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Trafficante di droga e collezionista di vini pregiati: in cantina 9 mila bottiglie top

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Trafficante di droga e collezionista di vini pregiati in cantina 9 mila bottiglie top
Novemila bottiglie di vino pregiato
, per un valore stimato di circa 1 milione mezzo di euro. È quanto hanno sequestrato gli uomini della Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, a uno dei malviventi accusati a vario titolo di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, riciclaggio, esercizio abusivo del credito e frode fiscale. Un’indagine iniziata nell’ottobre 2023, che ha condotto le Fiamme Gialle all’esecuzione di 46 ordinanze di custodia cautelare e al sequestro di beni, aziende e disponibilità finanziarie per oltre 129 milioni di euro a carico di un gruppo di italiani, spagnoli e cinesi.

LA CANTINA DEL TRAFFICANTE: 9 MILA BOTTIGLIE PREGIATE

Nella mattinata odierna gli sviluppi di uno dei filoni dell’inchiesta, che ha visto coinvolta una delle persone rimaste a piede libero. L’uomo, residente in provincia di Bergamo, ha insospettito le forze dell’ordine per via del tenore di vita troppo elevato rispetto ai redditi dichiarati. A seguito di mirati accertamenti patrimoniali, la Guardia di Finanza ha scoperto e sequestrato la collezione di oltre 9 mila bottiglie di vino pregiato (di cui la più costosa è risultata avere un prezzo di listino di 15 mila euro), oltre ad ulteriori disponibilità finanziarie su diversi conti correnti bancari riconducibili all’indagato ed ad un’immobile in provincia di Bergamo del valore di circa 200 mila euro.

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Cantina La Versa: Giv non partecipa all’asta. Cavit in pole su Pirovano

Fuori uno. Gruppo Italiano Vini (Giv) non parteciperà all’asta per l’acquisizione della cantina pavese La Versa. Lo assicura in una nota inviata a vinialsupermercato.it la Spa veronese di Calmasino, mediante la portavoce Tiziana Mori. Tra le domande che dovranno pervenire al curatore fallimentare Luigi Spagnolo entro le ore 17 di venerdì 25 novembre, non ci sarà dunque quella della prima azienda vitivinicola italiana, già titolare di 15 cantine sparse per il Belpaese e implicata in importanti “partecipazioni strategiche” a livello mondiale, dagli Usa al Regno Unito, passando per Francia, Germania e Belgio.

A meno di sorprese dell’ultima ora, si riducono a due i potenziali acquirenti della cantina di Santa Maria della Versa. Con Cavit, Cantina Viticoltori del Trentino, che secondo i ben informati sarebbe in vantaggio su Cantine Pirovano, Srl di Calco (Lecco) già proprietaria dal 1997 di Tenuta Bentivoglio a Santa Giulietta, al confine tra Broni e Casteggio. La base d’asta è di 5,6 milioni di euro – oltre imposte di legge – e comprende il marchio, gli immobili e le attrezzature de La Versa Viticoltori dal 1905 Spa, ad eccezione del Wine Point Montescano. Interessate all’acquisto risultano anche due cooperative locali: la Cantina sociale di Canneto Pavese e Terre d’Oltrepò, coop nata dalla fusione delle cantine di Broni e Casteggio, a sua volta già sconvolta da uno scandalo.

IL FALLIMENTO DE LA VERSA
Da possibile salvatore, a cui era stato affidato il rilancio della cantina La Versa, alle accuse di “frode e autoriciclaggio basato su fatture relative a operazioni inesistenti”. Questa la parabola discendente che vede come protagonista Abele Lanzanova, amministratore delegato de La Versa Spa, finito in manette il 21 luglio scorso.

Il giorno successivo, anche la figlia dell’ad, Elena Lanzanova, è stata arrestata dalla Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pavia. Nella sua abitazione sono stati rinvenuti 7 chilogrammi di marijuana. I militari stavano cercando possibili intrecci della donna con le attività illecite del padre, quando hanno scoperto la droga all’interno della sua abitazione di Urago D’Oglio, in provincia di Brescia.

Abele Lanzanova, secondo quanto riportano le forze dell’ordine, “si sarebbe appropriato di ingenti somme sottraendole alle scarse risorse finanziarie della Cantina, peraltro già interessata da procedimenti prefallimentari”. L’ad bresciano avrebbe riciclato denaro per alzare il capitale della cantina, trasferendolo sui conti correnti de La Versa Financial International Spa.

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Pavia, Cantina La Versa: vino, fatture false e droga. Il declino della famiglia Lanzanova

Avrebbe messo in piedi “un articolato meccanismo di frode e autoriciclaggio basato su fatture relative a operazioni inesistenti”. Con questa accusa è stato arrestato Abele Lanzanova, amministratore delegato de La Versa Spa, cantina attiva a Santa Maria della Versa (Pavia) dal 1905.

Le manette sono scattate giovedì 21. E venerdì anche la figlia dell’ad Lanzanova, Elena, è stata arrestata dalla Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pavia. Nella sua abitazione sono stati rinvenuti 7 chilogrammi di marijuana. Le Fiamme Gialle proseguono l’indagine in Lombardia e, nelle ultime ore, anche in Emilia Romagna.

I militari stavano ricercando possibili legami tra Elena Lanzanova con le attività illecite del padre, quando hanno scoperto la droga a Urago D’Oglio, in provincia di Brescia, dove abita la donna. La Procura di Brescia ha convalidato l’arresto e fissato il processo per il prossimo 28 settembre. Gravi le accuse mosse ai due famigliari.

Abele Lanzanova, secondo quanto riportano le forze dell’ordine, “si sarebbe appropriato di ingenti somme sottraendole alle scarse risorse finanziarie della Cantina, peraltro già interessata da procedimenti prefallimentari”. Il colonnello Cesare Marangoni e i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Pavia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Abele Lanzanova.

Quattro le persone indagate, oltre all’amministratore delegato. Due le richieste di fallimento presentate dalla Cantina La Versa Spa di via Crispi 15, Santa Maria della Versa, dinnanzi alla Procura della Repubblica di Pavia su istanza di due gruppi di soci e fornitori. Abele Lanzanova, in particolare, avrebbe riciclato denaro per alzare il capitale della Cantina, trasferendolo sui conti correnti de La Versa Financial International Spa.

“Abbiamo cominciato un percorso di rinnovo e di rilancio del marchio e dell’azienda La Versa – si può leggere anacronisticamente sul sito web della Cantina di Santa Maria della Versa -. Presto potrete fruire di tutto il mondo La Versa, vi ringraziamo per la pazienza e per il sostegno”.

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