Tempo di vendemmia, ma anche di primi bilanci sul mercato del vino. Dall’ultimo Report Wine Monitor di Nomisma emergono situazioni in chiaro-scuro con trend differenti da mercato a mercato, soprattutto per quanto riguarda le vendite in Italia. L’analisi dei primi sei mesi del 2024, realizzata da Nomisma con in collaborazione con NIQ-NielsenIQ, evidenzia per le vendite nel canale retail italiano un calo a volume di quasi il 3% rispetto allo stesso periodo 2023 a fronte di una crescita di poco meno dell’1% a valore. Nel complesso di evince una riduzione…
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Riaperture e revenge spending spingono le vendite di vino italiano
Riaperture e revenge spending determinano un nuovo record storico per le vendite di vino italiano. L’Italia figura tra i top 12 Paesi buyer esteri nel primo semestre 2021. Con le importazioni segnalate in crescita a valore del 7,1% sul pari periodo 2020. Cifra che sale al + 6,8% rispetto al 2019, in regime pre-Covid. Lo rileva l’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. Si tratta degli ultimi dati doganali sulle importazioni dei 12 principali mercati mondiali della domanda di vino, che assieme valgono circa i 3/4 del totale export made in Italy. Per il…
Vai all'articoloCovid-19, tiene l’Amarone ma calano Valpolicella e Ripasso
Tiene l’Amarone, calano Valpolicella e Ripasso. Va meglio l’export rispetto al mercato interno, sorridono le grandi aziende ma non le piccole, con il prezzo medio che cala un po’ per tutti. La Valpolicella va in altalena sui mercati nell’anno del Covid-19 e tutto sommato chiude l’anno tirando un sospiro di sollievo. La principale denominazione rossa del Veneto regge infatti l’urto dell’emergenza e chiude le vendite di vino a valore nel 2020 con un -3,3%, frutto di un risultato stabile dell’export (-0,1%) e di un calo sulla domanda italiana del -9,6%.…
Vai all'articoloAl via la Valpolicella Annual Conference: il vino italiano ha retto alla pandemia
Al via alle 11 odierne la Valpolicella Annual Conference 2021, con la prima sessione dedicata ai trend internazionali del vino italiano nel 2020, con focus su Horeca, Grande distribuzione ed e-commerce. Il quadro multicanale è a tinte tutto sommato positive per i rinomati vini rossi veronesi. A confermarlo Christian Marchesini, presidente del Consorzio Tutela vini che organizza l’evento digitale. «Il sistema Valpolicella – ha dichiarato – ha risposto bene al 2020. Possiamo dirci felici, anche se fino a un certo punto, dal momento che abbiamo assistito a uno spostamento delle…
Vai all'articoloNomisma Wine Monitor, export 2020: Italia -4,6%, Francia -17,9%
L’analisi a cura dell‘Osservatorio Vinitaly- “Focus mercati – consumi e previsioni import 2020” presentata oggi al wine2wine di Veronafiere, nel corso dell’evento di confronto della filiera con i vertici delle associazioni di rappresentanza e l’Ice, mostra come la pandemia condiziona il commercio mondiale di vino. Per l’Italia, che nel 2020 chiuderà il proprio export con un -4,6% a valore (6,1 miliardi di euro) sull’anno precedente, gli effetti saranno complessivamente più leggeri rispetto al trend globale (-10,5%) e ancora di più sul principale player del settore, la Francia, costretta a rinunciare al…
Vai all'articoloWine2wine, indagine Vinitaly-Nomisma: cresce solo un’azienda su dieci nel 2020
Solo un’azienda vitivinicola italiana su 10 aumenterà il proprio business nel 2020, mentre per oltre 7 su 10 le vendite totali vireranno in negativo. È quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor presentata nel corso del Summit internazionale “Il futuro del vino: visioni differenti, unica prospettiva“. È difficile commentare dati le cui cause non riflettono il reale stato di salute del vino italiano – afferma il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – ma un’epidemia mondiale in cui tra l’altro il vino italiano sta pagando la metà delle perdite rispetto…
Vai all'articoloCarta dei vini al ristorante, indagine Nomisma: brand primo criterio di scelta
In tempi di pandemia il brand – in particolare delle aziende “storiche” – è rimasto uno dei principali criteri di scelta da parte dei ristoratori nella formulazione della propria carte dei vini (lo pensa l’84% degli intervistati), prima ancora dei premi sulle guide (63%) o della denominazione nota/famosa (52%). È quanto emerge da una ricerca di Nomisma Wine Monitor per l’Istituto Grandi Marchi sul mercato nazionale e i cui risultati definitivi saranno presentati – Covid permettendo – tra fine anno e inizio 2021. “Il brand – afferma il professor Piero…
Vai all'articoloVino: ‘semestre Covid-19’ il peggiore di sempre per l’export
Il ‘semestre Covid-19‘ (marzo-agosto) pesa anche sul commercio mondiale di vino, con una contrazione senza precedenti nella storia moderna del settore. Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su base dogane nei Paesi extra-Ue gli scambi complessivi di vino nel semestre considerato hanno subito un calo a valore del 15,2%, con una perdita equivalente di circa 1,4 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In tutto ciò il vino italiano, pur registrando il peggior risultato degli ultimi trent’anni, riesce a contenere le perdite e a chiudere il…
Vai all'articoloVino: mercato italiano 2020 in crescita per Gdo ed e-commerce
I consumi di vino in Italia scontano gli effetti della pandemia da Covid-19 con la chiusura dell’Horeca. Al primo semestre, il bilancio che se ne trae è quello di uno spostamento consistente verso gli acquisti in Gdo e online, cresciuti rispettivamente del 9% e 102% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ovviamente, alla luce dei diversi e distanti volumi movimentati da questi due canali nel panorama nazionale dei consumi di vino, si tratta di crescite il cui peso relativo va giustamente contestualizzato: basti infatti pensare che, pur a fronte di…
Vai all'articoloVino italiano, Germania e Regno Unito riducono le importazioni causa lockdown
Lockdown amaro per gli scambi di vino nelle due principali piazze europee per l’Italia, Germania e Regno Unito. Lo rivela l’analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, su base dogane. Le importazioni a valore dei due top buyer sono calate nel primo quadrimestre rispetto al pari periodo 2019 dell’8,9% in Germania e del 13,3% nel Regno Unito, con un aprile ancora più nero: -19,7 per i primi, -17,5% per i secondi. Un dato, quello relativo al mercato tedesco, confermato anche dallo studio Nielsen commissionato dal German Wine Institute (Dwi) per monitorare i consumi di…
Vai all'articoloVigneto Italia, aprile difficile per export vino extra Ue. Francia in caduta libera
Soffre ma resiste, per ora, il vigneto Italia all’attacco del Covid-19 sul fronte dei mercati extra Ue. Al contrario del suo principale competitor, la Francia, in caduta libera. Il quadro del mercato del vino nel primo quadrimestre 2020, rilevato oggi dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor (a fonte dogane), è sempre più spezzato in 2 parti: il primo bimestre da record, il secondo da dimenticare. Con un aprile in pieno lockdown globale e tra i peggiori di sempre. Nel complesso, andando a misurare le performance a valore del periodo nei top 10…
Vai all'articoloCoronavirus e rischio “no-deal Brexit”: le incognite del vino italiano in Gran Bretagna
Tre consumatori britannici su 10 hanno dichiarato di aver consumato meno vino italiano rispetto al periodo di pre-quarantena, contro un 53% che non ha modificato le proprie preferenze di acquisto. Tra i principali motivi di questa riduzione figura la chiusura dei ristoranti, in un paese dove il fuori-casa pesa per il 45% del valore totale dei consumi alimentari (in Italia l’incidenza è del 35%). In attesa della fine del lockdown, prevista solo per il 1 giugno a causa della continua crescita dei contagi, lo spettro del “no-deal” si aggira sempre…
Vai all'articoloVinitaly-Nomisma Wine Monitor: dazi e inizio covid-19 decisivi su export extra-ue nel trimestre
Marzo spartiacque per il commercio mondiale del vino, con l’Italia protagonista in positivo nei primi 2 mesi del 2020 ma in ritirata a marzo, dopo la fine delle scorte anti-dazi statunitensi e in corrispondenza con l’inizio del lockdown da Coronavirus. È quanto rileva l’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor nel focus rilasciato oggi sulle vendite di vino nei Paesi extra-Ue nel primo trimestre 2020. Nel complesso, le elaborazioni svolte su base doganale segnano un andamento globale a due facce tra i top buyer mondiali. Con gli Stati Uniti che, in previsione…
Vai all'articoloIl bipolarismo dei “bookmakers” del vino ai tempi del Covid-19
EDITORIALE – Neppure 24 ore. Non è passata neppure una giornata intera dalle parole apocalittiche del direttore generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) che qualcuno, in Italia, lo ha smentito. In videoconferenza con la stampa internazionale, Pau Roca (nella foto) ha definito le conseguenze di Covid-19 “irreversibili per il comparto del vino mondiale“. “Qualcosa di paragonabile – sempre a detta di Roca – alle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale, per l’economia europea”. Dichiarazioni, tra parentesi, che mi hanno convinto ancor più che un “Patto sul vino di…
Vai all'articoloIndagine Vinitaly-Nomisma: lockdown frena i consumi, ma nel post covid tornerà come prima
“Nulla sarà come prima”, il refrain post-emergenza, non vale per il popolo del vino: i consumatori italiani (l’85% della popolazione) si dichiarano infatti in buona sostanza fedeli alle proprie abitudini già a partire dalla fase 2, compatibilmente con la loro disponibilità finanziaria. Lo afferma l’indagine – la prima a focus emergenza a cui ne seguiranno altre nei prossimi mesi – a cura dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor “Gli effetti del lockdown sui consumi di vino in Italia“, realizzata su 1.000 consumatori di vino della popolazione italiana. La presentazione della survey, moderata…
Vai all'articoloCarta del vino: Brunello di Montalcino e Barolo inseguono Bordeaux e Borgogna
Brunello di Montalcino e Barolo sono i vini italiani più presenti nelle wine-list dei ristoranti di New York, San Francisco e Londra con prezzi medi stellari – a 320 a più di 400 dollari a bottiglia -. Ma c’è ancora molto da fare rispetto al posizionamento dei competitor Bordeaux e Borgogna. Lo dicono i numeri presentati oggi a Benvenuto Brunello dal responsabile di Nomisma-Wine Monitor, Denis Pantini. L’analisi, realizzata su 3 città chiave di 2 Paesi, Usa e Regno Unito, leader nell’import di vino (oltre 9 miliardi di euro) dove…
Vai all'articoloVino (Vinitaly – Nomisma): mercato USA nel caos per i dazi
VERONA – I dazi aggiuntivi statunitensi mettono nel caos l’export del vino. E a farne le spese, a dicembre, non sono solo i Paesi penalizzati in dogana ma anche l’Italia. È quanto rilevato dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, che ha elaborato i nuovi dati delle dogane Usa sui 12 mesi del 2019. Secondo l’Osservatorio, la guerra commerciale Usa-Ue ha creato negli ultimi mesi una serie di dinamiche negative, e a farne le spese è stata anche l’Italia che a dicembre ha perso il 7% a valore rispetto al pari periodo dello…
Vai all'articoloQuali sono i vini del triennio 2020-2023? Risponde lo studio Nomisma Wine Monitor
Nel triennio 2020-2023, i vini con maggiori potenzialità di crescita sono quelli da vitigni autoctoni per i consumatori italiani, i domestic wines per gli statunitensi e i vini sostenibili per i tedeschi. È quanto emerge da una ricerca Wine Monitor. I vini bio seguono a ruota in tutti e tre i mercati. Per gli italiani, i vini sostenibili sono ancora qualcosa di “indefinito” a differenza di tedeschi e americani, mentre gli spumanti non sembrano ancora aver esaurito la loro corsa. “Più preoccupante – commenta Denis Pantini di Wine Monitor –…
Vai all'articoloAgroalimentare. Dazi USA: a ciascuno il suo
BOLOGNA – Dopo il verdetto WTO che autorizza gli Stati Uniti ad applicare dazi su un ammontare di circa 7,5 miliardi di dollari sull’import Ue, si tratta di capire nel dettaglio quali paesi e prodotti rischiano maggiormente di essere colpiti. Attraverso la ricostruzione dei valori di import al 2018 di tutti i singoli prodotti agroalimentari elencati (113) nella lista emanata dall’amministrazione americana (USTR) suddivisi tra Paesi interessati – l’applicazione dei dazi viene infatti determinata sia per tipo di prodotto che per paese importatore – Nomisma Agroalimentare ha individuato per i…
Vai all'articoloVini premium italiani in Germania: cresce il valore, calano i consumi al ristorante
ROMA – Al ristorante, in Germania, si beve meno vino italiano di fascia alta ma si spende di più rispetto al passato. A dirlo è lo studio “Tendenze e prospettive per i fine wines italiani presso la ristorazione tedesca”, commissionato dall’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi all’Osservatorio Wine Monitor di Nomisma e presentato oggi a Roma nella sede dell’Associazione stampa estera (scaricabile integralmente qui). Sotto la lente, 200 ristoranti (di cui il 78% di fascia medio-alta) segnalati dalle principali guide di settore e un campione di 1000 consumatori che normalmente bevono vino fuori…
Vai all'articoloExport agroalimentare: nei primi 5 mesi del 2018 l’Italia corre più dei competitor
In uno scenario di mercato poco favorevole agli scambi commerciali internazionali, l’agroalimentare italiano continua la sua corsa nelle esportazioni, mettendo a segno una crescita nei primi 5 mesi dell’anno pari al +3,5%, una tra le performance più alte se confrontate con i diretti competitor – solo la Francia cresce di più (+4%) – mentre la Germania non va oltre il +1%, la Spagna arretra dell’1%, Usa -8%. Merito di dinamiche di crescita non solo nei mercati tradizionali (Ue e Nord America, dove i prodotti italiani “sovraperformano” la variazione media delle…
Vai all'articoloVinoVip: buona la prima a Forte dei Marmi
Il 18 giugno si è svolta a Forte dei Marmi la prima edizione di VinoVip al Forte, versione balneare dello storico summit di Cortina d’Ampezzo organizzato da Civiltà del bere. La sfida non era delle più facili e le attese davvero alte, ma i numeri e l’eco di commenti positivi parlano di un grande successo. Oltre duecento persone hanno partecipato al convegno “Wine and Money, prospettiva globale“, di scena a Villa Bertelli; mentre la sera, a partire dalle 18, più di 600 ospiti hanno calcato il salone e il primo piano della celeberrima Capannina…
Vai all'articoloVinoVip al Forte: summit di grandi nomi alla Capannina
FORTE DEI MARMI – Dalle Alpi dolomitiche alle Apuane, ovvero da Cortina al litorale di Forte dei Marmi. La storica rivista enologica italiana Civiltà del bere si prepara al lancio di un nuovo evento originale e raffinato. La ventennale manifestazione VinoVip, che riunisce a Cortina d’Ampezzo negli anni “dispari” i grandi nomi dell’enologia e produttori emergenti, nell’estate 2018 approda sul lido del Forte. VinoVip ospita in Versilia il Gotha della produzione enologica italiana, con aziende vitivinicole top, tra grandi firme (i Protagonisti alla Capannina di Franceschi) e una selezione di…
Vai all'articoloExport agroalimentare a 40 miliardi: i dati, regione per regione
Secondo stime Nomisma Agrifood Monitor, quest’anno l’export agroalimentare italiano oltrepasserà i 40 miliardi di euro, grazie ad una crescita superiore al 6% rispetto all’anno precedente. A spingere il settore verso un nuovo record nelle vendite oltre frontiera sono soprattutto le esportazioni dei prodotti simbolo del “Made in Italy” alimentare, vale a dire vino, salumi e formaggi che dovrebbero chiudere l’anno con un aumento nell’export compreso tra il 7 e il 9%. Guardando invece ai mercati di destinazione sono soprattutto i paesi extra-Ue (seppure rappresentino ancora meno del 35% dell’export totale)…
Vai all'articoloVino online: a comprarlo sono i 50enni
L’identikit è chiaro: il “consumatore tipo” di vino acquistato online è una persona di genere maschile, di 48 anni di età, residente nelle regioni del Centro-Nord Italia. E con una predilezione verso i vini rossi fermi e gli spumanti. E’ quanto emerge dal Report sul profilo dell’acquirente italiano di vino on-line realizzato da Wine Monitor attraverso la partnership con VINO75.COM, l’enoteca specializzata per la vendita online nata a Firenze nel 2014 all’interno dell’acceleratore di startup Nana Bianca. Sebbene l’e-commerce pesi ancora per meno del 2% sulle vendite off-trade di vino in Italia,…
Vai all'articoloMillennials e consumo di vino: ricerca Nomisma-Verallia
Verallia, terzo produttore globale di contenitori in vetro per l’industria alimentare e Nomisma Wine Monitor hanno presentato ieri a Pollenzo lo studio “Il ruolo del packaging nelle scelte di consumo di vino: un confronto tra i Millennials statunitensi ed italiani”. La ricerca, realizzata da Wine Monitor, si è posta l’obiettivo di valutare comportamenti e stili di consumo di vino da parte dei Millennials nei due mercati più importanti per le imprese vinicole del Belpaese: oggi 5 bottiglie di vino italiano su 10 vengono ancora consumate nel mercato nazionale, mentre delle…
Vai all'articoloBrasile, Russia, India e Cina: import di vino a due velocità
In uno scenario di mercato globale dove si alternano luci ed ombre sul fronte delle importazioni di vino, anche i BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) seguono direzioni differenti. Se infatti la Cina ha messo a segno nel 2016 una crescita nei valori di import superiore al 16% rispetto all’anno precedente, la Russia appare ancora sofferente viaggiando sul filo dell’”invarianza” (o poco sotto) mentre il Brasile ha chiuso l’anno appena terminato con un leggero segno negativo a valore (-3%) ma in crescita sul fronte dei volumi (+12%), alla luce di…
Vai all'articoloVino italiano: Usa e Uk i mercati da “cavalcare”
Nove miliardi di euro. Valgono tanto USA e UK per import di vino, i due principali mercati al mondo. Pesando rispettivamente per il 18% e 15% sul totale del vino commercializzato a livello globale. Gli Stati Uniti figurano, allo stesso tempo, come il primo paese al mondo per consumi di vino: oltre 31 milioni di ettolitri nel 2015, il 38% in più di quanto si bevono gli italiani. Questo doppio primato deriva dal fatto che gli USA rappresentano anche il quarto produttore mondiale (22 milioni di ettolitri nel 2015) e buona…
Vai all'articoloExport di spumanti, Wine Monitor: continua la rincorsa alla Francia
Pur restando ampio il divario in valore (circa 1,5 miliardi di euro), nel 2016 le esportazioni di spumanti italiani continuano a ridurre le distanze con quelle francesi, mettendo a segno una crescita a valore superiore al 25% – sulla scia della crescita per i primi sette mesi di quest’anno, come anche segnalato dall’Osservatorio del Vino di cui Wine Monitor è partner – a fronte di una leggera flessione degli spumanti d’oltralpe (-1%). Manco a dirlo, tutto merito del Prosecco che dovrebbe chiudere l’anno con il vento in poppa, trascinando così…
Vai all'articoloWine Monitor, import di vino in calo: “Brexit e Trump pesano sulla fiducia”
Dopo un 2015 in cui l’import mondiale di vino è cresciuto a valore di oltre il 10% (grazie anche al rafforzamento del dollaro che ha permesso ai produttori europei di essere più competitivi e di godere di plusvalenze nei cambi), le stime Wine Monitor sugli acquisti di vino dei primi 8 mercati – che fanno quasi i 2/3 dell’import mondiale – non sembrano restituire valori altrettanto positivi. Guardando ai principali mercati di sbocco dell’Italia, gli Stati Uniti dovrebbero chiudere l’anno con un incremento inferiore al 2% rispetto al 2015. Il…
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