LIVORNO – Carlotta Salvini è la Miglior Sommelier d’Italia Fisar 2019. Il riconoscimento le è stato assegnato nell’ambito della XXVI edizione del Concorso dedicato ai professionisti della Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori.
La finale disputata lo scorso sabato, presso l’Acquario di Livorno, ha visto 8 agguerriti avversari sfidarsi per l’ambito e prestigioso titolo. La giuria ha proclamato il vincitore durante la cerimonia di premiazione, avvenuta all’interno della cena di gala, a Palazzo Pancaldi, assegnando alla senese Carlotta Salvini il Premio Rastal.
“È stata un’emozione unica – ha dichiarato Carlotta Salvini- ho trovato molta acclamazione. È stata una soddisfazione personale ma non solo, anche per la Delegazione di Siena perché è stato anche un lavoro di squadra”.
“Ho trovato molto supporto nelle persone con più esperienza di me che mi hanno saputo dare consigli e pareri su come riuscire al meglio; devo dire che il team ha funzionato e ce l’abbiamo fatta. Questo titolo è un altro inizio”, ha concluso la miglior sommelier d’Italia.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
“Con orgoglio la Fisar aprirà agli istituti alberghieri della Cina i propri corsi sommelier: un mercato importante per il vino italiano, in cui vogliamo esserci anche noi”. Lo annuncia a WineMag.it il presidente della Federazione italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori, Luigi Terzago. Il progetto della Fisar in Cina interesserà dieci città.
“Inizieremo da Pechino, a marzo 2020 – spiega Terzago – per poi allargare a macchia d’olio i corsi ad altre zone. Si tratta di un’opportunità che ho voluto cogliere, dopo aver conosciuto a Roma alcuni esperti di vino cinesi”.
L’incontro ufficiale con la delegazione del Dragone è avvenuto all’inizio del mese di ottobre, nella sede Fisar di Asciano, in provincia di Pisa. I corsi per ottenere la qualifica di sommelier saranno simili a quelli condotti in Italia, ma di durata inferiore, “per uniformarsi al percorso scolastico definito dagli istituti alberghieri cinesi”.
Le lezioni saranno in lingua inglese, così come i libri che saranno messi a disposizione degli studenti. I volumi sono stati già stampati. Sarà cura delle scuole occuparsi della traduzione in cinese, entro i primi mesi del 2020.
“Dovremo ovviamente adeguarci alla cultura del Paese che ci ospita – annuncia Terzago – ma ne approfitteremo per parlare essenzialmente di vini italiani, con pochi accenni, doverosi, all’internazionalità. Colgo l’occasione per lanciare un appello alle cantine che intendessero affiancarci in questa coraggiosa avventura in Cina”.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
FISAR, Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori, avvia il “Consiglio Nazionale in Tour” un’importante iniziativa che rende itinerante l’istituzionale appuntamento mensile della Federazione attraverso le diverse regioni italiane, allo scopo di rafforzare il network FISAR, composto 63 delegazioni distribuite su 16 regioni, e con l’intento di valorizzare la grande varietà e ricchezza enologica che contraddistingue il nostro Paese dal nord al sud.
Una mission da sempre perseguita da FISAR che si propone di arricchire gli incontri con i soci con alcuni momenti di approfondimento e racconto dedicati ai vini più iconici delle diverse regioni ospitanti.
“Consiglio Nazionale in Tour”, dopo la tappa di gennaio a Roma – la prima per la nuova Giunta presieduta da Luigi Terzago – si sposta ad Ancona il 16 febbraio presso il Grand Hotel Passetto. La splendida struttura anni ’50 di proprietà da sempre della famiglia Passetto accoglierà anche la cena di gala di venerdì 15 con la delegazione dei Castelli di Jesi, introdotta da un banco d’assaggio celebrativo dei 50 anni della DOC del Verdicchio, il vitigno marchigiano che produce bianchi fermi e spumanti celebri per la loro versatilità e per la loro longevità fuori dal comune. Presenti in degustazione 14 differenti etichette di Verdicchio DOC, sia della versione dei Castelli di Jesi che di Matelica.
“La grandezza del vino italiano risiede nei suoi territori” spiega il Presidente Luigi Terzago “per questo abbiamo deciso di rendere i Consigli Nazionali di FISAR itineranti, così da avvicinarci sempre più a questi luoghi e promuoverne la cultura enoica. Siamo oltre 15.000 soci ed è fondamentale creare una linea diretta tra le delegazioni periferiche, portavoce dei rispettivi territori, e l’organo centrale.
La crescita di FISAR, da sempre punto di riferimento per la sua grande esperienza e competenza, passa così attraverso un percorso condiviso che punta a rendere i nostri sommelier sempre più veri e propri ambasciatori e comunicatori del mondo del vino”.
Dopo le Marche, le prossime tappe dei Consigli Nazionali FISAR saranno: Toscana, Veneto, Campania e Lombardia.
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Continua il processo di rinnovamento in FISAR. Se da un lato la Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori ha collaborato all’abbinamento dei vini alle Vellutate Bonduelle, dall’altro lavora al proprio interno in ottica di miglioramento. Ecco quindi da qualche mese la nuova scheda di degustazione, rivista e corretta per semplificarla e renderla più aderente alla effettiva pratica di degustazione.
LE NOVITA’
Tre sono gli aspetti rivisti: i descrittori, le definizioni, la struttura della scheda stessa.
I descrittori sono stati semplificati riducendone il numero e uniformandoli fra i vari campi in modo da dare continuità fra le varie voci.
Le definizioni dei descrittori stessi sono state completamente riscritte in modo da renderle immediatamente comprensibili anche al neofita o al corsista che per le prime volte approccia la degustazione tecnica. Vieni inoltre introdotto il concetto di “successione” degli aromi, valutando quindi anche la dinamica e l’evoluzione dei profumi nel calice.
La struttura della scheda resta sostanzialmente invariata ma vengono introdotti due nuovi campi. L’effervescenza viene ora valutata anche a livello gustativo, come sensazione tattile al palato. Viene introdotta l’analisi della natura degli aromi anche a livello retro olfattivo, valutando così anche la corrispondenza naso-bocca.
Una scheda che si propone di essere più “realistica”, più vicina alla realtà della degustazione tecnica, ed un supporto più valido, didattico e user friendly per chi si avvicina al mondo della sommelierie.
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Dal Barolo al Nero d’Avola, dal Prosecco alla Falanghina del Sannio. Sarà un vero e proprio “Giro d’Italia in 80 vini” quello in programma all’Iper Fiordaliso di Rozzano (MI), sabato 13 e domenica 14 maggio. Il primo appuntamento della grande degustazione delle “eccellenze vinicole” del marchio Grandi Vigne, la private label di Iper La Grande i.
Tutte etichette di piccoli produttori italiani, selezionati per la catena di supermercati di Montebello della Battaglia (PV) dalla società di consulenza Think Quality di Cuneo. Dopo Rozzano, toccherà ai punti vendita di Savignano sul Rubicone (centro commerciale Iper di Rimini, 11-12 agosto), Seriate (Bergamo, 9-10 settembre) e Milano Portello (6-7-8 ottobre). Chiusura del “tour” in pompa magna, il 21 e 22 ottobre, nel nuovo punto vendita di Arese, presso Il Centro.
Ad attendere i clienti all’interno dei supermercati Iper La Grande i ci saranno i produttori degli 80 vini della linea “Grandi Vigne”, pronti a rispondere a domande e curiosità, assieme ai sommelier della Federazione italiana Sommelier, Albergatori e Ristoratori (Fisar). Il calice di degustazione, prodotto da Bormioli e serigrafato “Grandi Vigne”, sarà acquistabile al costo di 3 euro. A ognuno sarà consegnato un quaderno con elenco completo, breve descrizione e prezzi dei vini in degustazione suddivisi per regione, sul quale appuntare le valutazioni degli assaggi.
Per tutti i possessori di Carta Vantaggi, a Rozzano è previsto uno sconto del 20% su tutti i vini della linea “Grandi Vigne”, dal 9 al 21 maggio. Un risparmio che salirà al 30% in occasione delle degustazioni di ottobre presso i punti vendita di Milano Portello e Arese.
“UNA SCELTA ETICA” Coltivazione delle viti con l’utilizzo di concimazioni naturali e attenzione alla biodiversità, rispetto dell’ecosistema di cui il vigneto è parte, rafforzamento della naturale resistenza delle viti, affinamento e imbottigliamento in accordo con la natura delle uve.
Sono solo alcune delle attenzioni dedicate dai viticoltori selezionati da Iper la Grande I per la linea Grandi Vigne. La convinzione è che “i vini più grandi spesso nascono in piccolo”.
“La linea Grandi Vigne – spiega Salvatore Caraglia di Think Quality (nella foto) – è distribuita nei punti vendita Iper La grande i e, dallo scorso anno, nei supermercati Unes. Si tratta di circa 80 denominazioni italiane, tutte prodotte da aziende agricole all’origine. Al family feeling dell’etichetta frontale fa eco un’etichetta posteriore sulla quale è riportato il nome e il cognome del produttore. Una scelta ‘drastica’, nel senso buono del termine, nell’ottica di valorizzazione di produttori proprietari di vigne e di cantine, al posto degli imbottigliatori”.
Drastico è anche il processo di selezione dei vini che finiscono sugli scaffali Finiper. “Sono tutti prodotti dal vantaggiosissimo rapporto qualità prezzo – evidenzia Caraglia – che superano test di degustazione alla cieca condotti tra numerosi campioni di vini di fascia prezzo anche superiore, acquistati nei punti vendita della concorrenza o reperiti direttamente nelle cantine di altri produttori italiani”. Un metodo denominato Wine Market Matrix (WMM), brevettato proprio dalla società di consulenza di Cuneo. Vini capaci dunque di competere, a livello sensoriale, con altri della stessa denominazione, ma di fascia prezzo più elevata.
IL FUTURO DI “GRANDI VIGNE”: BIO E SENZA SOLFITI
Anno dopo anno, la linea Grandi Vigne ha radunato oltre trenta fornitori provenienti dalle regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola. A piccoli e medi produttori, praticamente sconosciuti, si affiancano grandi nomi. Come Cantina Cortaccia in Alto Adige, o Caparzo per i vini della Toscana.
Ottocentomila bottiglie prodotte complessivamente in un anno, sull’intera linea. E vendite per referenza che vanno dalle 4 mila alle oltre 120 mila unità. Grandi Vigne su grandi cifre, dunque. Come dimostrano le 96 mila bottiglie battute in cassa nel giro di due settimane, in occasione della promozione della scorsa Pasqua nei supermercati Iper La grande I.
“Il futuro – annuncia Salvatore Caraglia – ci vedrà impegnati verso una maggiore attenzione nei confronti dei vini bio e senza solfiti. Non a caso Iper è la prima catena della grande distribuzione italiana che ha investito su una linea di vini senza solfiti aggiunti, a marchio privato. Un progetto avviato lo scorso anno, che avrà sempre più spazio”. Un motivo in più per non perdersi il Giro d’Italia in 80 vini.
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