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Aglianico del Molise Riserva Doc 2013 Contado, Di Majo Norante

(3,5 / 5) Quella di Di Majo Norante è certamente una realtà che dà grande lustro alla viticultura molisana e meridionale in generale. Una cantina che impreziosisce gli scaffali di alcune catene della gdo. Ecco dunque l’Aglianico del Molise Riserva Doc 2013 Contado: un prodotto di buona caratura, dall’ottimo rapporto qualità prezzo, al di sotto dei dieci euro. Di Majo Norante, dunque, di nuovo sotto la lente di ingrandimento di viniasuper, dopo la recensione della Falanghina del Molise e del Biferno.

LA DEGUSTAZIONE
L’Aglianico del Molise Doc Riserva 2013 Contado colora il calice di un rosso rubino carico anche se non del tutto privo di particelle in sospensione. Dal punto di vista olfattivo, l’iniziale timidezza si dissolve con i giusti tempi di ossigenazione fino al rivelarsi degli aromi tipici del vitigno.

E’ allora che giungono note di lampone e piccoli frutti rossi di sottobosco, insieme a profumi finissimi di spezie. Al palato entra caldo e si accomoda pieno e rotondo. Il nerbo ancora acido accompagna la beva fatta di tannini ingentiliti e che chiude con un finale di buona persistenza con leggero retrogusto amarognolo.

Di buona struttura, si accompagna a primi piatti con sughi di carne, carni rosse o bianche in umido, formaggi stagionati e preparazioni di selvaggina. Consigliamo di aprirlo con un’ora di anticipo e di servirlo in calici ampi alla temperatura di 18 gradi.

LA VINIFICAZIONE
L’Aglianico del Molise Doc Riserva 2013 Contado nasce da uve 100% Aglianico allevate a 100 mt sul livello del mare in zona Ramitello / Contrada Camarda su una superficie di circa 15ha. I terreni sono di origini argillosa/sabbiosa e le viti, di età superiore ai vent’anni, sono allevate a spalliera con una resa di 80/100 q/ha. La vendemmia viene effettuata verso fine ottobre.

La vinificazione è in rosso, con macerazione a contatto con le bucce per circa un mese. Una volta completata la malolattica il vino affina in parte in botte ed in parte in acciaio quindi viene lasciato per ulteriori sei mesi ad affinare in bottiglia prima di essere commercializzato.

Alessio Di Majo, considerato vignaiolo controcorrente ha sacrificato produttività ed omologazione del gusto al perseguimento costante della qualità e della tipicità,  convinto che i vitigni meridionali siano più adatti alle condizioni pedoclimatiche del Contado del Molise. La cantina Di Majo Norante è protagonista della rinascita della viticultura molisana che negli ultimi anni sta attuando un percorso di modernizzazione e di crescita qualitativa per scrollarsi definitivamente di dosso l’immagine di area piccola e sconosciuta in ambito produttivo vinicolo.

Prezzo: 8,97 euro
Acquistato presso: Bennet

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Falanghina del Molise Doc 2015, Di Majo Norante

“Confezionare a prezzi naturalmente competitivi vini che rispondono perfettamente alla complessità del gusto contemporaneo”. Se questo è l’obiettivo annunciato, non si può dire che la Di Majo Norante non lo abbia centrato in pieno. Anche nella linea di vini proposti alla Gdo. Sotto la nostra lente di ingrandimento finisce oggi la Falanghina del Molise Doc 2015 Di Majo Norante. Un prodotto che definire per l’ottimo rapporto qualità prezzo sarebbe riduttivo. Nel calice si presenta di un giallo paglierino dorato con riflessi verdolini. Al naso, oltre a delicate note floreali di fresca ginestra, regala abbondanti folate di pesca e fragola. Spazio anche alla frutta tropicale, ben rappresentata da ananas, banana e lime. In bocca, oltre a una fresca acidità, colpisce per la sapidità ben calibrata con le note fruttate già descritte al naso, con predominanza – in questo caso – della banana. Sontuoso il finale, tra l’amarognolo e l’acidulo, capace di rievocare il melograno. Non manca una spruzzata speziata, riconducibile al pepe bianco. Bottiglia dall’alcolicità calda ma non fastidiosa, si presta a un ulteriore evoluzione in bottiglia nell’arco dei prossimi 2-3 anni. La Falanghina del Molise Di Majo Norante è un vino da consumare a tutto pasto, a partire dagli antipasti. Sposa alla perfezione anche piatti a base di crostacei, oltre a primi e secondi a base di pesce. Temperatura di servizio: 10-12 gradi centigradi.

LA VINIFICAZIONE
La zona di produzione di questa Falanghina è chiaramente quella del Molise, terra che Di Majo Norante ha contribuito a far conoscere in Italia e nel mondo. Siamo a nord del Gargano, sul territorio del Comune di Campomarino, in provincia di Campobasso. Più esattamente in contrada Ramitello, a un’altitudine di 100 metri sul livello del mare. Terreni argillosi e in parte sabbiosi, dove le viti di 15 anni di età media sono allevate a spalliera, con una densità di 4.400 piante per ettaro. La superficie totale destinata alla Falanghina è di 12 ettari, con una produzione che varia tra gli 80 e i 120 quintali per ettaro. La vendemmia avviene nel mese di ottobre. La vinificazione prevede la macerazione a contatto con le bucce, per 24-36 ore. Segue la fermentazione in vasche d’acciaio, a una temperatura di 16-18 gradi. E’ prevista anche la fermentazione malolattica. Della Falanghina del Molise Di Majo Norante vengono prodotte circa 20 mila bottiglie annue. Alessio Di Majo ama definirsi “vignaiolo testardo e controcorrente”, che “ha sacrificato produttività e omologazione del gusto al perseguimento costante della qualità e della tipicità, nella convinzione che i vitigni meridionali siano più adatti alle condizioni pedoclimatiche del Contado del Molise”.

Prezzo pieno: 8,90
Acquistato presso: Iper la grande I (Finiper)

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