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Frascole, Pinot Nero da favola in Toscana: quando il vino naturale fa centro

Frascole, un Pinot Nero da favola (in Toscana): quando il vino naturale fa centroIn Toscana c’è una cantina che produce un Pinot Nero da favola. Si tratta di Frascole, piccola realtà di Dicomano, in provincia di Firenze. Il suo Igt Toscana Pinot Nero sorprende (almeno) due volte. La prima perché si tratta di un “vino naturale” che mette da parte “puzzette” e alibi ormai retaggio dei vignaioli più bravi a vender “fuffa per ultras” che a produrre “vino” degno di questo nome; la seconda perché la piccola produzione di Pinot Nero prende vita nell’area del Chianti Rufina, mai così vicina ai canoni stilistici della Borgogna, tra Val di Sieve e Mugello.

Siamo in alta collina. Vigneti e oliveti sono posti tra i 300 e i 500 metri di altitudine, quali appendici dell’Appenino toscano. Agricoltura biologica e artigianalità – in vigna e cantina – consentono a Frascole di produrre «vini autentici ed originali». Ciliegina sulla torta sono la pratica e gli studi compiuti in Borgogna da Cosimo Lippi, figlio di Elisa Santoni ed Enrico Lippi, fondatori della cantina di Dicomano, attiva dal 1992.

IL TOSCANA IGT PINOT NERO 2018 DI FRASCOLE

Due le annate di Igt Toscana Pinot Nero di Frascole in degustazione a Vi.Na.Ri – Vignaioli Natuali riuniti, evento che ha visto per la prima volta insieme i produttori delle due associazioni Vinnatur e Vi.te – Vignaioli e Territori, lo scorso 12 e 13 febbraio, a Milano.

Se la 2017 è da considerare come un’altra annata di studio del vitigno, il Pinot Nero 2018 di Frascole – in commercio a partire dalla prossima primavera – è un punto d’arrivo, segnato in maniera netta dalla giovane mano e dalla fresca firma di Cosimo Lippi.

Oltre alla vendemmia compiuta insieme alla famiglia, il 27enne winemaker ha partecipato nel 2020 all’assemblaggio dell’annata 2018, nel bel mezzo della sua esperienza formativa e professionale in Borgogna: laurea magistrale all’Université de Bourgogne di Dijon, in Côte-d’Or, ed esperienze in tre diverse piccole cantine locali (Meo Camuzet, Jacques Prieur e Hubert Lignier, senza dimenticare Cave de Tain nella Valle del Rodano).

L’AMORE DI COSIMO LIPPI PER LA BORGOGNA

Il Pinot Nero – racconta Cosimo Lippi a winemag.it – è un vitigno che esprime al massimo la mia idea di vino che deve essere elegante, raffinato e di gran beva. La Borgogna è la sua terra d’elezione ed ero sicuro di poter esplorare quell’approccio all’enologia poco interventista, che privilegia il lavoro in vigna, molto vicino ai canoni della nostra cantina in Toscana. Un’esperienza che ha ripagato».

La produzione di Pinot Noir di Frascole, vera e propria nicchia tra gli altrettanto eleganti e raccomandati Chianti Rufina, non potrà che continuare a crescere (1.500 bottiglie nel 2016, già 2.500 nell’annata 2018; 27 euro il prezzo Horeca). Consolidandosi come punto di riferimento assoluto per il Pinot Nero della regione. E, perché no? D’Italia. Le premesse ci sono tutte.

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