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Federdoc: decisioni del Governo cinese lesive per i Consorzi di tutela

Federdoc ha presentato agli On.li Ministri Patuanelli e Di Maio, e a seguire alla Direzione Generale Piue VII del Mipaaf, la propria preoccupazione circa la recente decisione delle autorità cinesi di considerare i Consorzi di tutela alla stregua di Organizzazioni non Governative, obbligando gli stessi a designare un rappresentante legale cinese per proseguire le attività di promozione già programmate, comprese quelle presenti anche negli Ocm in corso in scadenza a fine marzo 2021.

«L’Amministrazione cinese sta interpretando in modo estensivo una norma di legge del 2017 – sottolinea il presidente di Federdoc Riccardo Ricci Curbastro – In sintesi, i Consorzi dovrebbero riconoscere nell’immediato che ad essi stessi vengano applicate le norme nazionali in materia di Organizzazioni non Governative; il che equivarrebbe a dichiarare che le attività promozionali in corso di svolgimento e ancora da realizzare sul territorio cinese costituirebbero una violazione della legge nazionale senza la sottoscrizione di una lettera di intenti».

Secondo Federdoc appare piuttosto evidente come una simile richiesta sia illegittima, in quanto costituisce una barriera non tariffaria imposta in modo totalmente arbitrario dal Governo cinese che paventa inoltre l’applicazione di sanzioni del tutto irragionevoli nei confronti Consorzi di tutela del vino, quali l’esclusione per un quinquennio da qualsiasi attività promozionale sul proprio territorio.

Una decisione, quella del Governo Cinese, che sconcerta anche perché giunge a pochi giorni di distanza dall’entrata in vigore dell’accordo bilaterale UE-Cina dello scorso 1° Marzo, riguardante proprio la tutela e la protezione dei prodotti a Indicazione Geografica.

Una contraddizione non priva di ambiguità, per la quale Federdoc ha appunto già fatto specifica richiesta al Ministero delle Politiche Agricole, affinché lo stesso si attivi anche nel sensibilizzare la Commissione Europea allo scopo di porre rimedio a quello che appare come un evidente ferita inferta ai Consorzi.

«Abbiamo appreso – aggiunge Ricci Curbastro –-che le istituzioni cinesi stanno già applicando la norma in oggetto anche ai Comitati Interprofessionali del vino francesi e ad altri soggetti che si occupano di promozione dei vini europei a Indicazione Geografica. È una situazione che va risolta quanto prima».

«Intanto Federdoc – prosegue il presidente . chiede ai Ministeri interessati di voler verificare con estrema urgenza la possibilità di applicare delle flessibilità ai Consorzi che non riescono, per causa di forza maggiore, a realizzare le proprie attività in Cina. Il che significa non solo non applicare penalità ma anche di dare la possibilità, per non perdere i fondi, di una modifica immediata dei progetti di promozione con conseguente riallocazione delle risorse in azioni da svolgersi in altri Paesi».

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Ceres, post sul Governo: “Grazie raga, è stato meglio dei mondiali”

“Grazie raga, è stato quasi meglio dei mondiali”. Spopola sul web l’inserzione sponsorizzata di Ceres, comparsa a poche ore dalla notizia della formazione del nuovo Governo.

“E’ sempre un piacere Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Sergio Mattarella, Enrico Mentana“, recita lo spot del noto marchio di birra danese.

Un’entrata a calice teso nella storia infinita che ha visto protagonisti Cinque Stelle, Lega e il presidente della Repubblica.

Birra ghiacciata e pop corn, appoggiati sulla bandiera di un’Italia che i mondiali quest’anno li guarderà dal divano. Da spettatrice.

Come spettatori sono stati gli italiani, in queste settimane di spread alle stelle, mercati in subbuglio e tedeschi col mirino puntato sul Bel Paese.

Al termine di una serie infinita di rimpalli, scambi di responsabilità fra partiti di maggioranza, Presidente della Repubblica e forze di opposizione – roba che neanche Andre Agassi, Pete Sampras, Steffi Graf e Martina Navràtilovà sullo stesso campo di gioco – ecco il post di Ceres. Con tanto di “tag” a Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Sergio Mattarella.

Geniale. Geniale nella sua semplicità e contemporaneità. Così come il post dello scorso 25 maggio quando, sulla scia della nuova normativa per la privacy, Ceres pubblicò “Informativa sulla Privacy […] Accetta ed esci, che è venerdì”. Commento al post? “Dai che della tua birra ti puoi fidare.”

Ironia. Forse davvero una delle chiavi per comunicare non solo un brand, ma anche il concetto di bere consapevolmente.

Non ce ne vogliano quindi Di Maio e Salvini se, accanto all’ormai noto slogan “bevi responsabilmente”, per una volta ci sentiamo si aggiungere “Governa responsabilmente”.

#governaresponsabilmente

Giacomo Merotti, Davide Bortone

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