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Rossese di Dolceacqua Superiore Doc 2014 Posau, Maccario Dringenberg

Esistono due Doc in Liguria che prevedono l’utilizzo del Rossese. Quella della Riviera Ligure di Ponente con menzione del vitigno e quella ufficiale, oggi sotto la nostra lente di ingrandimento di Dolceacqua.

Quest’ultimo,  borgo medioevale famoso soprattutto per il suo ponte romano a schiena d’asino definito un “gioiello di leggerezza” da Monet che ne dipinse ben quattro tele è uno dei 14 comuni situati lungo la Valle di Nervia e la Valle di Crosia dove si produce questo rosso per certi versi contraddittorio: austero e generoso al tempo stesso.

LA DEGUSTAZIONE
Rosso rubino intenso con riflessi che tendono al granato sull’unghia. Così si presenta il Rossese di Dolceacqua Superiore “Posaù” prodotto da Maccario Dringeberg.

Un ottimo biglietto da visita il colore che già ci fa immaginare piacevoli sensazioni olfattive. Ed infatti il Posaù non delude quando mettiamo il naso nel bicchiere. Elegante e fine, ma allo tempo stesso deciso, ricco di sentori fruttati, frutti rossi in primis, accompagnati da un tipico sentore di macchia mediterranea. Sul fondo si percepiscono note speziate appena accennate e assai piacevoli che suggeriscono come il Posaù avrebbe potuto riposare ancora qualche tempo in cantina.

In bocca è equilibrato e rotondo, ritroviamo tutti i profumi sentiti al naso seppur in forma più lieve. I tannini, presenti ma non invasivi, aiutano a sottolineare la morbidezza e la sapidità del vino. Il finale non molto persistente è dotato di una buona freschezza che invoglia alla beva.

LA VINIFICAZIONE
Ottenuto vinificando solo uve Rossese con l’utilizzo di lieviti indigeni, macerazione lenta a temperatura controllata, ed affinato 12 mesi in acciaio il “Posaù” è quello che si dice un cru. Un vigneto di poco più di un ettaro le cui viti arrivano anche a 60 anni d’età posto nel cuore della DOC Rossese di Dolceacqua su terreno marno-sabbioso i cui pendii proibitivi ben si addicono alla definizione “viticultura eroica” spesso utilizzata per definire l’enologia ligure.

Realtà storica del ponente ligure la cantina Maccario Dringenberg ha fatto della territorialità la propria bandiera, territorialità che ritroviamo tanto nella scelta di vinificare i propri prodotti per singoli cru (o singola vigna), Posaù, Curli, Luvaira, Brae, quanto nella scelta del sistema d’allevamento tradizionale ad alberello e nel lavoro manuale in vigna. Scelte di passione e di sacrificio per coltivare questo territorio capace di dare molto ma tutt’altro che facile.

Il risultato di questo amore per il proprio lavoro e la propria terra lo abbiamo qui, nel bicchiere, pronto per essere scoperto ed assaporato, magari accompagnato da un buon piatto. Suggerimenti? Carni bianche oppure un buon primo piatto di carne.

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Vini al supermercato

Rossese di Dolceacqua Doc 2012, Cooperativa F. Riviera dei Fiori Dolceacqua

(3 / 5)E’ la volta di un vino Doc rosso ligure. Vino il cui disciplinare è stato il primo ad essere approvato in Liguria nel lontano 1972, ma che vanta origini ben più remote, addirittura ai tempi di Papa III il Farnese e Napolene.

A finire oggi sotto la nostra lente di ingrandimento il Rossese di Dolceacqua Doc, prodotto dalla Cooperativa Riviera dei Fiori in provincia di Imperia dall’omonimo vitigno. Di “remota” origine, per la tipologia di vino, anche l’annata sullo scaffale del supermercato. La vendemmia è la 2012.

Un rischio, considerato che il Rossese di Dolceacqua Doc è un vino da consumare nel giro di due o tre anni . In annate favorevoli può essere più longevo. L’annata 2012 è da considerarsi positiva, ma non vi nascondiamo un po’ di timore già dall’estrazione del tappo  di sughero, che risulta leggermente secco, ma non particolarmente problematico.

LA DEGUSTAZIONE
Versato nel calice, il Rossese di Dolceacqua Doc 2012 prodotto dalla Cooperativa Riviera dei Fiori, mostra subito di essere un vino “adulto”, con il suo colore tipicamente granato. Si presenta comunque limpido e senza sedimenti. Molto trasparente ha una bella luminosità.

All’esame olfattivo è complesso: note di frutta cotta alternate a sentori di erbe officinali,  con prevalenza di rabarbaro. Il gusto è secco, caldo per alcolicità data la sua gradazione di 13% di alcol in volumet. Colpisce per la grande acidità tipica peraltro di questo vino,  ma delude un po’ sul corpo leggemente debole.

Per nulla tannico, ha un retrogusto  amarognolo con finale sufficientemente persistente, tutto giocato sulle note delle erbe officinali. Una bevuta particolare e non “piaciona”, una bottiglia nella sua fase calante e difficilmente di gusto “popolare”.

Certamente più apprezzabile in annata o in gioventù. Il suo prezzo è in linea alla tipologia di prodotto che si assesta su questa fascia prezzo. Il Rossese di Dolceacqua Doc generalmente è destinato a soddisfare il mercato locale. Raramente si trova fuori regione.

Si abbina a carni bianche, primi piatti conditi con ragù di care, formaggi di buona stagionatura a pasta semidura non piccanti. Da provare da giovane, in estate e d’annata con piatti a base di pesce alla temperatura di 14 gradi. Diversamente va servito intorno ai 18 gradi, va aperto qualche ora prima.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Rossese, provenienti da vigneti siti su territorio pedemontano che va dai 300 ai 600 m. s.l.m delle valli Nervia e Verbone, caratterizzate da terreni prevalentemente argillo-sabbiosi ricchi di scheletro, con poco calcare e pH tra il subalcalino e l’acido. Le vigne sono generalmente allevate con il tradizionale sistema ad alberello, con uno sperone per branca.

A causa della morfologia del territorio, tutte le operazioni colturali vengono effettuate a mano. Anche la vendemmia è manuale e le uve, conferite dai soci subito dopo la raccolta, vengono pigiate in modo soffice al loro arrivo in cantina.

La fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata di 28 gradi con l’ausilio di lieviti selezionati. La macerazione si protrae per circa sei giorni con frequenti rimontaggi e delestage per ottimizzare estrazione di corpo e colore. Dopo la fermentazione malolattica il vino viene imbottigliato quando ritenuto pronto.

La Cooperativa Riviera dei Fiori scarl nasce nel 1978 per riunire i produttori di vino Rossese di Dolceacqua sparsi sul territorio.  Dopo pochi anni, grazie all’impegno dei viticoltori, la produzione di Rossese di Dolceacqua ha avuto uno slancio qualitativo notevole, ottenendo riconoscimenti importanti nel settore enologico.

Prezzo: 9,90 euro
Acquistato presso Coop

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