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Consorzio Etna Doc: dopo un ottimo Vinitaly 2018 si punta a ProWien 2019

“Per la prima volta ci siamo presentati alla kermesse veronese in maniera compatta e coesa – dice Giuseppe Mannino, presidente del Consorzio Etna Doc – E i risultati ci gratificano degli sforzi fatti”.

Nel corso della fiera, la zona dedicata ai vini dell’Etna, all’interno del padiglione 2 della Sicilia, è stata presa d’assalto da migliaia di appassionati e addetti ai lavori: “Tantissimo interesse per le nostre produzioni – prosegue Mannino – Meno stranieri, più italiani che hanno voluto conoscere la storia del nostro territorio e assaggiare i nostri vini, soprattutto gli spumanti, vera novità di quest’anno”. Un’intera area, dunque, dedicata al mondo del vino etneo, tra Carricante e Nerello Mascalese e una degustazione, organizzata in collaborazione con il giornale online cronachedigusto.it e la regione siciliana che ha fatto registrare il “tutto esaurito” parecchie
settimane prima dell’evento.

Al tasting, 16 etichette di altrettanti produttori, che hanno raccontato, ad un pubblico molto attento, tutte le “sfumature” di bianco del Vulcano più alto d’Europa, in grado di regalare vini con una spinta acida notevole e una spiccata nota minerale. “Qui si producono vini unici – ha detto Mannino – L’interesse per i bianchi è cresciuto come mai prima d’ora. Tanto che i produttori esauriscono le scorte prima della nuova vendemmia. E la stragrande maggioranza di nuovi impianti sono a Carricante. Ora si sta cercando di capire la loro capacità di resistenza. Siamo ancora agli inizi e ne sapremo di più nei prossimi anni”.

I produttori, infatti, stanno conservando in cantina varie bottiglie di diverse annate per analizzare la capacità di invecchiamento dei bianchi. Ci sono segnali positivi. “Ho bevuto bianchi perfetti di 5 anni – spiega Mannino – Stiamo studiando. Ancora c’è poca storia e pochi dati da confrontare”.

Oltre 40 cantine, dunque, tra banchetti, aree degustazioni e stand, hanno accolto i visitatori raccontando le peculiarità di un territorio che sta vivendo un “momento magico”. “Fare sistema è l’unica via per vincere nel mondo – dice Mannino – Ora attenderemo il rinnovo dei vertici del Cda (a maggio) e poi pianificheremo il futuro”. Già nel prossimo anno, ha assicurato Mannino, l’Etna sarà presente di nuovo, con questa formula “di squadra” ormai collaudata, al Vinitaly.

E per la prima volta parteciperà al ProWein di Düsseldorf: “Andremo sempre con questa stessa formula, ci mostreremo compatti – dice Mannino – E dopo le elezioni, pianificheremo la presenza del consorzio alla varie rassegne internazionali. Verrà solo chi potrà e vorrà farlo, ma cercheremo di non lasciare indietro nessuno. Tutti siamo Etna e tutti siamo orgogliosi di esserlo. Anche facendo poche bottiglie”. A Verona il consorzio ha anche celebrato l’erga omnes, ma soprattutto ha festeggiato i 50 anni della denominazione. Il disciplinare, che nel corso del tempo ha previsto anche l’inserimento di ben 132 contrade a conferma di una diversità con pochi eguali, ha infatti visto la luce nel 1968 grazie a un gruppo di esperti che avevano ben intuito le potenzialità del territorio.

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I vini dell’Etna al Vinitaly con la Camera di Commercio

Nonostante il ciclone giudiziario che ha investito la Camera di Commercio di Catania gli scorsi giorni, non si ferma l’attività dell’ente. Il commissario ad acta Roberto Rizzo ha infatti annunciato la presenza al Vinitaly 2016, per il tredicesimo anno consecutivo, dei vini dell’etna. Saranno presenti a Verona ventotto aziende catanesi e per la prima volta anche cinque messinesi. Le aziende saranno assistite dalla Camera di Commercio a partire dall’organizzazione dello stand, nelle degustazioni e anche nella facilitazione dei contatti con i buyer. ”Da 13 anni la Camera di Commercio affianca
le imprese del territorio etneo a Verona e nel tempo abbiamo potuto osservare risultati importanti, sempre in crescita. Molti mi chiedono: cosa è cambiato in questi anni? È cambiato tanto. I vini dell’Etna hanno guadagnato molto terreno anno dopo anno, sino a ritagliarsi uno spazio di eccellenza riconosciuto dagli addetti ai lavori ma anche dal pubblico che ama il vino. Ma soprattutto, è cambiato l’atteggiamento delle imprese e delle cantine che vogliono finalmente giocarsi un ruolo da protagonisti. Hanno capito che “esserci” a Verona è fondamentale. Un percorso ricco di successi è anche quello che ottimi vini come il Mamertino, la Malvasia delle Lipari e il Faro, stanno intraprendendo in questi anni, innalzando sempre più in alto il vessillo delle produzioni messinesi” ha dichiarato il segretario generale Alfio Pagliaro, peraltro tra gli indagati dell’inchiesta della procura. Per presentare l’iniziativa è stato organizzato un incontro sabato 1 aprile, nella sala del Consiglio Camerale del Palazzo della Borsa. “Etna al Vinitaly con la Camera di Commercio di Catania” il nome del convegno che sarà coordinato dal giornalista Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto. Interverranno Giuseppe Castiglione, sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maria Lo Bello, assessore regionale delle Attività Produttive ,  Antonio Cracolici, assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Dario Pistorio, presidente F.I.P.E. Confcommercio Sicilia, Giuseppe Mannino, Presidente Consorzio di tutela dei Etna Vini Doc e lo chef stellato di Shalai Resort Giovanni Santoro.
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