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Vino, regalo sempre gradito: al supermercato vanno a ruba confezioni e cassette

Nonostante il calo complessivo della spesa media per lo shopping di Natale  (-23% secondo Coldiretti) con tagli drastici che si ripercuoteranno anche sulla tavola delle feste,  le corsie dei supermercati si sono riempite puntualmente (ed anche svuotate) di confezioni regalo di vino e vari generi alimentari.

È bastato fare un giro nelle maggiori insegne della Grande distribuzione organizzata negli ultimi giorni “non rossi” per vedere assottigliarsi sempre di più la proposta disponibile a scaffale o nelle isole promozionali debitamente allestite.

Cassette di legno, astucci serigrafati, formati magnum o jeroboam, ambite bottiglie dal design accattivante pronti per finire sotto l’albero e poi in tavola. Regalare vino è sempre in trend e risulta essere anche una soluzione last minute.

Un regalo “utile”, con un messaggio di convivialità che certamente non resterà relegato in un cassetto. Magari da consumare subito e insieme (regole permettendo) o nell’arco del periodo delle festività.

Cosa abbiamo trovato al super? Offerta concentrata su un ristretto numero di tipologie. Bollicine protagoniste con Prosecco, Trento Doc e Franciacorta.

Rossi importanti, pregiati come Amarone o denominazioni “iconiche” del buon bere piemontese e toscano, Barolo, Barbaresco e Brunello di Montalcino . Meno Champagne e più Made in Italy, per tutti i gusti e tutte le tasche.

Il vino di Natale al supermercato, tra vere offerte ed anche specchietti per le allodole vince sempre. È “democratico“. Abbandonate le logiche di display tipiche delle corsia, vedere prodotti infiocchettati di marchi notoriamente low price accanto a vini di alta gamma che sempre più popolano la Gdo, evoca quasi un dialogo tra bottiglie o confezioni, in stile “A livella” di Totò.

E racconta anche molto sul posizionamento e sul marketing strategico di alcuni brand. Grandi attori o piccole comparse  per compiacere il pubblico. Sul palco della Gdo c’è spazio per tutti ed il pubblico è infinito. Cin, cin!

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Prosecco Conegliano Valdobbiadene batte Covid. Nardi: “Fatto solo scelte giuste”

Il Prosecco Superiore Docg di Conegliano Valdobbiadene tiene a freno l’emergenza Covid sui mercati, nonostante il peso della riconferma sui livelli record del 2019 (92 milioni di bottiglie per un giro di affari di 525 milioni di euro). Non solo: si rivela terra fertile per l’enoturismo internazionale, con tassi di decrescita inferiori a quelli di altri territori del vino italiano e della stessa media della regione Veneto.

È il frutto di una “programmazione territoriale” che non parte certo da ieri e che riguarda a 360° il mondo del Prosecco Docg, spinto dal riconoscimento Unesco alle Colline patrimonio dell’Umanità.

Misure come la riduzione delle rese e lo stoccaggio obbligatorio delle vendemmie 2019 e 2020, assieme allo stop alle riserve vendemmiali, alla rinuncia al glifosato e agli investimenti green hanno contribuito, per dirla con il presidente del Consorzio Innocente Nardi (nella foto sopra), “a trasformare Conegliano Valdobbiadene in un laboratorio di sostenibilità ambientale“.

Il tutto – spiega il numero uno dell’ente di Pieve di Soligo (TV) – in una logica di leadership nazionale: il riconoscimento Unesco ci pone nelle condizioni di guidare un percorso di valorizzazione dei nostri prodotti legati alla bellezza del territorio e i numeri di questo 2020, con gli imbottigliamenti in sostanziale pareggio rispetto allo scorso anno, sono la conferma che abbiamo intrapreso la strada giusta”.

Un percorso che si potrà compiere, sempre secondo Nardi, “solo uscendo dalla logica della singola azienda, cercando di consolidare un approccio legato alla comunità di imprese, intendendo per ‘comunità’ l’insieme di soggetti di un territorio che si riconoscono attorno a un’identità culturale e attorno a valori comuni”.

Dall’incontro digitale intitolato “Unicità, autenticità e comunità: la forza del distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg verso il 2021”, è emerso l’andamento positivo della Denominazione, nel 2020.

Come sottolineato dal professor Eugenio Pomarici del Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia (Cirve) dell’Università di Padova, i primi mesi dell’anno si sono contraddistinti per un’alta disponibilità di prodotto, abbinata e prezzi appetibili dai mercati nazionali e internazionali.

Gli imbottigliamenti hanno subito una battuta d’arresto nel mese di maggio, riprendendo un andamento regolare, in alcuni casi addirittura superiore al 2019. Le restrizioni imposte all’Horeca, calata del 30% in volume, hanno riversato nella Grande distribuzione organizzata circa 6-8 milioni di bottiglie tra gennaio e agosto 2020. Due milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2019.

La parte restante, sempre secondo la relazione di Pomarici, è stata rilocata sugli e-commerce, nonché nei negozi di prossimità e nell’importante fenomeno delle consegne dirette, da parte delle cantine ai consumatori finali.

Si confermano stabili i prezzi delle uve nel 2020, seppur al ribasso. La forbice si restringe tra gli 1,70 euro minimi e i 2 euro massimi di media del 2020, rispetto a un più ampio 1,80 – 2,50 euro del 2019. In sostanza, nel 2020 si è riverberata la picchiata del trimestre settembre-novembre 2019, senza ulteriori aggravi.

Interessante, sempre sul fronte delle uve, la tenuta degli spumanti base Glera sul mercato, rispetto agli altri Metodo italiano come Müller-Thurgau, Ribolla Gialla, Pinot.

Un dato ufficiale snocciolato in occasione dell’incontro online dalla Client Growth Delivered Senior Account Manager dell’Istituto di Ricerca Iri, Simonetta Melis, riferito alla grande distribuzione organizzata (cluster Iper+, Super+ e Libero Servizio Piccolo).

La crescita generale degli spumanti, di fatto, è guidata dal buon andamento del Prosecco (Doc e Docg), che ha ripreso la sua corsa dopo la flessione del mese di aprile 2020, segnato da una Pasqua mancata, causa Covid-19.

Il peso a valore delle Denominazioni veneto-friulane è del 53,7%. A seguire gli altri Charmat secchi, con un quota del 20,8%, il Metodo classico italiano al 16,6% e lo Charmat dolce all’8,7%.

Il progressivo al 22 novembre 2020 vede crescere del 16,4% il Prosecco, del 4,1% gli altri Charmat secchi e del 9% lo Champenoise. Crollo per gli Charmat dolci, le bollicine per l’appunto “da ricorrenza”, come appunto la Pasqua: – 8,7%.

Positivo il trend delle vendite a volume del Prosecco (+19,9%), così come degli altri Charmat secchi (+4,2%) e del Metodo classico italiano (7,8%) e conferma del crollo degli spumanti dolci, con un – 9,1%. Doc e le Docg, dunque, consolidano la loro leadership in termini di peso totale sul mercato e sui volumi complessivi.

Non solo. Nei primi undici mesi del 2020, il Prosecco Superiore registra un andamento migliore degli spumanti, sia a valore sia a volume. In aumento, tuttavia, anche la pressione promozionale: sale di 3 punti e si assesta sul 55,4%.

Bene, di conseguenza, le vendite del Conegliano Valdobbiadene: +15% da gennaio a novembre. Cambiano, come attendibile, i canali di acquisto. A crescere maggiormente è l’online, con un + 130%, ma il segno “più” riguarda anche Ipermercati (+ 11,7%), Supermercati (+ 16,8%) e Libero servizio piccolo (+ 8,5%).

Buone, dunque, anche le prospettive per la rinascita del territorio che ospita il vigneto del Prosecco Superiore. “Secondo le stime internazionali ci vorranno dai 2 ai 4 anni per tornare sui livelli precedenti”, riferisce Erica Minotto del Ciset – Consulenza e ricerca su turismo, impatti economici e marketing territoriale per imprese ed enti pubblici.

“Ma il territorio del Conegliano Valdobbiadene – continua – ha retto meglio di altri alla crisi del turismo e dell’enoturismo. Al – 58% degli arrivi in Veneto nei primi nove mesi 2020, con la provincia di Treviso più marcata a – 67%, le colline Unesco rispondono con un -51,5% degli arrivi e un calo nei Comuni del distretto pari al – 48%”.

Nel 2019 il turismo è cresciuto nella zona dell’1,9%, con un ulteriore consolidamento del tasso di internazionalizzazione: circa il 45% degli arrivi sono risultati da Pesi stranieri, soprattutto Germani, Austria, Francia, Regno Unito e Usa.

Il tutto grazie a un aumento dell’offerta ricettiva, verificatasi soprattutto nell’extralberghiero. Lo scorso anno i visitatori delle cantine del Distretto del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene sono stati più di 380 mila, raddoppiati nell’arco degli ultimi 10 anni.

Il consolidamento dell’offerta e dei servizi alla clientela da parte delle aziende vitivinicole, come eventi dedicati, degustazioni tematiche e visite che legano la cantina al territorio, sono i driver da cui la zona può ripartire e guardare il futuro con meno preoccupazione.

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Vernaccia di San Gimignano Docg 2019, Cantine Bonacchi

(4 / 5) La Vernaccia di San Gimignano, primo vino a ricevere la “Doc” nel 1966, è ben rappresentata da Cantine Bonacchi. Una realtà attiva da tre generazioni nel cuore della Toscana, che oggi può contare su quasi 90 ettari nei vari areali del Chianti e del Brunello di Montalcino.

La Vernaccia di San Gimignano Docg 2019 di Cantine Bonacchi si aggiudica a 4 cestelli della spesa nella degustazione alla cieca di Vinialsuper, risultando così tra le migliori in vendita al supermercato, anche nel rapporto qualità prezzo.

LA DEGUSTAZIONE
Giallo paglierino luminoso. Al naso gioca fra fresche note erbacee e piacevoli sentori di frutta gialla ed agrumi. Il sorso è asciutto e pulito. Di buon corpo e piacevolmente sapido in bocca, chiude sul frutto, sulle foglie di thè e su una mineralità accennata.

In definitiva, la Vernaccia 2019 di Cantine Bonacchi è un vino bianco versatile, di piacevole beva. Perfetto per l’aperitivo ma anche buon compagno di primi piatti, pesce o carni bianche.

Acquistabile presso: Esselunga

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Altro che crisi: Consorzio del Barolo sotto attacco per un “no” al giornalista prezzolato

Si è proposto al Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani come “brand ambassador” e “organizzatore di grandi eventi internazionali”. Al “no” del presidente Matteo Ascheri e del suo entourage, ha messo sotto attacco la Denominazione con diversi articoli dai toni scandalistici, per vendicare l’affronto.

La “brutta storia” del Barolo, in un anno difficile come il 2020, non è legata tanto alle difficoltà di mercato causate dall’emergenza Covid e da un’Horeca a mezzo servizio. Quanto alla “vena poetica”, vendicativa ed egocentrica, di un giornalista deluso dal mancato ingaggio.

Un tranello ben architettato, in cui sta cascando mezza stampa italiana, protagonista di titoli che – prendendo in considerazione qualche estemporaneo, annuale “taglio prezzo” natalizio della Grande distribuzione – sembrano voler denigrare più l’operato del Consorzio che analizzare a fondo il fenomeno, con la responsabilità che si deve a chi ha l’onere e l’onore di informare i lettori.

Nel mirino, così, finiscono due tra i manager più dinamici (e invidiati) del panorama vitivinicolo italiano: Matteo Ascheri e Andrea Ferrero, rispettivamente presidente e direttore del “Bureau” che tutela le pregiatissime denominazioni piemontesi delle Langhe e del Roero.

In particolare, la ritorsione prende avvio su un blog di settore a fine novembre 2020. In un post, si denuncia la presenza di un Barolo 2015 in promozione a 9,90 euro nei supermercati Esselunga. Un prezzo ritenuto scandaloso – per certi versi a buona ragione – per la pregiata Denominazione. Nel mirino, tuttavia, non finisce né l’insegna, né la cantina produttrice.

Il primo capro espiatorio, non a caso, è proprio Ascheri, menzionato addirittura nel titolo e criticato – ancora una volta non a caso – anche per gli eventi internazionali del Consorzio di Tutela a New York (500 consumatori in due ore per l’evento aperto al pubblico nell’ambito del Barolo & Barbaresco World Opening del 4 febbraio, al Center415 di Midtown Manhattan). In secondo luogo si cita il direttore Andrea Ferrero e, a ruota libera, il Consorzio.

Di lì a pochi giorni, lo stesso blog – sul quale era apparsa in estate la notizia del presunto ingaggio del titolare come brand ambassador dell’azienda Contratto (famiglia Rivetti) rivelatasi in poche ore una bufala – dà spazio al presidente della cantina produttrice del Barolo in promozione negli store Esselunga, un marchio privato denominato “Conte di Zanone“.

Stando al virgolettato, Piero Quadrumolo (nella foto), numero uno di Terre da Vino, cooperativa sociale di Castiglione Falletto produttrice della private label dell’insegna di Milano, coglie l’occasione per scagliarsi – a sua volta – sul Consorzio e i suoi associati, attribuendo in sostanza all’ente le responsabilità del prezzaccio.

Dopo mie pressioni quasi in solitaria per ridurre le rese – avrebbe dichiarato il numero uno della cooperativa delle Langhe – i produttori, a grande maggioranza, hanno respinto la proposta, preferendo che fosse il libero mercato a riallineare domanda e offerta: così il prodotto ha perso 1-1,5 Euro/litro.

Alla richiesta dell’Esselunga di fare una promo sul Barolo per Natale, abbiamo proposto un prezzo in linea con il mercato, con il quale sia noi che la catena abbiamo un margine corretto“.

Tutto vero, ma non esattamente “tutto”. Il blog in questione, di fatto, non sa che Terre del Barolo, altra cooperativa di di Castiglione Falletto operante sul mercato con svariati nomi (vera storpiatura della legislazione vitivinicola italiana), ha acconsentito alla vendita di Barolo in Gdo a cifre ben più basse di 9,90 euro, in tempi non sospetti.

https://www.vinialsupermercato.it/chi-ha-ucciso-il-barolo-tigros-le-calende/

Il 27 ottobre 2017, l’unica testata italiana indipendente specializzata nella critica del vino in vendita nella Grande distribuzione, Vinialsupermercato.it (network WineMag), riferiva infatti il caso del Barolo “Le Calende”, in vendita da Tigros a 8,99 euro: quasi un euro in meno rispetto al prezzo del “Conte di Zanone” di Terre da Vino.

Anche in quel caso, con buona pace del portafogli dell’insegna e del produttore. Periodo (fine ottobre, lontano da Natale) e insegna diversa (Tigros al posto Esselunga) fanno ben comprendere come possano capitare, in un canale come la Gdo, prezzi “stracciati” anche per il Barolo, utilizzato come “prodotto civetta” sui volantini dei supermercati.

Un fenomeno difficilmente gestibile dai Consorzi del vino italiano, che non hanno voce in capitolo (diretta) in materia di posizionamento prezzo nei canali distributivi. Sembra abbastanza, ma non è ancora tutto.

Mentre parte della critica enogastronomica italiana pare concentrata, nelle ultime settimane, all’annientamento sistematico del Consorzio di Tutela di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, nonché dei suoi primi attori Ascheri e Ferrero, al 30 novembre il Barolo segna un +9% nella produzione e l’aggregato delle Denominazioni un +0,5% (fonte Consorzio). Più bottiglie da vendere, dunque. A che “prezzo”? Lo dirà il mercato.

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Vini al supermercato

Da Hofstatter a Firriato: big del vino italiano in promozione sui volantini dei supermercati

Torna la consueta analisi sui migliori vini presenti sui volantini dei supermercati italiani, con la sorpresa dei tanti “big” del vino italiano Horeca in promozione in Gdo, almeno sino alla prima metà di dicembre 2020. Da Hofstatter a Firriato, sono moltissimi i “volti noti” riscontrabili, spulciando attentamente le offerte.

Ci sono Donnafugata, Feudi di San Gregorio, Illuminati, Mastroberardino, Planeta, Poggio Salvi, Schiopetto, Tasca d’Almerita e Tenute Rubino, senza dimenticare gli abituè come Berlucchi, Cesarini Sforza e Ferrari.

Tra le insegne, è Il Gigante a battere a mani basse la concorrenza delle altre catene, grazie a un volantino ricco di etichette da acquistare “a cartoni”, non solo in vista di Natale 2020. Bene anche Carrefour. Benino Esselunga ed Ipercoop. Qualche offerta valida, ovviamente, non manca anche negli altri supermercati. Il quadro completo.


Volantino A&O, dal 30 novembre al 15 dicembre – “Fantasia di offerte”
Prosecco Marca oro Valdo: 3,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Zonin: 2,99 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Le antiche mura: 4,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Brut Maximilian I: 2,99 euro (3 / 5)
Asti Spumante Docg: 3,98 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Grasparossa Il Baluardo: 2,99 euro (4,5 / 5)

Merlot Grave “Le vie dell’uva”: 2,49 euro (3 / 5)
Aglianico “Le vie dell’uva”: 2,49 euro (3 / 5)
Trebbiano abruzzese “Le vie dell’uva”: 2,49 euro (3 / 5)

Ribolla gialla “Le vie dell’uva”: 2,49 euro (3 / 5)
Vermentino di Sardegna “Le vie dell’uva”: 2,99 euro (3 / 5)
Lacryma Christi rosso “Le vie dell’uva”: 4,50 euro (3,5 / 5)

Sauvignon “Le vie dell’uva”: 4,99 euro (3 / 5)
Valpolicella Ripasso “Le vie dell’uva”: 5,99 euro (3 / 5)
Vino Nobile di Montepulciano “Le vie dell’uva”: 6,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Bennet, dal 3 al 12 dicembre – “l villaggio del Natale – Magiche occasioni – Sotto costo”
Morellino di Scansano Doc La Mora: 3,90 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Sardegna Aragosta: 3,40 euro (3 / 5)
Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Valdo: 3,90 euro (3,5 / 5)

Spumante Dolce Gancia: 1,98 euro (3 / 5)
Dolcetto d’Alba Doc Duchessa Lia: 3,90 euro (3 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc Le Terre: 4,54 euro (3,5 / 5)

Vino rosso Glicine Corvo: 3,98 euro (3 / 5)
Spumante Brut Anniversay Bosca: 1,95 euro (2 / 5)
Spumante Moscato Tosti: 2,79 euro (3 / 5)

Spumante Brut Muller Thurgau Dolomiti Igt Cavit: 3,28 euro (3,5 / 5)
Spumante Metodo Classico Santa Cristina: 6,29 euro (3,5 / 5)

Volantino Bennet, dal 26 novemre al 9 dicembre – “Il villaggio del Natale – Montagne di dolcezza”
Spumante Moscato La Versa: 3.90 euro (3,5 / 5)
Spumante millesimato Cuvée Colli di Soligo: 2,40 euro (3 / 5)

Spumante Blanc de Blancs Sant’Orsola: 2,70 euro (2,5 / 5)
Spumante millesimato Ca’ Neri, Bottega: 2,90 euro (2,5 / 5)

Spumante Gran Dessert Duchessa Lia: 2,90 euro (2 / 5)
Prosecco Doc Treviso Rocca del Doge: 2,98 euro (3 / 5)

Champagne Veuve Aufray: 14,90 euro (4 / 5)
Grecanico La Fogliata: 1,99 euro (2,5 / 5)

Rosso Toscana Igt Santa Cristina: 4,90 euro (4 / 5)
Dolcetto d’Alba Fontana Fredda: 6,90 euro (4,5 / 5)


Volantino Carrefour Market, dal 1 al 13 dicembre – “Sconti fino al 50%”
Prosecco Doc Bio Porta dei Dogi: 4,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg Cecchi: 4,99 euro (3,5 / 5) “Carta Spesamica”

Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva Spinelli: 2,99 euro (5 / 5) “Carta Spesamica”
Lambrusco di Sorbara o di Castelvetro Doc Chiarli: 2,99 euro (3 / 5) “Carta Spesamica”

Rosso o Bianco Igt Le due Arbie Dievole: 5,90 euro (4,5 / 5) “Carta Spesamica”
Prosecco Doc Campo del Passo: 2,99 euro (3 / 5) “Carta Spesamica”

Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut Docg Jeio: 6,90 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Brut La Rocchetta: 11,89 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Tralcio Antico: 2,99 euro (3 / 5)

Volantino Carrefour Market, dal 1 al 24 dicembre – “Il Natale che vorrei”
Merlot Hofstatter: 8,90 euro (5 / 5) “Carta Spesamica”
Trentodoc Brut Terre d’Italia: 7,90 euro (3,5 / 5)

Ribolla Gialla Igt Del pompiere Schiopetto: 10,90 euro (5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Masciarelli: 7,90 euro (5 / 5)

Brunello di Montalcino Docg Tenuta Friggiali: 19,90 euro (5 / 5)
Franciacorta Satén Castelfaglia: 11,90 euro (5 / 5)

Falanghina del Sannio Doc Feudi di San Gregorio: 7,49 euro (5 / 5)
Champagne Charles Lafitte: 18,90 euro (5 / 5)

Prosecco Extra Dry o Dry Bellussi: 6,89 euro (4,5 / 5)
Franciacorta Extra Brut Catturich Ducco: 9,89 euro (5 / 5)

Prosecco Doc Bio Mionetto: 7,89 euro (3,5 / 5)
Trentodoc Cesarini Sforza: 9,79 euro (5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Oro puro Valdo: 11,59 euro (4,5 / 5)

Champagne Rosè Philipponat: 47,90 euro (5 / 5)
Champagne Brut Laurent Perrier: 35,90 euro (5 / 5)

Franciacorta Brut o Satén Principe di Franciacorta: 11,90 euro (4 / 5)
Pinot Grigio Doc Santa Margherita: 6,19 euro (5 / 5)

Sicilia Doc Chardonnay Chiaramonte Firriato: 7,90 euro (5 / 5)
Greco di Tufo Docg Feudi di San Gregorio: 8,90 euro (5 / 5)

Roero Arneis Docg Colle Rosa Araldica: 5,59 euro (3,5 / 5)
Alto Adige Doc Chardonnay Hofstatter: 8,29 euro (5 / 5) “Carta Spesamica”
Rosso di Montefalco Doc Vignabaldo: 4,99 euro (3,5 / 5) “Carta Spesamica”

Barolo Docg Fontanafredda: 16,90 euro (5 / 5)
Amarone della Valpolicella Classico Docg Villa Mondi, Terre d’Italia: 18,90 euro (4 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Tenute Rubino: 6,29 euro (5 / 5)
La Segreta Rosso o Bianco Planeta: 6,99 euro (5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Riparosso Illuminati: 4,49 euro (5 / 5)
Passito di Pantelleria Dop Carlo Pellegrino: 11,90 euro (5 / 5) “Carta Spesamica”


Volantino Carrefour, dal 1 al 13 dicembre – “Sconti fino al 50%”
Prosecco Doc Bio Porta dei Dogi: 4,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Bio Tralcio Antico: 3,20 euro (3 / 5)

Prosecco Treviso Extra Dry: 3,29 euro (3,5 / 5)
Cuvee 15.96 bianco Igt Volpe Pasini: 6,99 euro (4,5 / 5)

Chianti Classico Docg Cecchi: 4,99 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Riparosso Illuminati: 4,49 euro (5 / 5)

Pinot Grigio Provincia di Pavia Igt Terre Passeri 2,69 euro (2 / 5)
Spumante Rocca dei Forti Brut o Dolce: 1,99 euro (2 / 5)

Volantino Carrefour, dal 1 al 24 dicembre – “Il Natale che vorrei”
Merlot Hofstatter: 8,90 euro (5 / 5)
Trentodoc Brut Terre d’Italia: 7,90 euro (3,5 / 5)

Champagne Louis Roederer: 39.90 euro (5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Mionetto: 12,90 euro (4,5 / 5)

Ribolla Gialla Igt Schiopetto: 10,90 euro (5 / 5)
Trentodoc Rosè Ferrari: 13,90 euro (5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Masciarelli: 7,90 euro (5 / 5)
Campofiorin Veneto Igt Masi: 10,90 euro (4,5 / 5)

Brunello di Montalcino Docg Tenuta Friggiali: 19,90 euro (5 / 5)
Bolgheri Doc Le Colonne: 13,90 euro (4,5 / 5)

Franciacorta Blanc de Blanc Castelfaglia: 11,90 euro (4,5 / 5)
Terre Siciliane Igt Leone Tasca d’Almerita: 9,90 euro (5 / 5)

Falanghina del Sannio Doc Feudi di San Gregorio: 7,49 euro (5 / 5)
Alto Adige Doc Gewurztraminer Kossler: 8,70 euro (5 / 5) “Carta Spesamica”

Champagne Charles Lafitte: 18,90 euro (5 / 5)
Champagne Brut Laurent Perrier: 35,90 euro (5 / 5)

Franciacorte Max Rosè Berlucchi: 11,90 euro (5 / 5)
Franciacorta Extra Brut Ducco Catturich: 9,89 euro (5 / 5)

Cuvée Prestige Brut Bellussi: 7,90 euro (4,5 / 5)
Trentodoc Brut Altemasi: 8,90 euro (5 / 5)
Champagne Rosè Philipponat: 47,90 euro (5 / 5)

Metodo Classico I Fondatori: 12,90 euro (4 / 5)
Collio Doc Friulano Schiopetto: 15,69 euro (5 / 5)

Sicilia Igt Anthilia Donnafugata: 6,90 euro (5 / 5)
Sicilia Doc Chardonnay Chiaramonte Firriato: 7,90 euro (5 / 5)

Alsace Pinot Gris Cave de Turckheim: 6,90 euro (4 / 5)
Alto Adige Doc Gewurztraminer Nals Margreid: 7,99 euro (5 / 5)

Lugana Dop Terre d’Italia Villa Mondi: 6,29 euro (3,5 / 5)
Vermentino Toscana Igt Cala Forte Frescobaldi: 5,99 euro (3,5 / 5)

Barolo Docg Fontanafredda: 16,90 euro (5 / 5)
Amarone della Valpolicella Docg Costanera Masi: 29,90 euro (5 / 5)

Taurasi Docg Radici Mastrobernardino: 19,90 euro (5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Riserva Doc Zama Illuminati: 15,90 euro (5 / 5)

Montefalco Sagrantino Docg La Campana Cecchi: 8,90 euro (5 / 5)
Alto Adige Doc Pinot Nero Koessler: 7,90 euro (5 / 5) “Carta Spesamica”

Barbera d’Asti Superiore Docg Terre d’Italia: 5,49 euro (3,5 / 5) “Carta Spesamica”
Primitivo di Manduria Doc Terre d’Italia: 7,90 euro (3,5 / 5) “Carta Spesamica”

Brunello di Montalcino Docg Banfi: 22,80 euro (5 / 5)
Chianti Classico Docg Dievole: 12,50 euro (5 / 5)

Moscato d’Asti Terre d’Italia: 4,39 euro (3,5 / 5) “Carta Spesamica”
Sicilia Igt Zibibbo Ivam: 4,99 euro (3,5 / 5)

Passito di Pantelleria Dop Pellegrino: 11,90 euro (5 / 5)
Passito di Pantelleria Dop Kufùrà Terre d’Italia: 15,10 euro (5 / 5) “Carta Spesamica”


Volantino Coop, dal 26 novembre al 6 dicembre – “Conviene”
Chianti Docg Loggia dei Fiori: 2,39 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg La Gioiosa: 5,49 euro (3 / 5)

Langhe Nebbiolo Doc Le Calende: 4,95 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Duchessa Lia: 2,99 euro (3 / 5)

Morellino di Scansano Docg Cantina del Morellino: 4,49 euro (4,5 / 5) “Solo per i soci”
Spumante Muller Thurgau Cavit: 3,29 euro (3,5 / 5)

Volantino Coop, dal 26 novembre al 31 dicembre – “Il regalo di Natale Coop”
-25% su tutta la linea vini “Fior fiore Coop” (3,5 / 5)


Volantino Conad, dal 30 novembre al 9 dicembre – “Sotto costo”
Spumante Rocca dei Forti Dolce o Brut: 1,99 euro (2 / 5)
Piemonte Doc Moscato Cantine Volpi: 4,90 euro (4 / 5)

Vigneti delle Dolomiti Igt Muller Thurgau Santa Margherita: 3,99 euro (4 / 5)
Terre Siciliane Igt Corvo rosso o Glicine: 3,99 euro (3,5 / 5)

Terre Siciliane Igt Nero d’Avola Li Raci: 2,99 euro (3 / 5)
Salento Igt Primitivo Li Tamarici: 2,99 euro (3,5 / 5)

Franciacorta Alto Borgo: 8,90 euro (3,5 / 5)
Champagne Veuve Cliquot Ponsardin: 24,90 euro (5 / 5)

Trentodoc Rotari: 6,90 euro (5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore La Gioiosa: 4,99 euro (3 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Ca’ Val: 4,90 euro (3,5 / 5)
Ribolla Gialla Brut Villa Folini: 3,99 euro (3 / 5)

Volantino Conad, dal 10 ad 24 dicembre
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg Mionetto: 5,90 euro (3,5 / 5)
Champagne Imperial Moet & Chandon: 24,90 euro (5 / 5)

Champagne Cordon Rouge G.H. Mumm: 19,90 euro (5 / 5)
Trentodoc Ferrari: 8,90 euro (5 / 5)

Asti Docg Cinzano: 3,99 euro (3 / 5)
Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg La Gioiosa: 8,90 euro (3 / 5)

Spumante Pinot di Pinot Gancia: 2,99 euro (2,5 / 5)
Spumante Cinzano Dolce o Secco: 2,99 euro (2 / 5)

Asolo Prosecco Superiore Docg Ca’ Val: 4,90 euro (3,5 / 5)
Pantelleria Doc Liquoroso Pellegrino: 4,90 euro (3,5 / 5)

Brunello di Montalcino Docg Campone Frescobaldi: 16,90 euro (4,5 / 5)
Spumante Vigneti delle Dolomiti Igt Muller Thurgau Costalta: 3,49 euro (3,5 / 5)

Tentino Doc Pinot Grigio Costalta: 3,99 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Alba Superiore Doc Miniato: 4,90 euro (3,5 / 5)
Amarone della Valpolicella Docg Bolla: 18,90 euro (4,5 / 5)


 

Volantino Esselunga, dal 3 al 16 dicembre – “Buone offerte e felice convenienza”
Trentodoc Ferrari: 9,20 euro (5 / 5)
Prosecco Conegliano Valdobbiadene Superiore Docg Le Fade: 3,99 euro (5 / 5) “Sconto Fidaty”

Prosecco Rosè Zonin: 4,64 euro (3,5 / 5) “Sconto Fidaty”
Alto Adige Doc Gewurztraminer Cantina Bolzano: 6,95 euro (5 / 5) “Sconto Fidaty”

Chardonnay Terresomme: 2,70 euro (3 / 5) “Sconto Fidaty”
Passerina o Montepulciano d’Abruzzo Citra: 2,95 euro (3,5 / 5) “Sconto Fidaty”

Soave La Cappuccina: 3,49 euro (3,5 / 5) “Sconto Fidaty”
Grecanico o Syrah Nadarìa, Cusumano: 1,92 euro (5 / 5) “Sconto Fidaty”

Rosato di Provenza Mas Audibert: 7,90 euro (4 / 5)
Pinot Grigio o Cabernet Sauvignon Fantinel: 6,98 euro (4 / 5)

Chardonnay o Shiraz Yellow Tail: 4,19 euro (4 / 5) “Sconto Fidaty”
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro secco o amabile Cavicchioli: 1,95 euro (3,5 / 5) “Sconto Fidaty

Amarone della Valpolicella Docg Rocca Alata: 11,20 euro (4,5 / 5)
Barolo Docg Conte di Zanone: 9,90 euro (4,5 / 5)

Moscato Batasiolo: 3,07 euro (3,5 / 5) “Sconto Fidaty”
Chianti Docg Villa di Monte: 2,49 euro (3 / 5) “Sconto Fidaty”

Morellino di Scansano Docg Mantellassi: 3,95 euro (5 / 5) “Sconto Fidaty”
Negroamaro Cantina Due Palme: 1,99 euro (3,5 / 5) “Sconto Fidaty”
Carignano del Sulcis Calasetta: 4,19 euro (5 / 5) “Sconto Fidaty”


Volantino Famila, dal 3 al 12 dicembre – “Sottocosto”
Prosecco Doc Magre Valdo: 2,69 euro (3,5 / 5)
Asti Spumante Docg dolce Le vie dell’uva: 3,99 euro (3 / 5)

Chianti Doc Le vie dell’uva: 2,49 euro (3 / 5)
Trentodoc Rotari: 6,59 euro (5 / 5)
Moscato Spumante Tosti: 2,59 euro (3,5 / 5)


Volantino dal 4 al 13 dicembre – “Sottocosto”
Sangiovese Tenuta Amalia: 1,99 euro (2,5 / 5)
Alto Adige Pinot Nero Le vie dell’uva: 7,92 euro (3,5 / 5)

Pecorino Igt La Piuma: 2,19 euro (3 / 5)
Colli Bolognesi Doc Pignoletto Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Lacrima di Morro d’Alba Doc Badiali: 2,69 euro (3 / 5)
Rosso Rubicone Igt Aulente San Patrignano: 4,99 euro (3,5 / 5)

Verdicchio Santa Barbara: 3,49 euro (3 / 5)
Offida Doc Passerina Moncaro: 3,90 euro (3,5 / 5)

Falanghina del Sannio Doc Mastrobernardino: 6,32 euro (5 / 5)
Pinot Grigio Santa Margherita: 5,90 euro (5 / 5)

Amarone della Valpolicella Docg Sartori: 16,90 euro (5 / 5)
Sangiovese Superiore Beccafico: 3,83 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Melini: 3,59 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg La Mora: 4,42 euro (4,5 / 5)

Spumante Anniverary Bosca: 1,99 euro (2 / 5)
Asti Spumante Docg Le vie dell’uva: 3,29 euro (3 / 5)

Spumante Millesimanto Chateau Blanc: 2,44 euro (2 / 5)
Prosecco Docg La Gioiosa: 4,87 euro (3 / 5)

Franciacorta Satèn Duca Diseo: 8,90 euro (3,5 / 5)
Champagne brut Lamotte: 16,50 euro (4,5 / 5)


Volantino Gulliver, dal 4 al 14 dicembre – “Promoshow”
Franciacorta Cuvée Imperiale Berlucchi: 9,90 euro (5 / 5)
Barbera Doc o Bonarda Doc Le Cascine: 2,49 euro (1,5 / 5)

Oltrepò Pavese Spumante Brut o Moscato Dolce Torrevilla: 3,89 euro (4 / 5)
Moscato d’Asti docg Duchessa Lia: 4,39 euro (3 / 5)

Prosecco Docg Col del Sole: 4,99 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Brut Castelfaglia: 10,49 euro (4,5 / 5)

Prosecco Doc Santa Margherita: 3,99 euro (3,5 / 5)
Ortrugo Doc o Gutturnio Doc Valtidone: 2,49 euro (3,5 / 5)

Barbera o Dolcetto d’Alba Doc F.lli Giacosa: 4,69 euro (4 / 5)
Piemonte Albarossa Doc Calvesana: 2,99 euro (5 / 5)

Oltrepò Pavese Pinot Nero Giorgi: 5,49 euro (5 / 5)
Vini Frizzanti Maschio: 2,49 euro (3 / 5)


Volantino Il Gigante, dal 30 novembre al 9 dicembre – “Sottocosto”
Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg Gran Cuvèe Coste Petrai: 4,99 euro (3,5 / 5)
Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc Comm. Pastori: 1,79 euro (1,5 / 5)

Trentino Doc Gewurztraminer Allegorie: 6,30 euro (4 / 5) “Blucard”
Cortese del Monferrato Doc Barlet Cantina del Monferrato: 3,39 euro (5 / 5) “Blucard”

Ortrugo Frizzante Doc Dante 25: 2,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Pignoletto Frizzante Modena Doc Villa Cialdini Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Vernaccia di San Gimignano Docg Fattoria il Palagio: 3,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Terre di Chieti Igt Pecorino Sinello: 3,79 euro (4 / 5) “Blucard”

Vermentino di Sardegna Doc Cala dei Mori: 4,39 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Sicilia Doc Viogner Gurgò Cantine Paolini: 3,79 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Custoza Doc Nuve: 4,99 euro (4 / 5) “Blucard”
Soave Classico Doc Corte Menini Le Mandolare: 4,39 euro (5 / 5) “Blucard”

Lugana Doc Vigne di Gema: 6,29 euro (4,5 / 5) “Blucard”
Erbaluce di Caluso Docg Serchè Produttori del Monferrato: 3,49 euro (5 / 5) “Blucard”

Prosecco Conegliano Valdobbiadene Superiore Extra Dry Porta Leone: 4,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Ortrugo dei Colli Piacentini Doc La Valorosa: 2,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Brunello di Montalcino Docg Campone Frescobaldi: 14,99 euro (4,5 / 5) “Blucard”
Rosso di Montalcino Doc Poggio Salvi: 7,99 euro (5 / 5) “Blucard”

Barolo Docg Produttori Portacomaro: 14,99 euro (4,5 / 5) “Blucard”
Sicilia Doc Nero d’Avola Gurgò Cantine Paolini: 3,79 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Sagrantino Montefalco Docg Guado alle Chiavi: 8,49 euro (4 / 5) “Blucard”
Amarone della Valpolicella Docg Pagus Bisano, Cantina di Verona: 15,59 euro (5 / 5) “Blucard”

Spanna Doc Il Massoroccato: 4,99 euro (4 / 5) “Blucard”
Bonarda Doc Comm. Pastori: 2,99 euro (1,5 / 5) “Blucard”

Gutturnio frizzante Doc La Valorosa: 2,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Maremma Toscana Doc Pian del buttero Petracchi: 4,49 euro (4 / 5) “Blucard”

Rosso di Montepulciano Doc Vecchia cantina di Montepulciano: 2,79 euro (4,5 / 5) “Blucard”
Dolcetto D’alba Doc Sansilvestro: 3,89 euro (4,5 / 5) “Blucard”

Barbera del Monferrato Superiore Docg Serchè: 3,99 euro (5 / 5) “Blucard”
Grignolino Doc Barlet Monferrato: 3,39 euro (4 / 5) “Blucard”

Nebbiolo d’Alba Doc Produttorio di Portacomaro: 4,99 euro (4 / 5) “Blucard”
Valpolicella Ripasso Docg Pagus Bisano, Cantina di Verona: 6,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Gutturnio frizzante Doc Dante 25: 2,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Lambusco Emilia Igt Senzatemo Riunite: 2,99 euro (5 / 5) “Blucard”

Lambrusco Grasparossa Doc Il Baluardo Chiarli: 2,99 euro (4,5 / 5) “Blucard”
Chianti Docg Piandaccoli: 4,99 euro (5 / 5) “Blucard”

Chianti Riserva Docg Le Pieve: 3,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Chianti Classico Docg Il Palagio: 4,79 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Vino Nobile di Montepulciano Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 5,49 euro (5 / 5) “Blucard”
Merlot Toscana Igt Colle al Sasso Petracchi: 3,89 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Rosso di Montefalco Doc Ligajo: 4,49 euro (4 / 5) “Blucard”
Roscio Amerino Rosso Igp Castello delle Regine: 3,89 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva Sinello: 3,89 euro (5 / 5) “Blucard”
Susumaniello Salento Igp Selezione Luigi Guarini: 4,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Primitivo di Manduria Doc Selezione Luigi Guarini: 4,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Cirò Rosso Classico Superiore Doc Riserva Caparra & Siciliani: 3,99 euro (5 / 5) “Blucard”

Nero d’Avola Sicilia Doc Fazio: 2,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Roero Arneis Docg Produttori di Portacomaro: 4,99 euro (4,5 / 5) “Blucard”

Chardonnay Igt Provincia di Pavia Comm. Pastori: 2,99 euro (1,5 / 5) “Blucard”
Ribolla Gialla Igt Borgo dei Vassalli: 4,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Vermentino di Toscana Igt Cala Forte Frescobaldi: 4,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Bianco Vergine della Valdichiana Doc Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,79 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Bianco d’Ameria Igp Castello delle Regine: 3,89 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Verdicchio Castelli di Jesi Classico Doc Monte Schiavo Villa Le Querce: 2,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Greco di Tufo Docg Conti Uttieri: 4,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Colomba Platino Igt Duca di Salaparuta: 7,19 euro (5 / 5) “Blucard”

Grillo Sicilia Doc Fazio: 2,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Sangiovese Rosato Toscana Igt Vecchia Cantina: 2,79 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Rosè Toscana Igt Cala Forte Frescobaldi: 5,59 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Alta Langa Docg Brut Metodo Classico, San Silvestro Vini: 7,99 euro (5 / 5) “Blucard”

Spumante Brut Muller Thurgau Trentino Allegorie, Concilio: 4,49 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Prosecco Doc Extra Dry Aneri: 5,49 euro (5 / 5) “Blucard”

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene  Dry Docg Coste Petrai: 7,49 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Spumante Millesimato Brut Porta Leone: 2,99 euro (3,5 / 5) “Blucard”

Prosecco Conegliano Docg Astoria: 5,59 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Spumante Ortrugo Doc Piani Castellani: 4,59 euro (3,5 / 5) “Blucard”
Vino Liquoroso IGT Grecale Florio: 5,59 euro (4,5 / 5) “Blucard”



Volantino Iperal, dal 3 al 12 dicembre – “Sottocosto”
Spumante Le Bollè bianco o rosè: 2,25 euro (3 / 5)
Prosecco Docg Oro o Prosecco rosè Doc Valdo: 4,79 euro (3,5 / 5)

Cannonau o Vermentino di Sardegna Doc Dolianova: 3,10 euro (3,5 / 5)
Vino frizzante Tavernello bianco o rosato: 1,99 euro (3 / 5)

Vini assortiti Il Gaggio: 1,99 euro (1 / 5)
Chianti Oro, Chianti Riserva Docg o Orvieto Docg Piccini: 4,29 euro (5 / 5)


Volantino Iper  La grande I, fino al 6 dicembre – “Grande gusto”
Chianti Docg “Arancio” Piccini: 2,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc o Spumante Pink Cuvèe Terre Nadin : 3,99 euro (3 / 5)

Prosecco Treviso Doc rosè Gasparetto: 3,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc o Frizzante tappo spago extra dry Gasparetto: 2,99 euro (3,5 / 5)

Pecorino spumante Brut Bio Zetis: 3,99 euro (3,5 / 5)
Soave Doc spumante extra dry Villa degli Olmi: 2,59 euro (3 / 5) “Carta vantaggi”

Nero d’Avola o Grillo Sicilia Doc Rapitalà: 3,99 euro (5 / 5)
Falanghina del Sannio Doc Mastrobernardino: 5,99 euro (5 / 5)
Spumante Blanc de Blanc Terre Nadin: 2,99 euro (3 / 5)

Cannonau o Vermentino di Sardegna Desigio Doc Cantina Pedres: 3,89 euro (3 / 5)
Terre Siciliano Igt bianco o rosso Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola Plumbago o Alastro Sicilia Doc Planeta: 7,90 euro (5 / 5)
Primitivo di Manduria o Negroamaro Notte Rossa: 5,49 euro (5 / 5) “Carta vantaggi”

Chianti superiore Docg La Rupe: 4,19 euro (5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc San Silvestro: 4,49 euro (4,5 / 5) “Carta vantaggi”

Morellino di Scansano Docg Sigillo Rosso Piccini: 4,49 euro (5 / 5)
Cabernet o Merlot Toscana Igt I Rovi: 4,19 euro (3,5 / 5)

Bonarda o Barbera Le Cascine: 1,99 euro (1,5 / 5) “Carta vantaggi”
Valpolicella Doc Classico Superiore La Sorte: 4,49 euro (3,5 / 5)

Friulano Doc o Refosco Igt Borgo Canedo: 2,99 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Ripasso Classico Superiore Doc Bolla: 5,90 euro (3,5 / 5) “Carta Vantaggi”
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro secco o amabile Righi: 2,49 euro (3,5 / 5) “Carta Vantaggi”


Volantino IperCoop, fino al 18 dicembre – “Sconti fino al 50”
Franciacorta Cuvée Imperiale Berlucchi: 8,29 euro (5 / 5)
Prosecco Docg Extra dry Bolla: 3,69 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Docg, Monferrato Chiaretto, Piemonte Cortese, Bonarda o Chardonnay Doc Poggio Mandrina: 2,59 euro (3 / 5)
Spumante Moscato Duchessa Lia: 2,69 euro (3 / 5)

Barbaresco Docg Basarin Giacosa Leone: 11,49 euro (4 / 5)
Spumante Rocca dei Forti: 2,15 euro (2 / 5)

Bonarda, Muller Thurgau o Sauvignon Blanc Le Cascine: 1,99 euro (1,5 / 5)
Trentino Doc Muller Thurgau Mezzacorona: 3,49 euro (3,5 / 5) “Sconto soci”
Rosso Toscana Igt Banfi: 3,99 euro (4 / 5) “Sconto soci”

Volantino IperCoop, dal 23 novembre al 31 dicembre – “Eccellenze enogastronomiche”
-25% su tutta la liena vini Fior fiore coop (3,5 / 5)


Volantino Mercatò Big, dal 30 novembre al 9 dicembre – “Il nostro imperdibile sottocosto”
Vino Botte buona, vari tipi: 1,25 euro (3 / 5)
Roero Arneis Terredavino: 3,69 euro (3,5 / 5)

Prosecco Zonin: 2,89 euro (3,5 / 5)
Fresa d’Asti Duchessa Lia: 3,90 euro (3 / 5)

Dolcetto d’Alba Terre del Barolo: 2,99 euro (3 / 5)
Glicine bianco Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Turà Igt Lamberti: 2,09 euro (3 / 5)
Langhe Favorita Sartirano: 2,99 euro (3,5 / 5)

Piemonte Doc Moscato Capetta: 3,19 euro (3,5 / 5)
Asti Spumante Martini: 4,19 euro (4,5 / 5)

Spumante Pinot di Pinot Gancia: 3,09 euro (2,5 / 5) “Fadelitycard”
Prosecco Valdobbiadene Docg La Gioiosa: 4,39 euro (3 / 5) “Fidelitycard”
Bracchetto d’Acqui Le vie dell’uva: 3,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam “Grandi Occasioni”, fino al 16 dicembre
Spumante Trento Doc, Cesarini Sforza: 6,99 euro (5 / 5)
Prosecco Superiore Docg Valdobbiadene millesimato: 3,99 euro (3 / 5)

Vini Igp Terre Siciliane (6 bottiglie): 9,96 euro (2,5 / 5)
Spumante Ribolla Gialla, Astoria: 2,99 euro (3 / 5)
Vini Doc Vigneti Romio, Caviro: 2,99 euro (4 / 5)

Spumante Muller Thurgau, Cavit: 3,29 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Alba Doc, Terredavino: 3,50 euro (3,5 / 5)

Vini Doc Sicilia Kinisia, Cantine Birgi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Vini toscani Collezione Oro, Piccini: 3,99 euro (5 / 5)

Vigneti delle Dolomiti Igt Muller Thurgau Santa Margherita: 3,99 euro (4 / 5)
Vini Friuli Colli Orientali Lis Cretis, Tenimenti Civa: 4,99 euro (4,5 / 5)

Franciacorta Docg Noble Brut, Cà d’Or: 7,99 euro (5 / 5)
Champagne Cuvèe Privilège, G.H. Mumm: 21,90 euro (5 / 5)

Morellino di Scansano Docg, Sensi: euro (3,5 / 5)
Valpolicella Ripasso Doc La Sogara, Cottini Spa: 4,99 euro (4 / 5)


Volantino Tigros, dall’1 al 9 dicembre – “Grandi Marche”
Prosecco Zonin: 2 pezzi 6,00 euro (3,5 / 5)
Spumante Maximilian I Muller Thurgau Durello o Garda: 2,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Traviso Maschio: 3,69 euro (3,5 / 5)

Asolo Prosecco Superiore Docg Dal Bello: 4,79 euro (3,5 / 5)
Prosecco Docg o Prosecco Rosè Doc La Gioiosa: 4,99 euro (3 / 5)

Asolo Prosecco Superiore Docg Ca’ Val: 5,58 euro (3,5 / 5)
Trentodoc Rotari Brut o Rosè: 6,90 euro (5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Docg Ca’ Val: 6,90 euro (3,5 / 5)
Metodo Classico Oltrepò Pavese Docg Tenuta San Zeno: 6,90 euro (3,5 / 5)

Trentodoc Cesarini Sforza: 7,99 euro (5 / 5)
Cartizze Docg Mionetto: 11,90 euro (4,5 / 5)

Franciacorta Villa Brut o Satèn Villa Crespia: 12,90 euro (5 / 5)
Barbare Pavia Igt o Bonarda Oltrepò Doc F.lli Maggi: 1,49 euro (0,5 / 5)

Orvieto Classico Doc, Chianti Riseva Docg, Chianti Superiore Docg Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)
Malvasia, Ortrugo, Gutturnio, Bonarda Doc Cantina Valtidone: 2 pezzi 5,00 euro (3,5 / 5)

Nerello Mascalese o Catarratto Igt Terre Siciliane: 2,39 euro (3,5 / 5)
Sauvignon, Refosco dal Peduncolo Rosso, Traminer, Cabernet Sauvignon Doc Ca’ Vescovo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Pecorino di Chieti Igt, Passerina di Chieti Igt, Trabbiano d’Abruzzo Doc, Montepulciano d’Abruzzo Doc Rue Piane, Spinelli: 2,39 euro (5 / 5)
Pinot Grigio veneto Igt, Primitivo Salento Igt, Montepulciano d’Abruzzo Doc, Chianti Docg Natale Verga: 2,99 euro (2,5 / 5)

Vermentino di Gallura Docg o Cannonau Doc Li Nibaj: 4,49 euro (3,5 / 5)
Trentino Doc Muller Thurgau, Marzemino, Merlot Grigolli: 2,99 euro (3 / 5)

Nobile di Montepulciano Docg Vecchia Cantina: 5,90 euro (5 / 5)
Lugana Dop Ca’ Maiol: 6,99 euro (5 / 5)

Etna Doc bianco o rosso Camporè: 6,49 euro (3,5 / 5)
Vini frizzanti Tavernello bianco o rosato: 2 pezzi 3,00 euro (3 / 5)


Volantino Unes/U2, dal 2 al 15 dicmebre – “Sotto costo”
Dolcetto d’Alba Docg Marchesi di Barolo: 6,59 euro (5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Campone Frescobaldi: 15,90 euro (4,5 / 5)

Amarone della Valpolicella Docg Costanera Masi: 29,90 euro (5 / 5)
Grechetto Colli Martani Doc Terre della Custodia: 3,59 euro (4,5 / 5)

Grignolino d’Asti MMXX: 3,99 euro (3,5 / 5)
Corte Vecchia I Mori: 6,95 euro (3,5 / 5)

Spumante Muller Thurgau Cavit: 2,99 euro (3,5 / 5)
Marsala Semicecco Pellegrino: 3,99 (3,5 / 5)
Vin Santo del Chianti I Mori: 6,95 euro [usr 3.5

*Alcune promozioni potrebbero non essere disponibili su scala nazionale

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Vini al supermercato

Vini al super e pandemia: torna di moda il bottiglione e crescono i vini di fascia alta

“Vecchio bottiglione, quanto tempo è passato. Quanti ricordi fai rivivere tu, quante canzoni…”.  Avesse avuto una colonna sonora, quella dell’incontro “Vino e grande distribuzione di fronte al cambiamento” avrebbe suonato, più o meno, così. A dire che sulla tavola degli italiani torna di moda il bottiglione da 1,5 litri, ancor più di quanto crescano i vini di fascia alta, è una ricerca condotta da Iri sugli acquisti di vini al super – ovvero nel canale Gdo – nei primi 10 mesi del 2020.

Un focus sui riflessi dell’emergenza Covid-19 sui consumi di vino “pop” e non solo nel Bel paese, in un periodo segnato da misure restrittive che hanno coinvolto quasi esclusivamente l’Horeca, lambendo solo di striscio alcune insegne del retail, in alcune regioni (vedi il clamoroso caso della Lombardia).

Inevitabile, dunque, la crescita della Gdo. Ma fino a che punto? A rispondere, durante l’incontro digital organizzato nell’ambito di Wine2WineVinitaly 2020, è stato Virgilio Romano, Business Insight Director di Iri.

La crescita rispetto al 2019 è stata del 5,3% per il vino fermo e del 10,4% per gli spumanti. In leggera crescita i prezzi medi registrati a scaffale nei primi 10 mesi del 2020: +1,4%. La crescita maggiore del segmento si è registrata nel primo semestre, che non a caso è coinciso con il primo lockdown da Coronavirus.

A luglio, agosto e settembre, il trend si è riallineato non solo al 2019, ma agli anni precedenti. La seconda ondata di positivi al Covid-19, a ottobre è coinciso col nuovo balzo in avanti del vino al supermercato, rispetto all’anno precedente. Curva del virus e Horeca ridotto all’osso, insomma, hanno inciso sulle performance enologiche della Grande distribuzione.

Il dato complessivo recisa un + 6,9% a valore + 5,3% a volume, nei primi 10 mesi del 2020. Nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, gli italiani hanno acquistato 20 milioni di litri in più rispetto a 2019 in Gdo.

Cifre sbalorditive anche per gli spumanti, tra croce e delizia: le bollicine italiane vendute dai retailer, sempre secondo la ricerca Iri, sono riuscite a ribaltare il dato negativo (2 milioni di litri in meno) del periodo pasquale (meno aggregazione, meno feste in famiglia, meno brindisi a causa di Covid-19 e relativi Dpcm) e sarebbero in corsa per il record assoluto di consumi in questo 2020.

Curiosa anche la crescita del libero servizio piccolo, ovvero dell’acquisto a scaffale in punti vendita di superficie compresa tra i 100 e i 400 metri quadrati: questo il “cluster” che è cresciuto di più, grazie alla presenza di numerosi punti vendita nei centri urbani, facilmente raggiungibili anche a fronte delle misure restrittive.

Il libero servizio piccolo, grazie alla pandemia cresce del 3,2% da inizio anno. Quanto alle categorie merceologiche, sono i vini da tavola quelli che hanno registrato l’incremento maggiore delle vendite. Al contempo, le prime cinque categorie prezzo (a partire dal top di gamma) sono quelle che hanno perso di più.

Crescono in misura maggiore – e questa è una buona notizia per il potenziale ingresso in Gdo di vini sino ad ora riservati esclusivamente all’Horeca dalle cantine italiane – i vini tra i 3 e i 10 euro, quelli cioè nella pancia dell’assortimento di un supermercato medio.

Alto trend positivo quello della marca del distributore (Mdd), ovvero la Private label. Le insegne che vi hanno investito negli ultimi anni (Coop e Gruppo Selex, per citarne due) hanno registrato durante i primi 10 mesi del 2020 la crescita più alta assoluta: + 8,7% vino e + 10,8% gli spumanti. Tra i formati, a colpire è la crescita del bottiglione: + 29,6% il formato da 1,50 litri, in calo vertiginoso negli ultimi 10 anni.

La ricerca presentata da Virgilio Romano ha messo in luce anche l’aumento delle vendite online. Lo studio condotto da Iri con l’Università Cattolica di Milano ha dimostrato che il 52,1% degli acquisti sul canale è stato compiuto per la prima volta assoluta da molti utenti durante la pandemia.

Tra questi, la metà continuerà a fare acquisti online. L’e-commerce pesava nel 2019 lo 0,6% delle vendite di vino: nei primi dieci mesi del 2020 vale l’1,1%. Un dato che le imprese del settore più attente non possono più mettere sotto lo zerbino. Se non altro in un ottica di diversificazione, resa ancora più necessaria dalle chiusure dell’Horeca, a livello internazionale.

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Vini al supermercato

Patto sul vino in Gdo: i supermercati aprono le porte alle etichette Horeca

La Grande distribuzione, ovvero il mondo dei supermercati, apre le porte alle etichette di vino Horeca, ovvero a quei vini top di gamma sin ora riservati dalle cantine italiane a enoteche e ristorazione. È quanto emerge dall’incontro online andato in scena a Wine2Wine, versione digitale di Vinitaly 2020.

Una necessità già prospettata dal nostro network di testate (Vinialsupermercato.it e WineMag.it, incentrate rispettivamente su Gdo e Horeca) in occasione del primo lockdown, attraverso la proposta di un “Patto sul Vino in Gdo” che coinvolgesse realtà produttive sin ora escluse della distribuzione moderna.

La Grande distribuzione come “arma” del vino italiano, contro dazi e virus: perché no?

Ospiti del dibattito, intitolato “Vino e grande distribuzione di fronte al cambiamento”, oltre a Virgilio Romano dell’Istituto di Ricerca IRI, anche Mirko Baggio, Responsabile vendite Gdo di Villa Sandi e membro di Federvini ed Enrico Gobino, Marketing Director del Gruppo Mondodelvino e membro di Unione Italiana Vini.

Per il Retail: Gianmaria Polti, Responsabile Beverage – Carrefour; Alessandra Corsi, Direttore marketing dell’offerta e Mdd – Conad; Francesco Scarcelli, Responsabile Vini, Birre, Bevande Alcoliche Coop Italia e Fabio Sordi, Direttore commerciale del Gruppo Selex.

Alla base della conferma dell’apertura della Grande distribuzione nei confronti delle etichette Horeca ci sono i dati di vendita del vino italiano nei supermercati, durante i primi 10 mesi del 2020.

Come sottolineato dalla ricerca Iri presentata da Virgilio Romano, a subire l’incremento maggiore dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sono stati i vini di fascia medio alta, con un prezzo compreso tra i 3 e i 10 euro.

Importante, più in generale, l’incremento a valore rispetto al 2019 (+6,4%) e in volume (+5,4%), che portano ad oltre il 50% il dominio della Gdo tra i player della distribuzione (l’online è cresciuto sino a quota 1,1%).

Vignaioli in Gdo, missione possibile. Il buyer Vino di Coop Italia: “Aperti al dialogo”

Come già dichiarato a WineMag.it il 9 maggio, il category Francesco Scarcelli ha ribadito la disponibilità di Coop a trattare con le cantine italiane sino ad ora concentrate sull’Horeca, a patto che “il rapporto sia duraturo e ci si concentri sulla creazione di dinamiche a medio lungo periodo”.

“Non abbiamo bisogno di ulteriori etichette dedicate dalle cantine alla Gdo – ha sottolineato – ma di etichette con una storicità e un nome già riconosciuto nell’Horeca, da poter mettere a scaffale. Sarà poi compito delle insegne valolizzarle a dovere, in primis sul fronte di un prezzo congruo”.

“La nostra esperienza con la marca privata ‘Fior Fiore Coop’, del resto, che con Amarone, Brunello e Barolo supera i 25 euro, ci dimostra che il consumatore è disposto a spendere per vini di cui conosce la tradizione e il valore”, ha precisato Scarcelli.

Dello stesso parere Gianmaria Polti di Carrefour: “Stiamo assistendo a un trade-up degli acquisti, con i vini tra i 7 e i 10 euro che subiscono l’incremento maggiore nelle vendite. Per negoziare bisogna avere una controparte che, sino ad ora, è mancata: sono mancate le cantine blasonate, sempre rimaste diffidenti nei confronti della Grande distribuzione, a torto o ragione”.

“La pandemia – ha aggiunto Polti – ha cambiato gli scenari: oggi assistiamo all’avvicinamento di una buona parte di queste cantine alla Gdo, che non snobbano più questo canale in grado di svolgere un ruolo importante in questi mesi segnati dal Covid-19”.

Secondo Polti, “la negoziazione tra cantine e Grande distribuzione non deve più spaventare”. Una prova? “Nell’ultimo mese – ha sottoineato il category di Carrefour – abbiamo venduto più Prosecco Docg che Doc. Invito quindi le cantine operanti nell’Horeca ad avvicinarsi alla Gdo: il nostro scaffale ha già iniziato fare spazio a etichette importanti e siamo convinti di continuare su questa strada”.

Dello stesso avviso Alessandra Corsi di Conad: “Continueremo in questo trend – ha evidenziato – forti anche del fatto che sono i nostri clienti a chiederci sempre maggiore qualità, non solo nel segmento vino. Presto, di fatto, saranno presenti a scaffale nuove etichette precedentemente riservate da alcune cantine esclusivamente all’Horeca. Invito anche io le aziende a seguirci, dal momento che i consumatori sono ormai pronti a trovare vini di qualità in Gdo”.

Fabio Sordi di Selex: “I nostri category sono certificati sommelier – ha sottolineato – e siamo dunque abituati a considerare la qualità e non solo il prezzo. La vera sfida sarà quella di riuscire a comunicare con i clienti, con un linguaggio comprensibile anche dai non esperti e con degli scaffali sempre più leggibili“.

Positivi i riscontri dall’altra parte della barricata. “La Gdo in Italia è sempre stata vista con un po’ di snobismo – ha affermato Enrico Gobino di Mondodelvino Spa – un canale di serie B rispetto a quello tradizionale. Nel resto del mondo non è così”.

“Considerando la Gdo in ambito di diversificazione multicanale – ha aggiunto – molti potrebbero trarne beneficio, ma la Gdo deve venire incontro alle cantine sul fronte del rispetto del prezzo e di una ‘promozionalità’ non aggressiva, che preservino la storia di valore della singola etichetta”.

Mirko Baggio della veneta Villa Sandi ha confermato l’opinione del collega produttore: “L’ingresso delle etichette Horeca in Gdo è un argomento molto sentito. Il dato positivo della crescita dei vini tra i 7 e 10 euro dimostra che c’è sempre più spazio per le etichette di qualità nella Grande distribuzione. Ciò che paga, sempre più, è il rapporto qualità prezzo, non solo la mera logica del prezzo e della promo”. Si attendono dunque le prime mosse.

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Birra

CIB-Assobirra: si rafforza il legame tra gli italiani e la birra

Nove italiani su 10 hanno acquistato birra nell’ultimo mese, attestandone il ruolo di bevanda principalmente da pasto. Sono queste le principali evidenze della seconda edizione del Centro Informazione Birra, la fotografia trimestrale del mondo birra, targata AssoBirra in collaborazione con la società di ricerche BVA Doxa, che ha come obiettivo quello di offrire una panoramica aggiornata e completa del settore birrario italiano.

In epoca di Covid-19, quindi si rafforza il legame tra gli italiani e la birra, nonostante il drastico cambiamento delle abitudini di consumo imposto dall’emergenza sanitaria in corso. E così è stato anche durante il periodo estivo che, dopo mesi di duro lockdown, sembrava aver regalato una boccata d’ossigeno ai player della filiera birraria e agli italiani stessi che, per una finestra di tempo, si sono potuti riconnettere alle abitudini che caratterizzavano la vita prima della pandemia.

Secondo l’indagine di BVA Doxa in casa o fuori casa alla birra non si rinuncia ed anche se resta forte l’abbinamento con la pizza (è così per il 94% degli intervistati), la “bionda” è sempre più al centro anche di degustazioni in abbinamento a cibi come formaggi (69%), aperitivi prima di pranzo o cena (66%) o in accompagnamento a piatti tra i più diversi della cucina mediterranea (66%).

La birra, inoltre, si conferma sinonimo di convivialità. Per l’86% degli italiani la birra è adatta a qualsiasi occasione e favorisce la socializzazione. Il gusto rimane il principale driver di scelta (38%) in particolare per la metà dei giovani dai 25 ai 34 anni (48%), seguito dal legame della birra con la tradizione (22%) e dalla connessione che ha con il territorio (16%).

I CANALI DI ACQUISTO
La Gdo si conferma il canale preferito per gli italiani che ritengono importante vedere fisicamente il prodotto prima di comprarlo. A maggior ragione alla luce delle ultime restrizioni sulla chiusura anticipata o totale dei punti di consumo fuori casa. Di fronte allo scaffale, crescono consapevolezza e attenzione nella scelta: la metà degli intervistati sceglie la birra in base al colore (55%), alla provenienza (47%), alle caratteristiche (37%) e allo stile (30%).

In uno scenario in cui il ricorso al digitale si fa sempre più forte anche alla luce dell’evoluzione della crisi sanitaria, cresce il numero di italiani che acquistano birra online (19%). Di questi, 1 su 4 dichiara di aver iniziato ad utilizzare il canale e-commerce proprio durante il primo lockdown. Tra i vantaggi dell’acquisto in rete, la possibilità di informarsi più approfonditamente (69%) e di lasciarsi ispirare da più varietà di birra presenti nelle vetrine virtuali (43%).

PAROLA ALLA FILIERA
A dispetto dell’amore degli italiani per la birra, l’intera filiera sta subendo un contraccolpo pesantissimo a causa della crisi sanitaria in corso. Tanto più che le recenti restrizioni decise a livello nazionale e territoriale hanno di fatto azzerato le possibilità di consumo fuori casa. Mettendo seriamente a rischio gli oltre 5,7 miliardi di euro di valore condiviso generato dalla birra e che sono da ricondursi all’horeca, su un totale di 8 miliardi di euro al 2018. Sul piatto anche 144.000 posti di lavoro da proteggere.

Ma non c’è solo l’horeca a soffrire, lo fa anche l’intera rete distributiva; una categoria fondamentale che svolge un compito decisivo per la filiera agroalimentare italiana. “L’allentamento delle misure imposte dall’emergenza Covid-19 in estate sembrava aver regalato una boccata d’ossigeno al settore, ma non è stato così per tutti. I distributori, ad esempio, hanno continuato ad accumulare perdite nelle grandi città” afferma Dino Di Marino, Direttore Generale di Italgrob.

Temo – prosegue Di Marino – che la seconda ondata andrà a debilitare del tutto il sistema horeca. Un’analisi di TradeLab che prende in considerazione questo secondo semi lockdown con l’Italia divisa in fasce, stima una perdita del mercato di circa 35 miliardi.

In questo scenario – dice ancora il Direttore – la birra gioca un ruolo vitale perché per i distributori del beverage vale circa il 40% del fatturato. Parafrasando il dato di TradeLab, quindi, anche il mercato della birra nella distribuzione nel comparto horeca potrebbe sprofondare del 45%. Se poi il lockdown dovesse diventare nazionale, il tracollo sarebbe totale”.

“La ripartenza non sarà semplice: occorrono piani di rilancio eccezionali e interventi strutturali. In altre parole: un grande sforzo collettivo, con le istituzioni in prima linea. Come Italgrob – conclude Di Marino – auspichiamo un coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, anche perché soltanto con piani e progetti comuni potremmo intercettare le risorse del Recovery Fund e indirizzarle laddove servono realmente”.

“Ad esempio, condividiamo pienamente il lavoro portato avanti da AssoBirra per richiedere una riduzione delle accise sulla birra: siamo convinti che potrebbe senz’altro essere uno degli strumenti da mettere in campo per sostenere il canale horeca e incentivare, al contempo, anche il consumatore finale”.

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Vini al supermercato

Come scegliere i migliori vini al supermercato? Cerca il bollino Vinialsuper!

Scegliere e riconoscere i migliori vini al supermercato diventa più semplice in Italia. A partire da oggi, il bollino di Vinialsuper, aiuterà i clienti a districarsi tra le migliaia di etichette presenti sugli scaffali delle insegne della Grande distribuzione organizzata (Gdo).

Gli sticker, di colore rosso e bianco come il logo della testata, ma personalizzabili a seconda delle etichette, risultano ben visibili su alcune delle bottiglie premiate nella Guida Migliori Vini al Supermercato di Vinialsupermercato.it, edita ogni anno dalla redazione.

Hanno già aderito all’iniziativa diverse aziende italiane. In primis Cantine Settesoli, che si è aggiudicata il premio di Miglior cantina Gdo 2021, grazie soprattutto alla linea di vini “Collezione“, da varietà autoctone siciliane.

Risalendo la penisola ecco Piccini, realtà della Toscana che ha ceduto lo scettro di miglior cantina d’Italia operante in Gdo proprio alla cooperativa siciliana di Menfi: sugli scudi i vini toscani targati “Collezione Oro“.

Al nord, per l’esattezza nel Piemonte delle Langhe, ecco Teo Costa, cantina a gestione famigliare con sede a Castellinaldo d’Alba (CN) che è riuscita a classificarsi nella Guida Migliori Vini al Supermercato 2021 con il Barolo Docg 2015, il Barbaresco Docg 2017 e il Roero Arneis Docg 2019 della linea “Ligabue“.

Per la Lombardia esporrà il bollino-sticker di Vinialsuper una piccola realtà dell’Oltrepò pavese, ovvero la cantina guidata da Giorgio Perego a Rovescala (PV). Il vino premiato è la CroatinaMyrtò” di Perego & Perego. Si tratta dell’unico vino (bio e vegan) venduto al supermercato dall’azienda, in particolare negli store Esselunga.

https://www.vinialsupermercato.it/migliori-vini-supermercato-2021-vinialsuper-settesoli-miglior-cantina-gdo/

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Vini al supermercato

Covid-19 Lombardia, corsie vino chiuse al supermercato: cantine e Consorzi in rivolta

Ha scatenato un turbinio di polemiche l’ordinanza di Regione Lombardia che vieta la vendita di alcolici dalle ore 18. Il provvedimento “anti movida”, varato per arginare Covid-19, comporta tra l’altro la chiusura delle corsie di vino, birra e bevande alcoliche al supermercato. Da giovedì 22 ottobre sarà inoltre coprifuoco per le strade, dalle ore 23.

Duri gli attacchi della clientela, che giudica “proibizionista” la misura del governatore della Lombardia, Attilio Fontana. In molti si riallacciano alle parole di Giorgia Meloni, che ha giudicato il Dpcm del Governo “più utile a combattere la cirrosi epatica che il Coronavirus”.

Non a caso, l’articolo pubblicato da Vinialsupermercato.it e rilanciato anche da altre testate nazionali (con foto rubate alla nostra redazione, come nel caso de Il Fatto Quotidiano), ha fatto il giro del web e scatenato anche l’ira di numerosi produttori di vino. Dal Nord al Sud Italia.

Dalla provincia di Pavia l’attacco di Torrevilla: “Ho indirizzato una mail all’assessore Rolfi – annuncia a Vinialsuper il presidente della cantina oltrepadana, Massimo Barbieri (nella foto, a destra) – mi auguro sia abbastanza chiara per spiegare tutto il mio disappunto per la chiusura delle corsie del vino al supermercato, dalle ore 18″.

“È un provvedimento assurdo: non ritengo che le persone che escono dal lavoro dopo le 6 del pomeriggio e intendano acquistare una bottiglia di vino siano le stesse che, in serata, facciano della movida sconsiderata. I ragazzi, tra l’altro, sono liberi di accedere ai supermercati anche di giorno: il provvedimento, in questo senso, penalizza il consumo famigliare“.

“Quella del governatore Fontana – attacca Barbieri – è un’ordinanza veramente pesante, difficile da capire. Le cantine, già penalizzate dalle perdite nel canale Horeca, nei 3 mesi di lockdown, lavorano ancora oggi al 50% del potenziale. Aggiungere anche questa ulteriore penalizzazione per le aziende di produzione e commercializzazione è una cosa veramente pesantissima”.

“Mi chiedo se chi scrive queste ordinanze abbia un minimo collegamento con la realtà: ho dei seri dubbi. Tra l’altro, da febbraio 2020, quindi con i primi casi di Covid-19, Torrevilla non ha avuto alcun piacere di avere un colloquio a livello istituzionale con chi ci amministra in Regione Lombardia: sono molto deluso“, conclude il presidente di Torrevilla.

Stesso disappunto espresso anche da Andrea Giorgi, presidente del gruppo Terre d’Oltrepò e La Versa, “Ancora una volta siamo stati colpiti da un’ordinanza che mette a dura prova il nostro lavoro. Da noi, in cantina, viene l’appassionato e il winelovers, non certo il giovane che intende fare assembramento. Siamo costretti a subire una chiusura anticipata quotidiana che ci penalizza in un momento così complicato per la vendita del vino. Avanzerò con una lettera le mie perplessità alla Regione:”

Duro anche il commento che arriva dalla Puglia, da una delle cantine più attive nella Grande distribuzione: “L’ordinanza regionale che impone lo stop alla vendita di vino e prodotti alcolici dopo le ore 18 al supermercato – sottolinea Luca Buratti, direttore vendite Italia Gdo di Notte Rossa – appare l’ennesima dimostrazione di come la politica non abbia nessuna competenza su ciò che fa“.

“Le motivazioni di tale decisione sono avvolte nelle nebbie lombarde, che in questo periodo sono tornate a farsi vedere, ma cercando di usare il buon senso, anche se qui sembra totalmente smarrito, si potrebbero ipotizzare due motivazioni alla base della decisione”.

Continua Buratti: “La prima, che sembra simile a quanto fatto per il non food durante il lockdown, potrebbe essere una sorta di “non concorrenza obbligata” della Gdo verso l’Horeca“.

“Se quest’ultima non può vendere alcolici, allora anche la Gdo non lo deve fare. Balza agli occhi di tutti che è sufficiente fare la spesa alle 17 e portarsi a casa tutto quello che serve”.

“Peraltro – aggiunge il direttore vendite di Notte Rossa (nella foto, sotto) – in questo periodo un po’ di alcol potrebbe alleviare lo stress. Ma allora non dovrebbero nemmeno vendere beni alimentari, visto che il divieto per i cittadini vale per ‘consumazione di alimenti e bevande su aree pubbliche’. Per altro confermato anche dall’obbligo di chiusura dei distributori di alimenti e bevande“.

“La seconda, non meno strampalata, potrebbe derivare dall’idea che se l’Horeca non può vendere alcolici dopo le 18 per evitare assembramenti esterni ai locali, allora la gente potrebbe andare al supermercato ad acquistare il famigerato prodotto, causa di raduni oceanici e feste pro Covid-19″, continua Buratti.

“Il mio buon senso non mi fa ipotizzare null’altro. Dando però spazio alla fantasia (fantascienza) potrei spingermi a pensare che non sapendo che cavolo fare e non avendo la minima idea delle dinamiche dei consumi, abbiano scelto questa strada tirando a casaccio i dadi o estraendo a sorte un provvedimento qualsiasi con lo scopo di far vedere che sono capaci di decidere e di fare”

L’attacco di Notte Rossa all’ordinanza di Regione Lombardia prosegue su toni molto accesi: “Questa situazione, dove ogni governatore fa quello che vuole, spesso random e senza logica, deriva dal fatto che il governo centrale non è assolutamente capace di fornire linee guida precise ed esatte, obbligando le regioni a seguirle con diligenza assoluta”.

Fa eco Paolo d’Adamo, neo responsabile vendite Gdo di Cantine Settesoli, realtà di Menfi, in Sicilia: “Penso e credo sia ancora presto per vedere effettivamente dei riscontri del provvedimento sulle vendite, che temo saranno negativi. Avremo un effetto, seppur limitato, sulle vendite in Gdo. Non ci aiuta, peraltro, sul fronte dell’Horeca, l’ulteriore decisione di Regione Lombardia relativa al coprifuoco dalle ore 23″.

Tra le critiche, anche quella del Consorzio Vino Chianti: “Vietare dalle 18 la vendita del vino nei supermercati, nelle enoteche, in tutti gli esercizi commerciali e artigianali, è una follia, un attacco al buon senso, un provvedimento incomprensibile”, commenta il presidente Giovanni Busi.

“Si vuole attaccare e criminalizzare il vino – continua – come fosse la causa degli assembramenti. La cosa incredibile, e che ci stupiamo non venga colta è che ad essere penalizzate sono soprattutto le persone che dopo il lavoro fanno la spesa e magari per cena comprano una bottiglia di vino”.

“Di solito i giovani, a cui crediamo sia rivolta questa misura, hanno più tempo libero: il vino possono comprarlo anche prima delle 18 e poi berlo fuori, per strada. Non è difficile da comprendere, ma di cosa stiamo parlando?”, chiede il presidente del Consorzio Vino Chianti, in rappresentanza dei produttori toscani. Tra questi anche Mario Piccini, che ha indirizzato una lettera ad Attilio Fontana.

La preoccupazione per le ripercussioni di questa misura sono tante. “Attaccare il settore nel canale della grande distribuzione, l’unico che ha retto e ha garantito nel corso della pandemia la sopravvivenza di molte aziende, significa non comprendere la gravità della crisi che sta mettendo in difficoltà imprese e lavoratori. La Regione Lombardia ci ripensi”, conclude il presidente del Consorzio Vino Chianti.

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Vini al supermercato

Lambrusco al supermercato: migliori e peggiori

A caccia del miglior Lambrusco al supermercato? La redazione di Vinialsuper ha acquistato e degustato “alla cieca”, ovvero senza conoscere il nome dei vini per giudicarli in totale autonomia, più del 95% delle etichette presenti nella grande distribuzione organizzata in Italia (ben 74), stabilendo quali siano migliori e peggiori.

Ecco i vini premiati con 5, 4.5 e 4 cestelli della spesa, nella speciale scala di valutazione di Vinialsupermercato.it:

  • Lambrusco Emilia Igt Secco “Terra Calda”, Ca’ De Medici
    (5 / 5)
    Color rubino carico. Naso intenso, frutto ben espresso, fiore di viola. Bel vino al palato, con parte tannica integrata, che controbilancia il frutto. Chiude leggermente amaricante, pulito, su una nota leggera di rabarbaro. Prezzo: 6,30 euro da Iper, La grande i
  • Lambrusco Emilia Igt Secco “Lirico Rio” – Fondazione Luciano Pavarotti, Cantina Sociale di San Martino in Rio
    (5 / 5)
    Rosso rubino. Naso ampio, sorprendentemente complesso, ben oltre il frutto. Note di caramellina mou. Al palato un frutto pieno, maturo, molto preciso. Buona la persistenza, sul frutto. Chiude asciutto. Un vino super gastronomico. Prezzo: 7,50 euro da Iper, La grande i
  • Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc Dolce “Forte Nero”, Medici Ermete e Figli
    (5 / 5)
    Rosso rubino intenso. Bel naso, fiori di viola, fragola. Corrispondente al palato. La parte zuccherina risulta molto ben dosata, per nulla stucchevole, tanto da esaltare alla perfezione il frutto. Prezzo: 2,99 euro da Tigros
  • Lambrusco Emilia Igt Secco “Marcello”, Ariola Vigne e Vino
    (4,5 / 5)
    Bel color rubino carico, mediamente trasparente. Naso pregevole, su fragola, ciliegia, lampone, violetta. Al palato una perfetta corrispondenza col naso. Chiusura asciutta ma piena, sul frutto. Prezzo: 7,56 euro da Tigros

  • Lambrusco Emilia Igt Secco “Il Parmigiano”, Ariola Vigne e Vino
    (4,5 / 5)
    Rubino carico, luminoso. Naso e sorso leggermente più asciutto della media, per un vino che pare austero solo di primo acchito. Vinoso, concentrato. Decisamente elegante. Prezzo: 3,69 euro da U2 – Unes
  • Lambrusco Mantovano Doc Secco “Pjafoc”, Cantine Virgili Luigi
    (4,5 / 5)
    Rosso rubino. Naso intrigante, cola, frutto rosso maturo. Note che si ritrovano in un palato piacevole e “frizzante”, giocato sul frutto: vino beverino, con un tocco di spezie calde e dolci. Prezzo: 6,5 euro da Iper, La grande i
  • Lambrusco Emilia Igt Secco “Otello Etichetta Nera”, Cantine Ceci
    (4,5 / 5)
    Rosso rubino. Bel naso, preciso, su frutti più rossi che neri. Ricordi di gelso. Ingresso di bocca sul frutto, che lascia poi spazio a un centro bocca agile, snello, prima del ritorno della frutta (ciliegia, lampone). Prezzo: 7,90 euro da Iper, La grande i
  • Lambrusco Emilia Igt Secco “Otello”, Cantine Ceci
    (4,5 / 5)
    Rosso rubino carico. Frutto più intenso rispetto al precedente “Otello etichetta nera”. Mela rossa, carica di succo. Interessante nota di cola. Chiude ampio, sul frutto. Prezzo: 6,49 euro da Iper, La grande i

  • Lambrusco Reggiano Doc Dolce, Medici Ermete e Figli
    (4,5 / 5)
    Rubino, spuma generosa. Bel naso, ampio. Ottima corrispondenza naso-palato, coerente dall’ingresso alla chiusura. Vino molto equilibrato ed elegante. Pregevole la chiusura: fruttata, morbida, pulita. Concreta. Prezzo: 5,05 euro da Il Gigante
  • Lambrusco Mantovano Doc Secco “Mantua”, Cantine Lebovitz
    (4 / 5)
    Rubino carico. Profilo vinoso che si accosta alla spina dorsale del frutto. Al palato, in particolare, si comporta come un vero e proprio vino rosso, al di là della “bollicina”. Curioso, vero, da provare soprattutto per l’ottimo rapporto qualità-costo. Prezzo: 1,99 euro da Iper, La grande i
  • Lambrusco Emilia Igt Secco Metodo Ancestrale “Senzatempo”, Cantine Riunite
    (4 / 5)
    Rosso rubino carico. Intenso al naso, tutto frutto. Al palato riecco il frutto pieno, maturo, ma non sgarbato. Chiude asciutto. Vino di buona precisione, nel complesso. Prezzo: 4,99 euro da Bennet
  • Lambrusco Scuro Emilia Igt Secco “Fiero Nero”, Cavicchioli
    (4 / 5)
    Bel rosso rubino carico. Naso garbato, sulla ciliegia e sul fiore di viola. Bell’equilibrio al palato, ottima corrispondenza. Chiude asciutto, nonostante il frutto pieno. Interessante dal punto di vista gastronomico. Prezzo: 4,99 euro da Iper, La grande i
  • Lambrusco Modena Doc Abboccato Bio Cavicchioli
    (4 / 5)
    Rubino luminoso. Bella ciliegia al naso, che si ritrova anche al palato. Vino giocato sull’equilibrio, in punta di piedi ma concreto. Prezzo: 4,28 euro da Esselunga

  • Lambrusco Emilia Igt Secco “Giuseppe Verdi Luxury Edition”, Cantine Ceci
    (4 / 5)
    Rosso rubino un poco più scarico rispetto al Giuseppe Verdi (descrizione che segue, ndr). Meno intensità al naso, meno espressività del frutto. Tanto fiore e ribes, più che fragola. In bocca piuttosto verticale, salino. Il frutto non manca. Vino di equilibrio e di buona eleganza. Prezzo: 6,18 euro da Tigros
  • Lambrusco Emilia Igt Secco “Giuseppe Verdi”, Cantine Ceci
    (4 / 5)
    Rosso rubino. Bel naso, preciso, piuttosto intenso su fragola e ciliegia. Vino leggero, molto beverino, ben fatto. Più che sufficiente la persistenza. Prezzo: 5,98 euro da Bennet
  • Lambrusco Modena Doc Semisecco “Casalguerro” – Fiorfiore Coop, Cleto Chiarli
    (4 / 5)
    Rosso rubino carico. Bel naso, ampio e intenso: fragola, tocco floreale. Buona corrispondenza al palato, con un tocco di tannino che ben accompagna la beva, sul frutto maturo. Prezzo: 5,5 euro da Coop
  • Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc Abboccato “Il Baluardo”, Chiarli
    (4 / 5)
    Colore carico, viola impenetrabile. Naso ampio. Fiori, frutto piuttosto preciso (ciliegia), risvolto vinoso apprezzabile. Corrispondente in bocca. Vino equilibrato. Prezzo: 2,99 euro da Bennet
  • Lambrusco Reggiano Doc Dolce “Forte Nero”, Medici Ermete e Figli
    (4 / 5)
    Color rubino, bella spuma. Bel naso, molta corrispondenza. Entra morbido e dosato; chiude su nota astringente, che chiama il sorso successivo, per pulizia. Prezzo: 2,99 euro da Tigros
  • Lambrusco Reggiano Doc Secco 2018 “Assolo Reggiano”, Medici Ermete e Figli
    (4 / 5)
    Colore carico. Bel naso: frutto, viola, rosa. Un’inattesa salinità al palato, gioca bene sul frutto e regala equilibrio alla beva, piena. Un vino decisamente gastronomico. Prezzo: 5,90 euro da Iper, La grande i

I MIGLIORI LAMBRUSCO AL SUPERMERCATO

Settantaquattro i vini valutati in un panel che ha visto protagoniste tutte le tipologie: Lambrusco secco, abboccato, dolce, semidolce e amabile. Dai risultati emerge quanto Medici Ermete e Figli, cantina di Gaida di Reggio Emilia, sia di gran lunga la miglior realtà produttrice presente nel segmento Gdo. Quattro i vini premiati tra i migliori Lambrusco al supermercato: un 5 cestelli, un 4.5 cestelli e due 4 cestelli.

Quattro vini premiati anche per Cantine Ceci, realtà di Torrile, in provincia di Parma. Le due coppie di “Otello” e “Giuseppe Verdi”, del resto, sono etichette iconiche per la tipologia, capaci di aggiudicarsi rispettivamente 4.5 e 4 cestelli.

Conferme anche dalla parmense Ariola Vigne e Vini e le modenesi Cavicchioli e Chiarli, con due vini premiati a testa. “Marcello” e “Il Parmigiano” brillano con 4.5 cestelli della spesa, che si aggiungono al palmares della cantina di Calicella Langhirano (PR). L’azienda di San Prospero piazza invece due ottimi “4 cestelli” (“Fiero Nero” e Bio), così come Chiarli con la private label Fiorfiore Coop e “Il Baluardo”.

In grande spolvero risultano Ca’ de’ Medici di Cadé (RE) e la Cantina sociale di San Martino in Rio (RE), con un vino da 5 cestelli della spesa a testa: si tratta di “Terra Calda” e di “Lirico”, Lambrusco dedicato a Pavarotti.

Un vino a testa, in questa speciale classifica dei migliori Lambrusco al supermercato, per Cantine Lebovitz, Cantine Riunite, Cantine Virgili Luigi. Tutte capaci di conquistare un “4 cestelli”.

IL LABRUSCO AL SUPERMERCATO, IN CIFRE

Interessanti, oltre ai risultati della degustazione alla cieca, i dati che emergono dagli scaffali dei supermercati. Il prezzo medio dei Lambrusco acquistati da Vinialsuper si assesta su 3,84 euro a bottiglia.

Tra le 74 etichette, quella più costosa ha un prezzo di 7,90 euro (“Otello” di Ceci); la più economica si porta a casa con appena 1,59 euro da Lidl (valutazione di appena 2 cestelli della spesa su 5).

Più in generale, la Denominazione appare tutto sommato in buona salute in Gdo, aggiudicandosi una media di 3 cestelli della spesa nella speciale scala di valutazione della redazione di Vinialsuper.

Il 54% delle etichette guadagna almeno 3.5 cestelli, che contraddistingue vini organoletticamente rispettosi della Denominazione, della tipicità delle uve e del prezzo finale, rapportato alla qualità del calice.

Una sufficienza conquistata anche grazie alle versioni non secche e al prezzo risicato di molte bottiglie, con lo “zucchero” capace di mascherare qualche magagna di troppo, presente nelle tipologie secche più economiche.

Fotografando dall’alto la Denominazione, si apprende che il 32% del Lambrusco presente nella grande distribuzione italiana è a indicazione geografica tipica, in particolare Emilia Igt.

A seguire il Grasparossa di Castelvetro Doc, col 19%. Molto ravvicinate le produzioni riservate ai supermercati di Modena Doc, Sorbara Doc e Reggiano Doc, rispettivamente con 15%, 14% e 12%.

Chiudono la classifica della rappresentatività il Mantovano Doc (5%) e il Salamino di Santa Croce (3%). Il 62% del Lambrusco presente al supermercato è secco. In etichetta prevale poi l’indicazione “Amabile”, col 22% dei campioni, seguita da “Abboccato” (8%), “Dolce” (5%) e “Semisecco” (3%).

Più in generale, i dati forniti da Valoritalia riguardanti l’anno 2019 stabiliscono in 1.265.407,46 ettolitri la produzione di Lambrusco Doc e Igt, per un totale di 168.720.995 bottiglie da 0,75 centilitri, di cui 42.132.370 Doc.

La crescita delle Denominazioni del Lambrusco è significativa, rispetto al 2018: +16,3%. Numeri e proiezioni che, come riferisce WineMag.it, sono già sul tavolo del nuovo Consorzio unico, chiamato a giocare la partita di uno dei vini più amati dagli italiani e nel mondo.

I MIGLIORI LAMBRUSCO AL SUPERMERCATO: LA DEGUSTAZIONE*

ETICHETTA CANTINA CESTELLI
Marchesa Vincenza Stanga C.V.C. 0.5 1,69
Lambrusco Emilia Igt Secco Cavicchioli 1 2,99
Lambrusco di Sorbara Doc Secco Righi 1 4,99
La Villa Nobile Vec Srl 1.5 1,79
Villa Bonaga Imb. I.W.C 2 1,59
Lambrusco Salamino di Santa Croce Secco Vec Srl 2 1,69
Italia Lambrusco dell’Emilia Igt Amabile Modavin Modavin 2 3,59
Terra Grande Imb. MO/4226 Provinco 2.5 1,69
Lambrusco Mantovano Doc Secco Modavin 2.5 1,69
Le Vie dell’Uva Chiarli 2.5 3,1
100% Righi Righi 2.5 3,5
Italia Lambrusco dell’Emilia Igt Secco Modavin Modavin 2.5 3,59
Prestigio Chiarli 2.5 3,59
Corterosa Lambrusco Modena Doc Corterosa 2.5 4,59
Bio Chiarli – Fondo Belvedere 2.5 4,99
Terra Grande Imb. MO/4226 Provinco 3 1,69
Marchesa Vincenza Stanga C.V.C. 3 1,69
Villa Bonaga Imb. I.W.C 3 1,79
Villa Bonaga Imb. I.W.C 3 1,79
Ducati Emiliani Cantine Riunite 3 1,9
Trattoria Italiana La Colombara Spa 3 1,99
Prestigio Chiarli 3 2,49
Grasparossa di Castelvetro Doc Abboccato Vec Srl 3 2,79
Ducati Emiliani Cantine Riunite 3 2,95
Ducati Emiliani Cantine Riunite 3 2,98
Lambrusco Emilia Igt Amabile Cavicchioli 3 2,99
Lambrusco di Modena Doc Semisecco Civ 3 3,95
Tre Medaglie Cavicchioli 3 3,99
Tre Medaglie Cavicchioli 3 3,99
L’Enologo Civ 3 3,99
L’Olma Cantine Riunite 3 4,89
Notturno Righi 3 5,04
“intenso e fruttato” in etichetta Chiarli 3 5,49
Campo Maio Az. Ag. Castelvetro 3 5,9
Lambrusco Salamino di Santa Croce Vec Srl 3.5 1,69
La Colombara La Colombara Spa 3.5 2,34
Forte Nero Medici Ermete e Figli 3.5 2,99
Forte Nero Medici Ermete e Figli 3.5 2,99
Emilia Igt Secco Cantine Riunite 3.5 2,99
Emilia Igt Amabile Cantine Riunite 3.5 2,99
Rossoscuro CCR Soc. Coop Agr. 3.5 2,99
Mantovano Borgo Imperiale 3.5 2,99
Le Vie dell’Uva Chiarli 3.5 3,1
100% Righi Righi 3.5 3,5
Gala Chiarli 3.5 3,59
Gran Gala Chiarli 3.5 3,79
(scritta diagonale) Cavicchioli 3.5 3,9
(scritta diagonale) Cavicchioli 3.5 3,9
L’Enologo Civ 3.5 3,99
Grandi Vigne Valle Scura Alfredo Bertolani 3.5 4,5
Le Vie dell’Uva Bio (“novità in cantina”) Chiarli 3.5 4,9
Vecchia Modena Chiarli 3.5 4,98
Vecchia Modena Chiarli 3.5 4,99
Grandi Vigne Valle Scura Alfredo Bertolani 3.5 4,99
Reggiano Secco Medici Ermete e Figli 3.5 5,08
Mantua Cantine Lebovitz 4 1,99
Il Baluardo Chiarli 4 2,99
Forte Nero Medici Ermete e Figli 4 2,99
Bio Cavicchioli 4 4,28
Senzatempo Metodo Ancestrale Cantine Riunite 4 4,99
Fiero Nero Lambrusco Scuro Cavicchioli 4 4,99
Casalguerro – Fiorfiore Coop Cleto Chiarli 4 5,5
Assolo Reggiano Medici Ermete e Figli 4 5,9
Giuseppe Verdi Ceci 4 5,98
Giuseppe Verdi Luxury Edition Ceci 4 6,18
Il Parmigiano Ariola Vigne e Vino 4 3,69
Reggiano Dolce Medici Ermete e Figli 4.5 5,05
Otello Ceci 4.5 6,49
Pjafoc Cantine Virgili Luigi 4.5 6,5
Marcello Ariola Vigne e Vino 4.5 7,56
Otello Etichetta Nera Ceci 4.5 7,9
Forte Nero Medici Ermete e Figli 5 2,99
Terra Calda Ca’ De Medici 5 6,3
Lirico Rio – Fondazione Luciano Pavarotti Cantina Sociale di San Martino in Rio 5 7,5

*Degustazione a cura della redazione di Vinialsuper.it: Davide Bortone, Viviana Borriello, Giacomo Merlotti

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Vini al supermercato

Fine ottobre o dicembre? Da Carrefour è già Natale per i vini a volantino

Vino assoluto protagonista dei volantini dei supermercati nella seconda metà di ottobre 2020. Tigros, salito in cattedra all’inizio del mese, passa il testimone a Carrefour, che sbaraglia letteralmente la concorrenza con lo speciale “Italia Terra Divina“.

Un vero e proprio catalogo differenziato tra Carrefour Market e Carrefour Iper. Quest’ultima edizione, contraddistinta dalla cover nera, conta ben 24 pagine dedicate alle eccellenze vinicole regionali. Oltre ai vari tagli prezzo, un ulteriore sconto del 10% su un acquisto minimo di 30 euro in bottiglie di vino.

Tra offerte reali, prezzi civetta, spendi e riprendi iniziano a spuntare anche i primi “vini astucciati” e i formati Magnum, che fanno pensare alle festività alle porte. Nel frattempo, la redazione di Vinialsuper si è concentrata su una maxi degustazione di Lambrusco: presto online migliori e peggiori. Buona spesa!

Volantino A&O, dal 7 al 20 ottobre – “Sconti fino al 50”
Ribolla Gialla Le Vie dell’Uva: 2,79 euro (3 / 5)
Primitivo di Manduria Le Vie dell’Uva: 3,99 euro (3 / 5)


Volantino Bennet, dal 15 al 28 ottobre – “Sconto 40%”
Pinot Grigio delle Venezie Igt Cadis: 2,79 euro (4 / 5)
Cortese Alto Monferrato o Chiaretto Rosè Capetta: 2,38 euro (3 / 5)

Bardolino Chiaretto Doc Sartori: 2,98 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Tosti: 2,99 euro (3,5 / 5)

Langhe Doc Rosso Clavesana: 2,38 euro (4 / 5)
Lambrusco di Sorbara Ducati Emiliani: 1,78 euro (3,5 / 5)

Negroamaro o Nero di Troia Mottura: 3,28 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Duchessa Lia: 2,98 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Market, dal 9 ottobre all’8 novembre – “Italia terra divina”
Oltrepò Pavese Doc Pinot Nero Giorgi: 5,89 euro (4 / 5)
Colli Piacentini Doc Gutturnio Calera Vicobarone: 3,49 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola Doc o Grillo Doc Cantine Europa: 2,29 euro (3,5 / 5)
Langhe Doc Nebbiolo Fontanafredda: 5,99 euro  euro (5 / 5)

Pinot Grigio Doc o Corvina Verona Igt Modello Masi: 4,99 euro (4 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry Zonin: 3,29 euro (3,5 / 5)
Chianti Riserva Docg Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)
Orvieto Classico Piccini: 3,89 euro (3,5 / 5)
Collezione Montepulciano Doc Casalbordino: 1,79 euro (3,5 / 5)

Falanghina del Beneventano Igt La Vinicola del Titerno: 2,29 euro (3,5 / 5)
Bianco o rosso Igt Notte Rossa: 1,99 euro (3,5 / 5)
Barbera o Bonarda Oltrepò Pavese Doc Montagna: 3,29 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Docg Brut Pietro Catturich: 8,89 euro (5 / 5)
Colli Piacentini Doc Gutturnio Terre Passeri: 3,19 euro (1,5 / 5)

Pinot Nero Enigma Nero Vigne Olcrù: 9,90 euro (4,5 / 5)
Sfursat Valtellina Superiore Docg Negri: 21,90 euro (5 / 5)
Rosso Valtellina Doc Negri: 4,59 euro (5 / 5)
Inferno Docg Nera: 14,89 euro (5 / 5)
Franciacorta Saten Blanc Docg Castelfaglia: 12,49 euro (4,5 / 5)

Barolo Docg Fontanafredda: 18,99 euro (5 / 5)
Ripasso Valpolicella Doc Bolla: 10,35 euro (4 / 5)
Prosecco extra dry o dry Docg Bellussi: 6,99 euro (4,5 / 5)
Chardonnay Alto Adige Doc Hofstatter: 8,29 euro (5 / 5)
Friulano Doc Schioppetto: 15,69 euro (4,5 / 5)

Rosso o bianco Igt Le due Arbie Dievole: 5,90 euro (5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Tenuta Friggiali: 24,90 euro (5 / 5)
Bolgheri Rosso Doc Le Colonne Dievole: 13,90 euro (5 / 5)
Rosso di Montalcino Doc Tenuta Friggiali: 9,49 euro (5 / 5)
Chianti Classico Docg Domini Castellare: 9,90 euro (5 / 5)

Rigogolo Igt Domini Castellare: 4,99 euro (5 / 5)
Est!Est!Est! Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Vipra bianca o rossa Umbria Igt Bigi: 3,99 euro (4 / 5)
Lambrusco di Sorbara o Castelvetro Doc Chiarli: 2,49 euro (3,5 / 5)
Barbera Colli Piacentini Doc Vicobarone: 2,99 euro (3 / 5)

Verdicchio Castelli di Jesi Doc Le Muse: 4,69 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Riparosso Illuminati: 4,49 euro (5 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Fazi Battaglia: 4,99 euro (4 / 5)
Grechetto Colli Martani Doc Terre di Custodia: 4,99 euro (4 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Masciarelli: 7,90 euro (4,5 / 5)

Sagrantino di Montefalco Docg Vignabaldo: 13,90 euro (4 / 5)
Frascati Doc Fontana Candida: 3,99 euro (3,5 / 5)
Orvieto Classico Doc Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Rosso di Montefalco Doc Vignabaldo: 4,99 euro (3,5 / 5)
Greco di Tufo Feudi San Gregorio: 11,19 euro (5 / 5)

Falanghina del Sannio Doc Feudi San Gregorio: 7,49 euro (5 / 5)
Rubrato Aglianico Doc Feudi San Gregorio: 8,79 euro (5 / 5)
Fiano di Avellino o Greco di Tufo Koerus Docg: 6,39 euro (5 / 5)
Aglianico Vulture Dop Vignali: 3,99 euro (3,5 / 5)
Cirò Classico rosso o bianco Doc Caparra e Siciliani: 3,99 euro (5 / 5)

Il Bruno dei Vespa Puglia Igt: 6,90 euro (4 / 5)
Li Reni Rosato Salento Igt Terre d’Italia: 6,39 euro (3,5 / 5)
Rosato Donna Marzia Igt Conti Zecca: 2,89 euro (4 / 5)
Chardonnay o Negroamaro Terreno o Primitivo Igt Bio Paolo Leo: 6,49 euro (3,5 / 5)
Primitivo o Negroamaro o Fiano del Salento Igt Notte Rossa: 3,99 euro (5 / 5)

Negroamaro o Malvasia Igt Coppi Linea Centocampi: 4,29 euro (3,5 / 5)
Primitivo di Manduria Doc Tenute Rubino: 10,15 euro (5 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Sella&Mosca: 3,99 euro (3,5 / 5)
Cannonau di Sardegna Sella&Mosca: 5,29 euro (3,5 / 5)
Vino Etna Rosso Doc Barone Bernaj: 3,69 euro (3,5 / 5)

Passito di Pantelleria Doc Pellegrino: 5,90 euro (3,5 / 5)
Bianco o rosso Sicilia Igt La Segreta Planeta: 8,59 euro (4,5 / 5)
Chiaromonte Rosso Firriato: 8,49 euro (5 / 5)

Chianti Docg Tralcio Antico: 2,99 euro (3 / 5)
Vermentino Sardegna Doc Tralcio Antico: 2,99 euro (3 / 5)
Nero d’Avola Igt Tralcio Antico: 2,59 euro (3 / 5)
Falanghina Doc Sannio Tralcio Antico: 2,79 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour, dal 9 ottobre all’8 novembre – “Italia terra divina”
Oltrepò Pavese Doc Pinot Nero Giorgi: 5,89 euro (4 / 5)
Colli Piacentini Doc Gutturnio Calera Vicobarone: 3,49 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola Doc o Grillo Doc Cantine Europa: 2,29 euro (4 / 5)
Langhe Doc Nebbiolo Fontanafredda: 5,99 euro  euro (5 / 5)

Pinot Grigio Doc o Corvina Verona Igt Modello Masi: 4,99 euro (4 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry Zonin: 3,40 euro (3,5 / 5)
Chianti Riserva Docg Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)
Collezione Montepulciano Doc Casalbordino: 1,79 euro (5 / 5)
Falanghina del Beneventano Igt La Vinicola del Titerno: 2,29 euro (3,5 / 5)

Bianco o rosso Igt Notte Rossa: 1,99 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Docg Brut Terre d’Italia: 11,19 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Docg Extra Brut Castelfaglia: 11,90 euro (4,5 / 5)
Franciacorta Docg Pietro Catturich: 8,89 euro (5 / 5)

Pinot Nero Enigma Nero Vigne Olcrù: 9,90 euro (4,5 / 5)
Sfursat Valtellina Superiore Docg Negri: 22,88 euro (5 / 5)
Grumello Superiore Docg Negri: 6,99 euro (5 / 5)
Inferno Docg Sertoli Salis: 14,90 euro (5 / 5)
Sassella Docg Sertoli Salis: 9,60 euro (5 / 5)

Rosso di Valtellina Doc Nino Negri: 4,99 euro (5 / 5)
Bonarda C’era una volta Guarini: 4,49 euro (3,5 / 5)
Valcalepio Doc Cantina Bergamasca: 4,39 euro (3,5 / 5)
Lugana Doc Bottarelli: 7,59 euro (3,5 / 5)

Bonarda o Barbera Montagna: 3,29 euro (3,5 / 5)
Gutturnio Doc Terre Passeri: 3,19 euro (1,5 / 5)
Barbera o Bonarda Amabile Le Cascine: 2,29 euro (1,5 / 5)
Barbera d’Asti Doc Superiore Vinchio: 7,89 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo Alba Doc Abrigo: 7,99 euro (4,5 / 5)

Barolo Docg Ascheri: 21,30 euro (5 / 5)
Barolo Docg Fontanafredda: 18,90 euro (5 / 5)
Langhe Doc Nebbiolo Chabot Fontanafredda: 10,19 euro (5 / 5)
Barbaresco Docg Adriano: 15,10 euro (5 / 5)
Barbera d’Asti Superiore Docg Terre d’Italia: 5,49 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Alba o Nebbiolo Doc Guidobono: 6,90 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc Duchessa Lia: 5,99 euro (3,5 / 5)
Roero Arneis Docg Guidobono: 6,90 euro (3,5 / 5)
Barbera Monferrato Doc Duchessa Lia: 3,89 euro (3,5 / 5)
Roero Arneis Docg Terre d’Italia: 5,29 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Duchessa Lia: 4,29 euro (3,5 / 5)
Dolcetto Monferrato o Barbera Piemonte Capetta: 2,99 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Docg Ceppi Storici Araldica: 4,19 euro (4 / 5)
Prosecco Valdobbiadente Brut o Extra Dry Bortolomiol: 6,99 euro (4 / 5)
Ripasso Valpolicella Doc Terre d’Italia: 7,19  euro (3,5 / 5)

Amarone Valpolicella Classico Docg Bolla: 27,30 euro (3,5 / 5)
Amarone Valpolicella Costasera Masi: 34,60 euro (4,5 / 5)
Veneto Igt Campofiorin Masi: 10,90 euro (3,5 / 5)
Ripasso Valpolicella Doc Corte Giara: 10,19 euro (4 / 5)
Prosecco Spago Doc Signoria dei Dogi: 3,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Docg Bolla: 4,90 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Carpenè Malvolti: 6,99 euro (5 / 5)
Prosecco Superiore o Frizzante Spago Docg Mionetto: 7,89 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Classico Doc Sartori: 5,29 euro (4 / 5)
Lugana Dop Villa Mundi Terre d’Italia: 6,29 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Bolla: 6,79 euro (4 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg La Gioiosa: 5,99 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Valdo: 5,49 euro (3,5 / 5)
Pinot Nero Riserva Alto Adige Doc Saint Michael Eppan: 13,20 euro (5 / 5)
Sauvignon Collio o Merlot Doc Volpe Pasini: 8,90 euro (4,5 / 5)

Ribolla Gialla o Merlot Igt Del Pompiere Igt Schioppetto: 10,90 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Doc Hofstatter: 8,20 euro (5 / 5)
Meczan Pinot Nero Doc Hofstatter: 13,90 euro (5 / 5)
Gewurztraminer Doc Nals Margreid: 7,99 euro (4,5 / 5)
Muller Thurgau Doc Mastri Vernacoli Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)

Cabernet Sauvignon Doc Tenuta Ca Vescovo: 4,99 euro (4,5 / 5)
Chardonnay Trentino Doc Mezzocorona: 3,99 euro (4,5 / 5)
Ribolla Gialla Doc Vidussi Borgo Fradis: 5,90 euro (4,5 / 5)
Gewurztraminer Doc Koessler Terre d’Italia: 8,70 euro (4,5 / 5)
Chardonnay o Muller Thurgau Alto Adige Doc Nals Margreid: 6,20 euro (4 / 5)

Pinot Nero Koessler Doc: 7,90 euro (4,5 / 5)
Pinot Grigio Valdadige Doc Santa Margherita: 5,90 euro (4,5 / 5)
Cuvèe 1596 bianco Igt Volpe Pasini: 6,99 euro (3,5 / 5)
Trento Doc Metodo Classico Brut Altemasi: 8,90 euro (5 / 5)
Trento Doc Metodo Classico Terre d’Italia: 8,70 euro (4 / 5)

Trento Doc Metodo Classico Cesarini Sforza: 9,90 euro (5 / 5)
Trento Doc Ferrari Rosè: 14,50 euro (4,5 / 5)
Trento Doc Ferrari: 12,60 euro (5 / 5)
Lambrusco Sorbara Doc Cavicchioli: 2,89 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Vecchia Modena o Nero Doc Pignoletto Frizzante Doc Chiarli: 3,49 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Reggiano Doc Medici Ermete: 2,99 euro (5 / 5)
Lambrusco Scuro Emilia Igt Notturno Righi: 2,99 euro (3 / 5)
Barbera Colli Piacentini Doc Vicobarone: 2,99 euro (3,5 / 5)
Tenuta Villa Cialdini Pignoletto Doc Modena: 3,29 euro (3,5 / 5)
Rosso di Montalcino Doc Banfi: 8,99 euro (5 / 5)

Le due Arbie Toscana Igt Dievole: 5,90 euro (4,5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Frescobaldi: 25,90 euro (4,5 / 5)
Chianti Classico Docg Domini Castellare: 9,90 euro (5 / 5)
Rigogolo Igt Domini Castellare: 4,99 euro (5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Banfi: 29,90 euro (5 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Capitana: 4,89 euro (4 / 5)
Remole Igt Toscana Frescobaldi: 4,19 euro (4 / 5)
Vernaccia di San Gimignano Docg Piccini: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg Piccini: 4,40 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg La Mora Cecchi: 4,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Campana Melini: 3,90 euro (3 / 5)
Bolgheri Rosso Doc Le Colonne Dievole: 13,90 euro (5 / 5)
Morellino di Scansano Docg Poggio al Sole: 4,29 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Torrebona Cecchi: 4,99 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Masciarelli: 7,90 euro  (4,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Riserva Doc Terre d’Italia: 4,96 (3,5 / 5)
Shiraz Lazio Igt Casale del Giglio: 9,30 euro (4,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Riparosso Illuminati: 4,49 euro (5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Zanna Illuminati: 19,99 euro (5 / 5)
Montefalco Doc Duca Odoardo: 7,99 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montefalco Doc Vignabaldo: 4,99 euro (3,5 / 5)
Est!Est!Est! Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Cesanese del Piglio Colle di Grano: 3,99 euro (3,5 / 5)
Passerina Terre di Chieti Igt Val di Fara Spinelli: 2,39 euro (4 / 5)
Frascati Superiore Fontana Candida: 3,99 euro (3,5 / 5)

Passerina del Fusinate Igt Cantina del Piglio: 2,99 euro (3,5 / 5)
Natum Pecorino Igt Bio Agriverde: 3,89 euro (3,5 / 5)
Est!Est!Est! Cantina Montefiascone: 2,29 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Riserva o Pecorino Superiore Doc Spinelli: 2,99 euro (5 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Fazi Battaglia: 4,99 euro (5 / 5)

Sagrantino di Montefalco L’Orma Docg Vignabaldo: 9,90 euro (4 / 5)
Sagrantino di Montefalco Docg Duca Odoardo, Terre de la Custodia: 19,60 (5 / 5)
Vipra bianca o rossa Umbria Igt Bigi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Orvieto Classico Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Primitivo o Negromaro o Fiano Notte Rossa: 3,99 euro (5 / 5)

Malvasia Bianca Igt Salento Tenute Rubino: 6,99 euro (4,5 / 5)
Primitivo di Manduria Doc Terre d’Italia: 7,90 euro (3,5 / 5)
Il Bruno dei Vespa Igt: 6,90 euro (4 / 5)
Li Reni Rosato Salento Igt Terre d’Italia: 6,29 euro (3,5 / 5)
Malvasia Nera, Primitivo o Negroamaro Igp Centocampi Coppi: 4,29 euro (3,5 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Tenute Rubino: 6,29 euro  (5 / 5)
Negroamaro o Primitivo Igt Feudo Monaci: 3,49 euro (3,5 / 5)
Vermentino Salento Igt Donna Marzia Conti Zecca: 3,19 euro (4 / 5)
Primitivo Salento o Negroamaro o Chardonnay Bio Paolo Leo: 6,49 euro (3,5 / 5)
Taurasi Docg Mastro Berardino: 26,50 euro (5 / 5)

Aglianico Vulture Doc Vignali, Cantina di Venosa: 3,99 euro (5 / 5)
Aglianico Vulture Doc Feudo Monaci: 3,99 euro (3,5 / 5)
Grego di Tufo Docg Feudi San Gregorio: 9,90 euro (5 / 5)
Falanghina Sannio Doc Feudi San Gregorio: 7,49 euro (5 / 5)
La Segreta Bianco Sicilia Igt Planeta: 8,10 euro (4,5 / 5)

Inzolia, Grillo, Nero d’Avola o Sirah Igt Rialto dei Vespri: 2,99 euro  (3,5 / 5)
Anthilia Donna Fugata Sicilia Igt: 6,90 euro (5 / 5)
Nero d’Avola Syrah Barone di Bernaj: 3,69 euro (3,5 / 5)
Passito di Pantelleria Pellegrino: 5,90 euro (3,5 / 5)
Cannonau di Sardegna Doc Le Bombarde Santa Maria La Palma: 4,60 euro (3,5 / 5)

Cirò Classico Caparra e Siciliani: 3,99 euro (5 / 5)
Cannonau di Sardegna Doc Sella & Mosca: 5,29 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola o Alcamo Terre Siciliane Igt Rapitalà: 3,99 euro (5 / 5)
Vermentino di Sardegna o Rosè Alghero Doc Sella & Mosca: 3,99 euro (3,5 / 5)
Grillo Capovero Doc Sicilia Madaudo: 6 pezzi 27 euro (4 / 5)

Cabernet o Chardonnay Veneto Bio Igt Paesaggi Martellozzo: 6 pezzi 19,90 euro (4,5 / 5)
Prosecco Spago Docg La Gioiosa: 6 pezzi 24,90 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Spinelli Bio: 6 pezzi 17,70 euro (5 / 5)
Spumante Extra Dry Turà: 6 pezzi 14,40 euro (3 / 5)
Pinot Noir Spumante o Sauvignon Blanc o Moscato Le Bollè: 6 pezzi 17,70 euro (3 / 5)

Chianti Classico Docg Castellare di Castellina Magnum: 27,90 euro (5 / 5)
Barbaresco Magnum Duchessa Lia Astucciato: 29,90 euro (4 / 5)
Prosecco Carpenè Malvolti Docg Extra Dry Magnum Astucciato: 19,90 euro (5 / 5)

Barbera Magnum Fontafredda Astucciato: 13,90 euro (5 / 5)
Chianti Classico Magnum Dievole: 29,90 euro (5 / 5)
Spumante Magnum Muller Thurgau Cavit Astucciato: 12,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop, dal 15 al 28 ottobre
Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg, Mionetto: 6,59 (3,5 / 5)


Volantino Conad, dal 13 ottobre al 26 ottobre – “Sconti fino al 50%”
Spumante Pinot di Pinot Gancia: 3,60 euro (3 / 5)
Sauvignon Blanc Igt Le Cascine, Losito e Guarini: 2,39 euro (1,5 / 5)

Pinot Bianco Trentino Mastri Vernacoli Cavit: 2,94 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Sorbara Cantina Sociale di Sorbara: 1,92 euro (3 / 5)

Chianti Docg Putto Sensi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Vernaccia di San Gimignano Bufferia: 3,89 euro (3 / 5)

Nero D’Avola Igt Li Raci: 3,15 euro (3 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry Borgo dai Morars: 4,90 euro (3 / 5)
Lambrusco Grasparossa Orlando Innamorato Dop o Furioso Igt: 4,69 euro (3,5 / 5)


Volantino Despar, dall’8 al 19 ottobre
Chianti Docg, Piccini: 2,49 euro (3,5 / 5)

ATTENZIONE: Gli altri vini presenti a volantino NON SONO in promozione


Volantino Esselunga, dal 15 al 28 ottobre – “Grandi Marche”
Prosecco Valdobbiadene Docg Produttori Valdobbiadene: 4,10 euro (4 / 5)
Soave Doc Cesari: 3,44 euro (3,5 / 5)
Vermentino Colli di Luni La Colombiera: 4,59 euro (4 / 5)

Nero d’Avola / Insolia Colomba Platino: 6,99 euro (4,5 / 5)
Lambrusco Grasparossa Chiarli: 3,29 euro (3,5 / 5)
Dolcetto d’Alba Nervo: 3,81 euro (5 / 5)
Lagrein Cantina di Caldaro: 6,29 euro (4 / 5)

Cannonau di Sardegna Doc Dorgali: 3,34 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Otto Santi: 2,69 euro (3 / 5)
Primitivo Salento Cantina Due Palme: 2,24 euro (3,5 / 5)


Volantino Famila, dal 15 al 28 ottobre – “Grandi Marche”
Nessun vino

Volantino Famila, dal 15 al 28 ottobre – “Tante offerte a 0,99 euro”
Grillo, Aglianico, Rosato Salento,  Le Vie dell’Uva: 1,99 euro (3 / 5)
Nero di Troia, Negroamaro, Syrah Le Vie dell’Uva: 2,35 euro (3,5 / 5)
Montepulciano o Falanghina Le Vie dell’Uva: 2,59 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Le Vie dell’Uva: 2,99 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Modena Secco Le vie dell’Uva: 1,49 euro (3,5 / 5)
Ribolla Gialla Le vie dell’Uva: 2,79 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Asti Le vie dell’Uva: 3,99 euro (3,5 / 5)
Fiano Avellino Le vie dell’Uva: 4,89 euro (3,5 / 5)
Chardonnay Le vie dell’Uva: 2,49 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso / Gewurztraminer Le Vie dell’Uva: 4,99 euro (3,5 / 5)
Salento Rosato/Soave Doc Le Vie dell’Uva: 1,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Vecchia Modena Chiarli: 3,29 euro (3,5 / 5)
Vino Freschello Rosato: 1,99 euro (2,5 / 5)


Volantino Gulliver, fino al 21 ottobre – “Sconti fino al 50”
Bianco Veneto Ca d’Archi: 3,99 euro (3 / 5)
Prosecco Docg Le Casere: 3,99 euro (3 / 5)

Marzemino Doc Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Spumante Muller Thurgau Cavit: 3,39 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Doc Villagraver: 3,49 euro (3,5 / 5)

Barbera Frizzante Doc Valtidone: 1,99 euro (3,5 / 5)
Rosato del Salento Poggio dei Vigneti: 1,69 euro (1 / 5)
Nero d’Avola Corte Dorata Rasore: 1,99 euro (2 / 5)


Volantino Il Gigante, fino al 21 ottobre “Io compro Italiano”
Prosecco Doc Millesimato Brut Porta Leone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Pinot Grigio delle Venezie o Grignolino Doc Corte Regale: 1,99 euro (3 / 5)
Barbera o Dolcetto d’Alba Produttori Portacomaro: 3,99 euro (4,5 / 5)

Gutturnio o Ortrugo Manzini: 1,99 euro (3 / 5)
Pinot Grigio o Barbera Electum Est, Pastori: 1,99 euro (1 / 5)
Vini Le Rovole: 1,99 euro (1 / 5)
Cerasuolo o Montepulciano Casalbordino: 1,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,29 euro (4 / 5)
Friulano, Cabernet o Pinot Grigio Friuli Grave Borgomastro: 2,75 euro (3,5 / 5)
Dolcetto, Barbera o Grignolino Giacosa: 4,89 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Scuro Notturno Righi: 2,98 euro (3 / 5)
Muller Thurgau Trentino o Teroldego Allegorie Concilio: 4,19 euro (3,5 / 5)
Sauvignon, Barbera o Pinot Nero in bianco Le Cascine, Losito e Guarini: 1,99 euro (1,5 / 5)
Spumante Prosecco Millesimato Coste Petrai: 2,99 euro (3 / 5)



Volantino Iperal, dal 7 al 20 ottobre
Lambrusco di Modena Doc Civ e Civ: 2 euro (3 / 5)
Barbera o Bonarda Oltrepò Pavese Doc Le Rovole: 2 euro (1 / 5)
Vini Il Gaggio: 2 euro (1 / 5)
Vini Le Rovole: 2 euro (1 / 5)

Pignoletto Arco delle Rose: 3 euro (2,5 / 5)
Vini Sicilia Baroni Trinacria: 3 euro (2,5 / 5)
Vini Doc Almorano: 3 euro (2,5 / 5)

Vini Citra Terramare: 2,49 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Rubentino: 3,49 euro (3 / 5)
Nebbiolo d’Alba Duchessa Lia: 5,49 euro  (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Duca Del Frassino: 4,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg Cecchi: 5,95 euro (3,5 / 5)
Spumante Brut Cesarini Sforza: 7,59 euro (5 / 5)


Volantino Iper  La grande i, dal 5 al 18 ottobre – “Grande Risparmio”
Sconto 25% linea Grandi Vigne (4 / 5)
Prosecco Doc Terre Nardin: 4,49 euro (3,5 / 5)
Cuvèe Blanc de Blancs Sant’Orsola: 2,75 euro (3,5 / 5)
Montefalco Docg Tenuta Ermelinda: 7,90 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc San Silvestro: 3,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Babulle Extra Dry o Extra Brut: 2,49 euro (3 / 5)
Lambrusco Scuro Fieronero Cavicchioli: 2,99 euro (5 / 5)
Gutturnio Cantagallo Valtidone: 3,99 euro (3,5 / 5)

Malbech o Pinot Grigio Borgo Canedo: 2,99 euro (3,5 / 5)
Greco o Fiano Sannio Dop Feudi: 3,99 euro (3,5 / 5):
Montepulciano Doc, Cabernet o Chardonnay Millenovecentodieci: 2,49 euro (3 / 5)
Gewurztraminer, Pinot Nero o Lagrein St. Magdalener Gries: 7,49 euro (4 / 5)

Prosecco Gasparetto: 3,99 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano o Vermentino Cantina Vignaioli del Morellino: 4,49 euro (4 / 5)
Soave Doc, Pinot Bianco o Cabernet Alpa: 1,99 euro (1,5 / 5)
Ciliegiolo Toscana Igt La Pieve: 4,49 euro (3,5 / 5)

Montepulciano, Sangiovese o Trebbiano Vigne del Colle: 1,79 euro (2 / 5)
Castelli Romani Bianco o Rosso Alpa: 1,69 euro (1,5 / 5)
Chianti Riserva Docg o Superiore Collezione Oro Piccini: 3,99 euro (5 / 5)


Volantino IperCoop, dall’8 al 21 ottobre
Montepulciano d’Abruzzo Doc Loggia del Sole: 1,99 euro (3 / 5)
Dolcetto d’Acqui o Barbera del Monferrato Doc Capetta: 2,59 euro (3 / 5)

Nero d’Avola o Grillo Matinata Terre Siciliane Doc Madaudo: 1,99 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc Tre Medaglie Cavicchioli: 2,29 euro (3 / 5)
Prosecco Extra Dry Sant’Orsola: 4,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Mercatò Big, dal 15 al 28 ottobre
Prosecco Cuvèe Magredi, Valdo: 3,99 euro (3,5 / 5)
Linea Vini Ca’ Vescovo, Zonin: 3,99 euro (3,5 / 5)

Barbera d’Alba Fratelli Giacosa: 3,79 euro (4 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc Mainerdo: 4,89 euro (3,5 / 5)
Langhe Favorita, Sartirano: 3,19 euro (3,5 / 5)

Langhe Dolcetto Manfredi: 3,99 euro (3 / 5)
Prosecco Doc Spago, Mionetto: 6,59 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam, dall’8 al 18 ottobre – “Insieme a te per l’Italia”
Spumante Prosecco Extra Dry Millesimato: 3,98 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc Ca’ del Plin: 4,89 euro (4 / 5)

Sauvignon o Kerner Von Steiner: 6,99 euro (4 / 5)
Amarone Valpolicella Docg: 13,99 euro (3,5 / 5)
Bonarda Oltrepò Pavese Il Feudo: 1,79 euro (1 / 5)

Barbera Oltrepò Pavese Quaquarini: 3,29 euro (3,5 / 5)
Primitivo di Manduria Dop Mastri Vinai: 3,99 euro (3,5 / 5)
Vini Collio Doc Gotis Furlanis: 2,99 euro  (3,5 / 5)


Volantino Tigros, dal 13 al 27 ottobre – “2×1 e tante altre offerte”
Chianti Docg Rubentino: 2 pezzi 6,05 (3 / 5)
Prosecco Zonin: 3,29 euro (3,5 / 5)
Vini F.lli Maggi Barbera o Bonarda: 2,99 euro (1 / 5)

Negroamaro del Salento Igt Feudo Monaci: 3,39 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Bonarda o Barbera San Zeno, Zonin: 3,49 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Gallura Docg Lj Nibari: 4,79 euro (3,5 / 5)
Cannonau di Sardegna Doc: 4,79 euro (3,5 / 5)

Asolo Prosecco Docg Scudo Blu Ca Val: 4,99 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Ripasso Doc Sartori: 6,49 euro (4 / 5)
Vini d’Abruzzo Terramare Citra: 2 pezzi 4 euro (3,5 / 5)
Vini Doc Vivace Cantina Valtidone: 2 pezzi 5 euro (3,5 / 5)


New Volantino Unes/U2, dal 7 al 20 ottobre – “Accendi il risparmio”
Marzemino Trentino Mastri Vernacoli Cavit: 3,89 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg Calaforte Frescobaldi: 4,99 euro (4 / 5)

Lambrusco Secco o Amabile Cavicchioli: 1,99 euro (3,5 / 5)
Ribolla Gialla La Gioiosa: 4,99 euro (3 / 5)

Categorie
Vini al supermercato

Vino in promozione al supermercato: da Tigros festa del vino con 50 etichette

Vino in promozione protagonista sui volantini dei supermercati. In particolare è Tigros ad accendere la luce, con una vera e propria “Festa del vino” che apre le danze a 50 etichette in offerta, in vetrina.

Sono diversi i vini quotidiani dall’ottimo rapporto qualità prezzo: per citarne alcuni quelli della linea Notte Rossa, il Chianti Docg Collezione Oro Piccini oppure il Gutturnio Riserva Doc Bollo Rosso della Cantina Valtidone, vino abbonato ai 5 cestelli Vinialsuper e raramente in promozione, a differenza di molti altri prodotti della cooperativa piacentina, premiata “Miglior cantina Gdo” 2018 dalla nostra testata.

Piuttosto corposa anche l’offerta di Bennet sul volantino “L’arte dei sapori”. In generale, tra i soliti “volti noti” spunta il Verdicchio di Matelica Docg Cambrugiano prodotto da Belisario, da Iperal e da Tigros. Uno tra i migliori vini bianchi presenti in Gdo.

Infine, segnaliamo l’iniziativa di Ipercoop “Prodotti in Lombardia”.  Per provare “il buono del territorio” in materia di vino (e non solo) la cooperativa propone un 20% sull’intera gamma di alcuni produttori “Doc” di Oltrepo’, Franciacorta, Valtenesi e Valtellina.

Tra questi anche l’Azienda agricola biologica dell’Oltrepò pavese Quaquarini, la prima azienda ad aggiudicarsi nel 2016 il riconoscimento “Miglior Cantina Gdo”, secondo la nostra redazione. Buona spesa!


Nessun volantino attivo


Volantino A&O, dal 21 settembre al 2 ottobre – “Fantasia di offerte”
Spumante Müller Thurgau Durello Maximilian I: 2,99 euro (3 / 5)
Dolcetto Langhe Doc Barone Stabilini: 2,99 euro (3 / 5)
Freschello bianco frizzante: 1,99 euro (3 / 5)

Salice Salentino Le Vie dell’Uva: 2,99 euro (3 / 5)
Lambrusco di Modena secco Le Vie dell’Uva: 1,49 euro (3 / 5)
Bonarda Le Vie dell’Uva: 2,29 euro (3 / 5) (3 / 5)

Chardonnay Le Vie dell’uva: 2,49 euro (3 / 5)
Spumante Prosecco Le Vie dell’Uva: 4,90 euro (3 / 5)
Spumante Müller Thurgau Le Vie dell’Uva: 3,69 euro (3 / 5)


Volantino Bennet, dal 24 settembre al 4 ottobre – “L’arte dei sapori”
Valpolicella Classico Doc Bolla : 3,90 euro (3,5 / 5)
Teroldego Doc Arei Concilio: 3,60 euro (3,5 / 5)
Trentino Doc Pinot Nero Mastri Vernacoli Cavit: 3,90 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo Doc Bío Terre da vino: 6,50 euro (3,5 / 5)

Freisa Monferrato Doc I somelieri: 2,80 euro (3 / 5)
Dolcetto Langhe Doc Cantina Clavesana: 2,90 euro (4,5 / 5)
Dolcetto d’Ovada Doc Terre da vino: 2,90 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Docg Raggi di bosco Terre da vino: 4,30 euro (3,5 / 5)
Ruchè Castagnole Monferrato Docg Bersano: 4,50 euro (3,5 / 5)
Barolo Docg Terre del Barolo: 11,90 euro (3,5 / 5)

Bonarda Oltrepò Pavese Doc Quaquarini : 2,90 euro (4 / 5)
Sassella Valtellina Nera: 7,90 euro (5 / 5)
Gutturnio frizzante Doc Colli Piacentini Bacchini: 2,80 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Ripasso Val di Mezzo Sartori: 6,40 euro (4 / 5)
Nobile Montepulciano Docg Poggio ai Massi: 4,90 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg campana Melini: 3,20 euro (3 / 5)

Chianti Riserva Docg Nipozzano Frescobaldi: 9,90 euro (5 / 5)
Rosso di Montalcino Doc Banfi: 8,50 euro (4,5 / 5)
Lacrima di Morro D’alba Moncaro: 4,30 euro (3,5 / 5)
Vipra Rossa Igt Bigi: 3,60 euro (3,5 / 5)
Susumaniello Salento Igt Velarino Botter: 3,40 euro (4 / 5)
Syrah Tarantino Igt Notte Rossa: 3,60 euro (4 / 5)

Primitivo Bío Notte Rossa: 4,90 euro (5 / 5)
Nero d’Avola Barone Lopresti: 1,90 euro (3 / 5)
Cannonau Riserva Il Muto Montespada: 5,30 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau frizzante Vigneti delle Dolomiti Cavit: 2,99 euro (3,5 / 5)
Alto Adige Doc Gewurztraminer Cantina di Bolzano: 6,90 euro (4 / 5)
Sauvignon Feudi di Romans: 5,80 euro (3,5 / 5)

Roero Arneis Docg Teo Costa: 5,40 euro (5 / 5)
Lugana Doc Villa borghetti cantine Pasqua: 4,50 euro (3,5 / 5)
Pignoletto Biologico Righi: 2,90 euro (3,5 / 5)
Vernaccia di San Gimignano Docg Il Palagio: 4,30 euro (4 / 5)
Passerina Igt De Angelis: 2,70 euro (3,5 / 5)
Frascati superiore Doc RegilioTenuta di Pietra Porzia: 3,90 euro (4 / 5)

Falanghina del Sannio Feudi di San Gregorio: 6,59 euro (5 / 5)
Bianco Anthilia Donna Fugata: 5,90 euro (5 / 5)
Vermentino di Sardegna Sella&Mosca: 3,70 euro (3,5 / 5)
Spumante Trento Doc Rotari: 6,80 euro (5 / 5)
Prosecco millesimato Tenimenti Civa: 4,90 euro (3,5 / 5)
Prosecco Asolo extra brut Dalbello: 5,40 euro (3,5 / 5)

Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Rocca del Doge: 4,30 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore Rive di Colbertaldo: 6,30 euro (4 / 5)
Cartizze Docg Caval: 8,90 euro (4 / 5)
Spumante Ribolla Tenimenti Civa: 4,90 euro (4 / 5)

Spumante Millesimato extra dry Galassi: 2,50 euro (3 / 5)
Franciacorta Docg Catturich: 7,90 euro (5 / 5)
Spumante Brut Metodo classico Tenuta San Zeno: 8,70 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Docg Saten Castelfaglia: 10,90 euro (5 / 5)
Spumante Metodo Classico Santa Cristina: 6,50 euro (4 / 5)


Volantino Carrefour Market, dal 29 settembre all’8 ottobre – “Gustati una nuova esperienza di spesa”
Garzellino Bianco Frizzante Secco o Amabile: 1,55 euro (3 / 5)
Nero d’Avola, Grecanico, Vermentino o Shiraz Le Morre: 2,99 euro (3 / 5)
Champagne Pommery Brut: 22,90 euro (4 / 5)

Volantino Carrefour Market, dal 29 settembre all’8 ottobre – “La stagione della convenienza”
Garzellino Bianco Frizzante Secco o Amabile: 1,55 euro (3 / 5)
Nero d’Avola, Grecanico, Vermentino o Shiraz Le Morre: 2,99 euro (3 / 5)
Gutturnio Colli Piacentini Doc Valtidone: 2,39 euro (3,5 / 5)
Champagne Pommery Brut: 22,90 euro (4 / 5)


Volantino Carrefour, dal 29 settembre all’8 ottobre – “Sconti 30, 40 e 50”
Prosecco Bio Doc Villa Del Re: 2,99 euro (3 / 5)
Montepulciano o Trebbiano d’Abruzzo La Calenzana: 1,99 euro (2,5 / 5)
Lambrusco Sorbara o Grasparossa Chiarli: 2,79 euro (3,5 / 5)

Primitivo Salento Igt Donna Marzia Tenute Conti Zecca: 3,29 euro (4 / 5)
Etna Rosso Barone Bernaj: 3,29 euro (4 / 5)
Barbera Monferrato Doc Capetta: 3,49 euro (3,5 / 5)

Nero d’Avola o Grillo Sicilia Doc Settesoli: 3,49 euro (4 / 5)
Vermentino Sardegna Aragosta: 3,59 euro (3,5 / 5)
Trentino Doc Muller Thurgau Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop, dall’1 al 14 ottobre
Montepulciano, Trebbiano o Cerasuolo Doc Rocca Ventosa, Cantina Tollo: 40% (3,5 / 5)
Orvieto Doc Altarupe, Vini Nistri: 40% (3,5 / 5)
Spumante Prosecco Valdobbiadene Docg, Bolla: 4,99 euro (3,5 / 5)
Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, Bigi: 40% (4,5 / 5)


Volantino Conad, dal 1 all’11 ottobre – “Scelte di benessere”
Barbera d’Alba Doc Superiore Miniato: 4,49 euro (3,5 / 5)
Cabernet Doc Cantine Colli Euganei: 2,99 euro (3 / 5)

Sicilia Doc Nero d”Avola Rapitalà: 3,99 euro (3,5 / 5)
Negroamaro Salento Rosso o Rosato Li Tamarici: 2,99 euro (3 / 5)
Terre Siciliate Igt Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Crai, dall’1 al 14 ottobre
Ca d’Archi Bianco, Santa Margherita: 3,79 euro (3,5 / 5)
Merlot Cantina di Soave: 2.89 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Tenuta la Pergola: 2,99 euro (4 / 5)
Vino in brik Castellino, Caviro: 1,39 euro (5 / 5)


New Volantino Despar, fino al 7 ottobre
Prosecco Valdobbiadene Docg Extra Dry Tramiol: 5,99 euro (3,5 / 5)
Cortese, Dolcetto o Barbera Monferrato Ca’ De Lion: 4,49 euro (3 / 5)
Bardolino Doc Tenuta Tosinori: 3,49 euro (3,5 / 5)
Langhe Favorita Cascina Ciapat: 4,25 euro (4 / 5)


Volantino Esselunga, dal 23 settembre al 3 ottobre
Soave Classico Doc Cantina di Soave: 2,29 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola o Bianco d’Alcamo Rapitalà: 3,90 euro (4,5 / 5)

Prosecco Corte della Fratessa: 3,74 euro (3 / 5)
Barbera d’Asti Docg Villa Rustica: 2,74 euro (3 / 5)
Lambrusco Reggiano L’Olma Cantine Riunite: 2,44 euro (3,5 / 5)


Volantino Famila, dal 1 al 14 ottobre – “Sapori Regionali”
Nebbiolo d’Alba Terre da Vino: 5,48 euro (3,5 / 5)
Bonarda Oltrepò Pavese Le Cascine: 2,19 euro (2,5 / 5)
Langhe Doc Arneis La Ronchi: 3,19 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Docg Barone Stabilini: 2,99 euro (3 / 5)
Vino Sangue di Giuda Broni: 2,99 euro (3 / 5)
Colli Piacentini Gutturnio Doc Vicobarone: 2,29 euro (3,5 / 5)

Prosecco Tosti: 3,80 euro (3,5 / 5)
Ruchè di Castagnole Monferrato Morando: 6,78 euro (5 / 5)
Spumante Moscato La Versa: 3,85 euro (3,5 / 5)

Volantino Famila, dal 1 al 14 ottobre – “Grandi Sconti”
Prosecco Valdo Marca Oro: 4,59 euro  (3,5 / 5)
Muller Thurgau Mezzacorona: 3,45 euro  (4 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Mora Cecchi: 4,35 euro (4 / 5)
Chianti Docg Cecchi: 3,69 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Treviso La Gioiosa: 2,89 euro (3 / 5)
Barbera Vivace Fontanafredda: 3,48 euro (4 / 5)

 


Volantino Gulliver, dal 24 settembre al 7 ottobre – “Sconto 30, 40 e 50”
Bonarda Frizzante Doc Giorgi: 4,39 euro (3,5 / 5)
Pinot Nero Frizzante Giorgi: 5,39 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Doc F.lli Giacosa: 5,99 euro (3,5 / 5)

Barolo Docg F.lli Giacosa: 14,49 euro (3,5 / 5)
Ortrugo Doc Spumante Unico Valtidone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Pigato Doc o Vermentino Doc Ingauni: 6,99 euro  (3 / 5)
Pinot Nero Doc o Bonarda Torrevilla: 3,29 euro

Spumante Pinot Nero Extra Dry Le Bollè: 2,99 euro (3 / 5)
Grignolino d’Asti o Dolcetto d’Alba Duchessa Lia: 3,98 euro (3,5 / 5)
Roero Arneis Docg F.lli Giacosa: 5,19 euro (3,5 / 5)
Malvasia Frizzante Secca Bonelli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Doc Il Baluardo Grasparossa: 2,99 euro (3,5 / 5)
Lugana Doc Bolla: 4,49 euro (4,5 / 5)
Cartizze Docg Col del Sol: 11,49 euro (3,5 / 5)
Bonarda Doc, Pinot Grigio La Diana Giorgi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Doc Bio Quaquarini: 4,19 euro (5 / 5)
Dolcetto Piemonte Doc Clavesana: 3,49 euro (3,5 / 5)
Gavi Docg Primi Grappoli Produttori del Gavi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Trebbianino Doc Frizzante Bonelli: 2,99 euro (4 / 5)

Gutturnio Doc Valtidone: 2,79 euro (3,5 / 5)
Vino Rosso o Bianco Corvo: 4,29 euro (3,5 / 5)
Est!Est!Est! di Montefiascone Bigi: 3,19 euro (3,5 / 5)
Prosecco Extra Dry Docg Col del Sol: 6,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante “Sottocosto”, dal
Chianti Colli Senesi Poggio Stella: 1,97 euro (5 / 5)
Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene, Porta Leone: 4,79 euro (3,5 / 5)
Bonarda o Riesling Electum Est, Pastori: 1,99 euro (1 / 5)

Ortrugo o Gutturnio frizzante Doc Ca dei signori, Cantine Campana: 2,29 euro (3 / 5)
Barbera, Grignolino, Dolcetto, Cortese, Chardonnay del Piemonte Doc, Cantina di Rosignano: 2,49 euro (3 / 5)
Grillo o Nero d’Avola Sicilia Doc, Fazio: 2,99 euro (3,5 / 5)



Volantino Iperal, dal 23 settembre al 6 ottobre – “Sconti dal 30 al 50”
Prosecco Docg Carpenè Malvolti: 5,59 euro (5 / 5)
Chianti Docg Rubentino: 2,60 euro (3 / 5)

Lambrusco Sorbara Cavicchioli: 2,29 euro (3,5 / 5)
Lugana Dop Ca’ Maiol: 6,25 euro (4,5 / 5)
Vini Maschio Assortiti: 2,35 euro (3 / 5)

Vini Il Gaggio: 1,35 euro (0,5 / 5)
Vini d’Abruzzo Dop Citra Terramare: 2,40 (3,5 / 5)
Verdicchio Cambrugiano: 10,15 euro (5 / 5)


Volantino Iper  La grande i, dal 25 settembre al 4 ottobre – “Grande Raddoppio”
Lambrusco Reggiano Valle Scura Grandi Vigne: 3,20 euro (3,5 / 5)
Rosso di Toscana Igt I gelsi: 2,69 euro (3 / 5)
Terre Siciliane Igt Inzolia o Nero d’Avola Colomba Platino: 6,99 euro (5 / 5)

Vipra Rossa, Bianca o Rosa Bigi: 3,45 euro (3,5 / 5)
Piemonte Rosso Doc San Silvestro: 6,99 euro (3,5 / 5)
Custoza, Soave o Bardolino Cadis: 2,90 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Superiore La Sorte: 4,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Piccini: 2 pezzi 4,99 euro (3,5 / 5)
Gutturnio, Ortrugo o Malvasia Le Ghiaie del Tidone: 2 pezzi 4,39 euro (3,5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo, Pecorino o Passerina Spinelli: 2 pezzi 3,99 euro (3,5 / 5)
Barbera Oltrepò Pavese Doc Il Feudo: 2 pezzi 3,79 euro (2 / 5)
Prosecco Doc Corte dei Rovi: 4,49 euro (3 / 5)

Vermentino di Sardegna Spumante Doc o Vermentino di Gallura Docg Pedres: 4,79 euro (3,5 / 5)
Sangiovese, Montepulciano o Pignoletto Galassi: 2,29 euro (3,5 / 5)
Merlot Veneto Poggi dei Vigneti: 2 pezzi 2,99 euro (2 / 5)
Ribolla Gialla Terre Nardin: 2 pezzi 5,39 euro (3,5 / 5)

Aragosta Frizzante o Vermentino Santa Maria La Palma: 2 pezzi 3,99 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Modena Corterosa Chiarli: 2 pezzi 4,59 euro (3,5 / 5)
Asolo Prosecco Docg Gasparetto: 2 pezzi 7,99 euro (3,5 / 5)


Volantino IperCoop, fino al 7 ottobre
Chianti Docg Le Chiantigiane Loggia del Sole: 1+1 5,79 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Terre da Vino: 4,99 euro (3,5 / 5)
Solegro Frizzante: 1+1 1,99 euro (1 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Marca Oro Valdo: 4,29 euro (3,5 / 5)

Volantino IperCoop, fino al 14 ottobre – “Prodotti in Lombardia”
Sconto 20% vini Terre d’Oltrepò (3,5 / 5)
Sconto 20% vini Quaquarini (5 / 5)
Sconto 20% vini Torrevilla (5 / 5)

Sconto 20% vini Giorgi (5 / 5)
Sconto 20% vini Guarini (2,5 / 5)
Sconto 20% Tenuta Villa Crespia Franciacorta (5 / 5)
Sconto 20% vini Ca’ D’Or Franciacorta (5 / 5)

Sconto 20% vini Il Montù (3,5 / 5)
Sconto 20% vini Nino Negri (5 / 5)
Sconto 20% vini Triacca dalla Mia Vigna Valtellina (5 / 5)
Sconto 20% vini Civielle – Cantine della Valtenesi e della Lugana (3,5 / 5)


Volantino Mercatò Big, dal 29 settembre al 4 ottobre – “Sconti fino al 50”
Langhe Rosso Doc Mainerdo: 2,99 euro (3 / 5)
Barbera d’Alba Superiore Terre da Vino: 4,90 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Docg Villa Miazzi: 4,28 euro (3,5 / 5)
Solegro Frizzante Vari Tipi: 0,99 euro (1 / 5)

Grignolino Doc Araldica: 2,24 euro (3 / 5)
Vini Vari Tipi Feudo del Principe: 2,58 euro (3 / 5)


Volantino Pam, dal 28 settembre all’8 ottobre – “Sotto Prezzo”
Chianti Docg Rifugio del Vescovo: 2,39 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Frizzante Igt Perle Fini Piera Martellozzo: 2,19 euro (3,5 / 5)
Vermentino Terre Siciliane Colle del Sole Natale Verga: 2,49 euro (3 / 5)


Nessun volantino attivo


Volantino Tigros, dal 30 settembre al 13 ottobre – “Sotto Costo”
Vini il Gaggio: 0,99 euro (0,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Bolla: 3,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Riserva Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)

Spumante Extra Dry Canel: 2,39 euro (3,5 / 5)
Spumante Muller Thurgau Maximilian I: 2,69 euro (3 / 5)
Franciacorta Docg Pas Dosè Solive: 11,90 euro (5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Rive di Colbertaldo: 6,90 euro (4 / 5)

Oltrepò Pavese Metodo Classico San Zenom Zonin: 6,90 euro (3,5 / 5)
Pinot Nero, Riesling, Lagrein Erste Neue: 6,90 euro (4,5 / 5)
Ribolla Gialla Doc, Pinot Grigio Colli di Poianis: 5,90 euro (4 / 5)
Sauvignon Doc Civa: 5,90 euro (4 / 5)

Friuliano Doc Civa: 5,90 euro (4 / 5)
Pinot Grigio Civa: 5,90 euro (3,5 / 5)
Bardolino Doc Almorano: 2,90 euro (3,5 / 5)
Teroldego Rotaliano Mezzacorona: 3,99 euro (4 / 5)

Amarone Valpolicella Sartori: 14,99 euro (5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Conti Buneis: 2,99 euro (3,5 / 5)
Vini Le Vie Del Canto: 2,99 euro (3 / 5)
Lugana Dop Bio Perla del Garda: 7,90 euro (4 / 5)

Vini Le Cascine: 1,99 euro (2,5 / 5)
Bonarda amabile Doc Tralci: 2,90 euro (1,5 / 5)
Rosso di Valtellina Casa Vinicola Nera: 4,39 euro (4,5 / 5)
Cortese o Monferrato Chiaretto Doc Capetta: 2,99 euro (3 / 5)

Dolcetto d’Alba Doc Duchessa Lia: 4,49 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo Doc Langhe Versi divini: 4,90 euro (3,5 / 5)
Barbaresco Docg Ricossa: 8,90 euro (4 / 5)
Gattinara Docg Cantina Sociale Gattinara: 10,90 euro (4 / 5)

Lambrusco Igp Marcello Ariola: 4,49 euro (4,5 / 5)
Lambrusco Chiarli Grasparossa: 2,65 euro (3,5 / 5)
Pignoletto Reno Doc Righi: 2,59 euro (3,5 / 5)
Gutturnio Riserva Doc Valtidone Bollo Rosso: 5,90 euro (5 / 5)

Chianti Colli Fiorentini Uggiano: 2,89 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg La Mora Cecchi: 3,99 euro (4 / 5)
Bolgheri Doc Sabbiato Sensi: 7,90 euro (3,5 / 5)
Toscana Igt Merlot Uggiano Pietraia: 14,90 euro (4,5 / 5)

Gutturnio Frizzante Doc Cantagallo Valtidone: 3,90 euro (4 / 5)
Vernaccia San Gimignano Docg Giglio Del Duca: 3,49 euro (3,5 / 5)
Sangiovese Toscana Igt Collegonzi: 11,90 euro (4 / 5)
Linea Vini Notte Rossa: 3,49 euro (5 / 5)

Primitivo di Manduria Diodoro o Malvasia Salento o Negroamaro: 6,90 euro (4 / 5)
Negroamaro Salento Igt Mottura o Nero di Troia: 2,99 euro (3,5 / 5)
Linea vini Spinelli Rue di Piane: 2,39 euro (3,5 / 5)
Verdicchio di Matelica Docg Cambrugiano, Belisario: 11,90 euro (5 / 5)

Verdicchio dei Castelli di Jesi Casalfarneto: 3,89 euro (3,5 / 5)
Lacrima di Morro d’Alba Doc Belisario: 4,99 euro (5 / 5)
Rosso di Montefalco Doc Terre della Custodia: 5,99 euro (4 / 5)
Orvieto Doc, Est!Est!Est! di Montefiascone Laurum: 2,99 euro (3 / 5)

Rosè Bello di Puglia Igt o Primitivo Pietre del Sole: 2,29 euro (3 / 5)
Susumaniello Igp Cantine Paolo Leo: 3,90 euro (4 / 5)
Falanghina del Sannio Doc, Fiano o Greco di Tufo Borgo San Michele: 4,90 euro (3,5 / 5)
Aglianico Sannio Dop La Guardiense: 3,49 euro (4 / 5)

Cirò Rosso o rosato Doc Caparra & Siciliani: 2,99 euro (4,5 / 5)
Aglianico del Vulture Dop Baliaggio Cantine di Venosa: 3,49 euro (4 / 5)
Etna Rosso o bianco Doc Camporè: 6,90 euro (3,5 / 5)
Grillo Sicilia Doc, Syrah o Nero d’Avola Feudo Arancio: 3,99 euro (4 / 5)

Nerello Mascalese Igt o Catarratto Nuttata: 2,39 euro (3 / 5)
Nero d’Avola Doc o Chardonnay Zibibbo Fatascià: 2,79 euro (3 / 5)
Cannonau Sardegna Doc Cerasio Pedres: 9,90 euro (4 / 5)

Vermentino di Gallura Docg Thilibas Pedres: 9,90 euro (4 / 5)
Monica di Sardegna, Cannonau o Vermentino Dolianova: 2,99 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Oghe Delogu: 5,90 euro (3,5 / 5)


New Volantino Unes/U2, dal 23 settembre al 6 ottobre – “Grandi Marche Piccoli Prezzi”
Soave Classico Doc Sartori: 2,59 euro (3,5 / 5)
Prosecco Extra Dry Bellussi: 6,59 euro (4,5 / 5)

Grignolino d’Asti Doc La Ghironda: 2,69 euro (3 / 5)
Vino rosso, bianco o rosato Terre Fredde: sconto 40% (3,5 / 5)

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Vini al supermercato

I Migliori vini al supermercato 2021 di Vinialsuper. Cantine Settesoli miglior cantina Gdo dell’anno

Torna puntuale la classifica dei Migliori Vini al Supermercato di Vinialsuper.it, che incorona SettesoliMiglior cantina Gdo2021. Quest’anno, la competizione ha riguardato un numero record di campioni, giunti da tutta Italia e degustati rigorosamente alla cieca dalla redazione.

In un momento difficile per il vino italiano, a causa dell’emergenza Covid-19, l’attività di Vinialsupermercato.it non si è fermata neppure per un istante ed è rimasta fedele ai propri canoni editoriali.

“Siamo sempre al fianco dei clienti dei supermercati – dichiara il direttore di Vinialsupermercato.it, Davide Bortone – guidandoli con il nostro sguardo più che mai critico nella scelta dei tanti vini presenti a scaffale, cercando di ‘educare’ sempre più palati ai vini di qualità”.

“La scelta della migliore cantina Gdo 2021 – continua Bortone – è stata anche quest’anno complicata. Sono sempre più, infatti, le cantine che operano con grande coscienza e rispetto delle Denominazioni del vino italiano, in un canale dominato troppo spesso dalla corsa al ribasso dei prezzi, e quindi della qualità, come quello della Grande distribuzione”.

“I vini di Settesoli – continua il direttore di Vinialsupermercato.it – parlano della Sicilia in maniera chiara e diretta e contribuiscono, in larga scala, alla crescita del brand regionale. Anche grazie a cantine cooperative come Settesoli, la Sicilia sta diventando un ‘marchio’ sempre più riconosciuto dai consumatori, compresi quelli attenti alla produzione biologica“.

Più in generale, la classifica dei Migliori Vini al supermercato 2021 di Vinialsuper.it vede ben rappresentate diverse regioni, dall’Alto Adige alla Sicilia, passando per Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Calabria.

In classifica solo i vini in grado di aggiudicarsi, nella degustazione alla cieca, da 4.5 a 5 “cestelli della spesa”, la speciale scala di valutazione del vino in vendita al supermercato ideata da Vinialsuper.

Tutti vini che fanno dell’ottimo rapporto qualità prezzo, nonché del rispetto della tipicità delle uve e dei territori di produzione, il loro punto forte. Ecco dunque l’elenco dei migliori vini in vendita nella grande distribuzione italiana, secondo il giudizio della redazione di Vinialsuper (Davide Bortone, Viviana Borriello, Giacomo Merlotti, Gabriele Rocchi).

I MIGLIORI VINI AL SUPERMERCATO 2021

TRENTINO ALTO ADIGE

  • Trento Doc Brut, Cesarini Sforza
  • Alto Adige Doc Pinot Bianco 2019, Cantina Bolzano
  • Alto Adige Doc Gewurztraminer 2019, Cantina Bolzano
  • Alto Adige Doc Riesling 2019 Erste+Neue
  • Alto Adige Doc Sauvignon 2019 Erste+Neue
  • Alto Adige Doc Müller-Thurgau 2019, Cantina di Merano
  • Trentino Doc Müller-Thurgau 2019, Cantina Rotaliana di Mezzolombardo

PIEMONTE

  • Alta Langa Docg Dosaggio Zero “Trentamesi”, San Silvestro
  • Brachetto d’Acqui Docg, Tosti1820
  • Derthona 2018, Cantina Vignaioli del Tortonese
  • Barolo Docg 2015 “Ligabue”, Teo Costa
  • Roero Arneis Docg 2019 “Ligabue”, Teo Costa
  • Barbaresco Docg 2017 “Ligabue”, Teo Costa
  • Barbera d’Alba Doc 2018 “Boschi dei Signori”, Bosio
  • Dogliani Docg, Cantina Clavesana

LOMBARDIA

  • Franciacorta Docg Brut Blanc de Blanc “Edea”, Mirabella
  • Franciacorta Docg 2015 Dosaggio Zero Nature, Castelfaglia
  • Franciacorta Docg Brut “Simbiotico”, Villa Crespia
  • Valtellina Superiore Inferno Docg 2016, Nera
  • Sforzato di Valtellina Docg 2014, Nera
  • Bonarda dell’Oltrepò pavese Doc “Fatuum”, Az. Agr. Maggi Francesco
  • Oltrepò pavese Dop Pinot Nero 2019 “Turché”, Torrevilla
  • Provincia di Pavia Igt Croatina “Myrtò”, Perego & Perego

VENETO

  • Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Docg Superiore di Cartizze, Cantina Produttori Valdobbiadene
  • Prosecco Conegliano Valdobbiadene Superiore Docg, Carpenè Malvolti
  • Igt Veneto Vespaiolo frizzante “Spago”, Cantina Beato Bartolomeo Breganze
  • Venezia Doc Pinot Grigio 2018, Ornella Molon
  • Soave Doc Classico Fittà 2019 “Cadis”, Cantina di Soave
  • Lugana Doc Bianco 2019, Delibori
  • Lugana Doc Bianco, Cantina di Negrar
  • Bardolino Chiaretto Doc 2019, Cantina del Garda
  • Bardolino Chiaretto Doc 2018, Sartori
  • Amarone della Valpolicella Docg Classico 2016, Delibori
  • Valpolicella Doc Classico Superiore Ripasso 2018, Cantina di Negrar
  • Valpolicella Doc Classico Superiore Ripasso 2017, Delibori

LIGURIA

  • Riviera Ligure di Ponente Doc Pigato 2017, Le Rocche del Gatto

EMILIA ROMAGNA

  • Romagna Doc Sangiovese Predappio 2018 “Notturno”, Drei Donà

TOSCANA

  • Venaccia di San Gimignano 2019, Bonacchi
  • Maremma Toscana Doc Bianco 2019, Mantellassi
  • Toscana Igt Vermentino, Morisfarm
  • Morellino di Scansano Docg 2028 Vigna Benefizio, Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano
  • Morellino di Scansano Docg 2019, Mantellassi
  • Morellino di Scansano Docg Riserva 2016, Morisfarms
  • Chianti Docg 2017, Piandaccoli
  • Linea Vini “Collezione Oro”, Piccini
  • Vino Nobile di Montepulciano Docg 2015, Vecchia Cantina di Montepulciano
  • Vino Nobile di Montepulciano Docg Riserva 2015, Vecchia Cantina di Montepulciano
  • Toscana Igt 2014 Piandaccoli di Piandaccoli, Piandaccoli
  • Toscana Rosso Igt 2016, Morisfarms
  • Toscana Igt 2017 “Sasso al Poggio”, Piccini

ABRUZZO

  • Terre di Chieti Igt Pecorino 2019, Cantina Tollo
  • Terre Di Chieti Igp Passerina 2019 “Niro”, Citra
  • Montepulciano d’Abruzzo Dop 2016 “Colle Secco”, Cantina Tollo
  • Montepulciano d’Abruzzo Doc 2017 “Niro”, Citra
  • Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva 2016 Val di Fara, Spinelli

CAMPANIA

  • Greco di Tufo 2019, Cantine Di Marzo
  • Irpinia Dop Aglianico 2018, Cantine Di Marzo
  • Vino Rosso “Gaurano”, Cantine Moio

MARCHE

  • Lacrima di Morro d’Alba Doc 2019, Marotti Campi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2019, Marotti Campi
  • Offida Docg Passerina 2019, Moncaro

PUGLIA

  • Primitivo di Manduria Dop 2018, Feudo Apuliano
  • Salento Igp Malvasia Sauvignon 2019 “I Tratturi”, Notte Rossa
  • Linea Vini Notte Rossa

CALABRIA

  • Calabria Igt Bianco “Curiale”, Caparra & Siciliani
  • Cirò Doc Bianco 2019, Caparra & Siciliani
  • Cirò Doc Rosato 2019, Librandi

SICILIA

  • Linea Vivitis Bio, Gorghi Tondi
  • Sicilia Doc “Settesoli Collezione” Bianco / Rosso, Settesoli
  • Linea vini Bio Vegan, Settesoli
  • Igt Terre Siciliane 2019 Nerello Mascalese “Le Rose”, Regaleali Tasca d’Almerita

SARDEGNA

  • Cannonau di Sardegna Doc 2018 “Costera”, Argiolas
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Grandine e vento sulla Valpolicella, il Consorzio: “5-6 milioni di euro di danni”

Nel disastro, un sorriso a mezza bocca per i viticoltori della Valpolicella. Il nubifragio di ieri pomeriggio poteva infatti causare conseguenze ancora più devastanti. “L’epicentro della tempesta di grandine e vento, o meglio la sua ‘supercella‘, come la chiamano tecnicamente i meteorologi – commenta a WineMag.it Christian Marchesini, fresco di nomina alla presidenza del Consorzio Tutela Vini Valpolicella – era collocato sul centro di Verona. Se fosse stato sui vigneti, oggi staremmo parlando del disastro più totale“.

I danni ammonterebbero a 5-6 milioni di euro, solo sul fronte delle aziende vitivinicole colpite. Secondo le prime stime degli agronomi del Consorzio, all’opera sin da ieri assieme a quelli di Regione Veneto, la superficie danneggiata sarebbe piuttosto limitata. “Si parla di 300, massimo 400 ettari – precisa Marchesini – dunque dal 3 al 5% dei vigneti a Denominazione“.

Va detto però che, dove grandine e vento hanno colpito, come nel Comune di San Pietro in Cariano, hanno fatto danni davvero ingenti, cancellando dal 70 al 100% della produzione“.

Già definita la tabella di marcia delle prossime ore. “I nostri tecnici – spiega il presidente Marchesini (nella foto)- stanno individuando e delimitando le aree colpite, alle quali sarà assegnata una resa ad hoc: 0, 10, o 50, valuteremo. Procederemo poi alla richiesta dello stato di calamità, nella speranza che i produttori danneggiati da questa terribile ondata di vento e grandine siano assicurati”.

Nel frattempo, sempre secondo il numero uno del Consorzio Tutela Vini della Valpolicella, “la Denominazione ha reagito bene nei primi mesi del 2020, segnato dalla stangata del Covid-19“.

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“Continuano gli imbottigliamenti – riferisce Marchesini a WineMag.it – con cali non superiori al 7-8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Quello che abbiamo perso davvero dall’inizio dell’anno è la ‘biodiversità’ della Denominazione, intendendo con questo termine i numerosi piccoli produttori della Valpolicella”.

Con l’avvento del Covid-19 le vendite si sono concentrate soprattutto sulla Grande distribuzione organizzata, essendo l’Horeca chiusa. Ma tra le oltre 300 aziende della Valpolicella, sono solo una trentina quelle capaci di tenere il ritmo della Gdo”.

“Per questo – annuncia Marchesini a WineMag.it – stiamo cercando di preservare la ‘biodiversità’ assicurata dai piccoli produttori, invitando i maggiori player della Valpolicella ad acquistare da loro lo sfuso“. Una soluzione volta anche ad evitare le svendite di vini della Valpolicella nei supermercati, sulla scia dell’ultimo appello dell’ex presidente del Consorzio, Andrea Sartori.

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Vini al supermercato

Spesa time: luglio tra luci ed ombre sui volantini del vino al supermercato

Continua a colorarsi di luci ed ombre la fotografia del vino in offerta sui volantini dei supermercati italiani. Ecco la nostra analisi, insegna per insegna, con la consueta valutazione in cestelli della spesa. Buona spesa!

 

Volantino Auchan, dal 2 al 15 luglio
Cielo Freschello Vino Rosso: 1,49 euro (2,5 / 5)
Umbria Rosso Igt Vocante Duca Odoardo: 2,49 euro (3,5 / 5)

Trento Doc Spumante Metodo Classico Cesarini Sforza: 7,90 euro (5 / 5)
Spumante Grechetto Vecchia Modena Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau Brut Cantina di Soave: 2.99 euro (3,5 / 5)
Spumante Metodo Classico Carta Oro La Versa: 6,90 euro (5 / 5)

Trentino Doc Muller Thurgau Mezzacorona: 3,99 (3,5 / 5)
Trentino Doc Teroldego Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)

Sicilia Igt Corvo Duca di Salaparuta: 4,99 euro (3,5 / 5)
Fiano di Avellino Docg Mastroberardino: 7,99 euro (5 / 5)

Passito di Pantelleria Baglio Kelbi: 6,99 euro (3,5 / 5)
Bardolino Doc Cantina di Soave:  2,49 euro (3,5 / 5)

Château Haut-Monteils Sauternes: 7,99 euro (4,5 / 5)
Chianti Classico Docg Cecchi: 6,90 euro (4 / 5)

Brunello di Montalcino Docg Cecchi: 17,90 euro (5 / 5)
Barolo Docg Batasiolo: 10,90 euro (3,5 / 5)


Volantino A&O, dal 9 al 22 luglio – “Sconti fino al 50”
Lambrusco Modena Villa Cialdini: 4,90 euro (3,5 / 5)
Trentino Doc Muller Thurgau Mezzacorona: 3, 45 euro (3,5 / 5)

Trentino Doc Gewurztraminer Mezzacorona: 4,69 euro (3,5 / 5)
Prosecco Spago Mionetto: 6,90 euro (3,5 / 5)
Spumante Durello Muller Thurgau Maximilian I: 2,85 euro (3 / 5)



Volantino Bennet, dal 9 al 22 luglio – “Sconto 30, 40, 50”
Lambrusco Sorbara Vecchia Modena Chiarli: 2,98 euro (3,5 / 5)
Gotto D’Oro Marino: 1,99 euro (2,5 / 5)

Spumante Aragosta: 2,89 euro (3 / 5)
Pignoletto Biologico Righi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Frizzante Bianco e Lambrusco Chiarli: 1,99 euro (3 / 5)
Garganega Muller Thurgau La Cacciatora: 1,99 euro (2,5 / 5)

Volantino Bennet, dal 2 al 15 luglio – “1+1”
Bianco o Rosato Tavernello: 1+1 2,89 euro (3 / 5)
Spumante Millesimato Cuvèe Colli di Soligo: 1+1 3,98 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Market, dal 7 al 16 luglio
Sangiovese Il Feudo: 1,99 euro (2,5 / 5)
Colli Piacentini Bonarda Terra della Pietra: 2,79 euro (3 / 5)

Grecanico, Nero d’Avola, Vermentino Terre Siciliane Igt: Le Morre: 2,99 euro (3 / 5)
Prosecco Extra Dry Zonin: 3,49 euro (3,5 / 5)

Corvo Bianco o Rosso Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)
Chardonnay o Muller Thurgau Nals: 6,29 euro (4 / 5)


Volantino Carrefour Market, dal 7 al 16 luglio
Valdobbiadene Docg Cartizze Valdo Oro Puro: 9,39 euro (4 / 5)
Valdobbiadene Docg Bortolomiol: 6,99 euro (5 / 5)

Valdobbiadene Docg Carpenè Malvolti: 6,29 euro (5 / 5)
Trento Doc Cesarini Sforza: 9,90 euro (5 / 5)

Alto Adige Muller Thurgau Hoffstatter: 8,20 euro (4,5 / 5)
Cave de Turckheim Gewurztraminer: 7,90 euro (4 / 5)

Prosecco Doc Signoria Dei Dogi: 3,49 euro (3 / 5)
Spumante Rosè Valtidone: 3,53 euro (3 / 5)

Negroamaro Rosato Notte Rossa: 3,84 euro (5 / 5)
Vermentino di Sardegna o Alghero Rosè Doc Sella & Mosca: 3,99 euro (3,5 / 5)

Maremma Toscana Doc Sant’Iario: 2,99 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Pinot Nero Rosè Montagna: 3,39 euro (3 / 5)

Mateus Rosè: 3,49 euro (3 / 5)
Pinot Grigio Pavia Igt Terre dei Passeri: 2,69 euro (2,5 / 5)

Chardonnay o Muller Thurgau Nals: 6,29 euro (4 / 5)
Falanghina del Beneventano Igt La Vinicola del Titerno: 2,29 euro (3,5 / 5)
Colli Piacentini Doc Malvasia Vicobarone: 2,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Express, dal 9 al 21 luglio
Montepulciano d’Abruzzo o Pecorino Spinelli: 2,79 euro (4 / 5)
Vini Maschio: 2,59 euro (3 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Bonarda o Barbera Montagna: 3,49 euro  (3,5 / 5)


Volantino Coop, dal 9 al 22 luglio
Valdobbiadene Prosecco Maschio: 4,99 euro (3,5 / 5)
Trentino Doc Muller Thurgau Mezzacorona: 4,79 euro (3,5 / 5)
Corvo Bianco o Rosso Duca di Salaparuta: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Conad, dall’8 al 16 luglio
Vernaccia Docg Sensi: 2,49 euro (3,5 / 5)
Vermentino Aragosta Santa Maria La Palma: 3,49 euro (3 / 5)

Lambrusco Doc Medici Ermete: 2,89 euro (4 / 5)
Maggi Vino Riesling: 6 bottiglie 9,90 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Vicale: 2,49 euro (3 / 5)

Prosecco Doc Dame Tervise: 4,89 euro (3,5 / 5)
Vino Garzellino: 1,49 euro (3 / 5)

Volantino Conad City, dall’8 al 16 luglio
Muller Thurgau Costalta: 3,69 euro (3,5 / 5)
Pinot Grigio Santa Margherita: 4,99 euro (4 / 5)
Pignoletto Frizzante Il Poggio: 3,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Crai dal 9 al 19 luglio
Roero Arneis Brjnda Le Faville: 5,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Despar, dal 2 al 15 luglio
Spumante Muller Thurgau Maximilian I: 2,79 euro (3,5 / 5)
Bardolino Doc Tenuta Tosinori: 2,99 euro (3,5 / 5)

Colli Berici Doc Cabernet Sauvignon Casa Defrà: 2,29 euro (3,5 / 5)
Colli Berici Doc Sauvignon Casa Defrà: 2,29 euro (3,5 / 5)
Prosecco Docg Gioiosa: 5,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Esselunga, dal 9 al 22 luglio
Negroamaro Conti Zecca: 2,75 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Superiore Bortolomiol: 9,20 euro (5 / 5)

Roero Arneis Beccofino Ca’ Rossa: 4,68 euro (3 / 5)
Spumante Muller Thurgau Cantina di Soave: 2,37 euro (3,5 / 5)

Ribolla Gialla Forchir: 4,18 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Cantina di Bolzano: 5,10 euro (4,5 / 5)

Grecanico o Nero D’Avola Nadaria: 1,99 euro (4 / 5)
Lambrusco Cavicchioli: 1,95 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Alba Nervo: 3,27 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg Cecchi Oro: 4,19 euro (4 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo VignaMassima: 3,06 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin, dal 9 giugno al 15 luglio
Spumante Muller Thurgau Durello Brut: 1,99 euro (3 / 5)
Salento Igp Negroamaro, Chardonnay, Rosato Solemoro: 1,49 euro (3 / 5)


Volantino Famila, dal 9 al 22 luglio – “Sconti fino al 50”
Lambrusco Modena Villa Cialdini: 4,90 euro (3,5 / 5)
Trentino Doc Muller Thurgau Mezzacorona: 3,45 euro (3,5 / 5)

Trentino Doc Gewurztraminer Mezzacorona: 4,69 euro (3,5 / 5)
Prosecco Spago Mionetto: 6,90 euro (3,5 / 5)
Spumante Durello Muller Thurgau Maximilian I: 2,85 euro (3 / 5)


Volantino Galassia, dal 9 al 22 luglio – “Sconti fino al 50”
Lambrusco Modena Villa Cialdini: 4,90 euro (3,5 / 5)
Trentino Doc Muller Thurgau Mezzacorona: 3, 45 euro (3,5 / 5)

Trentino Doc Gewurztraminer Mezzacorona: 4,69 euro (3,5 / 5)
Prosecco Spago Mionetto: 6,90 euro (3,5 / 5)
Spumante Durello Muller Thurgau Maximilian I: 2,85 euro (3 / 5)


Volantino Gulliver, dal 9 al 22 luglio
Prosecco Spago Docg Mionetto: 6,99 euro (3,5 / 5)
Sangiovese, Grecanico, Poggio dei Vigneti: 1,49 euro (2,5 / 5)

Gutturnio Doc Valtidone: 2,39 euro (3,5 / 5)
Bianco Veneto Igt Ca d’Archi: 3,49 euro (3 / 5)

Timorasso Doc Vignaioli del Tortonese: 3,99 euro (4 / 5)
Pinot Nero Giorgi: 4,89 euro (3,5 / 5)

Barbera o Dolcetto Doc Capetta: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante Rosè Cave de Rois: 1,99 euro (2,5 / 5)


Volantino Il Gigante dal 2 al 15 luglio
Toscana Igt Vermentino Cala Forte Frescobaldi: 1+1 9,98 euro (4 / 5)
Chianti Colli Aretini Docg La Pieve: 1+1 6,78 euro (3,5 / 5)

Pinot Grigio Doc, Grignolino/Barbera d’Asti, Dolcetto d’Ovada Doc Corte Regale: 1+1 3,98 euro (3 / 5)
Colli Piacentini Gutturnio, Ortrugo Ca’ dei Signori: 1+1 4,58 euro (3 / 5)

Falanghina, Aglianico Igt Conti Uttieri: 1+1 7,98 euro (3,5 / 5)
Bardolino Doc, Soave Doc Pagus Bisano Cantina di Verona: 1+1 5,98 euro (4 / 5)

Bonarda, Barbera, Refosco, Montepulciano Le Rovole: 1+1 3,98 euro (2 / 5)
Cabernet, Chardonnay, Pinot Grigio, Friulano Grave Doc Il Borgomastro:  1+1 5,98 euro (3 / 5)

Barbera o Dolcetto Doc Produttori Portacomaro: 1+1 7,98 euro (4 / 5)
Umbria Igt Sangiovese o Grechetto Castello delle Regine: 1+1 5.78 euro (3,5 / 5)

Barbera, Dolcetto, Cortese Piemonte Doc Serre dei Roveri: 1+1 3,98 euro (2 / 5)
Pinot Nero Rosè, Cabernet Sauvignon, Bonarda Amabile Igt Le Cascine: 1+1 3,98 euro (2,5 / 5)

Prosecco Treviso Doc Coste Petrai: 1+1 7,38 euro (3,5 / 5)
Spumante Blanc de Blancs Porta Leone: 1+1 3,98 euro (3,5 / 5)


Volantino Iper, dal 6 a 19 luglio
Prosecco Superiore Asolo Docg Extra Dry Rive della Chiesa: 4,39 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Terre Nardin: 4,59 euro (3,5 / 5)

Montepulciano, Passerina o Pecorino Spinelli: 1+1 3,99 euro (4 / 5)
Prosecco Spago o Ribolla Spumante La Gioiosa: 3,99 euro (3 / 5)

Spumante Dolce Rocca dei Fiori: 2,39 euro (3 / 5)
Freschello: 1,69 euro

Apa Barbera Asti: 1,99 euro (0 / 5)

Modavin Gutturnio Frizzante: 2,29 euro (3 / 5)
Pinot Grigio Grandi Vigne: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Iperal, dall’8 al 21 luglio
Barbera Igp Il Feudo: 2,05 (2,5 / 5)
Chianti Superiore Docg Santa Cristina: 5,90 euro (4 / 5)

Vini Turà: 1,99 euro (3 / 5)
Vini Notte Rossa: 3,49 euro (5 / 5)
Lambrusco Modena Civ: 2,30 euro (3 / 5)

Muller Thurgau San Michele Appiano: 8,29 euro (4 / 5)
Lugana Doc Sartori: 5,55 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Casato Del Leone: 3,90 euro (3 / 5)
Prosecco Docg Mionetto: 6,90 euro (3,5 / 5)
Spumante Valdo Garda: 3,25 euro (3 / 5)


Volantino Ipercoop, dal 2 al 15 luglio
Spumante Freschello Extra Dry: 1,99 euro (2,5 / 5)
Spumante Prosecco Doc o Ribolla Cescon: 3,49 euro (3 / 5)

Trentino Doc Muller Thurgau Mezzacorona: 3,39 euro (3,5 / 5)
Falanghina del Sannio Dop Feudi San Gregorio: 6,79 euro (5 / 5)

Collio Doc Sauvignon, Ribolla Gialla o Traminer Igt Villa Folini: 4,99 euro usr 3.5]
Colli Piacentini Bonarda o Gutturnio Valtidone: 2,19 euro usr 3.5]

Montepulciano, Trebbiano o Cerasuolo d’Abruzzo Rocca Ventosa: 2,29 euro (3 / 5)
Barbera d’Alba Doc Fontanafredda: 4,79 euro (5 / 5)

Bardolino o Custoza Doc Corte al Lago: 3,49 euro (3,5 / 5)
Chianti Superiore Docg Agricoltori del Geografico: 4,19 euro (5 / 5)

Primitivo Rosato Salento Igt Notte Rossa: 5,59 euro (5 / 5)
Rosè, Il Bianco, Il Rosso Sicilia Igt Planeta: 5,90 euro (4 / 5)

Chiaretto o Cortese Monferrato Doc Capetta: 2,99 euro (3 / 5)
Langhe Doc Favorita Le Calende Terre del Barolo: 3,49 euro (3,5 / 5)

Est!Est!Est di Montefiascone Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Lugana Doc Le Fornaci Tommasi: 8,90 euro (4,5 / 5)

Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Titulus o Passerina Fazi Battaglia: 3,99 euro (4 / 5)
Oltrepo’ Pavese Pinot Nero Vinificato in Bianco Il Montu: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vermentino o Monica di Sardegna Calarenas: 2,99 euro (3 / 5)
Gewurztraminer, Pinot Nero o Sauvignon Cantina Produttori di Bolzano: 7,99 euro (5 / 5)

Sicilia Doc Anthilia Bianco Donna Fugata: 6,90 euro (5 / 5)
Nobile di Montepulciano Docg Fattoria del Cerro: 7,99 euro (5 / 5)

Montefalco Rosso Doc Colpetrone, Arnaldo Caprai: 5,29 euro (5 / 5)
Vermentino Toscana Igt Monterufoli: 4,75 euro (3,5 / 5)


Volantino Lidl dal 6 al 12 luglio
Orvieto Classico Dop Botte dei Conti: 1,49 euro (3 / 5)
Aglianico del Vulture Dop Corte Aurelio: 2,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam, dal 25 giugno all’8 luglio
Oltrepò Pavese Pinot Nero C’era una volta Losito Guarini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Bonarda Frizzante C’era una volta Losito Guarini: 3,49 euro (3,5 / 5)

Oltrepò Pavese Bonarda Quaquarini: 3,49 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Riesling Le Cascine: 2,49 euro (2,5 / 5)

Oltrepò Pavese Buttafuoco Quaquarini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Sangue di Giuda Quaquarini: 3,99 euro (5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Poggio Dei Vigneti: 1,49 euro (2,5 / 5)
Terre Siciliane Viogner, Nero d’Avola Fazio Wines: 3,49 euro (3,5 / 5)
Spumante Prosecco Extra Dry: 3,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Simply Market, dal 2 al 15 luglio
Cielo Freschello Vino Rosso: 1,49 euro (2,5 / 5)
Umbria Rosso Igt Vocante Duca Odoardo: 2,49 euro (3,5 / 5)

Trento Doc Spumante Metodo Classico Cesarini Sforza: 7,90 euro (5 / 5)
Spumante Grechetto Vecchia Modena Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Muller Thurgau Brut Cantina di Soave: 2.99 euro usr 3.5]
Spumante Metodo Classico Carta Oro La Versa: 6,90 euro (5 / 5)

Trentino Doc Muller Thurgau Mezzacorona: 3,99 (3,5 / 5)
Trentino Doc Teroldego Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)

Sicilia Igt Corvo Duca di Salaparuta: 4,99 euro (3,5 / 5)
Fiano di Avellino Docg Mastroberardino: 7,99 euro (5 / 5)

Passito di Pantelleria Baglio Kelbi: 6,99 euro (3,5 / 5)
Bardolino Doc Cantina di Soave:  2,49 euro (3,5 / 5)

Château Haut-Monteils Sauternes: 7,99 euro (4,5 / 5)
Chianti Classico Docg Cecchi: 6,90 euro (4 / 5)

Brunello di Montalcino Docg Cecchi: 17,90 euro (5 / 5)
Barolo Docg Batasiolo: 10,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Tigros fino al 21 luglio
Lambrusco Doc Fortenero: 2,49 euro (3,5 / 5)
Vini Doc, Duchessa Lia: 4,79 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg, Melini: 2,79 euro (3 / 5)
Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene, Valdo: 4,79 euro (3,5 / 5)

Vini Igt Antinori: 4,99 euro (3,5 / 5)
Vermentino Sardegna Doc Delogu: 5,29 euro (4 / 5)
Vini Borgo San Michele: sconto 50% (4 / 5)


Volantino Unes/U2, dall’8 al 21 luglio
Etna Rosso Poggio di Venere: sconto 30% (4 / 5)
Monferrato Chiaretto Capetta: sconto 30% (3,5 / 5)
Est! Est! Est! Bigi: sconto 40% (3,5 / 5)

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Birra news news ed eventi

Unionbirrai vuole la birra artigianale al supermercato: “Basta integralismo”

Il mondo dei publican, ovvero i gestori di pub e birrerie specializzate? “Estremamente autoreferenziale“. Un segmento “piacevole, bello, costruttivo” da cui, però, i produttori di birra artigianale dovrebbero sdoganarsi. Perché “rischia di non far uscire da quella cerchia del 3.7% di consumatori abituali“. Parole di Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai intervenuto nei giorni scorsi a un webinar organizzato dall’Associazione Donne della Birra.

Una vera e propria chiamata a una rivoluzione di concetto e di approccio al mercato, solo in parte frutto di elucubrazioni dettate dall’emergenza Covid-19 e dal periodo di lockdown che ha messo in ginocchio l’Horeca.

Di fatto, come riportato da Vinialsupermercato.it il 12 giungo, Unionbirrai ha ufficializzato un accordo con Aspiag Service, concessionaria dei supermercati Despar per Triveneto ed Emilia Romagna, utile a inserire le birre di 12 realtà brassicole artigianali di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige sugli scaffali di 39 punti vendita del territorio di appartenenza del birrificio. Solo un punto di partenza.

Secondo il numero uno dei piccoli produttori italiani di birra artigianale, il settore deve cercare altri sbocchi rispetto agli attuali, per trasformarsi da fenomeno di nicchia a fenomeno di massa. Mostrando le reali differenze tra la “birra industriale” e quella più fedele alle tradizioni brassicole.

Durante il webinar, Ferraris (nella foto) ha infatti espresso la necessità di “aprire canali distributivi diversi da quelli su si è sempre lavorato”. In una parola, l’auspicio è per un’apertura maggiore dei micro birrifici nei confronti della Grande distribuzione organizzata, ovvero al mondo dei supermercati che operano in Italia, come appena accaduto con Despar.

Il grande slancio verso l’e-commerce, durante il lockdown, è stato da esempio e da maestro. “Il blocco dell’Horeca ha azzerato il consumo in mescita, ma gli appassionati ci hanno cercato lo stesso e con volumi assolutamente importanti” ha evidenziato Ferraris.

La difficoltà di reperire la tanto desiderata “artigianale”, del resto, è emersa in diversi sondaggi: i consumatori dichiarano di non consumare birra artigianale italiana “perché non la trovano”. L’approvvigionamento diventa così un problema più pressante di quello del prezzo.

“Noi non abbiamo accesso alla Gdo – ha sottolineato a chiare lettere il direttore di Unionbirrai – e quindi il nostro canale distributivo è sempre stato un altro. Ma il mondo della Gdo è imprescindibile! Non possiamo pensare che l’integralismo del mondo artigianale veda questa barriera netta tra i mercati”.

Indispensabile, però, che ogni canale rispetti i presupposti fondamentali della birra artigianale: la territorialità, la conservazione ed una politica di prezzi adeguata. Presupposti e problematiche, ha fatto intendere Ferraris, che possono essere affrontate in modo più semplice e costruttivo proprio con i canali distributivi più grandi e strutturati.

Basti pensare al problema della catena del freddo: è più facile pensare al trasporto refrigerato da parte delle insegne della Grande distribuzione che del singolo corriere espresso, per una consegna a privato di poche bottiglie.

L’obiettivo di Unionbirrai è dunque quello di lavorare su più fronti, ovvero supermercato ed e-commerce, per “fare i conti con un sistema che deve essere in equilibrio sempre perfetto“. “Viviamo in un mondo totalmente artigianale e rappresentiamo anche una filiera vera e propria, che è fatta da produzione, distribuzione e somministrazione”, ha aggiunto Ferraris, prima di una conclusione che non lascia spazio a interpretazioni.

“E un mondo che deve sfruttare questo momento particolare per crescere. E può crescere solo se la nostra birra la facciamo arrivare su tutti i canali, nel rispetto delle regole anche deontologiche”. In alto i calici.

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Enoturismo

Non un “ministero all’Horeca”, ma quasi: così Fipe chiede di rilanciare la ristorazione

EDITORIALE – Non un vero e proprio “ministero all’Horeca“, ma quasi. Si è mossa in questa direzione Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, in occasione degli Stati Generali dell’Economia in corso a Villa Pamphilj. Il rilancio della ristorazione italiana, del resto, è in cima ai pensieri di Sandro Boscaini (Federvini) e Riccardo Cotarella (Assoenologi), intervenuti martedì 16 giugno al webinar su vino e finanza organizzato da Foragri.

C’è bisogno di una regia unica che sappia migliorare il settore nell’interesse anche del Paese – sintetizza Fipe – favorendo la sua trasformazione digitale, investendo sul suo capitale umano, rafforzando l’identità con elementi strategici per la filiera agroalimentare e turistica, rivedendo il sistema delle regole uniche per tutto il settore”.

Oggi, come evidenzia ancora Fipe, “le competenze sul settore della ristorazione sono frammentate su tre Ministeri (Sviluppo Economico, Agricoltura e Turismo) con priorità settoriali quali asimmetria di regole, concorrenza sleale, dequalificazione e despecializzazione professionale, sviluppo delle malattie cibo-alcol correlate, alcolismo, obesità, intolleranze e allergie alimentari, fenomeni sociali gravi, mala movida e infiltrazioni malavitose”.

Il settore – denuncia la Federazione italiana pubblici esercizi – è disciplinato da una legge che ha trent’anni (Legge 287/1991), epoca in cui esisteva un altro mercato e altri modelli di consumo. La domanda è cambiata, i modelli di consumo si sono evoluti, il Paese ha bisogno, anche, di una ristorazione forte per il suo rilancio”.

Sempre in occasione degli Stati Generali, Fipe ha sollecitato “provvedimenti emergenziali“, capaci cioè di “tamponare i problemi economico-finanziari impedendo la chiusura di molte aziende”, e “provvedimenti strutturali“, di visione e di rilancio per il comparto.

Tra questi, prioritario secondo la Federazione italiana pubblici esercizi “il rafforzamento dei provvedimenti di sostegno per le imprese, in modo particolare sui temi degli indennizzi tempestivi per le ingenti perdite di fatturato, della liquidità”.

“Vanno inoltre preservate le competenze professionali – ha aggiunto Fipe – con tutti gli strumenti di protezione sociale disponibili”. I provvedimenti strutturali e di visione strategica del settore riguardano, invece, “l’attivazione di politiche governative sulla ristorazione e la filiera agroalimentare, coordinate ed unitarie, capaci di dare dignità istituzionale al settore”. Se non un ministero, serve quantomeno un concerto: di idee, intenzioni. E fatti.

Il crollo delle attività di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi, di fatto, ha un effetto negativo a valanga sull’agroalimentare nazionale, con una perdita di fatturato di oltre 8 miliardi per i mancati acquisti in cibi e bevande nel 2020. Parlano chiaro, in questo senso, i dati Ismea sugli effetti dell’emergenza Coronavirus per la spesa alimentare degli italiani.

Se gli acquisti domestici aumentano del 6% circa rispetto al 2019, per quelli extradomestici per colazioni, pranzi e cene fuori casa è stimato un calo del 40%. Una drastica riduzione dell’attività che, come sottolinea la Coldiretti, pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

“In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo, la ristorazione – riferisce Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato”. La spesa alimentare fuori casa, prima dell’emergenza Coronavirus era pari al 35% del totale dei consumi a tavola degli italiani. Se non un ministero all’Horeca, insomma, serve (in fretta) qualcosa che gli assomigli. E pure molto.

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Vini al supermercato

Volantini di fine giugno: verso l’estate senza guizzi

Prosegue l’analisi dei volantini dei supermercati del mese di giugno 2020, con le promozioni valide nei prossimi giorni. Lo scenario è sostanzialmente poco avvincente, nella maggior parte delle insegne della Gdo.

La “cantina” di Esselunga propone questa volta promozioni di vini 1+1, alcune super vantaggiose. Sconti per titolari di carta Fidaty e “prezzi corti” legati anche all’iniziativa “Lombardia in Tavola“.

Bene in Conad la promozione sulle 6 bottiglie di Bonarda Doc della cooperativa Cantina Valtidone a 9,90. Nessuna promo da strapparsi i capelli da Iperal e Tigros, che danno più spazio speciali aperitivi o birra: a questo link l’analisi dell’offerta brassicola.


 

Volantino Aldi, dall’8 al 14 giugno
Trebbiano d’Abruzzo Doc: 1,29 euro (3 / 5)


Volantino Auchan, dal 4 al 17 giugno
Vermentino di Sardegna Doc, Sella & Mosca: 4,99 euro (3,5 / 5)
Primitivo di Manduria Doc, Marcianti: 3,49 euro (3 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Araia, Cantina di Soave: 4,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg, Cecchi: 5,49 euro (3,5 / 5)


Volantino A&O, dal 3 al 16 giugno
Vino Cabernet “Le vie dell’Uva”: 2,89 euro (3 / 5)
Vino bianco frizzante “Freschello”, Cielo & Terra: 1,99 euro (2,5 / 5)
Vino Valpolicella Ripasso “Le vie dell’Uva”: 6,50 euro (3,5 / 5)



Volantino Bennet, dal 4 al 17 giugno
Spumante Prosecco Doc “Campo del Passo”: 2,98 euro (3 / 5)
Chianti Docg, Cecchi: 3,59 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Market, dal 5 al 15 giugno
Negroamaro Salento Igt / Bianco Sicilia Igt Botte Buona, Caviro: 1,49 euro (3 / 5)
Bonarda Oltrepò pavese Doc, Terre dei Passeri: 1,69 euro (2 / 5)

Vini La Calenzana: 2,75 euro (3 / 5)
Chianti Docg / Orvieto Doc Poggio al Sole: 2,75 euro (3 / 5)

Nero d’Avola Sicilia Doc, Rapitalà: 4,19 euro (5 / 5)
Trento Doc Brut, Rotari (Gruppo Mezzacorona): 7,49 euro (5 / 5)


Volantino Carrefour, dal 5 al 15 giugno (1+1)
Inzolia / Grillo/ Nero d’Avola / Syrah Igt Terre dei Vespri: 6 euro (2 pezzi) (3 / 5)
Malvasia Nera / Primitivo / Negroamaro Igp “Centocampi”, Cantine Coppi: 3,99 euro (3,5 / 5)

Bonarda Oltrepò pavese Doc, Terre dei Passeri: 1,69 euro (2 / 5)
Vermentino di Sardegna / Rosé di Alghero Doc, Sella & Mosca: 3,99 euro (3,5 / 5)

Chardonnay alto Adige Doc “Kössler”: 6,99 euro (5 / 5)
Müller Thurgau Doc, St. Michael Eppan (San Michele Appiano): 8,70 euro (5 / 5)


Volantino Carrefour Express, dall’11 al 23 giugno
Umbria Igt Vipra Bianca: 4 euro (3,5 / 5)
Sangionvese Puglia Igt Il Feudo: 1,79 euro (2,5 / 5)
Linea Vini Maschio: 2,49 euro (2,5 / 5)


Volantino Coop, dall’11 al 23 giugno
Vini Cavit Trentino: sconto 40% (3,5 / 5)


Volantino Conad, dal 10 al 22 giugno
Bonarda Doc Valtidone: 6 pezzi 9,90 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Reggiano Doc Ca de Medici: 2,99 euro (3,5 / 5)

Pinot Grigio Doc Cavit: 3,98 euro (3,5 / 5)
Gutturnio Doc Cantina Manzini: 1,99 euro (3 / 5)

Prosecco Doc Maschio: 3,69 euro (3 / 5)
Freschello Bianco o Rosè: 1,45 euro (2,5 / 5)

Volantino Conad City dal 10 al 22 giugno
Passerina Offida Docg Barò: 3,99 euro (3,5 / 5)
Sangiovese Rubicone Igp Montaia: 3,98 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Zonin: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Crai, fino al 24 giugno
Dogliani Docg, Cantina Clavesana: 3,00 euro (5 / 5)
Chianti Docg / Orvieto Doc, Piccini: 3,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Despar, dal 28 maggio al 17 giugno – “1+1 gratis”
Prosecco Treviso Doc Santa Bona: 4,79 euro (3 / 5)
Dolcetto Piemonte Sant’Andrea: 2,29 euro (3 / 5)


Volantino Esselunga, dall’11 al 24 giugno
Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Le Fade: 1+1 7,99 euro (5 / 5)
Vermentino di Gallura Docg Cantina del Giogantinu: 1+1 7,69 euro (3,5 / 5)

Chianti Riserva Docg Collezione Oro Piccini: 1+1 7,90 euro (5 / 5)
Primitivo del Salento Cantine Due Palme: 1+1 4,49 euro (5 / 5)

Franciacorta Docg Castel Faglia: 9,90 euro (5 / 5)
Lugana Dop Cà Maiol: 5,67 euro (4,5 / 5)
Bonarda Conte Vistarino: 4,18 euro (5 / 5)


Volantino Eurospin, dall’11 al 25 giugno
Prosecco Doc Treviso: 2,49 euro  (3 / 5)


Volantino Famila Superstore, fino al 24 giugno
Prosecco Doc Extra Dry, Valdo: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Iper Famila Galassia, dal 4 al 17 giugno
Nessun vino da segnalare

Volantino Iper Famila Galassia, dal 4 al 17 giugno – “Speciale Sapori Regionali”
Barbera del Monferrato Doc Barone Stabilini: 2,98 euro (3 / 5)
Piemonte Doc Chardonnay Barone Stabilini: 2,99euro (3 / 5)

Colli Piacentini Ortrugo Vicobarone: 1,99 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Terre da Vino: 3,59 euro (3,5 / 5)

Cortese Alto Monferrato Duchessa Lia: 2,99 euro (3 / 5)
Colli Piacentini Ortrugo Valtidone: 2,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Gulliver, dal 4 al 17 giugno
Valdobbiadene Docg Prosecco Marca Oro Valdo: 3,99 euro (3,5 / 5)
Sicilia Doc Inzolia Settesoli: 3,49 euro (3,5 / 5)
Sicilia Doc Syrah Settesoli: 3,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante, dal 4 giugno al 17 giugno – “50×50”
Chianti Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,29 euro (3,5 / 5)
Valdobbiadene Superiore Docg Prosecco Superiore Docg Porta Leone Millesimato Extra Dry: 4,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco di Sorbara / Grasparossa o Castelvetro Chiarli: 2,69 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Treviso Coste Petrai: 3,99 euro (3,5 / 5)

Sicilia Doc Inzolia Settesoli: 3,49 euro (3,5 / 5)
Sicilia Doc Syrah Settesoli: 3,49 euro (3,5 / 5)
Bardolino Doc/Chiaretto o Soave Doc Cantine Pasqua: 2,89 euro (3,5 / 5)

Volantino Il Gigante dal 21 maggio al 28 giugno – “La Carta dei vini”
Pignoletto frizzante Modena Doc Villa Cialdini Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Brut Millesimato Vecchia Modena: 3,49 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Grasparossa Doc Il Baluardo Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Lounge Astoria: 3,79 euro (3,5 / 5)

Cortese Monferrato Casalese Doc Barlet Cantina Produttori del Monferrato: 3,39 euro (4 / 5)
Grignolino Monferrato Casalese Doc Barlet Cantina Produttori del Monferrato: 3,39 euro (4 / 5)

Erbaluce di Caluso Docg Serchè Produttori del Monferrato: 3,49 euro (4 / 5)
Barbera Monferrato Sup. Docg Serchè Produttori del Monferrato: 3,99 euro (4 / 5)

Ortrugo Colli Piacentini Frizzante Doc Piani Castellani: 2,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Ortrugo Doc Piani Castellani: 4,59 euro (3,5 / 5)

Malvasia Dolce Frizzante Doc Piani Castellani: 2,99 euro (3,5 / 5)
Gutturnio Frizzante Doc Colli Piacentini Piani Castellani: 2,89 euro (3,5 / 5)

Grillo Sicilia Doc Fazio: 2,99 euro (3,5 / 5)
Nero d’Avola Sicilia Doc Fazio: 2,99 euro (3,5 / 5)

Gutturnio Frizzante Doc Colli Piacentini Dante 45: 2,99 euro (3,5 / 5)
Ortrugo Frizzante Doc Colli Piacentini Dante 45: 2,89 euro (3,5 / 5)

Verdicchio dei Castelli di Jesi Monte Schiavo Villa Le Querce: 2,99 euro (3,5 / 5)
Bianco Vergine della Valdichiana Doc Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,79 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Doc Vecchia Cantina di Montepulciano: 2,79 euro (3,5 / 5)
Nobile di Montepulciano Docg Vecchia Cantina di Montepulciano: 5,49 euro (3,5 / 5)
Sangiovese Rosato Igt Vecchia Cantina:2,79 euro (3 / 5)

Ribolla Gialla Igt Borgo dei Vassalli: 4,99 euro (3,5 / 5)
Sauvignon Blanc Isonzo Doc Borgo dei Vassalli; 4,99 euro (3,5 / 5)

Viogner Sicilia Doc Gurgò Cantine Paolini: 3,79 euro (5 / 5)
Nero d’Avola Sicilia Doc Gurgò Cantine Paolini: 3,79 euro (3,5 / 5)

Pecorino Igt Terre di Chieti Sinello: 3,79 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Riserva Sinello: 3,89 euro (3,5 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Pagus Bisano: 6,99 euro (4,5 / 5)
Chiaretto Bardolino Doc Pagus Bisano: 2,99 euro (4 / 5)

Nebbiolo d’Alba Doc Produttori di Portacomaro: 4,99 euro (4,5 / 5)
Roero Arneis Docg Produttori di Portacomaro: 4,99 euro (4,5 / 5)

Chianti Docg Il Masso: 2,99 euro (3 / 5)
Cabernet, Merlot, Shiraz Asiotus: 3,69 euro (3,5 / 5)

Roscio Amerino Rosso Igp Castello delle Regine: 3,89 euro (3,5 / 5)
Bianco d’Ameria Igp Castello delle Regine: 3,89 euro (3,5 / 5)

Pecorino Igt Colline Pescaresi Tenuta del Priore: 3,59 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Tenuta il Priore: 3,59 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Toscana Igt Fattoria Il Palagio: 4,19 euro (4 / 5)
Passerina Marche Igt Tenuta De Angelis: 4,79 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo Docg Uttieri: 4,99 euro (3,5 / 5)
Trentino Doc Gewurztraminer Astoria: 6,19 euro (3,5 / 5)

Albana Romagna Docg Azienda Agricola Branchini: 5,45 euro (4 / 5)
Sangiovese Romagna Superiore Dop Azienda Agricola Branchini: 5,45 euro (4 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Cala dei Mori: 4,39 euro (3,5 / 5)
Lugana Doc La Ghironda Fraccaroli: 6,29 euro (4 / 5)

Chiaretto Garda Classico Doc Vigne di Gema: 6,29 euro (4 / 5)
Prosecco Millesimato Doc Treviso Le Contesse: 3,99 euro (3 / 5)

Spumante Cuvèe Millesimato Extra Dry Coste Petrai: 3,29 euro (3 / 5)
Spumante Asti Docg Gancia: 3,79 euro (3,5 / 5)

Spumante Brut Alta Langa Metodo Classico SanSilvestro: 7,99  (4,5 / 5)
Dolcetto Alba Doc SanSilvestro: 3,89 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Alba Doc SanSilvestro: 3,89 euro usr 3.5]

Moscato d’Asti Docg Icardi: 4,89 euro (5 / 5)
Barbaresco Docg Icardi: 9,59 euro (5 / 5)

Chianti Docg Piandaccoli: 4,99 euro (5 / 5)
Lambrusco Emilia Igt Senzatempo Riunite: 2,99 euro (3,5 / 5)

Cabernet Toscana Igt Colle al Sasso Famiglia Petracchi: 3,85 euro (3,5 / 5)
Merlot Toscana Igt Colle al Sasso Famiglia Petracchi: 3,59 euro (3,5 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Selezione Luigi Guarini: 4,99 euro (3,5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Campone Frescobaldi: 14,39 euro (5 / 5)

Rosso di Montalcino Doc Poggio Salvi:8,39 euro (5 / 5)
Spanna Doc Il Massoroccato: 4,99 euro (4 / 5)


Volantino Iper, dal 5 giugno al 14 giugno – “La Grande Dolcezza”
Prosecco Doc, Ribolla Gialla o Cuvèe Rosè Villa Folini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Custoza Doc, Bardolino Doc o Soave Doc Cadis: 2,99 euro (3,5 / 5)

Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Fazi Battaglia: 3,49 euro (5 / 5)
Passerina Igt Fazi Battaglia: 3,49 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Modena Doc Corte Rosa, Chiarli: 1,99 euro (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo o Pecorino Igt Bio Natum Agriverde: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Brut Cantina Pedres: 4,79 euro (3,5 / 5)
Vermentino di Gallura Docg Sangusta Pedres: 4,79 euro (4 / 5)

Barbera Doc Appassimento San Silvestro: 4,45 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry I Magredi Valdo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Lugana Doc Il Penacin Grandi Vigne: 5,95 euro (4 / 5)
Morellino di Scansano Docg La Fagnina Grandi Vigne: 4,69 euro (3,5 / 5)


Volantino Iperal, dal 10 al 23 giugno
Chianti Docg Campana Melini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Spumanti Rosé Valdo: 5,19 euro (3 / 5)

Volantino Iperal, dal 10 al 23 giugno (Valido solo a Castione e Fuentes)
Chianti Docg Antica Sala Sensi: 2 euro (3,5 / 5)
Vini Terre Fredde Tre Venezie: euro (3,5 / 5)
Lambrusco Rosato Doc Civ: 2 euro (3 / 5)

Linea Vini  Sette Archi: 3 euro (3 / 5)
Linea Vini Grigolli: 3 euro: (3,5 / 5)

Linea Vini Le Vie Del Canto: 3 euro (3 / 5)
Sicilia Doc Nuttata o Mattinata Madaudo: 3 euro (3,5 / 5)

Linea Vini Spinelli Rue di Piane: 2,99 euro (3,5 / 5)
Inzolia o Nero d’Avola Shedar: 2,19 euro (1,5 / 5)

Muller Thurgau Durello Maximilian I: 3,39 euro (3 / 5)
Muller Thurgau Concilio:3,90 euro (3,5 / 5)

Prosecco Asolo Docg Dal Bello: 4,99 euro
Trento Doc Rotari:6,90 euro (5 / 5)

Franciacorta Brut Docg Solive: 9,95 (4 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Scudo Verde Ca Val:5,19 euro (3,5 / 5)

Spumante Garda Doc Maximilian I: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante Gran Cuvèe o Rosè Canel: 2,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Ipercoop, dal 4 giugno al 17 giugno
Barbera del Monferrato o Dolcetto d’Acqui Capetta: 3,20 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Loggia del Sole: 1,97 euro (3 / 5)
Prosecco Doc, Zonin: 3,99 euro (3,5 / 5)



Volantino Lidl dall’ 8 giugno al 14 giugno
Negroamaro Salento Igp: 1,49 euro (3 / 5)
Ruchè di Castagnole Monferrato: 4,99 euro (3,5 / 5)
Lugana Dop: 4,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam, dall’11 al 24 giugno
Chianti Docg Rifugio del Vescovo: 2,90 euro (3 / 5)
Müller Thurgau o Chardonnay Mastri Vernacoli Cavit: 3,99 euro (3,5 / 5)
Valdobbiadene Docg Prosecco Le Calleselle: 3,99 euro (3 / 5)


 

Penny Market, dal 4 al 10 giugno
Grillo Bio Rocche di Issu: 2,29 euro (3 / 5)
Chianti Docg: 1,89 euro (2,5 / 5)
Solopaca Doc bianco/rosso: 1,49 (2,5 / 5)


Volantino Simply Market, dal 4 al 17 giugno
Vermentino di Sardegna Doc, Sella & Mosca: 4,99 euro (3,5 / 5)
Primitivo di Manduria Doc, Marcianti: 3,49 euro (3 / 5)

Valpolicella Ripasso Doc Araia, Cantina di Soave: 4,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg, Cecchi: 5,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Tigros dal 10 al 22 giugno
Oltrepò Pavese Bonarda Sole: 1,49 euro (2,5 / 5)
Vini Terre Siciliane Il Roccolo: 2 pezzi 4 euro (2,5 / 5)

Lambrusco Vecchia Modena Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Est!Est!Est!Montefiascone Bigi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Fiano o Greco Ante Hirpis:2,69 euro (3 / 5)
Chianti Classico Giglio del Duca: 3,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Garda Doc Valdo: 3,89 euro (3,5 / 5)
Vini Natum Bio Pecorino, Montepulciano: 3,98 euro (3,5 / 5)

Chardonnay, Syrah Rapitalà: 4,49 euro (5 / 5)
Spumanti Linea M.O Mionetto: 6,90 euro (3,5 / 5)

Cannonau Sardegna Cantina Pedres: 9,90 euro (4 / 5)
Vermentino di Gallura Docg Cantina Pedres: 9,90 euro (4 / 5)


Volantino Unes/U2, dal 10 al 23 giugno
Rosatello Ruffino: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Giospago: 4,89 euro (3 / 5)

Pecorino Antichi Poderi Leopardi: 3,49 euro (3,5 / 5)
Freisa d’Asti Duchessa Lia: 3,19 euro (3,5 / 5)
Cotes Du Rhone: 3,19 euro: (3 / 5)

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Vini al supermercato

“Non comprate vino delle cantine sociali”. I consigli shock della sommelier stellata

 

EDITORIALECome scegliere il vino giusto al supermercato? Per la sommelier Silvia Panetto il gioco è semplice: bisogna innanzitutto “escludere i vini in tetrapak, quelli in fiasco e quelli provenienti da cantine sociali, a meno che non le si conosca”. Si tratta di una delle frasi shock proferite dalla head sommelier del ristorante stellato La Bottega del Buon Caffè di Firenze, nell’intervista pubblicata sabato 6 giugno 2020 da Linkiesta.

Panetto, dalla sua Toscana (mica dal Piemonte!), aggiunge: “Meglio non puntare sulle Igt perché in quelle bottiglie ci può essere qualunque cosa, a meno che non si conosca l’azienda che produce quel vino”. Tradotto: Sassicaia buono solo da quando è diventato Doc, prima era un vino da lavandino.

Nella stessa intervista, dal mirabile intento di “non toppare la scelta di una buona bottiglia fuori dall’enoteca”, Silvia Panetto sostiene di aver “imparato che la differenza sta tutta nella propensione all’acquisto: se sto per partire in vacanza, entro in un duty free rilassato, con l’idea di spendere meno e compro con più facilità, di fatto spendendo di più. L’approccio cambia se entro in un supermercato, dove starò più attento“.

Insomma, dopo le cooperative del vino italiano – leggi “cantine sociali”, non ultima Caviro che produce l’altra categoria di vini sconsigliati, ovvero quelli in brik – la sommelier fa fuori in poche mosse tutta la “letteratura” sui cosiddetti “acquisti di impulso” nella Grande distribuzione, nonché le strategie di cross marketing e i display (ovvero la disposizione dei prodotti sugli scaffali) studiati appositamente per indurre il consumatore all’acquisto di determinati prodotti piuttosto che altri, meno costosi.

Non finisce qui. La sommelier Silvia Panetto liquida anche i buyer della Gdo e il loro ruolo di selezionatori, sentenziando che sono “i produttori (di vino, ndr) che inviano verso la Gdo vini di cui hanno più bottiglie, non certo referenze di cui si fanno piccole produzioni. Vengono scelte le etichette più vendute e anche i vini più noti, ma alla portata di tutti”.

Ce n’è pure per “il magazzino”, entità che prende magicamente vita nell’intervista “condizionando le quantità e la selezione delle referenze”. Really?! L’esperta di vino (forse un po’ meno di Gdo) si esprime anche sulle etichette in promozione al supermercato: “Se c’è un vino in offerta, non bisogna diffidare: può essere una tecnica per svuotare il magazzino“. Semplice, no?

La consueta banalizzazione della leva promozionale della Gdo prosegue con una sconcertante dissertazione di marketing: “Se sono un piccolo produttore e non ho la forza per fare pubblicità, il mio potere di vendita sarà più basso e lo sarà anche il prezzo del mio vino. Inoltre, il quantitativo che posso mettere in commercio è più basso, altro fattore che mi penalizzerà“. What?!

Altra perla: “Comprare una bottiglia di Ferrari al supermercato non significa scegliere un prodotto di qualità inferiore. Berremo sempre la stessa bollicina che rende l’Italia dello spumante famosa in tutto il mondo”. Come dire: “Riserva del Fondatore Giulio Ferrarilevate, che stasera apro il Brut con l’etichetta bianconera, in vendita a 12 euro al super: tanto è “la stessa bollicina”. Magari!

C’è del “perlage” anche in chiusura d’intervista. La sommelier chiarisce infatti cosa ci si possa aspettare genericamente da una bottiglia di vino comprata al supermercato: “Potrebbero non esserci grandi complessità, sentori particolari, lunghe persistenze. Sarà un vino però onesto, senza difetti, anche se per questo un ruolo importante potrebbero giocarlo le condizioni di conservazione“.

Poteva mancare, nel consueto festival di chi la spara più grossa sul vino in Gdo, un riferimento “alla luce, alle temperature degli ambienti, al trasporto, alla conservazione a monte e a quella durante la giacenza temporanea, fra un passaggio e l’altro di consegna”? Certo che no!

La sommelier però va oltre, sostenendo in sostanza che è colpa del buco dell’Ozono e dei cambiamenti climatici: “Negli ultimi anni – sostiene Silvia Panetto – con l’innalzamento delle temperature esterne è difficile gestire il flusso“. Gestire. Il. Flusso. Avete letto bene.

“Ma in un supermercato – ricorda con lucidità la sommelier – acquistiamo anche olio e mozzarella di qualità. Perché non fare lo stesso con i vini? Soprattutto con quelli non destinati a invecchiamento come un Vermentino o un Soave. Tendenzialmente, io mi fido”. Noi un po’ meno (ma non della Gdo). Per chi vuole approfondire il tema, c’è un articolo qui sotto. Cin, cin.

https://www.vinialsupermercato.it/il-vino-al-supermercato-su-l-assaggiatore-onav-intervista-davide-bortone/

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Mario Piccini rompe il muro tra Horeca e Gdo: 8 vini delle Tenute al supermercato

Chiamiamolo pure “test“. Anche se, forse, sarebbe meglio parlare dell’inizio di una vera e propria rivoluzione, che potrebbe dare il “la” a molti produttori italiani di vino di qualità. Mario Piccini rompe il muro tra Horeca e Gdo con la decisione di destinare otto vini di quattro delle sue Tenute alla vendita al supermercato. Prima di oggi, le etichette premium in questione erano destinate solo a ristoranti, hotellerie, wine bar ed enoteche.

Sono interessate dal progetto Fattoria di Valiano, situata nel cuore del Chianti Classico e casa della famiglia Piccini, Tenuta Moraia in Maremma, Regio Cantina nel Vulture e la tenuta siciliana Torre Mora, sul versante nord dell’Etna. Resta esclusa, al momento, solo Villa al Cortile, la “boutique winery” di Montalcino.

Mosso dalle altrettanto rivoluzionarie dichiarazioni rilasciate a WineMag.it dal buyer Vini di Coop Francesco Scarcelli – pronto al dialogo con i vignaioli e a sedersi a un tavolo di lavoro ad hoc al Mipaaf – Mario Piccini ha trovato il coraggio di mettere nero su bianco quello che, forse, gli frullava nella testa già da un po’ di tempo.

Pensieri che l’emergenza Coronavirus e il conseguente lockdown dell’Horeca hanno solo accelerato. Nulla di ufficiale, ma l’interlocuzione tra il patron del colosso del vino toscano e il direttore vendite Gdo, Maurizio Rossi, deve aver sollevato Piccini da qualsiasi ulteriore perplessità. Nell’intervista esclusiva, tutti i dettagli.

Mario Piccini, quali sono le etichette interessate dal progetto?

Abbiamo selezionato due prodotti per ciascuna delle nostre tenute. Si tratta di referenze premium solitamente destinate al canale Horeca o, più in generale, referenze dedicate a tutti gli appassionati di vino che ricercano non solamente la qualità, ma desiderano anche scoprire la cantina che li produce e il territorio dove il vino nasce.

Qual è il numero di bottiglie prodotte per etichetta?

Se rapportate ai numeri della Grande distribuzione, si parla di produzioni davvero ristrette. Basti pensare che le bottiglie in questione non superano le 50 mila unità per tipologia, salvo una sola eccezione.

Può entrare ancor più nel dettaglio?

Le referenze in questione vengono prodotte dalle nostre Tenute, tutte realtà medio piccole, a conduzione biologica, dai 13 ai 75 ettari vitati. Tutte le etichette fanno già parte dell’attuale offerta del ‘mondo Piccini’. Per questo motivo la percentuale destinata alla Gdo verrà costantemente monitorata, in modo da poter garantire ai nostri clienti storici, nel momento della loro ripresa a regime, la qualità e quantità di sempre.

Quali sono le ragioni di questa scelta?

L’emergenza in corso ha accelerato il processo di evoluzione del mondo del commercio e della comunicazione, cambiando anche i paradigmi delle informazioni che vengono consumate.

Dal punto di vista commerciale non ha senso privare i clienti dei supermercati dei vini di qualità delle aziende agricole, anche se è bene precisare che la provenienza da un’azienda agricola non è per forza sinonimo di vino di qualità, come del resto non è vero l’esatto contrario.

La nostra filosofia aziendale e comunicativa si basa su questa trasparenza: sul diritto e la libertà che offriamo al consumatore di scegliere una referenza piuttosto che un’altra e di consumarle in assoluta tranquillità a casa.

La qualità deve essere fruibile dal maggior numero di persone possibile e più permettiamo alle persone di incontrarsi con la qualità, più questa può entrare nelle loro vite, determinando un vero e proprio cambiamento e miglioramento.

È l’inizio di una manovra di avvicinamento che interesserà tutta la linea Horeca?

Non interesserà tutta la linea Horeca, ma solo alcune selezioni. Prodotti che sono parte del core range delle nostre Tenute e che convivranno su entrambi i canali. Azione che a nostro avviso è assolutamente possibile se si lavora con trasparenza.

Il nodo cruciale nei rapporti delle aziende del vino col mondo della Gdo sono le politiche di prezzo e la scontistica adottata dalle varie insegne di supermercati. Qual è il vostro piano d’azione, su questo fronte?

Le politiche di prezzo si basano su di un posizionamento corretto del prodotto piuttosto che su logiche di scontistica. Siamo aperti a dialogare con tutte quelle insegne che vorranno mostrare il loro interesse ed apprezzamento verso determinati prodotti.

Il primo passo deve venire da noi produttori, che dobbiamo liberarci da questi timori e muoverci in sinergia, uniti. Dall’altra parte le insegne devono dare il giusto spazio alle etichette, incentivando anche l’inserimento di personale qualificato in grado di consigliare il consumatore e di raccontare vini e territori legati ad una selezione di referenze premium.

Il valore e la percezione della qualità di queste selezioni dovranno rimanere insomma intatte, rispettando le piccole aziende nei prezzi, in una sezione concepita come luogo di scoperta e non di affari a basso prezzo. Per far questo è necessario un grande senso di responsabilità da parte delle insegne pronte a compiere questo passo.

Non ha paura di “ferire” la sensibilità di qualche cliente Horeca?

Probabilmente una scelta di questo tipo potrà allontanare qualcuno, ma siamo sicuri che gran parte dei nostri partner ha sposato non un’etichetta, bensì un progetto. In tal senso questa scelta è perfettamente allineata con la nostra filosofia aziendale e per questo non mi aspetto grandi sconvolgimenti.

Gdo e Horeca, come auspicato nei nostri editoriali e articoli inerenti a un potenziale ‘Patto sul vino di qualità’, possono avvicinarsi per il bene dell’intero settore, a vantaggio delle produzioni di nicchia e di qualità premium. Siamo dei visionari, dei folli o c’è del concreto?

Sono convinto di questo. Il consumatore è sempre più interessato alle produzioni locali, al biologico, alla qualità. E le insegne stanno rispondendo con rapidità a questa rinnovata esigenza. Acquisti con assegnazioni regionali se non provinciali, come auspicato da Francesco Scarcelli di Coop Italia nell’intervista rilasciata a WineMag.it, vanno sicuramente nella direzione giusta.

Mario Piccini, l’ultima sfida al mondo del vino sembrava l’avventura sull’Etna: qualcosa che avvicina ancor più sua personalità al vulcano siciliano. Oggi questa novità, che potrebbe costituire l’esempio e l’avvio di una vera e propria rivoluzione. Come la vive? È solo un’operazione commerciale, o c’è anche della filosofia sotto (o, ancor meglio, sopra)?

Come spiegato in precedenza, alla base di questa sfida c’è e rimane la nostra filosofia aziendale di trasparenza e di voglia di far conoscere ad un numero sempre maggiore di consumatori le eccellenze dei vari territori dell’Italia del vino.

Grazie alle nostre tenute che sono dislocate sul territorio nazionale e a questa operazione, possiamo portare al consumatore un esempio del vino di territorio e questo è assolutamente in linea con la nostra mission.

Tanti suoi colleghi, pure tra i vicini di casa toscani, sembrano vergognarsi di comunicare alla stampa o ai propri clienti i dettagli del loro rapporto con la Grande distribuzione, pur traendone ampi vantaggi, sfruttando abbondantemente le strategie legate alla leva promozionale, in voga in Gdo: cosa nasconde davvero, secondo lei, una tale ipocrisia nel mondo del vino italiano?

A nostro avviso si tratta di timore e non di ipocrisia. Il mondo del vino è estremamente conservatore, sia tra le fila di noi produttori che nella distribuzione. Il problema della Gdo, così come lo era per l’online fino a pochi giorni fa, è legato al timore di un giudizio negativo da parte del cliente finale Horeca.

Lamentele legate al prezzo finale della bottiglia di vino ricadono giocoforza sull’immagine del ristoratore, piuttosto che sul produttore. Noi siamo convinti che oggi il consumatore sia in buona misura più pronto a comprendere ed accettare il costo maggiorato di un vino servito nell’Horeca.

Al giorno d’oggi c’è la consapevolezza che, in gran parte, questi costi sono legati alla distribuzione, allo stoccaggio e al mantenimento di personale qualificato: tutti aspetti che incidono notevolmente sul prezzo finale.

Vuole lanciare un ulteriore messaggio al mondo del vino italiano?

Alcuni consorzi stanno rivedendo le loro strategie e rivalutando la Grande distribuzione. Spero che saranno in molti ad abbracciare questo cambiamento. Azioni solitarie, o fatte in ordine sparso, difficilmente potrebbero far cambiare approccio e mentalità al mondo del vino.

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Vini al supermercato

Vini a volantino al supermercato fino a metà maggio: le migliori offerte della Gdo

Torna puntuale l’appuntamento con la nostra rubrica sul vino in offerta a volantino, al supermercato. Il focus, questa volta, è valido fino a oltre metà maggio, per la maggior parte delle insegne. Non mancano le soddisfazioni per il portafoglio, con buone etichette qualità prezzo in diversi supermercati, tra vini bianchi, vini rossi e spumanti. Ecco cosa acquistare. Buona spesa!

Volantino Aldi, dal 4 al 10 maggio (aggiornamento a breve su nuovo volantino)
Nulla da segnalare


Volantino Auchan, dal 7 al 20 Maggio
Merlot, Cabernet o Chardonnay Veneto Igt Botter: 1,99 (3 / 5)
Nero d’Avola, Catarrato, Syrah Igt Terre Siciliane Barone di Bernaj, Madaudo; 2,99 euro (3,5 / 5)

Vini Doc Venezie Santa Caterina Fantinel: 4,99 euro (4 / 5)
Spumante Ribolla Gialla Brut Fantinel: 4,99 euro (4 / 5)


Volantino A&O, dal 6 al 19 Maggio – “Sapori Regionali”
Barbera del Monferrato Doc Terre da Vino : 3,45 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Barone Stabilini: 4,90 euro (3 / 5)

Barbera d’Asti Patrizi: 2,99 euro (3 / 5)
Dogliani Docg Velluto Il Tino: 2,95 euro (3 / 5)

Erbaluce di Caluso Docg Cantina del Canavese 3,48 euro (3,5 / 5)
Roero Arneis Docg Panera: 6,25 (3,5 / 5)
Spumante Asti Secco Tosti: 4,48 euro (3,5 / 5)

Volantino A&O dal 7 a 20 maggio – “Super Offerte”
Prosecco Extra Dry Zonin: 3,90 euro (3,5 / 5)
Vini Notte Rossa: 3,90 euro (5 / 5)


Volantino Bennet, dal 7 al 20 maggio – “Momenti per te
Chardonnay o Cabernet Veneto Cadis, Cantina di Soave: 1,79 euro (3,5 / 5)
Chianti Classico Docg Poggio Ai Massi: 2,58 euro (3,5 / 5)

Volantino Bennet, fino al 10 maggio – “Sconto 30, 40 e 50”
Prosecco Doc, Muller Thurgau o Ribolla spumante Cescon: 3,48 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Ca’ dei Giusti: 1,98 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Market,  fino al 14 maggio – “Sconti fino al 50%”
Nero d’Avola o Grillo Doc Cantine Europa: 2,99 euro sconto 50% carta payback (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc o Pecorino Igt Spinelli: 2,79 euro sconto 50% carta payback (4 / 5)

Oltrepò Pavese Doc Pinot nero vinificato bianco o rosè, Cantine Montagna: 3,49 euro (3,5 / 5)
Corvo bianco o rosso Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour dal 4 al 14 maggio – “Sconti fino al 50%”
Oltrepò Pavese Doc Pinot nero vinificato in bianco o rosè, Cantine Montagna: 3,49 euro (3,5 / 5)
Corvo bianco o rosso Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop, fino al 13 maggio
Spumante Prosecco Valdobbiadene Docg extra dry, Bolla: 4,99 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Alba Doc o Dolcetto di Diano d’Alba Docg “Le Calende”: 3,59 (3,5 / 5)


 

Volantino Conad, fino all’11 maggio
Lambrusco Doc Campanone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Sangiovese Toscano Igt Sensi: 2,79 euro (3,5 / 5)

Pecorino di Offida Docg Barò: 4,78 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Reggiano Scuro Doc San Prospero Ca dei Medici : 4,75 euro (3,5 / 5)

Volantino Conad City fino all’11 maggio
Chardonnay Rubicone Igp Montaia: 4,48 euro (3,5 / 5)


Volantino Crai, fino al 13 maggio
Dolcetto / Rosato Piemonte Clavesana: 2,79 euro (5 / 5)
Malvasia Vicobarone: 2,69 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Doc Poesie: 4,89 euro (3,5 / 5)


 

Volantino Esselunga, fino al 13 maggio
Prosecco Gotto: 2,95 euro (3,5 / 5)
Soave Doc Nibai Cesari: 3,44 euro (3,5 / 5)

Est! Est! Est! Di Montefiascone, Falesco: 2,99 euro (3,5 / 5)
Passerina o Montepulciano d’Abruzzo Citra: 2,95 euro (3,5 / 5)

Grillo o Nero d’Avola o Syrah Feudi di San Nicola: 2,69 euro (3,5 / 5)
Pinot Grigio o Merlot Forchir: 4,54 euro (3,5 / 5)

Bardolino Classico Sartori: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Villa di Monte Grati: 2,49 euro (3 / 5)

Gutturnio San Lupo Mossi: 2,69 euro (3,5 / 5)
Negroamaro Conti Zecca: 2,57 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin, fino al 10 maggio
Nessun vino da segnalare


NEW Volantino Gulliver, dal 7 al 17 maggio
Gutturnio Sup Doc Bonelli: 2,69 euro (3,5 / 5)
Falanghina del Sannio La Guardiense: 3,49 euro (3,5 / 5)

Bonarda Frizzante Valtidone: 2,99 euro (3,5 / 5)
Sannio Greco Dop La Guardiense: 3,99 euro (3,5 / 5)

Cabernet Sauvignon Igt Villamura: 1,99 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Asti Docg Rasore: 1,99 euro (3 / 5)

Dolcetto Piemonte Doc Clavesana: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Treviso Extra Dry Casere: 3,19 euro (3,5 / 5)

Spumante Extra Dry Galassi: 2,99 euro (3 / 5)
Bonarda, Pinot Nero Giorgi: 4,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante, dal 4 al 20 maggio – “3×2”
Chianti Docg Fattoria il Palagio: (3,5 / 5)
Bonarda o Malvasia Colli Piacentini Dante: (3 / 5)

Grignolino, Dolcetto, Barbera o Pinot Grigio Corte Regale: (3 / 5)
Gutturnio, Ortrugo Manzini: (3 / 5)

Barbera o Dolcetto Portacomaro: (5 / 5)
Refosco, Ribolla, Sangiovese, Merlot Borgomastro: (3 / 5)

Bardolino o Soave Pagus Bisano Cantina di Verona: (4 / 5)
Aglianico o Falanghina Igt Conti Uttieri: (3,5 / 5)

Vermentino Toscana Igt Cala Forte Frescobaldi: (5 / 5)
Prosecco Treviso Doc Coste Petrai: (3 / 5)



Volantino Interspar, fino al 13 maggio – “Estate in vista”
Orvieto Classico Doc Oro Piccini: 3,95 euro (3,5 / 5)
Chablis Drouhin-Vaudon: 17,90 euro (4,5 / 5)

Poully Fume Domains de Marinieres: 18,90 euro (4 / 5)
Spumante Prosecco Doc Brut Civa: 4,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Prosecco Mionetto: 7,49 euro (3,5 / 5)
Trento Doc Brut Sellaronda: 9,90 euro (4 / 5)

Franciacorta Docg Conte del Doss Saten (Marchio Esclusivo): 11,90 euro (4 / 5)
Franciacorta Docg Conte del Doss Rosè Marchio Esclusivo): 13,49 euro (4 / 5)
Imperial Rosè Moet Chandon Astucciato: 39,90 (5 / 5)

Volantino Interspar, fino al 13 maggio – “Un mondo di offerte pensato per te”
Soave Bardolino / Bardolino Chiaretto Doc, La collina dei ciliegi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Pinot Noir Borgogna Joseph Drouhin: 16,90 euro (4 / 5)
Spumante Ribolla Gialla Brut Millesimato Villa Follini: 3,99 euro (3 / 5)


Volantino Iper, dal 4 al 17 maggio
Vino Rosso d’Italia “Bascià”, Notte Rossa: 7,69 euro (5 / 5)
Chianti Classico Docg Contessa Radda Geografico: 7,39 euro (5 / 5)

Barbera d’Alba Doc San Silvestro: 3,99 euro (3,5 / 5)
Roero Arneis Docg o Nebbiolo d’Alba Doc San Silvestro: 4,49 euro (3,5 / 5)

Bonarda Doc o Pinot Grigio Crobara: 2.39 euro (3 / 5)
Gutturnio Frizzante Doc Cantagallo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Gutturnio, Ortrugo, Bonarda o Malvasia Colli Piacentini Valtidone: 2,19 euro (3,5 / 5)
Bardolino o Soave Classico  Doc Sartori: 2,85 euro (3,5 / 5)

Chardonnay, Friulano, Refosco o Ribolla Colli Orientali Friuli Civa: 5,90 euro (3,5 / 5)
Prosecco Pisani: 3,49 euro (3 / 5)

Valdobbiadene Prosecco Superiore Astoria: 4,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Colli Senesi Doc Geografico: 2,99 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg o Vermentino La Rasola Cantina del Morellino: 4,49 euro (4 / 5)
Ribolla Gialla Igt Borgo Canedo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Gallura Docg o Cannonau di Sardegna Pedres: 7,49 euro (3 / 5)
Valpolicella Ripasso Superiore Doc La Sorte: 4,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Iperal, fino al 13 maggio
Cabernet, Merlot Tre Venezie Igt o Pinot grigio Pasqua: 3 euro (3,5 / 5)
Toscana Rosso Igt Giglio del Duca: 3 euro (3 / 5)

Pignoletto Doc Arco delle Rose Chiarli: 3 euro (3,5 / 5)
Vini Conti Buneis Barbera Doc / Dolcetto Doc: 3,39 euro (3,5 / 5)

Vini Ca’ Vescovo Sauvignon o Cabernet Sauvignon: 4,59 euro (3,5 / 5)
Vini pugliesi assortiti cantina Paolo Leo: 4,79 euro (3,5 / 5)



Volantino Ipercoop, dal 7 al 20 maggio
Piemonte Chardonnay, Cortese o Bonarda Doc,
Monferrato Chiaretto o Barbera d’Asti Poggio Mandrina: 2,95 euro (3,5 / 5)



Volantino Lidl dal 4 maggio al 10 maggio
Traminer Aromatico Friuli: 3,69 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam, dal 14 al 27 maggio
Ortrugo Colli Piacentini Vicobarone: 2,99 euro (3,5 / 5)
Pinot Nero “C’era una volta”, Losito e Guarini: 3,29 euro (3,5 / 5)

Oltrepò Pavese Doc Bonarda Tenuta San Zeno: 3,99 euro (3 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Bonarda Quaquarini: 3,49 euro (4 / 5)

Valtellina Sassella Superiore Nino Negri: 7,90 euro (4,5 / 5)
Vini Docg Cantina di Tufo: 3,99 euro (3 / 5)

Valdobbiadene Prosecco Superiore Astoria: 3,99 euro (3,5 / 5)
Chianti De Guelficini Sorelli: 1,99 euro (3 / 5)

Volantino Pam, fino al 13 maggio
Chianti Riserva Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)
Bonarda “C’era una volta”, Losito e Guarini: 3,29 euro (3,5 / 5)

Volantino Pam, fino al 13 maggio – “Occasioni Extra Risparmio”
Vini Igt Porta Vinaria: 2,49 euro (3 / 5)
Lambrusco Doc Chiarli secco o amabile: 2,99 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo o Fiano di Avellino Dogc Aminea: 3,49 euro (3,5 / 5)
Toscana Igt Manero Tenuta del Cerro 3,49 euro (4 / 5)

Vini Glicine Igp Corvo Bianco o Rosso: 3,99 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg o Vermentino Igt Cantina vignaioli di Scansano: 4,99 euro (4 / 5)

Rosso di Montepulciano Docg “Calici delle Mura”: 4,99 euro (3,5 / 5)
Nobile di Montepulciano Docg “Calici delle Mura”: 6,99 euro (3,5 / 5)

Volantino Pam, fino al 13 maggio – “Grande convenienza“
Lambrusco Modena Doc Cavicchioli: 1,99 euro (3,5 / 5)
Vini Igt Pinot bianco o Cabernet villa Mura Sartori: 2,29 euro (3,5 / 5)

Vini Settesoli Syrah, Nero d’Avola, o Chardonnay: 2,99 euro (4 / 5)
Barbera del Monferrato Doc Terredavino: 2,99 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo Docg Aminea: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Tosti: 3,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Penny Market, dal 7 al 13 maggio 
Grillo Bio Rocce di Issu: 2,19 euro (3 / 5)
Lambrusco Reggiano Tre Torri:1,59 euro (3 / 5)

Asti Dolce Ivat: 3,39 euro (3 / 5)
Orvieto Classico Doc: 1,69 euro (3 / 5)


Volantino Simply Market, dal 7 al 20 maggio
Merlot, Cabernet o Chardonnay Veneto Igt Botter: 1,99 (3 / 5)
Nero d’Avola, Catarrato, Syrah Igt Terre Siciliane Barone di Bernaj, Madaudo; 2,99 euro (3,5 / 5)

Vini Doc Venezie Santa Caterina Fantinel: 4,99 euro (4 / 5)
Spumante Ribolla Gialla Brut Fantinel: 4,99 euro (4 / 5)


Volantino Tigros, fino al 12 maggio
Chianti Docg Cecchi: 1+1 6 euro (4 / 5)
Lambrusco Doc Forte Nero: 2,50 euro (3,5 / 5)

Vini F.lli Pasqua Pinot Grigio Veneto, Bardolino Chiaretto,
Cabernet, Merlot delle Venezie Igt o Lugana: sconto 30% (3,5 / 5)

Vini Doc Terredavino Barbera del Monferrato o Dolcetto d’Ovada: 1+1 1+1 6 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc San Zeno Zonin Bonarda o Barbera: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Baccichetto Ribolla gialla Igt, Pinot Grigio Friuli Doc,
Malbech delle Venezie Igt : 3,49 euro (3,5 / 5)

Linea vini Notte Rossa Fiano del Salento, Negramaro, Primitivo del Salento: 3,59 euro (5 / 5)
Morellino di Scansando Docg La Mora Cecchi: 3,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Valdobbiadene Ca Val : 5,49 euro (3,5 / 5)
Vini Santa Margherita Muller Pinot Grigio Valdadige Doc,
Chardonnay Igt, Gewurztraminer Doc: 5,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Unes/U2, fino al 12 maggio 
Nerello Mascalese Poggio di venerdì: 2,39 euro (3 / 5)
Spumante Pinot Chardonnay Kessel: 2,19 euro (3 / 5)

Custoza Doc Sartanna: 2,19 euro (3 / 5)
Vino Rosso, Rosato o Bianco Terrefredde: 2,29 euro (3 / 5)

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news ed eventi

Spesa e lockdown, volano gli alimenti confezionati: acquisti per oltre 1.354 milioni di euro in Italia

Quarantena e lockdown hanno accelerato cambiamenti di mercato che di norma richiederebbero anni. Nuove abitudini di acquisto e di consumo, boom dell’e-commerce ed impreviste rimodulazioni nelle catene di fornitura e nei commerci internazionali. È il caso degli alimenti confezionati., che hanno superato quota 1,3 milioni di euro in valore.

Le scelte per la spesa ricadono infatti su prodotti considerati sicuri, come lo scatolame. Rilevante la quota della condivisione dell’esperienza food, con il boom degli ingredienti per preparare il pranzo o la cena: è il caso, emblematico, dei lieviti.

Secondo il rapporto sull’impatto dell’emergenza Covid-19 elaborato a marzo 2020 da Ismea e finito sotto la lente di ingrandimento di Tuttofood, la fiera internazionale del B2B dedicata al Food & Beverage di Fiera Milano, la Grande distribuzione si conferma “tra i settori meno colpiti e rafforza la sua valenza anticiclica“.

Come conferma anche Nielsen, nella settimana dal 9 al 14 marzo, la spesa per prodotti confezionati nella distribuzione organizzata ha toccato un nuovo picco a 1.354 milioni di euro.

Nel complesso, tra il 17 febbraio e il 15 marzo le vendite sono cresciute del 17% rispetto alle 4 settimane precedenti (congiunturale) e del 19% rispetto allo stesso periodo nel 2019 (tendenziale). La maggior parte della spesa continua a essere effettuata nei supermercati (43%) mentre la spesa alimentare online registra incrementi settimanali tra il 57% e il 95%.

Una crescita esponenziale confermata anche dall’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, secondo il quale il Food & Grocery è il settore che più ha beneficiato del boom di vendite online.

Partendo da una penetrazione di solo l’1,1% a fine 2019, ha visto in poche settimane la domanda moltiplicarsi in misura rilevante, registrando una forte preferenza per i prodotti che conferiscono una percezione di sicurezza, come cibi in scatola o a lunga durata, e per quelli che contribuiscono all’idea di “fare qualcosa insieme“, in famiglia: pane, farina, lievito.

Bene anche il food delivery che conquista nuovi spazi, come suggerisce l’Osservatorio Just Eat: il 90% degli italiani lo ritiene un servizio essenziale e il 60% lo sta utilizzando. La pizza si conferma il piatto più ordinato, seguita da hamburger, sushi, pollo e cucina italiana. In forte crescita dolci e i gelati (+133%), ma anche sushi e cibo giapponese nei formati famiglia (+124%) e i salutistici poké bowl (+54%).

Si consolida inoltre il trend ad affiancare alla Gdo i negozi di prossimità. Un sondaggio di Havas Commerce rivela che il 69% degli italiani è tornato a fare la spesa nei piccoli negozi di quartiere prediligendo prodotti di prima necessità (76%), prodotti da forno (49%) e cibi ricreazionali (39%).

Sempre riguardo ai comportamenti di acquisto, Ismea nota anche un forte orientamento verso i prodotti di IV e V gamma (come insalata e frutta in busta) e il multiprodotto conservabile, specie nelle prime settimane di lockdown.

Tra le singole merceologie, inoltre, si segnalano per crescita le carni (+29% tendenziale e +20% congiunturale), l’ittico (+28% e +29% rispettivamente), le uova fresche (+26% e +23%) e gli ortaggi (+24% e +22%).

Quali invece i prodotti di cui si sente di più la mancanza? Tornando al sondaggio Havas, gli italiani indicano nell’ordine i dolci artigianali (28%), i prodotti freschi (22%) e verdura e frutta fresche (21%).

Categorie
Vini al supermercato

Volantini di inizio maggio: al supermercato a caccia di offerte

Ufficialmente entrati nel mese di maggio, diamo uno sguardo ai vini in offerta sui nuovi volantini della grande distribuzione. Alcuni “freschi freschi” di stampa. Se ci sono ancora pochi giorni per approfittare della promozione sui vini Notte Rossa da Iper la Grande I,  da Tigros la linea è in promo a 3,49 euro fino al 12 maggio. La catena, peraltro, offre un’ampia scelta di etichette e qualche 1+1 conveniente.

Nuovo volantino anche per Esselunga: “Arrivano le offerte” e sono quasi tutte sotto i 3 euro: una cantina di casa che punta tutto sul prezzo. Strategia che al momento appare comune data l’assenza generale, sui volantini, di vini sopra una certa soglia prezzo. Anche Iperal si presenta con affari a prezzi tondi da 1 euro in su.

I vini partono dai 3 euro ma per accaparrarsi un buon voto in cestelli bisogna spendere poco meno di 5 euro per i vini della Cantina Paolo Leo. Un po’ fuori dal coro la catena veneta Despar, Interspar.

Sul suo volantino “Estate in vista”  presenta una proposta di “Fresche Bollicine”: si va dai 3 euro per arrivare a vini francesi e astucciati importanti non proprio alla portata di tutti ma ad un prezzo davvero super. Chapeau!


Volantino Aldi, dal 4 al 10 maggio
Nulla da segnalare


Volantino Auchan, fino al 6 maggio
Fiano del Salento Igt Mottura: 3,49 euro (3,5 / 5)


Volantino A&O, fino al 5 maggio
Lambrusco Grasparossa Chiarli: 2,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Bennet, fino al 6 maggio – “Bontà in famiglia”
Pinot Grigio Trentino Cavit: 3,60 euro (3,5 / 5)
Toscana rosso Igt Santa Cristina: 4,90 euro (4 / 5)

Volantino Bennet, fino al 10 maggio – “Sconto 30, 40 e 50”
Prosecco DOC, Muller Thurgau o Ribolla spumante Cescon: 3,48 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Ca’ dei Giusti: 1,98 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Market fino al 3 maggio – “Il piacere di stare in famiglia”
Colli Piacentini Val Trebbia Doc Trebbianino, Cantine Bonelli: 3,29 euro (3,5 / 5)
Orvieto Classico Doc Bigi: 2,99 euro carta payback (3,5 / 5)

Volantino Carrefour Market,  fino al 14 maggio – “Sconti fino al 50%”
Nero d’Avola o Grillo Doc Cantine Europa: 2,99 euro sconto 50% carta payback (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc o Pecorino Igt Spinelli: 2,79 euro sconto 50% carta payback (3,5 / 5)

Falanghina del Beneventano Igt: 2,19 euro sconto 50% carta payback (0 / 5)
Corvo bianco o rosso Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 3 maggio – Il piacere di stare in famiglia”
Verdicchio dei Castelli di Jezi Fazi Battaglia: 5,49 euro (5 / 5)
Arneis Roero Guidobono: 6,49 euro (3,5 / 5)

Gewurztraminer Doc, Nals Margreid: 8,49 euro (5 / 5)
Chianti Docg Villa Montorsoli: 3,29 euro (3,5 / 5)

Volantino Carrefour, fino al 14 maggio – “Sconti fino al 50%”
Oltrepò Pavese Doc Pinot nero vinificato in bianco o rosè Montagna: 3,49 euro (3,5 / 5)
Corvo bianco o rosso Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop, fino al 13 maggio
Spumante Prosecco Valdobbiadene Docg extra dry Bolla : soci coop 4,99 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Alba Doc o Dolcetto di Diano d’Alba Docg “Le Calende”: soci coop 3,59 (3,5 / 5)


 

Volantino Conad, fino all’11 maggio
Lambrusco Doc Campanone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Sangiovese Toscano Igt Sensi: 2,79 euro (3,5 / 5)

Pecorino di Offida Docg Barò: 4,78 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Reggiano Scuro Doc San Prospero Ca dei Medici : 4,75 euro (3,5 / 5)

Volantino Conad Superstore, fino al 13 maggio
Colli Piacentini Doc Barbera Vivace Valtidone: 3,80 euro (3,5 / 5)

Volantino Conad City fino all’11 maggio
Chardonnay Rubicone Igp Montaia: 4,48 euro (3,5 / 5)


Volantino Crai, fino al 13 maggio
Dolcetto / Rosato Piemonte Clavesana: 2,79 euro (5 / 5)
Malvasia Vicobarone: 2,69 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Doc Poesie: 4,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Despar, fino al 6 maggio
Oltrepò Pavese Pinot Nero Giorgi: 5,99 euro (3,5 / 5)


 

Volantino Esselunga, fino al 13 maggio
Prosecco Gotto: 2,95 euro (3,5 / 5)
Soave Doc Nibai Cesari: 3,44 euro (3,5 / 5)

Est! Est! Est! Di Montefiascone Falesco: 2,99 euro (3,5 / 5)
Passerina o Montepulciano d’Abruzzo Citra: 2,95 euro (3,5 / 5)

Grillo o Nero d’Avola o Syrah Feudi di San Nicola: 2,69 euro (3,5 / 5)
Pinot Grigio o Merlot Forchir: 4,54 euro (3,5 / 5)

Bardolino Classico Sartori: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Villa di Monte Grati: 2,49 euro (3 / 5)

Gutturnio San Lupo Mossi: 2,69 euro (3,5 / 5)
Negroamaro Conti Zecca: 2,57 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin, fino al 10 maggio
Nessun vino da segnalare


Volantino Gulliver, fino al 6 maggio
Pinot Nero o Bonarda Doc Torrevilla: 2,99 euro (3,5 / 5)
Orvieto Doc Classico Cecchi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Etna Rosso Doc Madaudo: 3,69 euro (3,5 / 5)
Trebbianino Doc, Malvasia Bonelli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Mionetto: 6,99 euro (3,5 / 5)
Colli Piacentini Barbera Doc Valtidone: 2,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante, fino al 6 maggio
Cirò Bianco/Rosso Caparra e Siciliani: 2,99 euro con blucard (5 / 5)
Barbera, Dolcetto d’Alba o Grignolino Asti Giacosa: 4,99 con blucard (3,5 / 5)

4 Bottiglie Vini Rossi Vecchia Cantina Montepulciano: 8,99 euro (4 / 5)
Colli Piacentini Ortrugo o Gutturnio Poggio al Tidone: 2,39 euro con blucard (3,5 / 5)

Chianti Superiore Docg Ser Ristoro La Pieve: 2,39 euro con blucard (3,5 / 5)
Terre Siciliane Igt Shiraz o Catarratto Fazio: 2,99 euro con blucard (3,5 / 5)

Cerasuolo, Montepulciano o Trebbiano d’Abruzzo Casal Bordino: 1,99 euro con blucard (3,5 / 5)
Grechetto o Sangiovese Terre Augustee Umbria Igp Castello delle Regine: 2,89 euro con blucard (3,5 / 5)

Friulano, Cabernet, Chardonnay o Pinot Grigio Grave del Friuli Borgomastro: 2,99 euro con blucard (3,5 / 5)
Spumante Cuvèe Millesimato extra Dry Coste Petrai: 3,29 euro con blucard (3,5 / 5)



Volantino Interspar, fino al 13 maggio – “Estate in vista”
Orvieto Classico Doc Oro Piccini: 3,95 euro (3,5 / 5)
Chablis Drouhin-Vaudon: 17,90 euro (4,5 / 5)

Poully Fume Domains de Marinieres: 18,90 euro (4 / 5)
Spumante Prosecco Doc Brut Civa: 4,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Prosecco Mionetto: 7,49 euro (3,5 / 5)
Trento Doc Brut Sellaronda: 9,90 euro (4 / 5)

Franciacorta Docg Conte del Doss Saten (Marchio Esclusivo): 11,90 euro (4 / 5)
Franciacorta Docg Conte del Doss Rosè Marchio Esclusivo): 13,49 euro (4 / 5)
Imperial Rosè Moet Chandon Astucciato: 39,90 (5 / 5)

Volantino Interspar, fino al 13 maggio – “Un mondo di offerte pensato per te”
Soave Bardolino / Bardolino Chiaretto Doc, La collina dei ciliegi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Pinot Noir Borgogna Joseph Drouhin: 16,90 euro (4 / 5)
Spumante Ribolla Gialla Brut Millesimato Villa Follini: 3,99 euro (3 / 5)


 

Volantino Iper la Grande I, fino al 3 maggio
Spumante Ortrugo Colli Piacentini Valtidone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Dolcetto d’Alba Sansilvestro: 3,49 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg Malandrino Piccini: 4,19 euro (4,5 / 5)
Traminer o Cabernet Franc Borgo Canedo: 2,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Sorbara o Grasparossa o Pignoletto Chiarli: 2,55 euro (3,5 / 5)
Glicine Bianco o Rosso Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Valdobbiadene Prosecco Sup Extra Dry Bolla: 3,99 euro (3,5 / 5)
Primitivo, Fiano, Negroamaro Rosso o Rosato Notte Rossa: 3,39 euro (5 / 5)


Volantino Iperal, fino al 13 maggio
Cabernet, Merlot Tre Venezie Igt o Pinot grigio Pasqua: 3 euro (3,5 / 5)
Toscana Rosso Igt Giglio del Duca: 3 euro (3 / 5)

Pignoletto Doc Arco delle Rose Chiarli: 3 euro (3,5 / 5)
Vini Conti Buneis Barbera Doc / Dolcetto Doc: 3,39 euro (3,5 / 5)

Vini Ca’ Vescovo Sauvignon o Cabernet Sauvignon: 4,59 euro (3,5 / 5)
Vini pugliesi assortiti cantina Paolo Leo: 4,79 euro (4 / 5)



Volantino Ipercoop, fino al 6 maggio
Gutturnio o Bonarda Colli Piacentini Valtidone: 2,49 euro (3,5 / 5)



Volantino Lidl, fino al 3 maggio
Aglianico del Vulture Dop Corte Aurelio: 2,69 euro (3,5 / 5)

Volantino Lidl dal 4 maggio al 10 maggio
Traminer Aromatico Friuli: 3,69 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam, fino al 13 maggio
Chianti Riserva Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)
Bonarda “C’era una volta”, Losito e Guarini: 3,29 euro (3,5 / 5)

Volantino Pam, fino al 13 maggio – “Occasioni Extra Risparmio”
Vini Igt Porta Vinaria: 2,49 euro (3 / 5)
Lambrusco Doc Chiarli secco o amabile: 2,99 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo o Fiano di Avellino Dogc Aminea: 3,49 euro (3,5 / 5)
Toscana Igt Manero Tenuta del Cerro 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Glicine Igp Corvo Bianco o Rosso: 3,99 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg o Vermentino Igt Cantina vignaioli di Scansano: 4,99 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Docg “Calici delle Mura”: 4,99 euro (3,5 / 5)
Nobile di Montepulciano Docg “Calici delle Mura”: 6,99 euro (3,5 / 5)

Volantino Pam, fino al 13 maggio – “Grande convenienza“
Lambrusco Modena Doc Cavicchioli: 1,99 euro (3 / 5)
Vini Igt Pinot bianco o Cabernet villa Mura Sartori: 2,29 euro (3,5 / 5)

Vini Settesoli Syrah, Nero d’Avola, o Chardonnay: 2,99 euro (3,5 / 5)
Barbera del Monferrato Doc Terredavino: 2,99 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo Docg Aminea: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Tosti: 3,49 euro (3 / 5)


 

Volantino Penny Market, fino al 6 maggio
Cannonau Sardegna Doc: 2,59 euro (3 / 5)


Volantino Simply Market, fino  al 6 maggio
Nessun vino da segnalare


Volantino Tigros, fino al 12 maggio
Chianti Docg Cecchi: 1+1 6 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc Forte Nero: 2,50 euro (3 / 5)

Vini F.lli Pasqua Pinot Grigio Veneto, Bardolino Chiaretto, Cabernet, Merlot delle Venezie Igt o Lugana: sconto 30% (3,5 / 5)

Vini Doc Terredavino Barbera del Monferrato o Dolcetto d’Ovada: 1+1 1+1 6 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc San Zeno Zonin Bonarda o Barbera: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Baccichetto Ribolla gialla Igt, Pinot Grigio Friuli Doc, Malbech delle Venezie Igt : 3,49 euro (3,5 / 5)
Linea vini Notte Rossa Fiano del Salento, Negramaro, Primitivo del Salento: 3,59 euro (5 / 5)

Morellino di Scansando Docg La Mora Cecchi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Ca Val : 5,49 euro (3,5 / 5)
Vini Santa Margherita Muller Pinot Grigio Valdadige Doc, Chardonnay Igt, Gewurztraminer Doc: 5,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Unes/U2, fino al 12 maggio 
Nerello Mascalese Poggio di venerdì: 2,39 euro (3 / 5)
Spumante Pinot Chardonnay Kessel: 2,19 euro (3 / 5)

Vino Bianco di Custoza Sant’Anna: 2,19 euro (3 / 5)
Vino Rosso, Rosato o Bianco Terrefredde: 2,29 euro (3 / 5)

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Analisi e Tendenze Vino

Indicazioni geografiche, ministro Bellanova: “Dop e Igp perno politiche agroalimentare”

 

OriGin Italia (l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) sottolinea come l’azzeramento del canale Horeca a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 stia provocando gravi ripercussioni alle produzioni Dop e Igp italiane. Ad oggi non è possibile valutare con certezza i tempi della Fase 2 ma la filiera Horeca (Ristorazione-Turismo) sarà enormemente condizionata almeno fino a fine 2020.

Si prevedono, già a breve termine, filiere di produzioni Dop Igp con cali delle vendite anche oltre il 50% a 3 mesi, improvvisa difficoltà per l’export e decine di imprese specializzate con cali ancora superiori. Nel lungo periodo invece ci sarà da fare i conti con la concorrenza di prezzo di prodotti sostitutivi.

Questa l’analisi della situazione delle Indicazioni Geografiche contenuta in un documento presentato alla ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova durante una video chat alla presenza dei Consorzi di tutela e dell’europarlamentare Paolo De Castro.

Nel documento le proposte a supporto del sistema italiano delle Dop e Igp da sviluppare nei prossimi mesi. Fra queste: una campagna di promozione del Governo per il consumo di prodotti DopP e Igp nel mercato italiano; un’azione straordinaria attraverso il ritiro di prodotti ad Indicazione Geografica eccedenti; l’ammasso privato di prodotti Dop e Igp per conservare il valore delle produzioni Made in Italy di qualità ed evitarne la svalutazione.

Indicazioni Geografiche italiane che con 825 prodotti, grazie al lavoro di oltre 180mila operatori e l’impegno dei 285 Consorzi di tutela riconosciuti, hanno portato la DopEconomy a valere oltre 16,2 miliardi di euro alla produzione, con un peso del 20% del valore agroalimentare nazionale, con un export che supera i 9 miliardi di euro pari al 21% nell’export agroalimentare italiano.

“I Consorzi di tutela – ha sottolineato il presidente di OriGin Italia Cesare Baldrighi – hanno un ruolo primario anche in questa fase di ripartenza del Paese, essendo il sistema di riferimento per la filiera produttiva, operano su base collettiva, hanno la conoscenza diretta di tutti gli operatori e delle azioni di mercato. È fondamentale in questa fase prevedere una semplificazione delle procedure amministrative, in coerenza con le attuali limitazioni e sfruttando al meglio le possibilità tecnologiche e di comunicazione agile”.

“Il sistema delle Indicazioni Geografiche – ha detto la ministra Teresa Bellanova – resta il perno fondamentale delle politiche di sviluppo agroalimentare del Paese. E su questo chiedo una collaborazione da parte di tutti, del mondo associativo, dei consorzi e delle singole imprese, perché dobbiamo lavorare insieme per rafforzare le filiere e i rapporti fra i produttori primari ed i trasformatori proprio per mettere a valore il sistema geografico. Ma dobbiamo pensare anche al mondo dopo il Covid e le vostre proposte sono importanti e da quelle dobbiamo trovare una sintesi”.

“Non c’è la giusta consapevolezza della crisi dei prodotti di alta qualità ed Indicazioni Geografiche – ha affermato Paolo De Castro, Coordinatore S&D commissione agricoltura del Parlamento Europeo – è opportuno anche in Europa rendere più chiara la situazione, sia per il canale Horeca sia per l’export. Necessario inoltre in questa fase fare alcuni aggiustamenti sull’ammasso privato dei prodotti Dop e Igp, con fondi adeguati, misure di mercato e la necessaria flessibilità”.

“E’ necessario attivare al più presto un tavolo tecnico-consultivo fra i Consorzi di tutela, attraverso OriGIn Italia, ed i responsabili degli uffici Mipaaf e altri enti preposti, per affrontare la situazione specifica delle varie filiere Dop e Igp – ha precisato Baldrighi – Ma anche incentivare la Gdo a promuovere e privilegiare non solo i prodotti nazionali  ma a creare delle specifiche piattaforme Dop e Igp che presentino in maniera ben riconoscibile i prodotti italiani di origine certificati. Prevedere infine uno studio sul cambiamento dei consumi per capire al meglio le diverse evoluzioni e dei comportamenti di acquisto e prepararsi per rispondere adeguatamente alle richieste di mercato”.

Fra gli aspetti organizzativi per far ripartire il settore, il supporto all’innovazione digitale delle piccole imprese in modo da favorire un loro adeguamento all’attuale scenario di mercato, recuperare una parte delle perdite sul fronte Horeca sul mercato on-line e consentire un rilancio più rapido nel post-emergenza.

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Analisi e Tendenze Vino

Il contrassegno di Stato traina le vendite del Montepulciano d’Abruzzo

L’introduzione del contrassegno di Stato, avvenuta nel dicembre 2018, traina le vendite del Montepulciano d’Abruzzo. È quanto emerge da un’analisi del Consorzio di Tutela vini d’Abruzzo, che considera dunque la scelta “strategica”.

“La cosiddetta ‘fascetta‘ apposta alle bottiglie – commenta Valentino Di Campli, presidente dell’ente abruzzese – è un importante simbolo di garanzia per produttore e consumatore, che accresce la credibilità e la garanzia dei prodotti oltre all’affidabilità di tutta la filiera”.

“Abbiamo voluto muoverci in questa direzione – continua Di Campli – in virtù di un principio di tutela e di trasparenza che dalla vigna arriva alla bottiglia. Le fascette sono per noi uno strumento fondamentale anche per verificare i dati della produzione e quindi avviare adeguate politiche di programmazione”.

La 2019 è stata un’ottima annata per i vini dell’Abruzzo. L’incremento a doppia cifra dell’imbottigliato del Montepulciano d’Abruzzo (+12% – con 800.000 hl), conferma il noto vino rosso nel ruolo di leader della produzione della regione.

Un trend positivo, quello del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, anche nel primo trimestre 2020, con un +10% per il Montepulciano d’Abruzzo e più in generale un +6% sull’imbottigliato totale dei vini abruzzesi. Un messaggio di speranza in un momento difficile per il comparto.

“Molte cantine legate al canale Horeca (hotel, ristoranti e bar), stanno soffrendo non poco – sottolinea Di Campli – altre, più strutturate e legate alla grande distribuzione organizzata (Gdo), continuano a lavorare pur tra mille difficoltà. Tante aziende stanno investendo nelle vendite online. Alternativa non di certo risolutiva, ma che serve per andare avanti nonostante l’attuale chiusura del canale Horeca”.

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Esteri - News & Wine news news ed eventi

Vignerons indépendant, tutta un’altra storia: e-commerce, Gdo e sindacato

Un sito e-commerce (o, meglio, un “market place“, un “mercato” per la “vente directe“, la “vendita diretta”) a cui aderiscono 500 vignaioli, capaci di fatturare un milione di euro all’anno. Poi, un’apertura ben consolidata verso la Grande distribuzione (il mondo dei supermercati) alle “regole” dei vignaioli, utilissima ai tempi di dazi e lockdown. Così la Vignerons indépendant, omologa della Federazione italiana indipendenti Fivi, sta arginando le conseguenze di Covid-19 in Francia.

Presidente Jean-Marie Fabre, quali sono i numeri della Vigneron Independant?

I viticoltori indipendenti della Francia rappresentano il modello leader della produzione vinicola nel nostro paese, il 56%. Oggi la nostra organizzazione conta 7 mila aziende, che rappresentano il 65% dei player.

In che modo Covid-19 influenza l’attività dei vigneron in Francia?

Covid 19 ha iniziato a influenzare le nostre vendite a gennaio, in Asia, con un rallentamento e quindi una cessazione totale delle nostre vendite in questa area commerciale. Le nostre aziende esportano in media il 68% della loro produzione e l’80% in altri Paesi, su prodotti di grande valore.

Il confinamento dei paesi dell’Ue ha interrotto le nostre vendite con questi Paesi e il confinamento in Francia ha fermato i nostri settori più importanti e specializzati: bar, hotel e ristoranti, nonché le vendite nelle fiere del vino, che interessano sia agli appassionati sia ai professionisti.

L’attività di vendita diretta nelle cantine è diminuita di oltre il 90%, principalmente a causa della mancata circolazione delle persone in Francia. Si è inoltre arrestata la visita delle cantine del nostro Paese da parte degli stranieri.

A differenza della Fivi, i Vignerons indépendants hanno un e-commerce. Può fornirci qualche dettaglio?

L’e-commerce è un settore che si è sviluppato anche in Francia, anche se è ancora debole in proporzione agli altri settori di distribuzione. Sappiamo che circa un terzo dei nostri soci ha un e-commerce integrato al sito web della propria cantina e la maggior parte di essi vende anche a negozi specializzati, online.

Il nostro portale è più un “mercato” che un “e-shop”. È stato fondato nel 2015 e conta quasi 500 viticoltori. Non tutti i nostri viticoltori aderiscono, dal momento che dipende molto dalla loro politica commerciale. Le nostre vendite annuali superano il milione di euro.

Quali sono i numeri del vostro “mercato online”, da quanto imperversa Covid-19?

Dall’inizio del lockdown abbiamo assistito a un aumento del 200% delle vendite, con la lievitazione del 30% del paniere medio.

A differenza di Fivi, la Vignerons indépendant dialoga da anni con la Grande distribuzione organizzata (Gdo). Con quali risultati?

I vignaioli indipendenti della Francia vendono anche nei supermercati e, a seconda dell’azienda, ciò rappresenta percentuali diverse rispetto al totale della produzione. Ognuno ha la propria strategia commerciale. Ma i viticoltori indipendenti che vendono in questo settore molto spesso lo fanno su prodotti che sono ben valutati!

Oggi questo tipo di vendita al dettaglio cerca sempre più le etichette di vino di viticoltori indipendenti e con la menzione visibile del logo di appartenenza! Il logo della Vignerons indépensant è diventato una vera garanzia per il consumatore: indica un vino artigianale di qualità e rispettoso dell’ambiente.

Le insegne della grande distribuzione, in Francia, sono molto interessate ad avere in assortimento nuove cantine che fanno parte della nostra federazione. In questo quadro imponiamo i nostri prezzi: non ci sono politiche di negoziazione dei prezzi al ribasso, perché siamo molto richiesti e i consumatori sanno bene cosa significhi essere “Vignerons indépendant”.

E-commerce e grande distribuzione stanno dunque aiutando le vendite in questo periodo, con il blocco dell’Horeca?

Sì, è sicuramente un aiuto. E la consegna a domicilio fa il resto della differenza.

Quali sono le proposte di Vigneron Indipendente per i prossimi mesi?

La nostra organizzazione ha presentato immediatamente proposte da adottare nell’ambito del Piano di sostegno economico del Governo. Siamo stati i primi a muoverci, seguiti poi dagli altri attori della filiera del vino francese, su alcuni temi centrali.

Abbiamo chiesto un’assistenza bancaria su misura per le nostre imprese, un anno di sospensione di tutti gli importi dovuti e sugli interessi dei prestiti, assistenza fiscale e sociale ai datori di lavoro. Inoltre: l’attivazione del meccanismo europeo di crisi, con aiuti allo stoccaggio e alla distillazione di crisi, il tutto con voci da reperire nel bilancio dell’Ue.

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Gli Editoriali news news ed eventi

Il bipolarismo dei “bookmakers” del vino ai tempi del Covid-19

EDITORIALE – Neppure 24 ore. Non è passata neppure una giornata intera dalle parole apocalittiche del direttore generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) che qualcuno, in Italia, lo ha smentito. In videoconferenza con la stampa internazionale, Pau Roca (nella foto) ha definito le conseguenze di Covid-19irreversibili per il comparto del vino mondiale“.

“Qualcosa di paragonabile – sempre a detta di Roca – alle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale, per l’economia europea”. Dichiarazioni, tra parentesi, che mi hanno convinto ancor più che un “Patto sul vino di qualità” tra Gdo e Horeca, in altri tempi giudicabile come una boutade, sembri oggi un po’ meno utopistico.

Fatto sta che, meno di 24 ore ore dopo, è arrivato l’invito alla presentazione (in videoconferenza su Zoom, ieri alle ore 17) di una survey dal titolo emblematico: “Gli effetti del lockdown sui consumi di vino in Italia“.

A moderarla, il Ceo di Bertani Domains, Ettore Nicoletto. Relatori: il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani e il responsabile di Nomisma Wine Monitor, Denis Pantini. Il bello è che “i consumatori italiani, ovvero l’85% della popolazione, si dichiara fedele alle proprie abitudini già a partire dalla fase 2, compatibilmente con la disponibilità finanziaria”.

L’indagine, commissionata da Vinitaly a Nomisma Wine Monitor, ha confermato quanto il lockdown abbia  “frenato i consumi degli italiani”, ma in maniera tutt’altro che “irreversibile”, almeno secondo la survey: “Nel post Covid tutto tornerà come prima, portafoglio permettendo”.

La ricerca, realizzata dal 17 al 22 aprile, ha coinvolto circa 1000 consumatori di vino italiani. Tre su 10 intervistati hanno ridotto il consumo di vino in quarantena. Il 14-15% dichiara di consumare più vino in questi giorni, come evidenziato dal questionario di WineMag.it e Vinialsuper.it, che ha coinvolto circa 300 lettori in 3 giorni.

Chi consuma meno? “Le persone abituate a consumare vino al ristorante – ha risposto Denis Pantini – ma la categoria che conferma di continuare a rinunciare al vino tra le mura domestiche è quella dei Millennials“.

“Dai dati – ha sottolineato Giovanni Mantovani – emerge una gran voglia di ritorno alla normalità. Abbiamo discusso lungamente se finiranno le fiere del vino così come concepite sin ora, in favore del digital. Le prime esperienze arrivate dal post lockdown cinese dicono che tutte le fiere si sono svolte tradizionalmente, a dimostrazione che le persone hanno voglia di vedersi e confrontarsi direttamente. La voglia di tornare alla normalità è forte”.

“Nelle risposte alla survey di Vinitaly e Nomisma Wine Monitor – ha evidenziato Ettore Nicoletto – è evidente il condizionamento del fattore emotivo. Del resto continua ad essere forte l’appeal della marca, del brand, che ha confermato il ruolo determinante nelle scelte d’acquisto, anche durante il lockdown”.

“Gli italiani – ha aggiunto Denis Pantini – si mostrano più prudenti rispetto ad altri intervistati. Una nostra survey negli Usa evidenzia come gli americani rientreranno nei ristoranti a prescindere dalle misure precauzionali che saranno prese, mentre in Italia la prudenza la farà da padrona”. La stessa che servirebbe per tornare a pensare positivamente al futuro, reversibile per definizione. A meno che non si creda nel fato.

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Covid-19, vignaioli italiani (orfani della Fivi): grido d’allarme e hashtag #ilvinononsiferma

È firmata da oltre duecento “vignaioli italiani” la lettera che mira a coinvolgere l’intera filiera del vino italiano. Il grido d’allarme è: “Il vino non si ferma #ilvinononsiferma“. Un documento destinato a raccogliere quante più voci possibili, a sostegno di un’iniziativa ben articolata e inclusiva, a cui è chiamato ad aderire l’intero settore (www.ilvinononsiferma.it, vignaioli@ilvinononsiferma.it, Facebook ilvinononsiferma, hashtag: #laretedeivignaioli, #ilvinononsiferma, #lavignanonsiferma).

Un’iniziativa che apre un interrogativo gigante (l’ennesimo) sulla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), costretta ad assistere all’ennesima iniziativa spontanea di alcuni associati, in mancanza di unità d’intenti all’interno del Consiglio di amministrazione. Qualcosa di già visto nei mesi scorsi, con la vicenza dazi Usa.

C’è di più. La presidente Matilde Poggi figura proprio tra i firmatari della lettera (qui l’elenco di tutti i sottoscrittori), in cui i “vignaioli italiani” lanciano un vero e proprio allarme.

In particolare, i primi dieci vignaioli che hanno aderito sono Edoardo Ventimiglia – Sassotondo – Sorano (GR); Caterina Gargari – Pieve de’ Pitti – Terricciola (PI); Gregorio Galli – Palazzo di Piero – Sarteano (SI); Walter Massa – Vigneti Massa – Monleale (AL); Luigi De Sanctis – Azienda Biologica De Sanctis Luigi – Frascati (RM).

E ancora: Marilena Barbera – Azienda Agricola Barbera s.s. – Menfi (AG). Ettore Ciancico – La Salceta – Loro Ciuffenna (AR); Gianluca Morino – Cascina Garitina – Castel Boglione (AT), Francesco Fenech – Az. Agr. Fenech Francesco – Malfa (ME), Francesco Cirelli – Azienda Agricola Cirelli – Atri (TE).

“Ci sentiamo parte attiva della straordinaria comunità che vive di vino – si legge sulla lettera dei vignaioli italiani – la nostra convinzione è che da questa crisi possiamo uscirne solo se restiamo uniti e se verrà salvaguardato il lavoro e il ruolo di ciascuno in ogni anello della filiera”.

“Per questo chiediamo a tutti rispetto per il nostro lavoro e offriamo in cambio lo stesso rispetto, consapevoli che solo con una collaborazione leale si possa, tutti insieme, uscire da questa crisi”.

Non accetteremo pressioni commerciali miranti a ridurre il margine che rappresenta la fonte di sostentamento per noi e le nostre aziende, perché riteniamo che soltanto con il riconoscimento di un equo corrispettivo sia garantita la dignità del nostro lavoro e del lavoro di coloro che collaborano con noi nella produzione, commercializzazione e promozione dei nostri vini”.

“Non accetteremo pratiche sleali quali il conto vendita – aggiungono i vignaioli – e le richieste sproporzionate di omaggi, consapevoli che soltanto con il rispetto delle normali condizioni commerciali possiamo contribuire in maniera positiva allo sviluppo della filiera”.

“Chiediamo a tutti i nostri clienti il rispetto delle scadenze per il pagamento delle forniture effettuate fino al 31/12/2019, in un momento in cui il mercato non presentava ancora alcuna criticità legata alla pandemia”.

Siamo disponibili – evidenziano i vignaioli – a discutere forme di credito agevolate che tengano conto delle difficoltà economiche che, con il lungo periodo di inattività, tutti i ristoranti e le enoteche si troveranno a fronteggiare alla riapertura, pur nel rispetto degli sforzi e degli investimenti che noi aziende agricole non abbiamo mai smesso di affrontare.

“Ci impegniamo, nelle scelte di vendita diretta dei nostri prodotti al consumatore finale, ad operare con lealtà nei confronti dei nostri clienti della distribuzione e dell’horeca, che sono fondamentali per la promozione e la valorizzazione dei vini prodotti dai vignaioli italiani”.

“Per questo motivo, garantiamo che i nostri listini dedicati ai privati rispettino la normale marginalità riservata agli operatori commerciali. Siamo convinti che vada rafforzata la collaborazione con tutti gli attori della filiera vinicola, consapevoli che soltanto da un dialogo aperto e organico possano scaturire le migliori opportunità di crescita e valorizzazione per questo nostro piccolo grande mondo”.

Parole per certi versi molto simili a quelle usate nei giorni scorsi, in esclusiva a WineMag.it, da Lorenzo Righi, direttore di Club Excellence, realtà che raggruppa 18 tra i maggiori distributori e importatori italiani di vino, nel commentare le “Linee guida per il mercato e gli agenti” delle aziende che aderiscono al consorzio.

UNITÀ PER USCIRE DALLA CRISI
“Le conseguenze economiche della pandemia – scrivono ancora i vignaioli – hanno travolto la nostra intera società. La natura, però, non si ferma: noi, custodi della terra, non ci siamo arrestati. Lavoriamo per l’eccellenza, per valorizzare la cultura e la civiltà del vino, per consolidare la reputazione del Made in Italy nel mondo. Difendere l’integrità dei territori e la bellezza dei paesaggi, che rendono straordinario il nostro Paese, è l’altra nostra missione, che ci rende fieri di essere italiani. Siamo così custodi di ecosistemi unici, in un momento storico in cui la lotta al cambiamento climatico è imperativo altrettanto urgente”.

“Siamo consapevoli delle difficoltà che questa pandemia ha causato degli effetti che continueranno a gravare su tutti i comparti per i quali il vino costituisce una risorsa insostituibile” proseguono “La produzione continua, i magazzini si riempiono, perché i nostri clienti sono fermi: se non interveniamo immediatamente, il virus ucciderà il nostro patrimonio vitivinicolo, e con esso alcuni territori e parte del prestigio italiano”.

Sono a rischio 10 miliardi di euro: “Tanto vale la produzione vinicola italiana – ricordano nella lettera i vignaioli italiani – di cui 6 miliardi derivanti dalle esportazioni. Serve intervenire subito“.

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