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Toscana Rosso Igt 2013 Hebo, Petra

(4 / 5)Un vino dalla componente olfattiva molto intensa il rosso di Toscana Igt Hebo 2013, oggi sotto la nostra lente di ingrandimento.

LA DEGUSTAZIONE
Rosso rubino intenso e poco trasparente, Hebo è un vino molto denso, con un bouquet aromatico che spazia dalle note di piccoli frutti a bacca rossa, sentori erbacei terrosi e di sottobosco, spezie dolci come la vaniglia, ma anche sentori terziari di cuoio e pelle.

Va assolutamente aperto almeno un’ora prima, se non due, per poter essere degustato e compreso. Davvero complesso. In bocca è molto caldo e di corpo. Il tannino è complessivamente morbido, una buona nota acida (fresca) ne favorisce la beva.

Il retrogusto di Hebo è persistente e fruttato. Non certo il vino per la tavola di tutti i giorni: molto particolare. Un vino dove l’abbinamento culinario può fare la differenza. Si accosta bene, per esempio, a carni rosse e formaggi stagionati. O lo si ama o lo si odia. Il Toscana Rosso Igt Hebo non è un vino dalle mezze misure. Il prezzo non è alla portata di tutte le tasche, ma coerente con la qualità del prodotto.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con un assemblaggio di uve Cabernet Sauvignon per il 50%, Merlot 40% e Sangiovese per il restante 10%. I vigneti si trovano il località San Lorenzo e Riotorto, a 50 mt s.l.m. su terreni di origine franco argillosa mediamente calcarea.

Le uve sono raccolte manualmente a piena maturazione e trasportate per la vinificazione in cassette di massimo 17 kg. La fermentazione avviene in acciaio a temperature controllate.  Successivamente il vino viene affinato in fusti di rovere di Slavonia e, in piccola parte, in barriques, per circa dieci/dodici mesi.

Segue un periodo di affinamento di sei mesi in bottiglia prima della messa in vendita. Il nome rimanda all’origine di Suvereto e ad un antico insediamento etrusco che si trovava su territorio, Ebo appunto. I vitigni dai quali viene prodotto furono introdotti da Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Piombino dal 1805 e illuminata donna del vino. Petra si trova sulle colline ferrose della Val di Cornia. Una cantina particolare, progettata da Mario Botta e considerata una delle più belle per architettura.

Una forma davvero particolare ed evocativa con una galleria al piano terra che incontra la parete rocciosa della montagna per un percorso misterioso che porta idealmente verso il cuore della montagna, un cordone ombelicale che lega alla terra madre. Le sottozone dei vitigni sono state individuate dal professor Attilio Scienza che ha trovato ben tre suoli distinti.

Prezzo pieno: 10,80 euro
Acquistato presso: Conad

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”Tutela e valorizzazione delle Alberate Aversane”: approvata la proposta di legge

Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato all’unanimità, con quaranta voti favorevoli, la Proposta di legge ”Conservazione e valorizzazione delle Alberate aversane e delle viti maritate a pioppo”, formulata dall’onorevole del Pd Gennaro Oliviero ed è già stata votata all’unanimità nelle competenti commissioni. Lo scopo è di tutelare le viti maritate a pioppo che producono l’uva necessaria per il vino asprinio, con possibilità di accedere a dei finanziamenti. La proposta è stata presentata ufficialmente a Cesa il 18 ottobre 2015, facendo registrate la condivisione ed il sostegno della nostra comunità. ”E’ un traguardo importante, raggiunto grazie al lavoro, svolto da circa un ventennio, dai volontari della Pro Loco Cesa, per sensibilizzare le persone su questo tema e far comprendere a tutti l’importanza di questo percorso di tutela del territorio”. Lo dice il Sindaco di Cesa, Enzo Guida. ”Grazie al loro impegno si sta diffondendo nella nostra comunità la convinzione che le alberate, assieme alle grotte tufacee esistenti nel sottosuolo, siano una risorsa che può determinare sviluppo. Per questa ragione, in qualità di sindaco di Cesa, questo pomeriggio sarò presente, assieme ai componenti dell’amministrazione comunale, in consiglio regionale per esprimere i ringraziamenti per una proposta di legge che, se approvata, rappresenta un segnale forte di riconoscimento dell’importanza del cammino sin qui svolto ma anche di concreto esempio di tutela del territorio”. La pdl promuove la conservazione e la valorizzazione delle Alberate aversane e delle viti maritate a pioppo e dei loro territori e ne tutela la tradizionale coltura nonché i prodotti della vinificazione, tra cui il vino aprinio doc. A tale scopo, la pdl prevede la costituzione di consorzi e società costituite da parte dei viticoltori e delle aziende operanti nel settore e contributi loro destinati per la divulgazione delle conoscenze scientifiche, organizzazione fiere ed esposizioni, partecipazione a manifestazioni di settore. La vite maritata a pioppo, è una antica tecnica di coltivazione,  sviluppata dagli Etruschi. La vite, ampelidacea, necessita della presenza di un tutore; nell’antichità i contadini usavano come tutore un albero vivo, frequantemente il pioppo. Utilizzata oggi nel Cilento (Salerno) e appunto, nel Casertano, per la coltivazione dell’ Asprinio i cui tutori sono pioppi alti fino a 15 m. L’unico vitigno, per il quale vengono calcolate rese a metro quadro di parete, anzichè ad ettaro.

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Maremma Toscana Rosso Doc Tesan, La Biagiola

(4 / 5) Un grande blend di Sangiovese, Alicante e Canaiolo il Maremma Toscana Doc Tesan vendemmia 2013 prodotto dall’azienda vitivinicola La Biagiola di Sovana di Sorano in provincia di Grosseto. Di colore rosso rubino profondo si presenta subito come un’esplosione vulcanica di profumi, d’altronde le sue uve provengono da terreni fatti di cenere e lapilli. Intensi sentori speziati di pepe, note balsamiche e di macchia mediterranea evolvono verso la frutta rossa matura, lasciando anche spazio alla foglia di tabacco.
Davvero complesso. E anche al gusto non delude: corposo, caldo, ben 14% di alcol in volume, rotondo, sapido e gradevole. Una vena acida viva accompagnata da un tannino elegante e da un finale persistente con note di liquirizia. Nessuna nota stonata: un’eleganza anticipata da un’etichetta distintiva, legata alla civiltà etrusca che si è affermata proprio in quei luoghi. Il nome Tesan deriva dall’etrusco e significa “aurora”, il motivo a scacchiera presente in etichetta è un disegno ricorrente di questa affascinante civiltà e sta a simboleggiare il rapporto tra terra e cielo. Si abbina  con primi piatti con salse a base di carne e secondi di carne rossa.

LA VINIFICAZIONE
Il Maremma Toscana Rosso Doc Tesan prodotto da La Biagiola è un blend di uve Sangiovese per il 70%, Alicante 25% e Canaiolo nero 5%. Tutte le operazioni, a partire dalla raccolta sono effettuate a mano. Dopo la fermentazione, il Maremma Toscana Rosso Doc Tesan viene affinato per otto mesi in acciaio. I vigneti si trovano in un’area deindustrializzata, priva di inquinamento e urbanizzazione massiva. I terreni sono di origine vulcanica: l’alta mineralità del terroir dona sapidità ai vini bianchi e complessità organolettica ai vini rossi. L’azienda vitivinicola la Biagiola è una realtà giovane, a conduzione familiare, nata proprio con l’intento di produrre vini di qualità, equilibrati ed armonici nei gusti e nei sapori. Le viti sono coltivate con grande rispetto, nel loro habitat, su un terreno generoso destinato sin dai tempi antichi ai vigneti. La Biagiola si trova su un giacimento archeologico di estrema rilevanza  con un archeoparco visitabile dal 2011. Quando entusiasmo, capacità, terroir e storia si combinano non possono che uscire prodotti di estrema qualità come il Maremma Toscana Rosso Doc Tesan. Potere della grande distribuzione organizzata,   possiamo portarci un pezzo di poesia e di Toscana nel nostro focolare: emozioni uniche che solo il vino sa trasmettere.

Prezzo pieno: 6,50 euro
Acquistato presso: Famila

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