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Custoza Doc sostiene l’Horeca: «Con Fipe perché crediamo nella ristorazione»

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Custoza Doc
è l’unico vino partner di
FIPE-Confcommercio in occasione della presentazione alla Camera della 2° edizione della Giornata della Ristorazione Italiana, in programma il 18 maggio. Il Custoza, vino bianco prodotto sulle colline moreniche tra Verona e il Lago di Garda, ha scelto di sostenere questo evento della Federazione Italiana Pubblici Esercizi «perché fortemente convinto che la ristorazione sia la migliore ambasciatrice della denominazione». Con questa giornata «migliaia di ristoranti ne conosceranno le caratteristiche». Nella Sala della Regina a Montecitorio, dopo gli interventi del presidente della Camera, l’onorevole Lorenzo Fontana, e dei ministri Francesco Lollobrigida e Adolfo Urso, è intervenuta la presidente del Consorzio Tutela Vino Custoza Doc Roberta Bricolo.

«Siamo orgogliosi di sostenere questo importante evento – ha dichiarato – perché con la ristorazione condividiamo molti valori, dallo spirito di servizio alla cultura dell’ospitalità, dal rispetto dell’identità alla protezione dei territori. Assieme possiamo affrontare anche gli attacchi che vengono dall’esterno, primo fra tutti, nel nostro caso, il dibattito sulla componente alcolica e sugli aspetti salutistici del vino, che sviliscono e negano il valore che vino e cibo, da sempre, hanno in quanto elementi della storia e della cultura italiana. Nel caso del Custoza, poi, questo territorio ha anche un significato storico e ha contribuito a “fare l’Italia”. Basti pensare alle due battaglie che qui si sono svolte nell’ambito delle Guerre di Indipendenza».

IL CONSORZIO CUSTOZA CON FIPE

La denominazione Custoza riconosce inoltre l’importanza economica del comparto della ristorazione, essenziale per la filiera agroalimentare e per i prodotti agricoli. Essi sono anche gli ambasciatori della cultura del bere consapevole e il Custoza è al loro fianco. Vino contemporaneo e versatile, è capace di affiancare le più svariate preparazioni gastronomiche. «La nostra presenza in Parlamento al fianco di Fipe-Confcommercio oggi – continua Roberta Bricolo – si inserisce in più ampio progetto a favore della categoria. Nel corso degli ultimi anni abbiamo avviato un programma di corsi di formazione gratuiti a favore del personale di sala, a partire dalle scuole alberghiere, per accrescere la professionalità e valorizzare le denominazioni storiche italiane.

«I produttori del vino Custoza sono al fianco della ristorazione – conclude la presidente del Consorzio – ed esprimono oggi i migliori auguri di successo per la realizzazione dei progetti qui presentati. Certi che insieme, come diceva Mario Soldati, il “buon cibo” e il “bere bene” diano ancora più sapore all’esistenza. Auguriamo un grande successo a Fipe-Confcommercio per la Giornata della Ristorazione Italiana e ci auguriamo di proseguire assieme questo cammino».

AMPIO CONSENSO PER FIPE NELLA GIORNATA DELLA RISTORAZIONE

Il consenso è ampio. «La ristorazione – evidenzia Maurizio Grifoni (nella foto, sopra)presidente di Fondo Fon.Te., il fondo pensione complementare per i dipendenti di aziende del terziario – è un settore fondamentale in quanto svolge un importante ruolo di alfiere del Made in Italy contribuendo a valorizzare i prodotti e le eccellenze del nostro Paese. Fondo Fon.Te. crede molto in questo comparto che costituisce uno dei volani dell’economia italiana».

«In tal senso affianca e supporta i progetti della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) dedicati alla filiera agroalimentare e alla promozione dei valori che caratterizzano la cucina italiana. È necessario, pertanto – conclude Grifoni – fare sistema, rafforzare gli investimenti e adottare misure di carattere fiscale per sostenere un comparto strategico come la ristorazione sul quale occorre puntare per rilanciare le imprese e l’occupazione nel nostro Paese».

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Mipaaf accelera su sostenibilità e riconoscimento in etichetta

Sostenibilità, ‘pacchetto ripartenza‘ con la ristorazione e Ocm promozione i temi trattati durane il Consiglio nazionale di Unione italiana vini (Uiv), presieduto dal presidente, Ernesto Abbona, assieme all’europarlamentare Paolo De Castro, al direttore generale Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Roberto Calugi, e al sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe L’Abbate.

Saremo i primi in Europa – ha detto L’Abbate intervenendo sull’agenda legata alla norma sul sistema di certificazione, che porterà l’Italia ad avere un unico riconoscimento anche in etichetta – ad avere uno strumento di questo tipo, in grado di garantire la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Un modello, quello del vino, che sarà di esempio anche per altre filiere, come quella olivicola e dell’ortofrutta”.

Secondo Uiv, l’iter sulla certificazione concertato dal Mipaaf ha registrato di recente una forte accelerazione; già lunedì prossimo è prevista una revisione avanzata del testo mentre l’obiettivo è ora di avere la norma approvata entro la fine di gennaio. Con questa tempistica, l’adesione delle aziende è prevista già per il mese di marzo, in tempo per certificare la vendemmia 2021.

In arrivo anche ulteriori 10 milioni di euro di fondi per lo stoccaggio dei vini con una misura che “con grande probabilità sarà approvata in Legge di Bilancio“, ha sottolineato L’Abate. Uiv richiede che il provvedimento riguardi anche i vini imbottigliati.

Al Consiglio nazionale di fine anno si è inoltre saldata la partnership con i pubblici esercizi. “Stiamo definendo – ha detto il segretario Generale Uiv, Paolo Castelletti – una forma di coordinamento con la Fipe; un percorso comune che sia in grado di pensare e proporre un ‘pacchetto ripartenza’ per il rilancio dei settori una volta conclusa la fase di emergenza sanitaria”.

Per il direttore generale di Fipe Roberto Calugi sono 60 mila in Italia le imprese della ristorazione a rischio chiusura, falcidiate da un calo del volume d’affari di 36 miliardi (96 miliardi di euro il fatturato precedente) a cui si aggiungerà un’ulteriore perdita di 4 miliardi nel fine anno.

Il balletto sulle chiusure di questi giorni – commenta Calugi – rappresenta una totale mancanza di rispetto verso il settore, che ancora oggi non sa se e come organizzarsi per le prossime festività. Un comparto che mediamente acquista produzioni alimentari per 20 miliardi di euro l’anno e questo dimostra quanto sia uno sbocco strategico per il vino”.

In materia di promozione, Unione italiana vini ha infine chiesto al Ministero delle Politiche agricole una integrazione di fondi sulla misura Ocm, per effetto dell’incremento del contributo pubblico riservato alla campagna 2020-2021 (dal 50% al 60%), che comporta un maggior intervento sul plafond di circa 8 milioni di euro.

“I progetti a valere sul bando nazionale hanno da sempre dimostrato di essere i più efficaci. Sarebbe sbagliato – ha concluso Castelletti – risolvere l’esigenza con tagli alla misura, vista la necessità delle imprese di investire in promozione per rilanciare l’immagine del vino italiano all’estero”.

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Fipe durissima sul governo: “Chiusure DL? Cronaca di una morte annunciata”

“Se fossero confermate le notizie di ulteriori limitazioni sarebbe la ‘Cronaca di una morte annunciata’, perché senza adeguati e immediati ristori per tante, troppe aziende del settore sarà impresa impossibile reggere ai nuovi ingenti danni che le limitazioni determineranno”. Così Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi.

“Rimangono nondimeno due sensazioni poco gradevoli. La prima, più generale, è quella di un Paese stanco, stanco di reagire, persino di capire che –spossato da incertezze e instabilità- sta perdendo il senso e la rotta. La seconda, che riguarda i Pubblici Esercizi, che è la perdurante impressione di uno spiacevole pregiudizio che lo accompagna, con la fastidiosa distinzione tra attività economiche essenziali e non essenziali che finisce per oscurare la realtà”.

“Per mascherare il suo fallimento nel contenimento del Covid-19 – continua la Federazione – il governo ancora una volta decide di scaricare l’onere della riduzione del contagio sui pubblici esercizi, sottoposti da ottobre ad uno stillicidio di provvedimenti. Che si tratti di zone rosse o arancioni per noi significa una cosa soltanto: bar e ristoranti resteranno chiusi dal 23 dicembre al 6 gennaio”.

Un periodo che da solo vale circa il 20% del fatturato di un intero anno. In sostanza il governo, con questa decisione, se confermata, si assume la responsabilità di decretare la morte di un settore fondamentale per i valori economici e sociali che esprime”.

“I Pubblici Esercizi non sono solo numeri; sono i volti e le mani dei gesti quotidiani, una componente simbolica e materiale della vita quotidiana degli italiani, dei loro ricordi e della via trascorsa insieme. E vorrebbero continuare a lavorare: lavorare non per mettere a rischio il Paese, ma per mettere in sicurezza un patrimonio imprenditoriale e sociale che contribuisce al futuro di tutti”, conclude la Federazione italiana pubblici esercizi.

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Fase 2: le linee guida di Afidamp e Fipe per la sanificazione dei locali

Afidamp – Associazione Fornitori Italiani Attrezzature Macchine Prodotti e Servizi per la Pulizia, e Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, hanno elaborato alcune linee guida con indicazioni operative per guidare gli imprenditori della ristorazione nelle necessarie operazioni di sanificazione per la riapertura e il mantenimento delle condizioni di sicurezza nei locali.

Dopo la chiusura imposta dalle Autorità per contenere l’emergenza epidemiologica da Covid-19, è necessario che agli operatori siano chiarite quali operazioni per la pulizia e la disinfezione debbano adottare. Operazioni utili non solo per la riapertura ma anche e soprattutto per il mantenimento delle condizioni di sicurezza igienica una volta che i locali saranno frequentati dai clienti. La permanenza del Covid-19 sulle diverse superfici obbliga a prestare costante attenzione a tutte le aree potenzialmente contaminate.

Le linee guida elaborate dalle due associazioni vogliono essere un supporto importante per tutti gli imprenditori che decideranno di sanificare il proprio locale in autonomia senza ricorrere a imprese specializzate. Le indicazioni contenute hanno l’obiettivo di informare il ristoratore rendendolo capace di condurre le operazioni di pulizia seguendo le giuste procedure, con l’ausilio di strumentazioni professionali adeguate ed evitando di commettere errori o operazioni inutili.

Il tentativo è, dunque, quello di fornire uno strumento agile e di sostegno per una fase 2 non facile per questo settore ed è la ragione per cui linee guida – che saranno disponibili per tutti gli associati Fipe – tentano di orientare gli operatori su un tema molto dibattuto in queste settimane, identificando delle buone pratiche che oggi diventano ancora più importanti.

ALCUNE DELLE PRINCIPALI INDICAZIONI PRESENTI NEL DOCUMENTO
Prima di ogni attività di disinfezione è necessario effettuare una profonda detersione delle superfici, in quanto i principi attivi dei prodotti disinfettanti vengono neutralizzati dallo sporco. Inutile, quindi, disinfettare se non si è prima pulito.

Sono descritte in maniera chiara e semplice attività specifiche di sanificazione per ogni area dei locali (sala, cucina, aree personale, laboratori, bagni ecc.).

Sarà utile posizionare nelle immediate vicinanze dell’ingresso una soluzione idroalcolica e un’attenzione particolare va dedicata alle pulsantiere, agli interruttori, alle maniglie, ai servizi igienici, ai menu e ai set in dotazione per la clientela: set da condimento, cestini del pane, dispenser tovagliolini di carta, ecc, proprio perché spesso a contato con le mani di clienti e dipendenti.

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Fase 2, Fipe contro il Governo: “Con riapertura a Giugno si rischia il fallimento della ristorazione italiana”

“I nostri dipendenti stanno ancora spettando la cassa integrazione, il decreto liquidità stenta a decollare, oggi apprendiamo che potremo riaprire dal primo di giugno.” Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, attacca il Governo dopo il discorso del premier Giuseppe Conte sul piano delle riaperture per la Fase 2.

“Significano altri 9 miliardi di danni – prosegue Fipe – che portano le perdite stimate a 34 miliardi in totale dall’inizio della crisi. Forse non è chiaro che si sta condannando il settore della ristorazione e dell’intrattenimento alla chiusura. Moriranno oltre 50.000 imprese e 350.000 persone perderanno il loro posto di lavoro”.

Secondo Fipe sono a rischio “Bar, ristoranti, pizzerie, catering, intrattenimento, per il quale non esiste neanche una data ipotizzata, stabilimenti balneari sono allo stremo e non saranno in grado di non lavorare per più di un mese”.

“Accontentati tutti coloro che sostenevano di non riaprire – prosegue l’attacco di Fipe – senza per altro avere alcuna certezza di sostegni economici dal Governo. Servono risorse e servono subito a fondo perduto, senza ulteriori lungaggini o tentennamenti, sappiamo solo quanto dovremo stare ancora chiusi, nulla si sa quando le misure di sostegno verranno messe in atto”.

“Tutto questo – conclude la Federazione Italiana Pubblici Esercizi – a dispetto sia del buon senso che della classificazione di rischio appena effettuata dall’Inail che indica i Pubblici Esercizi come attività a basso rischio. Questo nonostante la categoria abbia messo a punto protocolli specifici per riaprire in sicurezza. La misura è colma”.

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Tirreno C.T. e Balnearia: Carrara capitale dell’ospitalità

CARRARA – Tutto pronto per Tirreno C.T. e Balnearia (Carrara Fiere 25-28 febbraio 2018), i due eventi che declinano a tutto tondo il concetto di ospitalità e che saranno inaugurati domani, domenica 25 febbraio, a Carrara Fiere.

Il taglio del nastro è previsto per le ore 11. Tirreno C.T. è la fiera dedicata alle ultime novità nel settore delle forniture per alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e in generale strutture ricettive, giunta al 38esimo taglio del nastro.

Balnearia, arrivata all’edizione 19, presenterà tutti i settori merceologici relativi agli stabilimenti balneari, attrezzature, arredi e impianti, prodotti e accessori per la vita all’aria aperta, tutto il comparto dell’outdoor design e dello SPA & Wellness.

Due fiere, diventate un appuntamento irrinunciabile per più di 60 mila visitatori, 410 espositori e 850 marchi presenti, 4 padiglioni occupati, per 35 mila metri quadrati complessivi.

I numeri del settore. Tirreno C.T. e Balnearia arrivano in un momento più che positivo, stando ai numeri. La ristorazione è un settore che ha ricominciato a crescere negli ultimi tre anni e con 41 miliardi di euro di valore aggiunto, è il comparto trainante della filiera agroalimentare italiana, più importante di Agricoltura e Industria Alimentare.

Secondo i dati 2016 della Federazione italiana Pubblici Esercizi, le imprese della ristorazione hanno superato quota 325 mila. L’Italia è al primo posto al mondo per densità di imprese di ristorazione, di cui oltre la metà (53,1%) ristoranti, ma anche attività di ristorazione mobile come lo street food.

Sempre secondo Fipe, il numero di italiani che consumano pasti fuori casa supera i 39 milioni. In particolare, sono circa 34 milioni coloro che pranzano saltuariamente fuori casa durante i giorni lavorativi (per cinque milioni si tratta di un’occasione abituale), mentre sono poco meno di due milioni gli abitanti della penisola che hanno cenato fuori casa almeno tre volte alla settimana.

Le imprese attive nel 2017, tra bar e ristoranti, erano 326.670 con un calo delle cessazioni registrato negli ultimi tre anni. Erano state 27.422 nel 2014, 26.777 nel 2015 e sono state 26.313 nel 2016. Resta elevato il turnover imprenditoriale: nel 2016 hanno avviato l’attività 15.714 imprese, mentre circa 26.500 l’hanno cessata, con un saldo negativo per oltre 10mila unità.

Nei primi nove mesi del 2017 hanno aperto l’attività 10.835 imprese, mentre 19.235 l’hanno cessata, determinando un saldo negativo pari a 8.400 unità. La Lombardia è la prima regione con il 15,4% del totale delle imprese, seguita da Lazio (10,9%) e Campania (9,5%).

Bar e ristoranti confermano la propria dimensione sociale con il forte ruolo delle imprese familiari (oltre il 51%), la rilevante presenza di donne tra gli imprenditori (il 54,1%) e i lavoratori (53,3%), così come di stranieri tra gli imprenditori (17,1%) e i lavoratori (24,7%). Senza dimenticare che circa il 50% dei dipendenti sono giovani con meno di 30 anni.

IL PROGRAMMA
Il programma della giornata di apertura di domani, domenica 25 febbraio, è fitto. Ore 11, inaugurazione della 38esima edizione di Tirreno Ct e della 19esima edizione di Balnearia.

E in occasione del taglio del nastro, la F.I.B. Federazione Italiana Barman propone alle 11:30 Aperitivo Time e alle 14 “Sparkling Tour” selezione regionale Toscana; i primi tre classificati accederanno alle finali nazionali 2018 in Basilicata.

Quindi dimostrazione su come preparare, servire e abbinare il Sushi presso lo stand Amira. Alle 17 Aspi Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, propone Il Tè con l’esperto Lorenzo Radaelli.

La Cucina Saperi Sapori Conoscenze, offre alle 12 l’incontro “2025 Vision: nuovi trend della Ristorazione” con il professor Emiliano Citi, consulente e formatore in area Food&Beverage, docente Scuola Internazionale di Cucina “Alma”, Colorno, Parma.

Pizza e Pasta Italiana Scuola Italiana Pizzaioli propone la nuova frontiera per la pizza senza glutine con Masterclass a cura di Alessandro Gatti. A Tirreno Ct è subito sfida con la Federazione Italiana Pasticceria Gelateria Cioccolateria e il Campionato Italiano Cake Designers FIPGC per decretare la nazionale che gareggerà durante il Cake Designers World Championship FIPGC 2019 che si svolgerà a Milano presso Host 2019.

Inoltre dimostrazioni live degli associati della Federazione sulla Pasticceria ed il Cake Design, esami per l’abilitazione al rilascio del Certificato FIP per i corsi base e dimostrazioni dell’Equipe Eccellenze Pasticceria e Cake Design Fipgc.

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Food and Wine in Progress alla Stazione Leopolda

Arriva alla sua seconda edizione Food and Wine in Progress, il grande evento promosso dall’Unione regionale cuochi toscani (Urct), dall’Associazione italiana sommelier Toscana e da Cocktail in the world, che questo anno si svolgerà ancora alla Stazione Leopolda di Firenze domenica 27 e lunedì 28 novembre con tante novità.

A partire dagli organizzatori. Andranno infatti ad affiancare le tre associazioni appena citate, anche la Confcommercio e la Coldiretti Toscana, due realtà che raccolgono il resto delle eccellenze toscane dell’enogastronomia, della ristorazione e della produzione agroalimentare.

Un progetto, quello presentato ieri a Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio Regionale della Toscana, che nasce con l’intento di promuovere le produzioni enologiche e agroalimentari, stimolare la cultura, la conoscenza e la professionalità e far sì che i suddetti soggetti, in un contesto storico e socioeconomico in continua progressione, possano essere protagonisti nel cambiamento e nelle evoluzioni del settore. Hanno preso parte alla conferenza stampa di ieri mattina il Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani e il vicepresidente Lucia De Robertis, il presidente nazionale dell’Ais, Antonello Maietta, il presidente della Federazione italiana cuochi, Rocco Pozzulo, il vicepresidente vicari di Fipe Confcommercio e Presidente Fipe-Confcommercio Toscana, Aldo Cursano, il vicepresidente di Coldiretti Firenze/Prato Andrea Landini.

Food & Wine in Progress si candida ad essere un progetto di promozione ed aggregazione delle eccellenze toscane tout court, in cui i produttori attraverso momenti di presentazioni, parlano di produzioni agricole, di vino, di alimenti, di qualità e di innovazioni, come denota l’utilizzo del termine “in progress” nel titolo dell’evento a testimoniare una volontà reciproca di aprirsi all’innovazione e allo sviluppo di nuove idee. In due giorni sono attesi 5 mila visitatori che potranno incontrare oltre centinaia di cuochi, tra i quali anche chef rinomati, oltre 140 aziende vitivinicole in esposizione e altrettante legate ai settori del beverage e del food. Inoltre  dibattiti, convegni e approfondimenti per avvicinare il consumatore al mondo dell’agroalimentare italiano con una formula mai sperimentata prima.

GLI INTERVENTI
“Sosteniamo con convinzione questa iniziativa perché mette al centro la parola chiave delle nostre produzioni agroalimentari e enologiche: la qualità, e permette di valorizzarla grazie alla presenza sinergica degli ambasciatori nel mondo dei nostri prodotti: i grandi chef – afferma l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi – è una manifestazione nata da poco ma che ha avuto un esordio brillante: quest’anno, ci auguriamo possa consolidarsi offrendo una vetrina prestigiosa alle nostre eccellenze e, con loro, all’insieme della nostra produzione. Nel mondo, ne abbiamo costanti riscontri, c’è tanta voglia di Toscana, di ‘assaggiare’ la Toscana: a Food and wine in progress, per due giorni, sarà possibile farlo ai massimi livelli”.

“La capacità attrattiva della nostra regione nel mondo è senza dubbio data anche dalla sua cucina e dai suoi prodotti. L’immagine del ‘buon vivere toscano’ è strettamente correlata al nostro cibo e al nostro vino quindi una manifestazione che metta al centro le produzioni enologiche ed agroalimentari di eccellenza della nostra regione è sicuro richiamo e ulteriore vetrina di ciò che possiamo offrire al turista che decidesse di trascorrere qui le sue vacanze”, dice Stefano Ciuoffo, assessore attività produttive, commercio e turismo regione toscana.

“Il progetto che sta alla base di questo importante evento – afferma Osvaldo Baroncelli, Presidente AIS Toscana –  nasce dall’intento di promuovere le eccellenze delle produzioni enologiche ed agroalimentari, far conoscere la cultura, la conoscenza e la professionalità del food e wine e le evoluzioni che questi due settori hanno saputo esprimere in questi anni sia a livello nazionale che internazionale. Questa sinergia fra sommelier e chef si traduce nella somma delle reciproche conoscenze per offrire un costante e proficuo dialogo fra associati, istituzioni, produttori e scuole alberghiere con l’obiettivo di contribuire alla crescita della cultura enogastronomica”.

CUOCHI DI TOSCANA
La Toscana con oltre 1.200 cuochi è una delle regioni più importanti per questa professione che negli ultimi anni è cresciuta, spiega Franco Mariani, Presidente Urct. “Nel 2015 – continua – abbiamo quindi voluto ospitare il congresso della Federazione italiana cuochi creando un contenitore che avevamo chiamato il numero zero di Food and Wine in Progress: ecco, oggi possiamo contare sul successo dell’anno scorso per rilanciare un grande evento che ha come obiettivo quello di promuovere il grande patrimonio delle eccellenze enogastronomiche della nostra regione, ma non soltanto, creando un confronto interprofessionale aperto al pubblico, che poi è il consumatore finale”.

“Pensare globale e mangiare locale è un’ottima strategia per promuovere economia e salute – aggiunge Franco Marinoni, Direttore di Confcommercio Toscana – con Food and Wine in Progress presentiamo ai consumatori finali la filiera completa dell’agroalimentare, dal campo alla tavola, attraverso tutti gli operatori che ne fanno parte. Una rete di professionisti che comprende anche ristoratori, macellai, panificatori che ogni giorno, restando in equilibrio fra tradizione e innovazione, contribuiscono a guidarci nelle nostre scelte alimentari, in nome del benessere e della qualità. Il cibo è salute, è turismo, è cultura, è motore importante della nostra economia. Per un turista gustare una bistecca o un bicchiere di vino è parte di un’esperienza culturale. Tutelando la qualità dell’enogastronomia noi salviamo la nostra storia e ci diamo un futuro”.

All’evento prenderanno parte anche i rappresentanti di Mixology, la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio e i produttori attraverso le associazioni regionali dei macellai e dei panificatori, Federcarni e Assipan Confcommercio.

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