Cosa frulla nella testa di un buyer vinoGdo, in questi mesi di grande agitazione dei mercati, che ha riflessi diretti anche sul vino in vendita al supermercato? Di tutto. Il category manager intervistato da winemag.it per la rubrica Vinialsuper – Vini al Supermercato preferisce rimanere anonimo, senza tuttavia sottrarsi da un’analisi ad ampio spettro della particolare fase storica dello scaffale.
«Come ben sappiamo – spiega – la situazione del mercato del vino nel 2022 è stata piuttosto turbolenta. Un insieme di congiunture negative a livello mondiale ha fatto esplodere tutti i costi, legati in particolare alle componenti secche (tappi , capsule, vetro, trasporti) che servono per imbottigliare il vino e che ha costretto le aziende a chiedere aumenti di listini mai visti prima. Solo una parte di questa inflazione è stata scaricata sul consumatore finale. La rimanente parte è rimasta in pancia agli operatori della Gdo, per cercare di tutelare al meglio il potere di acquisto dei nostri clienti».
Qual è stata, dunque, la risposta dei consumatori? «Abbiamo osservato – risponde il buyer – che l’elasticità della domanda al prezzo è molto più sensibile sui vini di fascia basic. Questo ha portato, allentando leggermente la pressione promozionale, a perdere volumi piuttosto consistenti. Man mano che si sale di prezzo, su vini di posizionamento premium e super premium, fino ad arrivare ai “vini icon”, si assiste al fenomeno contrario. E l’elasticità della domanda al prezzo tende ad azzerarsi».
DALLA “PREMIUMIZZAZIONE” ALLA CRISI
In altre parole, l’aumento dei costi di produzione e, dunque, del prezzo di alcuni vini, ha avuto riflessi più negativi sui vini di fascia prezzo bassa, rispetto a quelli posizionati su fasce intermedie, alte e premium. Categorie, queste ultime, che avevano già beneficiato delle misure anti-pandemia, con il “pubblico” di hotel, ristoranti, enoteche e wine bar (Horeca) che si è riversato in massa tra le corsie dei supermercati, alzando lo scontrino medio di tutte le insegne.
Non dimentichiamoci – sottolinea il category manager Gdo – che durante i due anni di pandemia abbiamo assistito ad un ricerca di gratificazione personale che ha portato ad alzare l’asticella sulla qualità di quello che si degusta nel bicchiere, andando a consolidare il claim del “Drink Less, Drink Better”».
La decantata “premiumizzazione” dello scaffale Gdo sembra dunque aver subito una battuta d’arresto che non va imputata alla scarsa motivazione dei buyer delle insegne. Bensì, ancora una volta, al particolare momento storico e al ridotto potere d’acquisto degli italiani (ma il discorso vale anche in altri Paesi).
«SPUMANTI AL SUPERMERCATO: UN FENOMENO A PARTE»
Fenomeno a parte la categoria spumanti. E a confermarlo, oltre ai maggiori istituti di ricerca del settore, è anche il buyer intervistato da winemag.it per la rubrica Vinialsuper – Vini al Supermercato. «La categoria – sottolinea il manager – è in ottima forma e non conosce crisi tra gli scaffali della Gdo. In particolare il mondo Prosecco, ma anche i Metodo Italiano / Charmat generici, sembrano uscire scalfiti dal periodo, nonostante i riposizionamenti di tante Denominazioni». Tra queste proprio il Prosecco Superiore Conegliano-Valdobbiadene Docg, che ha perso quota in Gdo nell’ultimo anno, guadagnando però terreno sul fronte dell’export.
Come si “muove” e muoverà, allora, lo scaffale dei vini dei supermercati italiani nei prossimi mesi? «A livello di scelte di assortimento – evidenzia il category manager – sarà prioritario presidiare sempre di più le categorie di fascia prezzo medio, medio/alta, introdurre nuove denominazioni a scaffale, anche poco conosciute, data la forte curiosità e la sempre più alta preparazione dei consumatori. E, last but not least, segmentare ulteriormente la categoria Spumanti Metodo Charmat / Metodo classico, che sono il vero traino della categoria VINO negli ultimi anni, grazie soprattutto al consumo sempre più destagionalizzato e non solamente relegato alle ricorrenze».
Non sorprendono, allora, le scelte al solito lungimiranti di cantine come Terre di Sava che, dalla sua Puglia – o, meglio, dal suo Salento – ha lanciato sul mercato una nuova linea di spumanti, sotto al cappello del brand Notte Rossa, da sempre connotato da un incontestabile rapporto qualità-prezzo. Ma non sorprendono neppure gli investimenti di Mario Piccini nella spumantistica dell’Etna, un territorio che – assieme all’Alta Langa – potrebbe diventare una delle nuove frontiere per i buyer Gdo. Proprio nell’ottica descritta dal category manager, tra segmentazione dello scaffale e necessità di intercettare la curiosità di consumatori sempre più attenti alla qualità.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Exploit degli spumanti low cost, tra i vini al supermercato. Nel 2022, rileva l’Osservatorio Uiv-Ismea su base Osservatorio Ismea-Nielsen IQ, l’unica voce chiaramente positiva è relativa alle bollicine il cui prezzo medio – a 4,4 euro/litro – registra un aumento molto più contenuto dei listini rispetto ai competitor. È Lo specchio del limitato potere di acquisto degli italiani nell’ultimo anno e, più in generale, del riposizionamento per le vendite dei vini in grande distribuzione (e retail) in Italia.
In particolare, la categoria “Altri spumanti Charmat” (diversi dal Prosecco), ha archiviato il 2022 con una crescita tendenziale in volume del 13% (+22% nei discount), a fronte di un calo generale degli acquisti allo scaffale che supera il 6% con perdite sopra la media per la tipologia dei vini fermi (-7%) e in particolare per le Doc rosse che scendono in doppia cifra (-11%).
I più costosi spumanti a Metodo classico chiudono – dopo un 2021 da incorniciare – a -9%. Gli Champagne a -25%, anche per effetto delle limitate disponibilità, ma allo stesso tempo si evidenzia tutta l’ormai irrinunciabile centralità raggiunta dalle bollicine anche tra le mura domestiche. Il saldo 2022 delle vendite in grande distribuzione chiude in passivo anche sul fronte dei valori (-2%, a 2,94 miliardi di euro).
VENDITE DI VINO IN GDO, 2019 VS 2022
Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini e Ismea, dal 2019 al 2022 le bollicine hanno registrato un incremento nei volumi commercializzati in Gdo del 17%, con crescite ancora più nette per il Prosecco (+31%) e per gli “Altri spumanti Charmat”, che chiudono il triennio a +32% (34 milioni di bottiglie nel 2022).
Per il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti: «Il divario tra le performance degli spumanti e il resto del mercato è sempre più evidente e l’effetto non è stato affatto neutro. A pagare le spese di un carrello che vede gli spumanti protagonisti dei consumi quotidiani, è probabilmente il vino fermo (-8%) e in particolare i rossi, che nel periodo considerato scontano una contrazione dell’11%».
Per il responsabile Direzione Servizi per lo Sviluppo Rurale di Ismea, Fabio Del Bravo: «Quello che osserviamo dall’immediato pre-Covid a oggi è un cambiamento con pochi precedenti delle abitudini al consumo degli italiani, che considerano ormai gli spumanti un vino a tutto pasto, svincolato da ricorrenze e festività e a cui non si è disposti a rinunciare neanche di fronte all’erosione del potere d’acquisto».
L’ANDAMENTO DELLE DENOMINAZIONI
Se il saldo dell’ultimo anno delle principali denominazioni e indicazioni geografiche segue l’andamento generale negativo, uno sguardo in prospettiva di medio termine aiuta a inquadrare meglio quali sono i vini che strutturalmente hanno imboccato una fase involutiva e quali invece stanno ripiegando sui valori pre-Covid dopo la fiammata 2020/21.
Fra i primi, vanno annoverati alcuni rossi Igt sia che provengano da vitigni autoctoni che da vitigni internazionali. Tra le Dop le battute d’arresto sono numerose e spaziano dal Piemonte alla Sicilia. Quelli in fase di rientro verso la “normalità” sono invece Montepulciano d’Abruzzo, Chianti, Salento (Negroamaro), Lambrusco Emilia e Rubicone Trebbiano. Poi ci sono anche quelli (pochi a dir la verità fra i big seller) in fase positiva, nonostante volumi negativi nell’ultimo anno: Sangiovese Rubicone, Vermentino di Sardegna, Verdicchio, Castelli Romani, Valpolicella.
LE VENDITE DI VINO NELL’E-COMMERCE
Il saldo negativo in volume più pesante (2022 vs 2021) lo si ritrova nell’e-commerce, con -15% cumulato tra vini e spumanti e picchi maggiori per le tipologie più pregiate, come per esempio gli spumanti metodo classico (-21%). Il canale, al contrario del retail fisico, ha sperimentato diffusi segni negativi sui prezzi, con listini in media a -10%.
Dopo aver sperimentato un vero e proprio boom delle vendite nel 2020 (da 2,6 a 8 milioni di litri) e un ulteriore incremento nel 2021 (9 milioni), il segmento pare destinato ad assestarsi sui livelli dell’anno pandemico, e quindi aver interrotto la crescita.
Winemag.it, giornale italiano di vino e gastronomia, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online, sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze dell’enogastronomia italiana e internazionale. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, vincitore di un premio giornalistico nazionale nel 2024. Editiamo con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Apprezzi il nostro lavoro? Abbonati a Winemag.it, con almeno un euro al mese: potrai così sostenere il nostro progetto editoriale indipendente, unico in Italia.
È guerra dei listini tra Gdo e cantine italiane che operano nella grande distribuzione. Federvini giudica «insostenibile» la richiesta di una moratoria sui prezzi avanzata da diversi gruppi e insegne del retail. A valle della filiera, la grande distribuzione resiste infatti a ogni ritocco di listino. Sino alla proposta di congelare i ritocchi, almeno per i prossimi 4, 6 mesi.
«Considerando che già nel 2022 le aziende del vino hanno assorbito gran parte dei forti aumenti di energia e materia prime – evidenzia Federvini in una nota – continuare così significa perdere marginalità e redditività». Peraltro, ricordano i produttori, «il nuovo anno si aprirà con un nuovo aumento dei prezzi del vetro e i continui aumenti dei costi delle materie prime, a partire dall’energia, rischiano di rabbuiare il 2023, già a rischio recessione». L’aumento stimato per la sola componente vetro (bottiglie) sarà di circa il 20%, in aggiunta al surplus (48%) già riscontrato nel 2022 rispetto all’anno precedente.
«L’intero settore è in profonda sofferenza – evidenzia Federvini – e rifiutare oggi gli adeguamenti dei prezzi, già programmati, significa mettere a rischio la tenuta dell’intera filieravitivinicola a monte della distribuzione». Un timore che Federvini condivide con Unione Italiana Vini (Uiv). Secondo le due compagini è «necessario avviare un dialogo schietto e fattivo lungo tutta la filiera, perché serve condivisione e la collaborazione di tutti per affrontare la difficile situazione contingente».
GDO, NO AGLI AUMENTI DEI LISTINI: UNIONE ITALIANA VINI AL FIANCO DI FEDERVINI
In questo modo – dichiara Micaela Pallini, presidente di Federvini – siamo tra l’incudine e il martello. Ci chiedono di accettare aumenti anche del 20%-25%, come quello del vetro, che soprattutto oggi ci sembra ingiustificato visto che i prezzi energetici al momento sembrano sotto controllo.
Però vorrebbero che i nostri prezzi finali rimanessero invariati. È evidente che questa combinazione non può assolutamente funzionare e mette a rischio migliaia di piccole e medie aziende, dopo due anni di bassa redditività e costi crescenti».
Per il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi: «La congiuntura che va sempre più delineandosi minaccia da vicino un settore come il nostro. Siamo a cavallo tra un’escalation dei prezzi alla produzione, un minor potere di acquisto da parte dei consumatori, con storici partner, come la grande distribuzione e l’industria del vetro che mostrano rigidità poco costruttive. Sarebbe invece importante potersi concentrare tutti assieme su possibili soluzioni.
Il mondo del vino chiude il 2022 con più ombre che luci e con un 2023 che potrebbe, nel suo scenario negativo fatto di recessione e guerra, oltremodo peggiorare. Secondo l’elaborazione dei dati Istat da parte delle 2 organizzazioni italiane del settore, nel corso del 2022 il mondo del vino ha registrato aumenti dei listini molto contenuti nella grande distribuzione (non oltre il 6,6% di media). Ritocchi che Federvini e Uiv giudicano «largamente sotto gli attuali livelli di inflazione e molto inferiori rispetto a quasi tutti i comparti dell’agroalimentare del Belpaese».
Un deficit, questo, a cui si aggiunge il contestuale decremento del volume della domanda di vino presso la grande distribuzione nei primi 11 mesi dell’anno (-6%). «In una filiera lunga e complessa come quella vitivinicola – concludono le due realtà associative del mondo vitivinicolo – ogni sua parte ha un ruolo ma anche una responsabilità essenziale per il successo del comparto. Fughe solitarie in avanti, condizioni ultimative, richieste improponibili sono, per Federvini e Uiv, tutti elementi che mettono a rischio il tessuto produttivo italiano e la fiducia dei consumatori».
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Più luci che ombre dal Rapporto economico 2022 del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Dopo anni positivi, le vendite hanno subito una battuta d’arresto nel segmento Gdo. Il Consorzio di Tutela guidato da Elvira Bortolomiol confida comunque di poter raggiungere quota «104 milioni di bottiglie nel 2022», come nel 2021. E sottolinea piuttosto come la Docg, raggiunto ormai il limite fisiologico dei quantitativi giudicati “sostenibili” per la Denominazione, stia «crescendo in valore». Spinta soprattutto dall’export.
Il 2022 del Prosecco Superiore Docg di Conegliano Valdobbiadene è stato caratterizzato da una «performance particolarmente positiva delle vendite nella ristorazione» e da una «contrazione di quelle in grande distribuzione». Il Rapporto economico 2022 evidenzia come «dopo anni di crescita costante, le vendite del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg registrino un calo a valore pari al -10,4% e delle unità pari al -16,3% in Gdo».
Nel progressivo gennaio-ottobre 2022, il fatturato negli Ipermercati, Supermercati e Libero Servizio Piccolo supera i 379 milioni di euro, ma cala del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2021. Le bottiglie vendute ammontano nello stesso periodo a 72 milioni. Il prezzo medio a volume al litro è aumentato complessivamente del 3,4%. Ma è a partire da maggio 2022 che si è cominciato ad osservare in distribuzione moderna un aumento di prezzo più consistente per la categoria.
CALO DEGLI SPUMANTI, NE RISENTE ANCHE IL PROSECCO
L’andamento generale degli spumanti in Italia è condizionato dalla flessione dei principali protagonisti quali Prosecco, il classico italiano e lo Charmat dolce. Solo lo Charmat secco (escluso il Prosecco), resta in terreno positivo, sia a valore sia a unità. Un aspetto che giustifica gli investimenti nelle bollicine di numerose cantine italiane, anche in zone vinicole poco legate alla tradizione spumantistica (vedi il recentissimo caso Notte Rossa, in Salento). Tra i vitigni con trend positivi ci sono piuttosto la Ribolla, il Müller Thurgau e, appunto, il segmento “altro secco”.
Il prezzo medio a unità del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg per il formato da 75 cl, nei primi dieci mesi del 2022, si attesta a 6,27 euro, in aumento del 7,5%. Il segmento Doc raggiunge quasi i 5 euro (4,84 è il valore medio dei primi dieci mesi del 2022) con un aumento del prezzo medio pari al 10,4%. Osservando l’andamento mese per mese, il differenziale di prezzo tra Prosecco Doc e Docg si mantiene intorno a 1,50 euro.
In questo contesto, il Discount conferma il «ruolo di sostegno della domanda a volume» della Docg, catalizzando «la maggior parte dello sviluppo degli acquisti». Il canale di convenienza continua però a trasferire un’inflazione di molto superiore rispetto a quella che si registra nelle forme distributive classiche. Ciononostante, il divario di prezzo del basket nei Discount permane ampio rispetto a Ipermercati e Supermercati (circa il -30%).
Sempre secondo il report annuale curato dal prof Eugenio Pomarici del Cirve – Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia, «le variazioni non ridimensionano il ruolo della grande distribuzione, che continua ad essere un canale di sbocco di grande importanza per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg». Sarebbero dettate «verosimilmente da un rimbalzo tecnico rispetto al 2021 e della situazione economica».
I dati già disponibili sulle esportazioni indicherebbero poi «una crescita dell’export della Denominazione nei primi 7 mesi del 2022 di poco inferiore al 10% in volume e di circa il 25% in valore». Cifre che, avverte il Rapporto economico 2022, «fanno presumere un’inversione di tendenza nei mesi successivi, osservandosi a luglio una variazione negativa in volume».
Quel che pare evidente dalla lettura del Rapporto economico 2022 è che il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg sia una denominazione in una fase delicatissima, specie sul fronte del riassetto dei mercati. L’evoluzione dei prezzi dell’uva (incremento medio del 35% rispetto al 2021, da un minimo di 1,80 euro a un massimo di 5,50 per il Catizze), insieme alla stabilità dei prezzi del vino base e ad un aumento dei prezzi sul mercato finale (sotto il 10%), contribuirà a determinare «importanti fenomeni di riallocazione del valore distribuito tra i diversi segmenti della filiera».
La Denominazione appare dunque robusta nel collegamento con il mercato, ma nell’immediato futuro l’impegno dovrà essere concentrato nell’accelerare i processi di creazione di valore lavorando da un lato per contenere i costi e, dall’altro, per migliorare il posizionamento del prodotto sul mercato».
VALORE E SOSTENIBILITÀ: LE CARTE DEL CONSORZIO
Del resto, come avvertiva il prof Pomarici lo scorso anno, in occasione della presentazione del Rapporto economico 2021 della Docg, «non si potrà andare molto oltre ai 106 milioni di bottiglie, perché questo è il limite fisico della produzione del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg. Un vincolo con il quale si deve fare i conti. La crescita della denominazione, dunque, dovrà essere essenzialmente in valore».
«L’analisi del 2022 – afferma la presidente del Consorzio Elvira Bortolomiol testimonia come una comunità di produttori, da sessant’anni impegnata a valorizzare un prodotto di grande finezza e capace di esprimere una varietà di espressioni sensoriali, abbia saputo riorganizzare le proprie attività adeguandole alla “nuova normalità” che si è affermata proprio nel 2021. Crescita del “valore” e “sostenibilità”, sono le due parole chiave per affrontare il futuro».
«Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg – aggiunge Diego Tomasi, direttore del Consorzio – è un prodotto maturo che può vantare ed esprimere sul mercato il suo valore grazie all’unicità del suo terroir. Oltre all’autenticità del vitigno, il nostro territorio inizia a esprimere fortemente il proprio potenziale di attrattività turistica. Infatti, nei primi sette mesi del 2022 gli arrivi e le presenze di visitatori nel Conegliano Valdobbiadene si sono attestati in crescita rispettivamente del +61,8% e del +31% in confronto allo stesso periodo del 2021».
IL RUOLO DELLA DIGITALIZZAZIONE
Il 2022 del Conegliano Valdobbiadene appare dunque come «una stagione certamente complicata, che forse vedrà modesti arretramenti rispetto al 2021», come recita lo stesso report annuale. Eppure, nel corso dell’anno, la Denominazione «ha mantenuto una posizione di mercato che, a fine anno, risulterà di maggiore entità rispetto al 2019». Nei primi 10 mesi dell’anno, il livello delle certificazioni risulta essere superiore del 14% rispetto al 2019, anno precedente la pandemia.
«Questo risultato – commenta il prof Eugenio Pomarici – è certamente il frutto di un grande sforzo che la Denominazione ha continuato a fare anche nel 2021 per mantenere e rinnovare le relazioni con il mercato. Ciò è avvenuto attraverso attività di ricerca di nuovi canali di vendita e innovazioni nelle attività di comunicazione e promozione. Le esperienze maturate nel 2021 hanno peraltro indotto molte delle aziende della Denominazione a incrementare nel 2022 la digitalizzazione, lungo i percorsi avviati o accelerati durante la pandemia, con effetti positivi nel campo della comunicazione e dell’organizzazione aziendale.
«Quanto è avvenuto nel 2021 – conclude Pomarici nel Rapporto economico 2022 del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg – ha fatto però anche emergere in molte situazioni i limiti delle risorse digitali aziendali. Questo ha portato più di un terzo delle imprese a programmare per il 2022 il potenziamento generale delle dotazioni hardware e software. E anche un maggiore ricorso alla digitalizzazione per la gestione della gestione della cantina, delle relazioni con i clienti (CRM) e la gestione dei flussi fattori/ prodotti».
Winemag.it, giornale italiano di vino e gastronomia, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online, sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze dell’enogastronomia italiana e internazionale. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, vincitore di un premio giornalistico nazionale nel 2024. Editiamo con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Apprezzi il nostro lavoro? Abbonati a Winemag.it, con almeno un euro al mese: potrai così sostenere il nostro progetto editoriale indipendente, unico in Italia.
Sono ottenuti da uve tipiche del Salento i due nuovi spumanti Notte Rossa. Si tratta di uno Spumante Extra Dry Bianco e di uno Spumante Extra Dry Rosé, interamente prodotti dalla cantina Terre di Sava in provincia di Taranto. Le “bollicine” mancavano a una linea di vini pugliesi ampiamente diffusa nei supermercati italiani, che comprende già le principali denominazioni del Salento, con le punte di diamante Primitivo e Negroamaro.
I nuovi spumanti Extra Dry Notte Rossa segnano così l’esordio in un mercato, quello degli sparkling, che in Italia come all’estero sta registrando un vero e proprio boom. Non solo. Le due nuove etichette di Terre di Sava consentono, ancor più, di iniziare e terminare un pasto scegliendo i vini della linea Notte Rossa, spesso in grado di aggiudicarsi i “cinque cestelli della spesa” nella speciale scala di valutazione Vinialsuper.
LE NOVITÀ NOTTE ROSSA
Vinificazione e affinamento dello Spumante Extra Dry Bianco e dello Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa sono molto simili. Le uve, raccolte in Salento, crescono a 100 metri sul livello del mare, in un clima caratterizzato da alte temperature durante l’anno, rare precipitazioni e forte escursione termica. I terreni sono misti, con buona presenza di calcare.
Per preservare l’acidità, le uve vengono raccolte manualmente all’inizio del mese di agosto, alle prime ore del mattino. Vengono quindi pressate in maniera soffice e solo la prima frazione di mosto fiore, quella più pregiata, viene fermentata a bassa temperatura. La presa di spuma avviene in autoclave (grandi contenitori di acciaio), dove il vino rimane per circa un mese sui propri lieviti. Il successivo affinamento avviene in bottiglia, a temperatura controllata.
SPUMANTE BIANCO E ROSÈ EXTRA DRY
Leggermente diversi i terreni in cui affondano le radici le viti utili alla produzione dello Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa. I suoli sono a medio impasto argilloso, poco profondi e con buona presenza di scheletro. Il particolare colore rosato viene assicurato grazie a un sapiente contatto con le bucce: quanto basta per ottenere il colore luminoso e brillante che si può ammirare nel calice e, ancor prima, nella bottiglia.
Anche in questo caso, solo la prima frazione di “mosto fiore” viene fermentata a bassa temperatura. La presa di spuma avviene a sua volta in autoclave, dove il vino rimane per circa un mese sui propri lieviti, prima dell’affinamento in bottiglia a temperatura controllata. Entrambi i nuovi spumanti Extra Dry Notte Rossa possono essere conservati per due anni, mantenendo intatte le proprie caratteristiche.
Spumante Extra Dry Notte Rossa Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa Prezzo: 6,90 euro Dove acquistare: Scelgo Cash&Carry, Sidal Cash&Carry, Crai Campania, Supermercati Ottimo, Despar Puglia, D’Ambros, Dimar (Mercatò), GDA (Futura Supermercati)
(4,5 / 5) Lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa è una delle novità 2022 di Terre di Sava, disponibile in alcuni supermercati prima di Natale. Alla versione “Rosé” si affianca la versione Extra Dry Bianco. Entrambi gli spumanti sono ottenuti da uve tipiche del Salento.
Nel calice, lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa si presenta di un bel rosa salmone luminoso, ravvivato da un perlage fine e persistente. Al naso ricordi di piccoli frutti rossi croccanti, bel profilo floreale fresco e un tocco di agrume. Molto più leggeri i ricordi di crosta di pane e di spezie. Un quadro stuzzicante, che invita all’assaggio.
LA DEGUSTAZIONE
Al palato, questo spumante Rosé si presenta in perfetta corrispondenza con quanto avvertito al naso. Il sorso, fresco e giustamente teso, si sviluppa sulla centralità delle note fruttate a polpa rossa, ancora una volta croccanti e gustose. Leggerissima la sapidità, che gioca in contrapposizione con la morbidezza della spuma, cremosa e avvolgente. Come nel caso dell’Extra Dry Bianco Notte Rossa, un sorso chiama l’altro e non stanca mai.
D’altro canto, il residuo zuccherino è molto ben integrato. Lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa è da servire ben freddo, per apprezzarne al meglio le caratteristiche. È perfetto a tutto pasto, ma dà il meglio di sé con saporite zuppe di pesce, oltre a primi con sughi e carni bianche saporite.
VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO
Vinificazione e affinamento seguono un procedimento ben studiato da Terre di Sava. Le uve a bacca rossa, raccolte in Salento, crescono a 100 metri sul livello del mare, in un clima caratterizzato da alte temperature durante l’anno, rare precipitazioni e forte escursione termica.
I suoli sono a medio impasto argilloso, poco profondi e con buona presenza di scheletro. Il particolare colore rosato viene assicurato grazie a un sapiente contatto con le bucce: quanto basta per ottenere il colore luminoso e brillante che si può ammirare nel calice e, ancor prima, nella bottiglia.
Solo la prima frazione di “mosto fiore” viene fermentata a bassa temperatura. La presa di spuma avviene in autoclave, dove il vino rimane per circa un mese sui propri lieviti, prima dell’affinamento in bottiglia a temperatura controllata. Lo Spumante Extra Dry Rosé Notte Rossa può essere conservato per due anni, mantenendo intatte le proprie caratteristiche.
Finalmente disponibile la Guida Migliori vini al supermercato 2023 targata Vinialsuper. Dopo l’annuncio della Miglior cantina Gdo d’Italia 2023 – il massimo riconoscimento è andato all’abruzzese Cantine Spinelli – passiamo in rassegna i vini iscritti alle nostre selezioni alla cieca che hanno ottenuto un punteggio di almeno 4 “cestelli della spesa”. Ecco di seguito i migliori vini acquistabili nelle maggiori insegne della grande distribuzione organizzata italiana.
MIGLIORI VINI AL SUPERMERCATO 2023 – NORD ITALIA
Az Agr. Quaquarini Francesco
Sangue Di Giuda dell’Oltrepò Pavese Doc 2021
Uve: 65 % Croatina, 25% Barbera, 10% Ughetta di Canneto)
Dove acquistarlo: Coop, Bennet, Gulliver, Conad
Prezzo indicativo: 4,59 euro
Tenuta La Pergola Di Bodda Alessandra
Piemonte Grignolino 2021 “Sfumature”
Uve: Grignolino
Dove acquistarlo: Gdo, Crai, Prestofresco Supermercati
Prezzo indicativo: 4,59 euro
Tenuta La Pergola Di Bodda Alessandra
Barbera d’Asti Superiore Docg 2017 “Sfumature”
Uve: Barbera
Dove acquistarlo: Crai, Prestofresco
Prezzo indicativo: 7,89 euro
Tenuta La Pergola Di Bodda Alessandra
Barbera D’asti 2020
Uve: Barbera
Dove acquistarlo: Despar
Prezzo indicativo: 4,79 euro
Astoria
Ribolla Gialla Spumante Brut 2021
Uve: Ribolla Gialla
Dove acquistarlo: Conad, Coop, Vega, Crai, Iper, Pam, Maxi Di
Prezzo indicativo: 5,20 euro
Astoria
Prosecco Doc Rosé Millesimato 2021
Uve: Glera 90% Pinot Nero 10%
Dove acquistarlo: Conad, Gros, Coop
Prezzo indicativo: 6 euro
Perego & Perego
Provincia di Pavia Igt Croatina 2021 “Myrtò”
Uve: Croatina
Dove acquistarlo: Esselunga
Prezzo indicativo: 4,90 euro
Cantina Rotaliana di Mezzolombardo
Trentino Doc Bianco Gewuztraminer 2021
Uve: Gewurztraminer
Dove acquistarlo: Unicomm
Prezzo indicativo: 9 euro
Cantina Rotaliana di Mezzolombardo
Trentino Doc Pinot Bianco 2021
Uve: Pinot Bianco
Dove acquistarlo: Sait, Aspiag Despar, Dao Conad
Prezzo indicativo: 7 euro
Cantina Rotaliana di Mezzolombardo
Trentino Doc Muller Thurgau 2021
Uve: 100% Muller Thurgau
Dove acquisrlo: Sait, Seven
Prezzo indicativo: 7 euro
Cantina Rotaliana di Mezzolombardo
Trentino Doc Chardonnay 2021
Uve: Chardonnay
Dove acquistarlo: Sait, Seven, Aspiag Despar, Unicomm
Prezzo indicativo: 7 euro
Cantina Rotaliana di Mezzolombardo
Trentino Doc Lagrein 2021
Uve: Lagrein
Dove acquistarlo: Sait, Seven, Aspiag Despar, Unicomm
Prezzo indicativo: 6 euro
Tenimenti Civa
Friuli Colli Orientali Doc Sauvignon 2021 Biele Zoe Cuvée 85/15
Dove acquistarlo:
Uve: Sauvignon
Prezzo indicativo: 8,90 euro
Conte Vistarino
Pinot Nero dell’Oltrepò pavese Doc 2020
Uve: Pinot Nero
Dove acquistarlo: Esselunga
Prezzo indicativo: 10,50 euro
Losito e Guarini
Moscato Igt Aromatico 2021 “C’era Una Volta”
Uve: Moscato
Dove acquistarlo:
Prezzo indicativo: 6,90 euro
Losito e Guarini
Bonarda frizzante Oltrepò pavese Doc 2021 “C’era Una Volta”
Uve: Croatina
Dove acquistarlo:
Prezzo indicativo: 6,90 euro
Teo Costa
Castellinaldo Barbera D’alba Doc 2019
Uve: Barbera
Dove acquistarlo: Coop, Esselunga, Carrefour, Bennet
Prezzo indicativo: 13 euro
Teo Costa
Nebbiolo d’Alba Doc 2020 “Ligabue”
Uve: Nebbiolo
Dove acquistarlo: Coop, Esselunga, Carrefour, Bennet
Prezzo indicativo: 12 euro
Teo Costa
Barbaresco Docg 2019 “Ligabue”
Uve: Nebbiolo
Dove acquistarlo: Coop, Carrefour, Esselunga, Bennet
Prezzo indicativo: 18 euro
Teo Costa
Barolo Docg 2018 “Ligabue”
Uve: Nebbiolo
Dove acquistarlo: Coop, Esselunga, Carrefour, Bennet
Prezzo indicativo: 20 euro
Teo Costa
Roero Arneis Docg 2021 “Ligabue”
Uve: Arneis
Dove acquistarlo: Bennet, Coop, Esselunga, Carrefour
Prezzo indicativo: 9 euro
Casa Sartori 1898
Lugana Doc 2021
Uve: Trebbiano di Lugana
Dove acquistarlo: Esselunga
Prezzo indicativo: 7,90 euro
Casa Sartori 1898
Valpolicella Superiore 2020 “Radole”
Uve: 45% Corvina, 30% Corvinone, 20% Rondinella, 5% Croatina
Dove acquistarlo: Carrefour, Cedigross, Coop, Famila, Interspar, Iper, Italmark, Orvea, Panorama, Spazio Conad
Prezzo indicativo: 7,60 euro
Casa Sartori 1898
Amarone della Valpolicella 2017 “Sartori di Verona”
Uve: 50% Corvina Veronese, 30% Corvinone, 15% Rondinella, 5% Cabernet
Dove acquistarlo: Basko, Bennet, Carrefour, Carrefour Market, Gedigross, Conad, Coop, Crai, Emisfero, Famila, Gala, Galassia, Gulliver, Interspar, Iper, Iperal, Ipercoop, Italmark, Migros, Oasi, Panorama, Poli, Si Con Te, Sigma, Spazio Conad, Superelite, Tigros, Unes
Dove acquistarlo: Esselunga
Prezzo indicativo: 21,90 euro
Friuli Doc Aquileia Superiore 2021 Cabernet Sauvignon
Uve: Cabernet Sauvignon
Dove acquistarlo: Conad Nord Ovest, Consorzio Europa, Conad Cia, Aspiag, Bennet, Coop Alleanza
Prezzo indicativo: 7,50 euro
Tenuta Ca’ Vescovo , Zonin
Friuli Doc Aquileia Superiore 2021 Sauvignon
Uve: Sauvignon
Dove acquistarlo: Conad Cia, Bennet, Carrefour, Unicomm, Italbrix
Prezzo indicativo: 7,50 euro
MIGLIORI VINI AL SUPERMERCATO 2023 – CENTRO ITALIA
Piccini
Linea vini “Collezione Oro”
Dove acquistarli: Carrefour, Despar, Aspiag, Ipermontebello, Esselunga, Gruppo Agorà, Tigross, Iperal, Basko, Supermercati Conti, Unicoop Firenze, S, Italbrix, Moderna, Supermercati Piccolo
Prezzo indicativo: fino a 7,90 euro
Morellino di Scansano Docg 2020 “Moris”
Uve: 90% Sangiovese, 7% Syrah, 3% Merlot
Dove acquistarlo: Esselunga, Coop, Conad
Prezzo indicativo: 8,90 euro
Gotto D’oro
Cesanese Igt Lazio 2021
Uve: Cesanese
Dove acquistarlo: Super Elite, Tosano, Emmepiu
Prezzo indicativo: 4,39 euro
Vitalonga
Igt Umbria 2020 “Elcione”
Uve: 40% Merlot, 40% Cabernet, 20% Sangiovese
Dove acquistarlo: Esselunga, Coop, Carrefour
Prezzo indicativo: 8 euro
Terre De La Custodia
Sagrantino di Montefalco Docg 2017
Uve: Sagrantino
Dove acquistarlo: Spazio Conad, Coop, Spazio Conad, Coop, Ipercoop, Coop, Emisfero
Prezzo indicativo: 16,90 euro
Terre De Le Custodia
Grechetto Doc 2021
Uve: Grechetto
Dove acquistarlo: Carrefour Market, Oasi, Tigre, Oasi Family, Conad Superstore, Conad, Spazio Conad,Interspar, Coop, Ipercoop, Coop&Coop, Extracoop,U2 Edlp, Pam, Panorama, Galassia
Prezzo indicativo: 5,99 euro
Terre De La Custodia
Montefalco Rosso Doc 2019
Uve: Sangiovese, Sagrantino, Montepulciano
Dove acquistarlo: Alì, Carrefour Ipermercati, Carrefour Market, Sì Con Te, Coal, Conad, Conad Superstore, Spazio Conad, Coop, Ipercoop, Oasi, Tigre, Emi, Gala, Famila, Decò, Tigros, Am, Panorama, Pam Superstore, Iperal
Prezzo indicativo: 7,80 euro
Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano
Morellino di Scansano Docg 2021 Vigna Benefizio
Uve: 95% Sangiovese, 5% Cabernet Sauvignon
Dove acquistarlo: Coop, Conad
Prezzo indicativo: 8,50 euro
Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano
Maremma Toscana Doc 2021 Vermentino
Uve: 97% Vermentino, 3% Sauvignon Blanc
Dove acquistarlo: Coop, Conad
Prezzo indicativo: 7,60 euro
Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano
Morellino di Scansano Docg Riserva 2019
Uve: 90% Sangiovese, 10% Merlot
Dove acquistarlo: Coop, Conad
Prezzo indicativo: 13,50 euro
Cantine San Marco
Igt Lazio 2020 “One”
Uve: Shiraz
Dove acquistarlo: Unicoop Firenze, Coop Alleanza, Carrefour
Prezzo indicativo: 6 euro
MIGLIORI VINI AL SUPERMERCATO 2023 – SUD ITALIA
Cantine Spinelli
(Miglior cantina italiana Gdo 2023 Vinialsuper)
Linea Vini Abruzzo Doc e Terre di Chieti Igt
Dove acquistarli: Iper, Autogrill, Elite, Agorà, Iperal, Oasi, Poli, Tigre, Gabrielli, Carrefour, Despar
Cantine Settesoli
Sicilia Doc Nero d’Avola 2021
Uve: Nero d’Avola
Dove acquistarlo: Coop, Conad, Bennet, Carrefour, Decò, Agorà, Sisa, Sigma, Il Gigante
Prezzo indicativo: 5,39 euro
Cantine Settesoli
Sicilia Doc Chardonnay 2021
Uve: Chardonnay
Dove acquistarlo: Coop, Conad, Decò, Insegne Agorà, Sisa, Sigma, Il Gigante
Prezzo indicativo: 4,59 euro
Cantina di Venosa
Aglianico del Vulture Dop 2019 “Baliaggio”
Uve: Aglianico
Dove acquistarlo: Gdo,Despar, Deco, Carrefour, Famila,Bennet
Prezzo indicativo: 4,90 euro
Rosso Salento Igp 2021 “Notte Rossa Bascià”
Uve: a bacca rossa tipiche del Salento
Dove acquistarlo: Conad, Famila, Alì, Coop, Despar, Rossetto, Carrefour, Tigre, Oasi, Pam, Iper
Prezzo indicativo: 12,90 euro
Terre di Sava
Primitivo di Manduria Dop Riserva 2018 “Notte Rossa”
Uve: Primitivo
Dove acquistarlo: Coop, Iper, Conad, Famila, Alì, Spazio Conad, Crai, Tigre, Oasi
Prezzo indicativo: 19,90 euro
Leone De Castris
Igt Salento Verdeca 2021 “Rena”
Uve: Verdeca
Dove acquistarlo: Coop, Conad
Prezzo indicativo: 7,39 euro
Leone De Castris
Primitivo Di Manduria Doc 2021 “Donna Caterina”
Uve: Primitivo
Dove acquistarlo: Conad
Prezzo indicativo: 9,89 euro
Leone De Castris
Salice Salentino Negroamaro Riserva Doc 2019 “Rena”
Uve: 90% Negroamaro, 10% Malvasia nera di Lecce
Dove acquistarlo: Conad, Coop
Prezzo indicativo: 9,39 euro
Leone De Castris
Rosato Igt Salento 2021 “Five Roses”
Uve: 90 % Negroamaro, 10% Malvasia nera di Lecce
Dove acquistarlo: Coop, Conad, Famila
Prezzo indicativo: 9,39 euro
Librandi
Cirò Doc Rosato 2021
Uve: Gaglioppo
Dove acquistarlo: Esselunga
Prezzo indicativo: 6 euro
Centopassi
Linea Vini Igt Terre Siciliane “Placido Rizzotto”
Uve: Grillo, Cattarrato, Chardonnay / Nero d’Avola, Perricone, Syrah, Merlot
Prezzo indicativo: 6 euro / 7 euro
Cantina di Ruvo di Puglia – Crifo
Castel del Monte Dop 2021 “Grifone”
Uve: Nero di Troia e Montepulciano
Dove acquistarlo: Pam, Coop, Conad Abruzzo e Puglia, Doc & Famila Puglia, Despar e Interspar Puglia, Sigma Campania, Sisa Campania e Puglia, Deco Campania, Carrefour Puglia e Campania, Piccolo Campania, Futura Basilicata, Talento Basilicata, Itamark, Family Market
Prezzo indicativo: 5 euro
Cantina di Ruvo di Puglia – Crifo
Castel del Monte Dop bianco 2021 “Grifone”
Uve: Pampanuto e Bombino Bianco
Dove acquistarlo: Pam, Coop, Conad Abruzzo e Puglia, Doc & Famila Puglia, Despar e Interspar Puglia, Sigma Campania, Sisa Campania e Puglia, Deco Campania, Carrefour Puglia e Campania, Piccolo Campania, Futura Basilicata, Talento Basilicata, Itamark, Family Market
Prezzo indicativo: 5 euro
Cantina di Ruvo di Puglia – Crifo
Castel del Monte Dop rosato 2021 “Grifone”
Uve: Bombino Nero
Dove acquistarlo: Pam, Coop, Conad Abruzzo e Puglia, Doc & Famila Puglia, Despar e Interspar Puglia, Sigma Campania, Sisa Campania e Puglia, Deco Campania, Carrefour Puglia e Campania, Piccolo Campania, Futura Basilicata, Talento Basilicata, Itamark, Family Market
Prezzo indicativo: 5 euro
Cantina di Ruvo di Puglia – Crifo
Puglia Igp 2020 “Grifone”
Uve: Nero di Troia
Dove acquistalo: Esselunga, Pam, Coop, Conad Abruzzo e Puglia, Doc & Famila Puglia, Despar e Interspar Puglia, Sigma Campania, Sisa Campania e Puglia, Deco Campania, Carrefour Puglia e Campania, Piccolo Campania, Futura Basilicata, Talento Basilicata, Italmark, Family Market
Prezzo indicativo: 5 euro
Vini al supermercato è la rubrica dedicata al vino in vendita nelle maggiori insegne di supermercati presenti in Italia. Nella Gdo viene venduta la maggior percentuale di vino italiano. Qui potrai trovare recensioni, punteggi e opinioni sui migliori vini in vendita nella Grande distribuzione organizzata, valutati con cognizione di causa, spirito critico costruttivo e l’indipendenza editoriale che ci caratterizza. Inoltre, una rubrica sempre aggiornata sui migliori vini in promozione presenti sui volantini delle offerte delle maggiori insegne di supermercati italiani. Vini al Supermercato è la guida autorevole ai vini in vendita in Gdo, con una pubblicazione annuale delle migliori etichette degustate alla cieca dalla nostra redazione. Seguici anche su Facebook ed Instagram. Sostieni la nostra testata giornalistica indipendente con una donazione a questo link.
Salgono i prezzi e scendono i consumi di vino nella grande distribuzione italiana. Secondo l’Osservatorio del vino Uiv-Ismea su dati Ismea-Nielsen, nei primi 9 mesi di quest’anno, gli acquisti sugli scaffali di Gdo e retail rispetto al pari periodo del 2021 sono scesi in volume del 6,9% (a 5,6 milioni di ettolitri, sotto anche i livelli pre-Covid), l’equivalente di 55 milioni di bottiglie in meno.
In ribasso anche il saldo del valore (-3,5% a 2 miliardi di euro), nonostante il prezzo medio sia progressivamente lievitato del +7% nel secondo e terzo trimestre. Ed è proprio questa crescita dei prezzi, dettata esclusivamente da una spinta inflazionistica comunque ancora sottostimata rispetto al reale surplus di costi accusati dalle imprese del vino, che – secondo l’Osservatorio – sta zavorrando le vendite, in attesa di un autunno-inverno ancora più difficile per gli italiani.
Le vendite presso la Gdo evidenziano un calo dei volumi di tutte le tipologie di vini, con i fermi a -7,5% mentre gli spumanti pagano meno (-2,2%) grazie alla crescita in doppia cifra del sempre più significativo segmento degli spumanti secchi “low cost”, che ha mantenuto invariato un prezzo medio del 30% inferiore rispetto alla media di categoria.
Tra i vini fermi, le elaborazioni Uiv-Ismea evidenziano picchi negativi a volume per i rossi (-9,2%), mentre i bianchi si fermano a -6% e i rosati a -3,8%. I più colpiti dalle riduzioni di consumo risultano i vini Dop, che chiudono i primi nove mesi a -8,7% (-che diventa -11,5% per i rossi), contro il -8,1% per gli Igt, mentre i vini comuni chiudono il saldo a -6%.
Pochissime le denominazioni a luce verde tra le vendite in volume, non a caso quelle che hanno mantenuto sostanzialmente invariati – o addirittura diminuiti – i propri listini (Castelli Romani, Oltrepò Pavese Barbera, Nobile di Montepulciano, Vermentino di Sardegna).
Cali oltre la media invece sui volumi di vendita per alcune tra le più importanti denominazioni italiane, come il Prosecco (-8,5%) gli spumanti Metodo classico (-10,4%), il Chianti Docg (-11,5%) il Montepulciano d’Abruzzo (-9,7%), la Barbera (-15,9) e i Lambruschi. Tra le Indicazioni geografiche tipiche, riduzioni significative anche per Puglia Igt, Terre Siciliane, Lambrusco Emilia, Rubicone Trebbiano.
In calo anche la nicchia dei i vini biologici (incidono in volume poco più dell’1% sul totale), non solo in termini di bottiglie consumate (-2,3%), ma soprattutto di valore generato (-5,9%), nonostante una limatura dei listini del 4% (5,19 euro al litro). Giù anche l’e-commerce, la cui spinta si è fermata sia nei volumi (-15%) che nei valori (-23%, a 34,7 milioni di euro).
Per il segretario generale di Unione italiana vini (Uiv), Paolo Castelletti: «Fino a oggi la filiera è riuscita a tenere per quanto possibile sotto controllo le dinamiche dei prezzi, e va dato atto alla distribuzione di aver fatto la sua parte. Sarebbe più che mai auspicabile mantenere in equilibrio i listini anche nei prossimi mesi, quando il potere di acquisto delle famiglie sarà ulteriormente ridotto a causa di costi energetici, dei beni alimentari e di prima necessità».
Winemag.it, giornale italiano di vino e gastronomia, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online, sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze dell’enogastronomia italiana e internazionale. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, vincitore di un premio giornalistico nazionale nel 2024. Editiamo con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Apprezzi il nostro lavoro? Abbonati a Winemag.it, con almeno un euro al mese: potrai così sostenere il nostro progetto editoriale indipendente, unico in Italia.
Cantine Spinelli si aggiudica il titolo di Miglior Cantina Gdo 2023 per la Guida Migliori Vini al Supermercato by winemag.it. Grazie all’attenta lavorazione in vigna e al modernissimo impianto produttivo di Atessa, in provincia di Chieti, in Abruzzo, la famiglia Spinelli riesce a proporre ai clienti della Grande distribuzione i vini tipici della regione, dall’inimitabile rapporto qualità prezzo. Non solo Montepulciano d’Abruzzo, ma anche Cerasuolo, Passerina e Pecorino, disponibili in numerose catene del retail, in Italia e all’estero.
Cantine Spinelli produce circa 7 milioni di bottiglie di vini abruzzesi all’anno, per il 60% destinate all’esportazione. Una cifra che tiene conto anche delle etichette riservate al segmento Horeca, ulteriore fiore all’occhiello della produzione della cantina di Atessa.
Al timone ci sono Carlo e Adriano Spinelli, figli del fondatore Vincenzo Spinelli, che ha dato il via all’azienda mezzo secolo fa. Alla base della filosofia produttiva, un’idea semplice: «Se facciamo il vino buono per noi, perché non lo possiamo fare anche per gli altri?».
Da (quasi) cinquant’anni, Cantine Spinelli mette al centro il concetto di “condivisione“, che si traduce in vini per tutte le tasche, nel rispetto assoluto della la tipicità dei vini d’Abruzzo.
CANTINE SPINELLI PER IL MIGLIOR MONTEPULCIANO D’ABRUZZO (E NON SOLO)
Il prossimo anno è quello delle Nozze d’Oro: il cinquantesimo anniversario dalla nascita di una realtà capace di rimanere fedele alle proprie tradizioni contadine, persino in un segmento come quello della Grande distribuzione organizzata. Il tutto, nell’ambito di una Denominazione tra le più amate dai winelovers, tra le corsie del vino al supermercato.
Per l’esattezza, Cantine Spinelli si trova nel cuore della produzione agricola abruzzese, ma in una zona poco affollata da colossi. La famiglia, originaria di Atessa, ha voluto puntare proprio su questa unicità, differenziandosi dalla produzione di massa anche grazie a vini che riportano in etichetta il nome tradizionale Val di Fara, zona bagnata dal fiume Sangro.
A pochi chilometri ecco la Maiella e la famosa “Stretta di San Martino”, aperta a “gomitate” dal Santo, secondo la leggenda, «per facilitare ai pastori locali l’accesso alla montagna».
L’impasto argilloso e calcareo dei terreni, nonché il microclima unico, stretto tra le cime selvagge del Parco della Maiella e il mare Adriatico, è l’ultimo segreto della Miglior Cantina Gdo 2023, secondo la Guida Migliori Vini al supermercato by winemag.it.
Vini al supermercato è la rubrica dedicata al vino in vendita nelle maggiori insegne di supermercati presenti in Italia. Nella Gdo viene venduta la maggior percentuale di vino italiano. Qui potrai trovare recensioni, punteggi e opinioni sui migliori vini in vendita nella Grande distribuzione organizzata, valutati con cognizione di causa, spirito critico costruttivo e l’indipendenza editoriale che ci caratterizza. Inoltre, una rubrica sempre aggiornata sui migliori vini in promozione presenti sui volantini delle offerte delle maggiori insegne di supermercati italiani. Vini al Supermercato è la guida autorevole ai vini in vendita in Gdo, con una pubblicazione annuale delle migliori etichette degustate alla cieca dalla nostra redazione. Seguici anche su Facebook ed Instagram. Sostieni la nostra testata giornalistica indipendente con una donazione a questo link.
La sete di spumante italiano di qualità nel mondo e un approccio sempre più export oriented delle “maison” del Belpaese sta costringendo i buyer della grande distribuzione nazionale a cercare nuove referenze da proporre ai clienti. In particolare è il recente exploit nell’export di Franciacorta e Trento Doc a costringere i compratori delle insegne a guardare altrove. Per far fronte alla ripercussioni interne, che in alcuni casi si traducono in mancanza di disponibilità di prodotto.
Fari puntati, dunque, sulle nuove frontiere della spumantistica italiana. In testa il Piemonte dell’Alta Langa. Ma a beneficiare del crack delle disponibilità delle bollicine trentine e bresciane potrebbero essere anche la Sicilia dell’Etna Doc e l’Oltrepò pavese del Pinot Nero Docg.
La caccia ai nuovi sparkling, Metodo tradizionale o Martinotti (Charmat), potrebbe premiare anche la Puglia e la Campania della Falanghina, le Marche della Passerina, il Friuli Venezia Giulia della Ribolla Gialla (quest’ultima a caccia disperata di premiumizzazione, dopo il fallimento della proposta di modifica al disciplinare). Senza dimenticare l’Alto Adige delle cuvée da Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Bianco, già ben rodato sulla tipologia.
È quanto emerge da alcune interviste di winemag.it a Marca by BolognaFiere, kermesse incentrata sulla Mdd conclusasi ieri pomeriggio a Bologna. Colloqui che danno ancora più senso ad altre informazioni raccolte sul campo, proprio nei territori che potrebbero finire nel mirino dei buyer della grande distribuzione.
ETNA DOC E ALTA LANGA: GLI INVESTIMENTI DI PICCINI E MGM MONDODELVINO
In Sicilia, Piccini 1882 sta preparando l’esordio sul mercato del suo primo spumante Metodo classico Etna Doc. Si tratta di 18 mila bottiglie totali, con 3 annate (2018, 2019 e 20202) a riposare nelle cantine della Tenuta Torre Mora.
Il lancio dovrebbe avvenire a inizio 2023, nel solo segmento Horeca. Ma chi conosce il visionario patron Mario Piccini sa che questo potrebbe essere solo l’inizio di un’avventura nella spumantistica etnea, che potrebbe sfociare in altre referenze, destinate alla Gdo.
Non è una supposizione ma una certezza, invece, l’investimento continuo di Mgm – Mondo del vino Spa nel mondo degli spumanti italiani “alternativi”, in particolare nell’Alta Langa. Il gruppo di Priocca (CN) può contare dal 2011 di una cantina interamente dedicata alla produzione di spumanti Metodo classico, Cuvage ad Acqui Terme (AL).
Il successo delle bollicine langhirole di Mondodelvino, tutte base Nebbiolo e Cortese, porta a pensare che la Gdo possa attingere a piene mani dalle etichette della holding acquisita da Clessidra Private Equity nell’aprile 2021.
Il tutto mentre un altro spumante varietale è pronto a fare il suo esordio sul mercato, nel solco della linea Asio Otus di Mgm. Il biglietto da visita? Una conturbante bottiglia “piumata” – il vetro è intagliato in modo tale da ricordare le piume del gufo, simbolo della gamma di «vini enigmatici» della famiglia Martini – che saprà catturare l’attenzione sugli scaffali delle insegne dei supermercati.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
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