LA DEGUSTAZIONE
Nel calice, il vino si presenta di un giallo paglierino acceso, luminoso. Al naso fiori freschi e frutta a polpa gialla, con richiami esotici che ricordano l’ananas. Un quadro in cui non mancano gli agrumi.
Al palato, il Vermentino de La Colombera si mostra più morbido di quanto possa far presagire il naso. L’ingresso in bocca, di fatto, è caratterizzato da sentori di frutta piuttosto matura. Percezione alcolica e acidità si fanno largo all’assaggio e lo dominano nel retro olfattivo.
Una beva facile per questo Vermentino ligure, ma tutt’altro che banale. Tutte le componenti risultano in perfetto equilibrio e armonia. Un vino fresco, che fa pensare al mare e all’estate.
Il Vermentino “etichetta verde” de La Colombera si abbina a tutto pasto ed è particolarmente indicato con piatti a base di pesce o carni bianche. Ottimo con il sushi, specie con le portate di crudo di salmone, tonno e tartàre in generale.
LA VINIFICAZIONE
Il Vermentino Doc Colli di Luni La Colombera viene prodotto con uve provenienti principalmente dai vigneti situati nel Comune di Sarzana, secondo Comune per abitanti della provincia di La Spezia.
Le vigne sono allevate a Guyot con una densità di 5 mila ceppi per ettaro, su terreni argillosi dotati di buona esposizione. La vendemmia viene effettuata “rigorosamente a mano e le uve immediatamente lavorate nell’arco della giornata”. La vinificazione della uve Vermentino in purezza avviene unicamente in serbatoi di acciaio inox, a temperatura controllata.
Una storia che affonda le radici negli anni Settanta quella dell’Azienda Agricola La Colombiera. Sul finire del decennio, Francesco Ferro, padre dell’attuale titolare Pieralberto Ferro, acquista una vigna nell’antico territorio di Luni, in Castelnuovo Magra.
Oggi La Colombiera può invece contare su oltre dieci ettari di vigna. L’obiettivo è quello di “rispettare la materia prima, tendendo all’eliminazione di manipolazioni chimiche, sia dei mosti che dei vini ottenuti”.
Prezzo: 7,90 euro
Acquistato presso: Esselunga
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.