Terre d’Oltrepò e il presunto vino adulterato: «Contaminati da prodotto conto terzi»

Terre d'Oltrepò e il presunto vino adulterato: «Contaminati da prodotto conto terzi»

È affidato a un comunicato stampa ancora una volta senza virgolettati, nonché privo di nomi e cognomi, il commento della cantina Terre d’Oltrepò alla bufera mediatica seguita all’ispezione delle forze dell’ordine e dell’Icqrf, compiuta ieri mattina nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria del giugno 2020, su un presunto vino adulterato. In sintesi, la difesa si muove su due fronti: il vino oggetto delle indagini sarebbe stato contaminato da un prodotto lavorato in conto terzi all’interno dello stabilimento; la cooperativa invita poi ad evitare una «caccia alle streghe» che danneggia l’immagine dell’intero territorio…

Vai all'articolo

Blitz a Terre d’Oltrepò per presunto vino adulterato. Giorgi: «Chiariremo tutto»

Risponde con un tono tranquillo al cellulare Andrea Giorgi, presidente di Terre d’Oltrepò: «Mi sto confrontando con il legale, tra un paio d’ore arriva il nostro commento». Parole che chiariranno meglio, forse, i contorni dell’ennesima operazione contro del presunto vino adulterato in Oltrepò pavese. Questa volta sono 6 gli indagati dalla Procura di Pavia, tra imprenditori e professionisti del settore vitivinicolo. Il blitz si è svolto nelle scorse ore nelle strutture di Terre d’Oltrepò a Broni, Stradella, Santa Maria della Versa e Casteggio, tutti comuni della provincia di Pavia dove…

Vai all'articolo