Libero Rillo ha vinto la battaglia sul contrassegno di Stato sui vini Igp. La nuova fascetta con QRCode, progettata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha esordito in Italia in questi giorni, con un primo lotto di 4 milioni di pezzi destinati proprio al Benevento o Beneventano Igp: l’indicazione geografica protetta tutelata erga omnes dal Consorzio Tutela Vini del Sannio, di cui Libero Rillo è presidente. Dal prossimo anno, secondo indiscrezioni di winemag, il contrassegno sarà applicato anche al Lambrusco Igt, con un potenziale di circa 120 milioni di bottiglie, pensando…
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Fascetta di Stato obbligatoria da gennaio 2023 sul Primitivo di Manduria
FOTONOTIZIA – Dal primo gennaio 2023, i vini Primitivo di Manduria Doc e Primitivo di Manduria Doc Riserva dovranno essere muniti del contrassegno di Stato per essere immessi in commercio. Si tratta delle cosiddette “fascette“. «Un ulteriore sistema a garanzia dell’autenticità, volto alla tutela di produttori e consumatori delle bottiglie a marchio Doc, accompagnerà i vini del grande rosso pugliese per tracciare tutte le fasi di vita di ciascuna bottiglia», spiega il Consorzio pugliese. Un percorso già avviato che ha riguardato il terzo fratello del Manduria Dop, il Docg dolce…
Vai all'articoloDalle Marche la proposta anti contraffazione: «Fascette di Stato su tutti i vini»
Arriva dalle Marche l’ultima proposta anti contraffazione del vino italiano. Secondo Alberto Mazzoni, direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt), una soluzione potrebbe essere quella di apporre il contrassegno di Stato, ovvero le cosiddette “fascette” obbligatorie in Italia sulle Docg, a tutti i vini. Nella regione del centro Italia, il contrassegno su Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica – reso obbligatorio a partire dalla vendemmia 2019 su circa 20 milioni di bottiglie – hanno dato il via a maggiori controlli e ingenerato sicurezza nei produttori e nei…
Vai all'articoloMontalcino al bivio: più “fascette” per il Brunello, ma 80% in meno di turisti
Nei primi 9 mesi del 2020, il Consorzio del vino Brunello di Montalcino ha consegnato ai produttori il 20% in più di “fascette”, ovvero i contrassegni di Stato da applicare alle bottiglie pronte alla vendita, rispetto allo stesso periodo del 2019. “Una crescita che rischia di essere interrotta dalle nuove chiusure, in Italia e all’estero – ammonisce il presidente dell’ente, Fabrizio Bindocci – proprio nel bimestre clou, che storicamente incide per il 25-30% delle vendite annuali del nostro vino di punta”. Un anno condizionato dal virus anche sul fronte dell’enoturismo.…
Vai all'articoloOltrepò Pavese: parola d’ordine “qualità” con la revisione dei disciplinari
BRONI – Abbassamento delle rese, restringimento della zona Igt, vinificazione e imbottigliamento in loco per Sangue di Giuda e Pinot Nero. E parola fine all’era del vino Doc in damigiana. L’Oltrepò pavese guarda così al futuro, riformando i disciplinari. Mosse storiche, che forse ridaranno slancio a un territorio che merita molto più di quello che è riuscito a raccogliere. Le riforme dei disciplinari sono state presentate giovedì dal Consiglio di amministrazione del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, in occasione dell’assemblea dei soci all’Enoteca Regionale di Broni. “Ringrazio chi ha lavorato…
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