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Questionario sulla presenza di saccarosio nei vini: quanto conosci il vino che bevi?


Quanto conosci davvero il vino che bevi?
Il vino è uno dei simboli per eccellenza del Made in Italy. Un sinonimo di qualità, tradizione e autenticità. Tuttavia, non sempre ciò che finisce nel nostro bicchiere è frutto esclusivo dell’uva. Attraverso questo breve questionario, promosso da Federmosti in collaborazione con Winemag.it, vogliamo esplorare insieme quanto i consumatori siano informati sulla presenza del saccarosio nei vini. Conoscere ciò che beviamo ci rende consumatori più consapevoli e attenti. Rispondi alle seguenti domande: ci aiuterai a comprendere meglio le esigenze di chi ama il vino e di chi vuole sempre più trasparenza. questionario saccarosio vino. https://www.winemag.it/critiche-nuova-etichettatura-vini-ue-ingredienti-esultano-federmosti-must/

SACCAROSIO NEI VINI: QUANTO CONOSCI IL VINO CHE BEVI? IL QUESTIONARIO

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IL SACCAROSIO NEL VINO

Il saccarosio nel vino è un tema poco noto ai consumatori, ma estremamente rilevante per comprendere meglio ciò che finisce nel nostro bicchiere. Questa sostanza, infatti, viene utilizzata frequentemente nella vinificazione per aumentare il grado alcolico o per bilanciare l’acidità del prodotto finale. Tuttavia, pochi consumatori sanno effettivamente se e quanto saccarosio sia presente nel vino che bevono abitualmente.

Per valutare questa consapevolezza, abbiamo sviluppato un questionario specifico che aiuta gli appassionati e i consumatori meno abituali a scoprire le loro conoscenze sul contenuto zuccherino dei vini. Questo strumento interattivo permette di identificare rapidamente quanto si conoscono i vini preferiti, offrendo al contempo utili informazioni sulla salute e sulla qualità del prodotto consumato. https://www.bertagniconsulting.com/ questionario saccarosio vino.

Perché è importante conoscere la presenza di saccarosio nel vino? Per una questione di trasparenza nei confronti del consumatore, è fondamentale conoscere le quantità di zucchero ingerite nella dieta quotidiana. Inoltre, il saccarosio, a differenza del mosto d’uva concentrato, è un ingrediente esterno alla filiera dell’uva. Imparare di più sul saccarosio nel vino significa scegliere consapevolmente e con maggiore attenzione alla salute? I pareri, nel settore e tra i consumatori, sono discordanti. Metti alla prova le tue conoscenze con il nostro questionario online e scopri quanto realmente conosci il vino che scegli.

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Nuova etichettatura vini Ue e ingredienti, non solo critiche: esultano FederMosti e MUST


Non solo critiche al nuovo sistema di etichettatura vini dell’Ue che entrerà in vigore l’8 dicembre 2023, in seguito alla c
omunicazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 Novembre. «Eravamo già molto soddisfatti  per aver contribuito alla definizione dell’obbligo di indicare nell’etichetta elettronica il mosto d’uva concentrato e il saccarosio tra gli ingredienti per l’arricchimento dei vini – afferma Marco Bertagni, presidente delle associazioni di settore dei mosti FederMosti e MUST – ma lo siamo ancora di più adesso che la dizione “ingredienti” è stata oggetto di un upgrading. Andrà posta nell’etichetta cartacea e da lì, attraverso il QR Code, il consumatore acquisirà in maniera diretta un’informazione fondamentale, ovvero se il vino è stato arricchito con un derivato dell’uva, o con uno zucchero esogeno a questa filiera».

Le sostanze utilizzate per l’arricchimento sono considerate ingredienti «nella misura in cui sono aggiunte durante la produzione e presenti nel prodotto finito», anche se sotto forma modificata, e devono pertanto essere indicate nell’elenco degli ingredienti. I termini «mosto di uve concentrato» e «mosto di uve concentrato rettificato» possono essere sostituiti ciascuno dall’indicazione «mosto di uve concentrato» oppure possono essere raggruppati e figurare nell’elenco degli ingredienti soltanto come «mosto di uve concentrato». Il saccarosio, l’altra sostanza ammessa per l’arricchimento, deve essere indicato separatamente.

«Siamo dispiaciuti per i produttori di vino per la tempistica, inadeguata, con cui l’Unione Europea ha diramato le disposizioni operative – conclude Bertagni – che costringerà a modificare molte etichette già stampate. Tuttavia, per quanto riguarda l’esplicita indicazione dello zucchero in etichetta cartacea tramite QR Code, si tratta di un successo pieno, che all’inizio del processo di revisione dell’etichettatura dei vini sembrava una chimera».

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Indicazione del contenuto zuccherino in etichetta: Federmosti torna alla carica

«Far emergere informazioni di fondamentale importanza relative agli ingredienti utilizzati nei vini». Questa la battaglia intrapresa da anni da FederMosti, in accordo con Federconsumatori e con le principali Organizzazioni agricole italiane.

Il network di produttori di mosti concentrati torna alla carica sull’argomento, proprio in queste ore. In preparazione un sondaggio «per valutare quanti tra i consumatori sono a conoscenza che determinati vini, anche italiani se si parla di bollicine, contengono saccarosio e per valutare che tipo di reazione può esser generata dall’emergere di questa informazione».

«Con la campagna In Vino Veritas, sottoscritta lo scorso anno con Federconsumatori – afferma Marco Bertagni, presidente di FederMosti e Must, rispettivamente l’associazione italiana e quella europea dei produttori di mosti d’uva concentrati e rettificati – ci siamo limitati a sostenere ciò che dal nostro punto di vista è addirittura ovvio: comunicare al consumatore l’eventuale presenza di saccarosio nel vino che sta per acquistare».

Agli inizi della progettazione della piattaforma U-Label, i produttori europei sembravano propensi a continuare a omettere le informazioni sulle pratiche enologiche degli arricchimenti e delle acidificazioni.

Tuttavia, per coerenza con quelle che sono le dichiarate finalità di trasparenza e correttezza della comunicazione proprie della piattaforma, i produttori hanno infine deciso di inserire il saccarosio tra gli ingredienti da indicare nella U-Label».

ETICHETTE DEL VINO TRASPARENTI CON L’INDICAZIONE DEL SACCAROSIO

La DG Salute e la DG Agricoltura della Commissione Europea avevano rassicurato nelle scorse settimane FederMosti e Must sulla «necessità di indicare la presenza di tutti gli ingredienti “anche se in forma alterata rispetto a quella d’origine” in etichetta».

La conferma è stata fornita dai rappresentanti delle istituzioni e dei produttori italiani ed europei durante il convegno “Vino & Digitalizzazione delle Informazioni”, tenutosi a Vinitaly 2022.

«Abbiamo chiesto ai produttori – sottolinea Marco Bertagni – di farci avere il modello della piattaforma su cui, volontariamente, un cluster di cantine europee sta sperimentando il sistema che sarà obbligatorio dall’anno prossimo. Seguiremo con molta cura la definizione degli atti normativi dei servizi della Commissione Europea e la lista delle sostanze e ingredienti che sarà necessario indicare da fine 2023. Le sorprese, quando si parla di zuccheraggio, sono sempre dietro l’angolo!».

FEDERCONSUMATORI SI SCHIERA CON FEDERMOSTI

Sull’argomento interviene oggi anche Federconsumatori. «Abbiamo aderito subito all’iniziativa In Vino Veritas proposta da FederMosti – evidenzia il presidente Michele Carrus – e ora esprimiamo soddisfazione per il fatto che si vada verso un’informazione più corretta e trasparente al consumatore, anche con riguardo all’eventuale presenza di saccarosio nei vini».

L’aggiunta di zucchero non dichiarata nei prodotti alimentari e nei vini in particolare, infatti, rappresenta una opacità nella comunicazione. Una pratica commerciale che può essere considerata sleale in quei mercati dove è vietato additivare saccarosio ai vini. Che potrebbe, in casi estremi, avere ripercussioni sulla salute delle persone”.

«Anche in questo caso – conclude il presidente Carrus – Federconsumatori continuerà a sensibilizzare i consumatori sull’importanza di leggere con la dovuta attenzione le informazioni fornite nell’etichettatura elettronica. È importante siano espresse in modo chiaro e comprensibile».

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