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Dieci ore sotto zero: la gelata di fine marzo distrugge frutta e verdura in mezza Italia

L’improvviso abbassamento delle temperature che sono scese anche di molti gradi sotto lo zero per oltre 10 ore ha provocato gelate estese nei campi coltivati da Nord a Sud in Italia, con pesanti danni a frutta e verdura, in grande anticipo per effetto di un inverno “bollente” sul fronte del meteo.

È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia una situazione di difficoltà a macchia di leopardo lungo la Penisola con i danni più gravi dalla Lombardia al Emilia Romagna dal Veneto alla Puglia per l’arrivo della perturbazione dall’Europa sud orientale.

Ecco il ritorno della neve dopo un inverno che si è classificato in Italia come il secondo più caldo dal 1800 a livello climatologico, facendo registrare una temperatura addirittura superiore di 2,03 gradi rispetto alla media di riferimento.

Alcuni alberi di pesco, albicocco e mandorlo hanno addirittura già i frutticini, ciliegi e susini sono in fiore e tra i filari di pere, mele e kiwi ci sono le gemme pronte che sono state intrappolate dal ghiaccio e bruciate dal freddo mentre nei campi gravi danni si contano per le primizie di stagione dai carciofi agli asparagi, dalle bietole alle cicorie fino ai piselli.

Ma è allarme anche per 50 miliardi di api presenti sul territorio nazionale che sono state ingannate dal caldo e sono uscite dagli alveari ed ora rischiano di subire pesanti perdite.

“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia – sottolinea Coldiretti – dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente”.

“Gli sfasamenti stagionali, le precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi – conclude l’associazione di categoria degli agricoltori – compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.

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Natale a tavola: spesi 2,5 miliardi

Gli Italiani hanno speso a tavola quasi 2,5 miliardi di euro per i cibi e le bevande consumati tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale che quasi nove italiani su dieci (86 per cento) hanno trascorso a casa con parenti o amici.

E’ questo il bilancio stimato dalla Coldiretti che conferma, con un aumento del 9% rispetto allo scorso anno, come gli Italiani non rinuncino all’appuntamento più tradizionale dell’anno.

A prevalere è stato il Made in Italy, con i cibi esotici e fuori stagione praticamente scomparsi dalle tavole dove invece si sono affermati – sottolinea la Coldiretti – il bollito, i polli arrosto, i cappelletti in brodo, le pizze rustiche e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 3,3 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci (90%) a pari merito con la frutta locale di stagione, mentre il panettone con il 76% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 70%.

La maggioranza delle tavole sono state imbandite con menu a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 900 milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 450 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 300 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 500 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 200 per pasta e pane e 150 milioni di euro per formaggi e uova.

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RICETTA Crostata di frutta

L’estate è agli sgoccioli e per questo volevo proporvi una delle torte che più amo preparare, quando ho a disposizione tanta frutta fresca e colorata. Faremo insieme una semplicissima crostata morbida ricca di crema e frutta!

GLI INGREDIENTI
Per la base: 180 gr di farina, 50 gr di zucchero, un cucchiaio di miele di acacia, 3 uova intere, 3 cucchiai di latte, 10 gr di lievito in polvere per dolci.

Per la crema: 5 tuorli, 5 cucchiai di zucchero, 5 cucchiai di farina 00, 600 cc di latte circa, buccia di limone non trattato. Per la guarnizione: frutta a vostro gusto, gelatina spray.

LA PREPARAZIONE
Iniziamo dalla base torta. In una ciotola uniamo uova, zucchero e miele e lavoriamoli  con energia. Aggiungiamo poi la farina setacciata, il lievito e poi il latte. Una volta amalgamato il tutto, versiamo in uno stampo da crostata con gradino (il famoso stampo furbo!) e mettiamo in forno già caldo a 180 gradi per 15 minuti.

Passiamo alla crema. In un pentolino alto versiamo i tuorli  e lo zucchero. Mescoliamo bene con un cucchiaio di legno e aggiungiamo un po’ alla volta la farina setacciata. A questo punto  mettiamo su fuoco basso e uniamo il latte un po’ alla volta, sempre mescolando in modo da evitare che si formino dei grumi.

Mettiamo anche la buccia del limone, che toglieremo una volta pronta la crema. Continuiamo a mescolare, finché la crema non sarà pronta. Ultimo passo: fatte la base e la crema, non ci resta che comporre la torta.

In teoria la base sarebbe già pronta, ma alla mia ciurma piace che sia imbevuta. Quindi  preparo uno sciroppo con acqua (400 cc), zucchero ( 2 cucchiai) e frutti non trattati (lamponi, more, succo di limone e succo di arancia, per esempio).

Aggiungo anche un bicchierino di rum bianco. Quando i sapori si sono ben amalgamati, filtro il tutto e lascio raffreddare e dopo bagno la torta. A questo punto mettiamo un generoso strato di crema, decoriamo con la frutta e spruzziamo con gelatina spray. Spero vi piaccia e… buon appetito!

Abbinamento vino consigliato: Moscato di Scanzo De Toma (non in vendita la supermercato)

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Siccità e grandine: rischio stress idrico. Coldiretti: 1 miliardo di danni

Con il prolungarsi dell’assenza di pioggia in gran parte della Penisola, l’allarme siccità si è ormai esteso ad oltre i due terzi della superficie agricola nazionale. Interessando praticamente tutte le regioni, anche se con diversa intensità.

La situazione secondo le stime Coldiretti, “si sta aggravando con effetti catastrofici per la produzione con perdite ben superiori al miliardo stimato, se non pioverà nell’arco delle prossime due settimane in modo costante e non violento”.

Gli alberi da frutto stanno ancora resistendo. “Ma se non pioverà entro una settimana entreranno in stress idrico e le conseguenze si sentiranno sui frutti, che saranno mediamente più piccoli, con un calo quantitativo, anche se la qualità è salva”, evidenzia Coldiretti.

Le precipitazioni temporalesche in realtà non hanno scalfito lo stato di grave siccità dei campi lungo tutta la Penisola perché l’acqua, per poter essere assorbita dal terreno, deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti.

Danni costituiti soprattutto da violente grandinate. Come quella che ha colpito domenica 25 giugno la zona di Capriano del Colle, in provincia di Brescia. La foto diffusa dal viticoltore Davide Lazzari (vedi sopra) non lascia spazio a interpretazioni. Ed evidenzia, ancora una volta, le grandi difficoltà della vendemmia 2017, sempre legate alle incertezze del clima.

Il peggioramento più evidente è però nel centro Italia. Le precipitazioni sono risultate in calo del 77% e le temperature massime superiori di 3,9 gradi la media di riferimento. E’ quanto emerge dai dati dell’Unità di Ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all’Agricoltura (Ucea), relativi alla seconda decade del mese. Un quadro di “criticità diffusa nel centro Italia”.

LE REGIONI PIU’ A RISCHIO
Da una prima stima di Coldiretti in Abruzzo si parla per ora di una perdita di ricavo per le aziende agricole di almeno 100 milioni di euro con danni alle colture orticole e alla frutta e, nel caso dovesse perdurare la situazione di emergenza, anche alle colture più tradizionali quali vite e olivo.

In Toscana, sempre secondo Coldiretti, la produzione di cereali e crollata del 40%, con punte del 70% nel caso del mais e quelle di foraggi, ortaggi, pomodoro da industria e frutta sono diminuite fino al 50% mentre mancano i foraggi per gli animali.

I girasoli e il granoturco stanno seccando in Umbria, ma in difficoltà sono anche ampie aree del Lazio dove la produzione di frumento – precisa Coldiretti – risulta stentata, con pesante contrazione dei raccolti e calo della qualità e senza interventi immediati si rischia di perdere del tutto ortaggi, frutta, cereali, pomodori.

Nelle Marche situazione difficile per il mais che in questa fase di crescita avrebbe bisogno di acqua, ma in sofferenza è anche il girasole, in fase di crescita assieme agli ortaggi (dalle insalate alle zucchine, dai pomodori ai sedani, dai meloni ai cocomeri), specialmente in quei terreni dove non ci sono impianti di irrigazione.

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Pancake alle fragole

Ecco i Pancake con purea di fragole “In Cucina con Fede”, per una colazione fresca e golosa. Ma anche per una merenda diversa dal solito, da gustare in compagnia dei vostri ospiti!

Quantità per: circa 20 pancake in base a quanto li farai grossi
Realizzazione: facile
In abbinamento: perché non un centrifugato di fragole e lamponi?

TI SERVE

  • 1 uovo
  • 450 ml di latte fresco
  • 50 gr di burro
  • 2 cucchiai di zucchero
  • Il succo di mezzo limone
  • 260 gr di farina (00 o di riso)
  • 1 bustina di lievito
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 250 gr di fragole
  • Qualche lampone per guarnire
  • Zucchero a velo

PREPARAZIONE

  1. In una ciotola rompi l’uovo, aggiungi il latte, il burro fuso (ma lascialo raffreddare) e il succo del limone. Con una frusta o una planetaria mescola il tutto.
  2. Ora unisci gli ingredienti secchi: lo zucchero, la farina, il lievito e il bicarbonato e continua a mescolare.
  3. Fai scaldare una padella per crepes (è larga almeno 20 cm e piatta) a fuoco medio/basso. Io uso una padella antiaderente così non necessita di essere unta con il burro.
  4. Comincia a cuocere i pancake: con un mestolo (o un dosatore) prendi un po’ d’impasto e mettilo al centro della padella. Quando cominceranno a formarsi delle bolle significa che il lievito sta facendo il suo dovere e il pancake si sta gonfiando quindi lo può girare dall’altra parte.
  5. Continua così finché non termini l’impasto. A me piacciono i contorni irregolari, ma se vuoi dare una forma perfettamente tonda al pancake o una forma di cuore etc. puoi acquistare le formine in silicone.
  6. Mentre i pancake raffreddano con un frullatore a immersione riduci in purea le fragole. A piacere puoi aggiungere dello zucchero e filtrare i semini.
  7. Puoi comporre il dolce: un pancake, purea di fragole, lamponi e sopra lo zucchero a velo.
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Cuori di waffle: e la cucina si riempie d’amore!

Ammettetelo, siete delle romanticone come me! “In cucina con Fede” vi conduce per mano alla realizzazione di una ricetta che riempirà d’amore la vostra casa: i waffle a forma di cuore. Un’idea simpatica e soprattutto “dolce” per fare una sorpresa al vostro innamorato. E se a prepararli è un “maschietto”, statene certi: con i miei waffle farete sicuramente centro nel cuore della vostra amata! Il costo degli ingredienti per la realizzazione di venti cuori si aggira attorno ai 3 euro.

Quantità per: 20 waffle
Realizzazione: facile
Vino in abbinamento: Passito di Pantelleria, Moscato Dolce

TI SERVE

  • 3 uova
  • 100 gr di burro fuso
  • 150 gr di farina
  • 130 gr di zucchero
  • Un cucchiaino di vaniglia in polvere
  • Zucchero a velo
  • Piastra elettrica / stampi in silicone a forma di cuore

PREPARAZIONE

1. Monta i rossi d’uovo con metà zucchero finchè non saranno gonfi e spumosi. Aggiungi il burro fuso ma a temperatura ambiente.

2. Monta i bianchi d’uovo in una seconda ciotola con l’altra metà di zucchero finché non saranno spumosi e lucidi. Con una spatola incorpora questo composto all’altro con i rossi delicatamente.

3. Infine aggiungere la farina e la vaniglia sempre con la spatola e delicatamente.

4. Non resta che cuocere i nostri waffle. Puoi farlo in due modi: o con una piastra elettrica o con uno stampo per waffle in silicone (in questo caso si cuoceranno in forno a 180° finché non dorano). Io ho utilizzato una speciale piastra elettrica, che offre la possibilità di realizzare la forma a cuore. Una volta accesa e calda, spennella con poco burro e versa un mestolo di composto al centro della piastra. Chiudi e controlla che si dori il waffle, ci vorranno pochi minuti. Continua fino a esaurire l’impasto.

5. Una volta cotti tutti, puoi spolverarli con dello zucchero a velo. A piacere, puoi accompagnarli con

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Vini al supermercato

Chardonnay California 2012, Turning Leaf Vineyards

(3,5 / 5) “Refresh” è la parola d’ordine per la Turning Leaf Vineyards. Ed è questo quello che ci si può aspettare maggiormente dallo Chardonnay californiano oggi sotto la nostra lente di ingrandimento.

Lo Chardonnay California Turning Leaf, annata 2012, è una piacevole risposta alla calura estiva. Freschezza allo stato puro. La casa vinicola del gruppo E. & J. Gallo Winery, con sede a Modesto, cittadina di poco più di 200 mila abitanti capoluogo della contea di Stanislaus, California, lo sa bene e punta tutto sul lato “forte” dei propri vini. Leggeri, di facile beva. Estivi, in una sola parola.

LA DEGUSTAZIONE
Lo Chardonnay in questione, annata 2012, è avido al naso. Si fatica a intuire qualche nota esotica di banana e pesca, che poi si esprimono meglio all’assaggio. Piacevole, delicato, fruttato. Quasi convincente.

Un vino da accompagnare a piatti altrettanto freschi, come un buon prosciutto e melone, un’insalata, un antipasto a base di verdura. Perché no: anche a un take away di cucina giapponese. Astenersi se le portate in tavola sono di pesce, soprattutto se il piatto è complesso.

Le note fruttate dello Chardonnay californiano Turning Leaf sono fatte solamente per dissetare e accompagnare portate poco impegnative. In America, e in particolare in California, lo Chardonnay la fa da padrone tra i bianchi. Secondo dati piuttosto recenti, sono oltre 95 mila gli acri coltivati con questo uvaggio nel solo Stato dove opera la Turning Leaf Vineyards.

Prezzo pieno: 6 euro
Acquistato presso: Esselunga

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