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Ecolog, La Corriera delle Langhe: meno traffico e più vendita diretta in cantina

È già stata ribattezzata “La Corriera delle Langhe“. Un progetto che unisce cantine, produttori di vino, aziende di trasporti, logistica e informatica nella zona Unesco del Piemonte, capitale di grandi vini come Barolo e Barbaresco, riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

L’ambizione del Consorzio di Tutela e della Coldiretti Cuneo – capofila di Ecolog, questo il nome ufficiale dell’iniziativa presentata via web, in mattinata – è quella di ridurre il numero di camion per le strade dei piccoli borghi delle Langhe. Incrementando al contempo la vendita diretta ai turisti stranieri, che avranno la possibilità di vedersi recapitato il vino a casa, anche Oltreoceano, dopo averlo degustato e ordinato in cantina.

Trenta le winery che hanno aderito alla fase sperimentale del progetto. La Corriera delle Langhe entra ora nel vivo, con l’appello a tutte le aziende del territorio ad «aderire a un percorso virtuoso, che va ben oltre l’attenzione alla sostenibilità in vigna e in cantina».

I PARTNER DI ECOLOG

Sandri Trasporti, con il capoprogetto Andrea Beggio, si occupa della movimentazione dei vini con automezzi ecologici refrigerati, nonché della logistica, potendo contare su un magazzino iper-tecnologico alimentato da un impianto fotovoltaico nel Comune di Santa Vittoria d’Alba. Qui avverrà consegna degli ordini e lo stoccaggio, sempre a temperatura controllata.

L’altra azienda piemontese Tesisquare, sotto la guida del Ceo Giuseppe Pacotto, si concentra invece sulla supply chain, garantendo l’efficienza dei processi digitali di comunicazione tra produttori di vino e autotrasportatori, nonché tra vignaioli e cliente finale: l’enoturista, specie quello straniero, a cui sarà recapitato l’ordine nel giorno desiderato. Direttamente a domicilio.

Nel nostro areale – ha spiegato Matteo Ascheri, presidente Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani – si producono complessivamente circa 80 milioni di bottiglie.

Con Ecolog, rivolgendoci soprattutto alle cantine più piccole, situate in luoghi difficili da raggiungere ma responsabili del 60% della produzione complessiva, ci prefiggiamo di movimentare non meno di 30-40 milioni di bottiglie annue, riducendo l’impatto del trasporto sull’ambiente».

Secondo le stime, i singoli trasportatori compiono un percorso di 300 chilometri per la presa degli ordini nelle varie aziende agricole. L’obiettivo è di ottimizzare le tratte, riducendo il tragitto a 250 chilometri.

«Non una riduzione ragguardevole – ha sottolineato Ascheri – ma il vero scopo dell’iniziativa è ridurre i mezzi in transito tra le cantine, passando dai circa 30 a 20. Si assisterà così a una riduzione delle emissioni del 40%. Per le cantine e per tutto il territorio delle Langhe questo è un investimento, che porterà a benefici tangibili».

Ne è convinto anche Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo: «La congestione del territorio dovuta al traffico di mezzi di trasporto, anche pesanti – ha dichiarato – mal si coniuga con l’enoturismo. Ecolog mira a risolvere questo problema e non solo, affiancando le cantine nella vendita diretta al consumatore, specie estero. Un aspetto, quest’ultimo, su cui stiamo spingendo molto nell’ottica della semplificazione burocratica».

I BORGHI DELLE LANGHE SEMPRE PIÙ “CAR FREE”
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Un aiuto arriverà a breve anche dalla Regione Piemonte, che plaude all’iniziativa con il presidente Alberto Cirio. «Bruno Ceretto – ha dichiarato il numero uno di Via Farigliano 9 – dice sempre che il miglior auspicio è che i turisti arrivino nelle Langhe con il Suv: non tanto per lo status sociale, ma perché questi autoveicoli hanno tanto spazio per il vino, nel bagagliaio!».

Scherzi a parte, con Ecolog le Langhe si muovono nell’unica direzione possibile: quella dello sviluppo e della crescita sostenibile, in un momento in cui la parola “sostenibilità” è divenuta quasi più importante, nel mondo delle Doc e delle Docg».

In quest’ottica, Regione Piemonte darà presto il suo appoggio concreto all’iniziativa. «Nella prossima programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) – ha annunciato Cirio – inseriremo stanziamenti ad hoc per rendere i Comuni delle Langhe aree pedonali, “car free”, attraverso la realizzazione di parcheggi, specie interrati e integrati nell’ambiente, come vuole la normativa delle aree Unesco, all’ingresso dei vari borghi».

«L’innovazione introdotta da Ecolog – ha aggiunto l’assessore regionale all’Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca Marco Protopapa – può diventare un esempio per tutti i territori italiani vocati a specifiche colture e alla tutela del paesaggio».

PRIMI COMMENTI DALLE CANTINE
Positivi i primi commenti che arrivano dai 30 produttori coinvolti nella fase sperimentale del progetto, sin dallo scorso anno. Come Livia Fontana della storica Azienda Agricola Ettore Fontana di Castiglione Falletto (CN).

Il periodo segnato dalla pandemia Covid-19 – ha commentato – è stato paradossalmente propizio per sviluppare questa iniziativa, vista l’assenza di turisti nelle Langhe.

La piattaforma è facilissima da usare, il ritiro dei vini è sempre stato super puntuale ed efficiente, oltre ad essere compiuto con mezzi ecologici e in grado di non interrompere la catena del freddo, dalla cantina al magazzino».

«Credo che Ecolog sia un progetto che meriti di poter essere allargato ad altri settori –  ha aggiunto – e che aiuti i produttori a incrementare le vendite con gli enoturisti stranieri, soddisfacendo finalmente le tante richieste di acquisto che rimanevano inevase. Più siamo, più saremo, meglio sarà».

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Cuneo: nasce il contratto condiviso di alloggio per stagionali

Nasce il contratto condiviso di alloggio per i lavoratori stagionali, frutto di un intenso lavoro di concertazione fra le Parti sociali che rappresentano tutte le realtà produttive e lavorative del comparto. L’intesa è stata siglata ieri a Cuneo tra il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Coldiretti Cuneo, Cia Cuneo, Confagricoltura Cuneo e Confcooperative Cuneo.

Tutte le parti in causa sottolineano l’importanza del lavoro costituzionalmente inteso quale valore sociale e non solo economico che nasce dall’esigenza di offrire un alloggio ai lavoratori anche quando sono assunti dalla Cooperativa e non direttamente dalle aziende agricole.

Nel settore vitivinicolo è molto diffuso che le aziende agricole stipulino dei contratti con Cooperative per attività in vigna e spesso, nel periodo della vendemmia accade che ci sia più offerta che domanda in termini lavorativi. Con questo contratto standard, le Organizzazioni e le aziende agricole si vogliono assicurare che tutti i lavoratori abbiano un alloggio, nonostante nessuno sia tenuto, per legge, a fornirne uno.

«Il contratto di prestazione standard concordato tra le Organizzazioni professionali a cui siamo arrivati – dichiara Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è uno strumento di fondamentale importanza sia per i lavoratori agricoli – stagionali e non – sia per le aziende. È un atto di solidarietà ma anche di civiltà, un passo concreto in avanti per sostenere e facilitare le imprese agricole e per tutelare i lavoratori impegnati nella raccolta delle uve».

«Parallelamente alla sfida della sostenibilità ambientale, è necessario che il nostro settore affronti la questione della tutela della manodopera – aggiunge Matteo Ascheri, presidente del Consorzio Barolo Barbaresco – Questo accordo è un primo passo importante per fronteggiare le problematiche che talvolta possono insorgere nel comparto vitivinicolo in momenti cruciali come la vendemmia. La questione merita molta attenzione e siamo consapevoli che questa intesa rappresenti l’inizio di un percorso articolato e necessario».

Per le Organizzazioni è fondamentale l’impegno, attraverso la contrattazione e la bilateralità. È di fondamentale importanza che un tessuto produttivo sia basato su presupposti etici ed organizzativi e che garantisca la qualità di processi e prodotti, dichiarando irrinunciabile e fondamento di ogni strategia il valore dell’integrazione, dell’educazione e della promozione socio-culturale.

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Consorzio del Barolo e Coldiretti Cuneo: insieme per la sfida green per le colline Unesco

Ottimizzare i flussi dei trasporti di vino in area Unesco riducendo l’impatto del traffico e delle emissioni in atmosfera e, attraverso un hub logistico, agevolare la vendita diretta a distanza anche attraverso l’e-commerce, nonché rendendo il territorio più vivibile per i cittadini e più godibile per i turisti. Sono questi gli obiettivi dell’ambizioso progetto, in studio da oltre un anno, messo a punto in stretta sinergia da Coldiretti Cuneo e Consorzio di tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, con la collaborazione di partner operativi per i trasporti, la logistica e l’informatica.

“Le strade e le colline vitate – dichiara il Presidente del Consorzio del Barolo Matteo Ascheri – sono sempre più frequentate, oltre che dai turisti tradizionali, dai cicloturisti, sull’onda del boom delle e-bike: un trend in crescita che ottimizza la fruizione delle attrazioni naturali e antropiche del territorio ma che mal si concilia con la circolazione di grossi mezzi quali autoarticolati o Tir”.

Si prevede allora un servizio di ritiro e consegna delle merci programmato nelle cantine, modificabile al bisogno, con automezzi di ridotte dimensioni e green, e il temporaneo stoccaggio in appositi magazzini condizionati e organizzati (hub) per la preparazione del groupage in attesa del carico sul mezzo, in genere di grande portata, verso la destinazione finale con percorrenza delle grandi arterie viarie”.

Il progetto, condiviso da tutti i componenti del gruppo di lavoro, intende offrire alle cantine un servizio per la movimentazione e la gestione delle merci in fase di vendita, fondato sulla sostenibilità, grazie all’utilizzo di mezzi idonei a ridurre il decongestionamento del traffico con possibile estensione ad altre aree, a beneficio di chi vive queste terre e di chi viene a scoprirle, attratto dalle opportunità di enoturismo offerte dai vitivinicoltori.

“In stretta connessione con questa attività – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – il gruppo di lavoro sta lavorando ad una rete che realizzi un servizio d’appoggio per le vendite oltre confine, anche tramite l’utilizzo di canali e-commerce, che durante il lockdown hanno dimostrato particolare efficacia. Un incentivo, dunque, alla vendita rivolta al consumatore finale, oggi ostacolata da formalità fiscali, doganali, burocratiche, oltre che da oggettive complicanze logistiche distributive”.

Raccolto il consenso dei rappresentanti dei Sindaci e dell’Associazione dei Paesaggi Unesco, Coldiretti Cuneo e Consorzio del Barolo sono pronti a realizzare il protocollo sperimentale che vedrà coinvolte alcune cantine, prima di estendere l’operazione all’intero territorio interessato.

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