LA VINIFICAZIONE
La zona di produzione di questa Falanghina è chiaramente quella del Molise, terra che Di Majo Norante ha contribuito a far conoscere in Italia e nel mondo. Siamo a nord del Gargano, sul territorio del Comune di Campomarino, in provincia di Campobasso. Più esattamente in contrada Ramitello, a un’altitudine di 100 metri sul livello del mare. Terreni argillosi e in parte sabbiosi, dove le viti di 15 anni di età media sono allevate a spalliera, con una densità di 4.400 piante per ettaro. La superficie totale destinata alla Falanghina è di 12 ettari, con una produzione che varia tra gli 80 e i 120 quintali per ettaro. La vendemmia avviene nel mese di ottobre. La vinificazione prevede la macerazione a contatto con le bucce, per 24-36 ore. Segue la fermentazione in vasche d’acciaio, a una temperatura di 16-18 gradi. E’ prevista anche la fermentazione malolattica. Della Falanghina del Molise Di Majo Norante vengono prodotte circa 20 mila bottiglie annue. Alessio Di Majo ama definirsi “vignaiolo testardo e controcorrente”, che “ha sacrificato produttività e omologazione del gusto al perseguimento costante della qualità e della tipicità, nella convinzione che i vitigni meridionali siano più adatti alle condizioni pedoclimatiche del Contado del Molise”.
Prezzo pieno: 8,90
Acquistato presso: Iper la grande I (Finiper)
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.