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Coldiretti: a Ferragosto attesi 400 mila turisti negli agriturismi

Sono circa 400 mila i vacanzieri che hanno scelto di trascorrere il Ferragosto 2020 in agriturismo all’insegna della buona tavola e del relax all’aria aperta ma anche della sicurezza, visto che le campagne sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.

È quanto stima la Coldiretti sulla base delle indicazioni di Terranostra Campagna Amica nel sottolineare che quest’anno cresce il numero degli italiani che decidono di trascorrere la giornata in una struttura agrituristica anche se il boom non compensa l’assenza degli stranieri, a partire dagli americani, soprattutto in quelle regioni dove la presenza di ospiti esteri arriva a pesare fino al 60% del totale.

L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post covid perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento – sottolinea Diego Scaramuzza presidente di Terranostra – In quasi 2 comuni italiani su tre sono presenti strutture agrituristiche con una netta prevalenza dei piccoli comuni dove nasce il 92% delle tipicità agroalimentari Made in Italy”.

Dopo le difficoltà causate dal lockdown, ha ripreso invece a pieno ritmo un po’ ovunque la ristorazione agrituristica anche qui grazie alla maggiore capacità di garantire il distanziamento sociale anche a tavola.

La spinta verso un turismo “sicuro” e di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, ha portato gli agriturismi ad incrementare l’offerta di attività, dal pranzo sul plaid con i piedi sull’erba, all’agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari, ma c’è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali nel granaio o sulle balle di fieno nell’aia o ha organizzato cene romantiche tra i vigneti.

Proposte che vanno ad aggiungersi servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking o attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness.

A disposizione dei turisti ci sono oltre 24.000 aziende agrituristiche presenti in Italia che sono in grado di offrire un potenziale di più di 262 mila posti letto e 462 mila coperti per il ristoro, oltre a 11.600 mila piazzole per l’agricampeggio e a oltre 1500 attività di fattoria didattica per i più piccoli.

L’agriturismo è apprezzato anche per gli acquisti dei souvenir alimentari delle vacanze con tre turisti su quattro che hanno deciso per il 2020 di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende agricole o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometro zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità.

Il vademecum della Coldiretti per il relax nel verde consiglia di verificare il possesso dell’autorizzazione comunale o dei relativi permessi per l’esercizio dell’attività agrituristica ed è preferibile scegliere gli agriturismi in cui il lavoro agricolo è visibile e dove l’accoglienza sia di tipo cordiale e curata direttamente dall’imprenditore agricolo o dalla sua famiglia.

Ma poiché per la maggioranza degli ospiti l’agriturismo significa soprattutto cibi genuini e buona alimentazione è determinante controllare il legame dell’azienda con l’attività agricola, il tipo di azienda e i prodotti coltivati direttamente ed accertare che nel menu offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona.

Infine prima di partire vale sempre la pena di prendere contatto con l’imprenditore agricolo per informazioni dettagliate su cosa offre l’azienda e sui prezzi, sul modo per raggiungerla e sulla distanza da altre mete interessanti ma anche per verificare quali attività ricreative e culturali ma anche servizi (ospitalità animali) sono offerte e comprese nel prezzo.

VADEMECUM PER LA VACANZA IN AGRITURISMO

  • Verificare il possesso dell’autorizzazione comunale o dei relativi permessi per l’esercizio dell’attività agrituristica;
  • Scegliere gli agriturismi in cui l’attività agricola è visibile e dove l’accoglienza sia di tipo cordiale e curata direttamente dall’imprenditore agricolo o dalla sua famiglia;
  • Controllare il legame dell’azienda con l’attività agricola, il tipo di azienda e i prodotti coltivati direttamente e accertare che nel menu’ offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona;
  • Prendere contatto con l’imprenditore agricolo per informazioni dettagliate su cosa offre l’azienda e sui prezzi, sul modo per raggiungerla e sulla distanza da altre mete interessanti;
  • Preferire le aziende che aderiscono a una associazione e che sono garantite dall’accreditamento alla rete di Campagna Amica;
  • Verificare quali attività ricreative e culturali ma anche servizi (ospitalità animali) sono offerte e comprese nel prezzo
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Boom agriturismi: in Lombardia 14 nuovi agrichef “firmati” Terranostra


MILANO –
Sono oltre 7 milioni le persone che in un anno scelgono di mangiare negli agriturismi della Lombardia. È quanto stima la Coldiretti regionale in occasione della consegna degli attestati ai nuovi 14 agrichef lombardi, i cuochi contadini che hanno frequentato il corso di specializzazione organizzato da Terranostra Lombardia, l’associazione per gli agriturismi promossa da Coldiretti.

“La figura dell’agrichef – spiega Massimo Grignani, Presidente Terranostra Lombardia – è espressione dell’impresa agricola e riveste un doppio ruolo: da un lato è agricoltore, dall’altro è promotore del territorio e del cibo tipico. L’obiettivo del corso di formazione era proprio quello di fornire ai partecipanti tutti gli strumenti utili ad unire e valorizzare la genuinità delle produzioni a Km zero con l’arte della cucina”.

Nel percorso formativo i cuochi contadini hanno potuto frequentare laboratori teorici e pratici dedicati a tecniche di cottura, presentazione delle ricette, valutazioni nutrizionali e abbinamenti enogastronomici. Tra i docenti anche Diego Scaramuzza, primo agrichef d’Italia e Presidente nazionale di Terranostra Coldiretti. “In totale – continua Grignani – sono oltre 40 i cuochi contadini lombardi, formati da Terranostra a partire dallo scorso anno”.

I diplomi consegnati da Massimo Grignani e dal Direttore di Coldiretti Lombardia Giovanni Benedetti, alla presenza del Segretario Nazionale di Terranostra Antonio De Amicis, sono andati a: Dario Marcotti da Rodero (Como), Ettore Toso da Rodero (Como), Gherardo Mazza da Spino d’Adda (Cremona), Domenico Viutti da Bollate (Milano), Sergio Rossi da Magenta (Milano).

E ancora: Riccardo Superbo e Anna Maria Parente da Milano, Simona Canegallo da Montalto Pavese (Pavia), Anna Bottone da Fortunago (Pavia), Francesco La Sorte da Canneto Pavese (Pavia), Daniela Galvalisi da Tradate (Varese), Tiziana Scandolo da Tradate (Varese), Katia Carraro da Lonate Pozzolo (Varese), Arianna Bassotto da Montegrino Valtravaglia (Varese).

I NUMERI DEL SETTORE
In Lombardia, come spiega la Coldiretti in base agli ultimi dati regionali, sono attivi più di 1.600 agriturismi, di cui oltre mille offrono il servizio di ristorazione. La provincia più agrituristica è Brescia con 347 strutture, mentre al secondo e terzo posto troviamo Mantova con 236 e Pavia con 223. A seguire: Bergamo con 170, Como con 164, Milano con 134, Sondrio con 121, Varese con 89, Lecco con 79, Cremona con 72, Lodi 34 e Monza Brianza 16.

Se la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è la caratteristica più apprezzata, gli agriturismi hanno arricchito la propria offerta con servizi innovativi per amanti della natura e sportivi, con attività come il trekking, l’equitazione, o servizi dedicati agli amanti della cultura come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness.

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