5)
Vini Bio Natum: 3,98 euro (3,5 / 5)
Lugana Doc Pasqua: 4,89 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg o Rosé Millesimato La Gioiosa: 4,99 euro (3,5 / 5)

Vini Toscana Igt Calaforte: 5,49 euro (3,5 / 5)
Vini Cantine San Giorgio: 6,90 euro (3 / 5)
Vini Igt Cielo: 2 pezzi 4,00 euro (3 / 5)
Vini Frizzanti Garzellino Civ&Civ: 2 pezzi 3,00 euro (3 / 5)


Volantino Unes fino al 5 Ottobre, “Grandi marche piccoli prezzi”
Verduzzo, Chardonnay o Pinot Rosa Maschio: 2,59 euro (3,5 / 5)
Santa Cristina: 5,29 euro (4 / 5)
Est! Est!! Est!!! di Montefiascone Bigi: 3,19 euro (3,5 / 5)

Categorie
news news ed eventi

Al via la Valpolicella Annual Conference: il vino italiano ha retto alla pandemia

Al via alle 11 odierne la Valpolicella Annual Conference 2021, con la prima sessione dedicata ai trend internazionali del vino italiano nel 2020, con focus su Horeca, Grande distribuzione ed e-commerce. Il quadro multicanale è a tinte tutto sommato positive per i rinomati vini rossi veronesi. A confermarlo Christian Marchesini, presidente del Consorzio Tutela vini che organizza l’evento digitale.

«Il sistema Valpolicella – ha dichiarato – ha risposto bene al 2020. Possiamo dirci felici, anche se fino a un certo punto, dal momento che abbiamo assistito a uno spostamento delle vendite da determinate aziende ad altre. Gli imbottigliamenti sono in linea con il 2019 e confermano la Valpolicella tra i sistemi più importanti a livello nazionale e mondiale, dal momento che l’80% dei vini prodotti nella nostra zona viene esportato».

In particolare, il 2020 chiude con 18 milioni e 200 mila bottiglie di Valpolicella, 30.3 milioni di Ripasso e 15.3 milioni di bottiglie tra Amarone e Recioto. Numeri che regalano fiducia anche quelli snocciolati da Denis Pantini di Nomisma Wine Monitor.

«L’Italia – ha annunciato – chiuderà il 2020 con un calo dell’export in valore di circa 200 milioni di euro, passando dalla cifra record di 6,4 miliardi a 6,2. Quanto ai mercati principali l’Italia, anche grazie ai dazi applicati ad altri Paesi, ha risposto meglio alla Pandemia da Coronavirus».

Il Paese più colpito, di fatto, è la Francia, che lascia sul campo un 10,8%. L’Italia si ferma a un -2,5% (dato novembre 2020) e riduce così il proprio gap dell’export in valore proprio nei confronti del transalpini, con la cifra record del – 40%, il miglior risultato degli ultimi 10 anni.

Cresce a livello mondiale solo l’export della Nuova Zelanda: +4,5%. Un dato, come spiegato da Denis Pantini, dettato soprattutto dai volumi del vino sfuso esportati nel mercato inglese. Eppure, proprio gli Uk segnano un dato drammatico nei bilanci delle imprese del settore Horeca: -80% rispetto al 2019.

GDO E ONLINE, IL PUNTO
Più in generale, a crescere in Italia sono la Grande distribuzione e l’e-commerce. La prima con un +7%, tasso record da decenni, dovuto in gran parte all’exploit dei discount; l’online invece raddoppia nel 2020, con vendite stimate in 203 milioni di euro.

I pure player, ovvero i siti specializzati nella vendita di vino online, hanno registrato un +83%. Un 2020 col botto anche quello di Amazon, le cui vendite “enologiche” crescono del 141%.

E il futuro? Il vino, come attendibile, sarà sempre più “digital”. Secondo una ricerca compiuta ancora una volta da Nomisma Wine Monitor su un campione di mille consumatori, gli acquirenti aumenteranno i loro clic sul web, assicurandosi a domicilio i vini preferiti, scelti online.

«Sono 8 milioni le persone che hanno compiuto acquisti di vino online nel 2020 – ha precisato Denis Pantini – pari al 27% del totale dei consumatori. Forte predominanza dei Millennial, anche se l’età media si spinge fino ai 50 anni. Hanno tutti un buon reddito medio e hanno spostato online i mancanti acquisti fuori porta, dettati dai lockdown e dalle misure anti Covid-19».

Non sta a guardare la Grande distribuzione organizzata, che lo scorso anno ha superato la soglia del 64% delle vendite complessive totali di vino in Italia, proprio grazie alle chiusure dell’Horeca (ristoranti, wine bar, enoteche).

COOP: PORTE APERTE AI PICCOLI PRODUTTORI
A confermalo Francesco Scarcelli, category buyer di Coop Italia. «L’aumento del segmento vini si assesta sul 5,5%, dato da un +4,8 dei fermi e da un +10,5% degli spumanti. È aumentata anche la battuta media, di circa 1 punto e mezzo, ma non per un fenomeno di speculazione su materia prima, bensì per due ordini di ragioni: in primis, i consumatori hanno deciso di bere un po’ meglio; è poi diminuita la pressione promozionale, di circa il 3%».

I clienti della Gdo sono oggi sempre più consapevoli e chiedono alle insegne brand riconoscibili e riconosciuti per qualità e garanzie di bontà, come è il caso della Valpolicella. Per vini con queste caratteristiche, sono disposti a spendere di più rispetto al passato».

Proprio per questo, Coop sta riorganizzando per quanto possibile il proprio assortimento locale. Scarcelli ha infatti confermato quanto già dichiarato a vinialsupermercato.it nei mesi scorsi, ovvero l’intenzione di ragionare su un assortimento più “local” e attendo alle produzioni medio-piccole, diverso di regione in regione (o provincia).

Abbiamo già isolato i vini da tavola dai vini di qualità superiore, avvicinandoli sempre più al food in logica cross category. Ed ora procederemo all’integrazione di nuove realtà su scala locale, garantendo un polmone a tante aziende penalizzate dalle chiusure dell’Horeca e delle perdite di quote export.

Un percorso, avvisa Scarcelli, non certo semplice: «Le piccole cantine devono essere consce di entrare in un mercato complesso – ha concluso il buyer vini di Coop Italia – dal momento che negli ipermercati contiamo già tra gli 800 e le mille referenze. Non sarà facile per le new entry farsi riconoscere velocemente e sarà molto importante creare un rapporto di fiducia e chiarezza, che ci consentirà di qualificare ulteriormente il nostro assortimento».

Valpolicella alla Beaujolais accanto a Ripasso e Amarone sempre più di terroir

Categorie
news news ed eventi

Giallo sul Prosecco Rosé: pubblicizzato in tv, quasi introvabile al supermercato

Alzi la mano chi non ha ancora dato una sbirciatina alle corsie del vino del supermercato, da quando è entrato in commercio il Prosecco Rosé. Pochi quelli che hanno resistito al richiamo della nuova tipologia, se non altro sulla spinta della (bella) pubblicità tv con cui il Consorzio del “PDoc” ha scelto di invitare l’Italia intera al matrimonio tra la Glera e il Pinot Nero. Eppure, il Prosecco Rosé è quasi introvabile in alcune insegne di supermercati.

Direttore Luca Giavi, abbiamo notato una certa scarsità di referenze di Prosecco Rosé nella Grande distribuzione organizzata italiana, al contrario di una buona presenza della nuova tipologia sull’online: è un’impressione corretta?

Pur non avendo a disposizione dati a riguardo, riteniamo assolutamente plausibile la cosa, sulla scorta di alcune considerazioni. La prima è che nel 2020, “solo” un terzo circa del nostro sistema produttivo (111 aziende per la precisione) ha spumantizzato Prosecco Doc Rosé, e questo ha evidentemente contratto il numero di operatori che normalmente hanno accesso alla Grande distribuzione.

Allo stesso tempo, l’incertezza nei tempi dell’accesso al mercato, ha spinto molti produttori a mettere in produzione un quantitativo che, evidentemente, si è riversato prioritariamente su quei canali capaci di valorizzarlo maggiormente.

I numeri cosa dicono?

I dati in possesso del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc sembrano essere piuttosto incoraggianti. Le bottiglie di Prosecco rosé certificate nel 2020 sono 16.850.034. La stima dell’export si assesta sull’80%, ovvero 13.480.027 bottiglie. La stima relativa all’Italia, per il restante 20%, è di 3.370.007 bottiglie.

Se una quota del 70-75%, pari a 2,3-2,5 mln di bottiglie, è andata al supermercato, considerati i numeri di punti vendita e la quantità necessaria per accedere alla Gdo, è credibile vi sia una limitata presenza di referenze a scaffale, rispetto al Prosecco Doc.

Come molti italiani, anche noi abbiamo visto la pubblicità in tv: qual è la strategia, dal momento che il prodotto non è poi disponibile nei supermercati, su larga scala?

Il Consorzio ha ritenuto opportuno presidiare il mercato accompagnando la nascita del Prosecco rosé, per rassicurare i consumatori sulla sua qualità certificata e sul rispetto del disciplinare. I quantitativi erano sufficienti per comunicare questa novità nel mercato, in piena coerenza con la funzione del Consorzio. È ovvio attendersi che, da adesso in poi, la distribuzione sarà sempre più capillare.

Come sono cambiate rispetto al passato le strategie di promozione del Consorzio che si ritrova ora a dover comunicare (e presentare) due prodotti al posto di uno?

La strategia del Consorzio non cambia, si arricchisce semplicemente la narrazione con l’introduzione di una tipologia, al pari delle più importanti denominazioni spumantistiche.

Quali sono le conseguenze dell’ufficializzazione della nuova tipologia, dal punto di vista viticolo? Come è cambiato il “vigneto atto a Prosecco Doc”, in attesa della decisione, negli ultimi anni? In particolare, il riferimento è alle varietà Glera e Pinot Nero.

Nel territorio delle nove province della Doc Prosecco, la quota di vigneti a Pinot nero ammontava storicamente a circa 600-700 ettari, dei quali 250, con la vinificazione in bianco, entravano già a far parte del Prosecco Doc.

Negli ultimi tre anni, a seguito della presentazione della proposta di modifica del disciplinare, sono stati piantumati circa mille ettari (da estirpo), tant’è che il Consorzio, come per la varietà Glera, ha chiesto il blocco delle idoneità a Prosecco anche per il Pinot nero.

Ipotizzando che mille ettari su 1.600/1.700 totali vengano destinati alla produzione di Prosecco rosé e considerando le rese di trasformazione dell’uva in vino (75%), nonché le percentuali di taglio (Pinot nero tra il 10 e il 15%), l’offerta potenziale di Prosecco Doc Rosé potrebbe giungere a una cifra compresa tra i 95 e i 140 milioni di bottiglie.

Categorie
Vini al supermercato

Vino a volantino al supermercato: verso febbraio senza troppe gioie

Prosegue l’analisi dei vini presenti sul volantino del supermercato di fiducia. Gennaio 2021 volge al termine e prepara a un febbraio senza troppe gioie. In continuità con le precedenti edizioni della rubrica, ancora nessun “guizzo”.

Tra i nuovi volantini, sia Iper che Esselunga salgono in cattedra con una gamma discreta e qualche promozione interessante. Fiduciosi che febbraio, con l’avvicinarsi del Carnevale, riserverà qualche buon affare, ecco i nostri consigli per una “spesa di vino” cosciente, al ritmo delle nostre valutazioni in cestelli.

Volantino Aldi fino al 24 gennaio, “Viva il Carnevale”
Falanghina Dop Sanni: 2,89 euro (3 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Poggio al Sale: 14,90 euro (4 / 5)



Volantino Bennet fino al 3 febbraio, “I freschi sottocosto”
Cuvèe del Centenario La Cacciatora: 1,84 euro (1 / 5)
Pinot Grigio delle Venezie Cadis: 2,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Villa Degli Olmi: 3,99 euro (3 / 5)

Oltrepò Pavese Bonarda Doc Quaquarini: 3,29 euro (4 / 5)
Lambrusco Senza Tempo Riunite: 2,79 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola Barone Lo Presti: 1,97 euro (3 / 5)
Chianti Docg Poggio ai Massi: 2,39 euro (3 / 5)

New Volantino Bennet fino al 27 gennaio, “Ti restituiamo il 50%”
Prosecco Docg Campo del Passo: 3,40 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 27 gennaio, “Sottocosto Freschi”
Montepulciano D’Abruzzo Doc Riserva Terre d’Italia: 4,89 euro (3,5 / 5)
Montepulciano D’Abruzzo Doc La Cacciatora: 2,79 euro (1 / 5)
Chianti Docg Sorelli: 2,99 euro (3 / 5)

Colli Piacentini Gutturnio Doc Calera Vicobarone: 3,59 euro (3,5 / 5)
Turà Lamberti: 2,29 euro (3 / 5)
Nero d’Avola Doc Le Morre: 1,99 euro (3 / 5)
Vini Poggio Dei Vigneti Trebbiano o Sangiovese: 1,59 euro (2,5 / 5)



Volantino Carrefour Market fino al 27 gennaio, “Gustati una nuova esperienza di spesa”
Nero d’Avola Doc Le Morre: 1,99 euro (3,5 / 5)
Lambrusco di Sorbra o Castelvetro Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Neo Campana Melini: 3,49 euro (3,5 / 5)
Colli Piacentini Gutturnio Doc Calera Vicobarone: 3,59 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Express dal 21 gennaio al 2 febbraio, “1+1 gratis”
Terre Siciliane Grecanico Igt, Nero d’Avola o Shiraz Le Morre: 1+1 5,99 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Barbera o Bonarda Montagna: 3,59 euro (3,5 / 5)
Vernaccia di San Gimignano Docg, Piccini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Toscana Igt Remole Frescobaldi: 4,99 euro (4,5 / 5)


Volantino Conad City fino al 28 gennaio, “Prezzi a fette”
Valdobbiadene Docg Prosecco Bolla: 4,90 euro (3,5 / 5)

Volantino Conad fino al 25 gennaio, “Bis”
Morellino di Scansano Docg Bufferia: 4,39 euro (3 / 5)
Colli Piacentini Docg Bonarda Amabile Valtidone: 2×1 4,48 euro (3,5 / 5)


Volantino Crai fino al 3 febbraio, “Scelta conveniente”
Colli Piacentini Bonarda Vicobarone: 2,49 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Tenuta La Pergola: 3,19 euro (3,5 / 5)



Volantino Despar fino al 27 gennaio, “Prodotti firmati Despar”
Sicilia Doc Grillo Capo Tre Cuspidi: 3,39 euro (3,5 / 5)
Cannonau Doc Binnostui: 3,90 euro (3,5 / 5)
Grignolino d’Asti Doc Ca de Lion: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Esselunga dal 25 gennaio al 3 febbraio, “Sconto 30,40, 50”
Pinot Grigio Doc Cantina di Soave: 2,69 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Reggiano L’Olma Cantine Riunite: 2,24 euro (3 / 5)
Oltrepò Pavese Bonarda Poderi Riccagioia: 2,34 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Terresomme Lavis: 3,12 (3,5 / 5)

Nebbiolo d’Alba Vignaioli Pertinace: 5,74 euro (4 / 5)
Merlot, Cabernet Cantina di Caldaro: 5,80 euro  (3,5 / 5)
Malvasia Nera Salento Igp Settearchi: 2,49 euro (3,5 / 5)

Asolo Prosecco Docg Dal Bello: 4,77 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Villa di Monte: 2,49 euro (3 / 5)
Cannonau Doc Sardegna Cantina Dorgali: 3,55 euro (3,5 / 5)

Volantino Esselunga fino al 23 gennaio, “Sconto 40%”
Pinot Chardonnay o Chardonnay Muller Thurgau Pasqua: 2,49 euro (3,5 / 5)
Orvieto Classico Doc La Carraia: 2,18 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Mionetto: 5,99 euro (3,5 / 5)

Greco Strangolagalli: 3,80 euro (3 / 5)
Rosè Paul Mas: 4,19 euro (3 / 5)
Grillo, Nero d’Avola o Syrah Feudi San Nicola: 2,69 euro (3,5 / 5)
Barbera Piemonte Capetta: 2,24 euro (3 / 5)

Raboso Veneto Cantina Trevigiana: 1,91 euro (3 / 5)
Trentino Doc Merlot Pravis: 4,17 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo ConteCarlo Umani Ronchi: 3,63 euro (4 / 5)


Volantino Eurospin fino al 31 gennaio, “Operazione Fine Mese”
Nessun vino da segnalare



Famila fino al 27 gennaio 2021, “Grandi Marche”
Nessun vino da segnalare

Famila fino al 27 gennaio 2021, “Sapori regionali”
Oltrepò Pavese Doc Bonarda Terre dei Passeri: 1,99 euro (1,5 / 5)
Colli Piacentini Ortrugo Doc Zerioli: 2,99 euro (3 / 5)
Colli Piacentini Ortrugo Doc Terre della Pietra: 2,29 euro (3 / 5)

Colli Piacentini Malvasia Secco Doc Valtidone: 1,99 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Riesling Le Cascine: 1,99 euro (1,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Sangue di Giuda Broni: 1,99 euro (3 / 5)

Dolcetto Langhe Doc Barone Stabilini: 2,99 euro (3 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc I Somelieri: 4,99 euro usr 3]
Barbera Doc Monferrato Terre da Vino: 2,99 euro (3,5 / 5)



Volantino Gulliver fino al 27 gennaio, “Sconti fino al 50”
Colli Piacentini Doc Gutturnio Valtidone: 2,39 euro (3,5 / 5)
Grecanico Poggio Dei Vigneti: 1,49 euro (2 / 5)

Barbera d’Asti o Cortese Rasore: 1,99 euro (3 / 5)
Cortese Garlà o Bonarda Morasca Torrevilla: 3,49 euro (4 / 5)
Valdobbiadene Docg Prosecco Col Del Sol: 5,99 euro (3,5 / 5)



Volantino Il Gigante fino al 24 gennaio, “Al costo”
Oltrepò Pavese Doc Bonarda, Riesling o Chardonnay Le Cascine: 1,79 euro (1,5 / 5)
Chianti Docg Il Masso: 2,99 euro (3,5 / 5)
Dolcetto, Barbera, Chiaretto, Cortese Serre dei Roveri: 2,15 euro (2 / 5)

Barbera o Dolcetto d’Alba Doc Produttori di Portacomaro: 3,99 euro (4,5 / 5)
Chardonnay, Pinot, Friulano o Cabernet Grave del Friuli Doc Il Borgomastro: 2,99 euro (3 / 5)
Colli Piacentini Doc Ortrugo o Gutturnio Manzini: 1,99 euro (3 / 5)

Terre Siciliane Igt Shiraz o Catarratto Fazio: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Porta Leone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Toscana Igt Cabernet o Merlot Colle al Sasso Famiglia Petracchi: 3,89 euro (4 / 5)


Volantino Iper La grande I dal 25 al 7 febbraio, “Grande Raddoppio”
Linea Vini J.P Chenet: 3,29 euro (3,5 / 5)
Montepulciano, Cerasuolo o Pecorino Agriverde: 3,49 euro (3,5 / 5)
Colli Piacentini Ortrugo, Bonarda, Malvasia Le Ghiaie del Tidone: 2,19 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc o Roero San Silvestro: 4,49 euro (3,5 / 5)

Friulano Doc o Refosco Borgo Canedo: 2,99 euro (3 / 5)
Valdobbiadene Docg Prosecco Gasparetto: 3,99 euro (3,5 / 5)
Ribolla Gialla Terre Nardin: 1+1 5,49 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Rive di ColBertaldo: 6,90 euro (3,5 / 5)

Garganega, Muller Thurgau o Merlot Poggio dei Vigneti: 1,49 euro (1,5 / 5)
Vini Raspinello Rosato o Chardonnay: 1+1 2,99 euro (2 / 5)
Barbera d’Asti Docg o Cortese o Dolcetto Alpa: 1,99 euro (1 / 5)
Bardolino o Soave Doc La Sorte: 2,49 euro (3 / 5)

Chianti Docg Piccini: 2,49 euro (4 / 5)
Est!Est!Est! Montefiascone Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Montepulciano Doc Spinelli: 1,99 euro (4 / 5)

Rosso Toscana Igt I Gelsi: 2,49 euro (3,5 / 5)
Nero di Troia o Rosato Puglia 1910: 2,49 euro (3 / 5)
Sannio Dop Greco o Fiano I Feudi: 3,99 euro (3 / 5)

Volantino Iper La grande i fino al 24 gennaio, “Grande Sconto”
Prosecco Valdobbiadene Docg Scudo Verde Ca Val: 4,99 euro (4 / 5)
Prosecco Treviso Doc Rosè Gasparetto: 3,49 euro 

Ribolla Gialla Spumante Brut Miazzi: 2,99 euro (3 / 5)
Chianti Docg Superiore o Riserva La Rupe: 3,99 euro (3 / 5)
Cabernet Franc, Merlot o Sauvignon Venezia Falcaia: 3,49 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc San Silvestro: 3,49 euro (3,5 / 5)
Umbria Igt Vipra Rossa,  Bianca o Rosa Bigi: 3,49 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Bonarda o Barbera Le Cascine: 1,89 euro (1,5 / 5)

Pignoletto Frizzante, Sangiovese o Montepulciando d’Abruzzo Galassi: 2,39 euro (3,5 / 5)
Freschello Bianco, Rosso o Rosato: 1,29 euro (3 / 5)
Vini Poggio Dei Vigneti Trebbiano o Sangiovese: 1,99 euro (2 / 5)



Volantino Iperal fino al 26 gennaio 2021 “Affari a 1 euro”
Chianti Docg Antica Sala Sensi: 2 euro (3,5 / 5)
Vini La Cacciatora Assortiti: 2 euro (0 / 5)
Vini Il Gaggio: 2 euro (1 / 5)

Lambrusco Cavicchioli: 2 euro (3 / 5)
Spumante Muller Thurgau Concilio: 3 euro (3 / 5)
Vini Settesoli: 3 euro (4,5 / 5)

Vini Valtidone: 3 euro (3,5 / 5)
Vini Grigolli: 3 euro (3 / 5)
Lugana Dop Ca Maiol: 6,80 euro (5 / 5)

Vini Anselmi Muller, Traminer o Ribolla: 3,89 euro (4 / 5)
Vermentino Sardegna Doc Caente: 3,49 euro (3 / 5)
Vini Dop La Guardiense: 3,75 euro  (3,5 / 5)

Verdicchio Castelli di Jesi Casal Farneto: 3,99 euro (3,5 / 5)
Valtellina Superiore Docg Inferno Nera: 8,49 euro (5 / 5)
Prosecco Doc Col Manin: 4,35 euro (3,5 / 5)

Chianti Classico Docg Giglio del Duca: 4,29 euro (3,5 / 5)
Valtellina Superiore Docg Riserva Nera: 10,59 euro (5 / 5)



Volantino Ipercoop fino al 27 gennaio 2021 “Convenienza grandiosa XXL”
Dolcetto Monferrato, Piemonte Cortese o Piemonte Chardonnay Ardità: 2,19 euro (2,5 / 5)
Sconto 40% linea Capovero, Madaudo: (4,5 / 5)
Sconto 40% linea Nuttata Madaudo (3 / 5)
Chianti Docg Loggia del Sole: 1,89 euro (3 / 5)

Primitivo, Negroamaro o Locorotondo San Patrime: 2,99 euro (3 / 5)
Trentino Doc Muller Thurgau Mastri Vernacoli: 3,39 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc Tre Medaglie Cavicchioli: 2,29 euro (4 / 5)

Ribolla Gialla Igp o Prosecco Villa Folini: 4,49 euro (3 / 5)
Vini Garzellino: 1,25 euro (1 / 5)
Asolo Prosecco Docg Dal Bello: 4,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 24 gennaio “Super offerte”
Grillo Sicilia Dop: 1,49 euro (3 / 5)
Prosecco Doc Allini: 1,99 euro (1,5 / 5)


Mercatò Big fino al 27 gennaio “Sottocosto Freschissimi”
Prosecco Doc Tosti: 3,19 euro (3,5 / 5)
Trebbiano Sangiovese Botte Buona: 1,49 euro (1,5 / 5)

Gavi Docg Manfredi: 4,49 euro (3 / 5)
Nebbiolo d’Alba Mainerdo: 4,99 euro (3,5 / 5)
Dolcetto D’Alba Terre da Vino: 3.99 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam fino al 27 gennaio 2021 “Tempo di bollito”
Barbera d’Asti Docg Duchessa Lia: 2,99 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola Igt Colle del Sole: 1,89 euro (2,5 / 5)
Vermentino Sicilia Colle del Sole: 2,29 euro (2,5 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Mastri Vinai: 3,99 euro (3 / 5)
Lambrusco Grasparossa Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Merlot Doc Margherita Bidoli: 3,99 euro (3,5 / 5)

Nebbiolo d’Alba Ca del Plin: 4,99 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Doc Corte alla Scala: 3,99 euro (3,5 / 5)
Syrah Settesoli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Vini Le Cascine: 2,49 euro (1,5 / 5)
Chardonnay Igt Pasqua: 2,49 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Rifugio del Vescovo: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Prosecco Valdobbiadene: 3,99 euro (3,5 / 5)
Maremma Toscana Ciliegiolo: 4,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Penny Market fino al 27 gennaio “Tutto a ”
Puglia Igt Sangiovese Campi Reali: 1,00 euro (1,5 / 5)
Chardonnay Frizzante Igt: 1,50 euro (1,5 / 5)
Sicilia Doc Syrah Bosco: 2,99e uro (3 / 5)
Soave Extra Dry Doc: 2,49 euro (3 / 5)


Volantino Tigros fino al 26 gennaio 2021 “Sottocosto freschissimi”
Vini Puglia Igt I Rustici: 1,49 euro (1 / 5)
Vini Maschio: 2,39 euro (3 / 5)
Vino Toso Doc: 2,49 euro (3 / 5)

Vini La Cacciatora: 1,99 euro (1 / 5)
Chianti Docg Uggiano: 2,89 euro (3 / 5)
Vini Campania Ante Hirpis Greco, Falanghina, Fiano: 2,99 euro (3 / 5)

Vini Baccichetto Ribolla, Pinot Grigio Friuli o Malbech: 3,49 euro (3,5 / 5)
Vini Doc Il Picchio Verdicchio o Rosso Conero: 3,90 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Scudo Verde Ca Val: 5,49 euro (4 / 5)

Lugana Dop Bio Perla del Garda: 7,90 euro (4 / 5)
Vini Doc Grillo, Syrah, Nero d’Avola, Feudo Arancio : 2 pezzi 7 euro (4 / 5)
Vini Grigoll Muller Thurgau, Marzemino, Merlot: 2 pezzi 6 euro (3,5 / 5)


New Volantino Unes fino al 2 febbraio “Tutto al costo”
Turà Bianco: 2,29 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Il Castero: 1,69 euro (2,5 / 5)
Sauvignon Blanc Cavit: 4,39 euro (3,5 / 5)

Categorie
Gli Editoriali news news ed eventi

Dalle 18 il vino si compra in macelleria ma non in enoteca. E i Consorzi? Muti

EDITORIALE – Silenzio assordante dei Consorzi del vino italiano in seguito all’ultimo Dpcm (16 gennaio 2021) e alle proteste degli enotecari di Vinarius, che hanno scritto al premier Giuseppe Conte chiedendo una rettifica della norma. Per effetto del decreto, le enoteche non potranno vendere vino da asporto a partire dalle ore 18.

Divieto che non vale per negozi non specializzati come supermercati (grande distribuzione), ma anche macellerie e gastronomie. Insomma, per tutte quelle attività con Codice Ateco diverso dal 47.25 (“Commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati”) ma che comunque vendono vino e alcolici.

Mentre il Consorzio Tutela Vini Montefalco tira dritto per la sua strada e continua a investire nella pubblicità dell’e-commerce istituzionale (“vini a prezzi di cantina” recita l’ultimo spot, alla faccia dell’Horeca), a condividere la posizione di Vinarius sono il Consorzio del Brunello di Montalcino e l’ente Vini dei Colli Euganei.

Nulla di eclatante, anche in questo caso: condivisione sui social della lettera firmata dal presidente Vinarius, Andrea Terraneo indirizzata a Conte, senza ulteriore commento o “virgolettato” di protesta.

Il Dpcm 16 gennaio mette Enoteche contro Supermercati. Vinarius: «Noi discriminati»

Tutti gli altri in silenzio, insomma, come se andasse bene così. Bocche cucite non solo nei Consorzi, ma anche nei sindacati, nelle associazioni e nelle Federazioni come Coldiretti, Confagricoltura e Fivi, la Federazione italiana vignaioli indipendenti. E se fosse accaduto il contrario?

La risposta arriva dalla Lombardia ed è già nella storia. Lo scorso ottobre, la giunta guidata da Attilio Fontana è stata costretta a eliminare il divieto di vendita di alcolici dalle ore 18 nei supermercati, dopo la valanga di proteste arrivate in poche ore al “Pirellone” da produttori (e Consorzi, Chianti in testa) di mezzo Paese.

In questo senso, la Grande distribuzione organizzata dimostra così di essere, per l’ennesima volta, il settore su cui vige un’ipocrisia dilagante tra produttori e Consorzi del vino italiano: polvere dorata, da mettere sotto il tappetto. Non se parli e non la si irriti, purché continui a vendere. Anche a discapito dell’Horeca. Cin, cin.

Categorie
news news ed eventi

Il Dpcm 16 gennaio mette Enoteche contro Supermercati. Vinarius: «Noi discriminati»

Enoteche contro Supermercati. Davide contro Golia. C’è malumore, tra gli enotecari italiani, in seguito alla pubblicazione del Dpcm 16 gennaio 2021. Il nuovo decreto vieta infatti la vendita d’asporto di vino e alcolici dopo le ore 18 alle enoteche, ovvero ai negozi specializzati con codici ATECO 47.25, ma non alla Grande distribuzione organizzata.

A sollevare il problema, parlando di «discriminazione» è Andrea Terraneo (nella foto sopra), Presidente di Vinarius, Associazione delle Enoteche italiane. Una protesta messa nera su bianco, con una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

«Non comprendiamo il motivo per cui viene impedito a centinaia di enoteche sparse sul territorio nazionale di operare lasciando invece libertà di farlo alla grande distribuzione organizzata, incorrendo maggiormente nel rischio di assembramenti», scrive Terraneo.

Chiediamo pertanto la cancellazione di questa misura affinché non vengano penalizzate tutte quelle attività comprese nel divieto che stanno operando da mesi con massimo rigore e attenzione alla tutela della clientela e nel rispetto delle normative»

«Siamo certi – aggiunge Terraneo – che le ragioni da noi esposte possano portare ad un pronto accoglimento della nostra richiesta basandosi essa stessa su criteri di ragionevolezza e coerenza con lo spirito di tutela della salute pubblica e di salvaguardia delle attività commerciali che stanno a cuore a tutti quanti noi».

Il presidente di Vinarius sostiene di «comprendere il momento di forte difficoltà che sta attraversando il Paese a causa della pandemia e il complesso contesto con cui vengono prese le relative decisioni, incorrendo in possibili errori nella indicazione dei codici ATECO».

Ma a nome dell’Associazione delle Enoteche italiane chiede «un sollecito chiarimento in merito, affinché non vengano discriminati attività e operatori professionali appartenenti al settore del commercio di bevande alcoliche e analcoliche. La preoccupazione deriva dal fatto che inibire l’apertura dopo le 18 toglie all’enoteca il 30% del fatturato giornaliero in un quadro economico generale che ci vede già penalizzati».

La lettera del presidente Andrea Terraneo arriva a 9 mesi circa dal precedente sollecito inviato al ministro Putuanelli, nell’aprile 2020. Attraverso un sondaggio esteso anche alle enoteche non associate, Vinarius aveva fotografato il momento di difficoltà del settore.

I titolari delle 105 attività intervistate rimaste aperte nonostante l’emergenza Covid-19 avevano evidenziato un calo del fatturato tra il 50 e l’80%. Il 22% delle enoteche aveva deciso di rimanere chiuso, mentre il 25% di rimanere chiuso ma di effettuare consegne a domicilio.

«Il rimanente 53% – precisava sempre ad aprile 2020 Vinarius – dimostra come le enoteche siano diventate in questo momento di incertezza dei punti di riferimento per il territorio per l’offerta di beni di prima necessità come acqua, pasta ed altri generi alimentari»

Categorie
Vini al supermercato

Spesa time: i consigli sui vini da mettere nel carrello a gennaio

Esauriti gli strascichi delle feste si entra nel vivo di gennaio. Lo scenario è tipico del mese in cui il vino non è “centrale” sui volantini dei supermercati. Al via dunque promozioni su vini di fascia medio bassa, maxi formati, bag in box e intere linee. Occhio ai nostri consigli e buona spesa!


Volantino Aldi fino al 17 gennaio 2021, “+ Risparmio%”
Grillo Doc Roversi: 4+2 7,56 euro (3 / 5)
Amarone Valpolicella Docg San Zenone: 13,99  euro (3 / 5)
Valpolicella Doc: 2,29 euro (3 / 5)
Valpolicella Ripasso Doc San Zenone: 5,49 euro (3 / 5)
Bardolino Chiaretto Doc Bentegodi: 1,99 euro (3 / 5)



Volantino Bennet dal 7 al 20 gennaio 2021 – “Sconto 40%”
Lambrusco di Modena Doc Civ e Civ: 1,97 euro (3 / 5)
Cabernet o Merlot Veneto La Cacciatora: 1,95 euro (1,5 / 5)

Montepulciano o Cerasuolo d’Abruzzo Doc Terramare Citra: 2,39 euro (3,5 / 5)
Sauvignon Veneto Igt Natale Verga: 2,99 euro (1,5 / 5)

Moscato Sicilia Igp Grecale Florio: 4,90 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Bio Sant’Orsola: 4,83 euro (3 / 5)

New Volantino Bennet fino al 27 gennaio 2021 “Ti restituiamo il 50%”
Prosecco Docg Campo del Passo: 3,40 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Iper dal 7 gennaio al 17 gennaio 2021, “Sconti fino al 50”
Montepulciano D’Abruzzo Doc Tralcio Antico Bio: 3,49 euro (3 / 5)
Primitivo di Manduria Doc Tralcio Antico: 3,99 euro (3 / 5)

Nero d’Avola Doc Poggio dei Vigneti: 1,99 euro (1,5 / 5)
Tre Venezie Igt Bianco Rosso o Rosato Terre Fredde: 2,20 euro (3 / 5)

Lambrusco Vecchia Modena Chiarli o Pignoletto Frizzante: 3,49 euro (3,5 / 5)
Corvo Rosso o Bianco Duca di Salaparuta: 3,99 euro (3,5 / 5)



Volantino Carrefour Market dal 7 gennaio al 17 gennaio 2021, “Sconti fino al 50”
Vini La Calenzana: 2,79 euro (2,5 / 5)
Trebbiano o Sangiovese Salento Il Feudo: 1,39 euro (0,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Riserva Doc Spinelli: 2,99 euro (5 / 5)
Gutturnio Colli Piacentini Doc Terre della Pietra: 2,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda o Barbera Colli Piacentini Doc Vicobarone: 3,59 euro (3,5 / 5)
Fiano o Negroamaro Salento Rosso o Rosato Feudo Monaci: 3,89 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Collezione Oro Piccini: 3,99 euro (5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc Duchessa Lia: 5,59 euro (3,5 / 5)

Rosso Piceno Doc Velenosi: 5,90 euro (3,5 / 5)

Volantino Carrefour Market dal 7 gennaio al 17 gennaio 2021, “Gustati una nuova esperienza di spesa”
Chianti Docg Collezione Oro Piccini: 3,99 euro (5 / 5)
Vini La Calenzana: 2,79 euro (2,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Riserva Doc Spinelli: 2,99 euro (5 / 5)
Bonarda o Barbera Colli Piacentini Doc Vicobarone: 3,59 euro (3,5 / 5)

Rosso Piceno Doc Velenosi: 5,90 euro (3,5 / 5)



Carrefour Express dall’8 al 19 gennaio, “Offerte a 0,98 euro”
Gutturnio Colli Piacentini Doc Terre della Pietra: 2,99 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola Doc Settesoli: 3,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad fino al 25 gennaio 2021, “Bis”
Morellino di Scansano Docg Bufferia: 4,39 euro (3 / 5)
Colli Piacentini Docg Bonarda Amabile Valtidone: 2×1 4,48 euro (3,5 / 5)

Volantino Conad City fino al 21 gennaio 2021 “Tutto al costo”
San Crispino Vino Rosso Cantine Ronco: 1,85 euro (3 / 5)
Barbera D’Asti Docg Miniato: 3,59 euro (3,5 / 5)


Volantino Crai dal 7 al 20 gennaio, “Sconti fino al 40% grandi marche”
Barbera d’Asti Docg Mombello: 2,99 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Brumale: 2,19 euro (3 / 5)

 



Volantino Despar fino al 27 gennaio “Prodotti firmati Despar”
Sicilia Doc Grillo Capo Tre Cuspidi: 3,39 euro (3,5 / 5)
Cannonau Doc Binnostui: 3,90 euro (3,5 / 5)
Grignolino d’Asti Doc Ca de Lion: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Esselunga fino al 23 gennaio, “Sconto 40%”
Pinot Chardonnay o Chardonnay Muller Thurgau Pasqua: 2,49 euro (3,5 / 5)
Orvieto Classico Doc La Carraia: 2,18 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Mionetto: 5,99 euro (3,5 / 5)

Greco Strangolagalli: 3,80 euro (3,5 / 5)
Rosè Paul Mas: 4,19 euro (3 / 5)
Grillo, Nero d’Avola o Syrah Feudi San Nicola: 2,69 euro (3,5 / 5)

Barbera Piemonte Capetta: 2,24 euro (3 / 5)
Raboso Veneto Cantina Trevigiana: 1,91 euro (3 / 5)

Trentino Doc Merlot Pravis: 4,17 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo ConteCarlo Umani Ronchi: 3,63 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin dal 7 al 17 gennaio, “Sconto del 30%”
Nessun vino da segnalare



Famila fino al 27 gennaio 2021, “Grandi Marche”
Nessun vino da segnalare

Famila fino al 27 gennaio 2021, “Sapori regionali”
Oltrepò Pavese Doc Bonarda Terre dei Passeri: 1,99 euro (1,5 / 5)
Colli Piacentini Ortrugo Doc Zerioli: 2,99 euro (3 / 5)
Colli Piacentini Ortrugo Doc Terre della Pietra: 2,29 euro (3 / 5)

Colli Piacentini Malvasia Secco Doc Valtidone: 1,99 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Riesling Le Cascine: 1,99 euro (1,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Sangue di Giuda Broni: 1,99 euro (3 / 5)

Dolcetto Langhe Doc Barone Stabilini: 2,99 euro (3 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc I Somelieri: 4,99 euro usr 3]
Barbera Doc Monferrato Terre da Vino: 2,99 euro (3,5 / 5)



Volantino Gulliver fino al 27 gennaio 2021 “Sconti fino al 50”
Colli Piacentini Doc Gutturnio Valtidone: 2,39 euro (3,5 / 5)
Grecanico Poggio Dei Vigneti: 1,49 euro (2 / 5)

Barbera d’Asti o Cortese Rasore: 1,99 euro (3 / 5)
Cortese Garlà o Bonarda Morasca Torrevilla: 3,49 euro (4 / 5)
Valdobbiadene Docg Prosecco Col Del Sol: 5,99 euro (3,5 / 5)



Volantino Il Gigante fino al 24 gennaio 2021 “Al costo”
Oltrepò Pavese Doc Bonarda, Riesling o Chardonnay Le Cascine: 1,79 euro (1,5 / 5)
Chianti Docg Il Masso: 2,99 euro (3,5 / 5)
Dolcetto, Barbera, Chiaretto, Cortese Serre dei Roveri: 2,15 euro (2 / 5)

Barbera o Dolcetto d’Alba Doc Produttori di Portacomaro: 3,99 euro (4,5 / 5)
Chardonnay, Pinot, Friulano o Cabernet Grave del Friuli Doc Il Borgomastro: 2,99 euro (3 / 5)
Colli Piacentini Doc Ortrugo o Gutturnio Manzini: 1,99 euro (3 / 5)

Terre Siciliane Igt Shiraz o Catarratto Fazio: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Porta Leone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Toscana Igt Cabernet o Merlot Colle al Sasso Famiglia Petracchi: 3,89 euro (4 / 5)


Volantino Iper La grande i dal 7 al 17 gennaio 2021, “Grande Scorta”
Primitivo di Manduria o Negramaro Terre d’Otranto Notte Rossa: 4,99 euro (5 / 5)
Aglianico o Falanghina Beneventano I Feudi: 2,39 euro (3 / 5)
Buon Governo o Vernaccia di San Gimignano Piccini: 2,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg I Gelsi: 2,99 euro (3 / 5)
Cannonau o Vermentino di Sardegna Doc Desigio o Rosato Cala Rosa Cantina Pedres: 3,89 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo, Chardonnay o Cabernet Sauvignon Millenovecentodieci: 2,49 euro (3 / 5)

Barbera d’Alba Doc San Silvestro: 3,99 euro (3,5 / 5)
Bonarda, Sangue di Giuda, Riesling Oltrepò Pavese Doc o Moscato Igt C’era una volta Guarini: 3,49 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau o Teroldego Rotaliano Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)

Bardolino Chiaretto o Custoza Doc La Sorte: 2,49 euro (3 / 5)
Pignoletto o Gutturnio Doc Modavin: 2,29 euro (2,5 / 5)
Cabernet Franc , Muller Thurgau o Traminer Igt Borgo Canedo: 2,95 euro (3,5 / 5)

Spumante Blanc de Blancs Terre Nardin: 2,99 euro (3 / 5)
Vermentino di Sardegna Docg Sangusta Cantina Pedres: 5,39 euro (3,5 / 5)
Asolo Prosecco Superiore Docg Brut o Extra Dry Rive della Chiesa: 3,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Ribolla Gialla Extra Dry Gasparetto: 2,79 euro (3,5 / 5)
Prosecco Docg Extra Dry Corte dei Rovi: 4,49 euro (3,5 / 5)
Ortrugo Spumante Colli Piacentini Unic’o Cantina Valtidone: 3,99 euro  (4 / 5)

Aragosta Frizzante Vermentino di Sardegna o Rosè Santa Maria La Palma: 3,99 euro (3 / 5)
Lambrusco Modena Doc Secco o Amabile Corterosa: 2,29 euro (2,5 / 5)
Trebbiano o Sangiovese Igt Alpa: 1,99 euro (0,5 / 5)
Grecanico o Shiraz Terre Siciliane Igt Roccarosa: 1,99 euro (2,5 / 5)



Volantino Iperal fino al 26 gennaio 2021 “Affari a 1 euro”
Chianti Docg Antica Sala Sensi: 2 euro (3,5 / 5)
Vini La Cacciatora Assortiti: 2 euro (0 / 5)
Vini Il Gaggio: 2 euro (1 / 5)

Lambrusco Cavicchioli: 2 euro (3 / 5)
Spumante Muller Thurgau Concilio: 3 euro (3 / 5)
Vini Settesoli: 3 euro (4,5 / 5)

Vini Valtidone: 3 euro (3,5 / 5)
Vini Grigolli: 3 euro (3 / 5)
Lugana Dop Ca Maiol: 6,80 euro (5 / 5)

Vini Anselmi Muller, Traminer o Ribolla: 3,89 euro (4 / 5)
Vermentino Sardegna Doc Caente: 3,49 euro (3 / 5)
Vini Dop La Guardiense: 3,75 euro  (3,5 / 5)

Verdicchio Castelli di Jesi Casal Farneto: 3,99 euro (3,5 / 5)
Valtellina Superiore Docg Inferno Nera: 8,49 euro (5 / 5)
Prosecco Doc Col Manin: 4,35 euro (3,5 / 5)

Chianti Classico Docg Giglio del Duca: 4,29 euro (3,5 / 5)
Valtellina Superiore Docg Riserva Nera: 10,59 euro (5 / 5)



Volantino Ipercoop fino al 27 gennaio 2021 “Convenienza grandiosa XXL”
Dolcetto Monferrato, Piemonte Cortese o Piemonte Chardonnay Ardità: 2,19 euro (2,5 / 5)
Sconto 40% linea Capovero, Madaudo: (4,5 / 5)
Sconto 40% linea Nuttata Madaudo (3 / 5)
Chianti Docg Loggia del Sole: 1,89 euro (3 / 5)

Primitivo, Negroamaro o Locorotondo San Patrime: 2,99 euro (3 / 5)
Trentino Doc Muller Thurgau Mastri Vernacoli: 3,39 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc Tre Medaglie Cavicchioli: 2,29 euro (4 / 5)

Ribolla Gialla Igp o Prosecco Villa Folini: 4,49 euro (3 / 5)
Vini Garzellino: 1,25 euro (1 / 5)
Asolo Prosecco Docg Dal Bello: 4,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 17 gennaio 2021 “XXL Formato Convenienza”
Malvasia Nera Bellanova 2017: 2,99 euro (3 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Dop: 1,49 euro (3 / 5)


Mercatò Big dal 7 al 17 gennaio 2021, “Sconti fino al 50%”
Langhe Doc Favorita Manfredi: 3,49 euro (3 / 5)
Ribolla Gialla Brut Ca Vescovo Zonin: 2,99 euro (3,5 / 5)
Asolo Prosecco Docg La Gioiosa: 4,90 euro (3,5 / 5)

Freisa d’Asti Doc Portacomaro:  1,99 euro (3,5 / 5)
Piemonte Doc Grignolino Araldica: 2,24 euro (3 / 5)
Barbera d’Alba Doc Rocalin Mainerdo: 3,59 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Docg Villa Miazzi: 4,28 euro (3,5 / 5)
Vermentino Igt Corte Allegra Fratelli Maggi: 1,49 euro (1 / 5)


Volantino Pam fino al 27 gennaio 2021 “Tempo di bollito”
Barbera d’Asti Docg Duchessa Lia: 2,99 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola Igt Colle del Sole: 1,89 euro (2 / 5)
Vermentino Sicilia Colle del Sole: 2,29 euro (2 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Mastri Vinai: 3,99 euro (3 / 5)
Lambrusco Grasparossa Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Merlot Doc Margherita Bidoli: 3,99 euro (3,5 / 5)

Nebbiolo d’Alba Ca del Plin: 4,99 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Doc Corte alla Scala: 3,99 euro (3,5 / 5)
Syrah Settesoli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Vini Le Cascine: 2,49 euro (1,5 / 5)
Chardonnay Igt Pasqua: 2,49 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Rifugio del Vescovo: 2,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Prosecco Valdobbiadene: 3,99 euro (3,5 / 5)
Maremma Toscana Ciliegiolo: 4,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Penny Market fino al 20 gennaio “La qualità a prezzi freschi”
Grillo Bio Doc Rocche di Issu: 2,19 euro (3 / 5)
Bianco Terre Siciliane Igt: 1,69 euro (1,5 / 5)
Primitivo di Puglia Igt: 1,79 euro (2,5 / 5)


 

Volantino Tigros fino al 26 gennaio 2021 “Sottocosto freschissimi”
Vini Puglia Igt I Rustici: 1,49 euro (1 / 5)
Vini Maschio: 2,39 euro (3 / 5)
Vino Toso Doc: 2,49 euro (3,5 / 5)

Vini La Cacciatora: 1,99 euro (1,5 / 5)
Chianti Docg Uggiano: 2,89 euro (3 / 5)
Vini Campania Ante Hirpis Greco, Falanghina, Fiano: 2,99 euro (3 / 5)

Vini Baccichetto Ribolla, Pinot Grigio Friuli o Malbech: 3,49 euro (3,5 / 5)
Vini Doc Il Picchio Verdicchio o Rosso Conero: 3,90 euro  (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Scudo Verde Ca Val: 5,49 euro (4 / 5)

Lugana Dop Bio Perla del Garda: 7,90 euro (4 / 5)
Vini Doc Grillo, Syrah, Nero d’Avola, Feudo Arancio : 2 pezzi 7 euro (4 / 5)
Vini Grigoll Muller Thurgau, Marzemino, Merlot: 2 pezzi 6 euro (3,5 / 5)


Volantino Unes dal 6 al 19 gennaio 2021, “Grandi Marche a piccoli prezzi”
Frizzantino Bianco Verve: 1,69 euro (2,5 / 5)
Pinot Grigio Terregaie: sconto 40% (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg MMXX: 3,59 euro (3 / 5)
Spumante Pinot Chardonnay Kessel: 2,19 euro (3 / 5)
Salice Salentino Musaikon Produttori Vini di Manduria: 2,59 euro (4 / 5)

Toscana Igt Sangiovese Bocelli: 4,29 euro (4 / 5)
Cabernet Toscana Igt I Mori: 3,89 euro (3,5 / 5)

Categorie
news news ed eventi

Il Chianti brinda alle vendite 2020: “Salvati dalla grande distribuzione, ma non basta”

Uno dei Consorzi che ha alzato maggiormente la voce – specie nei confronti del Governo – sin dagli esordi dell’emergenza Covid-19, oggi tira “un sospiro di sollievo” e ringrazia la grande distribuzione, ovvero il mondo dei supermercati. A brindare (senza esagerazioni) alle “primissime stime di fine anno” è il Consorzio Vino Chianti.

Secondo l’ente di Viale Belfiore, “le vendite confermano il dato del 2019, anzi lo superano leggermente: da 670 a 690 mila ettolitri“. “Viste le restrizioni all’attività dei ristoranti e delle strutture ricettive e il crollo del canale Horeca – dichiara Marco Bani, direttore del Consorzio – sono state soprattutto le vendite nella grande distribuzione a salvare la situazione”.

Il riferimento è “a quei produttori del Consorzio che si rapportano con questo importante segmento di mercato, ma che purtroppo non rappresentano la totalità della Denominazione”. “Questi dati ci regalano un pizzico di ottimismo, per affrontare con rinnovata energia il 2021”, aggiunge Marco Bani.

L’anno che sta per iniziare richiede anche la soluzione a problemi che non hanno trovato risposta nei mesi scorsi: “Il Governo – torna alla carica il presidente del Consorzio, Giovanni Busi – aveva detto che entro dicembre sarebbero arrivati i contributi per la ‘vendemmia verde’ che invece forse arriveranno a gennaio, ma non è detto”.

Consorzio Vino Chianti: “Caro Governo, così moriamo tutti”

Le aziende al 31 dicembre hanno tutte le scadenze che non potranno rispettare, anche perché molte banche non hanno accettato la proroga delle scadenze. Serve dunque un efficace sostegno per dare liquidità alle aziende, per il loro accesso al credito e per le attività di promozione sui mercati esteri”.

“Rileviamo, inoltre, inaspettate carenze di risorse – fa eco Bani – nell’Ocm ristrutturazioni vigneti e nell’Ocm investimenti, sui bandi attivati dalla Regione Toscana, cosa di cui ci auguriamo il sistema se ne faccia pieno carico andando a recuperare nuove risorse o quelle risorse, attualmente non spese, da parte delle regioni con meno o più lenta capacità di spesa, a favore di quelle regioni più virtuose e veloci nella spesa”.

In un momento come questo, dove, nonostante le gravi difficoltà generali, rileviamo una enorme volontà di investire e crescere, nell’attesa di una pronta ripresa dei mercati nell’anno che sta per iniziare, la politica regionale e nazionale devono farsi carico di trovare le risorse necessarie e le vie brevi e concrete per immettere liquidità in questo settore trainante dell’economia toscana”.

“Siamo stanchi di misure che non risolvono i problemi alle aziende – conclude il direttore del Consorzio Vino Chianti – come quelle della riduzione volontaria delle rese vendemmia 2020, la distillazione di crisi, lo stoccaggio, il pegno rotativo, che servono solo a fare notizia. Urgono ulteriori interventi con adeguate disponibilità finanziarie per dare ossigeno ed un futuro alle imprese”.

Categorie
news news ed eventi

Altro che crisi: Consorzio del Barolo sotto attacco per un “no” al giornalista prezzolato

Si è proposto al Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani come “brand ambassador” e “organizzatore di grandi eventi internazionali”. Al “no” del presidente Matteo Ascheri e del suo entourage, ha messo sotto attacco la Denominazione con diversi articoli dai toni scandalistici, per vendicare l’affronto.

La “brutta storia” del Barolo, in un anno difficile come il 2020, non è legata tanto alle difficoltà di mercato causate dall’emergenza Covid e da un’Horeca a mezzo servizio. Quanto alla “vena poetica”, vendicativa ed egocentrica, di un giornalista deluso dal mancato ingaggio.

Un tranello ben architettato, in cui sta cascando mezza stampa italiana, protagonista di titoli che – prendendo in considerazione qualche estemporaneo, annuale “taglio prezzo” natalizio della Grande distribuzione – sembrano voler denigrare più l’operato del Consorzio che analizzare a fondo il fenomeno, con la responsabilità che si deve a chi ha l’onere e l’onore di informare i lettori.

Nel mirino, così, finiscono due tra i manager più dinamici (e invidiati) del panorama vitivinicolo italiano: Matteo Ascheri e Andrea Ferrero, rispettivamente presidente e direttore del “Bureau” che tutela le pregiatissime denominazioni piemontesi delle Langhe e del Roero.

In particolare, la ritorsione prende avvio su un blog di settore a fine novembre 2020. In un post, si denuncia la presenza di un Barolo 2015 in promozione a 9,90 euro nei supermercati Esselunga. Un prezzo ritenuto scandaloso – per certi versi a buona ragione – per la pregiata Denominazione. Nel mirino, tuttavia, non finisce né l’insegna, né la cantina produttrice.

Il primo capro espiatorio, non a caso, è proprio Ascheri, menzionato addirittura nel titolo e criticato – ancora una volta non a caso – anche per gli eventi internazionali del Consorzio di Tutela a New York (500 consumatori in due ore per l’evento aperto al pubblico nell’ambito del Barolo & Barbaresco World Opening del 4 febbraio, al Center415 di Midtown Manhattan). In secondo luogo si cita il direttore Andrea Ferrero e, a ruota libera, il Consorzio.

Di lì a pochi giorni, lo stesso blog – sul quale era apparsa in estate la notizia del presunto ingaggio del titolare come brand ambassador dell’azienda Contratto (famiglia Rivetti) rivelatasi in poche ore una bufala – dà spazio al presidente della cantina produttrice del Barolo in promozione negli store Esselunga, un marchio privato denominato “Conte di Zanone“.

Stando al virgolettato, Piero Quadrumolo (nella foto), numero uno di Terre da Vino, cooperativa sociale di Castiglione Falletto produttrice della private label dell’insegna di Milano, coglie l’occasione per scagliarsi – a sua volta – sul Consorzio e i suoi associati, attribuendo in sostanza all’ente le responsabilità del prezzaccio.

Dopo mie pressioni quasi in solitaria per ridurre le rese – avrebbe dichiarato il numero uno della cooperativa delle Langhe – i produttori, a grande maggioranza, hanno respinto la proposta, preferendo che fosse il libero mercato a riallineare domanda e offerta: così il prodotto ha perso 1-1,5 Euro/litro.

Alla richiesta dell’Esselunga di fare una promo sul Barolo per Natale, abbiamo proposto un prezzo in linea con il mercato, con il quale sia noi che la catena abbiamo un margine corretto“.

Tutto vero, ma non esattamente “tutto”. Il blog in questione, di fatto, non sa che Terre del Barolo, altra cooperativa di di Castiglione Falletto operante sul mercato con svariati nomi (vera storpiatura della legislazione vitivinicola italiana), ha acconsentito alla vendita di Barolo in Gdo a cifre ben più basse di 9,90 euro, in tempi non sospetti.

https://www.vinialsupermercato.it/chi-ha-ucciso-il-barolo-tigros-le-calende/

Il 27 ottobre 2017, l’unica testata italiana indipendente specializzata nella critica del vino in vendita nella Grande distribuzione, Vinialsupermercato.it (network WineMag), riferiva infatti il caso del Barolo “Le Calende”, in vendita da Tigros a 8,99 euro: quasi un euro in meno rispetto al prezzo del “Conte di Zanone” di Terre da Vino.

Anche in quel caso, con buona pace del portafogli dell’insegna e del produttore. Periodo (fine ottobre, lontano da Natale) e insegna diversa (Tigros al posto Esselunga) fanno ben comprendere come possano capitare, in un canale come la Gdo, prezzi “stracciati” anche per il Barolo, utilizzato come “prodotto civetta” sui volantini dei supermercati.

Un fenomeno difficilmente gestibile dai Consorzi del vino italiano, che non hanno voce in capitolo (diretta) in materia di posizionamento prezzo nei canali distributivi. Sembra abbastanza, ma non è ancora tutto.

Mentre parte della critica enogastronomica italiana pare concentrata, nelle ultime settimane, all’annientamento sistematico del Consorzio di Tutela di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, nonché dei suoi primi attori Ascheri e Ferrero, al 30 novembre il Barolo segna un +9% nella produzione e l’aggregato delle Denominazioni un +0,5% (fonte Consorzio). Più bottiglie da vendere, dunque. A che “prezzo”? Lo dirà il mercato.

Categorie
Vini al supermercato

Vini al super e pandemia: torna di moda il bottiglione e crescono i vini di fascia alta

“Vecchio bottiglione, quanto tempo è passato. Quanti ricordi fai rivivere tu, quante canzoni…”.  Avesse avuto una colonna sonora, quella dell’incontro “Vino e grande distribuzione di fronte al cambiamento” avrebbe suonato, più o meno, così. A dire che sulla tavola degli italiani torna di moda il bottiglione da 1,5 litri, ancor più di quanto crescano i vini di fascia alta, è una ricerca condotta da Iri sugli acquisti di vini al super – ovvero nel canale Gdo – nei primi 10 mesi del 2020.

Un focus sui riflessi dell’emergenza Covid-19 sui consumi di vino “pop” e non solo nel Bel paese, in un periodo segnato da misure restrittive che hanno coinvolto quasi esclusivamente l’Horeca, lambendo solo di striscio alcune insegne del retail, in alcune regioni (vedi il clamoroso caso della Lombardia).

Inevitabile, dunque, la crescita della Gdo. Ma fino a che punto? A rispondere, durante l’incontro digital organizzato nell’ambito di Wine2WineVinitaly 2020, è stato Virgilio Romano, Business Insight Director di Iri.

La crescita rispetto al 2019 è stata del 5,3% per il vino fermo e del 10,4% per gli spumanti. In leggera crescita i prezzi medi registrati a scaffale nei primi 10 mesi del 2020: +1,4%. La crescita maggiore del segmento si è registrata nel primo semestre, che non a caso è coinciso con il primo lockdown da Coronavirus.

A luglio, agosto e settembre, il trend si è riallineato non solo al 2019, ma agli anni precedenti. La seconda ondata di positivi al Covid-19, a ottobre è coinciso col nuovo balzo in avanti del vino al supermercato, rispetto all’anno precedente. Curva del virus e Horeca ridotto all’osso, insomma, hanno inciso sulle performance enologiche della Grande distribuzione.

Il dato complessivo recisa un + 6,9% a valore + 5,3% a volume, nei primi 10 mesi del 2020. Nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, gli italiani hanno acquistato 20 milioni di litri in più rispetto a 2019 in Gdo.

Cifre sbalorditive anche per gli spumanti, tra croce e delizia: le bollicine italiane vendute dai retailer, sempre secondo la ricerca Iri, sono riuscite a ribaltare il dato negativo (2 milioni di litri in meno) del periodo pasquale (meno aggregazione, meno feste in famiglia, meno brindisi a causa di Covid-19 e relativi Dpcm) e sarebbero in corsa per il record assoluto di consumi in questo 2020.

Curiosa anche la crescita del libero servizio piccolo, ovvero dell’acquisto a scaffale in punti vendita di superficie compresa tra i 100 e i 400 metri quadrati: questo il “cluster” che è cresciuto di più, grazie alla presenza di numerosi punti vendita nei centri urbani, facilmente raggiungibili anche a fronte delle misure restrittive.

Il libero servizio piccolo, grazie alla pandemia cresce del 3,2% da inizio anno. Quanto alle categorie merceologiche, sono i vini da tavola quelli che hanno registrato l’incremento maggiore delle vendite. Al contempo, le prime cinque categorie prezzo (a partire dal top di gamma) sono quelle che hanno perso di più.

Crescono in misura maggiore – e questa è una buona notizia per il potenziale ingresso in Gdo di vini sino ad ora riservati esclusivamente all’Horeca dalle cantine italiane – i vini tra i 3 e i 10 euro, quelli cioè nella pancia dell’assortimento di un supermercato medio.

Alto trend positivo quello della marca del distributore (Mdd), ovvero la Private label. Le insegne che vi hanno investito negli ultimi anni (Coop e Gruppo Selex, per citarne due) hanno registrato durante i primi 10 mesi del 2020 la crescita più alta assoluta: + 8,7% vino e + 10,8% gli spumanti. Tra i formati, a colpire è la crescita del bottiglione: + 29,6% il formato da 1,50 litri, in calo vertiginoso negli ultimi 10 anni.

La ricerca presentata da Virgilio Romano ha messo in luce anche l’aumento delle vendite online. Lo studio condotto da Iri con l’Università Cattolica di Milano ha dimostrato che il 52,1% degli acquisti sul canale è stato compiuto per la prima volta assoluta da molti utenti durante la pandemia.

Tra questi, la metà continuerà a fare acquisti online. L’e-commerce pesava nel 2019 lo 0,6% delle vendite di vino: nei primi dieci mesi del 2020 vale l’1,1%. Un dato che le imprese del settore più attente non possono più mettere sotto lo zerbino. Se non altro in un ottica di diversificazione, resa ancora più necessaria dalle chiusure dell’Horeca, a livello internazionale.

Categorie
Vini al supermercato

Patto sul vino in Gdo: i supermercati aprono le porte alle etichette Horeca

La Grande distribuzione, ovvero il mondo dei supermercati, apre le porte alle etichette di vino Horeca, ovvero a quei vini top di gamma sin ora riservati dalle cantine italiane a enoteche e ristorazione. È quanto emerge dall’incontro online andato in scena a Wine2Wine, versione digitale di Vinitaly 2020.

Una necessità già prospettata dal nostro network di testate (Vinialsupermercato.it e WineMag.it, incentrate rispettivamente su Gdo e Horeca) in occasione del primo lockdown, attraverso la proposta di un “Patto sul Vino in Gdo” che coinvolgesse realtà produttive sin ora escluse della distribuzione moderna.

La Grande distribuzione come “arma” del vino italiano, contro dazi e virus: perché no?

Ospiti del dibattito, intitolato “Vino e grande distribuzione di fronte al cambiamento”, oltre a Virgilio Romano dell’Istituto di Ricerca IRI, anche Mirko Baggio, Responsabile vendite Gdo di Villa Sandi e membro di Federvini ed Enrico Gobino, Marketing Director del Gruppo Mondodelvino e membro di Unione Italiana Vini.

Per il Retail: Gianmaria Polti, Responsabile Beverage – Carrefour; Alessandra Corsi, Direttore marketing dell’offerta e Mdd – Conad; Francesco Scarcelli, Responsabile Vini, Birre, Bevande Alcoliche Coop Italia e Fabio Sordi, Direttore commerciale del Gruppo Selex.

Alla base della conferma dell’apertura della Grande distribuzione nei confronti delle etichette Horeca ci sono i dati di vendita del vino italiano nei supermercati, durante i primi 10 mesi del 2020.

Come sottolineato dalla ricerca Iri presentata da Virgilio Romano, a subire l’incremento maggiore dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sono stati i vini di fascia medio alta, con un prezzo compreso tra i 3 e i 10 euro.

Importante, più in generale, l’incremento a valore rispetto al 2019 (+6,4%) e in volume (+5,4%), che portano ad oltre il 50% il dominio della Gdo tra i player della distribuzione (l’online è cresciuto sino a quota 1,1%).

Vignaioli in Gdo, missione possibile. Il buyer Vino di Coop Italia: “Aperti al dialogo”

Come già dichiarato a WineMag.it il 9 maggio, il category Francesco Scarcelli ha ribadito la disponibilità di Coop a trattare con le cantine italiane sino ad ora concentrate sull’Horeca, a patto che “il rapporto sia duraturo e ci si concentri sulla creazione di dinamiche a medio lungo periodo”.

“Non abbiamo bisogno di ulteriori etichette dedicate dalle cantine alla Gdo – ha sottolineato – ma di etichette con una storicità e un nome già riconosciuto nell’Horeca, da poter mettere a scaffale. Sarà poi compito delle insegne valolizzarle a dovere, in primis sul fronte di un prezzo congruo”.

“La nostra esperienza con la marca privata ‘Fior Fiore Coop’, del resto, che con Amarone, Brunello e Barolo supera i 25 euro, ci dimostra che il consumatore è disposto a spendere per vini di cui conosce la tradizione e il valore”, ha precisato Scarcelli.

Dello stesso parere Gianmaria Polti di Carrefour: “Stiamo assistendo a un trade-up degli acquisti, con i vini tra i 7 e i 10 euro che subiscono l’incremento maggiore nelle vendite. Per negoziare bisogna avere una controparte che, sino ad ora, è mancata: sono mancate le cantine blasonate, sempre rimaste diffidenti nei confronti della Grande distribuzione, a torto o ragione”.

“La pandemia – ha aggiunto Polti – ha cambiato gli scenari: oggi assistiamo all’avvicinamento di una buona parte di queste cantine alla Gdo, che non snobbano più questo canale in grado di svolgere un ruolo importante in questi mesi segnati dal Covid-19”.

Secondo Polti, “la negoziazione tra cantine e Grande distribuzione non deve più spaventare”. Una prova? “Nell’ultimo mese – ha sottoineato il category di Carrefour – abbiamo venduto più Prosecco Docg che Doc. Invito quindi le cantine operanti nell’Horeca ad avvicinarsi alla Gdo: il nostro scaffale ha già iniziato fare spazio a etichette importanti e siamo convinti di continuare su questa strada”.

Dello stesso avviso Alessandra Corsi di Conad: “Continueremo in questo trend – ha evidenziato – forti anche del fatto che sono i nostri clienti a chiederci sempre maggiore qualità, non solo nel segmento vino. Presto, di fatto, saranno presenti a scaffale nuove etichette precedentemente riservate da alcune cantine esclusivamente all’Horeca. Invito anche io le aziende a seguirci, dal momento che i consumatori sono ormai pronti a trovare vini di qualità in Gdo”.

Fabio Sordi di Selex: “I nostri category sono certificati sommelier – ha sottolineato – e siamo dunque abituati a considerare la qualità e non solo il prezzo. La vera sfida sarà quella di riuscire a comunicare con i clienti, con un linguaggio comprensibile anche dai non esperti e con degli scaffali sempre più leggibili“.

Positivi i riscontri dall’altra parte della barricata. “La Gdo in Italia è sempre stata vista con un po’ di snobismo – ha affermato Enrico Gobino di Mondodelvino Spa – un canale di serie B rispetto a quello tradizionale. Nel resto del mondo non è così”.

“Considerando la Gdo in ambito di diversificazione multicanale – ha aggiunto – molti potrebbero trarne beneficio, ma la Gdo deve venire incontro alle cantine sul fronte del rispetto del prezzo e di una ‘promozionalità’ non aggressiva, che preservino la storia di valore della singola etichetta”.

Mirko Baggio della veneta Villa Sandi ha confermato l’opinione del collega produttore: “L’ingresso delle etichette Horeca in Gdo è un argomento molto sentito. Il dato positivo della crescita dei vini tra i 7 e 10 euro dimostra che c’è sempre più spazio per le etichette di qualità nella Grande distribuzione. Ciò che paga, sempre più, è il rapporto qualità prezzo, non solo la mera logica del prezzo e della promo”. Si attendono dunque le prime mosse.

Categorie
Vini al supermercato

Vino in promozione al supermercato: da Tigros festa del vino con 50 etichette

Vino in promozione protagonista sui volantini dei supermercati. In particolare è Tigros ad accendere la luce, con una vera e propria “Festa del vino” che apre le danze a 50 etichette in offerta, in vetrina.

Sono diversi i vini quotidiani dall’ottimo rapporto qualità prezzo: per citarne alcuni quelli della linea Notte Rossa, il Chianti Docg Collezione Oro Piccini oppure il Gutturnio Riserva Doc Bollo Rosso della Cantina Valtidone, vino abbonato ai 5 cestelli Vinialsuper e raramente in promozione, a differenza di molti altri prodotti della cooperativa piacentina, premiata “Miglior cantina Gdo” 2018 dalla nostra testata.

Piuttosto corposa anche l’offerta di Bennet sul volantino “L’arte dei sapori”. In generale, tra i soliti “volti noti” spunta il Verdicchio di Matelica Docg Cambrugiano prodotto da Belisario, da Iperal e da Tigros. Uno tra i migliori vini bianchi presenti in Gdo.

Infine, segnaliamo l’iniziativa di Ipercoop “Prodotti in Lombardia”.  Per provare “il buono del territorio” in materia di vino (e non solo) la cooperativa propone un 20% sull’intera gamma di alcuni produttori “Doc” di Oltrepo’, Franciacorta, Valtenesi e Valtellina.

Tra questi anche l’Azienda agricola biologica dell’Oltrepò pavese Quaquarini, la prima azienda ad aggiudicarsi nel 2016 il riconoscimento “Miglior Cantina Gdo”, secondo la nostra redazione. Buona spesa!


Nessun volantino attivo


Volantino A&O, dal 21 settembre al 2 ottobre – “Fantasia di offerte”
Spumante Müller Thurgau Durello Maximilian I: 2,99 euro (3 / 5)
Dolcetto Langhe Doc Barone Stabilini: 2,99 euro (3 / 5)
Freschello bianco frizzante: 1,99 euro (3 / 5)

Salice Salentino Le Vie dell’Uva: 2,99 euro (3 / 5)
Lambrusco di Modena secco Le Vie dell’Uva: 1,49 euro (3 / 5)
Bonarda Le Vie dell’Uva: 2,29 euro (3 / 5) (3 / 5)

Chardonnay Le Vie dell’uva: 2,49 euro (3 / 5)
Spumante Prosecco Le Vie dell’Uva: 4,90 euro (3 / 5)
Spumante Müller Thurgau Le Vie dell’Uva: 3,69 euro (3 / 5)


Volantino Bennet, dal 24 settembre al 4 ottobre – “L’arte dei sapori”
Valpolicella Classico Doc Bolla : 3,90 euro (3,5 / 5)
Teroldego Doc Arei Concilio: 3,60 euro (3,5 / 5)
Trentino Doc Pinot Nero Mastri Vernacoli Cavit: 3,90 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo Doc Bío Terre da vino: 6,50 euro (3,5 / 5)

Freisa Monferrato Doc I somelieri: 2,80 euro (3 / 5)
Dolcetto Langhe Doc Cantina Clavesana: 2,90 euro (4,5 / 5)
Dolcetto d’Ovada Doc Terre da vino: 2,90 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Docg Raggi di bosco Terre da vino: 4,30 euro (3,5 / 5)
Ruchè Castagnole Monferrato Docg Bersano: 4,50 euro (3,5 / 5)
Barolo Docg Terre del Barolo: 11,90 euro (3,5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Quaquarini : 2,90 euro (4 / 5)
Sassella Valtellina Nera: 7,90 euro (5 / 5)
Gutturnio frizzante Doc Colli Piacentini Bacchini: 2,80 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Ripasso Val di Mezzo Sartori: 6,40 euro (4 / 5)
Nobile Montepulciano Docg Poggio ai Massi: 4,90 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg campana Melini: 3,20 euro (3 / 5)

Chianti Riserva Docg Nipozzano Frescobaldi: 9,90 euro (5 / 5)
Rosso di Montalcino Doc Banfi: 8,50 euro (4,5 / 5)
Lacrima di Morro D’alba Moncaro: 4,30 euro (3,5 / 5)
Vipra Rossa Igt Bigi: 3,60 euro (3,5 / 5)
Susumaniello Salento Igt Velarino Botter: 3,40 euro (4 / 5)
Syrah Tarantino Igt Notte Rossa: 3,60 euro (4 / 5)

Primitivo Bío Notte Rossa: 4,90 euro (5 / 5)
Nero d’Avola Barone Lopresti: 1,90 euro (3 / 5)
Cannonau Riserva Il Muto Montespada: 5,30 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau frizzante Vigneti delle Dolomiti Cavit: 2,99 euro (3,5 / 5)
Alto Adige Doc Gewurztraminer Cantina di Bolzano: 6,90 euro (4 / 5)
Sauvignon Feudi di Romans: 5,80 euro (3,5 / 5)

Roero Arneis Docg Teo Costa: 5,40 euro (5 / 5)
Lugana Doc Villa borghetti cantine Pasqua: 4,50 euro (3,5 / 5)
Pignoletto Biologico Righi: 2,90 euro (3,5 / 5)
Vernaccia di San Gimignano Docg Il Palagio: 4,30 euro (4 / 5)
Passerina Igt De Angelis: 2,70 euro (3,5 / 5)
Frascati superiore Doc RegilioTenuta di Pietra Porzia: 3,90 euro (4 / 5)

Falanghina del Sannio Feudi di San Gregorio: 6,59 euro (5 / 5)
Bianco Anthilia Donna Fugata: 5,90 euro (5 / 5)
Vermentino di Sardegna Sella&Mosca: 3,70 euro (3,5 / 5)
Spumante Trento Doc Rotari: 6,80 euro (5 / 5)
Prosecco millesimato Tenimenti Civa: 4,90 euro (3,5 / 5)
Prosecco Asolo extra brut Dalbello: 5,40 euro (3,5 / 5)

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Rocca del Doge: 4,30 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Rive di Colbertaldo: 6,30 euro (4 / 5)
Cartizze Docg Caval: 8,90 euro (4 / 5)
Spumante Ribolla Tenimenti Civa: 4,90 euro (4 / 5)

Spumante Millesimato extra dry Galassi: 2,50 euro (3 / 5)
Franciacorta Docg Catturich: 7,90 euro (5 / 5)
Spumante Brut Metodo classico Tenuta San Zeno: 8,70 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Docg Saten Castelfaglia: 10,90 euro (5 / 5)
Spumante Metodo Classico Santa Cristina: 6,50 euro (4 / 5)


Volantino Carrefour Market, dal 29 settembre all’8 ottobre – “Gustati una nuova esperienza di spesa”
Garzellino Bianco Frizzante Secco o Amabile: 1,55 euro (3 / 5)
Nero d’Avola, Grecanico, Vermentino o Shiraz Le Morre: 2,99 euro (3 / 5)
Champagne Pommery Brut: 22,90 euro (4 / 5)

Volantino Carrefour Market, dal 29 settembre all’8 ottobre – “La stagione della convenienza”
Garzellino Bianco Frizzante Secco o Amabile: 1,55 euro (3 / 5)
Nero d’Avola, Grecanico, Vermentino o Shiraz Le Morre: 2,99 euro (3 / 5)
Gutturnio Colli Piacentini Doc Valtidone: 2,39 euro (3,5 / 5)
Champagne Pommery Brut: 22,90 euro (4 / 5)


Volantino Carrefour, dal 29 settembre all’8 ottobre – “Sconti 30, 40 e 50”
Prosecco Bio Doc Villa Del Re: 2,99 euro (3 / 5)
Montepulciano o Trebbiano d’Abruzzo La Calenzana: 1,99 euro (2,5 / 5)
Lambrusco Sorbara o Grasparossa Chiarli: 2,79 euro (3,5 / 5)

Primitivo Salento Igt Donna Marzia Tenute Conti Zecca: 3,29 euro (4 / 5)
Etna Rosso Barone Bernaj: 3,29 euro (4 / 5)
Barbera Monferrato Doc Capetta: 3,49 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola o Grillo Sicilia Doc Settesoli: 3,49 euro (4 / 5)
Vermentino Sardegna Aragosta: 3,59 euro (3,5 / 5)
Trentino Doc Muller Thurgau Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop, dall’1 al 14 ottobre
Montepulciano, Trebbiano o Cerasuolo Doc Rocca Ventosa, Cantina Tollo: 40% (3,5 / 5)
Orvieto Doc Altarupe, Vini Nistri: 40% (3,5 / 5)
Spumante Prosecco Valdobbiadene Docg, Bolla: 4,99 euro (3,5 / 5)
Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, Bigi: 40% (4,5 / 5)


Volantino Conad, dal 1 all’11 ottobre – “Scelte di benessere”
Barbera d’Alba Doc Superiore Miniato: 4,49 euro (3,5 / 5)
Cabernet Doc Cantine Colli Euganei: 2,99 euro (3 / 5)

Sicilia Doc Nero d”Avola Rapitalà: 3,99 euro (3,5 / 5)
Negroamaro Salento Rosso o Rosato Li Tamarici: 2,99 euro (3 / 5)
Terre Siciliate Igt Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Crai, dall’1 al 14 ottobre
Ca d’Archi Bianco, Santa Margherita: 3,79 euro (3,5 / 5)
Merlot Cantina di Soave: 2.89 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Tenuta la Pergola: 2,99 euro (4 / 5)
Vino in brik Castellino, Caviro: 1,39 euro (5 / 5)


New Volantino Despar, fino al 7 ottobre
Prosecco Valdobbiadene Docg Extra Dry Tramiol: 5,99 euro (3,5 / 5)
Cortese, Dolcetto o Barbera Monferrato Ca’ De Lion: 4,49 euro (3 / 5)
Bardolino Doc Tenuta Tosinori: 3,49 euro (3,5 / 5)
Langhe Favorita Cascina Ciapat: 4,25 euro (4 / 5)


Volantino Esselunga, dal 23 settembre al 3 ottobre
Soave Classico Doc Cantina di Soave: 2,29 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola o Bianco d’Alcamo Rapitalà: 3,90 euro (4,5 / 5)

Prosecco Corte della Fratessa: 3,74 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Docg Villa Rustica: 2,74 euro (3 / 5)
Lambrusco Reggiano L’Olma Cantine Riunite: 2,44 euro (3,5 / 5)


Volantino Famila, dal 1 al 14 ottobre – “Sapori Regionali”
Nebbiolo d’Alba Terre da Vino: 5,48 euro (3,5 / 5)
Bonarda Oltrepò Pavese Le Cascine: 2,19 euro (2,5 / 5)
Langhe Doc Arneis La Ronchi: 3,19 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Docg Barone Stabilini: 2,99 euro (3 / 5)
Vino Sangue di Giuda Broni: 2,99 euro (3 / 5)
Colli Piacentini Gutturnio Doc Vicobarone: 2,29 euro (3,5 / 5)

Prosecco Tosti: 3,80 euro (3,5 / 5)
Ruchè di Castagnole Monferrato Morando: 6,78 euro (5 / 5)
Spumante Moscato La Versa: 3,85 euro (3,5 / 5)

Volantino Famila, dal 1 al 14 ottobre – “Grandi Sconti”
Prosecco Valdo Marca Oro: 4,59 euro  (3,5 / 5)
Muller Thurgau Mezzacorona: 3,45 euro  (4 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Mora Cecchi: 4,35 euro (4 / 5)
Chianti Docg Cecchi: 3,69 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Treviso La Gioiosa: 2,89 euro (3 / 5)
Barbera Vivace Fontanafredda: 3,48 euro (4 / 5)

 


Volantino Gulliver, dal 24 settembre al 7 ottobre – “Sconto 30, 40 e 50”
Bonarda Frizzante Doc Giorgi: 4,39 euro (3,5 / 5)
Pinot Nero Frizzante Giorgi: 5,39 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc F.lli Giacosa: 5,99 euro (3,5 / 5)

Barolo Docg F.lli Giacosa: 14,49 euro (3,5 / 5)
Ortrugo Doc Spumante Unico Valtidone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Pigato Doc o Vermentino Doc Ingauni: 6,99 euro  (3 / 5)
Pinot Nero Doc o Bonarda Torrevilla: 3,29 euro

Spumante Pinot Nero Extra Dry Le Bollè: 2,99 euro (3 / 5)
Grignolino d’Asti o Dolcetto d’Alba Duchessa Lia: 3,98 euro (3,5 / 5)
Roero Arneis Docg F.lli Giacosa: 5,19 euro (3,5 / 5)
Malvasia Frizzante Secca Bonelli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Doc Il Baluardo Grasparossa: 2,99 euro (3,5 / 5)
Lugana Doc Bolla: 4,49 euro (4,5 / 5)
Cartizze Docg Col del Sol: 11,49 euro (3,5 / 5)
Bonarda Doc, Pinot Grigio La Diana Giorgi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Doc Bio Quaquarini: 4,19 euro (5 / 5)
Dolcetto Piemonte Doc Clavesana: 3,49 euro (3,5 / 5)
Gavi Docg Primi Grappoli Produttori del Gavi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Trebbianino Doc Frizzante Bonelli: 2,99 euro (4 / 5)

Gutturnio Doc Valtidone: 2,79 euro (3,5 / 5)
Vino Rosso o Bianco Corvo: 4,29 euro (3,5 / 5)
Est!Est!Est! di Montefiascone Bigi: 3,19 euro (3,5 / 5)
Prosecco Extra Dry Docg Col del Sol: 6,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante “Sottocosto”, dal
Chianti Colli Senesi Poggio Stella: 1,97 euro (5 / 5)
Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene, Porta Leone: 4,79 euro (3,5 / 5)
Bonarda o Riesling Electum Est, Pastori: 1,99 euro (1 / 5)

Ortrugo o Gutturnio frizzante Doc Ca dei signori, Cantine Campana: 2,29 euro (3 / 5)
Barbera, Grignolino, Dolcetto, Cortese, Chardonnay del Piemonte Doc, Cantina di Rosignano: 2,49 euro (3 / 5)
Grillo o Nero d’Avola Sicilia Doc, Fazio: 2,99 euro (3,5 / 5)



Volantino Iperal, dal 23 settembre al 6 ottobre – “Sconti dal 30 al 50”
Prosecco Docg Carpenè Malvolti: 5,59 euro (5 / 5)
Chianti Docg Rubentino: 2,60 euro (3 / 5)

Lambrusco Sorbara Cavicchioli: 2,29 euro (3,5 / 5)
Lugana Dop Ca’ Maiol: 6,25 euro (4,5 / 5)
Vini Maschio Assortiti: 2,35 euro (3 / 5)

Vini Il Gaggio: 1,35 euro (0,5 / 5)
Vini d’Abruzzo Dop Citra Terramare: 2,40 (3,5 / 5)
Verdicchio Cambrugiano: 10,15 euro (5 / 5)


Volantino Iper  La grande i, dal 25 settembre al 4 ottobre – “Grande Raddoppio”
Lambrusco Reggiano Valle Scura Grandi Vigne: 3,20 euro (3,5 / 5)
Rosso di Toscana Igt I gelsi: 2,69 euro (3 / 5)
Terre Siciliane Igt Inzolia o Nero d’Avola Colomba Platino: 6,99 euro (5 / 5)

Vipra Rossa, Bianca o Rosa Bigi: 3,45 euro (3,5 / 5)
Piemonte Rosso Doc San Silvestro: 6,99 euro (3,5 / 5)
Custoza, Soave o Bardolino Cadis: 2,90 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore La Sorte: 4,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Piccini: 2 pezzi 4,99 euro (3,5 / 5)
Gutturnio, Ortrugo o Malvasia Le Ghiaie del Tidone: 2 pezzi 4,39 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo, Pecorino o Passerina Spinelli: 2 pezzi 3,99 euro (3,5 / 5)
Barbera Oltrepò Pavese Doc Il Feudo: 2 pezzi 3,79 euro (2 / 5)
Prosecco Doc Corte dei Rovi: 4,49 euro (3 / 5)

Vermentino di Sardegna Spumante Doc o Vermentino di Gallura Docg Pedres: 4,79 euro (3,5 / 5)
Sangiovese, Montepulciano o Pignoletto Galassi: 2,29 euro (3,5 / 5)
Merlot Veneto Poggi dei Vigneti: 2 pezzi 2,99 euro (2 / 5)
Ribolla Gialla Terre Nardin: 2 pezzi 5,39 euro (3,5 / 5)

Aragosta Frizzante o Vermentino Santa Maria La Palma: 2 pezzi 3,99 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Modena Corterosa Chiarli: 2 pezzi 4,59 euro (3,5 / 5)
Asolo Prosecco Docg Gasparetto: 2 pezzi 7,99 euro (3,5 / 5)


Volantino IperCoop, fino al 7 ottobre
Chianti Docg Le Chiantigiane Loggia del Sole: 1+1 5,79 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Terre da Vino: 4,99 euro (3,5 / 5)
Solegro Frizzante: 1+1 1,99 euro (1 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Marca Oro Valdo: 4,29 euro (3,5 / 5)

Volantino IperCoop, fino al 14 ottobre – “Prodotti in Lombardia”
Sconto 20% vini Terre d’Oltrepò (3,5 / 5)
Sconto 20% vini Quaquarini (5 / 5)
Sconto 20% vini Torrevilla (5 / 5)

Sconto 20% vini Giorgi (5 / 5)
Sconto 20% vini Guarini (2,5 / 5)
Sconto 20% Tenuta Villa Crespia Franciacorta (5 / 5)
Sconto 20% vini Ca’ D’Or Franciacorta (5 / 5)

Sconto 20% vini Il Montù (3,5 / 5)
Sconto 20% vini Nino Negri (5 / 5)
Sconto 20% vini Triacca dalla Mia Vigna Valtellina (5 / 5)
Sconto 20% vini Civielle – Cantine della Valtenesi e della Lugana (3,5 / 5)


Volantino Mercatò Big, dal 29 settembre al 4 ottobre – “Sconti fino al 50”
Langhe Rosso Doc Mainerdo: 2,99 euro (3 / 5)
Barbera d’Alba Superiore Terre da Vino: 4,90 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Docg Villa Miazzi: 4,28 euro (3,5 / 5)
Solegro Frizzante Vari Tipi: 0,99 euro (1 / 5)

Grignolino Doc Araldica: 2,24 euro (3 / 5)
Vini Vari Tipi Feudo del Principe: 2,58 euro (3 / 5)


Volantino Pam, dal 28 settembre all’8 ottobre – “Sotto Prezzo”
Chianti Docg Rifugio del Vescovo: 2,39 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Frizzante Igt Perle Fini Piera Martellozzo: 2,19 euro (3,5 / 5)
Vermentino Terre Siciliane Colle del Sole Natale Verga: 2,49 euro (3 / 5)


Nessun volantino attivo


Volantino Tigros, dal 30 settembre al 13 ottobre – “Sotto Costo”
Vini il Gaggio: 0,99 euro (0,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Bolla: 3,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Riserva Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)

Spumante Extra Dry Canel: 2,39 euro (3,5 / 5)
Spumante Muller Thurgau Maximilian I: 2,69 euro (3 / 5)
Franciacorta Docg Pas Dosè Solive: 11,90 euro (5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Rive di Colbertaldo: 6,90 euro (4 / 5)

Oltrepò Pavese Metodo Classico San Zenom Zonin: 6,90 euro (3,5 / 5)
Pinot Nero, Riesling, Lagrein Erste Neue: 6,90 euro (4,5 / 5)
Ribolla Gialla Doc, Pinot Grigio Colli di Poianis: 5,90 euro (4 / 5)
Sauvignon Doc Civa: 5,90 euro (4 / 5)

Friuliano Doc Civa: 5,90 euro (4 / 5)
Pinot Grigio Civa: 5,90 euro (3,5 / 5)
Bardolino Doc Almorano: 2,90 euro (3,5 / 5)
Teroldego Rotaliano Mezzacorona: 3,99 euro (4 / 5)

Amarone Valpolicella Sartori: 14,99 euro (5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Conti Buneis: 2,99 euro (3,5 / 5)
Vini Le Vie Del Canto: 2,99 euro (3 / 5)
Lugana Dop Bio Perla del Garda: 7,90 euro (4 / 5)

Vini Le Cascine: 1,99 euro (2,5 / 5)
Bonarda amabile Doc Tralci: 2,90 euro (1,5 / 5)
Rosso di Valtellina Casa Vinicola Nera: 4,39 euro (4,5 / 5)
Cortese o Monferrato Chiaretto Doc Capetta: 2,99 euro (3 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Duchessa Lia: 4,49 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo Doc Langhe Versi divini: 4,90 euro (3,5 / 5)
Barbaresco Docg Ricossa: 8,90 euro (4 / 5)
Gattinara Docg Cantina Sociale Gattinara: 10,90 euro (4 / 5)

Lambrusco Igp Marcello Ariola: 4,49 euro (4,5 / 5)
Lambrusco Chiarli Grasparossa: 2,65 euro (3,5 / 5)
Pignoletto Reno Doc Righi: 2,59 euro (3,5 / 5)
Gutturnio Riserva Doc Valtidone Bollo Rosso: 5,90 euro (5 / 5)

Chianti Colli Fiorentini Uggiano: 2,89 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg La Mora Cecchi: 3,99 euro (4 / 5)
Bolgheri Doc Sabbiato Sensi: 7,90 euro (3,5 / 5)
Toscana Igt Merlot Uggiano Pietraia: 14,90 euro (4,5 / 5)

Gutturnio Frizzante Doc Cantagallo Valtidone: 3,90 euro (4 / 5)
Vernaccia San Gimignano Docg Giglio Del Duca: 3,49 euro (3,5 / 5)
Sangiovese Toscana Igt Collegonzi: 11,90 euro (4 / 5)
Linea Vini Notte Rossa: 3,49 euro (5 / 5)

Primitivo di Manduria Diodoro o Malvasia Salento o Negroamaro: 6,90 euro (4 / 5)
Negroamaro Salento Igt Mottura o Nero di Troia: 2,99 euro (3,5 / 5)
Linea vini Spinelli Rue di Piane: 2,39 euro (3,5 / 5)
Verdicchio di Matelica Docg Cambrugiano, Belisario: 11,90 euro (5 / 5)

Verdicchio dei Castelli di Jesi Casalfarneto: 3,89 euro (3,5 / 5)
Lacrima di Morro d’Alba Doc Belisario: 4,99 euro (5 / 5)
Rosso di Montefalco Doc Terre della Custodia: 5,99 euro (4 / 5)
Orvieto Doc, Est!Est!Est! di Montefiascone Laurum: 2,99 euro (3 / 5)

Rosè Bello di Puglia Igt o Primitivo Pietre del Sole: 2,29 euro (3 / 5)
Susumaniello Igp Cantine Paolo Leo: 3,90 euro (4 / 5)
Falanghina del Sannio Doc, Fiano o Greco di Tufo Borgo San Michele: 4,90 euro (3,5 / 5)
Aglianico Sannio Dop La Guardiense: 3,49 euro (4 / 5)

Cirò Rosso o rosato Doc Caparra & Siciliani: 2,99 euro (4,5 / 5)
Aglianico del Vulture Dop Baliaggio Cantine di Venosa: 3,49 euro (4 / 5)
Etna Rosso o bianco Doc Camporè: 6,90 euro (3,5 / 5)
Grillo Sicilia Doc, Syrah o Nero d’Avola Feudo Arancio: 3,99 euro (4 / 5)

Nerello Mascalese Igt o Catarratto Nuttata: 2,39 euro (3 / 5)
Nero d’Avola Doc o Chardonnay Zibibbo Fatascià: 2,79 euro (3 / 5)
Cannonau Sardegna Doc Cerasio Pedres: 9,90 euro (4 / 5)

Vermentino di Gallura Docg Thilibas Pedres: 9,90 euro (4 / 5)
Monica di Sardegna, Cannonau o Vermentino Dolianova: 2,99 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Oghe Delogu: 5,90 euro (3,5 / 5)


New Volantino Unes/U2, dal 23 settembre al 6 ottobre – “Grandi Marche Piccoli Prezzi”
Soave Classico Doc Sartori: 2,59 euro (3,5 / 5)
Prosecco Extra Dry Bellussi: 6,59 euro (4,5 / 5)

Grignolino d’Asti Doc La Ghironda: 2,69 euro (3 / 5)
Vino rosso, bianco o rosato Terre Fredde: sconto 40% (3,5 / 5)

Categorie
Vini al supermercato

I Migliori vini al supermercato 2021 di Vinialsuper. Cantine Settesoli miglior cantina Gdo dell’anno

Torna puntuale la classifica dei Migliori Vini al Supermercato di Vinialsuper.it, che incorona SettesoliMiglior cantina Gdo2021. Quest’anno, la competizione ha riguardato un numero record di campioni, giunti da tutta Italia e degustati rigorosamente alla cieca dalla redazione.

In un momento difficile per il vino italiano, a causa dell’emergenza Covid-19, l’attività di Vinialsupermercato.it non si è fermata neppure per un istante ed è rimasta fedele ai propri canoni editoriali.

“Siamo sempre al fianco dei clienti dei supermercati – dichiara il direttore di Vinialsupermercato.it, Davide Bortone – guidandoli con il nostro sguardo più che mai critico nella scelta dei tanti vini presenti a scaffale, cercando di ‘educare’ sempre più palati ai vini di qualità”.

“La scelta della migliore cantina Gdo 2021 – continua Bortone – è stata anche quest’anno complicata. Sono sempre più, infatti, le cantine che operano con grande coscienza e rispetto delle Denominazioni del vino italiano, in un canale dominato troppo spesso dalla corsa al ribasso dei prezzi, e quindi della qualità, come quello della Grande distribuzione”.

“I vini di Settesoli – continua il direttore di Vinialsupermercato.it – parlano della Sicilia in maniera chiara e diretta e contribuiscono, in larga scala, alla crescita del brand regionale. Anche grazie a cantine cooperative come Settesoli, la Sicilia sta diventando un ‘marchio’ sempre più riconosciuto dai consumatori, compresi quelli attenti alla produzione biologica“.

Più in generale, la classifica dei Migliori Vini al supermercato 2021 di Vinialsuper.it vede ben rappresentate diverse regioni, dall’Alto Adige alla Sicilia, passando per Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Calabria.

In classifica solo i vini in grado di aggiudicarsi, nella degustazione alla cieca, da 4.5 a 5 “cestelli della spesa”, la speciale scala di valutazione del vino in vendita al supermercato ideata da Vinialsuper.

Tutti vini che fanno dell’ottimo rapporto qualità prezzo, nonché del rispetto della tipicità delle uve e dei territori di produzione, il loro punto forte. Ecco dunque l’elenco dei migliori vini in vendita nella grande distribuzione italiana, secondo il giudizio della redazione di Vinialsuper (Davide Bortone, Viviana Borriello, Giacomo Merlotti, Gabriele Rocchi).

I MIGLIORI VINI AL SUPERMERCATO 2021

TRENTINO ALTO ADIGE

  • Trento Doc Brut, Cesarini Sforza
  • Alto Adige Doc Pinot Bianco 2019, Cantina Bolzano
  • Alto Adige Doc Gewurztraminer 2019, Cantina Bolzano
  • Alto Adige Doc Riesling 2019 Erste+Neue
  • Alto Adige Doc Sauvignon 2019 Erste+Neue
  • Alto Adige Doc Müller-Thurgau 2019, Cantina di Merano
  • Trentino Doc Müller-Thurgau 2019, Cantina Rotaliana di Mezzolombardo

PIEMONTE

  • Alta Langa Docg Dosaggio Zero “Trentamesi”, San Silvestro
  • Brachetto d’Acqui Docg, Tosti1820
  • Derthona 2018, Cantina Vignaioli del Tortonese
  • Barolo Docg 2015 “Ligabue”, Teo Costa
  • Roero Arneis Docg 2019 “Ligabue”, Teo Costa
  • Barbaresco Docg 2017 “Ligabue”, Teo Costa
  • Barbera d’Alba Doc 2018 “Boschi dei Signori”, Bosio
  • Dogliani Docg, Cantina Clavesana

LOMBARDIA

  • Franciacorta Docg Brut Blanc de Blanc “Edea”, Mirabella
  • Franciacorta Docg 2015 Dosaggio Zero Nature, Castelfaglia
  • Franciacorta Docg Brut “Simbiotico”, Villa Crespia
  • Valtellina Superiore Inferno Docg 2016, Nera
  • Sforzato di Valtellina Docg 2014, Nera
  • Bonarda dell’Oltrepò pavese Doc “Fatuum”, Az. Agr. Maggi Francesco
  • Oltrepò pavese Dop Pinot Nero 2019 “Turché”, Torrevilla
  • Provincia di Pavia Igt Croatina “Myrtò”, Perego & Perego

VENETO

  • Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Docg Superiore di Cartizze, Cantina Produttori Valdobbiadene
  • Prosecco Conegliano Valdobbiadene Superiore Docg, Carpenè Malvolti
  • Igt Veneto Vespaiolo frizzante “Spago”, Cantina Beato Bartolomeo Breganze
  • Venezia Doc Pinot Grigio 2018, Ornella Molon
  • Soave Doc Classico Fittà 2019 “Cadis”, Cantina di Soave
  • Lugana Doc Bianco 2019, Delibori
  • Lugana Doc Bianco, Cantina di Negrar
  • Bardolino Chiaretto Doc 2019, Cantina del Garda
  • Bardolino Chiaretto Doc 2018, Sartori
  • Amarone della Valpolicella Docg Classico 2016, Delibori
  • Valpolicella Doc Classico Superiore Ripasso 2018, Cantina di Negrar
  • Valpolicella Doc Classico Superiore Ripasso 2017, Delibori

LIGURIA

  • Riviera Ligure di Ponente Doc Pigato 2017, Le Rocche del Gatto

EMILIA ROMAGNA

  • Romagna Doc Sangiovese Predappio 2018 “Notturno”, Drei Donà

TOSCANA

  • Venaccia di San Gimignano 2019, Bonacchi
  • Maremma Toscana Doc Bianco 2019, Mantellassi
  • Toscana Igt Vermentino, Morisfarm
  • Morellino di Scansano Docg 2028 Vigna Benefizio, Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano
  • Morellino di Scansano Docg 2019, Mantellassi
  • Morellino di Scansano Docg Riserva 2016, Morisfarms
  • Chianti Docg 2017, Piandaccoli
  • Linea Vini “Collezione Oro”, Piccini
  • Vino Nobile di Montepulciano Docg 2015, Vecchia Cantina di Montepulciano
  • Vino Nobile di Montepulciano Docg Riserva 2015, Vecchia Cantina di Montepulciano
  • Toscana Igt 2014 Piandaccoli di Piandaccoli, Piandaccoli
  • Toscana Rosso Igt 2016, Morisfarms
  • Toscana Igt 2017 “Sasso al Poggio”, Piccini

ABRUZZO

  • Terre di Chieti Igt Pecorino 2019, Cantina Tollo
  • Terre Di Chieti Igp Passerina 2019 “Niro”, Citra
  • Montepulciano d’Abruzzo Dop 2016 “Colle Secco”, Cantina Tollo
  • Montepulciano d’Abruzzo Doc 2017 “Niro”, Citra
  • Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva 2016 Val di Fara, Spinelli

CAMPANIA

  • Greco di Tufo 2019, Cantine Di Marzo
  • Irpinia Dop Aglianico 2018, Cantine Di Marzo
  • Vino Rosso “Gaurano”, Cantine Moio

MARCHE

  • Lacrima di Morro d’Alba Doc 2019, Marotti Campi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2019, Marotti Campi
  • Offida Docg Passerina 2019, Moncaro

PUGLIA

  • Primitivo di Manduria Dop 2018, Feudo Apuliano
  • Salento Igp Malvasia Sauvignon 2019 “I Tratturi”, Notte Rossa
  • Linea Vini Notte Rossa

CALABRIA

  • Calabria Igt Bianco “Curiale”, Caparra & Siciliani
  • Cirò Doc Bianco 2019, Caparra & Siciliani
  • Cirò Doc Rosato 2019, Librandi

SICILIA

  • Linea Vivitis Bio, Gorghi Tondi
  • Sicilia Doc “Settesoli Collezione” Bianco / Rosso, Settesoli
  • Linea vini Bio Vegan, Settesoli
  • Igt Terre Siciliane 2019 Nerello Mascalese “Le Rose”, Regaleali Tasca d’Almerita

SARDEGNA

  • Cannonau di Sardegna Doc 2018 “Costera”, Argiolas
Categorie
news news ed eventi

Grandine e vento sulla Valpolicella, il Consorzio: “5-6 milioni di euro di danni”

Nel disastro, un sorriso a mezza bocca per i viticoltori della Valpolicella. Il nubifragio di ieri pomeriggio poteva infatti causare conseguenze ancora più devastanti. “L’epicentro della tempesta di grandine e vento, o meglio la sua ‘supercella‘, come la chiamano tecnicamente i meteorologi – commenta a WineMag.it Christian Marchesini, fresco di nomina alla presidenza del Consorzio Tutela Vini Valpolicella – era collocato sul centro di Verona. Se fosse stato sui vigneti, oggi staremmo parlando del disastro più totale“.

I danni ammonterebbero a 5-6 milioni di euro, solo sul fronte delle aziende vitivinicole colpite. Secondo le prime stime degli agronomi del Consorzio, all’opera sin da ieri assieme a quelli di Regione Veneto, la superficie danneggiata sarebbe piuttosto limitata. “Si parla di 300, massimo 400 ettari – precisa Marchesini – dunque dal 3 al 5% dei vigneti a Denominazione“.

Va detto però che, dove grandine e vento hanno colpito, come nel Comune di San Pietro in Cariano, hanno fatto danni davvero ingenti, cancellando dal 70 al 100% della produzione“.

Già definita la tabella di marcia delle prossime ore. “I nostri tecnici – spiega il presidente Marchesini (nella foto)- stanno individuando e delimitando le aree colpite, alle quali sarà assegnata una resa ad hoc: 0, 10, o 50, valuteremo. Procederemo poi alla richiesta dello stato di calamità, nella speranza che i produttori danneggiati da questa terribile ondata di vento e grandine siano assicurati”.

Nel frattempo, sempre secondo il numero uno del Consorzio Tutela Vini della Valpolicella, “la Denominazione ha reagito bene nei primi mesi del 2020, segnato dalla stangata del Covid-19“.

[metaslider id=52330]

“Continuano gli imbottigliamenti – riferisce Marchesini a WineMag.it – con cali non superiori al 7-8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Quello che abbiamo perso davvero dall’inizio dell’anno è la ‘biodiversità’ della Denominazione, intendendo con questo termine i numerosi piccoli produttori della Valpolicella”.

Con l’avvento del Covid-19 le vendite si sono concentrate soprattutto sulla Grande distribuzione organizzata, essendo l’Horeca chiusa. Ma tra le oltre 300 aziende della Valpolicella, sono solo una trentina quelle capaci di tenere il ritmo della Gdo”.

“Per questo – annuncia Marchesini a WineMag.it – stiamo cercando di preservare la ‘biodiversità’ assicurata dai piccoli produttori, invitando i maggiori player della Valpolicella ad acquistare da loro lo sfuso“. Una soluzione volta anche ad evitare le svendite di vini della Valpolicella nei supermercati, sulla scia dell’ultimo appello dell’ex presidente del Consorzio, Andrea Sartori.

Categorie
birra news news ed eventi

Unionbirrai vuole la birra artigianale al supermercato: “Basta integralismo”

Il mondo dei publican, ovvero i gestori di pub e birrerie specializzate? “Estremamente autoreferenziale“. Un segmento “piacevole, bello, costruttivo” da cui, però, i produttori di birra artigianale dovrebbero sdoganarsi. Perché “rischia di non far uscire da quella cerchia del 3.7% di consumatori abituali“. Parole di Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai intervenuto nei giorni scorsi a un webinar organizzato dall’Associazione Donne della Birra.

Una vera e propria chiamata a una rivoluzione di concetto e di approccio al mercato, solo in parte frutto di elucubrazioni dettate dall’emergenza Covid-19 e dal periodo di lockdown che ha messo in ginocchio l’Horeca.

Di fatto, come riportato da Vinialsupermercato.it il 12 giungo, Unionbirrai ha ufficializzato un accordo con Aspiag Service, concessionaria dei supermercati Despar per Triveneto ed Emilia Romagna, utile a inserire le birre di 12 realtà brassicole artigianali di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige sugli scaffali di 39 punti vendita del territorio di appartenenza del birrificio. Solo un punto di partenza.

Secondo il numero uno dei piccoli produttori italiani di birra artigianale, il settore deve cercare altri sbocchi rispetto agli attuali, per trasformarsi da fenomeno di nicchia a fenomeno di massa. Mostrando le reali differenze tra la “birra industriale” e quella più fedele alle tradizioni brassicole.

Durante il webinar, Ferraris (nella foto) ha infatti espresso la necessità di “aprire canali distributivi diversi da quelli su si è sempre lavorato”. In una parola, l’auspicio è per un’apertura maggiore dei micro birrifici nei confronti della Grande distribuzione organizzata, ovvero al mondo dei supermercati che operano in Italia, come appena accaduto con Despar.

Il grande slancio verso l’e-commerce, durante il lockdown, è stato da esempio e da maestro. “Il blocco dell’Horeca ha azzerato il consumo in mescita, ma gli appassionati ci hanno cercato lo stesso e con volumi assolutamente importanti” ha evidenziato Ferraris.

La difficoltà di reperire la tanto desiderata “artigianale”, del resto, è emersa in diversi sondaggi: i consumatori dichiarano di non consumare birra artigianale italiana “perché non la trovano”. L’approvvigionamento diventa così un problema più pressante di quello del prezzo.

“Noi non abbiamo accesso alla Gdo – ha sottolineato a chiare lettere il direttore di Unionbirrai – e quindi il nostro canale distributivo è sempre stato un altro. Ma il mondo della Gdo è imprescindibile! Non possiamo pensare che l’integralismo del mondo artigianale veda questa barriera netta tra i mercati”.

Indispensabile, però, che ogni canale rispetti i presupposti fondamentali della birra artigianale: la territorialità, la conservazione ed una politica di prezzi adeguata. Presupposti e problematiche, ha fatto intendere Ferraris, che possono essere affrontate in modo più semplice e costruttivo proprio con i canali distributivi più grandi e strutturati.

Basti pensare al problema della catena del freddo: è più facile pensare al trasporto refrigerato da parte delle insegne della Grande distribuzione che del singolo corriere espresso, per una consegna a privato di poche bottiglie.

L’obiettivo di Unionbirrai è dunque quello di lavorare su più fronti, ovvero supermercato ed e-commerce, per “fare i conti con un sistema che deve essere in equilibrio sempre perfetto“. “Viviamo in un mondo totalmente artigianale e rappresentiamo anche una filiera vera e propria, che è fatta da produzione, distribuzione e somministrazione”, ha aggiunto Ferraris, prima di una conclusione che non lascia spazio a interpretazioni.

“E un mondo che deve sfruttare questo momento particolare per crescere. E può crescere solo se la nostra birra la facciamo arrivare su tutti i canali, nel rispetto delle regole anche deontologiche”. In alto i calici.

Categorie
Vini al supermercato

“Non comprate vino delle cantine sociali”. I consigli shock della sommelier stellata

 

EDITORIALECome scegliere il vino giusto al supermercato? Per la sommelier Silvia Panetto il gioco è semplice: bisogna innanzitutto “escludere i vini in tetrapak, quelli in fiasco e quelli provenienti da cantine sociali, a meno che non le si conosca”. Si tratta di una delle frasi shock proferite dalla head sommelier del ristorante stellato La Bottega del Buon Caffè di Firenze, nell’intervista pubblicata sabato 6 giugno 2020 da Linkiesta.

Panetto, dalla sua Toscana (mica dal Piemonte!), aggiunge: “Meglio non puntare sulle Igt perché in quelle bottiglie ci può essere qualunque cosa, a meno che non si conosca l’azienda che produce quel vino”. Tradotto: Sassicaia buono solo da quando è diventato Doc, prima era un vino da lavandino.

Nella stessa intervista, dal mirabile intento di “non toppare la scelta di una buona bottiglia fuori dall’enoteca”, Silvia Panetto sostiene di aver “imparato che la differenza sta tutta nella propensione all’acquisto: se sto per partire in vacanza, entro in un duty free rilassato, con l’idea di spendere meno e compro con più facilità, di fatto spendendo di più. L’approccio cambia se entro in un supermercato, dove starò più attento“.

Insomma, dopo le cooperative del vino italiano – leggi “cantine sociali”, non ultima Caviro che produce l’altra categoria di vini sconsigliati, ovvero quelli in brik – la sommelier fa fuori in poche mosse tutta la “letteratura” sui cosiddetti “acquisti di impulso” nella Grande distribuzione, nonché le strategie di cross marketing e i display (ovvero la disposizione dei prodotti sugli scaffali) studiati appositamente per indurre il consumatore all’acquisto di determinati prodotti piuttosto che altri, meno costosi.

Non finisce qui. La sommelier Silvia Panetto liquida anche i buyer della Gdo e il loro ruolo di selezionatori, sentenziando che sono “i produttori (di vino, ndr) che inviano verso la Gdo vini di cui hanno più bottiglie, non certo referenze di cui si fanno piccole produzioni. Vengono scelte le etichette più vendute e anche i vini più noti, ma alla portata di tutti”.

Ce n’è pure per “il magazzino”, entità che prende magicamente vita nell’intervista “condizionando le quantità e la selezione delle referenze”. Really?! L’esperta di vino (forse un po’ meno di Gdo) si esprime anche sulle etichette in promozione al supermercato: “Se c’è un vino in offerta, non bisogna diffidare: può essere una tecnica per svuotare il magazzino“. Semplice, no?

La consueta banalizzazione della leva promozionale della Gdo prosegue con una sconcertante dissertazione di marketing: “Se sono un piccolo produttore e non ho la forza per fare pubblicità, il mio potere di vendita sarà più basso e lo sarà anche il prezzo del mio vino. Inoltre, il quantitativo che posso mettere in commercio è più basso, altro fattore che mi penalizzerà“. What?!

Altra perla: “Comprare una bottiglia di Ferrari al supermercato non significa scegliere un prodotto di qualità inferiore. Berremo sempre la stessa bollicina che rende l’Italia dello spumante famosa in tutto il mondo”. Come dire: “Riserva del Fondatore Giulio Ferrarilevate, che stasera apro il Brut con l’etichetta bianconera, in vendita a 12 euro al super: tanto è “la stessa bollicina”. Magari!

C’è del “perlage” anche in chiusura d’intervista. La sommelier chiarisce infatti cosa ci si possa aspettare genericamente da una bottiglia di vino comprata al supermercato: “Potrebbero non esserci grandi complessità, sentori particolari, lunghe persistenze. Sarà un vino però onesto, senza difetti, anche se per questo un ruolo importante potrebbero giocarlo le condizioni di conservazione“.

Poteva mancare, nel consueto festival di chi la spara più grossa sul vino in Gdo, un riferimento “alla luce, alle temperature degli ambienti, al trasporto, alla conservazione a monte e a quella durante la giacenza temporanea, fra un passaggio e l’altro di consegna”? Certo che no!

La sommelier però va oltre, sostenendo in sostanza che è colpa del buco dell’Ozono e dei cambiamenti climatici: “Negli ultimi anni – sostiene Silvia Panetto – con l’innalzamento delle temperature esterne è difficile gestire il flusso“. Gestire. Il. Flusso. Avete letto bene.

“Ma in un supermercato – ricorda con lucidità la sommelier – acquistiamo anche olio e mozzarella di qualità. Perché non fare lo stesso con i vini? Soprattutto con quelli non destinati a invecchiamento come un Vermentino o un Soave. Tendenzialmente, io mi fido”. Noi un po’ meno (ma non della Gdo). Per chi vuole approfondire il tema, c’è un articolo qui sotto. Cin, cin.

https://www.vinialsupermercato.it/il-vino-al-supermercato-su-l-assaggiatore-onav-intervista-davide-bortone/

Categorie
news news ed eventi

Mario Piccini rompe il muro tra Horeca e Gdo: 8 vini delle Tenute al supermercato

Chiamiamolo pure “test“. Anche se, forse, sarebbe meglio parlare dell’inizio di una vera e propria rivoluzione, che potrebbe dare il “la” a molti produttori italiani di vino di qualità. Mario Piccini rompe il muro tra Horeca e Gdo con la decisione di destinare otto vini di quattro delle sue Tenute alla vendita al supermercato. Prima di oggi, le etichette premium in questione erano destinate solo a ristoranti, hotellerie, wine bar ed enoteche.

Sono interessate dal progetto Fattoria di Valiano, situata nel cuore del Chianti Classico e casa della famiglia Piccini, Tenuta Moraia in Maremma, Regio Cantina nel Vulture e la tenuta siciliana Torre Mora, sul versante nord dell’Etna. Resta esclusa, al momento, solo Villa al Cortile, la “boutique winery” di Montalcino.

Mosso dalle altrettanto rivoluzionarie dichiarazioni rilasciate a WineMag.it dal buyer Vini di Coop Francesco Scarcelli – pronto al dialogo con i vignaioli e a sedersi a un tavolo di lavoro ad hoc al Mipaaf – Mario Piccini ha trovato il coraggio di mettere nero su bianco quello che, forse, gli frullava nella testa già da un po’ di tempo.

Pensieri che l’emergenza Coronavirus e il conseguente lockdown dell’Horeca hanno solo accelerato. Nulla di ufficiale, ma l’interlocuzione tra il patron del colosso del vino toscano e il direttore vendite Gdo, Maurizio Rossi, deve aver sollevato Piccini da qualsiasi ulteriore perplessità. Nell’intervista esclusiva, tutti i dettagli.

Mario Piccini, quali sono le etichette interessate dal progetto?

Abbiamo selezionato due prodotti per ciascuna delle nostre tenute. Si tratta di referenze premium solitamente destinate al canale Horeca o, più in generale, referenze dedicate a tutti gli appassionati di vino che ricercano non solamente la qualità, ma desiderano anche scoprire la cantina che li produce e il territorio dove il vino nasce.

Qual è il numero di bottiglie prodotte per etichetta?

Se rapportate ai numeri della Grande distribuzione, si parla di produzioni davvero ristrette. Basti pensare che le bottiglie in questione non superano le 50 mila unità per tipologia, salvo una sola eccezione.

Può entrare ancor più nel dettaglio?

Le referenze in questione vengono prodotte dalle nostre Tenute, tutte realtà medio piccole, a conduzione biologica, dai 13 ai 75 ettari vitati. Tutte le etichette fanno già parte dell’attuale offerta del ‘mondo Piccini’. Per questo motivo la percentuale destinata alla Gdo verrà costantemente monitorata, in modo da poter garantire ai nostri clienti storici, nel momento della loro ripresa a regime, la qualità e quantità di sempre.

Quali sono le ragioni di questa scelta?

L’emergenza in corso ha accelerato il processo di evoluzione del mondo del commercio e della comunicazione, cambiando anche i paradigmi delle informazioni che vengono consumate.

Dal punto di vista commerciale non ha senso privare i clienti dei supermercati dei vini di qualità delle aziende agricole, anche se è bene precisare che la provenienza da un’azienda agricola non è per forza sinonimo di vino di qualità, come del resto non è vero l’esatto contrario.

La nostra filosofia aziendale e comunicativa si basa su questa trasparenza: sul diritto e la libertà che offriamo al consumatore di scegliere una referenza piuttosto che un’altra e di consumarle in assoluta tranquillità a casa.

La qualità deve essere fruibile dal maggior numero di persone possibile e più permettiamo alle persone di incontrarsi con la qualità, più questa può entrare nelle loro vite, determinando un vero e proprio cambiamento e miglioramento.

È l’inizio di una manovra di avvicinamento che interesserà tutta la linea Horeca?

Non interesserà tutta la linea Horeca, ma solo alcune selezioni. Prodotti che sono parte del core range delle nostre Tenute e che convivranno su entrambi i canali. Azione che a nostro avviso è assolutamente possibile se si lavora con trasparenza.

Il nodo cruciale nei rapporti delle aziende del vino col mondo della Gdo sono le politiche di prezzo e la scontistica adottata dalle varie insegne di supermercati. Qual è il vostro piano d’azione, su questo fronte?

Le politiche di prezzo si basano su di un posizionamento corretto del prodotto piuttosto che su logiche di scontistica. Siamo aperti a dialogare con tutte quelle insegne che vorranno mostrare il loro interesse ed apprezzamento verso determinati prodotti.

Il primo passo deve venire da noi produttori, che dobbiamo liberarci da questi timori e muoverci in sinergia, uniti. Dall’altra parte le insegne devono dare il giusto spazio alle etichette, incentivando anche l’inserimento di personale qualificato in grado di consigliare il consumatore e di raccontare vini e territori legati ad una selezione di referenze premium.

Il valore e la percezione della qualità di queste selezioni dovranno rimanere insomma intatte, rispettando le piccole aziende nei prezzi, in una sezione concepita come luogo di scoperta e non di affari a basso prezzo. Per far questo è necessario un grande senso di responsabilità da parte delle insegne pronte a compiere questo passo.

Non ha paura di “ferire” la sensibilità di qualche cliente Horeca?

Probabilmente una scelta di questo tipo potrà allontanare qualcuno, ma siamo sicuri che gran parte dei nostri partner ha sposato non un’etichetta, bensì un progetto. In tal senso questa scelta è perfettamente allineata con la nostra filosofia aziendale e per questo non mi aspetto grandi sconvolgimenti.

Gdo e Horeca, come auspicato nei nostri editoriali e articoli inerenti a un potenziale ‘Patto sul vino di qualità’, possono avvicinarsi per il bene dell’intero settore, a vantaggio delle produzioni di nicchia e di qualità premium. Siamo dei visionari, dei folli o c’è del concreto?

Sono convinto di questo. Il consumatore è sempre più interessato alle produzioni locali, al biologico, alla qualità. E le insegne stanno rispondendo con rapidità a questa rinnovata esigenza. Acquisti con assegnazioni regionali se non provinciali, come auspicato da Francesco Scarcelli di Coop Italia nell’intervista rilasciata a WineMag.it, vanno sicuramente nella direzione giusta.

Mario Piccini, l’ultima sfida al mondo del vino sembrava l’avventura sull’Etna: qualcosa che avvicina ancor più sua personalità al vulcano siciliano. Oggi questa novità, che potrebbe costituire l’esempio e l’avvio di una vera e propria rivoluzione. Come la vive? È solo un’operazione commerciale, o c’è anche della filosofia sotto (o, ancor meglio, sopra)?

Come spiegato in precedenza, alla base di questa sfida c’è e rimane la nostra filosofia aziendale di trasparenza e di voglia di far conoscere ad un numero sempre maggiore di consumatori le eccellenze dei vari territori dell’Italia del vino.

Grazie alle nostre tenute che sono dislocate sul territorio nazionale e a questa operazione, possiamo portare al consumatore un esempio del vino di territorio e questo è assolutamente in linea con la nostra mission.

Tanti suoi colleghi, pure tra i vicini di casa toscani, sembrano vergognarsi di comunicare alla stampa o ai propri clienti i dettagli del loro rapporto con la Grande distribuzione, pur traendone ampi vantaggi, sfruttando abbondantemente le strategie legate alla leva promozionale, in voga in Gdo: cosa nasconde davvero, secondo lei, una tale ipocrisia nel mondo del vino italiano?

A nostro avviso si tratta di timore e non di ipocrisia. Il mondo del vino è estremamente conservatore, sia tra le fila di noi produttori che nella distribuzione. Il problema della Gdo, così come lo era per l’online fino a pochi giorni fa, è legato al timore di un giudizio negativo da parte del cliente finale Horeca.

Lamentele legate al prezzo finale della bottiglia di vino ricadono giocoforza sull’immagine del ristoratore, piuttosto che sul produttore. Noi siamo convinti che oggi il consumatore sia in buona misura più pronto a comprendere ed accettare il costo maggiorato di un vino servito nell’Horeca.

Al giorno d’oggi c’è la consapevolezza che, in gran parte, questi costi sono legati alla distribuzione, allo stoccaggio e al mantenimento di personale qualificato: tutti aspetti che incidono notevolmente sul prezzo finale.

Vuole lanciare un ulteriore messaggio al mondo del vino italiano?

Alcuni consorzi stanno rivedendo le loro strategie e rivalutando la Grande distribuzione. Spero che saranno in molti ad abbracciare questo cambiamento. Azioni solitarie, o fatte in ordine sparso, difficilmente potrebbero far cambiare approccio e mentalità al mondo del vino.

Categorie
Vini al supermercato

Volantini di inizio maggio: al supermercato a caccia di offerte

Ufficialmente entrati nel mese di maggio, diamo uno sguardo ai vini in offerta sui nuovi volantini della grande distribuzione. Alcuni “freschi freschi” di stampa. Se ci sono ancora pochi giorni per approfittare della promozione sui vini Notte Rossa da Iper la Grande I,  da Tigros la linea è in promo a 3,49 euro fino al 12 maggio. La catena, peraltro, offre un’ampia scelta di etichette e qualche 1+1 conveniente.

Nuovo volantino anche per Esselunga: “Arrivano le offerte” e sono quasi tutte sotto i 3 euro: una cantina di casa che punta tutto sul prezzo. Strategia che al momento appare comune data l’assenza generale, sui volantini, di vini sopra una certa soglia prezzo. Anche Iperal si presenta con affari a prezzi tondi da 1 euro in su.

I vini partono dai 3 euro ma per accaparrarsi un buon voto in cestelli bisogna spendere poco meno di 5 euro per i vini della Cantina Paolo Leo. Un po’ fuori dal coro la catena veneta Despar, Interspar.

Sul suo volantino “Estate in vista”  presenta una proposta di “Fresche Bollicine”: si va dai 3 euro per arrivare a vini francesi e astucciati importanti non proprio alla portata di tutti ma ad un prezzo davvero super. Chapeau!


Volantino Aldi, dal 4 al 10 maggio
Nulla da segnalare


Volantino Auchan, fino al 6 maggio
Fiano del Salento Igt Mottura: 3,49 euro (3,5 / 5)


Volantino A&O, fino al 5 maggio
Lambrusco Grasparossa Chiarli: 2,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Bennet, fino al 6 maggio – “Bontà in famiglia”
Pinot Grigio Trentino Cavit: 3,60 euro (3,5 / 5)
Toscana rosso Igt Santa Cristina: 4,90 euro (4 / 5)

Volantino Bennet, fino al 10 maggio – “Sconto 30, 40 e 50”
Prosecco DOC, Muller Thurgau o Ribolla spumante Cescon: 3,48 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Ca’ dei Giusti: 1,98 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Market fino al 3 maggio – “Il piacere di stare in famiglia”
Colli Piacentini Val Trebbia Doc Trebbianino, Cantine Bonelli: 3,29 euro (3,5 / 5)
Orvieto Classico Doc Bigi: 2,99 euro carta payback (3,5 / 5)

Volantino Carrefour Market,  fino al 14 maggio – “Sconti fino al 50%”
Nero d’Avola o Grillo Doc Cantine Europa: 2,99 euro sconto 50% carta payback (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc o Pecorino Igt Spinelli: 2,79 euro sconto 50% carta payback (3,5 / 5)

Falanghina del Beneventano Igt: 2,19 euro sconto 50% carta payback (0 / 5)
Corvo bianco o rosso Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 3 maggio – Il piacere di stare in famiglia”
Verdicchio dei Castelli di Jezi Fazi Battaglia: 5,49 euro (5 / 5)
Arneis Roero Guidobono: 6,49 euro (3,5 / 5)

Gewurztraminer Doc, Nals Margreid: 8,49 euro (5 / 5)
Chianti Docg Villa Montorsoli: 3,29 euro (3,5 / 5)

Volantino Carrefour, fino al 14 maggio – “Sconti fino al 50%”
Oltrepò Pavese Doc Pinot nero vinificato in bianco o rosè Montagna: 3,49 euro (3,5 / 5)
Corvo bianco o rosso Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop, fino al 13 maggio
Spumante Prosecco Valdobbiadene Docg extra dry Bolla : soci coop 4,99 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Alba Doc o Dolcetto di Diano d’Alba Docg “Le Calende”: soci coop 3,59 (3,5 / 5)


 

Volantino Conad, fino all’11 maggio
Lambrusco Doc Campanone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Sangiovese Toscano Igt Sensi: 2,79 euro (3,5 / 5)

Pecorino di Offida Docg Barò: 4,78 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Reggiano Scuro Doc San Prospero Ca dei Medici : 4,75 euro (3,5 / 5)

Volantino Conad Superstore, fino al 13 maggio
Colli Piacentini Doc Barbera Vivace Valtidone: 3,80 euro (3,5 / 5)

Volantino Conad City fino all’11 maggio
Chardonnay Rubicone Igp Montaia: 4,48 euro (3,5 / 5)


Volantino Crai, fino al 13 maggio
Dolcetto / Rosato Piemonte Clavesana: 2,79 euro (5 / 5)
Malvasia Vicobarone: 2,69 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Doc Poesie: 4,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Despar, fino al 6 maggio
Oltrepò Pavese Pinot Nero Giorgi: 5,99 euro (3,5 / 5)


 

Volantino Esselunga, fino al 13 maggio
Prosecco Gotto: 2,95 euro (3,5 / 5)
Soave Doc Nibai Cesari: 3,44 euro (3,5 / 5)

Est! Est! Est! Di Montefiascone Falesco: 2,99 euro (3,5 / 5)
Passerina o Montepulciano d’Abruzzo Citra: 2,95 euro (3,5 / 5)

Grillo o Nero d’Avola o Syrah Feudi di San Nicola: 2,69 euro (3,5 / 5)
Pinot Grigio o Merlot Forchir: 4,54 euro (3,5 / 5)

Bardolino Classico Sartori: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Villa di Monte Grati: 2,49 euro (3 / 5)

Gutturnio San Lupo Mossi: 2,69 euro (3,5 / 5)
Negroamaro Conti Zecca: 2,57 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin, fino al 10 maggio
Nessun vino da segnalare


Volantino Gulliver, fino al 6 maggio
Pinot Nero o Bonarda Doc Torrevilla: 2,99 euro (3,5 / 5)
Orvieto Doc Classico Cecchi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Etna Rosso Doc Madaudo: 3,69 euro (3,5 / 5)
Trebbianino Doc, Malvasia Bonelli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Mionetto: 6,99 euro (3,5 / 5)
Colli Piacentini Barbera Doc Valtidone: 2,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante, fino al 6 maggio
Cirò Bianco/Rosso Caparra e Siciliani: 2,99 euro con blucard (5 / 5)
Barbera, Dolcetto d’Alba o Grignolino Asti Giacosa: 4,99 con blucard (3,5 / 5)

4 Bottiglie Vini Rossi Vecchia Cantina Montepulciano: 8,99 euro (4 / 5)
Colli Piacentini Ortrugo o Gutturnio Poggio al Tidone: 2,39 euro con blucard (3,5 / 5)

Chianti Superiore Docg Ser Ristoro La Pieve: 2,39 euro con blucard (3,5 / 5)
Terre Siciliane Igt Shiraz o Catarratto Fazio: 2,99 euro con blucard (3,5 / 5)

Cerasuolo, Montepulciano o Trebbiano d’Abruzzo Casal Bordino: 1,99 euro con blucard (3,5 / 5)
Grechetto o Sangiovese Terre Augustee Umbria Igp Castello delle Regine: 2,89 euro con blucard (3,5 / 5)

Friulano, Cabernet, Chardonnay o Pinot Grigio Grave del Friuli Borgomastro: 2,99 euro con blucard (3,5 / 5)
Spumante Cuvèe Millesimato extra Dry Coste Petrai: 3,29 euro con blucard (3,5 / 5)



Volantino Interspar, fino al 13 maggio – “Estate in vista”
Orvieto Classico Doc Oro Piccini: 3,95 euro (3,5 / 5)
Chablis Drouhin-Vaudon: 17,90 euro (4,5 / 5)

Poully Fume Domains de Marinieres: 18,90 euro (4 / 5)
Spumante Prosecco Doc Brut Civa: 4,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Prosecco Mionetto: 7,49 euro (3,5 / 5)
Trento Doc Brut Sellaronda: 9,90 euro (4 / 5)

Franciacorta Docg Conte del Doss Saten (Marchio Esclusivo): 11,90 euro (4 / 5)
Franciacorta Docg Conte del Doss Rosè Marchio Esclusivo): 13,49 euro (4 / 5)
Imperial Rosè Moet Chandon Astucciato: 39,90 (5 / 5)

Volantino Interspar, fino al 13 maggio – “Un mondo di offerte pensato per te”
Soave Bardolino / Bardolino Chiaretto Doc, La collina dei ciliegi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Pinot Noir Borgogna Joseph Drouhin: 16,90 euro (4 / 5)
Spumante Ribolla Gialla Brut Millesimato Villa Follini: 3,99 euro (3 / 5)


 

Volantino Iper la Grande I, fino al 3 maggio
Spumante Ortrugo Colli Piacentini Valtidone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Dolcetto d’Alba Sansilvestro: 3,49 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg Malandrino Piccini: 4,19 euro (4,5 / 5)
Traminer o Cabernet Franc Borgo Canedo: 2,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Sorbara o Grasparossa o Pignoletto Chiarli: 2,55 euro (3,5 / 5)
Glicine Bianco o Rosso Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Valdobbiadene Prosecco Sup Extra Dry Bolla: 3,99 euro (3,5 / 5)
Primitivo, Fiano, Negroamaro Rosso o Rosato Notte Rossa: 3,39 euro (5 / 5)


Volantino Iperal, fino al 13 maggio
Cabernet, Merlot Tre Venezie Igt o Pinot grigio Pasqua: 3 euro (3,5 / 5)
Toscana Rosso Igt Giglio del Duca: 3 euro (3 / 5)

Pignoletto Doc Arco delle Rose Chiarli: 3 euro (3,5 / 5)
Vini Conti Buneis Barbera Doc / Dolcetto Doc: 3,39 euro (3,5 / 5)

Vini Ca’ Vescovo Sauvignon o Cabernet Sauvignon: 4,59 euro (3,5 / 5)
Vini pugliesi assortiti cantina Paolo Leo: 4,79 euro (4 / 5)



Volantino Ipercoop, fino al 6 maggio
Gutturnio o Bonarda Colli Piacentini Valtidone: 2,49 euro (3,5 / 5)



Volantino Lidl, fino al 3 maggio
Aglianico del Vulture Dop Corte Aurelio: 2,69 euro (3,5 / 5)

Volantino Lidl dal 4 maggio al 10 maggio
Traminer Aromatico Friuli: 3,69 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam, fino al 13 maggio
Chianti Riserva Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)
Bonarda “C’era una volta”, Losito e Guarini: 3,29 euro (3,5 / 5)

Volantino Pam, fino al 13 maggio – “Occasioni Extra Risparmio”
Vini Igt Porta Vinaria: 2,49 euro (3 / 5)
Lambrusco Doc Chiarli secco o amabile: 2,99 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo o Fiano di Avellino Dogc Aminea: 3,49 euro (3,5 / 5)
Toscana Igt Manero Tenuta del Cerro 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Glicine Igp Corvo Bianco o Rosso: 3,99 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg o Vermentino Igt Cantina vignaioli di Scansano: 4,99 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Docg “Calici delle Mura”: 4,99 euro (3,5 / 5)
Nobile di Montepulciano Docg “Calici delle Mura”: 6,99 euro (3,5 / 5)

Volantino Pam, fino al 13 maggio – “Grande convenienza“
Lambrusco Modena Doc Cavicchioli: 1,99 euro (3 / 5)
Vini Igt Pinot bianco o Cabernet villa Mura Sartori: 2,29 euro (3,5 / 5)

Vini Settesoli Syrah, Nero d’Avola, o Chardonnay: 2,99 euro (3,5 / 5)
Barbera del Monferrato Doc Terredavino: 2,99 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo Docg Aminea: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Tosti: 3,49 euro (3 / 5)


 

Volantino Penny Market, fino al 6 maggio
Cannonau Sardegna Doc: 2,59 euro (3 / 5)


Volantino Simply Market, fino  al 6 maggio
Nessun vino da segnalare


Volantino Tigros, fino al 12 maggio
Chianti Docg Cecchi: 1+1 6 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc Forte Nero: 2,50 euro (3 / 5)

Vini F.lli Pasqua Pinot Grigio Veneto, Bardolino Chiaretto, Cabernet, Merlot delle Venezie Igt o Lugana: sconto 30% (3,5 / 5)

Vini Doc Terredavino Barbera del Monferrato o Dolcetto d’Ovada: 1+1 1+1 6 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc San Zeno Zonin Bonarda o Barbera: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Baccichetto Ribolla gialla Igt, Pinot Grigio Friuli Doc, Malbech delle Venezie Igt : 3,49 euro (3,5 / 5)
Linea vini Notte Rossa Fiano del Salento, Negramaro, Primitivo del Salento: 3,59 euro (5 / 5)

Morellino di Scansando Docg La Mora Cecchi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Ca Val : 5,49 euro (3,5 / 5)
Vini Santa Margherita Muller Pinot Grigio Valdadige Doc, Chardonnay Igt, Gewurztraminer Doc: 5,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Unes/U2, fino al 12 maggio 
Nerello Mascalese Poggio di venerdì: 2,39 euro (3 / 5)
Spumante Pinot Chardonnay Kessel: 2,19 euro (3 / 5)

Vino Bianco di Custoza Sant’Anna: 2,19 euro (3 / 5)
Vino Rosso, Rosato o Bianco Terrefredde: 2,29 euro (3 / 5)

Categorie
Approfondimenti

Il contrassegno di Stato traina le vendite del Montepulciano d’Abruzzo

L’introduzione del contrassegno di Stato, avvenuta nel dicembre 2018, traina le vendite del Montepulciano d’Abruzzo. È quanto emerge da un’analisi del Consorzio di Tutela vini d’Abruzzo, che considera dunque la scelta “strategica”.

“La cosiddetta ‘fascetta‘ apposta alle bottiglie – commenta Valentino Di Campli, presidente dell’ente abruzzese – è un importante simbolo di garanzia per produttore e consumatore, che accresce la credibilità e la garanzia dei prodotti oltre all’affidabilità di tutta la filiera”.

“Abbiamo voluto muoverci in questa direzione – continua Di Campli – in virtù di un principio di tutela e di trasparenza che dalla vigna arriva alla bottiglia. Le fascette sono per noi uno strumento fondamentale anche per verificare i dati della produzione e quindi avviare adeguate politiche di programmazione”.

La 2019 è stata un’ottima annata per i vini dell’Abruzzo. L’incremento a doppia cifra dell’imbottigliato del Montepulciano d’Abruzzo (+12% – con 800.000 hl), conferma il noto vino rosso nel ruolo di leader della produzione della regione.

Un trend positivo, quello del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, anche nel primo trimestre 2020, con un +10% per il Montepulciano d’Abruzzo e più in generale un +6% sull’imbottigliato totale dei vini abruzzesi. Un messaggio di speranza in un momento difficile per il comparto.

“Molte cantine legate al canale Horeca (hotel, ristoranti e bar), stanno soffrendo non poco – sottolinea Di Campli – altre, più strutturate e legate alla grande distribuzione organizzata (Gdo), continuano a lavorare pur tra mille difficoltà. Tante aziende stanno investendo nelle vendite online. Alternativa non di certo risolutiva, ma che serve per andare avanti nonostante l’attuale chiusura del canale Horeca”.

Categorie
Esteri - News & Wine news news ed eventi

Vignerons indépendant, tutta un’altra storia: e-commerce, Gdo e sindacato

Un sito e-commerce (o, meglio, un “market place“, un “mercato” per la “vente directe“, la “vendita diretta”) a cui aderiscono 500 vignaioli, capaci di fatturare un milione di euro all’anno. Poi, un’apertura ben consolidata verso la Grande distribuzione (il mondo dei supermercati) alle “regole” dei vignaioli, utilissima ai tempi di dazi e lockdown. Così la Vignerons indépendant, omologa della Federazione italiana indipendenti Fivi, sta arginando le conseguenze di Covid-19 in Francia.

Presidente Jean-Marie Fabre, quali sono i numeri della Vigneron Independant?

I viticoltori indipendenti della Francia rappresentano il modello leader della produzione vinicola nel nostro paese, il 56%. Oggi la nostra organizzazione conta 7 mila aziende, che rappresentano il 65% dei player.

In che modo Covid-19 influenza l’attività dei vigneron in Francia?

Covid 19 ha iniziato a influenzare le nostre vendite a gennaio, in Asia, con un rallentamento e quindi una cessazione totale delle nostre vendite in questa area commerciale. Le nostre aziende esportano in media il 68% della loro produzione e l’80% in altri Paesi, su prodotti di grande valore.

Il confinamento dei paesi dell’Ue ha interrotto le nostre vendite con questi Paesi e il confinamento in Francia ha fermato i nostri settori più importanti e specializzati: bar, hotel e ristoranti, nonché le vendite nelle fiere del vino, che interessano sia agli appassionati sia ai professionisti.

L’attività di vendita diretta nelle cantine è diminuita di oltre il 90%, principalmente a causa della mancata circolazione delle persone in Francia. Si è inoltre arrestata la visita delle cantine del nostro Paese da parte degli stranieri.

A differenza della Fivi, i Vignerons indépendants hanno un e-commerce. Può fornirci qualche dettaglio?

L’e-commerce è un settore che si è sviluppato anche in Francia, anche se è ancora debole in proporzione agli altri settori di distribuzione. Sappiamo che circa un terzo dei nostri soci ha un e-commerce integrato al sito web della propria cantina e la maggior parte di essi vende anche a negozi specializzati, online.

Il nostro portale è più un “mercato” che un “e-shop”. È stato fondato nel 2015 e conta quasi 500 viticoltori. Non tutti i nostri viticoltori aderiscono, dal momento che dipende molto dalla loro politica commerciale. Le nostre vendite annuali superano il milione di euro.

Quali sono i numeri del vostro “mercato online”, da quanto imperversa Covid-19?

Dall’inizio del lockdown abbiamo assistito a un aumento del 200% delle vendite, con la lievitazione del 30% del paniere medio.

A differenza di Fivi, la Vignerons indépendant dialoga da anni con la Grande distribuzione organizzata (Gdo). Con quali risultati?

I vignaioli indipendenti della Francia vendono anche nei supermercati e, a seconda dell’azienda, ciò rappresenta percentuali diverse rispetto al totale della produzione. Ognuno ha la propria strategia commerciale. Ma i viticoltori indipendenti che vendono in questo settore molto spesso lo fanno su prodotti che sono ben valutati!

Oggi questo tipo di vendita al dettaglio cerca sempre più le etichette di vino di viticoltori indipendenti e con la menzione visibile del logo di appartenenza! Il logo della Vignerons indépensant è diventato una vera garanzia per il consumatore: indica un vino artigianale di qualità e rispettoso dell’ambiente.

Le insegne della grande distribuzione, in Francia, sono molto interessate ad avere in assortimento nuove cantine che fanno parte della nostra federazione. In questo quadro imponiamo i nostri prezzi: non ci sono politiche di negoziazione dei prezzi al ribasso, perché siamo molto richiesti e i consumatori sanno bene cosa significhi essere “Vignerons indépendant”.

E-commerce e grande distribuzione stanno dunque aiutando le vendite in questo periodo, con il blocco dell’Horeca?

Sì, è sicuramente un aiuto. E la consegna a domicilio fa il resto della differenza.

Quali sono le proposte di Vigneron Indipendente per i prossimi mesi?

La nostra organizzazione ha presentato immediatamente proposte da adottare nell’ambito del Piano di sostegno economico del Governo. Siamo stati i primi a muoverci, seguiti poi dagli altri attori della filiera del vino francese, su alcuni temi centrali.

Abbiamo chiesto un’assistenza bancaria su misura per le nostre imprese, un anno di sospensione di tutti gli importi dovuti e sugli interessi dei prestiti, assistenza fiscale e sociale ai datori di lavoro. Inoltre: l’attivazione del meccanismo europeo di crisi, con aiuti allo stoccaggio e alla distillazione di crisi, il tutto con voci da reperire nel bilancio dell’Ue.

Categorie
news news ed eventi

Covid-19, vignaioli italiani (orfani della Fivi): grido d’allarme e hashtag #ilvinononsiferma

È firmata da oltre duecento “vignaioli italiani” la lettera che mira a coinvolgere l’intera filiera del vino italiano. Il grido d’allarme è: “Il vino non si ferma #ilvinononsiferma“. Un documento destinato a raccogliere quante più voci possibili, a sostegno di un’iniziativa ben articolata e inclusiva, a cui è chiamato ad aderire l’intero settore (www.ilvinononsiferma.it, vignaioli@ilvinononsiferma.it, Facebook ilvinononsiferma, hashtag: #laretedeivignaioli, #ilvinononsiferma, #lavignanonsiferma).

Un’iniziativa che apre un interrogativo gigante (l’ennesimo) sulla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), costretta ad assistere all’ennesima iniziativa spontanea di alcuni associati, in mancanza di unità d’intenti all’interno del Consiglio di amministrazione. Qualcosa di già visto nei mesi scorsi, con la vicenza dazi Usa.

C’è di più. La presidente Matilde Poggi figura proprio tra i firmatari della lettera (qui l’elenco di tutti i sottoscrittori), in cui i “vignaioli italiani” lanciano un vero e proprio allarme.

In particolare, i primi dieci vignaioli che hanno aderito sono Edoardo Ventimiglia – Sassotondo – Sorano (GR); Caterina Gargari – Pieve de’ Pitti – Terricciola (PI); Gregorio Galli – Palazzo di Piero – Sarteano (SI); Walter Massa – Vigneti Massa – Monleale (AL); Luigi De Sanctis – Azienda Biologica De Sanctis Luigi – Frascati (RM).

E ancora: Marilena Barbera – Azienda Agricola Barbera s.s. – Menfi (AG). Ettore Ciancico – La Salceta – Loro Ciuffenna (AR); Gianluca Morino – Cascina Garitina – Castel Boglione (AT), Francesco Fenech – Az. Agr. Fenech Francesco – Malfa (ME), Francesco Cirelli – Azienda Agricola Cirelli – Atri (TE).

“Ci sentiamo parte attiva della straordinaria comunità che vive di vino – si legge sulla lettera dei vignaioli italiani – la nostra convinzione è che da questa crisi possiamo uscirne solo se restiamo uniti e se verrà salvaguardato il lavoro e il ruolo di ciascuno in ogni anello della filiera”.

“Per questo chiediamo a tutti rispetto per il nostro lavoro e offriamo in cambio lo stesso rispetto, consapevoli che solo con una collaborazione leale si possa, tutti insieme, uscire da questa crisi”.

Non accetteremo pressioni commerciali miranti a ridurre il margine che rappresenta la fonte di sostentamento per noi e le nostre aziende, perché riteniamo che soltanto con il riconoscimento di un equo corrispettivo sia garantita la dignità del nostro lavoro e del lavoro di coloro che collaborano con noi nella produzione, commercializzazione e promozione dei nostri vini”.

“Non accetteremo pratiche sleali quali il conto vendita – aggiungono i vignaioli – e le richieste sproporzionate di omaggi, consapevoli che soltanto con il rispetto delle normali condizioni commerciali possiamo contribuire in maniera positiva allo sviluppo della filiera”.

“Chiediamo a tutti i nostri clienti il rispetto delle scadenze per il pagamento delle forniture effettuate fino al 31/12/2019, in un momento in cui il mercato non presentava ancora alcuna criticità legata alla pandemia”.

Siamo disponibili – evidenziano i vignaioli – a discutere forme di credito agevolate che tengano conto delle difficoltà economiche che, con il lungo periodo di inattività, tutti i ristoranti e le enoteche si troveranno a fronteggiare alla riapertura, pur nel rispetto degli sforzi e degli investimenti che noi aziende agricole non abbiamo mai smesso di affrontare.

“Ci impegniamo, nelle scelte di vendita diretta dei nostri prodotti al consumatore finale, ad operare con lealtà nei confronti dei nostri clienti della distribuzione e dell’horeca, che sono fondamentali per la promozione e la valorizzazione dei vini prodotti dai vignaioli italiani”.

“Per questo motivo, garantiamo che i nostri listini dedicati ai privati rispettino la normale marginalità riservata agli operatori commerciali. Siamo convinti che vada rafforzata la collaborazione con tutti gli attori della filiera vinicola, consapevoli che soltanto da un dialogo aperto e organico possano scaturire le migliori opportunità di crescita e valorizzazione per questo nostro piccolo grande mondo”.

Parole per certi versi molto simili a quelle usate nei giorni scorsi, in esclusiva a WineMag.it, da Lorenzo Righi, direttore di Club Excellence, realtà che raggruppa 18 tra i maggiori distributori e importatori italiani di vino, nel commentare le “Linee guida per il mercato e gli agenti” delle aziende che aderiscono al consorzio.

UNITÀ PER USCIRE DALLA CRISI
“Le conseguenze economiche della pandemia – scrivono ancora i vignaioli – hanno travolto la nostra intera società. La natura, però, non si ferma: noi, custodi della terra, non ci siamo arrestati. Lavoriamo per l’eccellenza, per valorizzare la cultura e la civiltà del vino, per consolidare la reputazione del Made in Italy nel mondo. Difendere l’integrità dei territori e la bellezza dei paesaggi, che rendono straordinario il nostro Paese, è l’altra nostra missione, che ci rende fieri di essere italiani. Siamo così custodi di ecosistemi unici, in un momento storico in cui la lotta al cambiamento climatico è imperativo altrettanto urgente”.

“Siamo consapevoli delle difficoltà che questa pandemia ha causato degli effetti che continueranno a gravare su tutti i comparti per i quali il vino costituisce una risorsa insostituibile” proseguono “La produzione continua, i magazzini si riempiono, perché i nostri clienti sono fermi: se non interveniamo immediatamente, il virus ucciderà il nostro patrimonio vitivinicolo, e con esso alcuni territori e parte del prestigio italiano”.

Sono a rischio 10 miliardi di euro: “Tanto vale la produzione vinicola italiana – ricordano nella lettera i vignaioli italiani – di cui 6 miliardi derivanti dalle esportazioni. Serve intervenire subito“.

Categorie
news news ed eventi

Consorzio Vino Chianti: “Caro Governo, così moriamo tutti”

“Così moriamo tutti”. Durissimo attacco del presidente del Consorzio Vino Chianti al Governo. Giovanni Busi si fa “portavoce di una situazione ormai non più sostenibile della filiera del vino toscano e nazionale a causa delle conseguenze sull’economia dell’emergenza Covid-19“.

“È abissale – spiega Busi – la distanza che separa gli innumerevoli annunci fatti dal Governo attraverso conferenze stampa quasi quotidiane e la realtà con cui puntualmente le nostre aziende fanno i conti il giorno dopo, quando le banche sbattono loro la porta in faccia negando ogni forma di aiuto“.

“Le nostre aziende ormai non sanno più cosa fare. Per ovvi motivi siamo costretti a continuare l’attività perché l’agricoltura non può fermarsi e uno stop significherebbe per noi abbandonare i nostri vigneti con il rischio concreto di non avere poi la forza di ripartire”.

“Come Consorzio – spiega Busi – abbiamo preso decisioni drastiche come la riduzione della produzione del 20% con gravi danni economici per le aziende. Una scelta indispensabile per mantenere in equilibrio la produzione con il mercato”.

“Dall’altra parte non possiamo che notare con sgomento e profonda preoccupazione che il Governo, al di là degli annunci televisivi e dirette Facebook, non ha ancora previsto alcun sostegno concreto per permetterci di sopravvivere”.

“Noi siamo anche disposti ad indebitarci nell’interesse del Paese per salvaguardare la nostra attività, ma per poterlo fare non possiamo prescindere dalla garanzia che lo Stato deve darci, prevedendo, fra le altre misure, l’annullamento momentaneo degli accordi di Basilea”.

“Perché, e qui ci rivolgiamo al presidente del Consiglio Giuseppe Conte – continua Busi – è inutile illuderci tenendoci incollati davanti al televisore aspettandoci un aiuto che puntualmente si infrange contro le porte scorrevoli delle banche, dove, in alcuni casi addirittura ci vengono ridotti gli affidamenti”.

Il presidente del Consorzio Vino Chianti prosegue: “L’agricoltura e gli agricoltori sono al collasso. Continuiamo a pagare i nostri dipendenti che lavorano regolarmente e i nostri fornitori per mandare avanti l’attività nei campi. Dall’altra parte invece non si incassa il vino che abbiamo già venduto prima dell’emergenza in attesa di capire quando e se riaprirà chi deve pagarci”.

“Le aziende che oggi continuano a vendere – conclude Giovanni Busi – lo fanno nella grande distribuzione ma sono un numero assai ridotto rispetto alla mole di piccole e medie imprese della filiera vitivinicola che sono alla disperazione. Il Governo agisca rapidamente con interventi seri e concreti e una volta approvati, allora sì che potrà annunciarli”.

Categorie
news news ed eventi

“Vendemmia verde con risarcimento”: la filiera del vino scrive ancora a Bellanova

ROMA – “Uso dell’alcol di emergenza, distillazione controllata, vendemmia verde con risarcimento al viticoltore e ammasso privato”. Queste le richieste che la filiera del vino intende portare all’attenzione del Ministro delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali, Teresa Bellanova, per superare lo stallo del comparto generato da Covid-19. Ecco dunque la terza lettera indirizzata al governo da Confagricoltura, Cia, Alleanza delle Cooperative Italiane, Copagri, Unione Italiana Vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi.

È attesa da giorni anche una risposta di Bellanova alla proposta avanzata da WineMag.it in merito a un potenziale “soccorso” della Gdo al settore Horeca, con la mediazione del Ministero, per stilare un “Patto sul vino di qualità” nella Grande distribuzione organizzata. Un’idea che piace a Coldiretti nazionale e che gode del favore del segretario generale di Unione italiana vini (Uiv), Paolo Castelletti.

Patto sul vino di qualità, sì di Unione italiana vini a storico accordo Gdo-Horeca

Le nuove richieste delle associazioni di filiera convergono con quelle contenute nel Piano Salva Vigneti di Coldiretti, nonché sulla proposta di Assodistil relativa alla distillazione volontaria. Un’ipotesi, quest’ultima, ormai al vaglio del Mipaaf, come confermato proprio ieri da Bellanova.

“Per il settore vitivinicolo – ha annunciato il ministro – stiamo valutando un intervento per la distillazione volontaria. La priorità è utilizzare i fondi Ocm, chiedendo l’attivazione della misura distillazione di crisi a livello Ue”.

“Prima però – ha aggiunto Bellanova – occorre verificare quante risorse dell’Ocm non saranno spese entro il 15 ottobre 2020. Nel caso l’intervento non dovesse essere sufficiente proporremo nel DL una misura specifica integrativa”.

La crisi del settore del vino al cospetto di Covid-19, del resto, unisce in un unico coro piccoli e grandi produttori. Lo dimostrano i recenti appelli a Bruxelles della Confédération européenne des vignerons indépendants (Cevi, a cui per l’Italia aderisce Fivi) e dell’European Federation of Origin Wines (Efow).

LE PROPOSTE DELLA FILIERA

“In questo momento la priorità è garantire liquidità, fondamentale per la sopravvivenza dell’impresa e dei suoi dipendenti, in attesa della ripartenza delle attività economiche”, ribadiscono le organizzazioni dopo la prima lettera in materia di misure economiche e fiscali a sostegno della liquidità delle imprese e la seconda sulla concessione di proroghe nella tempistica delle domande Ocm e di deroghe nell’esecuzione dei programmi, investimenti e promozione.

Le proposte riguardano il sostegno del mondo agricolo e vitivinicolo in particolare per il quale la filiera chiede l’avvio di un confronto immediato con l’obiettivo di individuare al più presto una strategia di sostegno e rilancio del settore, uno dei comparti agricoli più rilevanti per l’economia italiana.

Nello specifico, sono quattro le ipotesi avanzate dal mondo del vino per far fronte all’impatto dell’emergenza sul mercato vitivinicolo, in particolare nel segmento on-trade e nella vendita diretta in cantina, caratterizzato da una riduzione delle vendite.

La prima proposta riguarda l’uso dell’alcol per l’emergenza con l’opportunità per i produttori vinicoli di destinare vino da tavola in giacenza alla distillazione, al fine di ricavarne alcol ad uso medicale, a disposizione della Protezione Civile.

Le distillerie si dovrebbero fare carico del prelievo del prodotto, del trasporto e della distillazione. Resta inteso che, in questa catena, nessun anello dovrà conseguire un profitto. A ciò si aggiunge la necessità di fissare una misura di distillazione per far fronte alle giacenze e alla potenziale mancanza di capienza nelle cantine per le uve e i mosti per la prossima vendemmia.

Le organizzazioni ritengono però che debbano essere poste alcune specifiche condizioni per l’attivazione che, innanzitutto, “deve restare volontaria e non obbligatoria“. “Inoltre dovrà essere finanziata da adeguate risorse economiche, preferibilmente all’interno di un nuovo budget di emergenza per il settore a livello europeo”.

Con l’obiettivo, spiega la filiera del vino italiano, “di porre rimedio allo shock di mercato e alle conseguenze patite dai produttori, evitando distorsioni nel segmento dell’alcol uso bocca“.

Allo stesso tempo, “la misura della distillazione dovrà essere seguita, già a partire dalla prossima campagna vitivinicola, da una modifica delle disposizioni nazionali in materia di rese massime di uva per ettaro per i vini non a indicazione geografica, che tenga tuttavia conto delle diverse specificità produttive territoriali.

VENDEMMIA VERDE CON RISARCIMENTO

Tra le proposte più significative avanzate dalla filiera del vino a sostegno del settore agricolo c’è anche la misura della vendemmia verde. La filiera auspica che la misura possa essere attivata dalle regioni, con l’obiettivo di ridurre la produzione per la successiva campagna vendemmiale e che il Ministero proceda a una rimodulazione dell’attuale dotazione del Pns.

“In via generale – spiega la filiera – lo strumento della vendemmia verde, è destinato all’eliminazione del prodotto mentre si potrebbe esplorare la possibilità di introdurre una nuova misura transitoria destinata alla riduzione volontaria delle rese con un risarcimento al viticoltore o procedere con una modifica della misura stessa”.

“Data la mancanza di forza lavoro nella fase dell’anno nella quale la vendemmia verde è normalmente attivata (mese di giugno), il mondo del vino chiede inoltre lo spostamento del calendario, dando la possibilità di esercitarla anche nel mese di luglio”, continuano le associazioni nella terza lettera inviata alla ministra Teresa Bellanova.

L’ultima richiesta della filiera riguarda invece la possibilità, per alcune produzioni vitivinicole temporaneamente eccedenti o con difficoltà di sbocco sul mercato, di ricorrere all’ammasso privato per una parte del quantitativo in giacenza.

Questa misura, che piace appunto anche ai vigneron europei della Cevi, “potrebbe essere di supporto per alcune produzioni da invecchiamento che non troverebbero subito mercato nei mesi estivi quando auspicabilmente potrebbe riaprire il canale Horeca“.

Categorie
news news ed eventi

“Il vino del Trentino? Gdo centrico”. Rivolta dei produttori di Teroldego contro Patton

“Pensare che la Gdo permetta di ‘reggere bene l’urto‘ è un commento totalmente inadeguato al ruolo che l’egregio presidente Sig. Patton riveste e, soprattutto, rappresentativo di un interesse particolare di poche aziende, che fondano sulla Grande distribuzione organizzata il proprio core business”.

Così Francesco De Vigili (nella foto), presidente dell’Associazione Teroldego (R)Evolution, in una lettera indirizzata al numero uno del Consorzio vini del Trentino e all’assessore all’Agricoltura della provincia autonoma di Trento, Giulia Zanotelli.

Al centro delle polemiche una frase riportata dalla stampa locale e attribuita a Pietro Patton, relativa al buon andamento del vino trentino nel segmento della Gdo, ovvero il mondo dei supermercati, a fronte del lockdown.

“Quanto dichiarato – attacca De Vigili – altro non è che lo specchio di una drammatica realtà trentina. Se questa, stando a quanto emerso dalla stampa, vive grazie alla Grande Distribuzione, probabilmente è l’occasione per porsi qualche interrogativo su ciò che il nostro territorio si propone di vendere e su come vuole vendersi”.

“Sventolare bandiere di vittoria solo perché in momenti di crisi i vini venduti a basso prezzo nella Gdo siano un paracadute alla crisi economica che ci aspetta, è del tutto inappropriato. Non è di queste situazioni che deve vivere il sistema vitivinicolo trentino, ma di prosperità in situazioni ordinarie”, continua Francesco De Vigili.

Da qui l’invito, già avanzato nei giorni scorsi dai Vignaioli del Trentino, ad una “immediata presa di posizione sul contenimento delle rese per la corrente annata agraria, ritenuta per noi della Doc Teroldego Rotaliano in massimo 130 quintali per ettaro”.

Exit mobile version