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Consumi in calo e ProWein 2025 in bilico: che aria tira in Germania?

Consumi in calo e ProWein 2025 in bilico le sfide del mercato tedesco editoriale winemag davide bortone
EDITORIALE – Il mercato vinicolo tedesco sta affrontando una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da un calo nei consumi e da un cambiamento nelle abitudini di acquisto dei consumatori. Questa tendenza potrebbe influenzare significativamente – anzi, ulteriormente, negli anni a venire – l’attrattività di ProWein Düsseldorf 2025, fiera alle prese con evidenti sforzi per restare tra
più rilevanti del settore, a livello internazionale. All’estero, in primis in Italia, si inizia a guardare con occhi diversi in direzione Berlino, lasciandosi piuttosto affascinare dalle sirene parigine. Ma i guai, per Messe Düsseldorf, sono in primis quelli di casa. Secondo i dati del Deutsches Weininstitut (DWI), nel 2024 il consumo di vino in Germania è diminuito del 4%, con una contrazione del fatturato del 5%.

MERCATO DEL VINO IN CRISI IN GERMANIA

Le vendite di vini tedeschi hanno subito un calo del 5%, mentre il fatturato è sceso del 6%. Monika Reule, direttrice generale del DWI, attribuisce questa tendenza ai cambiamenti demografici, alla crescente attenzione al prezzo e alla mutata situazione economica. «Lo scorso anno – spiega – il 4% in meno delle famiglie ha acquistato vino, con un’attenzione particolare ai costi. La riduzione della spesa ha portato a un lieve calo dei prezzi medi al litro per la prima volta dal 2010, con una diminuzione di quattro centesimi. Tuttavia, i vini internazionali, con un prezzo medio di 3,72 euro al litro rispetto ai 4,47 euro dei vini tedeschi, hanno mantenuto un leggero vantaggio competitivo». https://www.winesofgermany.com/news-media/news/news/1423/wine-consumption-in-germany-declining-in-2024

Di conseguenza, la quota di mercato dei vini domestici è diminuita di un punto percentuale, scendendo al 41% in termini di volume di vendite e al 45% in termini di fatturato. Tra i vini esteri, quelli italiani hanno mantenuto la quota di mercato più alta con il 18%, seguiti dagli spagnoli (14%, -1 punto percentuale) e dai francesi (11%, +1 punto percentuale). Anche il consumo pro capite di vino ha subito una flessione, attestandosi a 22,2 litri annui (-0,3 litri rispetto al 2023). Il mercato totale del vino in Germania, tra agosto 2023 e luglio 2024, ha raggiunto 15,9 milioni di ettolitri, mentre quello degli spumanti si è fermato a 2,6 milioni di ettolitri, confermando una contrazione generalizzata.

TANTE INCOGNITE SU PROWEIN 2025

La crisi del mercato tedesco si riflette così anche sull’attrattività di ProWein 2025. Già nelle edizioni precedenti si erano registrati segnali di declino, con una riduzione del numero di espositori e visitatori. Secondo l’ultimo comunicato stampa della fiera, sono attesi circa 5.400 espositori da oltre 65 nazioni. Ma, a metà febbraio, il database online ne elencava solo circa 4000. A farlo notare è niente meno che l’agenzia di comunicazione, marketing e pr Wine+Partners, con sede a Vienna. Questo pone ProWein in una posizione di crescente competizione con Wine Paris, che nel febbraio 2025 ha ospitato quasi 5200 espositori, consolidando la sua rilevanza nel panorama internazionale.

Quel che è certo è che l’industria vinicola sta cambiando focus. Molti operatori trovano il format di ProWein sempre meno moderno, sostenibile ed economico. Tra le problematiche più evidenti ci sono i disagi nei trasporti (in particolare gli scioperi della Deutsche Bahn), l’aumento esponenziale dei prezzi degli hotel e la necessità di ripensare l’organizzazione generale dell’evento. Messe Düsseldorf sta cercando di rispondere a queste difficoltà con una piattaforma di prenotazione alberghiera dedicata. Dal punto di vista dei contenuti, ProWein sta cercando di reinventarsi con il nuovo motto “Discover the Taste of Tomorrow“, che prevede un restyling visivo e la riorganizzazione degli spazi espositivi. https://wine-partners.at/en/news/prowein-2025?utm_medium=email&utm_source=newsletter&utm_campaign=w+p&utm_content=beitrag+1

PROWEIN COME PIATTAFORMA DI FORMAZONE PROFESSIONALE?

Tra le novità, vi sono le aree Organic World” e “World of Zero“, dedicate rispettivamente ai vini biologici e a quelli a basso contenuto alcolico, in risposta ai trend emergenti del settore. Inoltre, verrà dato maggiore spazio agli abbinamenti cibo-vino, con workshop e dimostrazioni di cucina dal vivo. In un’ottica di lungo periodo, ProWein punta a diventare una piattaforma di formazione continua per i professionisti del settore. Attraverso i “ProWein Business Talks“, che hanno preso il via nell’ottobre 2024 con un focus sulla digitalizzazione dell’industria vinicola. Non solo.

Attraverso il forum “Shaping the Future of Wine“, la fiera vuole promuovere un dialogo costante tra gli operatori. Per la prima volta, nel 2025 verrà inoltre allestito un forum specifico dedicato ai temi di business. Questo sarà dunque un anno cruciale per capire se ProWein riuscirà a mantenere la sua posizione di leader nel panorama fieristico internazionale. Tra contrazione del mercato tedesco, concorrenza sempre più forte di Wine Paris e necessità di rinnovarsi per soddisfare le nuove esigenze dell’industria vinicola, il ripensamento strategico è un must.

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“Cambiamenti”. La lettera di Angelo Gaja

CAMBIAMENTI. Non è solo il clima a minacciare di cambiare. VINEXPO BORDEAUX è stata per lungo tempo la fiera internazionale del vino per eccellenza. Nata nel 1981, con cadenza biennale, è via via cresciuta attirando espositori e visitatori da tutto il mondo. Anche troppi per una città che non era abbastanza grande da accoglierli tutti e soffriva momenti di forte disagio.

Fu così che un numero crescente di produttori dell’area bordolese, in concomitanza, si attrezzarono ad accogliere negli chateaux gli ospiti più qualificati offrendo loro di partecipare agli eventi prestigiosi che venivano in essi organizzati; innescando una competizione con le manifestazioni fieristiche che non fu di beneficio alla qualità di Vinexpo Bordeaux e produsse disaffezione negli espositori.

A gennaio 2020 per la prima volta nella capitale francese si svolgerà VINEXPO PARIGI, da tenersi ogni due anni in alternanza a VINEXPO BORDEAUX. Se non sorgeranno intoppi sarà Parigi in futuro ad ospitare la più prestigiosa fiera internazionale del vino che abbia luogo in Europa.

FIERE DEL VINO. Sarà invece sui mercati esteri dell’Asia e dell’Africa che i vini europei dovranno procurarsi nuovi consumatori. Assai più che attirarli a casa nostra, diventerà importante saperli intercettare a casa loro. Con questo obiettivo già competono VINEXPO, VINITALY, PROWEIN che grazie all’incentivo-droga dei contributi stanziati dall’OCM Vino organizzano eventi ripetitivi sul mercato asiatico che mettono a dura prova le cantine esponendole alla minaccia di uno spreco di risorse e di tempo.

Cambiamento augurabile: che VINEXPO e VINITALY si alleino, progettino un unico salone congiunto capace di accogliere e divenire espressione di promozione del vino europeo sui mercati internazionali. L’interesse è reciproco, i produttori ringrazierebbero.

WINE ADVOCATE è la prestigiosa rivista americana nata per iniziativa di Robert Parker. Qualche anno fa venne acquistata da un imprenditore di Hong Kong che successivamente ne cedette il 40% alla Guida Michelin.

Le voci che si rincorrono supporrebbero che la Guida Michelin sia interessata a rilevare il restante 60%. Così oltre che essere riconosciuta per le stelle assegnate alla ristorazione, diventerebbe anche la guida ai vini più prestigiosi francesi e non soltanto. Un primato strategico”

Angelo Gaja

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