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Consumi in calo e ProWein 2025 in bilico: che aria tira in Germania?

Consumi in calo e ProWein 2025 in bilico le sfide del mercato tedesco editoriale winemag davide bortone
EDITORIALE – Il mercato vinicolo tedesco sta affrontando una fase di profonda trasformazione, caratterizzata da un calo nei consumi e da un cambiamento nelle abitudini di acquisto dei consumatori. Questa tendenza potrebbe influenzare significativamente – anzi, ulteriormente, negli anni a venire – l’attrattività di ProWein Düsseldorf 2025, fiera alle prese con evidenti sforzi per restare tra
più rilevanti del settore, a livello internazionale. All’estero, in primis in Italia, si inizia a guardare con occhi diversi in direzione Berlino, lasciandosi piuttosto affascinare dalle sirene parigine. Ma i guai, per Messe Düsseldorf, sono in primis quelli di casa. Secondo i dati del Deutsches Weininstitut (DWI), nel 2024 il consumo di vino in Germania è diminuito del 4%, con una contrazione del fatturato del 5%.

MERCATO DEL VINO IN CRISI IN GERMANIA

Le vendite di vini tedeschi hanno subito un calo del 5%, mentre il fatturato è sceso del 6%. Monika Reule, direttrice generale del DWI, attribuisce questa tendenza ai cambiamenti demografici, alla crescente attenzione al prezzo e alla mutata situazione economica. «Lo scorso anno – spiega – il 4% in meno delle famiglie ha acquistato vino, con un’attenzione particolare ai costi. La riduzione della spesa ha portato a un lieve calo dei prezzi medi al litro per la prima volta dal 2010, con una diminuzione di quattro centesimi. Tuttavia, i vini internazionali, con un prezzo medio di 3,72 euro al litro rispetto ai 4,47 euro dei vini tedeschi, hanno mantenuto un leggero vantaggio competitivo». https://www.winesofgermany.com/news-media/news/news/1423/wine-consumption-in-germany-declining-in-2024

Di conseguenza, la quota di mercato dei vini domestici è diminuita di un punto percentuale, scendendo al 41% in termini di volume di vendite e al 45% in termini di fatturato. Tra i vini esteri, quelli italiani hanno mantenuto la quota di mercato più alta con il 18%, seguiti dagli spagnoli (14%, -1 punto percentuale) e dai francesi (11%, +1 punto percentuale). Anche il consumo pro capite di vino ha subito una flessione, attestandosi a 22,2 litri annui (-0,3 litri rispetto al 2023). Il mercato totale del vino in Germania, tra agosto 2023 e luglio 2024, ha raggiunto 15,9 milioni di ettolitri, mentre quello degli spumanti si è fermato a 2,6 milioni di ettolitri, confermando una contrazione generalizzata.

TANTE INCOGNITE SU PROWEIN 2025

La crisi del mercato tedesco si riflette così anche sull’attrattività di ProWein 2025. Già nelle edizioni precedenti si erano registrati segnali di declino, con una riduzione del numero di espositori e visitatori. Secondo l’ultimo comunicato stampa della fiera, sono attesi circa 5.400 espositori da oltre 65 nazioni. Ma, a metà febbraio, il database online ne elencava solo circa 4000. A farlo notare è niente meno che l’agenzia di comunicazione, marketing e pr Wine+Partners, con sede a Vienna. Questo pone ProWein in una posizione di crescente competizione con Wine Paris, che nel febbraio 2025 ha ospitato quasi 5200 espositori, consolidando la sua rilevanza nel panorama internazionale.

Quel che è certo è che l’industria vinicola sta cambiando focus. Molti operatori trovano il format di ProWein sempre meno moderno, sostenibile ed economico. Tra le problematiche più evidenti ci sono i disagi nei trasporti (in particolare gli scioperi della Deutsche Bahn), l’aumento esponenziale dei prezzi degli hotel e la necessità di ripensare l’organizzazione generale dell’evento. Messe Düsseldorf sta cercando di rispondere a queste difficoltà con una piattaforma di prenotazione alberghiera dedicata. Dal punto di vista dei contenuti, ProWein sta cercando di reinventarsi con il nuovo motto “Discover the Taste of Tomorrow“, che prevede un restyling visivo e la riorganizzazione degli spazi espositivi. https://wine-partners.at/en/news/prowein-2025?utm_medium=email&utm_source=newsletter&utm_campaign=w+p&utm_content=beitrag+1

PROWEIN COME PIATTAFORMA DI FORMAZONE PROFESSIONALE?

Tra le novità, vi sono le aree Organic World” e “World of Zero“, dedicate rispettivamente ai vini biologici e a quelli a basso contenuto alcolico, in risposta ai trend emergenti del settore. Inoltre, verrà dato maggiore spazio agli abbinamenti cibo-vino, con workshop e dimostrazioni di cucina dal vivo. In un’ottica di lungo periodo, ProWein punta a diventare una piattaforma di formazione continua per i professionisti del settore. Attraverso i “ProWein Business Talks“, che hanno preso il via nell’ottobre 2024 con un focus sulla digitalizzazione dell’industria vinicola. Non solo.

Attraverso il forum “Shaping the Future of Wine“, la fiera vuole promuovere un dialogo costante tra gli operatori. Per la prima volta, nel 2025 verrà inoltre allestito un forum specifico dedicato ai temi di business. Questo sarà dunque un anno cruciale per capire se ProWein riuscirà a mantenere la sua posizione di leader nel panorama fieristico internazionale. Tra contrazione del mercato tedesco, concorrenza sempre più forte di Wine Paris e necessità di rinnovarsi per soddisfare le nuove esigenze dell’industria vinicola, il ripensamento strategico è un must.

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Calano i consumi di vino (fermo) in Germania

I consumi di vino pro capite in Germania sono calati tra il 2021 e il 2022. Nel periodo preso sotto esame (agosto 2021 – luglio 2022), i tedeschi hanno bevuto circa una bottiglia di vino in meno a testa, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che spiega anche il calo delle vendite e dei volumi dei vini italiani nella Gdo tedesca, certificato dall’Osservatorio del Vino Uiv-Vinitaly, con Chianti, Lambrusco, Montepulciano d’Abruzzo tra le denominazioni del Bel Paese più penalizzate.

Come riporta l’Istituto Tedesco del Vino (DWI), l’attuale analisi del consumo di vino mostra un volume di 19,9 litri di vino consumati pro capite in Germania negli ultimi 12 mesi. Rispetto all’anno precedente, ciò corrisponde a una diminuzione di 0,8 litri di vino (4%) per persona e per anno. Il consumo pro capite di vino spumante è rimasto costante nello stesso periodo, con un volume di 3,2 litri.

Oltre agli acquisti di vino al dettaglio (retail-Gdo), l’ultima l’analisi del consumo di vino pro capite in Germania comprende anche le vendite Horeca. Il calcolo si basa su 16,7 milioni di ettolitri di vino e 2,7 milioni di ettolitri di spumante consumati in Germania.

Convertito per la popolazione totale tedesca, che è cresciuta di quasi un milione di persone a 84,1 milioni di abitanti rispetto all’anno precedente, si ottiene un consumo di vino pro capite di 23,1 litri di vino e spumante all’anno. Secondo il DWI, le novità relative al consumo di vino in Germania possono essere attribuite al cambiamento demografico e ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori.

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Vendemmia 2022 in Germania «eccezionalmente precoce»

La vendemmia 2022 in Germania sarà «eccezionalmente precoce». Merito del meteo costantemente soleggiato, che ricorda la calda annata 2018. Secondo il German Wine Institute (DWI), le prospettive per un’annata 2022 di alta qualità sono comunque «molto promettenti».

«Questo spiega l’Istituto tedesco – perché gran parte dei vigneti hanno risposto bene all’estrema siccità. Le uve godono di buona salute e finora non si sono verificate grandi eventi atmosferici capaci di compromettere il raccolto».

Le varietà di uva a bacca rossa, in particolare, starebbero beneficiando del tempo soleggiato. Il che, sempre secondo le previsioni del DWI, farebbe «ben sperare in vini rossi corposi e ricchi di colore». Le varietà di uva a bacca bianca presenterebbero già «un ottimo corredo aromatico, unito a un’acidità moderata».

Si può ipotizzare che la vendemmia 2022 in Germania procederà abbastanza rapidamente – commenta il German Wine Institute -. Il contenuto di zucchero negli acini aumenterà rapidamente con il tempo soleggiato e molte varietà raggiungeranno la maturità vendemmiale nello stesso momento. La raccolta si concluderà con il Riesling, che dovrebbe essere pronto per la raccolta a metà settembre».

VENDEMMIA 2022 IN GERMANIA: SICCITÀ, SFIDA IMPORTANTE

Tuttavia, la siccità rappresenta una grande sfida per i viticoltori della Germania. Le condizioni delle viti, come in altre zone del mondo, sono estremamente eterogenee all’interno delle regioni vinicole tedesche.

Mentre i vigneti più vecchi godono al momento di un buono stato di vigoria produttiva, grazie al loro sistema di radici profonde, le viti più giovani soffrono in modo significativo per la mancanza d’acqua.

«Un fenomeno – precisa l’Istituto – che si verifica soprattutto su terreni leggeri, che non sono in grado di trattenere molta acqua. Anche la maturazione dell’uva è molto più lenta. Le piante giovani vengono irrigate dove possibile. Nei vigneti molto stressati è addirittura necessario rimuovere i grappoli d’uva per proteggere le viti o, per lo meno, per mantenerle in vita».

Un altro effetto della siccità è riscontrabile dalla grandezza degli acini, che rimangono relativamente piccoli. «Questo – conclude il German Wine Institute – ci fa prevedere rese piuttosto moderate, nonostante i grappoli siano complessivamente buoni». Le piogge moderate delle prossime settimane potrebbero avere un effetto positivo sulla vendemmia 2022 in Germania.

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Germania scelta per il 10° Simposio dell’Institute of Masters of Wine

Sarà la Germania ad ospitare il 10° Simposio internazionale dell’Institute of Masters of Wine. L’appuntamento è a Wiesbaden nel 2023. Quattro giorni, dal 29 giugno al 2 luglio, in cui il Deutsches Weinstitut (Dwi), farà gli onori di casa nella città dello stato federale di Hessen.

Il Dwi collaborerà con le 13 regioni vinicole e il Verband Deutscher Prädikatsweingüter (Vdp) per accogliere gli ospiti. Il Simposio è l’evento di punta dell’Institute of Masters of Wine, che in Germania conta 10 rappresentanti. Ci sono anche loro tra i sostenitori della candidatura di Wiesbaden per l’evento del 2023.

«Siamo entusiasti di accogliere gli ospiti internazionali dell’Imw in Germania – commenta Monika Reule, direttore generale del Deutsches Weinstitut – e di far loro conoscere il carattere unico, la qualità e la diversità dei vini tedeschi e la bellezza delle regioni vinicole. Gli ospiti sperimenteranno gli spettacolari terroir e i luoghi turistici della Germania. Saranno testimoni del dinamico progresso del business del vino in Germania, che rende il nostro paese uno dei più avanzati».

«Non potrei essere più felice per questa fantastica scelta per il prossimo simposio dell’Imw – aggiunge il presidente dell’Institute of Masters of Wine, Neil Hadley -. Ho piena fiducia che questa veneratissima nazione vinicola, con tutta la sua storia e i suoi meravigliosi vini pregiati, sarà il luogo perfetto per un simposio di livello mondiale che affronterà le principali questioni e tendenze del commercio globale del vino nel 2023».

Il simposio dell’Institute of Masters of Wine si svolge solitamente ogni quattro anni. Il precedente si è tenuto in Spagna, nel 2018. Il Simposio del 2022, inizialmente previsto ad Adelaide, in Australia, ha dovuto essere rinviato a causa della pandemia Covid-19.

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Vendemmia 2021 in Germania: produzione in calo ma di buona qualità

Prime stime per la vendemmia 2021 in Germania. L’Istituto tedesco del vino (Deutsche WeinInstitutDwi) parla di produzione in leggero calo rispetto al 2020, ma di buona qualità. Nelle 13 regioni vinicole tedesche sono stati prodotti 8,7 milioni di ettolitri di vino. Un dato che si discosta di poco dalla media nazionale.

«I viticoltori – spiega l’amministratore delegato di Dwi Monika Reule – hanno dato il massimo quest’anno e hanno affrontato bene le grandi sfide che si sono presentate, in particolare le abbondanti precipitazioni. Dopo le estese misure di protezione delle piante durante l’estate, l’elevato carico di lavoro nei vigneti è continuato fino alla vendemmia, che è iniziata relativamente tardi».

«Per ottenere uve sane – continua la rappresentante del Dwi – è stato fatto molto lavoro di preselezione a mano ed è stata necessaria molta pazienza per permettere alle uve di maturare il più a lungo possibile. Per le varietà a maturazione più tardiva come il Riesling, la vendemmia è durata fino alla fine di ottobre e continuerà fino a novembre, in alcune cantine».

GERMANIA, DALLA VENDEMMIA 2021 VINI FRUTTATI E BEVERINI

La vendemmia posticipata ha avvantaggiato gli aromi delle uve, che hanno potuto svilupparsi durante le calde giornate autunnali e le notti fresche. «I vini 2021 – commenta ancora l’Istituto tedesco – sono corrispondentemente ricchi di frutta. Sono anche molto più magri rispetto alle ultime annate, molto calde. E hanno un’acidità fresca e vivace».

Le differenze regionali sono ampie, in termini di resa. A seconda delle condizioni microclimatiche e del successo delle misure fitosanitarie, le quantità di raccolto all’interno delle singole regioni variano da “estremamente basse” a “straordinariamente buone”.

«Le differenze di resa – spiega il Dwi – sono relativamente alte tra regione e regione in occasione della vendemmia 2021 in Germania. Sul Medio Reno e in Franconia, per esempio, si prevedono rese molto buone, che sono rispettivamente circa un terzo e il dodici per cento sopra la media a lungo termine»,

A Baden, invece, le gelate tardive hanno causato grandi perdite di resa, soprattutto nel sud della regione. Ci si aspetta una diminuzione del 20% per la regione, rispetto alla media degli ultimi dieci anni. Rese ridotte del quindici e dieci per cento anche in Saale-Unstrut e Nahe.

L’AHR CONFORTATA DALLE BUONE RESE

Buone rese nell’Ahr, regione colpita da un vero e proprio alluvione che ha distrutto cantine e abitazioni. I produttori possono contare su una produzione di circa 39 mila ettolitri, anche grazie alla grande disponibilità e solidarietà di innumerevoli volontari che hanno contribuito alla vendemmia 2021.

Soddisfazione anche tra viticoltori del Württemberg, forti di una resa media che, nonostante le gelate e la grandine, è «nettamente superiore alla vendemmia eccezionalmente esigua del 2020». Nelle altre regioni viticole tedesche, le rese dovrebbero essere in linea con le rese medie.

«In vista di una produzione di vino in Europa che dovrebbe assestarsi su 171 milioni di ettolitri nel 2021 (- 13% rispetto al 2020) – conclude il Dwi – i produttori di vino tedeschi si vedono in una posizione di partenza relativamente buona sul mercato nazionale e internazionale del vino, a fronte dei dati della vendemmia 2021».

STIME VENDEMMIA 2021 AL 27 OTTOBRE
2021 2021 2021
Wine Region Average yield
2011-2020
Estimated grape
harvest quantity
Change compared
to 10-yr average
Change compared
to previous year
hl hl % %
Ahr        38.000       39.000            2            24
Mittelrhein        28.000       36.000          30            35
Mosel      743.000     781.000            5           – 6
Nahe      321.000     288.000       – 10         – 10
Rheinhessen   2.497.000  2.590.000            4              1
Pfalz   2.209.000  2.230.000            1           – 3
Rheingau      212.000     220.000            3           – 4
Hess. Bergstraße        30.000       32.000            5           – 8
Franken      428.000     480.000          12           79
Württemberg      995.000  1.000.000            1           34
Baden   1.222.000     977.000       – 20        – 11
Saale-Unstrut        44.000       38.000       – 15           27
Sachsen        23.000       22.000         – 2             5
Germany   8.865.000  8.733.000         – 2             3

(Fonte dati: DeStatis, DWV-Estimate)

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Vacanze 2020 in vigna: la Germania s’inventa la mappa delle cantine camper friendly

[Weingut Gehring Nierstein]
Vacanze 2020? Dove, se non in vigna? L’idea arriva dalla Germania. Il German Wine Institute (Dwi) ha pensato di mettere a punto una mappa delle cantine camper friendly, ovvero che hanno la possibilità di ospitare i camper. Un progetto che interessa tutte e 13 le regioni vinicole tedesche, senza eccezioni.

Secondo un primo sondaggio effettuato del German Wine Institute tra i produttori di vino tedeschi, sono 35 le cantine già in grado di offrire ai viaggiatori almeno una piazzola per camper. “Pensiamo che ci siano molte più aziende che offrono questo servizio, ma non tutti hanno partecipato al nostro sondaggio”, ammette Frank Schulz dal quartier generale di Wines of Germany.

Per un numero minimo di tre piazzole, alle cantine basterà richiedere un “permesso di costruzione” alle autorità tedesche per realizzare un’area di sosta per camper, realizzabile già in vista delle vacanze 2020.

Generalmente viene garantita una connessione elettrica e idrica. Una soluzione che, grazie all’iniziativa del Dwi, è destinata a diventare sempre più popolare in Germania. Non solo tra i winelovers tedeschi.

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I tedeschi si bevono la Germania: vendite di vino locale in crescita nel 2020

Nel primo trimestre del 2020, i tedeschi si sono sempre più affidati ai vini prodotti in Germania. Le vendite di vini tedeschi sono aumentate del 4% e il fatturato del 2% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Lo rivela un’indagine dell’istituto Nielsen, commissionato dal German Wine Institute (Dwi) per monitorare i consumi di vino in Germania.

Le restrizioni legate a Coronavirus, nel solo mese di marzo, hanno contribuito a un aumento di circa il 9,5% in in volume e valore, rispetto allo scorso anno. Il prezzo medio dei vini stranieri è risultato di 3,48 euro al litro, con una flessione dell’1% rispetto allo stesso trimestre del 2019. La cifra sale a 3,64 euro al litro per i vini delle regioni tedesche, in questo caso in flessione del 2%.

L’indagine trimestrale sull’industria vinicola tedesca, condotta dall’Università Geisenheim su un campione di 844 aziende di varie dimensioni, ha dimostrato che durante il lockdown da Coronavirus le vendite di vino sono passate dall’Horeca alla Grande distribuzione organizzata (Gdo).

Rispetto all’anno precedente, le cantine che operano al di fuori del circuito dei supermercati hanno perso il 50% delle vendite nella ristorazione e il 23% nel sistema delle enoteche. La portata globale della crisi ha condizionato anche le esportazioni di vino, diminuite del 33% in Germania.

Al contempo, le vendite online sono balzate al +42%, pur compensando solo una piccola parte delle perdite.

“A causa delle continue restrizioni alla vita pubblica di aprile e maggio – evidenzia il German Wine Institute – si prevede che le cantine e le cooperative subiranno perdite significativamente più elevate, mentre i produttori più grandi dovrebbero continuare a beneficiare della crescita nella Grande distribuzione”.

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Prowein, Vinitaly, vino tedesco: 10 domande a Monika Reule (German Wine Institute)

Nessun giro di parole, nessuna risposta di circostanza. Monika Reule, Managing Director del Deutsches Weininstitut (DWI – German Wine Institute), l’organizzazione che si occupa della comunicazione e del marketing dell’industria del vino in Germania, risponde alle 10 domande di WineMag.it e disegna i contorni di una Prowein Trade Fair 2020 sfumata al 2021. Reule non sfugge neppure a un commento sulla scelta di Veronafiere di posticipare Vinitaly a giugno: “È destinato ad essere cancellato – sostiene – alla luce degli sviluppi dell’emergenza Coronavirus Covid-19“.

Dalle risposte, sincere e schiette, emerge tuttavia il peso differente che le due “Fiere” del vino hanno nei rispettivi Paesi. Sbagliato, dunque, considerare il “modello tedesco” (rinvio al 2021) come un esempio assoluto, specie dal punto di vista etico. ProWein, per la Germania, non vale quanto Vinitaly per l’Italia.

Lo dicono i numeri di un comparto, quello del vino, che nel Bel paese vale circa 11 miliardi di euro, ovvero l’8% circa dell’intero segmento Food&Beverage. Sono circa 2 mila le imprese attive, capaci di generare 6,4 miliardi di export. I tedeschi si fermano a poco più di 300 milioni di euro, cifra record assoluta stilata nel 2019. Di seguito l’intervista integrale, disponibile anche in lingua inglese.

  • Monika Reule, può chiarire ai lettori italiani qual è lo scopo del Deutsches Weininstitut (DWI)?

Il Deutsches Weininstitut (DWI), o German Wine Institute, è l’organizzazione di comunicazione e marketing dell’industria vinicola tedesca, responsabile della promozione generica della qualità e delle vendite del vino tedesco sul territorio nazionale e all’estero.

In primo luogo, si tratta di relazioni con la stampa e pubbliche relazioni; realizzazione di campagne informative, compresi eventi dedicati; partecipazione a fiere nazionali e internazionali, nonché organizzazione di presentazioni ed eventi enologici in tutto il mondo, in collaborazione con produttori di vino tedeschi.

Inoltre, l’Istituto tedesco del vino fornisce regolarmente servizi di informazione e pubblica opuscoli informativi, pubblicazioni e materiale promozionale; conduce programmi di formazione e seminari, in particolare per l’industria del vino e dell’ospitalità, nonché ricerche di mercato.

DWI fornisce inoltre consulenza all’industria vinicola su questioni relative alla promozione delle vendite nazionali e internazionali. Oltre alla sede dell’istituto a Bodenheim, ci sono uffici “Wines of Germany” in 14 importanti mercati esteri per le esportazioni di vino.

  • Quali sono le dimensioni del settore vitivinicolo tedesco?

La Germania ha 13 regioni viticole con una superficie totale di vigneto di 103.079 ettari (2019). Due terzi dei vigneti sono coltivati ​​a varietà di vino bianco (68.911 ha). Il Riesling è la più importante varietà di vino bianco tedesco (24000 ha).

Circa il 40 percento di tutti i Riesling nel mondo proviene dalla Germania. In termini di vino rosso, il Pinot Nero (Spätburgunder) è la varietà più importante. Con una superficie di 11.700 ettari, la Germania è il terzo produttore di Pinot Nero al mondo. La media decennale della vendemmia in Germania è di 8,8 milioni di ettolitri.

Tutte le 13 regioni viticole tedesche sono classificate come Denominazione di Origine Protetta (Dop). Una media dell’88% di tutti i vini tedeschi soddisfa lo standard di qualità Dop. L’anno scorso i vini Dop hanno raggiunto una produzione di 7,6 milioni di ettolitri in totale. Sono generalmente etichettati come “Qualitätswein” (vino di qualità) o “Prädikatswein” (“Spätlese” o “Auslese”).

Tutti i vini Dop subiscono analisi annuali di controllo qualità. La quota rimanente è commercializzata come vino a Indicazione geografica protetta (Pdi) etichettata anche come “Landwein”, o come “vino tedesco”, senza alcuna indicazione geografica. In media un milione di ettolitri di vini tedeschi sono stati esportati negli ultimi cinque anni.

Nel 2019 il valore totale delle esportazioni è stato di 305 milioni di euro. Gli Stati Uniti sono il più importante mercato di esportazione del vino in Germania: nel 2019, l’obiettivo delle esportazioni di vino tedesco negli Usa era di 65 milioni di euro, pari al 22%.

Al numero due la Norvegia (26 milioni di euro) seguita da Regno Unito e Paesi Bassi (25 milioni di euro ciascuno). Il valore delle esportazioni di vino verso il quinto mercato di esportazione più importante della Germania, la Cina, è di 17 milioni di euro.

  • Quanto vale il giro d’affari del vino, in Germania?

Il mercato del vino tedesco ha un volume totale di 19,5 milioni di ettolitri, suddiviso in 16,7 milioni di ettolitri e 2,8 milioni di hl di vino frizzante. Il consumo pro capite di vino è di 20,1 litri, più 3,3 litri di vino spumante. La Germania è il più grande mercato di consumo di vino spumante al mondo.

Per quanto riguarda la produzione e il consumo di vino tedeschi, la Germania non può produrre abbastanza vino per il mercato interno. L’anno scorso i vini tedeschi avevano una quota di mercato del 45% degli acquisti totali di vino.

Tra i fornitori internazionali, i vini italiani risultano molto richiesti, con una quota di mercato del 16%, seguiti da quelli francesi, con il 12%, e da quelli provenienti dalla Spagna, con il 9%.

A causa di tale situazione di mercato, la Germania è il più grande Paese importatore di vino al mondo e il mercato del vino tedesco è molto competitivo. L’anno scorso sono stati importati 14,6 milioni di hl, per un valore di 2,5 miliardi di euro. I vini italiani hanno la quota maggiore con 5,55 milioni di hl, per un valore di 925 milioni di euro.

  • ProWein rinviato al 2021: quali conseguenze dal punto di vista economico, secondo il Deutsches Weininstitut?

Oggi è ancora troppo presto per stimare le conseguenze economiche del rinvio di ProWein per le aziende vinicole tedesche. Con il rinvio della fiera al 2021, quest’anno manca un’importante piattaforma nazionale e internazionale per il settore vitivinicolo tedesco sui mercati nazionali ed esteri.

In alternativa, molti produttori inviano campioni dei loro nuovi vini ai loro clienti per posta, o presentano i loro vini tramite videoconferenze. Numerosi visitatori, soprattutto dall’Europa, hanno anche preso appuntamenti con i nostri produttori di vino nelle cantine, perché i voli per la Germania erano stati ormai prenotati.

  • Cosa significa ProWein per il Deutsches Weininstitut?

Il German Wine Institute è lo sponsor concettuale della fiera ProWein e sosteniamo appieno la decisione del suo rinvio. ProWein è la fiera del vino più importante del mondo. La consideriamo una piattaforma ideale per informare rivenditori, acquirenti e sommelier internazionali sulle tendenze e le innovazioni attuali delle regioni vinicole tedesche. Quest’anno, per esempio, abbiamo voluto attirare l’attenzione del pubblico commerciale tedesco e internazionale sui vini rosati e biologici delle regioni vinicole tedesche.

  • Pensa che il “business del vino” tedesco e quello italiano possano essere messi a confronto?

No, penso che le differenze siano troppo grandi. L’Italia produce molto più vino della Germania ed è il più maggiore produttore di vino al mondo. La Germania contribuisce solo all’1,4% alla produzione mondiale di vino.

  • Cosa pensa della decisione di Vinitaly (Veronafiere) di rinviare la fiera a giugno?

Non credo che il rinvio sarà confermato, alla luce degli sviluppi più recenti (dell’emergenza Coronavirus Covid-19, ndr) in Italia. Ma spetta agli organizzatori di Vinitaly decidere su questo. Durante la discussione su un possibile rinvio della fiera ProWein, il business del vino tedesco non ha sostenuto affatto questa opzione.

  • Quale pensa possa essere la risposta dei buyer tedeschi per Vinitaly a giugno?

Non abbiamo alcuna informazione al riguardo.

  • Quali sono i “punti chiave” per i produttori di vino tedeschi, nel 2020 e nei prossimi anni?

A causa dei cambiamenti climatici e delle temperature in aumento, è importante che i produttori di vino tedeschi mantengano la leggerezza e la freschezza come caratteristiche distintive dei loro vini bianchi, perché i consumatori preferiscono questo tipo di vino. Inoltre, le condizioni meteorologiche estreme sfidano il business del vino tedesco.

Secondo i dati in possesso del Deutsches Weininstitut, gli esportatori tedeschi di vino prevedono quest’anno una maggiore concorrenza sui mercati internazionali del vino, in particolare in considerazione delle tariffe commerciali statunitensi del 25% sui vini tedeschi, dell’impatto della Brexit e delle incertezze presentate dal Coronavirus.

  • Esiste un nuovo “stile” o una “nuova tendenza” rilevante nella produzione vinicola tedesca?

I vini delle regioni tedesche vengono sempre più offerti in stili “secchi”. La quota di vini secchi “Qualitätswein” e “Prädikat” è arrivata al 48% nel 2018. Nel 2000, solo un terzo dei vini è stato imbottigliato in questo stile. D’altro canto, la percentuale di vini medio-secchi al 21% è rimasta sostanzialmente invariata per quasi 20 anni.

Lo stile e l’immagine del vino rosato tedesco sono cambiati significativamente negli ultimi anni. Oggi, l’attuale generazione dei nostri rosati convince con molta più frutta e carattere. Inoltre, sono sempre più posizionati nel segmento “premium”. Oltre a ciò, non sono più semplicemente percepiti come puri vini estivi.

Sono invece apprezzati durante tutto l’anno, in tutte le fasce demografiche dei consumatori. Negli ultimi anni, il 10% di tutti i vini acquistati in Germania erano rosati. Infine, la produzione tedesca “Sekt” ha registrato un notevole aumento della qualità negli ultimi anni.

I nostri “Sekts” sono spesso sottovalutati, sebbene possano competere con gli spumanti internazionali. Una specialità è il nostro “Winzersekt” (“Winegrower’s Sekt”) ottenuto da uve vinificate col metodo tradizionale. Con 9 milioni di litri, detengono una quota del 3% del consumo totale tedesco di Sekt di circa 275 milioni di litri.

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