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Aldi lancia Zerozecco: un po’ “Prosecco” e un po’ “alcohol free sparkling”


Zerozecco“: un po’ “Prosecco” (pardon, ProZecco) e un po’ “alcohol free sparkling white“. Non passa inosservata la novità nell’assortimento dei vini di Aldi. Il nome di fantasia scelto dall’insegna tedesca rinforza il concetto di “ingresso in gamba tesa” del discount nel mondo dei vini e spumanti “No-low alcohol”, in Italia. “Zerozecco” costa meno di un terzo dello spumante senz’alcol in vendita nei supermercati Esselunga, ovvero il “Virgola Zero” Alcohol Free Sparkling del brand Dr. Fischer, salito nel 2024 a 11,50 euro rispetto ai 10,90 euro con cui aveva fatto il suo esordio sugli scaffali del retailer milanese, nell’estate 2022.

ZEROZECCO RICHIAMA LA DOC PROSECCO?

La mossa di Aldi è significativa sotto diversi aspetti. In primis colpisce per il sostanziale “sprezzo” nei confronti della Doc veneto-friulana, il Prosecco per l’appunto, richiamato in maniera piuttosto netta dal nome di fantasia “Zerozecco”, così come avviene nel mondo con altri prodotti da catalogare nel mare magnum del cosiddetto italian sounding. Va detto che, ad oggi, non risultano azioni legali o diffide del Consorzio a tutela della denominazione nei confronti dell’utilizzo di un simile nome di fantasia, come dimostra il cospicuo stock della referenza in diversi punti vendita Aldi.

Lo scaffale è ben rifornito e l’etichetta è presente a banco nella zona riservata ai vini più “pregiati” dell’assortimento, adagiati in eleganti cassette di legno. Nulla, insomma, fa pensare a un’avvenuto o pronosticabile ritiro preventivo del prodotto, dettato dal potenziale nervosismo del “Sistema Prosecco” nei confronti dell’insegna tedesca, messo nero su bianco per vie legali. In sintesi, tutto tace dalle parte di Treviso. E Aldi vende la sua etichetta.

IL PREZZO DI ZEROZECCO, ALCOHOL FREE SPARKLING WHITE DI ALDI

Altro elemento che salta all’occhio è il prezzo di sell-out di “Zerozecco”, decisamente aggressivo se si pensa che 3,49 euro è il prezzo pieno ma, all’inizio di aprile 2024, l’alcohol free sparkling white in questione era a volantino ad appena 2 euro (42% di sconto). Un posizionamento ben diverso da quello dello spumante senz’alcol proposto da Dr. Fischer Group in Esselunga (vino su cui c’è lo zampino del produttore altoatesino Martin Foradori – Hofstätter), prodotto con uve Riesling della Mosella. Si cominciano dunque a intravedere le prime schermaglie di una guerra al ribasso sulla categoria dei dealcolati, per lo meno nella grande distribuzione organizzata.

Come si orienteranno le altre insegne? Lo vedremo. Interessante, poi, anche il confronto dell’etichetta nutrizionale dei due “spumanti senz’alcol”. Zerozecco sparkling white è più “calorico” di “Virgola Zero” alcohol free sparkling: 25 kcal contro 19 kcal per 100 ml. L’etichetta di Aldi contiene di fatto più zucchero di quella di Esselunga: 5,7 grammi contro 4. Dettagli tecnici confermati anche dall’assaggio della nuova referenza, prodotta in esclusiva per il discount multinazionale tedesco da Peter Herres Wein und Sektkellerei GmbH (nota anche come Herres Sekt – House of Sparkling) a Trier. Notato nulla? La zona di produzione è, ancora una volta, la Mosella.

L’ASSAGGIO DI ZEROZECCO: COM’È IL NUOVO SPUMANTE SENZ’ALCOL DI ALDI?

(3 / 5) Partiamo dalla definizione. Come precisa Aldi, “Zerozecco” è un «vino spumante analcolico ottenuto da vino dealcolizzato». Tra gli “ingredienti”, il vino dealcolato figura con una percentuale del 70%, ma non viene precisata la varietà di uva utilizzata dal produttore. Lo abbiamo provato per il lettori di Vinialsuper, assegnando un punteggio di 3 “cestelli della spesa” sui 5 a disposizione. Grana del “perlage” – ovvero grandezza della “bollicina” – piuttosto fine, ma davvero poco persistente alla vista. Naso dolce, aromatico, molto fruttato. “Zerozecco” ricorda, per certi versi, alcune espressioni di spumante ottenuto con uve Moscato in Piemonte o in Oltrepò pavese.

Più in sottofondo, ecco una vena erbacea: memorie di fieno e salvia si uniscono armoniosamente ai fiori di sambuco. Bollicina piuttosto integrata al palato, non disturbante e capace di dare verve a un sorso tendenzialmente morbido, su ritorni di frutta molto matura come albicocca, pesca e frutta esotica a polpa gialla, più che bianca. In definitiva, Zerozecco è uno sparkling white alcohol free piuttosto equilibrato e godibile. Da consumare in occasione dell’aperitivo, con una temperatura di servizio compresa tra gli 8 e i 10° centigradi. Conservazione di circa un anno e mezzo, sulla base della “data di scadenza” che va apposta per legge sull’etichetta del prodotto, regolarmente presente (nel caso della bottiglia degustata, 09/2025).

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Vini al supermercato

Md investe nel vino: “Famiglia di richiamo per la spesa quotidiana”

MD continua ad affermarsi come insegna della grande distribuzione sempre più lontana dai canoni del discount, una crescita che si evince anche dalle nuove proposte del reparto vino in continua evoluzione.

MD in questi mesi ha infatti sottoposto lo scaffale vini a una profonda revisione che oggi lo presenta arricchito e razionalizzato inserendo etichette di pregio e di tendenza, e un’ampia scelta di DOCG, DOC, IGT, vini locali e biologici.

Quello dei vini non è più un reparto “accessorio” ma un anello importante per l’insegna italiana, che contribuisce a fidelizzare i clienti e ad attrarne di nuovi, anche grazie ad una precisa strategia: dare al cliente la certezza di acquistare un prodotto di qualità al giusto prezzo.

Un obiettivo reso possibile, oltre che dalla ricerca costante di prodotti premium e attuali, da uno stringente Protocollo di analisi chimico-fisiche e organolettiche che si è tradotto nel 2020 in oltre 600 controlli sui vini proposti.

I DATI DEL VINO DA MD

E il consumatore sembra gradire. Dopo un 2020 di vendite record, sostenute dall’anomalia rappresentata dalla pandemia, la crescita a doppia cifra in volume e valore si conferma anche nel 2021 che registra alla settimana 39 un +13,2% di bottiglie vendute e un +12,7% di fatturato alle casse.

Dati che promettono di far chiudere l’anno con un segno decisamente positivo rispetto alle più contenute previsioni per il settore di un 2021 in cui il consumo casalingo e quindi l’acquisto in grande distribuzione di vini ha pagato lo scotto della ritrovata normalità fuoricasa.

“L’obiettivo di MD è fare dei vini una ‘famiglia’ di richiamo, con il consumatore che deve poter scegliere di fare la spesa in MD anche per i vini”, ha spiegato Giuseppe Cantone, direttore commerciale MD S.p.A., intervenendo alla tavola rotonda “Il mercato del vino nella distribuzione moderna: nuovi equilibri e nuove opportunità”, che si è svolta questa mattina al Vinitaly di Verona.

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Enoturismo

Il business della finte uova di Pasqua artigianali, comprate al discount (VIDEO)

Compravano uova di Pasqua nei discount e le rivendevano su Facebook, spacciandole per uova artigianali di cioccolato. Due le persone indagate nell’ambito di un’operazione di contrasto alla contraffazione alimentare e alle frodi commerciali del Nas Carabinieri di Pescara.

In seguito a una perquisizione compiuta a casa della coppia di pescaresi, i militari hanno scoperto un vero e proprio laboratorio clandestino per il riconfezionamento delle uova di Pasqua.

Sotto sequestro, su disposizione della Procura della Repubblica di Pescara, anche gadget e materiale di confezionamento e imballaggio, oltre alla documentazione amministrativa e bancaria.

Le indagini hanno dimostrato che i due indagati rivendevano i dolci acquistati a basso prezzo nei discount a un prezzo quadruplicato, spacciandoli per artigianali.

Dalla ricostruzione dei movimenti bancari, gli inquirenti hanno appurato che solo negli ultimi 15 giorni erano riusciti a vendere oltre 300 uova pasquali, per un valore di circa 8 mila euro. Il tutto grazie a Facebook e altri canali social su cui la coppia pubblicizzava i dolci contraffatti.

Allo scopo di attrarre i possibili acquirenti venivano utilizzati gadget e involucri riproducenti famosi personaggi di una notissima serie cinematografica per ragazzi.

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Vini al supermercato

I vini nel carrello di Natale: consigli per la spesa al supermercato e al discount

Natale” è la parola d’ordine sui volantini dei supermercati, su cui non manca una vasta gamma di vini in promozione. Per questa ragione, nella nostra consueta rubrica vogliamo semplificare la scelta, riportando i vini da scegliere a tutti i costi – ognuno secondo il suo portafogli – e quelli da lasciare, invece, sullo scaffale.

Ecco dunque i vini da mettere nel carrello di Natale: i consueti consigli per la spesa al supermercato e al discount, con i migliori auguri dalla redazione di Vinialsupermercato.it.


Volantino A&O, fino al 31 dicembre – “Buon Natale”
Champagne Cordon Rouge, GH Mumm: 23,90 euro (4 / 5)
Valpolicella Ripasso, Sartori: 6,99 euro (4 / 5)
Custoza, Sartori: 2,99 euro (5 / 5)
Amarone Doc, Sartori: 15,90 euro (5 / 5)

Passito Pantelleria, Pellegrino: 5,25 euro (4 / 5)
Pecorino, Le vie dell’Uva Selex: 3,49 euro (3,5 / 5)
Ribolla Gialla / Verdicchio dei Castelli di Jesi, Le vie dell’Uva Selex: 2,49 euro (3 / 5)
Vino Pino Rosa Maschio, Cantine Maschio: 2,59 euro (3 / 5)

Lambrusco di Modena secco / Amabile, Le vie dell’Uva Selex: 1,99 euro (3 / 5)
Primitivo di Manduria, Le vie dell’Uva Selex: 3,99 euro [3.5]
Franciacorta Spumante Brut: 8,90 euro (3 / 5)

Spumante Millesimato Extra Dry, Chateau Blanc: 1,99 euro (1,5 / 5)
Spumante Brut Ferrari: 9,90 euro (5 / 5)
Spumante Prosecco Docg, Le vie dell’Uva Selex: 4,90 euro (3 / 5)


Volantino Aldi, fino al 20 dicembre
Nulla da segnalare


Volantino Bennet, fino al 31 dicembre – “Una festa di bontà”
Lambrusco Notturno, Righi: 3,20 euro (3 / 5)
Chianti Classico Santa Cristina, Marchesi Antinori: 5,90 euro (5 / 5)
Prosecco Doc, Sant’Orsola: 3,98 euro (3 / 5)

Champagne Cordon Rouge, GH Mumm: 23,90 euro (4 / 5)
Spumante Muller Thurgau Durello Maximilian, Cantina di Soave: 2,79 euro (3,5 / 5)
Spumante Pinot, La Versa: 3,90 euro (3,5 / 5)

Verduzzo / Chardonnay / Pinot Rosa Veneto Igt, Cantine Maschio: 2,29 euro (3 / 5)
Pinot Grigio Valdadige Doc, Santa Margherita: 5,40 euro (3,5 / 5)
Prosecco Spago Docg, Mionetto: 5,90 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg, Melini: 2,90 euro (3,5 / 5)
Nobile di Montepulciano Poggio ai Massi: 4,90 euro (3,5 / 5)
Barolo Docg “Le Terre”, Terre del Barolo: 10,90 euro (3 / 5)

Spumante Millesimato Extra Dry, Galassi: 1,98 euro (3 / 5)
Brachetto Piemonte Doc, Duchessa Lia: 3,89 euro (3,5 / 5)
Spumante Brut / Dolce Rocca dei Forti, Togni Spa: 1,95 euro (2 / 5)
Spumante Asti Docg, Cinzano: 3,98 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Market fino al 31 dicembre, “Il meglio del tuo territorio”
Oltrepò pavese Doc Pinot Nero vinificato in bianco, Quaquarini: 3,49 euro (3,5 / 5)
Malvasia Frizzante / Bonarda Colli Piacentini Doc, Cantina Valtidone: 2,99 euro (3,5 / 5)
Gutturnio Superiore Colli Piacentini Doc, Bonelli: 2,99 euro (5 / 5)

Bonarda /Barbera Oltrepò pavese Doc, Terre Passeri: 2,49 euro (1,5 / 5)
Gutturnio Colli Piacentini Doc “Calera”, Cantina Vicobarone: 3,79 euro (5 / 5)

Volantino Carrefour Market, dal 1 al 24 dicembre – “Il Natale che vorrei”
Merlot Hofstatter: 8,90 euro (5 / 5)
Trentodoc Brut Terre d’Italia: 7,90 euro (3,5 / 5)

Ribolla Gialla Igt Del pompiere Schiopetto: 10,90 euro (5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc Masciarelli: 7,90 euro (5 / 5)

Brunello di Montalcino Docg Tenuta Friggiali: 19,90 euro (5 / 5)
Franciacorta Satén Castelfaglia: 11,90 euro (5 / 5)

Falanghina del Sannio Doc Feudi di San Gregorio: 7,49 euro (5 / 5)
Champagne Charles Lafitte: 18,90 euro (5 / 5)

Prosecco Extra Dry o Dry Bellussi: 6,89 euro (4,5 / 5)
Franciacorta Extra Brut Catturich Ducco: 9,89 euro (5 / 5)

Prosecco Doc Bio Mionetto: 7,89 euro (3,5 / 5)
Trentodoc Cesarini Sforza: 9,79 euro (5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Oro puro Valdo: 11,59 euro (4,5 / 5)

Champagne Rosè Philipponat: 47,90 euro (5 / 5)
Champagne Brut Laurent Perrier: 35,90 euro (5 / 5)

Franciacorta Brut o Satén Principe di Franciacorta: 11,90 euro (4 / 5)
Pinot Grigio Doc Santa Margherita: 6,19 euro (5 / 5)

Sicilia Doc Chardonnay Chiaramonte Firriato: 7,90 euro (5 / 5)
Greco di Tufo Docg Feudi di San Gregorio: 8,90 euro (5 / 5)

Roero Arneis Docg Colle Rosa Araldica: 5,59 euro (3,5 / 5)
Alto Adige Doc Chardonnay Hofstatter: 8,29 euro (5 / 5) “Carta Spesamica”
Rosso di Montefalco Doc Vignabaldo: 4,99 euro (3,5 / 5) “Carta Spesamica”

Barolo Docg Fontanafredda: 16,90 euro (5 / 5)
Amarone della Valpolicella Classico Docg Villa Mondi, Terre d’Italia: 18,90 euro (4 / 5)

Primitivo di Manduria Doc Tenute Rubino: 6,29 euro (5 / 5)
La Segreta Rosso o Bianco Planeta: 6,99 euro (5 / 5)

Montepulciano d’Abruzzo Doc Riparosso Illuminati: 4,49 euro (5 / 5)
Passito di Pantelleria Dop Carlo Pellegrino: 11,90 euro (5 / 5) “Carta Spesamica”

Volantino Carrefour Market fino al 27 dicembre, “Le Feste che vorrei”
Prosecco Doc Treviso Porta dei Dogi: 2,99 euro (3 / 5)
Asti Spumante Docg, Terre d’Italia: 3,99 euro (3,5 / 5)
Chardonnay Spumante Metodo classico, Col Mesian: 4,69 euro (4 / 5)

Spumante Moscato Oltrepò pavese Doc, Quaquarini: 5,99 euro (5 / 5)
Spumante Sengue di Giuda Oltrepò pavese Doc, Quaquarini: 6,99 euro (5 / 5)
Franciacorta Brut Docg, Piero Catturich: 9,89 euro (5 / 5)

Champagne Brut Louis Delauny: 14,90 euro (4,5 / 5)
Franciacorta Docg Cuvèe imperiale, Berlucchi: 8,49 euro (5 / 5)
Prosecco di Conegliano Docg, Carpenè Malvolti: 5,99 euro (5 / 5)

Spuamante Trento Doc Brut, Rotari: 6,89 euro (5 / 5)
Chianti Classico Docg Sant’Ilario: 4,49 euro (3,5 / 5)
Rosso di Montepulciano Doc Della Seta, Tenuta di Gracciano: 4,79 euro (4 / 5)

Rigogolo Igt, Domini di Castellare: 4,99 euro (4 / 5)
Lambrusco Igt Marcello Gran Cru: 5,90 euro (5 / 5)
Valtellina Superiore Inferno Docg, Sertori Salis: 11,89 euro (5 / 5)

Rosso o Bianco Sicilia Doc Regaleali, Tasca d’Almerita: 4,90 euro (5 / 5)
Sagrantino di Montefalco Docg, Vignabaldo: 9,98 (4,5 / 5)
Chianti Superiore Collezione Oro Bipack, Piccini: 7,89 euro (5 / 5)

Oltrepò pavese Bonarda / Barbera “Le Cascine”, Losito e Guarini: 2,29 euro (2,5 / 5)
Bonarda Oltrepò pavese Doc, Giorgi: 4,89 euro (4 / 5)
Valtellina Superiore Inferno / Sassella, Sertoli Salis: 11,89 / 8,38 euro (5 / 5)


Volantino Carrefour Iper fino al 27 dicembre, “Le Feste che vorrei”
Prosecco Valdobbiadene Superiore Docg, Bolla: 3,99 euro (3,5 / 5)
Franciacorta Extra Brut Catturich Ducco: 9,89 euro (5 / 5)
Spumante Moscato Oltrepò pavese Doc, Quaquarini: 5,99 euro (5 / 5)
Spumante Sengue di Giuda Oltrepò pavese Doc, Quaquarini: 6,99 euro (5 / 5)

Spumante Metodo Classico Oltrepò pavese Doc, Gianfranco Giorgi: 14,89 euro (4,5 / 5)
Bonarda Oltrepò pavese Doc, Giorgi: 4,89 euro (4 / 5)


Volantino Coop, fino 31 dicembre – “Il regalo di Natale Coop”
-25% su tutta la linea vini “Fior fiore Coop” (3,5 / 5)

Volantino Coop “Il Natale Coop”, fino al 31 dicembre
Moscato d’Asti Docg, Poggio Mandrina Barbanera: 4,59 euro (4,5 / 5)
Spumante Cuvèe imperiale, Berlucchi: 9,90 euro (5 / 5)

Spumante Asti Docg, Martini: 3,99 euro (4,5 / 5)
Barolo Docg “Le Calende”, Terre del Barolo: 11,90 euro (3 / 5)
Muller Thurgau Alto Adige Doc, Cantina di Bolzano: 5,99 euro (5 / 5)


Volantino Conad, fino al 27 dicembre “Auguri speciali, insieme”
Spumante Docg Cartizze Oro, Valdo: 8,89 euro (4,5 / 5)
Spumante Prosecco, Astoria: 3,99 euro (3,5 / 5)
Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, Bigi: 2,89 euro (3,5 / 5)

Bianco Falerio Doc De Angelis: 3,29 euro (3,5 / 5)
Bianco Viognier Sicilia Doc “Gurgò”, Cantine Paolini: 3,29 euro (4 / 5)
Greco di Tufo / Fiano di Avellino, Mastroberardino: 7,89 euro (5 / 5)

Amarone della Valpolicella, Tommasi: 27,90 euro (5 / 5)
Nero d’Avola Doc, Rapitalà: 3,98 euro (5 / 5)
Morellino di Scansano “La Mora”, Cecchi: 4,39 euro (4 / 5)

Nebbiolo Langhe Doc, Fontanafredda: 6,70 euro (5 / 5)
Barolo Docg, Miniato (marca privata Conad): 11,98 euro (3 / 5)
Chianti Docg Leccioni, Frescobaldi: 4,78 euro (5 / 5)


Volantino Esselunga “Buon Natale”, fino al 31 dicembre
Falanghina / Rubrato, Feudi di San Gregorio: 6,49 euro (5 / 5)
Franciacorta Docg Cuvèe Imperiale, Berlucchi: 8,90 euro (5 / 5)
Terre Bianche Torbato, Sella & Mosca: 5,90 euro (4,5 / 5)
Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg, Cantina di Valdobbiadene: 4,92 euro (5 / 5)

Sauvignon Colterenzio: 6,48 euro (5 / 5)
Bordeaux Barton & Guestier: 4,14 euro (3,5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Alessandro III, Cecchi: 14,99 euro (5 / 5)
Amarone della Valpolicella Docg, Cantina Vapolicella Negrar: 13,74 euro (5 / 5)

Melot Cabenet, Hofstatter: 7,29 euro (5 / 5)
Lucido o Nero d’Avola, Cusumano: 5,48 euro (5 / 5)
Barbaresco Docg, Nervo: 7,45 euro (5 / 5)
Brachetto d’Acqui Docg, Duchessa Lia: 3,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin fino al 24 dicembre, “Buon Natale”
Brunello di Montalcino San Biagio: 14,99 euro (3 / 5)
Champagne Brut Grande Reserve: 12,99 euro (3 / 5)
Cremant d’Alsace Brut Aoc: 6,49 euro (3,5 / 5)

Riesling Aoc Alsace: 4,99 euro (3,5 / 5)
Bordeaux Aoc: 4,69 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg: 1,69 euro (2,5 / 5)
Moscato spumante dolce: 1,29 euro (2 / 5)


Volantino Famila fino al 31 dicembre, “Festeggia con Noi, Buon Natale”
Champagne Cordon Rouge, GH Mumm: 23,90 euro (4 / 5)
Valpolicella Ripasso, Sartori: 6,99 euro (4 / 5)

Custoza, Sartori: 2,99 euro (5 / 5)
Amarone Doc, Sartori: 15,90 euro (5 / 5)
Greco di Tufo Mastroberardino: 6,90 euro (5 / 5)


Volantino Gulliver “Buon Natale”, fino al 31 dicembre
Spumante Brut TrentoDoc Ferrari: 8,90 euro (5 / 5)
Barbaresco Docg, Giacosa: 10,90 euro (3,5 / 5)
Amarone della Valpolicella Docg, Sartori: 15,90 (5 / 5)

Spumante Brut Gran Cuvee, Giorgi: 15,90 (4,5 / 5)
Franciacorta Cuvèe Imperiale Bru Rosè, Berlucchi: 12,90 euro (5 / 5)
Barolo Docg Torrato, Cantine Rasore: 9,90 euro (3 / 5)
Franciacorta Alma Brut Grande Cuvèe, Bellavista: 28,90 euro (4,5 / 5)

Brunello di Montalcino Docg, Barbi: 24,90 euro (5 / 5)
Gewurztraminer Trentino Doc, Santa Margherita: 5,99 euro (4 / 5)
Barolo Docg, Giacosa: 14,99 euro (3,5 / 5)
Falanghina del Sannio Dop La Guardiense: 3,49 euro (3 / 5)


Volantino Il Gigante “Raffinato Menu di Natale”, fino al 31 dicembre
Barbera d’Alba Dominae, San Silvestro: 3,59 euro (5 / 5)
Gutturnio Doc L’intenso, Piani Castellani: 4,89 euro (5 / 5)
Rosso di Montalcino Doc La Poderina, Tenute del Cerro: 8,39 euro (5 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Torre, Frescobaldi: 4,99 euro (5 / 5)
Barbaresco Docg, Produttori di Portacomaro: 10,99 euro (4 / 5)
Amarone della Valpolicella Docg Nuve: 17,99 euro (4,5 / 5)

Langhe Nebbiolo, Az. Agr. Eredi Angelo Icardi: 7,69 euro (5 / 5)
Barolo Docg, Az. Agr. Eredi Angelo Icardi: 17,99 euro (5 / 5)
Moscato d’Asti Docg, Az. Agr. Eredi Angelo Icardi: 4,89 euro (5 / 5)
Riesling / Buttafuoco / Barbera Oltrepò pavese Doc, Commendator Pastori: 2,99 euro (1,5 / 5)



Volantino Iperal fino al 29 dicembre, “Il pranzo di Natale”
Prosecco Docg Superiore Conegliano Valdobbiadene, Mionetto: 5,90 euro (3,5 / 5)
Cirò Classico Superiore “Volvito”, Caparra & Siciliani: 6,19 euro (5 / 5)
Petraia Igt Toscana: 14,90 euro (5 / 5)

Vini Santa Margherita: 6 euro (4 / 5)
Lugana Dop Bio, Perla del Garda: 8,70 euro (5 / 5)
Vini Puglia Tinazzi: 7,50 euro (5 / 5)
Vini Oltrepò pavese “Le Rovole”, Na.Ve Natale Verga: 1,99 euro (1,5 / 5)

Brunello di Montalcino Campone, Frescobaldi: 16,90 euro (5 / 5)
Vini Feudo Arancio, Mezzacorona: (4 / 5)
Vini Poianis: (4 / 5)

TrentoDoc Rotari: 7,19 euro (5 / 5)
Franciacorta Solive: 11,50 (5 / 5)
Vini Valtellina, Nera: (5 / 5)


Volantino Iper  La grande I, dal 17 al 27 dicembre – “Grande augurio”
Prosecco Asolo Docg Brut o Extra dry Gasparetto: 3,49 euro (3,5 / 5)
Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Ca’ Val: 4,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Casa Sant’Orsola: 3,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Rosè Doc Treviso Rive della Chiesa: 3,79 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Treviso Extra dry o Frizzante spago Rive della Chiesa: 2,99 euro (3,5 / 5)
Asti Spumante Docg Martini: 3,95 euro (4,5 / 5) “Carta vantaggi”

Spumante Dolomiti Igt Muller Thurgau Cavit: 2,99 euro (3,5 / 5)
Moscato Spumante Dolce Duchessa Lia: 2,59 euro (3,5 / 5)
Spumante Dolce o Brut Rocca dei Forti: 1,99 euro (2 / 5) “Carta vantaggi”

Spumante Vermentino Gold Sangusta: 4,90 euro (3,5 / 5)
Trentodoc Brut Cesarini Sforza: 7,59 euro (5 / 5) “Carta vantggi”
Franciacorta Saten Cuvèe oro Remouage: 14,90 euro (4 / 5)

Champagne Brut Royale Pommery: 19,90 euro (4,5 / 5)
Barolo Docg San Silvestro: 13,90 euro (4 / 5)
Barbaresco Docg San Silvestro: 8,90 euro (4 / 5)

Amarone della Valpolicella Docg Sartori: 14,90 euro (5 / 5)
Bolgheri Doc Piccini: 7,90 (5 / 5)
Chianti Riserva o Superiore Docg Collezione Oro Piccini: 3,99 euro (5 / 5)

Toscana Rosso Igt Collezione Oro Piccini: 3,99 euro (5 / 5)
Langhe Doc Nebbiolo San Silvestro: 3,99 euro (4,5 / 5)
Primitivo di Manduria Doc Tenute Rubino: 5,99 euro (4 / 5) “Carta vantaggi”

Montefalco Sagrantino Docg Tenute Ermelinda: 7,90 euro (3,5 / 5) “Carta vantaggi”
Brunello di Montalcino Docg Campone Frescobaldi: 15,99 euro (5 / 5) “Carta vantaggi”
Montepulciano d’Abruzzo Riserva Spinelli: 2,99 euro (5 / 5)

Vermentino di Gallura Docg Thilibas o Cannonau di Sardegna Doc Carasio Pedes: 7,49 euro (3 / 5)
Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia Puglia Igt o Rosato Millenovecentodieci, Losito e Guarini: 2,49 euro (3 / 5)
Passerina Marche Igt Canosa: 2,99 euro (3 / 5)

Lugana Doc Casa al Pruno: 3,99 euro (3,5 / 5)
Alto Adige Doc Gewurztraminer Colterenzio: 9,90 euro (5 / 5)
Alto Adige Doc Sauvignon Prail Colterenzio: 10,90 euro (5 / 5)

Langhe Doc Arenis Blangé Ceretto: 12,90 euro (4 / 5)
Val d’Aosta Doc Chardonnay Les Cretes: 12,90 euro (5 / 5)

Vin Santo del Chianti Doc Piccini: 5,99 euro (37,5 cl) (5 / 5)
Passito Pantelleria Liquoroso Doc Pellegrino: 5,99 euro (50,0 cl) (3,5 / 5)

-25% su tutta la linea “Grandi Vigne” con “Carta vantaggi” (3,5 / 5)


Volantino IperCoop, dal 17 al 31 dicembre – “Un Natale foloso”
Trentino Doc Gewurztraminer Mastri Vernacoli Cavit: 4,89 euro (3,5 / 5)
Spumante Asti Docg Martini: 4,59 euro (4,5 / 5) “Conviene”
Barbera d’Alba Doc Fontanafredda: 4,69 euro (5 / 5) “Conviene”

Prosecco Doc Rosè Villa Folini: 4,49 euro (3 / 5)
Trentodoc Ferrari: 9,90 euro (5 / 5) “Conviene”
Champagne Cordon Rouge G.H. Mumm: 22,90 (5 / 5)“Conviene”

Volantino IperCoop, dal 10 al 31 dicembre
Brunello di Montalcino Docg Geografico: 13,95 euro (5 / 5)
Nebbiolo d’Alba Docg Le Calende: 4,89 euro (3,5 / 5)
Barolo Docg Fontanafredda: 13,90 euro (5 / 5) “Conviene”

Gutturnio, Ortrugo, Bonarda o Malvasia Colli Piacentini Doc Casa Bella: 1,89 euro (3 / 5)
Lambrusco Otello Etichetta Nera Ceci: 4,69 euro (5 / 5) “Solo per i soci”
Vermentino di Sardegna Doc Aragosta Santa Maria La Palma: 3,89 euro (3 / 5)

Gewurztraminer, Pinot Nero o Sauvignon Alto Adige Doc Cantina di Bolzano: 7,99 euro (5 / 5) “Conveine”
Prosecco Doc Extra Dry Luxury Sant’Orsola: 4,49 euro (3 / 5)
Passito di Pantelleria Doc Pellegrino: 4,99 euro (50 cl) (3,5 / 5) “Solo per i soci”

Brachetto d’Acqui Docg Bersano: 4,19 euro (3,5 / 5)
Spumante Moscato Tosti: 2,39 euro (3,5 / 5)

Spumante Pinot di Pinot Gancia: 3,29 euro (2,5 / 5)
Champagne Brut Imperial Moet&Chandon: 24,90 euro (5 / 5)

Volantino IperCoop, dal 23 novembre al 31 dicembre – “Eccellenze enogastronomiche”
-25% su tutta la liena vini Fior fiore coop (3,5 / 5)


Volantino Lidl fino al 27 dicembre, “Buone feste”
Nero d’Avola Sicilia Doc Corte Aurelio: 2,49 euro (2 / 5)


Volantino Mercatò Big, dal 10 al 27 dicembre – “Buon risparmio”
Prosecco Valdo Cuvèe I Magredi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Docg Carpenè Malvolti: 14,99 euro (1,5 l) (5 / 5)
Prosecco Mo Mionetto: 19,90 euro (1,5 l) (3,5 / 5)

Prosecco Doc Sant’Orsola: 4,29 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene La Gioiosa: 4,99 euro (2,5 / 5)
Spumante Asti Docg Cinzano: 3,99 euro (3 / 5)

Spumante Asti Docg Le vie dell’uva: 3,49 euro (3,5 / 5)
Moscato Spumante Vallebelbo: 2,39 euro (3,5 / 5)
Champagne Pommery: 22,90 euro (5 / 5)

Trentodoc Cesarini Sforza: 7,59 (5 / 5)
Insolia Colomba Platino Duca di Salaparuta: 6,89 euro (5 / 5)
Piemonte Doc Barbera Capetta: 2,69 euro (3,5 / 5)

Barbaresco Docg, Azienda Vitivinicola Mainerdo: 18,90 euro (5 / 5)
Barolo Docg Terredavino: 10,89 euro (3 / 5)
Terre Siciliane Igt Glicine Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Chianti Docg Melini: 3,29 euro (3,5 / 5)
Chinati Docg Leonardo: 3,99 euro (3,5 / 5)
Brunello di Montalcino Docg Leonardo: 18,59 euro (3,5 / 5)

Prosecco Zonin: 3,49 euro (3,5 / 5) “Fidelity card”
Langhe Rosso Doc Gioaninet Mainerdo: 2,99 euro (5 / 5)


Volantino Pam Panorama, dal 17 al 31 dicembre – “Buon Natale Buon Risparmio”
Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene Docg Le Calleselle: 3,39 euro (3,5 / 5)
Rosso Puglia Igt o Rosso Toscana Igt uve legg. appassite Duca di Saragno: 3,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Brut Rocca dei Forti: 1,99 euro (2 / 5)

Spumanti Tosti: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Rosè Calici di Vini: 3,99 euro (3 / 5)
Spumante Ribolla Gialla Margherita Bidoli: 3,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Modena Doc Cavicchioli: 2,49 euro (3 / 5)
Chianti Docg Sensi: 2,49 euro (3,5 / 5)
Terre Siciliane Igt Grillo Viognier o Nero d’Avola Shiraz Fazio: 3,49 euro (3,5 / 5)
Alto Adige Doc St. Magdalener o Muller Von Steiner: 5,99 euro (4 / 5)


Volantino Penny Market fino al 27 dicembre, “Insieme è Natale”
Prosecco Brut Gold Magnum, Sensi: 14,99 euro (3 / 5)
Lugana Veneto Doc: 3,99 euro (3 / 5)
Amarone della Valpolicella Classico Docg: 10,99 euro (3,5 / 5)
Spumante Dolce Rocca Merlata: 0,99 euro (0,5 / 5)

Barolo CaDorá Docg: 8,99 euro (2,5 / 5)
Nero d’Avola Sicilia Bio Doc Rocche di Issu: 2,39 euro (3 / 5)
Bordeaux Superior: 4,49 euro (3 / 5)
Brunello di Montalcino Docg: 15,29 euro (3 / 5)

Governo / Morellino, Sensi: 9,89 euro (3,5 / 5)
Pinot Nero rosato Brut, Sensi: 6,69 euro (3,5 / 5)
Spumante Rosato Extra Dry: 2,59 euro (3 / 5)
Chardonnay Metodo classico: 4,19 euro (3 / 5)

Spumante Prosecco millesimato: 3,19 euro (3 / 5)
Spumante Ribolla gialla: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante Magnum Extra Dry: 3,69 euro (2 / 5)


Volantino Tigros, dal 10 al 24 dicembre – “Il Buono del Natale”
Spumante Anniversary Brut o Dolce Bosca: 1,99 euro (2 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry Canel: 3,69 euro (3,5 / 5)
Spumante Asti Docg Cinzano: 3,90 euro (3 / 5)

Spumante Muller Thurgau Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Pignoletto Doc Brut Villa Cialdini: 3,99 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docgo Prosecco Rosè Extra Dry Doc Bolla: 8,00 euro (2 pezzi) (3,5 / 5)

Asolo Prosecco Docg La Gioiosa: 4,99 euro (3 / 5)
Ribolla Gialla Brut La Gioiosa: 4,79 euro (3 / 5)
Spumanti Mionetto Linea Mo: 6,90 euro (3,5 / 5)

Trentodoc Brut Altemasi: 7,90 euro (5 / 5)
Prosecco superiore di Cartizze Docg Valdo: 8,90 euro (4 / 5)
Franciacorta Brut Contadi Castaldi: 10,99 euro (5 / 5)

Champagne Brut G.H. Mumm: 22,90 euro (5 / 5)
Linea vini Il Gaggio: 1,69 euro (1 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Barbera o Bonarda Le Rovole, Na.Ve Natale Verga: 1,79 euro (1,5 / 5)

Lambrusco Doc Reggiano secco/dolce, Sorbara o Grasparossa Fortenero: 2,39 euro (5 / 5)
Linea vini Vie del Canto: 2,99 euro (3 / 5)
Vini Cantina Pedres: 3,39 euro (3 / 5)

Vini Settesoli: 3,39 euro (5 / 5)
Valpolicella Ripasso Doc Duca del Frassino: 4,49 euro (3,5 / 5)

Lacrima di Morro d’Alba Doc Belisario: 5,29 euro (4 / 5)
Cirò Rosso Superiore Riserva Doc Volvito: 5,90 euro (5 / 5)
Chianti Docg Antica Sala Sensi: 1,99 euro (3 / 5)

Chianti Superiore Docg Santa Cristina, Marchesi Antinori: 5,99 euro (4 / 5)
Vini Doc Ribolla Gialla o Pinot Grigio Colli di Poianis: 6,90 euro (4 / 5)

Bolgheri Doc Sabbiato Sensi: 7,90 euro (4 / 5)
Verdicchio Matelica Docg Cambrugiano Belisario: 9,99 euro (5 / 5)
Merlot Toscana Igt Pietraia Uggiano: 13,99 euro (4,5 / 5)

Vini Frizzanti Il Roccolo: 3,99 euro (2 pezzi) (1 / 5)
Amarone della Valpolicella Docg, Villa Annaberta Cottini: 15,90 euro (4,5 / 5)

Vini Sannio Dop Guardiense: 7,00 euro (2 pezzi) (3,5 / 5)
Vini del Salento Igt Settearchi: 6,00 euro (2 pezzi) (3 / 5)
Vini Duchessa Lia: sconto 20% sulla linea (3 / 5)

Vini Ricossa Antica Casa: sconto 30% sulla linea (3 / 5)
Linea Vini Maestri Vernacoli Cavit: sconto 25% sulla linea (3,5 / 5)
Vini Fratelli Pasqua: sconto 20% sulla linea (3,5 / 5)


Volantino Unes/U2, dal 16 al 31 dicembre – “Buon Natale”
Prosecco Mionetto: 6,95 euro (3,5 / 5)
Spumante Brut Gancia: 2,79 euro (2,5 / 5)
Spumante Asti Duchessa Lia: 3,99 euro (3,5 / 5)

Dolcetto d’Acqui MMXX: 3,79 euro (3,5 / 5)
Nebbiolo d’Alba: 9,69 euro (5 / 5)
Bolgheri Stregato: 10,90 euro (5 / 5)

Amarone della Valpolicella Docg Sartori: 16,90 euro (5 / 5)
Chianti Docg Cecchi: 3,49 euro (3,5 / 5)
Muller Thurgau Maestri Vernacoli Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)

Colomba Platino Duca di Salaraputa: 6,95 euro (5 / 5)
Pinot Grigio Santa Margherita: 5,95 euro (4 / 5)

*Alcune promozioni potrebbero non essere disponibili su scala nazionale

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Vini al supermercato

Volantini di fine luglio 2020: la vera “Festa del vino in promozione” è da Tigros

Prosegue l’analisi dei volantini della Gdo di luglio 2020, alla ricerca di promozioni interessanti nella corsia dei vini. Scarsa la proposta, riservata ad un target di spesa di basso valore, animato da etichette “primo prezzo“. Attenzione soprattutto alle offerte “2 pezzi”, non sempre realmente vantaggiose.

Tra le insegne spicca però Tigros, per numero di vini e cestelli assegnati, nella nostra speciale scala di classificazione del vino in vendita al supermercato. Ecco la consueta analisi di Vinialsuper, che guida i clienti nella spesa del weekend.

Volantino Auchan, dal 16 al 29 luglio
Montepulciano d’Abruzzo Doc Botter: 3,99 euro (3 / 5)
Trentino Doc Pinot Grigio Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Sella & Mosca: 4,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Botter: 2,99 euro (3 / 5)

Prosecco Superiore Docg Amor di Vigna: 4,99 euro (3,5 / 5)
Champagne Veuve Cliquot: 31,90 euro (4 / 5)


Volantino A&O, dal 21 luglio al 1 agosto
Prosecco di Valdobbiadene Docg, Bolla: 4,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Bennet, dal 23 luglio al 5 agosto (“Spacca Prezzi”)
Bardolino Classico Doc “Villa Borghetti”, Pasqua: 2,98 euro (3 / 5)
Turà bianco, Lamberti: 4 bottiglie 6,95 euro (3 / 5)

Prosecco Doc Rocca del Doge: 3,29 euro (3 / 5)
Bardolino Chiaretto Doc Sartori: 2,98 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Market, dal 17 al 27 luglio
Rosè Veneto Pacena: 2,19 euro (2,5 / 5)
Chianti Docg Villa Montorsoli: 3,19 euro (3,5 / 5)

Salento Igt Fiano o o Negroamaro Rosato Feudo Monaci, Giv (Gruppo italiano vini): 4,19 euro (3 / 5)
Chardonnay Alto Adige Doc J. Hofstätter: 8,29 euro (5 / 5)


Volantino Carrefour Iper, dal 17 al 27 luglio
Trentino Doc Muller Thurgau Mastri Vernacoli: 3,39 euro (3,5 / 5)
Cielo Freschello Vino  Rosso o Bianco: 1,39 euro (2,5 / 5)

Est!Est!Est! di Montefiascone Cantina di Montefiascone: 2,39 euro (3,5 / 5)
Chardonnay Alto Adige Doc J. Hofstätter: 8,20 euro (5 / 5)

Chianti Docg Melini: 3,99 euro (3,5 / 5)
Montepulciano o Trebbiano D’Abruzzo La Calenzana: 1,99 euro (3 / 5)

Greco di Tufo Docg o Fiano Docg Terre d’Italia: 5,99 euro (3,5 / 5)
Sicilia Doc Grillo Capovero Madaudo: 4,99 euro (3,5 / 5)

Malvasia Salento Igt Tenute Rubino: 5,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Extra Dry Doc Zonin: 3,39 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour Express, dal 23 luglio al 4 agosto
Prosecco Porta dei Dogi: buono da 6,49 euro su due pezzi a 12,98 euro  (3,5 / 5)
Sicilia Igt Rapitalà: buono da 6,69 euro su due pezzi a 13,39 euro  (3,5 / 5)

Muller Thurgau Venezie o Frizzante Igt Porta Vinaria:
buono da 4,79 euro su due pezzi a 9,58 euro  (3 / 5)

Morellino di Scansano Docg La Mora Cecchi:
buono da 7,79 euro su due pezzi a 15,58 euro  (3 / 5)

Oltrepò Pavese Buttafuoco o Sangue di Giuda Quaquarini:
buono da 4,99 euro su due pezzi a 9,98 euro  (5 / 5)


Volantino Coop, dal 23 luglio al 5 agosto
Chianti Docg “Loggia del sole”, Le Chiantigiane: 2,99 euro (3 / 5)


Volantino Conad, dal 22 luglio al 3 agosto
Colli Piacentini Bonarda Valtidone: 2 pezzi 4,48 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc Bonarda “Friscale”, Castello del Poggio – Zonin: 2,98 euro (3 / 5)

Trentino Doc Chardonnay Costalta: 3,79 euro (3,5 / 5)
Etna Bianco Doc Capovero, Cantine Madaudo: 5,58 euro (3,5 / 5)

Bardolino Doc Maggi: 1,95 euro (2,5 / 5)
Prosecco Zonin: 3,98 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Dop Cantina Sociale Sorbara: 1,92 (3,5 / 5)


Volantino Crai dal 22 luglio al 9 agosto
Roero Arneis Brjnda Le Faville: 5,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Despar, dal 16 al 26 luglio
Vini Doc La Guardiense: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Sigillo Blu Martini: 5,90 euro (4 / 5)

Volantino Despar, dal 16 al 29 luglio – “Un mare di offerte”
Lambrusco Cavicchioli: 2,29 euro (3,5 / 5)
Greco Ante Hirpis: 2,99 euro (3 / 5)


Volantino Esselunga, dal 23 luglio al 5 agosto
Roero Arneis Docg, Terre da Vino: 3,74 euro (3,5 / 5)
Soave Classico, Bolla: 3,29 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna, Sella e Mosca: 5,27 euro (3,5 / 5)
Barbera del Monferrato / Gavi Docg, Conte di Alari: 3,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Millesimato Sant’Orsola: 4,69 euro (3,5 / 5)
Tavernello frizzante, Caviro: 1,49 euro (3 / 5)

Sibiola Rosé, Cantine di Dolianova: 2,20 euro (3 / 5)
Morellino di Scansano Docg, Mantellassi: 3,29 euro (5 / 5)

Lambrusco Cleto Chiarli: 3,29 euro (3,5 / 5)
Primtivo di Manduria “Sangaetano”, Due Palme: 3,54 euro (4 / 5)


Volantino Eurospin, dal 23 luglio al 2 agosto
Bianco Frizzante Emilia: 1 euro (0,5 / 5)
Vini Terre Siciliane Chardonnay, Syrah o Inzolia: 1,50 euro (2 / 5)
Vini Castelli Romani Bianco, Rosso o Rosato: 1,79 euro (0,5 / 5)


Volantino Famila, dal 23 luglio al 5 agosto
Lambrusco Chiarli: 2,99 euro (3,5 / 5)
Pignoletto Docg Chiarli: 3,39 euro (3,5 / 5)

Pignoletto Spago Vecchia Modena Chiarli: 3,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Spago Mionetto: 6,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Gulliver, dal 23 luglio al 6 agosto
Cortese Doc, Vignaioli del Tortonese: 1,99 euro (3,5 / 5)
Barbaresco Docg, Fratelli Giacosa: 9,99 euro (4,5 / 5)

Moscato Dolce, Duchessa Lia: 2,99 euro (3 / 5)
Dolcetto d’Alba Doc, Fontanafredda: 3,99 euro (4 / 5)

Barbera d’Asti Docg, Cantine Rasore: 1,99 euro (2,5 / 5)
Gavi Docg, Cantine Rasore: 1,99 euro (3 / 5)


Volantino Il Gigante dal 16 al 29 luglio
Oltrepò Pavese Chardonnay, Riesling o Bonarda Le Cascine: 1,99 euro (2,5 / 5)
Cortese, Chardonnay, Dolcetto, Grignolino o Barbera Cantina di Rosignano: 2,49 euro (2,5 / 5)
Prosecco Superiore Docg Porta Leone: 4,79 euro (3,5 / 5)


Volantino Iper, dal 17 al 26 luglio
Piemonte Doc Barbera Appassimento San Silvestro : 5,39 euro (3,5 / 5)
Montepulciano, Cabernet Sauvignon o Chardonnay Losito e Guarini: 2,49 euro (3 / 5)

Soave Doc, Pinot o Cabernet Veneto Igt Alpha Zeta, Communal Brands: 1,99 euro (2,5 / 5)
Buongoverno o Chianti Docg Piccini: 2,99 euro (4 / 5)

Pinot Grigio o Malbech Borgo Canedo, Baccichetto: 2,95 euro (3,5 / 5)
Cerasuolo d’Abruzzo o Montepulciano Sistina Citra: 2,90 euro (3,5 / 5)

Oltrepò Pavese Sangue di Giuda, Barbera o Riesling Crobara: 2,29 euro (2,5 / 5)
Vini Maschio: 2,49 euro (3 / 5)

Colli Piacentini Gutturnio, Ortrugo, Malvasia o Bonarda
Le Ghiaie del Tidone Cantina Valtidone: 2,19 euro (3,5 / 5)

Oltrepò Pavese Sangue di Giuda, Barbera o Riesling Crobara: 2,29 euro (3 / 5)
Terre Siciliane Igt Grecanico, Shiraz, Grillo o Nero D’Avola Roccarosa: 1,99 euro (2 / 5)
Prosecco Sant’Orsola: 3,99 euro (3 / 5)


Volantino Iperal, dal 22 luglio al 4 agosto
Chianti Docg Uggiano: 2,89 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Sorbara Cavicchioli: 2,29 euro (3,5 / 5)

Vini Frizzanti Il Roccolo: 1,79 euro (2 / 5)
Vini Abruzzo Natum Igp: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Baccichetto: 3,69 euro (3,5 / 5)
Vini Santa Cristina Antinori: 4,40 euro (4 / 5)

Valtellina Docg Grumello o Valgella Negri: 7,49 euro (5 / 5)
Valtellina Docg Urscele Motalli: 9,49 euro (4 / 5)

Sforzato di Valtellina Sertoli Salis: 22,90 euro (5 / 5)
Vermentino di Sardegna Doc Delogu: 5,49 euro (3,5 / 5)
Spumante Muller Thurgau Cavit: 2,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Ipercoop, dal 16 al 29 luglio
Colli Piacentini Gutturnio o Ortrugo Vicobarone: 1,99 euro (3,5 / 5)
Vini Piemonte Poggio Mandrina: 2,99 euro (3,5 / 5)

Cerasuolo o Montepulciano d’Abruzzo Sistina: 3.49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Carpenè Malvolti: 5,90 euro (5 / 5)

Trebbiano, Rosato Salento o Sangiovese Botte Buona: 1,29 euro (3 / 5)
Vini Maschio: 2,39 euro (3 / 5)


Volantino Lidl dal 20 al 26 luglio
Salento Igp Rosato: 1,39 euro (2 / 5)
Chianti Classico Docg 2017: 2,99 euro (3 / 5)

Vernaccia di San Gimignano Docg: 2,99 euro (3 / 5)
Brunello di Montalcino Docg: 14,99 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam, dal 23 luglio al 5 agosto
Prosecco Superiore di Valdobbiadene Docg Le Calleselle: 3,90 euro (3,5 / 5)
Vini Pasqua: 2,20 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Calaluna o Rosato di Sardegna Filari Dorgali: 2,99 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Bonarda Quaquarini: 3,59 euro (3,5 / 5)


Penny Market, dal 16 al 22 luglio
Primitivo Puglia Igt Red Fire: 2,99 euro (3 / 5)
Lambrusco Frizzante Rosso Scuro Cuvèe: 2,59 euro (3 / 5)


Volantino Simply Market, dal 16 al 29 luglio
Montepulciano d’Abruzzo Doc Botter: 3,99 euro (3 / 5)
Trentino Doc Pinot Grigio Mezzacorona: 3,99 euro (3,5 / 5)

Vermentino di Sardegna Doc Sella & Mosca: 4,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Botter: 2,99 euro (3 / 5)

Prosecco Superiore Docg Amor di Vigna: 4,99 euro (3,5 / 5)
Champagne Veuve Cliquot: 31,90 euro (4 / 5)


Volantino Tigros, dal 22 luglio al 4 agosto
Linea Vini Il Gaggio: 1,69 euro (1 / 5)
Linea Vini Le Rovole: 1,79 euro (1 / 5)

Linea Vini Rue di Piane Spinelli: 2,39 euro (4 / 5)
Chianti Superiore Docg Santa Cristina: 5,59 euro (4,5 / 5)

Colli Piacentini Doc Ortrugo o Gutturnio Castelli del Duca: 2,69 (3 / 5)
Vini Laurum Frascati, Orvieto Dop o Est!Est!Est! di Montefiascone: sconto 20% (3 / 5)

Pignoletto Doc Arco delle Rose: 2,79 euro (3,5 / 5)
Vini Doc Almorano: sconto 30% (3 / 5)

Vini Le Cascine: 2 pezzi 4 euro (2,5 / 5)
Bardolino Classico Doc Sartori: 3,29 euro (4 / 5)

Vini Sardegna Dop Pedres: 3,39 euro (3 / 5)
Spumante Muller Thurgau Cavti: 2,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Treviso Casato del Leone: 3,49 euro (3 / 5)
Vini Giglio del Duca : 3,49 euro (3 / 5)

Vini Baliaggio Cantina di Venosa: sconto 30% (5 / 5)
Vini Notte Rossa: 2 pezzi 8 euro (5 / 5)

Albarossa Piemonte Ricossa: 3,99 euro (4 / 5)
Vini Baccichetto: 3,59 euro (3,5 / 5)

Toscana Igt Calaforte: 5,90 euro (4 / 5)
Trento Doc Rotari: 6,90 euro (5 / 5)

Nobile di Montepulciano Docg Cecchi: 6,79 euro (5 / 5)
Vini Sicilia Baroni Trinacria: 2 pezzi 6 euro (3 / 5)
Vini Feudi San Gregorio: 7,29 euro (5 / 5)

Lugana Dop Bio Perla del Garda: 7,90 euro (4,5 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Casal Farneto: 2 pezzi 8 euro (4 / 5)


Volantino Unes/U2, dal 22 luglio al 4 agosto
Vino bianco, rosso o rosato Terre Fredde: sconto 40% (3 / 5)
Lago di Caldaro Erste Neue: sconto 30% (4 / 5)

Prosecco Valdo: sconto 30% (3,5 / 5)
Sauvignon Leopardi: sconto 30% (3,5 / 5)

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Vini al supermercato

Vino Rosé d’Italia La Primavera in rosa Grande Alberone, Provinco per Aldi

(2,5 / 5) Non sono molti i vini in vendita al supermercato che possono contare sulla “spinta” dei social network e di un sito dedicato. Tra questi c’è la linea “Grande Alberone“, presente su Instagram e Facebook. Un progetto a breve termine, dal momento che l’ultimo post risale al 30 aprile 2019, su entrambi i canali. I vini della linea, in primis il Rosé d’Italia “La primavera in rosa” Grande Alberone, restano però sugli scaffali internazionali del retailer Aldi.

“Grande Alberone” identifica un vero e proprio “marchio”, col quale Italian Wine Brands (Gruppo Iwb Spa) tramite una delle sue due controllate, Provinco Italia Spa di Rovereto (l’altra è Giordano Vini Spa), rende reperibili diverse referenze sui banchi della multinazionale tedesca ALbrecht-DIscount.

LA DEGUSTAZIONE
“La primavera in rosa” Grande Alberone si presenta di un bellissimo colore rosa salmone. Il primo naso risulta floreale, fruttato. Ricorda la rosa e il lampone, ma in maniera ancora più marcata la frutta esotica: in particolare il melone, tra la buccia (parte verde) e la parte giallo-arancio, più matura.

Non mancano i ricordi d’agrumi ma, appena il vino si scalda leggermente, ecco emergere toni marcatamente “verdi”, tipici dell’uva raccolta in una fase di pre-maturazione: una vena che disturba l’iniziale piacevolezza olfattiva.

Il palato de “La Primavera in rosa” segue a ruota il naso, dapprima sinuoso e suadente, poi disturbato da una certa ruvidità e acidità disequilibrata. Lo stesso vale per il retrolfattivo, ovvero per le percezioni distinguibili tra un sorso e l’altro, che peccano in grazia ed equilibrio.

LA VINIFICAZIONE
“La primavera in Rosa” Grande Alberone è un “Vino Rosé d’Italia”, ovvero un rosato generico (da tavola) le cui uve non devono essere dichiarate sulla base di un disciplinare di produzione, come invece occorre fare per i vini a denominazione o indicazione geografica. Le uve sono comunque di provenienza italiana.

Secondo la tecnica di vinificazione, i grappoli vengono pigia-diraspati e subiscono una leggera macerazione, sino ad ottenere la tonalità di “rosa” desiderata. Una volta diviso dalle bucce, il mosto viene fatto fermentare a una temperatura controllata di circa 16-18°, al fine di estrarre la maggior quantità di profumi.

Prezzo: 3,99 euro
Acquistabile presso: Aldi

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Vini al supermercato

Volantini di inizio maggio: al supermercato a caccia di offerte

Ufficialmente entrati nel mese di maggio, diamo uno sguardo ai vini in offerta sui nuovi volantini della grande distribuzione. Alcuni “freschi freschi” di stampa. Se ci sono ancora pochi giorni per approfittare della promozione sui vini Notte Rossa da Iper la Grande I,  da Tigros la linea è in promo a 3,49 euro fino al 12 maggio. La catena, peraltro, offre un’ampia scelta di etichette e qualche 1+1 conveniente.

Nuovo volantino anche per Esselunga: “Arrivano le offerte” e sono quasi tutte sotto i 3 euro: una cantina di casa che punta tutto sul prezzo. Strategia che al momento appare comune data l’assenza generale, sui volantini, di vini sopra una certa soglia prezzo. Anche Iperal si presenta con affari a prezzi tondi da 1 euro in su.

I vini partono dai 3 euro ma per accaparrarsi un buon voto in cestelli bisogna spendere poco meno di 5 euro per i vini della Cantina Paolo Leo. Un po’ fuori dal coro la catena veneta Despar, Interspar.

Sul suo volantino “Estate in vista”  presenta una proposta di “Fresche Bollicine”: si va dai 3 euro per arrivare a vini francesi e astucciati importanti non proprio alla portata di tutti ma ad un prezzo davvero super. Chapeau!


Volantino Aldi, dal 4 al 10 maggio
Nulla da segnalare


Volantino Auchan, fino al 6 maggio
Fiano del Salento Igt Mottura: 3,49 euro (3,5 / 5)


Volantino A&O, fino al 5 maggio
Lambrusco Grasparossa Chiarli: 2,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Bennet, fino al 6 maggio – “Bontà in famiglia”
Pinot Grigio Trentino Cavit: 3,60 euro (3,5 / 5)
Toscana rosso Igt Santa Cristina: 4,90 euro (4 / 5)

Volantino Bennet, fino al 10 maggio – “Sconto 30, 40 e 50”
Prosecco DOC, Muller Thurgau o Ribolla spumante Cescon: 3,48 euro (3 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Ca’ dei Giusti: 1,98 euro (3 / 5)


Volantino Carrefour Market fino al 3 maggio – “Il piacere di stare in famiglia”
Colli Piacentini Val Trebbia Doc Trebbianino, Cantine Bonelli: 3,29 euro (3,5 / 5)
Orvieto Classico Doc Bigi: 2,99 euro carta payback (3,5 / 5)

Volantino Carrefour Market,  fino al 14 maggio – “Sconti fino al 50%”
Nero d’Avola o Grillo Doc Cantine Europa: 2,99 euro sconto 50% carta payback (3,5 / 5)
Montepulciano d’Abruzzo Doc o Pecorino Igt Spinelli: 2,79 euro sconto 50% carta payback (3,5 / 5)

Falanghina del Beneventano Igt: 2,19 euro sconto 50% carta payback (0 / 5)
Corvo bianco o rosso Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Carrefour fino al 3 maggio – Il piacere di stare in famiglia”
Verdicchio dei Castelli di Jezi Fazi Battaglia: 5,49 euro (5 / 5)
Arneis Roero Guidobono: 6,49 euro (3,5 / 5)

Gewurztraminer Doc, Nals Margreid: 8,49 euro (5 / 5)
Chianti Docg Villa Montorsoli: 3,29 euro (3,5 / 5)

Volantino Carrefour, fino al 14 maggio – “Sconti fino al 50%”
Oltrepò Pavese Doc Pinot nero vinificato in bianco o rosè Montagna: 3,49 euro (3,5 / 5)
Corvo bianco o rosso Duca di Salaparuta: 4,29 euro (3,5 / 5)


Volantino Coop, fino al 13 maggio
Spumante Prosecco Valdobbiadene Docg extra dry Bolla : soci coop 4,99 euro (3,5 / 5)
Barbera d’Alba Doc o Dolcetto di Diano d’Alba Docg “Le Calende”: soci coop 3,59 (3,5 / 5)


 

Volantino Conad, fino all’11 maggio
Lambrusco Doc Campanone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Sangiovese Toscano Igt Sensi: 2,79 euro (3,5 / 5)

Pecorino di Offida Docg Barò: 4,78 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Reggiano Scuro Doc San Prospero Ca dei Medici : 4,75 euro (3,5 / 5)

Volantino Conad Superstore, fino al 13 maggio
Colli Piacentini Doc Barbera Vivace Valtidone: 3,80 euro (3,5 / 5)

Volantino Conad City fino all’11 maggio
Chardonnay Rubicone Igp Montaia: 4,48 euro (3,5 / 5)


Volantino Crai, fino al 13 maggio
Dolcetto / Rosato Piemonte Clavesana: 2,79 euro (5 / 5)
Malvasia Vicobarone: 2,69 euro (3,5 / 5)
Valpolicella Doc Poesie: 4,89 euro (3,5 / 5)


Volantino Despar, fino al 6 maggio
Oltrepò Pavese Pinot Nero Giorgi: 5,99 euro (3,5 / 5)


 

Volantino Esselunga, fino al 13 maggio
Prosecco Gotto: 2,95 euro (3,5 / 5)
Soave Doc Nibai Cesari: 3,44 euro (3,5 / 5)

Est! Est! Est! Di Montefiascone Falesco: 2,99 euro (3,5 / 5)
Passerina o Montepulciano d’Abruzzo Citra: 2,95 euro (3,5 / 5)

Grillo o Nero d’Avola o Syrah Feudi di San Nicola: 2,69 euro (3,5 / 5)
Pinot Grigio o Merlot Forchir: 4,54 euro (3,5 / 5)

Bardolino Classico Sartori: 2,99 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg Villa di Monte Grati: 2,49 euro (3 / 5)

Gutturnio San Lupo Mossi: 2,69 euro (3,5 / 5)
Negroamaro Conti Zecca: 2,57 euro (3,5 / 5)


Volantino Eurospin, fino al 10 maggio
Nessun vino da segnalare


Volantino Gulliver, fino al 6 maggio
Pinot Nero o Bonarda Doc Torrevilla: 2,99 euro (3,5 / 5)
Orvieto Doc Classico Cecchi: 2,99 euro (3,5 / 5)

Etna Rosso Doc Madaudo: 3,69 euro (3,5 / 5)
Trebbianino Doc, Malvasia Bonelli: 2,99 euro (3,5 / 5)

Prosecco Doc Mionetto: 6,99 euro (3,5 / 5)
Colli Piacentini Barbera Doc Valtidone: 2,49 euro (3,5 / 5)


Volantino Il Gigante, fino al 6 maggio
Cirò Bianco/Rosso Caparra e Siciliani: 2,99 euro con blucard (5 / 5)
Barbera, Dolcetto d’Alba o Grignolino Asti Giacosa: 4,99 con blucard (3,5 / 5)

4 Bottiglie Vini Rossi Vecchia Cantina Montepulciano: 8,99 euro (4 / 5)
Colli Piacentini Ortrugo o Gutturnio Poggio al Tidone: 2,39 euro con blucard (3,5 / 5)

Chianti Superiore Docg Ser Ristoro La Pieve: 2,39 euro con blucard (3,5 / 5)
Terre Siciliane Igt Shiraz o Catarratto Fazio: 2,99 euro con blucard (3,5 / 5)

Cerasuolo, Montepulciano o Trebbiano d’Abruzzo Casal Bordino: 1,99 euro con blucard (3,5 / 5)
Grechetto o Sangiovese Terre Augustee Umbria Igp Castello delle Regine: 2,89 euro con blucard (3,5 / 5)

Friulano, Cabernet, Chardonnay o Pinot Grigio Grave del Friuli Borgomastro: 2,99 euro con blucard (3,5 / 5)
Spumante Cuvèe Millesimato extra Dry Coste Petrai: 3,29 euro con blucard (3,5 / 5)



Volantino Interspar, fino al 13 maggio – “Estate in vista”
Orvieto Classico Doc Oro Piccini: 3,95 euro (3,5 / 5)
Chablis Drouhin-Vaudon: 17,90 euro (4,5 / 5)

Poully Fume Domains de Marinieres: 18,90 euro (4 / 5)
Spumante Prosecco Doc Brut Civa: 4,99 euro (3,5 / 5)

Spumante Prosecco Mionetto: 7,49 euro (3,5 / 5)
Trento Doc Brut Sellaronda: 9,90 euro (4 / 5)

Franciacorta Docg Conte del Doss Saten (Marchio Esclusivo): 11,90 euro (4 / 5)
Franciacorta Docg Conte del Doss Rosè Marchio Esclusivo): 13,49 euro (4 / 5)
Imperial Rosè Moet Chandon Astucciato: 39,90 (5 / 5)

Volantino Interspar, fino al 13 maggio – “Un mondo di offerte pensato per te”
Soave Bardolino / Bardolino Chiaretto Doc, La collina dei ciliegi: 2,99 euro (3,5 / 5)
Pinot Noir Borgogna Joseph Drouhin: 16,90 euro (4 / 5)
Spumante Ribolla Gialla Brut Millesimato Villa Follini: 3,99 euro (3 / 5)


 

Volantino Iper la Grande I, fino al 3 maggio
Spumante Ortrugo Colli Piacentini Valtidone: 3,99 euro (3,5 / 5)
Dolcetto d’Alba Sansilvestro: 3,49 euro (3,5 / 5)

Morellino di Scansano Docg Malandrino Piccini: 4,19 euro (4,5 / 5)
Traminer o Cabernet Franc Borgo Canedo: 2,99 euro (3,5 / 5)

Lambrusco Sorbara o Grasparossa o Pignoletto Chiarli: 2,55 euro (3,5 / 5)
Glicine Bianco o Rosso Corvo: 3,99 euro (3,5 / 5)

Valdobbiadene Prosecco Sup Extra Dry Bolla: 3,99 euro (3,5 / 5)
Primitivo, Fiano, Negroamaro Rosso o Rosato Notte Rossa: 3,39 euro (5 / 5)


Volantino Iperal, fino al 13 maggio
Cabernet, Merlot Tre Venezie Igt o Pinot grigio Pasqua: 3 euro (3,5 / 5)
Toscana Rosso Igt Giglio del Duca: 3 euro (3 / 5)

Pignoletto Doc Arco delle Rose Chiarli: 3 euro (3,5 / 5)
Vini Conti Buneis Barbera Doc / Dolcetto Doc: 3,39 euro (3,5 / 5)

Vini Ca’ Vescovo Sauvignon o Cabernet Sauvignon: 4,59 euro (3,5 / 5)
Vini pugliesi assortiti cantina Paolo Leo: 4,79 euro (4 / 5)



Volantino Ipercoop, fino al 6 maggio
Gutturnio o Bonarda Colli Piacentini Valtidone: 2,49 euro (3,5 / 5)



Volantino Lidl, fino al 3 maggio
Aglianico del Vulture Dop Corte Aurelio: 2,69 euro (3,5 / 5)

Volantino Lidl dal 4 maggio al 10 maggio
Traminer Aromatico Friuli: 3,69 euro (3,5 / 5)


Volantino Pam, fino al 13 maggio
Chianti Riserva Collezione Oro Piccini: 3,89 euro (5 / 5)
Bonarda “C’era una volta”, Losito e Guarini: 3,29 euro (3,5 / 5)

Volantino Pam, fino al 13 maggio – “Occasioni Extra Risparmio”
Vini Igt Porta Vinaria: 2,49 euro (3 / 5)
Lambrusco Doc Chiarli secco o amabile: 2,99 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo o Fiano di Avellino Dogc Aminea: 3,49 euro (3,5 / 5)
Toscana Igt Manero Tenuta del Cerro 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Glicine Igp Corvo Bianco o Rosso: 3,99 euro (3,5 / 5)
Morellino di Scansano Docg o Vermentino Igt Cantina vignaioli di Scansano: 4,99 euro (3,5 / 5)

Rosso di Montepulciano Docg “Calici delle Mura”: 4,99 euro (3,5 / 5)
Nobile di Montepulciano Docg “Calici delle Mura”: 6,99 euro (3,5 / 5)

Volantino Pam, fino al 13 maggio – “Grande convenienza“
Lambrusco Modena Doc Cavicchioli: 1,99 euro (3 / 5)
Vini Igt Pinot bianco o Cabernet villa Mura Sartori: 2,29 euro (3,5 / 5)

Vini Settesoli Syrah, Nero d’Avola, o Chardonnay: 2,99 euro (3,5 / 5)
Barbera del Monferrato Doc Terredavino: 2,99 euro (3,5 / 5)

Greco di Tufo Docg Aminea: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Tosti: 3,49 euro (3 / 5)


 

Volantino Penny Market, fino al 6 maggio
Cannonau Sardegna Doc: 2,59 euro (3 / 5)


Volantino Simply Market, fino  al 6 maggio
Nessun vino da segnalare


Volantino Tigros, fino al 12 maggio
Chianti Docg Cecchi: 1+1 6 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc Forte Nero: 2,50 euro (3 / 5)

Vini F.lli Pasqua Pinot Grigio Veneto, Bardolino Chiaretto, Cabernet, Merlot delle Venezie Igt o Lugana: sconto 30% (3,5 / 5)

Vini Doc Terredavino Barbera del Monferrato o Dolcetto d’Ovada: 1+1 1+1 6 euro (3,5 / 5)
Oltrepò Pavese Doc San Zeno Zonin Bonarda o Barbera: 3,49 euro (3,5 / 5)

Vini Baccichetto Ribolla gialla Igt, Pinot Grigio Friuli Doc, Malbech delle Venezie Igt : 3,49 euro (3,5 / 5)
Linea vini Notte Rossa Fiano del Salento, Negramaro, Primitivo del Salento: 3,59 euro (5 / 5)

Morellino di Scansando Docg La Mora Cecchi: 3,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Ca Val : 5,49 euro (3,5 / 5)
Vini Santa Margherita Muller Pinot Grigio Valdadige Doc, Chardonnay Igt, Gewurztraminer Doc: 5,90 euro (3,5 / 5)


Volantino Unes/U2, fino al 12 maggio 
Nerello Mascalese Poggio di venerdì: 2,39 euro (3 / 5)
Spumante Pinot Chardonnay Kessel: 2,19 euro (3 / 5)

Vino Bianco di Custoza Sant’Anna: 2,19 euro (3 / 5)
Vino Rosso, Rosato o Bianco Terrefredde: 2,29 euro (3 / 5)

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Il Moscato d’Asti e lo strano “caso” del nuovo ambassador Alessandro Borghese

EDITORIALE – Con un mail firmata il 7 aprile dal presidente Romano Dogliotti, il Consorzio per la tutela dell’Asti Docg minacciava WineMag.it – e, in particolare, il sottoscritto, in qualità di direttore responsabile ed editore – di ritenere la testata “direttamente responsabile, unitamente alle fonti, ove esistenti”, degli eventuali “danni” arrecati all’ente per l’articolo dal titolo “Chef Borghese e promozione del Moscato: 4,5 milioni di euro che ‘pesano’ su Covid-19″, reperibile a questo link.

“Il nostro Consorzio – scriveva Dogliotti – sta conducendo trattative, volte ad individuare un ‘testimonial’ della denominazione, coperte da riservatezza, per cui ben comprenderete che la divulgazione, non autorizzata, di qualsivoglia nominativo si traduce in possibili danni per il nostro ente e per quanti da tempo si stanno impegnando nella progettualità promozionale e di gestione della denominazione, sia in termini di immagine che di correttezza contrattuale“.

Qualche considerazione è d’obbligo, nella giornata in cui il Consorzio per la Tutela dell’Asti ha, in sostanza, smentito se stesso. Abbiamo ricevuto di fatto, qualche minuto fa, la comunicazione ufficiale che Alessandro Borghese “è diventato l’ambassador per tutte le attività di promozione e valorizzazione della denominazione”.

Incredibile, dunque, come in tempo record (appena 17 giorni da quella mail in cui si chiedeva a WineMag.it di smentire la notizia pubblicata e peraltro ai tempi del Covid-19, con tutti i limiti relativi alla comunicazione e agli spostamenti) il Consorzio guidato da Romano Dogliotti abbia proposto a Borghese il ruolo di ambasciatore del Moscato d’Asti e abbia ottenuto, dal noto personaggio televisivo, l’avallo alla promozione della Denominazione.

Se così fosse, si tratta di un record nel record, anche per il trasformismo col quale Borghese passa dalla Birra Leffe ai discount Aldi, per proseguire l’attività di camaleontico testimonial del Moscato piemontese. Chapeau!

Nello specifico, l’articolo di WineMag.it trattava un tema ben più profondo e sensibile, sul quale il Consorzio di tutela – nonostante l’invito del sottoscritto – si è scordato di soffermarsi e di rispondere.

L’articolo finito nel mirino di Dogliotti (e del suo staff, agguerriti avvocati compresi) si riferiva al lancio di una petizione online promossa dall’Associazione Aroma di un Territorio, presieduta dal giovane vignaiolo Simone Cerruti di Castiglione Tinella (CN).

Al momento sono 162 le firme raccolte su Change.org. “L’Associazione Aroma di un Territorio, a nome dei suoi soci e nell’ interesse di TUTTE le aziende agricole di Moscato d’Asti e Asti Docg, su tutta l’area di produzione – si legge sulla petizione – chiede al Consorzio di Tutela dell’ Asti e del Moscato d’ Asti docg la sospensione immediata, per l’anno in corso e per il 2021 delle trattenute destinate alla promozione, attualmente fissate nell’ importo di 250 euro/ha circa, che dovranno poi essere ridiscusse a scadenza del termine”.

“Tale importo, per le aziende agricole impegnate nella coltivazione di Moscato, in considerazione del periodo di crisi attuale e soprattutto di quello venturo, aggrava la situazione di incertezza economica che certamente si presenterà in termini di reddito”.

“L’Associazione ritiene pertanto doverosa la sospensione richiesta, al fine di garantire la sopravvivenza delle aziende che si preparano ad affrontare un periodo di grandi sacrifici, tali da rendere indispensabili tutte le risorse disponibili”, si legge infine sulla petizione dell’Associazione Aroma di un Territorio.

Molto più di una sterile polemica, quella lanciata da WineMag.it, non crede presidente Dogliotti? In ogni caso auguro al Moscato (di qualità) tutto il bene del mondo. Ricordando però che, stavolta, saranno consumatori (e lettori) a “confermare o ribaltare il giudizio“. Cin, cin!

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Chef Borghese e promozione del Moscato: 4,5 milioni di euro che “pesano” su Covid-19

Duecentocinquanta euro a ettaro per le aziende agricole, ovvero i produttori d’uva. Il resto, ce lo mette l’industria. Un esborso troppo gravoso per raggiungere la cifra di 4,5 milioni di euro per la promozione del Moscato d’Asti e dell’Asti Docg, ritenuta necessaria dal Consorzio di Tutela. Le difficoltà del settore, legate all’emergenza Covid-19, rischiano di minare l’ambizioso progetto dell’ente guidato da Romano Dogliotti, che avrebbe pensato allo chef Alessandro Borghese come testimonial.

Un volto noto della tv – non solo per i programmi che conduce, ma anche per la pubblicità di Birra Leffe e dei discount Aldi – da affiancare a un’imponente campagna di affissioni e cartellonistica nell’area di produzione delle due denominazioni.

Oggi, una petizione su Change.org chiede al Consorzio di Tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg “la sospensione immediata, per l’anno in corso e per il 2021, delle trattenute destinate alla promozione, attualmente fissate in circa 250 euro a ettaro, che dovranno poi essere ridiscusse a scadenza del termine”.

A firmare la richiesta, “a nome dei suoi soci e nell’interesse di tutte le aziende agricole del Moscato d’Asti e dell’Asti Docg, su tutta l’area di produzione”, è l’Associazione Aroma di un Territorio, presieduta dal giovane vignaiolo Simone Cerruti di Castiglione Tinella (CN).

“Tale importo, per le aziende agricole impegnate nella coltivazione di Moscato, in considerazione del periodo di crisi attuale e soprattutto di quello venturo, aggrava la situazione di incertezza economica che certamente si presenterà in termini di reddito”, si legge sulla petizione online, che ha raggiunto le 150 firme in quattro giorni.

E ancora: “L’Associazione Aroma di un Territorio ritiene pertanto doverosa la sospensione richiesta, al fine di garantire la sopravvivenza delle aziende che si preparano ad affrontare un periodo di grandi sacrifici, tali da rendere indispensabili tutte le risorse disponibili”.

La petizione, indirizzata anche all’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa, giunge in uno dei momenti più delicati della storia del Moscato d’Asti e dell’Asti Docg. Non solo a causa di Covid-19, ma anche per la concomitanza delle elezioni che vedranno protagonista il Consorzio di Tutela, nel 2020.

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Matteo Ascheri Revolution: il Barolo inizia a dare del tu al consumatore


Il bello è che potrebbe tirarsela come pochi in Italia, Matteo Ascheri. Invece, il presidente del Consorzio del Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani ti saluta con quel sorriso contagioso. Si libera presto dei buyer americani coi quali sta colloquiando. E ti concede l’intervista con una ventina di minuti d’anticipo rispetto all’orario prefissato a Vinitaly.

Se è vero che l’eleganza non è farsi notare ma farsi ricordare, Ascheri ha imboccato la strada giusta. Per sé. E per il Barolo. Da tutti i punti di vista. Già, perché quella che sta apportando al Consorzio piemontese è una vera e propria Rivoluzione.

Culturale, d’immagine, di metodo. D’approccio. Ma soprattutto di comunicazione del Barolo, in Italia e nel mondo. Una rivoluzione vera, concreta. Fatta di parole e di fatti. Una “Revolution” che parte da un semplice assunto.

Per anni, il Consorzio del Barolo e del Barbaresco ha affidato la comunicazione alle aziende, chiamate a raccontare le Denominazioni in piena autonomia. Poi si è concentrato sul trade. Adesso è arrivato il momento di parlare al consumatore finale“.

Come? Le strade pensate da Ascheri sono molteplici. La più interessante, per chi ha sete di Barolo – ebbene sì, il Barolo si produce ma poi va bevuto – è la partnership con Vivino. “Chiederemo alle aziende del Consorzio di mettere a disposizione da un minimo di 6 a un massimo di 12-18 bottiglie di Barolo, da vendere a un prezzo interessante, stilato dalle stesse cantine”.

Una sorta di “operazione flash” pensata, appunto, per il consumatore finale. Che per un breve periodo potrà acquistare online dei grandi Barolo. E si parla di etichette di gran valore. Anche perché c’è di mezzo un risvolto Charity.

Riteniamo che questo sia un modo molto efficace e diretto per promuovere la Denominazione e ampliare il parterre del pubblico a persone che pensano di non potersi neppure avvicinare al Barolo”, spiega Ascheri. La somma raccolta sarà poi devoluta in beneficenza dal Consorzio di Tutela a un ente bisognoso, ancora da stabilire. Chapeau.

IL BAROLO NEI DISCOUNT
Un modo come un altro per far parlare di Barolo. E arginare il fenomeno del ribasso negli hard discount. “Parliamoci chiaro – sottolinea il presidente del Consorzio – questa non è una battaglia alla Grande distribuzione o ai consumatori che, per motivi di portafoglio, fanno la spesa al discount. Il nostro obiettivo è controllare l’offerta, arginando fenomeni speculativi che danneggiano l’immagine della Denominazione”.

Eppure Ascheri sa bene che il fenomeno del Barolo al Lidl o all’Eurospin, o quello del Barolo in promozione a 10 euro sugli scaffali di altre insegne della DO, è frutto di un sistema in perfetto equilibrio.

“Il meccanismo che genera questo tipo di prezzi è assolutamente sostenibile a tutti i livelli – commenta il presidente – perché è redditizio per il contadino, redditizio per l’insegna della grande distribuzione e, soprattutto, vantaggioso per il consumatore finale”.

Quindi o ci lamentiamo e basta, aspettando che la cosa degeneri – chiosa Matteo Ascheri – o facciamo qualcosa. E non si tratta di scacciare i mercanti dal tempio, perché in fondo siamo tutti mercanti. Piuttosto dobbiamo fare in modo che le aziende trovino altri canali di vendita per le loro uve, in modo da colmare il vuoto in cui si inseriscono imbottigliatori che condizionano il prezzo del Barolo negli hard discount”.

I dati, del resto, parlano chiaro nelle Langhe. Su oltre 650 aziende produttrici di Barolo associate al Consorzio, oltre 350 fanno parte della categoria “imbottigliatori“. Non va meglio al Barbaresco, dove il gap si riduce ancora: qui sono più della metà dei 300 produttori consorziati.

SOLUZIONI? “ANCHE L’AUTOTASSAZIONE”

“L’offerta di uve Nebbiolo e, di conseguenza, di Barolo come vino finito – evidenzia Ascheri – è cresciuta a livello esponenziale. In 20 anni siamo passati da 1.200 a 2.200 ettari vitati e da 6 a 14,5 milioni di bottiglie“.

E’ arrivato il momento di governare questa crescita. Abbiamo bloccato fino al 2022 i nuovi bandi per i vigneti e abbiamo intenzione di intervenire quanto prima anche sulle rese, magari introducendo la riserva vendemmiale“, annuncia Ascheri a WineMag.it.

Se necessario, per portare avanti il progetto di avvicinamento del Barolo al grande pubblico dei consumatori, il Consorzio è pronto all’autotassazione. “Abbiamo programmato investimenti per 3 milioni di euro in tre anni – ribadisce il presidente – finanziati dall’Erga Omnes”.

“Se non bastassero siamo pronti ad attingere dalle nostre tasche: in questo modo saremmo ancora più autonomi circa l’utilizzo dei fondi, focalizzandoli sugli obiettivi che ci siamo preposti”, precisa Ascheri.

E non finisce qui. Al vaglio del Consorzio di Tutela c’è anche la creazione di una “Barolo & Barbaresco Wine School“. Una sorta di Accademia, in stile Chianti o Valpolicella, in cui formare i professionisti chiamati alla comunicazione e alla vendita del Barolo e del Barbaresco, in Italia e nel mondo.

Il tutto a corollario dell’evento internazionale che segnerà il prossimo triennio della gloriosa Denominazione piemontese: Barolo & Barbaresco World Opening, l’Anteprima mondiale delle nuove annate (2016 e 2017) in programma a New York.

Prevista per febbraio 2020 e pensata come un vero e proprio spettacolo dedicato ai due rossi piemontesi, l’iniziativa sarà la vera sintesi della volontà del Consorzio di “cambiare passo e strategia sulla promozione delle Denominazioni che rappresenta”. Cin, cin.

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Luca Maroni, 92 punti al Fragolino di Aldi (bevanda aromatizzata a base di vino)


Esultino “le nari”, squillino i tromboni, se sul tavolo del Natale hai il Fragolino di Maroni. Il noto critico ha valutato con 92 punti la bevanda aromatizzata a base di vino in vendita nei discount Aldi. Non è uno scherzo.

Novantadue punti a una “bevanda” in vendita sugli scaffali dell’hard discount tedesco a 1,59 euro. Il Fragolino in questione fa bella mostra di sé sul catalogo delle Feste di Aldi, col “maroniano” bollino d’oro a invogliarne l’acquisto. Game. Set. Match.

La descrizione di Maroni non lascia spazio a interpretazioni: “Uno stupendo aroma di Fragola (maiuscolo rafforzativo, ndr) inonda senza mai risultare esagerato le nari. Merito della fragranza e dell’intensità olfattiva dell’uva di base, che brioso e vivido rendono un sì meraviglioso profumo”.

Pura poesia. Peccato che l’aroma tipico del “Fragolino”, ovvero la fragola – come suggerisce il nome stesso della bevanda – è dato dall’aggiunta di specifici aromi al mosto di uve sottoposte a “frizzantatura” in autoclave! Gli aromi “primari” o “secondari”, per intenderci, sono un’altra cosa.

Ma noi di WineMag vogliamo stare al gioco. E nei prossimi giorni, se vi va – ma solo se vi va, e in quel caso fatecelo sapere – inizieremo a recensire Coca Cola, gazzosa e aranciata in vendita nei discount. Bevanda per bevanda, tanto vale andare sul sicuro.

IL “FRAGOLINO” E’ ILLEGALE
Già, perché in realtà la vendita di “Fragolino”, inteso come vino ottenuto dalla vinificazione di “uva americana”, è vietata in Italia e in Europa sin dagli anni Trenta. Da un lato per preservare le varietà autoctone europee. Dall’altro per via dei tenori elevati di metanolo dati dalla vinificazione dell’uva americana, nota anche come “uva fragola”.

Ecco perché il “Fragolino” in vendita nella maggior parte dei supermercati italiani non è quello “originale” (lo si può trovare per esempio in Austria). Si tratta piuttosto di un “surrogato” del vino. Una vera e propria bevanda, che deve il suo sapore all’aggiunta di aromi alla fragola.

E allora oggi, 25 dicembre 2018, brindiamo tutti col Fragolino da 92 punti Luca Maroni, in vendita nei discount Aldi. In alto i calici, in attesa di poter consultare la prima edizione dell’Annuario dei migliori Succhi italiani.

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Vini al supermercato

Il vino di Aldi: doppietta Italian Wine Brands – Luca Maroni. La degustazione

Un grande imbottigliatore di vino, Provinco. E un analista sensoriale, Luca Maroni. Questo il binomio con cui Aldi mira a sfondare sul mercato italiano del vino al supermercato.

La multinazionale tedesca ALbrecht DIscount (abbreviato Aldi) ha costruito la propria “cantina” attorno al catalogo di quello che è uno dei maggiori player della Gdo internazionale.

Provinco Italia Spa, ex agglomerato di Cooperative sociali, oggi azienda privata con sede a Rovereto (TN). Un colosso in grado di mettere in bottiglia tutto il Made in Italy vinicolo italiano. Dal Trento Doc al Grillo di Sicilia.

Dal 2015 parte della prima società del Bel Paese quotata in borsa: Iwb (Italian Wine Brands), nata dalla business combination tra Provinco Italia Spa e Giordano Vini, mediante la Spac (Special Purpose Acquisition Company) Ipo Challenger.

“Si tratta di una selezione accurata di prodotti – assicura Aldi – e, proprio per dimostrare la particolare attenzione che riserviamo al vino, collaboriamo con l’analista sensoriale Luca Maroni per la degustazione dei nostri vini, l’assegnazione di un punteggio e la realizzazione della nostra brochure”.

Italian Wine Brands, da sola, vende oltre 48 milioni di bottiglie l’anno, con una quota di export che si assesta sul 75%. Numeri che ne fanno la terza pedina in Italia, escludendo le Cooperative (settimo con le coop).

Impianti di vinificazione, affinamento e imbottigliamento di Iwb si trovano nelle Langhe, in Piemonte. Una seconda cantina è “strategicamente localizzata in Puglia”, a Torricella, in provincia di Taranto.

Ulteriore particolarità: Iwb non possiede vigneti, ma solo le strutture e i macchinari utili per la vinificazione (nella vicina isola di Malta opera così Delicata Winery).

Un “pacchetto” pressoché completo quello che Iwb ha offerto ad Aldi per lo sbarco in Italia, che suona piuttosto rétro in un periodo in cui la Grande distribuzione sta investendo in private label, valorizzando piccoli e medi produttori e cantine sociali, al posto degli imbottigliatori (vedi Iper, la Grande i con “Grandi Vigne” o Coop con “Fior Fiore”).

Va tuttavia considerato che Aldi è un Discount. E quel che emerge dalla nostra degustazione di 20 vini prelevati dal nuovissimo punto vendita di Castellanza, in provincia di Varese, è la sostanziale ricerca di un “every day low price” ulteriormente stressato dal cluster di riferimento.

Curiosa anche la posizione di Luca Maroni nello sbarco di Aldi in Italia. Provinco Italia Spa, di fatto, risulta “secondo miglior produttore italiano” nella Guida 2013 dell’analista sensoriale. Quasi scontato il suggerimento ai tedeschi, forti anche della fama di Provinco sul suo primo mercato di riferimento: la Germania.

LA DEGUSTAZIONE
Tutta un’altra storia quella scritta dalla nostra degustazione. La media dei punteggi da noi assegnati ai vini di Aldi si aggira attorno ai 3/5. Tradotto: sufficienza risicatissima.

Solo tre i vini a cui assegniamo 4 “cestelli” su 5. Si tratta di due etichette della linea “Casteltorre” (proprietà di Schenk Italian Wineries, altra vecchia conoscenza di Maroni che la recensisce a pieni voti nell’assortimento Md Discount): il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico 2017 (in etichetta Schenk appare come “Cantina del Bacco”) e il Chianti Classico Docg 2016.

Convince anche il Maremma Rosso Toscana Doc “Poggio al Sale”, imbottigliato a Castellina in Chianti da Tenute Piccini Spa: altri 4 “cestelli” della spesa su 5, nella nostra speciale scala di valutazione.

Per il resto è un valzer di 3 e 3,5: vini che, da Nord a Sud Italia, raggiungono una sufficienza supportata soprattutto da un prezzo pieno all’osso, alla portata di tutti i portafogli.

Tra i peggiori assaggi il Metodo Classico Trento Doc (1/5) e il Bonarda dell’Oltrepò pavese (1,5/5).

Deludenti – soprattutto in termini di tipicità – due dei vini più costosi dell’assortimento Aldi Italia: il Barolo Docg 2013 “Giacondi” e, ancor più, l’Amarone della Valpolicella Docg 2015 “San Zenone” (voto 3/5).

Per i più curiosi, ecco l’elenco completo e le valutazioni dei vini di Aldi

1) Prosecco Doc Extra Dry Millesimato 2017, Villa degli Olmi spa: 3,99 euro (2 / 5)

2) Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg “Giotti”, Casa Vinicola Bosco Malera srl (C.V.B.M. Salgareda): 4,49 euro (3 / 5)

3) Franciacorta Brut Docg “Duca Diseo”, Cantina Chiara Ziliani: 7,99 euro (3 / 5)

4) Metodo Classico Trento Doc Brut “Pentagono”, Provinco Italia: 6,99 euro (1 / 5)

5) Grillo Doc Sicilia 2017 “Terre di Lava”, Provinco: 1,89 euro (3,5 / 5)

6) Soave Doc Classico 2017 “Villa Alberti”, Cantina Sociale Cooperativa di Soave (Ci.Esse): 1,89 euro (3,5 / 5)

7) Lugana Doc 2017, Cantina Delibori Walter (CDW Bardolino): 5,99 euro (3,5 / 5)

8) Gavi Docg 2017 “Franco Serra”, Tenute Neirano Spa (Te.Ne Cusano Milanino – Giacomo Sperone): 4,49 euro (3,5 / 5)

9) Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico 2017, Cantina del Bacco (Schenk): 1,99 euro (4 / 5)

10) Trevenezie Igt Traminer Aromatico 2017, Provinco: 4,99 euro (3 / 5)

11) Cerasuolo d’Abruzzo Dop 2017, Cantina di Ortona (Ci.Vi.): 1,99 euro (3 / 5)

12) Lambrusco di Modena Doc Secco “Terra Grande”, Provinco: 1,69 euro (2,5 / 5)

13) Bonarda dell’Oltrepò pavese Doc 2017, Provinco: 2,19 euro (1,5 / 5)

14) Nero d’Avola Doc Sicilia 2017 “Terre di Lava”, Provinco: 1,89 euro (3 / 5)

15) Primitivo di Manduria Doc 2016 “Sasso al Vento”, Provinco: 3,99 euro (2,5 / 5)

16) Puglia Igt Aglianico  2016, “Sasso al Vento”, Provinco: 3,49 euro (3 / 5)

17) Maremma Toscana Doc Rosso 2014 “Poggio al Sale”, Tenute Piccini: 4,99 euro (4 / 5)

18) Chianti Classico Docg “Il Castellare”, Schenk Italian Wineries: 3,99 euro (4 / 5)

19) Barolo Docg 2013 “Giacondi Autentico Italiano”, Mgm Mondo del Vino Forlì (MCQ Srl): 9,99 euro (3 / 5)

20) Amarone della Valpolicella Docg 2015 “San Zenone”, Provinco: 13,99 euro (3 / 5)

degustazione effettuata da Davide Bortone, Viviana Borriello, Giacomo Merlotti

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Vini al supermercato

Lambrusco re dei vini al supermercato. La Gdo vale 2 miliardi in Italia

Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo sul podio dei vini più venduti nei supermercati italiani. E’ quanto emerge dalla ricerca elaborata per Vinitaly dall’istituto di ricerca IRI sui consumi di vino nella Grande distribuzione nel 2017.

Gli italiani hanno acquistato 648 milioni di litri nella Grande distribuzione, il canale di vendita principale del vino, per un valore che vede il traguardo dei 2 miliardi di euro (1 miliardo e 849 mila milioni di euro), dati inclusivi dei Discount.

Vini bianchi fermi, vini a denominazione d’origine, vini regionali, spumanti secchi. Questi i vini preferiti nel 2017. I rossi più richiesti provengono da Toscana, Emilia Romagna, Piemonte. I bianchi da Veneto, Trentino, Sicilia.

I NUMERI
Tra i vini i cui acquisti crescono a doppia cifra: Grillo (Sicilia), Primitivo (Puglia), Ortrugo (Emilia Romagna), Ribolla (Friuli Venezia Giulia), Valpolicella Ripasso (Veneto), Cortese (Piemonte), Passerina (Marche), Chianti Classico (Toscana), Cannonau (Sardegna), Pecorino (Abruzzo/Marche), Falanghina (Campania). Mentre i campioni assoluti rimangono Lambrusco, Chianti e Montepulciano d’Abruzzo.

Le bottiglie da 0,75 a denominazione d’origine crescono nel 2017 del 2% rispetto all’anno precedente con 280 milioni di litri venduti. Gli spumanti (e champagne) aumentano del 4,9% con 68 milioni di litri. Da notare anche la performance del rosato frizzante che cresce del 3,9%.

Prosegue il trend negativo dei “bottiglioni” (fino a 2 litri) che perdono un ulteriore 2,5%, mentre i brick registrano una flessione dello 0,6%. In crescita il formato “bag in box”, ancora di nicchia: +5,4%.

In forte crescita le vendite di vino e spumante biologico che superano i 4 milioni di litri venduti, confermando un percorso che ha ancora ampi margini di crescita.

“Se la quantità di vino acquistato nella Grande Distribuzione è stabile da anni – spiega Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI, coordinatore della ricerca – i consumatori mostrano di apprezzare le novità, accogliendo favorevolmente le proposte delle cantine”.

“I vini a denominazione d’origine vendono 5,5 milioni di litri in più nel 2017 – continua Romano – così come crescono bollicine e vini bianchi, inoltre aumentano le tipologie regionali che si fanno apprezzare ogni anno per i tassi di crescita. I Vini emergenti si fanno apprezzare per posizionamenti di prezzo non bassi (oltre la metà superiore a 4 euro) e questo è un aspetto positivo perché dimostra la disponibilità del consumatore a premiare novità e valore“.

IL FENOMENO SPUMANTI
“Il successo degli Spumanti ha spinto molte cantine a dedicarsi a questo prodotto – conclude Romano – ormai sulla via della destagionalizzazione nella versione Secco. Infine, i prezzi nel 2018 dovranno sostenere una sfida non banale a causa della vendemmia 2017 poco generosa ed al conseguente rialzo atteso”.

“La grande distribuzione organizzata si mantiene un canale di vendita molto importante per il mercato italiano – commenta Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere – capace di far emergere nuovi vini e territori e di assecondare nel tempo la richiesta di prodotti di maggiore qualità anche per il consumo quotidiano”.

“Un’evoluzione che Vinitaly sta seguendo negli anni, diventando il luogo di analisi e confronto tra Gdo e settore enologico e soprattutto proponendo alle cantine espositrici incontri B2B con i buyer delle insegne della distribuzione organizzata. Con l’International Packaging Competition Vinitaly da oltre venti anni promuove la cultura del comunicare con efficacia attraverso l’etichetta e la confezione il valore del prodotto”.

L’appuntamento a Vinitaly è per il 16 aprile, alla tavola rotonda di approfondimento sulle vendite di vino nella Gdo, con focus quest’anno sul mercato del vino italiano nei supermercati Usa. Il 16 e 17 aprile in calendario gli incontri B2B del Gdo Buyers’ Club.

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Vini al supermercato

Cerasuolo d’Abruzzo Dop 2016, Co.Ci Ortona

(2 / 5) Continuiamo i nostri assaggi della linea “Integralmente Prodotto” di Eurospin con il Cerasuolo d’Abruzzo Dop  prodotto da Co.ci di Ortona, bottiglia non giudicata durante la nostra degustazione del 5 Novembre per eccessiva presenza di acido acetico.

LA DEGUSTAZIONE
Di un incantevole rosa cerasuolo pastello trova nell’occhio e nel naso la sua massima espressione.

All’olfatto è intenso con richiami predominanti di fragolina selvatica e ciliegia non matura. Scavando oltre il frutto giungono note più dolci e delicate di camomilla, rosa,  geranio e un tocco minerale.

Al palato però non conferma le aspettative ed emerge la sua personalità. Leggero in alcolicità con i suoi  12 gradi ha una freschezza e una sapidità molto marcata che rende la beva poco morbida. Un equilibrio appena sufficiente per una persistenza quasi assente, in totale antagonismo  alla tipicità del Cerasuolo D’Abruzzo che generalmente regala intensità di aromi anche al retrolfattivo.

In cucina è un vino molto versatile, si abbina a primi piatti semplici, come un classico spaghettino al pomodoro, pasta fagioli, preparazioni a base di pesce e cozze,  carni bianche, e pizza margherita.

LA VINIFICAZIONE
Il Cerasuolo d’Abruzzo Dop viene prodotto nelle province di Chieti, Aquila, Teramo e Pescara con uve Montepulciano almeno per 85% e con altri vitigni a bacca rossa non aromatici da soli o congiuntamente coltivati in Abruzzo.

La vinificazione è in bianco con breve macerazione sulle bucce per conferire al vino il caratteristico colore.

Prezzo : 1,69 euro
Acquistato presso : Eurospin

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Vini al supermercato

Penny Market, il “vino del mese” è un insulto all’Oltrepò. Per 2 euro, meglio il Syrah Pellegrino

Stride, sul collo della bottiglia, la fascetta della Doc, dopo il primo sorso di Camé, Bonarda dell’Oltrepò Pavese vendemmia 2016 imbottigliato dall’Azienda Vinicola M.G. Sas a Cassolnovo, piccolo borgo alle porte di Vigevano (non esattamente, dunque, “Oltre il Po”). E stride, ancor prima, il manifesto affisso al cestone del Penny Market,
nel quale sono rovesciate le bottiglie di quello che viene presentato come il “Vino del mese”.

La promozione è di quelle accattivanti: al vino in questione viene applicato uno sconto del 27%, che porta il prezzo da 2,19 euro a 1,59 euro. Per intenderci, il Bonarda Camé costa 2,12 euro al litro. Bastasse la convenienza, saremmo a cavallo.

Dal nostro esame, il prodotto ne esce – di fatto – a pezzi. Spuma assente, naso grezzo, palato impastato da una pastosità che ricorda il ritrito. Undici gradi e mezzo la percentuale di alcol in volume.

Un’acqua rossa che offende un territorio intero, per mano di una catena della grande distribuzione come Penny Market, che con questa etichetta – a dispetto di un assortimento che può vantare punte di eccellenza nel rapporto qualità prezzo, come l’imbattibile Bolgheri InSogno di Podere Guado al Melo, non a caso inserito nella nostra classifica 2015 delle migliori bottiglie di vino acquistabili al supermercato – tocca uno dei suoi punti più bassi.
Avrebbe potuto seguirla a ruota Esselunga, se non fosse che il Syrah 2014 Terre Siciliane Igt Costa Gaia è prodotto da un mostro sacro come Cantine Pellegrino di Marsala. Gente che, se rischia, lo fa coscientemente.

Il vino in questione, in sell out a spot la scorsa settimana nella catena di Caprotti al fantasmagorico prezzo di 1,99 euro (al netto di un 50 e rotti percento di sconto) risulta letteralmente “regalato” nel suo apparire nel calice perfettamente didattico (più che mai adatto, dunque, al pubblico della Gdo).

Classiche note del vitigno che spaziano dalla frutta rossa al pepe nero, unite a una facilità di beva strepitosa, nonostante i 13% che lo rendono tutt’altro che un “vinello” da quattro soldi.

Due vini, il Bonarda Camé e il Syrah Costa Gaia, capaci di mostrare il duplice volto del rapporto qualità prezzo del vino al supermercato. Saper scegliere, per scegliere bene.

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Luca Gardini, spot per i vini del discount Eurospin: l’intervista

Il miglior sommelier del mondo presta il volto per pubblicizzare i vini di un discount. Non è una barzelletta. Succede per davvero. A 6 anni dal prestigioso riconoscimento della Worldwide Sommelier Association, Luca Gardini si rimette in gioco. E lo fa con Eurospin. La nota catena di discount italiani ha sottoposto al 35enne di Cervia una serie di assaggi. “Alcuni – spiega Gardini – mi hanno piacevolmente sorpreso al primo sorso. Su altri ci siamo confrontati e siamo giunti alla selezione finale. Da lì il progetto di realizzare una linea ‘garantita’, ma in pieno spirito Eurospin, senza brand per contenere i prezzi”. Così, il ‘mezzobusto’ del sommelier emiliano finisce dritto sulla home page del sito web del colosso di San Martino Buon Albergo (Verona). E sui volantini cartacei. Tra una confezione di prosciutto di San Daniele e quattro cotolette agli spinaci a prezzo stracciato, of course.

“Vini Doc, Igt e Docg integralmente prodotti in alcune delle più vocate zone viti-vinicole italiane”, quelli selezionati da Luca Gardini per Eurospin. Si passa dal Barbera D’Asti Docg Superiore a 2,39 euro al Nero D’Avola Terre Siciliane Igt a 1,85. Spazio anche per i vini bianchi. Come il Muller Thurgau Vigneti delle Dolomiti Igt a 2,99 euro, o il Fiano del Sannio Dop a 4,29 euro. Senza dimenticare rosati come quello del Salento, a 1,99. O vini frizzanti come il Pignoletto del Reno Igt a 2,29 euro, o il Verduzzo del Veneto Igt a 1,69. Gardini si materializza in persona in brevi video, sempre sul web, e ne presenta le caratteristiche. Consigliando gli abbinamenti. E tra un bicchiere e l’altro, trova il tempo per rispondere alle domande di vinialsupermercato.it.

Luca Gardini, miglior sommelier del mondo 2010, presta la sua figura per pubblicizzare i vini di un “discount”: com’è nata l’iniziativa?
Credo che tutti abbiano il diritto di bere vino e, anche se non possono o non sono disposti a spendere molto, debbano avvicinarcisi informati, consapevoli, incuriositi

Il miglior vino della cantina Eurospin nel rapporto qualità-prezzo? Nei mesi scorsi, noi abbiamo scovato un buon Aglianico del Salento
A voi la scelta, sono tutti vini che raccontano territori diversi, non ne esiste un preferito, ma di sicuro c’è il preferito per ogni occasione. Potrei comunque fare quello politicamente scorretto e scegliere il Lambrusco della mia Romagna.

Il vino e la Gdo moderna: qual è la sua opinione?
Il tempo a disposizione è sempre meno e poter trovare tutto ciò di cui abbiamo bisogno in un unico luogo, il supermercato per l’appunto, è un vantaggio di questi tempi moderni. La Gdo sta crescendo e non si interessa di vini solo a buon mercato, ma è sempre più attenta alla qualità e alla cura del cliente. Quest’esperienza ne è stato un esempio

In Italia esistono ancora vini “da discount” o “da supermercato”, nell’accezione negativa del termine?
Esisteranno sempre, ovunque. Penso sia per questo che figure come la mia vengono interpellate

Come si sceglie un buon vino al supermercato?
Documentandosi senza dubbio, e poi “sperimentando”. Ognuno ha il suo palato e va rispettato, non finirò mai di ripeterlo. Importantissimi sono anche la presentazione e lo stato di conservazione del vino o del prodotto alimentare che sia

Luca Gardini acquista vini al supermercato? Se sì, quali?
Confesso di avere poco tempo per andare al supermercato. Per fortuna ho qualcuno che ci va al posto mio, ma quando sono in viaggio mi soffermo sempre a guardare quali vini (e come) supermercati e Autogrill propongono al pubblico in giro per l’Italia e per il mondo

Vino e marketing: quanto conta oggi l’immagine e quanto la sostanza?
Quando l’immagine è sinonimo di garanzia non faccio distinzioni. Ricordiamoci che stiamo parlando di prodotti alimentari, la sicurezza prima di tutto. E poi, senza sostanza, l’immagine sarebbe bidimensionale. Non so se mi spiego…

Lo stato di “salute” del vino in Italia: una fotografia di Luca Gardini. Quali prospettive per il vino italiano nel mondo?
Il vino italiano nel mondo non ha ancora la posizione che merita. Dobbiamo collaborare tra italiani, produttori – giornalisti – testimonial, e unire le forze per farlo conoscere sempre di più. Perché chi lo prova, poi non torna più indietro

L’area vitivinicola più sottovalutata d’Italia? Quella, invece, più sopravvalutata
Sottovalutata forse la Sicilia. Ho bevuto grandi Nero d’Avola negli ultimi anni. Con mio grande piacere uno è anche arrivato al 4° posto della classifica Tws-Biwa, di cui sono fondatore con Andrea Grignaffini, che vede premiati i 50 migliori vini italiani da parte di una giuria di esperti internazionale. Sopravvalutata non saprei: amo troppo il vino per dire che qualcosa è “troppo”.

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vinialsupermercato.it a Radio Deejay

Ci hanno scritto in tanti dopo la diretta radio del 25 maggio a Tropical Pizza, uno dei programmi di punta di Radio Deejay, condotto da Fabrizio Lavoro, in arte Nikki, con Fosca Donati e Aldino di Chiano dj Aladyn.

Questa è l’occasione per ringraziarvi tutti! E a grande richiesta pubblichiamo di seguito il link ai vini citati durante l’intervista: il vino rosso Villa Antinori Toscana Igt, in vendita nei supermercati Esselunga, lo spumante Franciacorta Brut Brolo dei Cavalieri e il vino bianco Soave Doc Classico “Terre del Vulcano” in vendita da Lidl. Nikki ci ha chiesto di citare alcuni vini “strepitosi” nel rapporto qualità-prezzo.

Una domanda a bruciapelo, alla quale abbiamo risposto volentieri. Ovviamente avremmo potuto citare molti altri esempi. Per scoprire tutte le “chicche” in vendita al supermercato, dunque, non vi resta che seguirci! Per chi si fosse perso l’intervista, ecco qui il podcast.

Qui invece l’intervista di noi di vinialsupermercato.it a Francesco Quarna, caporedattore e social manager di Radio Deejay, nonché grande appassionato di quel meraviglioso vitigno chiamato Nebbiolo.

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Cuvèe de la Motte du Bois Vins Duvernay

Più che una recensione, stavolta, ecco uno spunto di riflessione. Chi ci segue lo sa, la nostra mission è cercare di consigliare i nostri lettori allo scopo di bere bene al supermercato. Canale nel quale crediamo e che ci ha dato grosse soddisfazioni. Nella continua ricerca del prodotto da recensire, o della novità, qualche tempo fa ci siamo imbattuti in una bottiglia di vino, ultimo pezzo, messa in vendita nella corsia destinata alla merce in promozione. Siamo in un punto vendita della catena Penny Market.

Cuvèe de la Motte du Bois Vins Duvernay

“Bollone” giallo a evidenziare il prezzo a penna: appena 1,99 euro, per un vino che prometteva d’essere ”elegantemente francese”. Cuvèe de la Motte du Bois, imbottigliato da Vins Duvernay distributore dell’Alta Savoia Francese.Dire che non ci aspettavamo grosse emozioni da quella bottiglia sarebbe banale. Ma spesso, approcciarsi alla degustazione senza nessun pre concetto – soprattutto quello del prezzo – e con il consueto spirito critico, ci aiuta a risultare sempre obiettivi. Ecco dunque l’esito della degustazione.

Un vino che nel calice si è mostrato giovanissimo, violaceo, pur non essendo un novello né aveva tutte le caratteristiche in termini di colori e profumi, presentandosi anche invitante da un certo punto di vista. Al gusto però, dire deludente è poco, la sensazione di bere un sorso di alcol purissimo, disinfettante. Anche lasciato ossigenare nulla, ancora alcol purissimo. Di quelli che hai paura anche ad usare in cucina col timore che prenda fuoco tutto.

CUI PRODEST?

Trattandosi di un vino francese davvero poche indicazioni in etichetta. Contattiamo il produttore, un grandissimo distributore francese che non risponde a nessuno dei nostri appelli. Contattiamo la catena, molto seria da questo punto di vista che ci risponde prontamente dispiaciuta di non poterci inviare la scheda in quanto il prodotto non è più in assortimento, ma che si trattava di un blend di vini francesi. ”E menomale”, abbiamo risposto alla direzione acquisti, perché quando ci si trova di fronte a un prodotto del genere la domanda ”ironica” nasce spontanea, alla Gigi Marzullo.

Ma con tutti i vini ”deludenti” che si producono anche in Italia, dobbiamo pure andare a prenderli in Francia? Perché, a parte la diatriba renziana sui vini italiani migliori di quelli francesi, è  sicuramente vero che anche in Francia ci sono prodotti eccellenti. Ma anche prodotti scarsi. I vignaioli francesi hanno recentemente protestato contro la Spagna, sequestrando cisterne e sversandone i contenuti in strada. La nostra protesta è stata ”domestica”: con il vino Cuvèè de la Motte de Bois sversato nel lavandino. Con buona pace del vino, elegantemente francese.

Prezzo piene: 1,99 euro
Acquistato presso: Penny Market

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Pinot Nero Alto Adige Doc Blauburgunder 2014, Kellerei Kaltern

(4 / 5) Una chicca in esclusiva per il Penny Market, il Pinot Nero Alto Adige Doc Blauburgunder prodotto dalla cantina Kellerei Kaltern di Caldaro. L’annata sotto la lente di ingrandimento la 2014, annata sfavorevole per le sue evoluzioni metereologiche che ha dato del filo da torcere anche ai contadini della cantina Kellerei di Caldaro, molto impegnati tra germogliamenti anticipati, persi poi nei mesi estivi che sono stati piovosi ed una maturazione molto lenta.

LA DEGUSTAZIONE
Nel calice il Pinot Nero Alto Adige Doc Blauburgunder si è presentato rosso  rubino tendente al granato, ma non molto carico. Il ventaglio olfattivo non è risultato particolarmente complesso, molto delicato ed incentrato soprattutto su piccoli frutti rossi, ciliegia e lampone con una leggera nota vanigliata sul finale. Al palato, nonostante un corpo medio ha convinto col suo gusto fruttato. Un ottimo equilibrio tra le componenti morbide e dure. Un tannino ingentilito accompagnato da una vena acida con tocco amarognolo sul finale che risulta comunque persistente. Il Pinot Nero Alto Adige Doc Blauburgunder prodotto dalla cantina Kellerei Kaltern si è aggiudicato nel  2011 l’oscar Gambero Rosso per il miglior rapporto qualità prezzo e nel 2010 ha guadagnato 89 punti dalla rivista Wine Spectator. Si adatta particolarmente a piatti di carni, selvaggina e formaggi stagionati.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Pinot Nero. Le viti hanno un età media che va dai 5 ai 20 anni, sono allevate a pergola e a guyot su terreni collinari calcarei argillosi, esposti ad est ad un’altitudine compresa tra i 450 e i 550 metri sul livello del mare. La vinificazione avviene con fermentazione sulle bucce a temperatura controllata per otto giorni. Una volta svolta anche la malolattica il vino viene posto ad affinare per 7 mesi in grandi botti di legno e cemento. La cantina Kellerei nasce nei primi del 900. Attualmente conta 400 soci per un totale di 300 ettari vitati. La realtà cooperativa non è in Alto Adige un sistema semplicemente economico o di struttura aziendale, ma un modello di vita che fa parte del retaggio e della vita di tutti i giorni. Kellerei rappresenta una delle cooperative più produttive con un numero di bottiglie a sei zero: 1.800.000 bottiglie suddivise tra vini bianchi che corrispondono al 45% della produzione e vini rossi per il 55% del quale il Pinot rappresenta una quota minima.

Prezzo pieno: 7,99
Acquistato presso: Penny Market

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Trento Doc Brut Cantine Atesine sboccatura 2014

(5 / 5) ”Le cose migliori arrivano quando meno te lo aspetti”. Nel caso specifico la cosa inaspettata è la finezza dello spumante metodo classico Trento Doc Brut prodotto dalle Cantine Atesine di Trento. Nulla da invidiare a nomi altisonanti, cosiddetti leader di prodotto, che si possono trovare in gdo e non solo. Uno spumante classico, il Trento Doc delle Cantine Atesine che, visto così con un’etichetta di poco appeal, passa un po’ inosservato. L’apparenza però spesso inganna, infatti una volta stappato si è rivelato uno spumante di grande personalità. Va detto che le produzioni del Trentino, anche per la gdo, si distinguono sempre. Con le cantine trentine si casca sempre bene.

LA DEGUSTAZIONE

Per quanto riguarda l’analisi organolettica, il Trento Doc Brut Cantine Atesine, nel calice si presenta di un bel giallo paglierino dorato con un perlage mediamente fine ed estremamente persistente, anche se diffuso su più di una catenella. Un naso di grande freschezza, elegante,  con dolci note fruttate di mela e agrumi, fiori delicati, accenni di lieviti e crosta di pane a completare un quadro invitante. Al palato una bollicina incisiva al punto giusto, un buon corpo accompagnato da una vivace vena acidità, sapidità e mineralità per un sorso armonioso.

Un finale persistente e retrogusto con sfumature agrumate. Una di quelle bottiglie che con i suoi 12,5% di gradazione, alla giusta temperatura di servizio, si svuota rapidamente. Ma noi di vinialsupermercato, anche se farà inorridire qualcuno, abbiamo conservato (bene) un bicchiere per il giorno successivo, proprio per testarne la tenuta. Ebbene, al secondo giorno sembrava appena stappato e altrettanto gradevole. Lo spumante Trento Doc Brut, ha un residuo zuccherino di 4 g/l. E’ ideale come aperitivo, con pietanze a base di pesce, ma anche a tutto pasto, addirittura con la pizza e la piadina, come viene proposto nei brunch after ski.

LA VINIFICAZIONE

Prodotto con uve 100% Chardonnay da vigneti di accertata vocazionalità situati a nord est di Trento che godono di ottima esposizione. La denominazione di origine controllata ”Trento” identifica il Trentino vitivinicolo ed impone la spumantizzazione secondo il metodo classico di rifermentazione in bottiglia. Le uve sono raccolte a mano. Dopo la diraspatura segue una macerazione sulle bucce di 10/12 ore, illimpidimento naturale del mosto, aggiunta di lieviti selezionati, fermentazione e sosta di 3/4 mesi sui lieviti prima del tiraggio.

In primavera viene fatta la cuvée e preparato il vino base che viene posto a rifermentare in bottiglia. per un periodo di sosta minimo sui lieviti di 15 mesi. Lo spumante Trento Doc prodotto da Cantine Atesine riporta in contro etichetta la data di sboccatura 2014, come previsto dal disciplinare. Le produzioni che hanno una sosta sui lieviti inferiore a 24 mesi non possono indicare l’annata, ma devono indicare la sboccatura appunto. Le Cantine Atesine, si trovano a Casteller in provincia di Trento e sono specializzate nella produzione e ingrosso di vini e spumanti.

Prezzo pieno: 6.99
Acquistato presso: Penny Market

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Cool Wine, da Penny Market e Coop la Puglia fa tendenza con i vini del Tacco


Cool Wine, da Penny Market e Coop: la Puglia e i vini del Tacco (4 / 5) Una fila di etichette colorate, grintose ed accattivanti. Ogni colore un vino diverso, ogni etichetta l’iniziale di una parola identificativa. Fino a comporre la scritta “Tacco”, che identifica la forma della Puglia. Ovvero l’acronimo di Terra, Amore, Coraggio, Creatività, Orgoglio. Facile essere audaci, perché la catena di “discount di qualità” Penny Market, ci ha spesso sorpreso, in positivo. E lo fa anche stavolta, con una linea di prodotti delle Cantine Teanum di San Severo (Foggia), mai recensite prima su vinialsupermercato.it, ma a noi ben note. In una sorta di degustazione “verticale”, anzi “alfabetica”, partiamo dalla lettera “T”: ovvero dal blend tra uve Bombino e Fiano. Un mix ben riuscito, con percentuali che si assestano al 70% per il primo uvaggio autoctono dell’Alto Tavoliere delle Puglie, e 30% per il secondo. Un vino che si presenta denso nel calice, dove scorre mostrando un giallo paglierino carico. Al naso evidenti richiami di frutta a polpa gialla matura, sciroppata: pera, albicocca, amarena. E una speziatura che ricorda vagamente la noce moscata. Ottime premesse.

TERRA

Al palato, “Terra” Bombino – Fiano 2014 richiama nuovamente tinte fruttate, ben calibrate con toni più austeri, erbacei, tendenti all’amarognolo. E’ così che si evidenzia la buona alcolicità del prodotto (13%) che non infastidisce: dona bensì piacevolezza alla beva, fresca e sapida. Un vino equilibrato e sufficientemente persistente, da abbinare ad antipasti leggeri, risotti e primi a base di pesce. Le uve Bombino e Fiano crescono a un’altitudine di 150-200 metri sul livello del mare e vengono allevate a spalliera, con un resa di 100 quintali per ettaro. La raccolta avviene in maniera manuale, con successiva spremitura soffice e fermentazione in acciaio, a una temperatura controllata di 14 gradi. Sempre in acciaio avviene la maturazione, mentre l’affinamento è affidato alla bottiglia, prima della commercializzazione.

CORAGGIO
Passiamo poi al Nero di Troia-Negroamaro Igt “Coraggio” 2014. Il calice si tinge di un profondo colore rosso scuro. Al naso sprigiona un intenso spettro di sentori: il vinoso iniziale lascia spazio alla frutta, ciliegia, ribers nero, ma anche prugna secca. Effluvi di pepe e anche una piccola percezione di vaniglia. Una complessità olfattiva sorprendente. Al palato è molto caldo, il gusto pieno e rotondo. Sul fronte delle componenti dure è accompagnato da un’acidità fresco viva, sapidità, un tannino equilibrato. Chiude fruttato e persistente, lasciando anche un leggero retrogusto amarognolo a completare una buona beva. La gradazione alcolica, con i suoi 13%, è assolutamente tollerabile. Si abbina a carni arrosto, selvaggina e tagliate di manzo. Prodotto con uve 70% Nero di Troia e 30% Negroamaro. I vigneti, allevati a spalliera ed alberello si trovano a 200 mt sul livello del mare. Le bucce vengono lasciate a macerare per 22 giorni in acciaio. Successivamente il vino viene affinato in botti di legno francese ed americano e in bottiglia. L’uva Nero di Troia è la bacca di un vitigno autoctono pugliese, il nome deriva proprio dalla carica polifenolica che tende a dare al vino una colorazione molto scura che ricorda il nero. Il vitigno è stato per lungo tempo destinato a rafforzare vini deboli di corpo attualmente viene vinificato anche in purezza.

Cool Wine, da Penny Market e Coop: la Puglia e i vini del Tacco

Ecco dunque l’ultimo dei nostri prodotti della linea Cool Wine degustati: ovvero la seconda “C” di “Tacco”, “Creatività”. Si tratta anche in questo caso di un blend tra gli uvaggi Nero di Troia (70%) e Aglianico (30%) salentino. Ritroviamo il rosso impenetrabile, con unghia tendente al granato, del precedente vino degustato. Al naso è profondo, con intense percezioni di confettura di frutti rossa e spezie come la liquirizia, nonché sentori di cuoio. Un vino che pare già caldo al naso, con i suoi 13,5 gradi di alcol in volume. E si riconferma tale al palato, dove rispecchia l’analisi olfattiva: ecco nuovamente la frutta, ben sostenuta da una freschezza e da una sapidità viva, in un finale persistente che tende al rabarbaro. Le vigne che danno vita a questo blend crescono a un’altitudine di 150 metri sul livello del mare, allevate a spalliera. La produzione per ettaro si assesta sui 90 quintali. Anche in questo caso la raccolta delle uve avviene manualmente. La vinificazione prevede 24 giorni di macerazione in contenitori d’acciaio. Segue poi la maturazione in botti di legno francese e in vasche di acciaio, prima dell’ulteriore affinamento in bottiglia.

LA CANTINA TEANUM
Il vini “Tacco” fanno parte della linea Cool Wine, per la quale la cantina Teanum ha creato un sito Internet dedicato. La sintesi di questi prodotti è “emozioni per tutte le occasioni” e la riprova è proprio la qualità di questo vino quotidiano, che con una trama semplice riesce a regalare un’emozione a tavola. Le Cantine Teanum sono un’azienda giovane, innovativa, ma con una pluriennale esperienza enologica. La mission prevede la produzione di vini di alto profilo qualitativo ad un prezzo competitivo. Obiettivo raggiunto, vista la serie di riconoscimenti sin ora collezionati. Alcuni vini sono menzionati sulla guida de L’Espresso. “Con la linea Tacco – evidenzia Elisabetta Capobianco dell’Ufficio Commerciale Italia Cantine Teanum – siamo presenti presso Coop  e Penny Market, oltre che in piccoli supermercati indipendenti, ormai da circa 3 anni. I risultati sono buoni. Il mercato, del resto, apprezza la qualità di tali prodotti e il packaging accattivante”. (di Viviana Borriello e Davide Bortone)
Prezzo pieno: 2,99 euro
Acquistato presso : Penny Market – Coop
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Vini al supermercato

Amarone 2012, l’anteprima è al supermercato. A 13,99 euro. Ecco perché

Penny Market brucia tutti sul tempo. E sul prezzo. E’ già in vendita sugli scaffali del soft discount del gruppo tedesco Rewe l’Amarone 2012 a marchio Montigoli. Il prezzo? Eccezionale: 13,99 euro. In linea con quello praticato da Lidl e da altri discount che operano sul suolo italico. Ma l’Anteprima Amarone 2012 non sarà questo weekend, a Verona? Se lo chiedono in molti e la risposta è “sì”. In realtà, la nuova annata di uno dei vini che contribuiscono a rendere grande l’Italia nel mondo, è già in vendita nei supermercati.

Per una questione puramente commerciale. Ma nel pieno rispetto del disciplinare di produzione. Che prevede, per l’Amarone della Valpolicella 2012, la possibilità di immissione in commercio già dal gennaio 2015. Ovvero, dopo “un periodo di invecchiamento di almeno due anni con decorrenza dal 1° gennaio successivo all’annata di produzione delle uve”.

“L’Amarone Montigoli – spiega Luca Bissoli, direttore commerciale della Cantina di Negrar – è un nostro prodotto che otteniamo nell’omonima zona della Valpolicella. E’ un prodotto fresco, ma pronto. In questo Amarone si cerca di dare più risalto al frutto, alla rotondità, alla piacevolezza della beva, piuttosto che ad altre caratteristiche come la complessità e la struttura”. L’Amarone Montigoli 2012 in vendita da Penny Market è il classico vino di qualità trasversale, capace di soddisfare l’ampia platea di pubblico della grande distribuzione organizzata. Non un vino “da discount”, bensì un Amarone piacevole, destinato certo più al “bevitore medio” che all’intenditore vero e proprio. “Montigoli è un Amarone di grande qualità – continua Bissoli – e di assoluto rispetto del disciplinare di produzione, ottenuto in conformità delle caratteristiche del pubblico a cui è destinato, ovvero quello dei supermercati”.

LA STRATEGIA DEL CONSORZIO?

Si tratta, peraltro, di una scelta precisa del Consorzio Tutela Vini Valpolicella. “All’Anteprima Amarone 2012 che andrà in scena nel weekend a Verona – spiega ancora il direttore commerciale di Cantina Negrar, Luca Bissoli – saranno presenti molte aziende agricole, tra loro diverse per filosofia di produzione e offerta dell’Amarone. Aziende di grandi dimensioni come la nostra hanno la necessità finanziaria di porre un prodotto sul mercato nei termini stabiliti dal disciplinare, ma in tempi più brevi, per far rendere l’investimento finanziario: tenere l’Amarone fermo in cantina per 3 anni vorrebbe dire utilizzare valore e quindi posticipare la disponibilità del ritorno dell’investimento stesso”.

Diverso il discorso per un’azienda di piccole dimensioni. Che, facendo affinare il prodotto per un periodo più lungo, fa guadagnare complessità alla beva. “Inutile sottolineare che nel canale ho.re.ca – evidenzia Bissoli – l’Amarone 2012, venduto nel 2015, ha poco appeal e non incontra l’interesse degli operatori, alla ricerca di annate più strutturate. Per questo il Consorzio ha deciso di presentare con un anno di ‘ritardo’ un Amarone già commercializzato dal 2015: per offrire una proposta complessiva dei vari produttori, molti dei quali sono piccoli”. Il vero Amarone sarà dunque quello che scorrerà a fiumi a Verona, nel weekend? “No – chiosa Bissoli -. Quello sarà un Amarone più complesso, con maggiore affinamento rispetto a quello già in vendita per esempio nei supermercati”. Una questione di stile, insomma. Certo è che l’Amarone 2012 mette d’accordo tutti: chi vuole la botte piena. E chi preferisce la moglie ubriaca.

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