MILANO – Conad chiude il 2019 con un fatturato di 14,3 miliardi di euro e una crescita del 5,9%, pari a un incremento di 800 milioni rispetto all’anno precedente, che garantiscono la leadership del mercato. Dati significativi in un contesto di ripresa dei consumi alimentari (+1,8%) che inverte il trend decrescente dello scorso anno e traina la crescita dei fatturati della distribuzione (+1,4%) (Fonte Nielsen).
Conad è il retalier che è cresciuto maggiormente: aggancia il leader del mercato (13,4%) raggiungendo una quota del 13,3% (0,4 punti percentuali in più rispetto al 2018 e 3,8 in più rispetto al 2009) (fonte: GNLC I semestre 2019). Consolidata la leadership nei supermercati con una quota del 22,8% (22,4% nel 2018) e quella di mercato in Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Calabria e Sardegna – dove Conad è leader –, oltre a Emilia-Romagna, Marche, Campania, Sicilia e Toscana. Dati ancor più significativi perché Conad è presente con 515 punti di vendita, che corrisponde al 14% della rete, in comuni con meno di 5 mila abitanti in cui sta svolgendo un ruolo di vicinato e servizio rispetto alle comunità locali.
“I risultati conseguiti sono il frutto del modello imprenditoriale in cui a fare la differenza sono i nostri soci imprenditori, la nostra marca e la capacità di investire nell’innovazione”, annota l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese.
“Consapevoli di aver creato sviluppo in una delle fasi economicamente più difficili della storia del Paese, cresciamo investendo nello sviluppo di nuova imprenditorialità sui territori e cogliendo con coraggio le nuove sfide, alcune delle quali non più procrastinabili come quelle sulla sostenibilità, per contribuire alla ripresa duratura del Paese”.
“Inoltre – continua Pugliese – abbiamo avuto un incremento dell’occupazione di 3.582 addetti, comprensivi di quelli del gruppo Auchan, e complessivamente diamo lavoro a 59.587 addetti, a cui andrebbe aggiunto l’indotto. Per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori abbiamo avviato un progetto di riorganizzazione e concentrazione del nostro gruppo: da ottobre è operativa Conad Nord Ovest e da gennaio sarà la cooperativa che riunisce PAC 2000A e Conad Sicilia”.
Il patrimonio netto si è attestato a 2,6 miliardi di euro (+4% rispetto al 2018) e consente di affrontare con la necessaria solidità economica il piano degli investimenti 2019-2021: 1,2 miliardi di euro complessivi, di cui 482 milioni stanziati per il 2020 finalizzati a interventi sulla rete di vendita, a processi di innovazione.
Al 30 novembre sono 66 i punti di vendita Auchan che hanno cambiato insegna e 2.409 gli addetti del gruppo francese riassorbiti. Una vera e propria operazione di salvataggio, che si integrerà con il modello imprenditoriale Conad. L’integrazione della rete porterà anche a incrementare ulteriormente la presenza del prodotto locale e l’italianità a cui oggi concorrono 6.991 fornitori per un giro d’affari di 6,3 miliardi di euro.
I risultati economici del 2019 confermano il ruolo della marca Conad, che registra un fatturato di quasi 4 miliardi di euro (500 milioni in più rispetto allo scorso anno) con una crescita dell’8%. La marca ha raggiunto una quota di mercato del 30,3% contro una media di mercato del 20,8% (Fonte IRI) confermandosi un punto di riferimento per 9,7 milioni di famiglie italiane che fanno settimanalmente la spesa nei punti di vendita di Conad.
A questo risultato concorre anche l’efficacia delle promozioni, che ha permesso di generare oltre 736 milioni di euro di risparmio (in aumento di 19 milioni) per i clienti (Fonte IRI). Da segnalare l’iniziativa Bassi&Fissi dedicata interamente ai prodotti a marchio Conad – 520 prodotti di 95 categorie di consumo a prezzi ribassati stabilmente del 26% – che ha generato un risparmio annuo medio per famiglia di 1.441 euro.
«I dati della crescita sono da associare anche alla nostra marca commerciale, basata sul valore dell’italianità dei prodotti per rispondere ai bisogni di qualità, sicurezza e convenienza dei clienti, oltre che alla costante domanda di sostenibilità economica, ambientale e sociale di quanto è portato in tavola», sottolinea il direttore generale di Conad Francesco Avanzini. «L’attenzione ai fenomeni di nicchia e alla polarizzazione del mercato è determinante e va di pari passo con la realizzazione di un’offerta in grado di intercettare nuovi modelli di consumo e le esigenze dei clienti legate ai trend sul benessere».
I punti di vendita sono complessivamente 3.651 con un incremento di 118 negozi rispetto al 2018 e frutto anche dell’integrazione dei primi 66 dalla rete Auchan. La produttività a metro quadro arriva a 6.660 euro rispetto a 6.510 euro dello scorso anno, superiore ai 5.740 euro della media di mercato, con una superficie media di 666 mq (fonte: GNLC, I semestre 2019).
I valori della prossimità e vicinato fanno da guida alla definizione del nuovo format Spazio Conad che andrà gradualmente a rimodulare e ammodernare le grandi superfici di vendita dai 4 mila metri quadri in su e a intercettare i cambiamenti delle abitudini di acquisto dei clienti.
Altri concept di vendita rispondono alle propensioni di acquisto degli italiani, sempre più orientati a coniugare prodotti e servizi, qualità e convenienza. I 42 distributori di carburanti Conad hanno erogato 353 milioni di litri generando un valore di 492 milioni di euro, con una convenienza di 28,5 milioni di euro grazie a un costo al litro di 8,5 centesimi inferiore ai prezzi medi comunicati dal ministero dello Sviluppo economico.
Le 139 parafarmacie Conad registrano un fatturato di 85 milioni di euro: 5,7 milioni di clienti, grazie agli sconti sempre attivi dal 15 al 40%, e un risparmio sui farmaci di oltre il 20% rispetto alla farmacia tradizionale. Nelle parafarmacie sono occupati 460 farmacisti iscritti all’Albo.
Nei 15 concept Ottico Conad lavorano 50 ottici professionisti. Il fatturato ha superato i 7 milioni di euro e 200 mila clienti hanno usufruito di sconti dal 20 al 50%, con un risparmio annuale di 2 milioni di euro. A questi servizi si aggiungono i 42 PetStore Conad (erano 26 nel 2018) che hanno raggiunto i 23 milioni di euro di fatturato, con oltre 8 mila prodotti in assortimento.
Conad è consapevole che il commercio funziona bene se nei territori c’è sostenibilità economica, sociale, ambientale e che laddove c’è benessere diffuso è possibile crescere e fare sviluppo.
Per questo investe in sostenibilità: ha anticipato l’obbligo di legge, introducendo tre anni fa gli shopper e i sacchetti biodegradabili per la spesa, sviluppato progetti per l’efficientamento della logistica e dei magazzini della mdd attraverso l’impiego di pallet pooling che permettono di ridurre la generazione di rifiuti, sprechi energetici e emissioni di gas serra.
Conad ha avviato un progetto di pioppicoltura sostenibile in Pianura Padana piantumando 92.400 alberi per contrastare l’emissione di gas serra nei territori prossimi ai principali siti logistici, di stoccaggio e movimentazione dei prodotti a proprio marchio. In quest’ottica Conad prevede a regime l’installazione di 240 colonnine elettriche per la ricarica delle auto presso i punti di vendita.
Sono 104 le postazioni attive presso supermercati, centri commerciali e ipermercati (per altre 84 è stata richiesta l’autorizzazione), oggetto del protocollo di intesa tra Conad e Enel finalizzato a favorire lo sviluppo e la diffusione della mobilità elettrica.
In questo ambito di intervento, trovano spazio anche i progetti di sostenibilità sociale che sono declinati sulle esigenze dei territori dove diventano progetti concreti, radicati e duraturi nel tempo.
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