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Il Premio “Città di Montalcino, per la storia della civiltà contadina” compie 20 anni

Montalcino – Il premio “Città di Montalcino” assegnato ogni anno a personalità che nell’ambito della ricerca storica e nel mondo dello spettacolo contribuiscono a valorizzare la civiltà contadina festeggia la sua ventesima edizione.

Il premio, promosso dal Comune di Montalcino e dal Consorzio del Vino Brunello, va quest’anno al professor Sandro Carocci e alla Leggera Elettric folk band. La cerimonia di consegna si terrà domenica 1 settembre alle 17,30 sotto le Logge di piazza del Popolo a Montalcino.

Per la “sezione storiografia” sarà premiato Carocci, professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Roma 2 “Tor Vergata”. Carocci si occupa di storia economica e sociale dell’Italia tardo-medievale, con particolare riferimento a Roma, al Lazio e al Mezzogiorno d’Italia. Uno dei suoi ultimi titoli è dedicato alle signorie del Mezzogiorno “Signorie di Mezzogiorno. Società rurali, poteri aristocratici e monarchia (XII-XIII secolo)”, Viella 2015.

La giuria del premio Città di Montalcino ha voluto dare un riconoscimento alla sua costante attenzione per il mondo rurale e la condizione contadina, citando una sua monografia su Tivoli e le sue campagne, “Tivoli nel basso medioevo. Società cittadina ed economia agraria”, Ist. Storico per il Medio Evo. Carocci interverrà alla consegna del premio con un contributo dal titolo “Francesco Petrarca e i contadini-soldato“, tema che chiama in causa le corvées militari cui i contadini erano talora sottoposti in contesto di signoria rurale.

Il premio Città di Montalcino 2019 “sezione spettacolo” va alla Leggera Electric Folk Band, una formazione musicale unica nel suo genere in Toscana, che unisce il rock alla poesia della musica popolare.
Il punto di forza della band è la rivalutazione dei vecchi canti popolari che avvicina un pubblico ampio alla memoria conservata nelle canzoni del passato contadino.

Fanno parte della giuria del premio Città di Montalcino studiosi di alto livello della storia agraria – Massimo Montanari, Alfio Cortonesi e Giuliano Pinto – giornalisti, imprenditori, personalità del mondo della cultura e dell’arte come Sandro Ruotolo, Donatella Cinelli Colombini, Elisa Fanti, Lisa Baracchi, Manfredi Rutelli, oltre al sindaco del Comune di Montalcino, Silvio Franceschelli e all’Assessore alla Cultura Christian Bovini.

Il premio “Città di Montalcino per la storia della civiltà contadina” si affianca al Laboratorio di storia agraria promosso dal Centro di studi per la storia delle campagne e del lavoro contadino (CESSCALC) che ha sede proprio nella città valdorciana e che quest’anno si svolgerà da venerdì 30 agosto fino a domenica 1 settembre. Le lezioni sono tenute dai principali studiosi di storia agraria e rurale, italiani e stranieri e sono rivolte a giovani studiosi, laureandi, laureati, dottorandi e dottorati, cultori della materia, docenti, operatori culturali. La partecipazione è libera e gratuita.

“Il laboratorio di storia agraria e il premio Città di Montalcino, per la storia della civiltà contadina sono due appuntamenti irrinunciabili per il nostro territorio – dice il sindaco Silvio Franceschelli – che ogni anno salutiamo con piacere perché ci ricordano il passato e la tradizione che hanno dato a Montalcino i suoi tratti caratteristici e su cui vogliamo continuare a riflettere per costruire il nostro presente e il nostro futuro. Grazie agli studiosi e ai componenti della giuria del premio che ogni anno ci danno modo di valorizzare la ricchezza che deriva dalla storia e dalla cultura contadina”.

“Da 21 anni Montalcino ha l’onore di ospitare un’iniziativa scientifica di alto livello come il Laboratorio di storia agraria – aggiunge l’Assessore alla Cultura, Christian Bovini – e da due decenni ha potuto accogliere tanti ricercatori e personalità dell’arte e dello spettacolo che in diversi modi hanno saputo portare all’attenzione di tutti il mondo rurale e le sue eredità, dal regista Ermanno Olmi al cantante Simone Cristicchi per citarne solo due esempi. Il nostro obiettivo oggi è quello di continuare a raccogliere il patrimonio, di conoscenze e di emozioni legate alla vita delle campagne, che questo doppio appuntamento di inizio settembre ci regala ogni anno”.

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Torna la Festa del Moscato di Scanzo. La Docg più piccola d’Italia si fa “grande”

Si terrà dal 6 al 9 Settembre 2018 a Scanzorosciate la Festa del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi giunta ormai alla sua 13esima edizione.

Protagonista indiscusso della manifestazione sarà il Moscato di Scanzo, rinomato passito a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (l’unica della bergamasca e la più piccola d’Italia).

Per tutti e quattro i giorni dell’evento, i produttori associati alla Strada del Moscato di Scanzo proporranno ai visitatori il proprio passito, oltre ad altri vini,  miele, olio, formaggi, gelato e prodotti da forno in un suggestivo percorso nell’affascinante borgo storico di Rosciate.

Una festa che sarà ricca di sapori, arte, cultura, folclore, laboratori, musica e che ospiterà anche illustri personaggi. Il carattere distintivo  della manifestazione, come ogni anno, sarà l’abbinamento del Moscato di Scanzo, eccellenza del territorio, ad altre importanti “eccellenze” provenienti dal mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura e dell’enogastronomia.

IL PROGRAMMA
Il giorno di apertura, giovedì 6 settembre, sarà illuminato dai giochi di luce dell’artista brasiliano Gustavo Ollitta con la performance luminosa “Equilibra”. Nel corso della serata, brindisi in piazza con alcuni giocatori della Foppapedretti e dell’Atalanta. Inoltre, presso la Sala Galizzi, si inaugurerà uno spazio culturale in cui tutte le sere si terranno proiezioni di opere di Ermanno Olmi.

Venerdì 7, vedrà in scena la simpatia del carismatico Omar Fantini con lo spettacolo comico/musicale “Uomini con le meches”.

Sabato 8, appuntamento con il Palio del Moscato di Scanzo, una gara di pigiatura dell’uva tra i bambini delle contrade. Il pomeriggio della Festa sarà poi animato dall’estro dello Chef e conduttore televisivo Andrea Mainardi, che si cimenterà in uno show-cooking con “Mistery Box Terre del Vescovado”, all’insegna della buona cucina e del divertimento.

La mattina di domenica 9, grande appuntamento con la terza edizione della “Moscato di Scanzo Trail”, una gara di corsa tra colline, vigne e cantine di Scanzorosciate, alla scoperta di paesaggi mozzafiato (per le famiglie verrà proposta una versione “soft” del percorso). Durante la mattinata si terranno, su prenotazione, anche le tradizionali camminate guidate lungo gli itinerari della Strada del Moscato.

Esperte guide del territorio accompagneranno i visitatori tra borghi, chiese, vigne e cascine alla scoperta del suggestivo territorio di Scanzorosciate e dei luoghi del Moscato. Alle 16:30  tutti a “scuola di cucina” con lo Chef della Nazionale Italiana Cuochi Francesco Gotti, che presenterà, in un laboratorio all’aperto, una nuova creazione di pasta fresca, tutta dedicata ai Sapori delle Terre del Vescovado.

Il  pomeriggio sarà come sempre all’insegna del folclore bergamasco con il teatro dialettale del Sottoscala, il gruppo Costom de Par e la Commedia dell’Arte di Mario Rota.

A fare da cornice alla festa del Moscato di Scanzo sarà il tradizionale binomio tra vino d’eccellenza e musica di qualità: per tutta la durata della festa, le vie del borgo saranno animate dai ritmi di 15 gruppi musicali che spazieranno dal rock al pop internazionale fino alla musica leggera italiana e alla nuova proposta di musica underground.

Oltre agli angoli musicali che saranno allestiti lungo le vie del borgo, sul palco principale di P.zza Alberico si esibiranno 4 big: giovedì, il folk celtico degli “Fba e il tributo agli U2 con i “Daydream”; sabato, “2 Mondi” – tributo a Lucio Battisti & “Vent Symphony Orchestra” nel 20° anniversario della morte del cantautore; domenica, tributo alle donne della musica italiana con i “Nails”.

Piazza degli Orti e l’area verde delle scuole medie ospiteranno la rassegna musicale underground originale e di qualità “In vino Veritas”, con la direzione artistica dell’associazione Sotto Alt(r)a Quota, nelle figure di Michela Benaglia e Andrea Manzoni.

Due palchi, due atmosfere ben distinte e tantissimi musicisti dalla ricerca artistica personale ed innovativa si alterneranno tra l’elettrico e l’acustico per dar vita a una nuova rassegna musicale tra le vie del Moscato di Scanzo. Quest’anno saranno coinvolte anche quattro band giovanili di Scanzorosciate in una giornata di audizioni.

Queste, insieme ad alcuni giovani Dj, apriranno i concerti del palco di via degli Orti. Il palco delle scuole medie sarà utilizzato per la sperimentazione di altre attività e progetti musicali che coinvolgeranno il pubblico: cantautorato, jazz, blues, musica classica, giochi di luce e giocoleria.

Dal cuore di piazza Alberico la festa continuerà in via degli Orti: nel parco della scuola media, sede dell’Orto didattico più grande d’Italia, si terranno spettacoli e concerti, mentre nella struttura scolastica verranno proposti laboratori per bambini e ragazzi e la fattoria didattica.

Sabato e domenica, ci saranno i giochi in legno di una volta a cura dell’associazione Dindoca. Venerdì e domenica presso l’oratorio di Rosciate, sarà proposto il laboratorio “3×3: i formaggi orobici incontrano il Moscato di Scanzo DOCG” a cura di ONAF (Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio).

DOVE MANGIARE
Sarà presente anche quest’anno un ristoro principale con piatti tradizionali e grigliate affiancato da altri tre punti Food: un’Area Ristoro a km0 (parcheggio di via Don Giulio Calvi) con piatti e prelibatezze del territorio, dove sarà possibile fare spuntini e pasti veloci a cura di alcuni ristoratori scanzesi; il Ristoro degli Orti (area scuole – via degli Orti), dove si potranno consumare veloci taglieri accompagnati da buon vino locale; e novità 2018, il Ristoro Terre del Vescovado con proposte di street food di alta qualità.

UNA FESTA ANCHE PER L’ARTE
Dopo il successo degli scorsi anni, la 13ª Festa del Moscato di Scanzo ospiterà anche una pluralità di linguaggi artistici con la direzione artistica dell’associazione Sotto Alt(r)a Quota.

Forme artistiche che troveranno sede lungo le strade della Festa e nella quattrocentesca Chiesa di Santa Maria Assunta: “Abitare l’incontro” installazioni, interventi artistici e videoproiezioni, “Le rughe sono come strade” mostra fotografica, “Cinemoscato” la proiezione nella Chiesa di Santa Maria Assunta di due documentari del regista bergamasco Ermanno Olmi, “Moscans” l’originale gioco da tavolo del Moscato di Scanzo, “Habita(r)t” laboratori nomadi destinati ai giovani. Non mancheranno anche in questa edizione numerosi concorsi: addobbi case e vetrine e MoscaT-shirt, le magliette d’artista del Moscato.

ALTRE INFORMAZIONI UTILI
Confermato anche per questa edizione il servizio navetta gratuito messo a disposizione dal Comune di Scanzorosciate in collaborazione con ATB, che permetterà ai visitatori di lasciare la macchina nei parcheggi convenzionati e di raggiungere comodamente la Festa (per maggiori informazioni www.festadelmoscato.it).

Continua l’importante collaborazione con Oriocenter per la promozione e la divulgazione del programma della 13ª Festa del Moscato di Scanzo: dal 31 agosto al 2 settembre, sarà presente presso il centro commerciale Oriocenter lo stand informativo della Festa.

Il programma dettagliato della Festa, tutte le iniziative collaterali, gli ospiti, i concerti e tutte le informazioni utili ai visitatori (parcheggi, servizio navetta, aree ristoro, prevendite e iscrizioni) sono disponibili sul sito dell’associazione Strada del Moscato di Scanzo www.stradamoscatodiscanzo.it e sulla pagina www.festadelmoscato.it.

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Roma, omaggio a Ermanno Olmi al Mercato dei Vignaioli Fivi

ROMA – Grande successo per la seconda edizione del Mercato FIVI a Roma di sabato 19 e domenica 20 maggio. Durante i due giorni di Mercato, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha voluto rendere omaggio a Ermanno Olmi trasmettendo su un maxi schermo Rupi del vino, il film documentario dedicato alla Valtellina e alla viticoltura di montagna che lì si pratica, girato nel 2009 dal grande regista scomparso il 5 maggio scorso.

Rupi del vino è un film che racconta le difficoltà quotidiane di chi coltiva le sue vigne su terreni impervi e scoscesi, difficili da raggiungere e che spesso devono essere lavorati completamente a mano, senza l’aiuto di macchine e con notevoli sacrifici.

Dai lunghi tempi di preparazione dei vigneti e del terreno, alla costruzione dei muri a secco per i terrazzamenti, nella sua pellicola Olmi rende omaggio ad una viticoltura eroica, esempio di un rapporto positivo tra uomo e ambiente.

“A tutt’oggi – dichiara Gaetano Morella, vice presidente della Federazione di vignaioli – la viticoltura eroica e il recupero dei vigneti storici sono tra gli aspetti centrali nell’istanza sulla tutela del vigneto che FIVI sta portando avanti”.

“Nelle aree dove la viticoltura eroica è praticata – ha aggiunto Morella – i piccoli vigneti sotto i mille metri quadrati, esclusi dal censimento lanciato dal MIPAAF perché considerati per uso personale, sono un patrimonio enorme che va preservato e tutelato. Il pericolo è che vadano abbandonati o espiantati e che si perda l’ultima testimonianza di varietà genetiche e di pratiche di coltura ormai dismesse, ma importantissime per queste realtà”.

La proposta della FIVI è che venga invece fatta una mappatura di tali vigneti, indipendentemente dalla loro estensione che ne garantisca la sopravvivenza. Il teatro 10 di Cinecittà, per due giorni è stato il palcoscenico dove 200 Vignaioli Indipendenti che hanno fatto conoscere i loro vini e le loro storie al pubblico romano.

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