In un articolo dal titolo “Food and Wine Tourism Lombardy”, il sito turistico “frutto del lavoro di Explora SCpA, una società istituzionale, costituita da Camera di Commercio Metropolitana di Milano-Monza-Brianza-Lodi, Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia”, dedica ampio spazio alle specialità enogastronomiche della regione.
Peccato che, nella versione inglese, si indichi il Barolo tra i vini da non perdere. “Con un sorso di Barolo, Nebbiolo o spumante potrete deliziare il vostro palato”, recita uno scorcio del redazionale.
A scoprire la gaffe e a denunciarla sui social è Laura Donadoni, Wine journalist, blogger, marketing strategist, brand ambassador, export manager ed events planner. Non l’ultima arrivata, insomma. Come si giustificherà la Regione? In alto i calici, in attesa di una presa di posizione pubblica, come i soldi spesi per realizzare il portale del turismo della Regione.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.