VERONA – Da Coordinamento nazionale a Federazione. È fissata per martedì 9 aprile al Vinitaly la firma dell’atto costitutivo della Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, fino ad oggi riconosciuta appunto solo come “Coordinamento nazionale”.
Assume quindi forma giuridica, con la costituzione ufficiale e il proprio statuto, l’organismo nato nel 2017 con un duplice obiettivo: unire le forze e fare rete per diventare un autorevole interlocutore delle istituzioni nella definizione della disciplina dell’enoturismo e quindi contribuire alla crescita e al consolidamento del turismo rurale, enogastronomico e culturale in Italia.
Partito a fine 2017 con il sostegno di 23 Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, il coordinamento nazionale ha raggiunto le attuali 80, che rappresentano il 90% delle realtà effettivamente operative presenti sul territorio nazionale.
L’atto formale sarà siglato in occasione di una conferenza stampa dal titolo “Nuovi turismi e nuove Strade: la sfida dei territori del vino”, in programma alle 14.30, presso la Sala Conferenze del Mipaaft, al piano terra del Palaexpo di VeronaFiere.
Interverranno il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio, oltre a Paolo Morbidoni, attuale presidente della Strada del Vino e dell’Olio dell’Umbria che guiderà la Federazione
Dopo un anno di consolidamento, il coordinamento nazionale potrà “sviluppare appieno la propria attività sul territorio nazionale, con la possibilità dunque di partecipare, tra le altre cose, a bandi e mettere a punto progetti comuni sul tema dell’enoturismo”.
SOSTEGNO ALL’ENOTURISMO
La firma dell’atto costitutivo, che giunge a due mesi dalla decisione di eleggere a propria sede operativa la Fondazione Fico di Bologna, ufficializzata alla presenza di Luciano Nieto, Capo Segreteria Tecnica del Mipaaft, sottolinea la volontà della Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di “riaffermarsi e farsi riconoscere come interlocutore delle istituzioni”.
“Nella nostra compagine attuale – dichiara Paolo Morbidoni, presidente della futura Federazione – riuniamo alcuni tra i soggetti più importanti e strutturati di un panorama italiano quanto mai ricco e diversificato“.
“Si pensi che un’analisi basata su un campione pari al 61% di quelle aderenti – prosegue Morbidoni -ha evidenziato numeri di tutto rispetto: vi si trovano, infatti, oltre 1.000 aziende vitivinicole, più di 500 ristoranti, 450 strutture ricettive, 320 agriturismi e altre importanti realtà sia pubbliche che private”.
Si contano inoltre 147 prodotti tipici Doc, Docg, Dop, Igp e i migliaia di Pat promossi, suddivisi tra Vino (34%), Olio (10%) e le numerose altre eccellenze del territorio (56%).
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.