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Assembra Agivi (Uiv): la nuova Presidente è Violante Gardini

PRIOCCA (CN) –  “Voglio ringraziare il consiglio e il presidente uscente per l’ottimo lavoro svolto e dare il benvenuto alla nuova compagine che sono certo saprà portare avanti con continuità e innovazione le attività dell’Associazione. AGIVI rappresenta il futuro di Unione Italiana Vini, la forza giovane dalla quale usciranno i dirigenti UIV di domani. Per questo continueremo a stare al loro fianco con un coinvolgimento sempre maggiore ai nostri tavoli di lavoro, all’interno del nostro CDA e supportando le attività formative che organizzano. Auguro a tutti un buon lavoro”.

Con queste parole Paolo Castelletti, Segretario Generale di Unione Italiana Vini, ha introdotto i lavori dell’Assemblea generale di AGIVI che si è tenuta venerdì 29 novembre presso il Gruppo MGM Mondodelvino spa di Priocca (CN), in Piemonte e ha portato alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione e della sua nuova presidente, la toscana Violante Gardini, responsabile commerciale delle cantine della madre Donatella Cinelli Colombini, a sua volta presidente delle Donne del Vino.

Al suo fianco due nuovi vicepresidenti, Enrico Gobino di MGM Mondodelvino spa e Marzia Varvaglione Vigna e Vini, che con lei porteranno avanti i lavori di AGIVI, iniziati già in occasione dell’Assemblea con l’approvazione del proprio statuto che prevede l’apertura dell’associazione, oltre ai produttori e ai manager, anche a nuove figure professionali come sommelier e giornalisti in qualità di soci affiliati.

“Voglio ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno sostenuto AGIVI e hanno contribuito a farla crescere e l’intero consiglio con il quale ho avuto l’onore e il piacere di lavorare – ha commentato Federico Terenzi, presidente uscente di AGIVI – L’Associazione oggi è sempre più forte e rappresentativa, grazie al rafforzamento del rapporto con Unione Italiana Vini, nostra associazione senior, e grazie ai tantissimi eventi che ci hanno visto protagonisti e organizzatori, dagli incontri con la grande critica enologica italiana a quelli formativi, culminati nel Wine Generation Forum che ha visto raccolti oltre 100 giovani imprenditori del settore.”

“Il grande lavoro di ricambio generazionale – conclude Terenzi – con l’ingresso di tanti nuovi giovani soci, 45 solo negli ultimi tre anni, ha dato vita”ad un consiglio che sono certo saprà portare avanti il lavoro fatto fino ad oggi e rendere AGIVI un punto di riferimento ancora più centrale per il settore”.

“Credo moltissimo nel fare squadra – ha esordito Violante Gardini dopo l’elezione avvenuta all’unanimità – e intendo applicare in AGIVI lo stesso metodo di lavoro in gruppo che nelle esperienze precedenti mi ha permesso di aumentare i soci e organizzare iniziative importanti”.

La carica più alta di AGIVI arriva infatti dopo una serie di altre importanti nomine nel mondo dell’associazionismo, quali: la presidenza nel 2008 – 2009 dei Leo Toscana, la presidenza nel 2013 del Movimento Turismo del Vino Toscana e la vicepresidenza di AGIVI dal 2016 ad oggi.

Trentacinquenne toscana, Violante Gardini ha conseguito la laurea in Economia Aziendale all’Università di Firenze e subito dopo è volata a Parigi dove ha frequentato un Master OIV che l’ha portata a visitare tutte le regioni viticole e i principali mercati enologici del mondo. Sulla base di questa formazione, oggi la Gardini è assolutamente intenzionata a continuare “i viaggi di AGIVI nelle regioni del vino estere, che ci servono come stimolo e confronto – ha fatto sapere illustrando il suo programma -. così come i corsi, il primo dei quali a febbraio. Punteremo molto anche sulla comunicazione con l’utilizzo del nuovo sito dell’Associazione e il suo collegamento con un network molto più ampio. La voce dei Millennials del vino italiano deve diventare più forte e portare un messaggio di rinnovamento e sostenibilità”.

All’elezione del nuovo consiglio di amministrazione è seguito un talk show che ha visto seduti al tavolo dei relatori nomi importanti del mondo del vino di oggi, quali: Alfeo Martini, presidente del Gruppo Mondodelvino Spa, Marco Martini a capo del Consiglio di gestione di MGM e Giuseppe Bernocco, fondatore del gruppo TCN, ai quali è stato consegnato il Riconoscimento di Socio Onorario Agivi. Il pomeriggio di lavoro si è concluso con la visita guidata alla Wine Experience – MGM Mondodelvino e l’appuntamento all’indomani per la visita di piccole e grandi aziende vinicole della zona.

IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO IN CARICA FINO AL 2021

Presidente:
Gardini Violante (Az. Agr. Donatella Cinelli Colombini)

Vice Presidenti:
Gobino Enrico (MGM Mondodelvino spa)
Varvaglione Marzia (Varvaglione Vigna e Vini srl)

Consiglio di Amministrazione:
Franco Silvia (Nino Franco)
Goretti Giulia (Agr Goretti Prod Vini Srl)
Guidi Nicola (Cantine Guidi 1929)
Magnabosco Matteo (Agenzia Vini Eurovini Sas di Magnabosco Matteo)
Rocca Ernesto Giancarlo (Dezzani SRL)
Rocca Vittoria (Angelo Rocca &figli)
Sorricchio di Valforte Annamaria (Tenute Barone di Valforte)
Tamburini Emanuela (Az. Agricola Tamburini)

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Nasce il Club dei Ceos del vino: protagonisti 27 Ceo di Italia, Francia, Spagna e Germania

È nato ufficialmente il Club dei Ceos. Sviluppato a partire da un’idea di Domenico Zonin (vicepresidente del Comité Vins, consigliere UIV e presidente del gruppo Zonin 1821), si è riunito per la prima volta a Barcellona l’8 ottobre scorso, ospitato dall’imprenditore Miguel A. Torres (Familia Torres), e ha visto la partecipazione di ventisette Ceo di alcune fra le maggiori aziende vitivinicole di Italia, Francia, Spagna e Germania.

Il Club, istituito dal CEEV (Comité Européen des Entreprises Vins), rappresenta una nuova opportunità d’incontro per i protagonisti della viticoltura europea e di dialogo tra politica e business per discutere e trattare alcuni temi caldi del settore, quali: sostenibilità, rapporto tra vino e salute, consumo responsabile, campagne anti-alcol, dazi USA e accordi di libero scambio. Il vertice avrà cadenza annuale e il prossimo sarà in Portogallo nel 2020.

Il CEEV rappresenta le aziende vinicole del settore e del commercio nell’Unione europea: vini fermi, vini aromatizzati, spumanti, vini liquorosi e altri prodotti vitivinicoli. Riunisce 23 grandi gruppi, che producono e commercializzano la stragrande maggioranza dei vini europei, con e senza indicazione geografica, e rappresentano oltre il 90% delle esportazioni europee di vino.

“Il primo esperimento è ben riuscito – commenta Domenico Zonin – e sono stati analizzati argomenti al centro dell’agenda del CEEV a Bruxelles. Un fatto molto positivo perché, in tal modo, l’attività di lobby del Comité Vins si arricchisce del punto di vista diretto degli amministratori delle stesse imprese, i quali, a loro volta, avvicinano le proprie sensibilità alle problematiche in discussione sui tavoli politici dell’Unione Europea”.

“La necessità di risolvere problemi che vanno al di là e che stanno al di sopra degli aspetti legati alla rispettiva competitività sui mercati ci ha fatto sentire sempre più come passeggeri di una stessa nave”, conclude Zonin.

“Siamo agli inizi di un percorso – aggiunge Lamberto Frescobaldi, presidente della Frescobaldi e vicepresidente vicario di UIV – e dobbiamo affinare le posizioni, dialogando a fondo su diversi aspetti come, ad esempio, l’esigenza di distinguere vino e alcol per fornire ai consumatori informazioni chiare e precise”.

Durante questa prima riunione si è notata una grande capacità di guardare oltre il semplice recinto aziendale e di considerare il mercato nella sua complessità, come è accaduto discutendo dei dazi negli Stati Uniti, nei confronti dei quali, nonostante il diverso trattamento subito dall’Italia rispetto agli altri Paesi europei, la necessità di condividere una strategia comune ha prevalso su egoismi o rivalse nazionali. Uno spirito europeo non scontato e che ha fatto molto bene al clima generale del confronto”, conclude Frescobaldi.

“È stata una delle prime volte in cui questi argomenti – chiosa Sandro Sartor, presidente della Ruffino e vicepresidente UIV – come quelli del rapporto tra vino e salute, del consumo responsabile e della battaglia nei confronti delle campagne anti-alcol, sono stati messi al centro della discussione, nella consapevolezza, da parte dei grandi manager del vino europeo, che quella che si sta preparando sia una battaglia importante per il futuro dello stesso mercato vinicolo”.

“Continuano ad arrivare attacchi al mondo del vino perché il comparto non ha ancora sbrogliato la matassa relativa all’etichettatura – continua Sartor – e questa è una situazione che dovremo affrontare con determinazione lungo un percorso dove ancora i diversi Paesi non viaggiano alla stessa velocità. Per questo motivo, quelli più coraggiosi, come l’Italia, devono tracciare e anticipare la strada, facendosi avanti e mostrandosi proattivi rispetto a questo problema”.

Alla riunione è intervenuto anche Ignacio Sanchez Recarte (segretario generale del CEEV), che ha ascoltato i Ceo rispetto alla necessità di risolvere i problemi di funzionamento del sistema OCM promozione e ha raccolto i loro contributi rispetto al bisogno di coniugare azioni contro il cambiamento climatico per lo sviluppo di un sistema produttivo sostenibile, coniugato ad un’adeguata strategia di comunicazione.

È un grande onore per me ospitare il primo incontro del Club dei CEO CEEV – ha evidenziato Miguel A. Torres, presidente dell’azienda vinicola Familia Torres -. Credo profondamente nella collaborazione tra pari come il modo migliore per garantire la sostenibilità e la continuità del nostro settore, soprattutto considerando le sfide che ci attendono nei prossimi anni”.

Hanno preso parte al vertice anche Daniele Simoni (AD di Schenk Italian Wineries), Alessandro Botter (presidente di Botter Spa), Federico Terenzi (presidente di Cantina Terenzi e presidente AGIVI) e Luigi Bersano (direttore commerciale del gruppo Mondo del Vino).

“Con questa riunione – ha sottolineato Daniele Simoni – siamo riusciti a dimostrare che il mondo del vino europeo è unito, condivide senza individualismi le problematiche ed è in grado di cercare in modo unanime soluzioni avendo idee ben chiare rispetto alle sfide del futuro”.

LA LISTA COMPLETA DEI PARTECIPANTI

FRANCIA

  • Mr Jean-Marie Barillère, Moët & Chandon, Director of Champagne activities (and CEEV President)
  • Mr Gérard Bertrand, Vins Gérard Bertrand, President Director General
  • Mr Michel Chapoutier, M. Chapoutier SA, President Director General
  • Mrs Miren de Lorgeril, Lorgeril, President
  • Mr Paul François Vranken, Vranken-Pommery, CEO

GERMANIA

  • Mrs Kathy Féron, Jacques’ Wein-Dept, CEO
  • Mr Nikolaus Graf von Plettenberg, Sektmanufaktur Schloss VAUX AG, CEO
  • Mr Christof Queisser, Rotkäppchen-Mumm, CEO

ITALIA

  • Mr Luigi Bersano, MGM Mondo del Vino srl, Export Sales Manager
  • Mr Sandro Boscaini, Masi Agricola spa, Chairman
  • Mr Alessandro Botter, Botter spa, President
  • Mr Lamberto Frescobaldi, Marchesi Frescobaldi, Chairman
  • Mr Piero Mastroberardino, Mastroberardino, President/CEO
  • Mr Sandro Sartor, Ruffino srl, President
  • Mr Daniele Simoni, Schenk Italia Wineries, CEO
  • Mr Federico Terenzi, Terenzi, Owner
  • Mr Domenico Zonin, Casa Vinicola Zonin, President (and CEEV Vice-President)

PORTOGALLO

  • Mr Renato Berardo, Bacalhôa, President
  • Mr Eduardo Medeiro, Bacalhôa, Vice-President
  • Mr Martim Guedes, Aveleda, Co-CEO
  • Mr Antonio Soares-Franco, José Maria da Fonseca Vinhos SA, President/CEO
  • Mr Francisco Valadares Souto, Sogrape Vinhos SA, Vice-President
  • Mr John Symington, Symington Family Estates Vinhos SA, Chairman

SPAGNA

  • Mr Ramon Raventós, Codorníu SA, CEO
  • Mr Emilio Restoy, Zamora Company, CEO
  • Mr Javier Suqué, Perelada & Chivite, CEO
  • Mr Miguel A. Torres, Miguel Torres, President and CEEV Board Member
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Vino, Pac e tutela del consumatore al centro del convegno UIV di Grosseto

GROSSETO –  Si è tenuto venerdì 12 Luglio il convegno”La riforma della PAC e il futuro del vino italiano: aggiornamento normativo e prospettive”

Organizzato da Unione Italiana Vini ha visto la partecipazione di Federico Terenzi, Presidente AGIVI (Associazione Giovani Produttori Vinicoli Italiani), dei Presidenti dei Consorzi di Maremma, Montecucco e Morellino e dell’ICQRF – Ispettorato centrale repressione frodi del Mipaaft.

Obiettivo di Uiv è fornire competenze e strumenti innovativi alle aziende per rispondere in maniera efficace alla complessità  dell’internazionalizzazione e della sostenibilità ambientale. Per farlo continua le collaborazioni con i Consorzi delle denominazioni che rappresentano le principali aree vitivinicole del Paese e lo fa mettendo sul tavolo temi caldi al settore, continuando a lavorare con le istituzioni, in particolare con il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, per rendere il sistema vitivinicolo italiano sempre più trasparente, sostenibile e all’avanguardia.

Al centro del dibattito, che aveva come obiettivo quello di fotografare le novità di una delle aree più dinamiche della Toscana, territorio in grado di promuovere sinergia tra le varie denominazioni, vi sono stati: lo stato di salute delle denominazioni coinvolte e le relative strategie produttive e di commercializzazione; la nuova normativa in materia di controlli dei Vini a DOP e IGP, a cura dell’ICQRF, e la di nuovo attualissima riforma della Pac e il suo impatto sul settore vitivinicolo.

Con il nuovo Parlamento Europeo e la nuova Commissione Agricoltura, della quale sono appena
stati nominati il Presidente e i Vicepresidenti – ha commentat0 Paolo Castelletti, Segretario Generale di
Unione Italiana Vini – il tema PAC è tornato di grandissima attualità e la discussione dovrà riprendere a partire da settembre. È quindi ottimo il momento per riflettere sulle proposte in campo, su come saremo in grado di rispondere alle grandi sfide del futuro in tema di sostenibilità economica, sociale e ambientale e di tutela del consumatore. Particolare importanza riveste in questo scenario il budget che sarà attribuito all’OCM fino al 2027 e come questo dovrà essere impegnato per orientare il nostro settore alla competitività, alla tutela del consumatore e alle risposte ai cambiamenti climatici. L’Unione Europea oggi chiede questo ed è importante capire quali risultati potrà ottenere il vino italiano, su una partita che non si chiuderà, probabilmente, prima del 2021”.

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Wine2wine: credito e finanza strumenti per la crescita dell’impresa vitivinicola

VERONA – “Le piccole medie imprese sono il cuore del tessuto economico italiano e la loro crescita dipende, sempre di più, dalla corretta gestione finanziaria e delle risorse. Ad oggi si registra ancora un forte ritardo sul fronte degli investimenti da parte delle PMI derivante, soprattutto, dall’attuale scarsa diversificazione delle fonti di finanziamento, con un preponderante ricorso a prestiti bancari, spesso a breve scadenza, che però non permettono piani di sviluppo a lungo termine. In un mercato sempre più complesso e competitivo, è invece necessario identificare gli strumenti più adatti alle caratteristiche e agli obiettivi della propria azienda, individuando fonti alternative di finanziamento. È fondamentale quindi, anche per il nostro settore, acquisire la capacità di attrarre risorse finanziarie esterne e capitali di terzi, utili a sostenere l’espansione delle attività. Conoscere tali strumenti finanziari non è più qualcosa ad esclusivo appannaggio delle grandi imprese, ma diventa sempre di più l’elemento chiave per creare lo sviluppo di ogni realtà vitivinicola, accrescendone anche l’alfabetizzazione finanziaria”.

Con queste parole Paolo Castelletti, Segretario Generale di Unione Italiana Vini ha commentato il workshop “Credito e Finanza: strumenti per la crescita dell’impresa vitivinicola” tenutosi in occasione di wine2wine e organizzato da Unione Italiana Vini insieme ad Agivi (Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani), con l’obiettivo di presentare una panoramica del mercato finanziario e dei suoi attori portando la discussione su casi concreti e rispondenti alle esigenze dei partecipanti all’incontro. A tenere il workshop Rafaella Casula, advisor di comunicazione finanziaria e investor relations, e Federico Terenzi, presidente Agivi e AD della Terenzi Srl.

“Agivi e Wine2Wine – ha spiegato Terenzi – proseguono una collaborazione che dura fin dalla prima edizione dell’evento. Ogni anno, tramite il nostro workshop, portiamo all’attenzione dei partecipanti un argomento di attualità. Quest’anno, abbiamo voluto impostare l’incontro insieme a Unione Italiana Vini, concentrandoci su un argomento estremamente importante per il nostro comparto il cui interesse va oltre la dimensione della giovane imprenditoria: le forme di finanziamento volte alla crescita delle aziende vitivinicole. In un mercato sempre più competitivo, dove la dimensione aziendale assume crescente importanza, la sfida per gli imprenditori è quella di proiettare le aziende verso un futuro di sviluppo. E abbiamo voluto condividere con UIV questo percorso perché riteniamo che il nostro ruolo associativo sia anche quello di proporci come elemento propulsivo di riflessioni ampie dove il nostro essere giovani si traduca in capacità innovativa e di progetto, a favore di tutto il comparto”.

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