In provincia di Gorizia, a ridosso del confine con la Slovenia, nasce il Collio, zona di produzione di pregiati vini ai quali nel 1968 è stata riconosciuta la Doc. Un territorio ideale per una vacanza “slow”, tra storia, cultura ed enogastronomia.
Il “Tempo” è il tema del primo evento del Collio all’interno della nuova strategia di posizionamento “Enjoy Collio Experience”. Per i dettagli è ancora presto. Quel che è certo è che i visitatori saranno coinvolti (“enjoy”) per conoscere un prodotto di eccellenza, immergendosi nel Collio per comprenderne storia e valori (“experience”) dove le tradizioni e la natura si raccontano e si svelano. Una “esperienza” incentrata sul “valore del Tempo” come storia, presente e soprattutto futuro, ma anche del vino: il tempo della natura ed il tempo delle persone.
IL CONSORZIO
“I 1500 ettari vitati – evidenzia il Consorzio – si alternano a piccoli borghi in un territorio fatto di sole colline, piene di vite, che si raccontano nei vini. Passione, impegno, tradizione, cultura e clima, convivono in equilibrio con un ecosistema che vince la sfida col tempo, e che con i suoi vini guarda al futuro, con una visione forte e condivisa, retta dalla propria storia e dal coraggio dei produttori”.
“Il Consorzio tutela vini Collio, terzo consorzio per fondazione in Italia, ottiene il riconoscimento della DOC nel 1968. Rappresenta 166 aziende di questo straordinario territorio. Un’oasi di vita immersa tra dolci e lussureggianti colline – evidenzia ancora il Consorzio – accarezzate dai vigneti curati come giardini. La vocazione alla coltura della vite ha radici antiche e qui nascono i vini bianchi tra i più pregiati al mondo vere e proprie opere d’arte contadina. È l’amore per questa terra che guida il cuore dei produttori, lo stesso amore che si respira guardandosi attorno. Armonia ed equilibrio con la natura in un tempo scandito da antichi ritmi rurali che ricordano come l’agricoltura sia l’arte di saper aspettare”.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.