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Alfredo Pratolongo è il nuovo Presidente di AssoBirra

Alfredo Pratolongo è il nuovo Presidente di AssoBirra

Alfredo Pratolongo (Heineken Italia) è il nuovo Presidente di AssoBirra, l’Associazione dei Birrai e dei Maltatori. Pratolongo succede a Michele Cason (Malteria Saplo) che rimane in AssoBirra in qualità di Past President.

Direttore Generale dell’Associazione è Andrea Bagnolini che curerà la rappresentanza dell’associazione all’interno di Confindustria e Federalimentare.

L’Assemblea di AssoBirra ha inoltre eletto all’unanimità i tre Vice Presidenti. Antonio Catalani (Malteria Agroalimentare Sud) in rappresentanza dei produttori di malto con delega a Materie Prime e relative Filiere.

Matteo Minelli (Birra Flea) in rappresentanza dei birrifici artigianali con delega a Internazionalizzazione e Sviluppo Associativo. Federico Sannella (Birra Peroni) in rappresentanza dei grandi birrifici con delega a Transizione Ecologica e Sostenibilità.

ALFREDO PRATOLONGO

Nato a Milano, Alfredo Pratolongo dal 2005 è Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali di Heineken Italia S.p.A.. Dal 2017 è stato Vice Presidente di AssoBirra ed è Presidente della Fondazione Birra Moretti, organizzazione senza fini di lucro con l’obiettivo istituzionale di migliorare la cultura della birra in Italia.

Laureato all’Università Bocconi, ha frequentato la Harvard Business School e Imd. Ha sviluppato un percorso professionale in ambito comunicazione e relazioni istituzionali, operando in primarie agenzie di comunicazione, aziende italiane come Replay e multinazionali come McDonald’s Italia.

ANTONIO CATALANI

Nato a Melfi (PZ), Antonio Catalani si è specializzato in tecnologia birraria presso la Ucl di Lovanio in Belgio. Dal 1984 lavora presso la Malteria Agroalimentare Sud – Stabilimento Italmalt di Melfi, parte del Gruppo Adriatica S.p.A.. dive ricopre il ruolo di Direttore Generale. Vice Presidente della Sezione Alimentare di Confindustria Basilicata e fino al 2019 Vice Presidente del Clb – Cluster Lucano Bioeconomia.

MATTEO MINELLI

Nato a Gualdo Tadino (PG), Matteo Minelli è imprenditore nei settori delle rinnovabili, dell’agroalimentare e dell’edilizia. Amministratore Delegato di Ecosuntek S.p.A., società quotata all’Aim-Italia dal 2014, nel 2012 fonda la Matteo Minelli Agricola oggi Birra Flea Società Agricola.

Dal 2016 è componente del Consiglio Nazionale dei Giovani Imprenditori di Federalimentare e del Comitato di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. È Past President della Sezione Territoriale Eugubino – Gualdese e membro del Consiglio Generale di Confindustria Umbria.

FEDERICO SANNELLA

Nato a Roma, Federico Sannella dal 2007 è Direttore Relazioni Esterne e Affari Istituzionali di Birra Peroni S.r.l, parte del Gruppo Asahi Europe & International. Ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità nel passato in British American Tobacco Italia e Philips Lighting tra Roma e Parigi.

Nel 2020 è stato riconfermato come Presidente della Sezione Alimentare di Unindustria, è componente del Consiglio Direttivo di Afdb – Associazione Formazione Distributori Bevande e membro dell’Organo di Amministrazione dell’Azienda Speciale Agro Camera della Camera di Commercio di Roma.

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UE, Coldiretti e Federalimentare: “Scongiurato mix tra abuso vino e consumo consapevole”

“Evitare di assimilare abuso alcool Paesi del Nord con il consumo consapevole e limitato delle bevande alcoliche della tradizione italiana”.

Questo l’obiettivo di Coldiretti e Federalimentare che, assieme al Governo Italiano e alla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ue, hanno preteso e ottenuto tale dichiarazione sulle Conclusioni del Consiglio Occupazione, politica sociale, salute e consumatori (in breve EPSCO).

Un principio espresso in allegato al documento della Presidenza UE. Nei giorni scorsi Coldiretti e Federalimentare erano intervenute proprio per chiedere l’impegno deciso del Governo “per tutelare da una nuova caccia alle streghe il vino che è la punta di diamante della filiera agroalimentare Made in Italy”.

I DETTAGLI
Nella dichiarazione si prende atto del fatto che “il tema è di grande rilevanza per le politiche sanitarie Ue” e quindi che “l’Italia non intende ostacolare alcuna proposta”. Tuttavia si ricorda “la positiva esperienza italiana che vede in generale il consumo medio della popolazione tra i più bassi in assoluto in Europa, in un contesto di stile alimentare e di vita sano”.

E si precisa che “per garantire l’efficacia delle politiche di prevenzione sia indispensabile un approccio multisettoriale”. L’adozione di misure fiscali, infatti, non costituisce di per sé una misura efficace, e anzi essa potrebbe stimolare modalità di approvvigionamento illecite. Inoltre si ricorda che ogni iniziativa nazionale in materia di etichettatura non debba violare i principi della libera circolazione dei beni tra gli Stati membri come previsti dai Trattati.

“Insistiamo sulla necessità che l’Unione europea distingua tra consumo equilibrato di bevande alcoliche nella dieta mediterranea e l’abuso di alcol emergenziale – dice Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare anche per rimanere in linea con le indicazioni e il linguaggio delle organizzazioni internazionali quali OMS, che distinguono sempre l’ uso dannoso di alcol e dal semplice consumo”.

“Il vino in questi anni è diventato l’emblema di uno stile di vita ‘lento’, attento all’equilibrio psico-fisico, che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol”, ha aggiunto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel precisare che “si tratta di una componente determinante della dieta mediterranea che ha consentito all‘Italia di diventare il Paese più sano al mondo grazie al modello di qualità alimentare”.

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