Il Consorzio Tutela Vini Collio festeggerà i suoi 60 anni organizzando un evento esclusivo. La fondazione dell’ente, avvenuta il 31 maggio 1964, sarà celebrata con un ricco programma dal 31 maggio al 1 giugno 2024. «Questo traguardo ci riempie di orgoglio – afferma Lavinia Zamaro, direttrice del Consorzio – quindi abbiamo deciso di consacrarlo con un evento unico che coinvolgerà, tra gli altri, alcuni dei protagonisti storici della Denominazione e alcuni personaggi dello spettacolo e del mondo del vino». «I produttori del Collio – aggiunge il presidente David Buzzinelli – insieme con il nostro Consorzio si sono distinti per l’impegno e la tenacia con cui hanno valorizzato la viticoltura, il territorio e l’accoglienza enoturistica. Un viaggio lungo 60 anni, condiviso in ogni momento e noi riteniamo che ci sia ancora molto da fare per il futuro».
60 ANNI DI CONSORZIO COLLIO: LE CELEBRAZIONI
Le celebrazioni dei 60 anni del Consorzio Tutela Vini Collio sono un momento fondamentale per la denominazione e per tutte le persone che lavorano ed investono quotidianamente nel comparto enologico della regione vinicola, tra le più vocate al mondo. Venerdì 31 maggio, si inizierà con la masterclass “Assaggi di storia del Collio”, guidata dal sommelier professionista Michele Paiano. Un percorso attraverso il Collio di ieri e di oggi in tre momenti: “Il Collio oggi – Ribolla Gialla, Pinot Grigio, Friulano, Sauvignon, Collio Bianco“, “La longevità del Collio Bianco“, “Il Collio Rosso“. Seguirà il convegno “Collio, un viaggio lungo 60 anni”, moderato dalla giornalista e scrittrice Licia Granello. Si parlerà di vino, di terroir, di storia e di enologia con quattro ospiti illustri che vantano un legame profondo con il Collio.
I PROTAGONISTI DEL COLLIO
I relatori infatti saranno il Conte Avv. Michele Formentini, testimone in prima persona della firma dell’atto di costituzione del Consorzio Tutela Vini Collio; Tiziana Frescobaldi, presidente dell’azienda Frescobaldi, la prima azienda esterna al Collio ad aver creduto ed investito sul territorio acquisendo la storica azienda Attems; Gianni Bignucolo, storico enologo del Collio; Bruno Pizzul, udinese di nascita, giornalista e telecronista sportivo italiano, prima voce per la Rai degli incontri della nazionale italiana di calcio dal 1986 al 2002. La giornata si concluderà con il GALA presso Fondazione Villa Russiz, con menù ad opera dello Chef Cristian Nardulli in abbinamento ai grandi vini bianchi e rossi del Collio. Sabato 1 giugno, presso Tenuta Borgo Conventi verrà assegnato il XVII Premio Collio, dedicato al Conte Sigismondo Douglas Attems di Petzenstein, presentato da Stefano Cosma.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Visite in cantina, degustazioni ed eventi: cosa prevedono le misure del governo per arginare il Covid-19 e la variante Omicron? Se già il decreto legge n.172 del 26 novembre 2021 sanciva l’obbligo del green pass rafforzato per visite e degustazioni in cantina a partire dal 6 dicembre 2021, il dl n. 229 del 30 dicembre (qui il documento ufficiale) ne proroga l’applicazione. Con ulteriori provvedimenti relativi ai servizi all’aperto.
Fino alla fine dello stato d’emergenza, fissato al 31 marzo 2022, il green pass rafforzato sarà necessario per il consumo al banco, al chiuso, nei servizi di ristorazione in tutte le zone (bianca, gialla, arancione).
Dal 10 gennaio, inoltre, anche in zona bianca e gialla, sarà richiesto il green pass rafforzato per il consumo al banco all’aperto. Consentito, invece, fino al 9 gennaio, senza green pass o con la sola certificazione base.
SAGRE, EVENTI, FIERE CONGRESSI E CORSI DI FORMAZIONE
L’ingresso a sagre, fiere e congressi, anche su aree pubbliche, sarà riservato a coloro che dispongono del super green pass. Sia all’aperto che al chiuso e con mascherina FFP2.
Impatti anche sui corsi di formazione privati. Se in zona bianca o gialla per partecipare ad un corso di formazione privata in presenza sarà sufficiente il green pass base in zona arancione servirà il super green pass.
SERVE IL GREEN PASS PER LE DEGUSTAZIONI IN CANTINA?
Visitando i siti web delle cantine italiane, anche di grandi dimensioni, oppure i siti web di associazioni di formazione, si trovano spesso informazioni non aggiornate sui protocolli di sicurezza Covid. Comprensibile, considerato il susseguirsi di nuove norme con soppressione di appendici delle precedenti.
Il consiglio ai winelovers è di verificare sempre con la cantina la normativa e il protocollo vigente, oltre al colore della zona in cui si trova la cantina che si intende visitare.
LE SCELTE DEI BIG: BERLUCCHI, BANFI E DONNAFUGATA
Resta comunque sempre consentito – al momento – l’accesso al negozio della cantina. Quanto alle cantine, aziende come Berlucchi, in Franciacorta, spiegano chiaramente le misure anti Covid-19 sul proprio sito web.
In Toscana, Banfi rassicura clienti del resort e winelovers sul rispetto delle misure e sulla formazione costante del proprio personale. Nel Sud-Italia, cantine ben strutturate come Donnafugata ricorrono invece a un popup a comparsa al momento dell’accesso sul portale aziendale.
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Fase 2 anche per l’enoturismo e per le degustazioni in cantina, ai tempi di Covid-19. La Confederazione Nazionale Consorzi Volontari Tutela Denominazioni Vini Italiani (Federdoc) ha infatti diramato le regole a cui dovranno attenersi le aziende e i clienti, per condurre i wine tasting in totale sicurezza. Un prontuario che sarà esposto all’interno e all’esterno delle cantine, corredato da materiale informativo anti-pandemia.
Dispenser per detergere le mani e/o guanti monouso dovranno essere posizionati all’entrata. I percorsi da seguire per l’accesso e la permanenza dovranno essere indicati con apposita segnaletica. Naturalmente si entra solo con la mascherina.
Onere della cantina la formazione del personale addetto alla vendita o alla degustazione che dovrà essere informato delle misure obbligatorie ed eventualmente di quelle facoltative implementate dalle singole aziende. Sarà possibile anche nominare un responsabile per la prevenzione.
Bisognerà predisporre la misurazione della temperatura di dipendenti ed ospiti che non dovrà superare i 37,5°C. In alternativa potrà essere prevista un’autocertificazione da far compilare e sottoscrivere che attesti lo stato di buona salute. Le certificazioni andranno conservate a cura dell’azienda per 30 giorni.
Per evitare assembramenti o attese negli spazi comuni, sempre secondo le regole sull’enoturismo e le degustazioni in cantina diffuse da Federdoc, sarà necessario regolare l’accesso anche tramite prenotazioni preventive. Meglio organizzare le degustazioni in locali opportunamente ventilati o all’aperto.
Calici alla mano, che andranno consegnati personalmente ad ogni cliente e ritirati, al termine, per procedere alla sterilizzazione. Vige comunque l’obbligo del distanziamento di almeno un metro.
Meglio che sia predisposto un secchiello svuota vino (la cosiddetta “sputacchiera“) a testa. Se non fosse possibile andrà spiegato ai winelovers di evitare il contatto con il bicchiere. E per gli stuzzichini? Dovranno essere serviti in confezioni monoporzione, consegnati al singolo cliente, purché servito direttamente.
Regole ferree da Federdoc anche per l’igiene dei locali. Andrà redatto un programma di pulizia e disinfezione che definisca aree di intervento, modalità e frequenza (almeno due volte al giorno secondo le indicazione regionali). Più frequentemente andranno sanificate le superfici più toccate nelle aree di vendita e somministrazione (banchi, maniglie, frigoriferi) così come i servizi igienici.
Questi ultimi dovranno essere dotati di prodotti igienizzanti, asciugamani usa e getta e cestini in numero adeguato che dovranno essere svuotati senza entrare in contatto con il contenuto. Un consiglio a margine, non scritto nel prontuario? Guardiamoci negli occhi e sorridiamo sempre e comunque.
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Una location mozzafiato, quella di Taormina che ospiterà la 20° edizione della rassegna internazionale TaoModa Week dal 13 al 20 luglio e che vedrà tra i suoi partner FISAR- Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori.
TaoModa è una rassegna internazionale dedicata alla moda e al glamour, un evento tra i più attesi del Sud Italia. Durante i cocktail e le cene di gala saranno i Sommelier Fisar a far conoscere agli astanti le peculiarità dei vini proposti in degustazione.
“E’ un vero onore per la nostra Federazione partecipare all’evento TaoModa – afferma Luigi Terzago, Presidente Fisar. Il mondo della moda e del vino, due realtà che negli ultimi decenni sono esplose su vasta scala, hanno diverse affinità, come il fascino, gli stili di vita, l’arte e il buon gusto”.
Alla kermesse saranno presenti personaggi illustri del mondo della moda, del giornalismo, della cultura, dello spettacolo, della musica, della televisione ma anche influencer del fashion system internazionale.
Inserita tra i Grandi Eventi della Regione Siciliana, la Taomoda Week 2019 – il cui tema quest’anno è l’ecosostenibilità – coniugherà alla moda il design, l’arte, la cultura e anche la sana nutrizione.
Tra gli eventi più attesi “Taomoda… MANGIAR SANO”, la tavola rotonda moderata dalla giornalista e opinionista Rai Fabiana Giacomotti in occasione della quale si parlerà dell’importanza della sana nutrizione, dalle molecole alle calorie passando per i piatti stellati accompagnati dal buon vino.
Tra gli ospiti che parteciperanno alla tavola rotonda Luigi Terzago, Presidente della FISAR che da quasi mezzo secolo divulga la cultura del vino sul territorio italiano.
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VERONA – Domenica 2 giugno Veronafiere diventa il Villaggio del Giro per l’ultima tappa dell’edizione 2019 del Giro d’Italia, e al via della cronometro finale della “corsa rosa” ci sarà anche il Chiaretto di Bardolino, vino “rosa” per eccellenza che con i suoi dieci milioni di bottiglie è leader della produzione dei vini rosa doc.
La frazione a cronometro che decreterà il vincitore del Giro si articolerà sul Circuito delle Torricelle (lo stesso tracciato dei Mondiali), con arrivo in Arena e partenza proprio dalla Fiera, dove, nello stand del Consorzio di Tutela sarà possibile degustare il Chiaretto dalle 10.20 del mattino, fino alle 17.30.
“Abbiamo accolto con estremo piacere l’invito di Veronafiere ad essere presenti a questo straordinario appuntamento sportivo perché avremo l’occasione di presentare il nostro vino rosa, il Chiaretto, nel contesto rosa per antonomasia del panorama ciclistico” ha spiegato il presidente del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino, Franco Cristoforetti, che è anche alla guida di Rosautoctono, l’Istituto del Vino Rosa Autoctono Italiano recentemente costituito all’ultima edizione di Vinitaly.
LA “VOLATA” DEL CHIARETTO
Ottimo sviluppo per il Chiaretto (qui i migliori assaggi dell’anteprima 2018) . Ad aprile le bottiglie commercializzate superavano già i 3,3 milioni, con una crescita del 6% sullo stesso periodo dell’anno precedente, e questo nonostante un andamento climatico che permaneva d’impronta più invernale che primaverile.
“Crescere in un contesto meteo del genere – ha osservato Cristoforetti – conferma che il Chiaretto, certamente protagonista assoluto dell’estate, è ormai presente nei calici degli appassionati di vino in qualunque periodo dell’anno. Del resto, le vendite continuano a incrementarsi: dagli 8 milioni di bottiglie di Chiaretto del 2013 siamo saliti ai 10 milioni del 2018 e con il 2019 potremmo segnare un nuovo record. La Rosé Revolution che abbiamo intrapreso nel 2014 sta dando ottimi frutti: il colore rosa chiaro del vino, perfettamente coerente con le caratteristiche della nostra uva fondamentale, la Corvina Veronese, piace sempre di più sia in Italia che all’estero, con una crescita consistente sui nuovi mercati costituiti soprattutto dagli Stati Uniti, dalla Scandinavia e dal Canada.”
IL CONSORZIO DI TUTELA DEL CHIARETTO E DEL BARDOLINO Nato nel 1969, un anno dopo la nascita della Doc, il Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino è stato uno dei primi Consorzi attivi in Italia. Con una rappresentatività del 92% della produzione totale ha ottenuto, dal Ministero delle Politiche Agricole anche la funzione erga omnes sulle denominazioni.
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MONTEPULCIANO – Di record in record, l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano che si è conclusa lunedì 11 febbraio in Fortezza si conferma evento dell’anno per il territorio di produzione di una delle prime Docg d’Italia.
Con oltre 3.000 presenze registrate in meno di tre giorni, anche questa edizione si chiude con il segno “+”, soprattutto per una crescita esponenziale degli appassionati che anche da fuori regione hanno scelto questo fine settimana per visitare Montepulciano e scoprire le oltre cento etichette in degustazione.
“Dagli hotel ai ristoranti Montepulciano per tre giorni ha fatto registrare il tutto esaurito dal punto di vista turistico – commenta i numeri il presidente del Consorzio, Piero Di Betto – a conferma che il vino è un traino per tutto il territorio e per le attività, come dimostra anche la grande partecipazione al concorso Belle Vetrine per il quale ringraziamo la Pro Loco per l’organizzazione”.
Il Concorso Belle Vetrine Domenica è avvenuta anche la premiazione del Concorso Belle Vetrine organizzato dalla Pro Loco di Montepulciano con la collaborazione degli esercizi commerciali di Montepulciano e del territorio.
Il tema di questa edizione è stato “Montepulciano e la cinematografia, italiana e internazionale” così le vetrine si sono sbizzarrite nell’abbinare bottiglie di Vino Nobile di Montepulciano alle tante grandi pellicole girate incittà.
Sono stati proprio i ricordi che hanno ispirato la realizzazione delle vetrine (28 in tutto il territorio comunale, 11 le finaliste), i ricordi vissuti in prima persona o solo raccontati, i volti degli attori e dei conoscenti “travestiti” per impersonare personaggi delle diverse epoche via via rappresentate, le urla dei fan al passaggio dei loro beniamini, i ricordi di star internazionali, con una personalità all’altezza della loro fama, come Dustin Hoffman che sorseggia un bicchiere di Vino Nobile di Montepulciano nega mai foto a chi lo richiede o il ricordo di Nino Manfredi che passeggia in Piazza Grande, o ancora dei Vulturi di New Moon.
Le stelle e i cambiamenti climatici nella viticoltura a Montepulciano L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano si concluderà giovedì 14 febbraio con la degustazione delle nuove annate riservata alla stampa internazionale (oltre 150 giornalisti da tutto il mondo) con la conferenza sul rating alla vendemmia 2018 e l’assegnazione delle stelle.
Sempre giovedì, a partire dalle 11, il Colonnello Guido Guidi, storico meteorologo dei canali Rai, sarà il conduttore di un talk show che vedrà la partecipazione di due decani della meteorologia in viticoltura, il Prof. Luigi Mariani dell’Università di Milano e il Prof. Alberto Palliotti dell’Università di Perugia.
Il tema dell’incontro sarà “Vino Nobile e cambiamenti climatici: l’effetto sulla viticoltura a Montepulciano e in Italia”.
L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano si inserisce nella cornice della nona edizione di BuyWine (8-9 febbraio, Fortezza da Basso di Firenze), la più grande iniziativa commerciale per il settore vitivinicolo in Toscana promossa dalla Regione in collaborazione con PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze
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LATINA – Piedi ben saldi a terra, idee chiare che trasformano in emozione il suo sguardo, parlando di storia e progetti futuri. Questo è Emanuele Fantinato, Direttore Generale della Cantina Santa Maria di Latina.
Ci troviamo a Borgo Santa Maria, frazione del Comune di Latina, nel basso Lazio. Fino agli anni cinquanta, il centro del borgo era chiamato “Gnif Gnaf”, onomatopea derivata dal rumore degli stivali nel fango, di cui la “Terra Redenta” dell’Agro Pontino era piena, vista la presenza di vaste paludi. Con la costruzione della chiesa, dedicata a Santa Maria, il borgo prese l’attuale nome.
Maturità aziendale, un’annata promettente, un investimento tecnologico importante, prezzi accessibili dei vini proposti per il valore potenziale che esprimono, fanno si che la Cantina Santa Maria, rinata con la nuova organizzazione solo due anni fa, possa diventare ben presto una realtà importante nel Lazio.
LA STORIA DELLA CANTINA
Prima cantina del Comune di Latina nasce nel lontano 1960 da un gruppo di viticoltori della zona con l’intento di favorire il progresso dell’agricoltura locale. La stessa si amplia fino al 1990 quando venne approvato un piano di miglioramento sia dei vigneti che tecnologico in cantina.
Il 2 Agosto 2016, Gianluca Mambrin, Alfredo Palombo, Dalilo e Matteo Zeoli, assieme ad Emanuele Fantinato, rivoluzionano la cooperativa fondando la società Santa Maria Srl, ponendo l’accento su una produzione qualitativa, selezionando e formando i coltivatori della zona nella cura e raccolta delle uve, valorizzando ciò che il terreno riesce a dare, esaltandone le caratteristiche.
Emanuele ha 41 anni e da venti è all’interno dell’Azienda, anche se la sua avventura è iniziata molto prima, quando già da bambino saliva assieme al padre sul trattore per dare una mano nelle vigne di proprietà. Insieme agli altri quattro soci viticoltori, hanno deciso di investire su questo progetto per ricercare e valorizzare le proprie radici territoriali, condividendo il rapporto viscerale che li lega con la terra di Borgo Santa Maria.
LA CANTINA “OGGI” “La trattativa con il cavatappi”, cosi definisce il percorso visitativo-degustativo dell’azienda, “perché la persona che vuole conoscerci oggi, ci conoscerà direttamente dal prodotto che stiamo creando, trovando all’interno tutte le risposte”, spiega Emanuele mentre camminiamo tra le cisterne in acciaio inox a temperatura controllata, dove degustiamo i frutti, ancora non filtrati, del loro lavoro che a breve verrà imbottigliato e commercializzato.
La struttura in cemento ha una capienza potenziale di 170.000 quintali, attualmente viene sfruttata per il 10% , questo per consentire un accurata ricerca ed un corretto taglio per le due linee produttive, una per la ristorazione, dall’elegante etichetta nera che comprende i prodotti Macchia Grande, Quadrato, Strada del Passo e il metodo Martinotti Santa Maria ed una per la Gdo.
Un layout che richiama l’area geografica del vigneto nativo, impreziosita da colori futuristici classici delle opere del XX Secolo, comprendente i vinificati in bianco come l’Astura, il Barabino, lo GnifGnaf ed il Valdoro e i rossi Terra Redenta, Piano Rosso e Cerreto.
Ottanta ettari di terra vitati, che si estendono dai piedi delle colline fino al mare, passando da trame di tufo a nord-est, per arrivare alla terra rossa, creta e sabbia a sud-ovest. Il tutto baciato dal Ponentino, tipico vento lieve occidentale che accarezza e coccola le vigne nel pomeriggio.
La Cantina Santa Maria si affida a diciotto conferitori della zona, di cui sette storici, con un età media dei vigneti di circa trent’anni, passando da coltivazioni giovani di tre anni fino a quelle di sessanta anni, il tutto seguito attentamente da tre enologi.
Terminiamo la visita nella Cantina Storica, un ambiente attualmente non utilizzato ma che rientra nei progetti futuri di valorizzazione, dove, già nel 1960, si producevano i primi vini a fermentazione controllata, al cui interno vi sono anche importanti botti in legno che regaleranno nelle prossime produzioni morbidezza ed eleganza.
LA DEGUSTAZIONE Barabino IGP : E’ il vino storico della cantina, ampiamente conosciuto a livello locale. 11% gradi per l’annata 2016, nata dall’unione di Malvasia e Bellone. Giallo paglierino con riflessi verdognoli, sentori di agrumi, pesca e miele. Dalla beva leggera, equilibrata e fresca, perfetto in abbinamento con formaggi freschi locali.
Cerreto IGP : Annata 2016, Merlot in purezza, 11%, coltivato su terreni profondi ed argillosi. Rosso rubino intenso, sentori delicati di ciliegia, fragola matura. In bocca riempie il palato, con tannini morbidi e una leggera sapidità nel finale- Lo consigliamo, vista la moderata gradazione alcoolica , come aperitivo per una piacevole cena a base di carne.
Valdoro IGP : 2016, 11% per questa unione di Bellone e Trebbiano. Giallo paglierino, naso delicato, sentori di pompelmo, mandarino, pietra focaia. Al gusto è morbido, sapido, regalando note retronasali di fieno e mela gialla. Piacevole se abbinato con delle tagliatelle burro e salvia o delle preparazioni di pollame al forno.
Santa Maria IGP : Metodo Martinotti da uve Bellone, fermentazione a temperatura controllata e rifermentazione Charmat nella primavera successiva alla vendemmia. 11,5% Gradi, brut il dosaggio zuccherino colora il calice giallo paglierino con un elegante perlage fino e persistente. I richiami caratteristici del Bellone, come pompelmo, e pesca bianca, si uniscono alla crosta di pane appena sfornato. Piacevole equilibrio in bocca, morbido e persistente, valido sia come aperitivo ma anche come tutto pasto.
Strada del Passo IGP : Ritroviamo il Bellone, vitigno autoctono della zona, questa volta in versione ferma per l’etichetta nera da Ristorazione. Annata 2016, 12,5% gradi, giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Naso ricco di richiami fruttati, pompelmo, pesca Bianca, frutti esotici, agrumi e foglie di limoncello. In bocca è pieno, morbido, equilibrato, dalla mineralità importante ma mai invadente. Un vino che non disdegna di essere dimenticato qualche tempo in cantina. L’abbinamento con cruditè di pesce è un matrimonio obbligato.
Terra Redenda IGP : Taglio Bordolese di Merlot dai tannini dolci e dalla spiccata morbidezza e Cabernet Sauvignon, che regala corpo e struttura. 13% gradi per questo 2016. Rosso rubino intenso il calice che rivela sentori di ribes, mirtillo, violetta, bouquet di fiori e nel finale una nota balsamica di mentuccia selvatica. In bocca è pieno, ben strutturato, fresco. Ottimo con formaggi di gran stagionatura o carni grigliate.
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Si terrà dal 6 al 9 Settembre 2018 a Scanzorosciate la Festa del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi giunta ormai alla sua 13esima edizione.
Protagonista indiscusso della manifestazione sarà il Moscato di Scanzo, rinomato passito a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (l’unica della bergamasca e la più piccola d’Italia).
Per tutti e quattro i giorni dell’evento, i produttori associati alla Strada del Moscato di Scanzo proporranno ai visitatori il proprio passito, oltre ad altri vini, miele, olio, formaggi, gelato e prodotti da forno in un suggestivo percorso nell’affascinante borgo storico di Rosciate.
Una festa che sarà ricca di sapori, arte, cultura, folclore, laboratori, musica e che ospiterà anche illustri personaggi. Il carattere distintivo della manifestazione, come ogni anno, sarà l’abbinamento del Moscato di Scanzo, eccellenza del territorio, ad altre importanti “eccellenze” provenienti dal mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura e dell’enogastronomia.
IL PROGRAMMA Il giorno di apertura, giovedì 6 settembre, sarà illuminato dai giochi di luce dell’artista brasiliano Gustavo Ollitta con la performance luminosa “Equilibra”. Nel corso della serata, brindisi in piazza con alcuni giocatori della Foppapedretti e dell’Atalanta. Inoltre, presso la Sala Galizzi, si inaugurerà uno spazio culturale in cui tutte le sere si terranno proiezioni di opere di Ermanno Olmi.
Venerdì 7, vedrà in scena la simpatia del carismatico Omar Fantini con lo spettacolo comico/musicale “Uomini con le meches”.
Sabato 8, appuntamento con il Palio del Moscato di Scanzo, una gara di pigiatura dell’uva tra i bambini delle contrade. Il pomeriggio della Festa sarà poi animato dall’estro dello Chef e conduttore televisivo Andrea Mainardi, che si cimenterà in uno show-cooking con “Mistery Box Terre del Vescovado”, all’insegna della buona cucina e del divertimento.
La mattina di domenica 9, grande appuntamento con la terza edizione della “Moscato di Scanzo Trail”, una gara di corsa tra colline, vigne e cantine di Scanzorosciate, alla scoperta di paesaggi mozzafiato (per le famiglie verrà proposta una versione “soft” del percorso). Durante la mattinata si terranno, su prenotazione, anche le tradizionali camminate guidate lungo gli itinerari della Strada del Moscato.
Esperte guide del territorio accompagneranno i visitatori tra borghi, chiese, vigne e cascine alla scoperta del suggestivo territorio di Scanzorosciate e dei luoghi del Moscato. Alle 16:30 tutti a “scuola di cucina” con lo Chef della Nazionale Italiana Cuochi Francesco Gotti, che presenterà, in un laboratorio all’aperto, una nuova creazione di pasta fresca, tutta dedicata ai Sapori delle Terre del Vescovado.
Il pomeriggio sarà come sempre all’insegna del folclore bergamasco con il teatro dialettale del Sottoscala, il gruppo Costom de Par e la Commedia dell’Arte di Mario Rota.
A fare da cornice alla festa del Moscato di Scanzo sarà il tradizionale binomio tra vino d’eccellenza e musica di qualità: per tutta la durata della festa, le vie del borgo saranno animate dai ritmi di 15 gruppi musicali che spazieranno dal rock al pop internazionale fino alla musica leggera italiana e alla nuova proposta di musica underground.
Oltre agli angoli musicali che saranno allestiti lungo le vie del borgo, sul palco principale di P.zza Alberico si esibiranno 4 big: giovedì, il folk celtico degli “Fba e il tributo agli U2 con i “Daydream”; sabato, “2 Mondi” – tributo a Lucio Battisti & “Vent Symphony Orchestra” nel 20° anniversario della morte del cantautore; domenica, tributo alle donne della musica italiana con i “Nails”.
Piazza degli Orti e l’area verde delle scuole medie ospiteranno la rassegna musicale underground originale e di qualità “In vino Veritas”, con la direzione artistica dell’associazione Sotto Alt(r)a Quota, nelle figure di Michela Benaglia e Andrea Manzoni.
Due palchi, due atmosfere ben distinte e tantissimi musicisti dalla ricerca artistica personale ed innovativa si alterneranno tra l’elettrico e l’acustico per dar vita a una nuova rassegna musicale tra le vie del Moscato di Scanzo. Quest’anno saranno coinvolte anche quattro band giovanili di Scanzorosciate in una giornata di audizioni.
Queste, insieme ad alcuni giovani Dj, apriranno i concerti del palco di via degli Orti. Il palco delle scuole medie sarà utilizzato per la sperimentazione di altre attività e progetti musicali che coinvolgeranno il pubblico: cantautorato, jazz, blues, musica classica, giochi di luce e giocoleria.
Dal cuore di piazza Alberico la festa continuerà in via degli Orti: nel parco della scuola media, sede dell’Orto didattico più grande d’Italia, si terranno spettacoli e concerti, mentre nella struttura scolastica verranno proposti laboratori per bambini e ragazzi e la fattoria didattica.
Sabato e domenica, ci saranno i giochi in legno di una volta a cura dell’associazione Dindoca. Venerdì e domenica presso l’oratorio di Rosciate, sarà proposto il laboratorio “3×3: i formaggi orobici incontrano il Moscato di Scanzo DOCG” a cura di ONAF (Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio).
DOVE MANGIARE Sarà presente anche quest’anno un ristoro principale con piatti tradizionali e grigliate affiancato da altri tre punti Food: un’Area Ristoro a km0 (parcheggio di via Don Giulio Calvi) con piatti e prelibatezze del territorio, dove sarà possibile fare spuntini e pasti veloci a cura di alcuni ristoratori scanzesi; il Ristoro degli Orti (area scuole – via degli Orti), dove si potranno consumare veloci taglieri accompagnati da buon vino locale; e novità 2018, il Ristoro Terre del Vescovado con proposte di street food di alta qualità.
UNA FESTA ANCHE PER L’ARTE Dopo il successo degli scorsi anni, la 13ª Festa del Moscato di Scanzo ospiterà anche una pluralità di linguaggi artistici con la direzione artistica dell’associazione Sotto Alt(r)a Quota.
Forme artistiche che troveranno sede lungo le strade della Festa e nella quattrocentesca Chiesa di Santa Maria Assunta: “Abitare l’incontro” installazioni, interventi artistici e videoproiezioni, “Le rughe sono come strade” mostra fotografica, “Cinemoscato” la proiezione nella Chiesa di Santa Maria Assunta di due documentari del regista bergamasco Ermanno Olmi, “Moscans” l’originale gioco da tavolo del Moscato di Scanzo, “Habita(r)t” laboratori nomadi destinati ai giovani. Non mancheranno anche in questa edizione numerosi concorsi: addobbi case e vetrine e MoscaT-shirt, le magliette d’artista del Moscato.
ALTRE INFORMAZIONI UTILI Confermato anche per questa edizione il servizio navetta gratuito messo a disposizione dal Comune di Scanzorosciate in collaborazione con ATB, che permetterà ai visitatori di lasciare la macchina nei parcheggi convenzionati e di raggiungere comodamente la Festa (per maggiori informazioni www.festadelmoscato.it).
Continua l’importante collaborazione con Oriocenter per la promozione e la divulgazione del programma della 13ª Festa del Moscato di Scanzo: dal 31 agosto al 2 settembre, sarà presente presso il centro commerciale Oriocenter lo stand informativo della Festa.
Il programma dettagliato della Festa, tutte le iniziative collaterali, gli ospiti, i concerti e tutte le informazioni utili ai visitatori (parcheggi, servizio navetta, aree ristoro, prevendite e iscrizioni) sono disponibili sul sito dell’associazione Strada del Moscato di Scanzo www.stradamoscatodiscanzo.it e sulla pagina www.festadelmoscato.it.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
MAENZA – Valorizzare le produzioni vinicole riscoprendo contestualmente le ricchezze storico artistiche del territorio locale. Questo è lo spirito di Sky Wine, rassegna che dal 2012 impreziosisce i weekend Pontini nelle più belle città medievali e non dell’Agro Pontino, come Sermoneta, Cori, Maenza, Priverno, Terracina e Latina.
E proprio Maenza, in provincia di Latina, ha ospitato sabato 28 e domenica 29 Luglio l’ultima rassegna
enologica dedicata alla cultura del vino, dell’olio, e del cibo, con particolare risalto alle “bollicine” e ai vini bianchi.
Oltre alle eccellenze del territorio, presenti anche molte aziende e prodotti provenienti da diverse aree geografiche (Champagne, Trento Doc, Oltrepò Pavese, Franciacorta, Valdobbiadene, Sannio) per un piacevole confronto tra prodotti classici ed emergenti.
Dalle ore 17:00 di Sabato il Centro Storico, si è popolato di winelovers ed enocuriosi che hanno girato tra i vari banchi d’assaggio presenti nel percorso guidato che conduceva dalla Loggia dei mercanti, al Castello Baronale, passando per la Chiesa San Giacomo con un sottofondo di musica classica.
Particolare novità di quest’anno, che ha riscosso molto successo, sono stati i convegni e gli approfondimenti tenuti presso l’auditorium del Castello Baronale, dove è stato possibile conoscere direttamente enologi e produttori attraverso interventi e degustazioni guidate da esperti sommelier, concludendo ogni degustazione con un prodotto gastronomico creato da Chef Locali.
I contenuti artistici a tema hanno dato corpo dall’evento, con storie fotografiche e di vita dei vignaioli dei Castelli Romani e la presenza della mostra “I Vinarelli”, acquarelli dipinti con il vino.
Ora grande attesa per il prossimo evento Sky Wine, che si terrà in una nuova location a Sezze, il 25 e 26 Agosto, il cui tema sarà l’enogastronomia del territorio, rievocando la gloriosa arte della viticultura e produzione di vino nel territorio della Provincia di Latina sin da epoca romana.
La storia del popolo maentino appartiene alla antichissime popolazioni delle civiltà pastorali italiche, le cui origini appartengono al XI Secolo, provenienti dalle vicine terre di Priverno sotto dominazione Romana.
La storia di Maenza si intreccia strettamente con le vicende feudatarie dominanti. Numerose furono le casate che ebbero in Maenza il loro feudo, come i Conti di Ceccano, Caetani, i Borgia e gli Aldobrandini.
Sull’origine del nome “Maenza” vi sono varie ipotesi, la prima è che il nome richiama Mazentius, eroe di origine etrusca, la seconda derivi invece dalla conquista da parte delle popolazioni germaniche, che dopo la conquista edificarono qui una fortificazione, richiamandosi nella denominazione alla città di Mainz. Attualmente Maenza conta 3101 abitanti.
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OFFIDA – Le eccellenze viticole ed enologiche regionali marchigiane saranno protagoniste a Offida (Ascoli Piceno) durante l’evento “Marche in Vino Veritas” in programma da mercoledì 8 a venerdì 10 agosto.
In occasione del 50° anniversario delle Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi e Rosso Piceno, il Comune di Offida, in collaborazione con l’Istituto marchigiano tutela vini e il Consorzio tutela vini piceni e il patrocinio della Regione Marche, ospiterà una tre giorni di iniziative culturali ed enogastronomiche volte alla valorizzazione delle migliori espressioni enologiche marchigiane.
La regia della manifestazione sarà a cura dell’Associazione Picenum Tour, che proporrà banchi di assaggio, abbinamenti con cibi tradizionali, degustazioni guidate e un convegno dedicato all’enologia regionale.
IL PROGRAMMA A inaugurare la manifestazione sarà il convegno “Dal 1968 a oggi, 50 anni di DOC. L’evoluzione della viticoltura e dell’enologia marchigiana” in programma mercoledì 8 agosto, alle ore 17.30, all’Enoteca Regionale delle Marche di via Garibaldi 75. L’appuntamento sarà l’occasione per fare il punto su passato, presente e futuro dei vini marchigiani a 50 anni dall’istituzione di due delle sue Doc più rappresentative, che oggi rappresentano circa il 90% della produzione enologica regionale.
A seguire, con inizio alle ore 19 e alle ore 20, si terranno due degustazioni verticali di diverse annate di Offida Pecorino “Collevecchio” della Tenuta Cocci Grifoni e del Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore“Podium” della cantina Garofoli guidate dagli esperti sommelier della delegazione Ais Ascoli Piceno.
La partecipazione al convegno è gratuita, mentre le degustazioni guidate sono a numero chiuso (il costo è di 25 euro, iscrizione obbligatoria fino a esaurimento posti telefonando al 3398477957 o al 3245938465).
Nelle serate di giovedì e venerdì, invece, spazio agli abbinamenti cibo-vino con banchi di assaggio dei vini marchigiani e postazioni food che si distribuiranno lungo corso Serpente Aureo, Piazza del Popolo e Piazza Valorani. Calice alla mano, dalle ore 18 fino alle 23, si potranno abbinare liberamente bollicine, vini bianchi, rossi e rosé a prodotti tipici e preparazioni gourmet dialogando a tu per tu con vignaioli e artigiani del gusto.
All’ingresso del centro storico sarà in funzione una cassa dove sarà possibile acquistare i gettoni utilizzabili liberamente per la degustazione di cibi e vini tipici. Ad allietare le due serate nel borgo di Offida ci sarà anche musica dal vivo per tutta la durata della manifestazione.
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In Val d’Orcia arte, cultura, musica e tradizione si sposano con il vino più bello del mondo e il suggestivo borgo di Castiglione d’Orcia si prepara a celebrare il vino Orcia Doc nella notte più affascinante dell’estate.
“E’ con grande orgoglio e impegno che aderiamo, insieme al Consorzio del vino Orcia, a Calici di Stelle 2018 una delle più importanti manifestazioni che celebrano il vino, prodotto di grande rilievo del nostro territorio” ha esortato il Sindaco Claudio Galletti.
“Per celebrare il vino più bello del mondo, come Assessorato alla Cultura del Comune di Castiglione d’Orcia, abbiamo voluto porre attenzione alla tradizione, al gusto e allo spettacolo. Un programma ricco ed emozionante che vi accompagnerà nella magica cornice di una serata sotto le stelle insieme al prezioso vino della nostra terra” ha commentato Alice Rossi, Assessore alla Cultura.
IL PROGRAMMA L’edizione 2018 avrà tante novità, conferme e collaborazioni. Primo appuntamento il 9 agosto nei ristoranti di Castiglione d’Orcia dove avranno luogo le “Cene con il Produttore”. Gli artigiani vignaioli saranno i protagonisti assoluti della serata insieme ai loro grandi vini Orcia. Ad allietare l’atmosfera, alle 22:00 in Piazza Unità d’Italia, il concerto “Leggera Electric Folk Band”, una formazione musicale unica nel suo genere in Toscana, che unisce la potenza del rock alla poesia del canto popolare.
Venerdì 10 agosto sarà la serata clou dell’evento di Calici di Stelle. Il borgo di Castiglione d’Orcia si animerà con intrattenimenti per grandi winelovers e piccoli fanciulli. “Musica, spettacoli, cibo e vino si uniranno in uno straordinario connubio che permetterà di scoprire la nostra eccellenza vinicola, prodotta con passione da straordinari artigiani del vino” ha spiegato Donatella Cinelli Colombini, Presidente del Consorzio del vino Orcia.
Dalle ore 18:00 il centro storico si animerà con esposizioni di artigianato artistico, vespe e moto d’epoca, animazioni per bambini a cura di Piccola Fattoria Forte e antichi giochi di legno della tradizione toscana, lezioni di pici per imparare a tirare la pasta insieme alle massaie castiglionesi, cooking show a cura dei ristoratori locali e punti ristoro con i piatti dedicati al vino Orcia Doc. Alle ore 19:00 “L’arte del gusto”, visita guidata alla prestigiosa Sala d’Arte San Giovanni con assaggio finale di vini Orcia Doc.
Dalle ore 20:00 alle 23:00 apertura dei banchi d’assaggio delle cantine: Az. Agr. Trequanda, Campotondo, Capitoni Marco, Donatella Cinelli Colombini, Le Crete, Loghi, Olivi- Le Buche, Poggio Grande, Roberto Mascelloni, SassodiSole e Vegliena. E per approfondire la conoscenza della denominazione, non mancherà la degustazione guidata di vini Orcia Doc tenuta dalla delegazione Onav Siena con la presenza dei produttori.
E ancora nella magica notte delle stelle musica e spettacoli con il concerto del soprano Gaia Matteini “Musica d’Estate tra Sogni e Stelle” in piazza Vecchietta e lo straordinario spettacolo “Lumen” con acrobatica aerea, danza ed equilibrismi con candele in Piazza Unità d’Italia.
CALICI DI STELLE Calici di Stelle è un evento promosso dall’Associazione Nazionale Città del Vino e dal Movimento del Turismo del Vino. Localmente in Val d’Orcia è organizzato dal Comune di Castiglione d’Orcia in collaborazione con il Consorzio del vino Orcia, Strada del vino Orcia e Delegazione Onav Siena.
CASTIGLIONE D’ORCIA – CENNI STORICI Nel 714 Castiglione d’Orcia era un castello della nobile famiglia senese degli Aldobrandeschi. Per un breve periodo fu uno stato indipendente per poi, nel Trecento, essere incluso fra i possedimenti di Siena. La sua posizione alta sulla Val d‘Orcia ne fece una sorta di sentinella sulla via Cassia e poi sulla Francigena. Una sorte che, soprattutto per Rocca di Tentennano, sul lato opposto e più alto dello sperone roccioso, determinò assedi e contese per impossessarsi di questa roccaforte strategica. Molto belle la Chiesa di Santa Maria Maddalena e la Pieve dei Santi Stefano e Degna, i cui principali dipinti sono ora esposti nella Sala d’Arte nel centro di Castiglione. Nel comprensorio comunale vanno inoltre ricordati il castello della Ripa, il campanile di Campiglia e gli enormi pozzi di cui, quello di Rocca d’Orcia, è il più grande della Provincia di Siena. Rocca di Tentennano ospitò Santa Caterina da Siena che proprio lì, nel 1367, imparò a scrivere. La zona è ricca di sorgenti la più importante delle quali è Vivo d’Orcia che per decenni ha dissetato la città di Siena.
Nella prima metà del Novecento, Castiglione d’Orcia ha raggiunto una popolazione di circa 5.000 abitanti che si è attualmente dimezzata. Le attività prevalenti sono l’agricoltura e il turismo con particolare riferimento al turismo termale le cui antiche acque calde formano il meraviglioso fosso bianco di Bagni San Filippo.
IL VINO ORCIA DOC La denominazione Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e comprende la varietà Orcia ottenuto da uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia Sangiovese con almeno il 90% di questo vitigno, entrambe anche nella tipologia “Riserva”. La denominazione Orcia comprende anche le tipologie Bianco, Rosato e Vin Santo.
I vini manifestano l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie. In un’epoca di globalizzazione, il vino Orcia è ancora un prodotto familiare, fatto da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura.
Il vino Orcia è prodotto in uno dei comprensori agricoli più belli del mondo, in parte iscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco. 12 comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
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MODENA – Oltre 120 Maison presenti per 700 tipologie di champagne, 60 tra importatori e distributori, 2000 operatori di settore e 4000 visitatori previsti. Ecco i numeri con i quali si ripresenta al grande pubblico delle bollicine “Modena Champagne Experience“.
Dopo il grande successo dell’edizione 2017 presidiata anche dalla nostra redazione che ne ha stilato i migliori assaggi, torna la più grande manifestazione sullo Champagne in Italia che si rivolge principalmente a professionisti del settore horeca, ma anche ai winelovers.
IL PROGRAMMA “Modena Champagne Experience 2018”, promossa ed organizzata da Club Excellence, si svolgerà a Modena Fiere domenica 7 e lunedì 8 Ottobre dalle 10:00 alle 18:30.
Fino al 30 Giugno sarà possibile acquistare on line il biglietto di ingresso giornaliero a 60 euro. Da luglio il costo del biglietto incrementerà di dieci euro al mese, fino a raggiungere il prezzo di 110 euro nella settimana precedente l’evento. Stessa “urgenza” di acquisto anche per il biglietto bi-giornaliero attualmente disponibile a 110 euro ma che lieviterà fino a 180 euro per chi lo acquisterà ad Ottobre.
Durante i due giorni della manifestazione sarà possibile degustare i prodotti delle maggiori Maison francesi tra cui, Louis Roederer, Bollinger, Bruno Paillard, Jacquesson, Mailly Grand Cru, Thiénot, Palmer & Co, Pannier, Encry, Paul Bara, Marguet, Larmandier-Bernier e incontrare i produttori francesi presenti.
La Maison saranno distribuite in un percorso organizzato per area geografica di produzione (Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs, Aube) oltre alle maison classiche riunite in uno specifico spazio.
Sono previsti anche momenti di approfondimento tematico, masterclass verticali e degustazioni relative a particolari annate o specifiche aree guidate da esperti di fama internazionale.
CLUB EXCELLENCE Club Excellence, Club dei distributori e importatori nazionali di vini e distillati di eccellenza è nato nel 2012. Dal 2016 si è trasformato in una realtà cooperativa cui aderiscono le principali aziende italiane operanti nel settore della distribuzione vitivinicola di qualità come Balan srl, Bolis srl, Cuzziol Grandivini srl, Gruppo Meregalli, Les Caves de Pyrene srl, Pellegrini spa, Premium Wine Selection P.W.S. srl, Proposta Vini sas, Sagna spa, Sarzi Amadè srl, Teatro del Vino srl e Vino & Design srl.
Tra i principali obiettivi del Club, l’organizzazione di eventi, la partecipazione a fiere e manifestazioni, l’attività di promozione commerciale e culturale sui prodotti commercializzati dai soci, l’organizzazione di corsi di formazione in ambito enogastronomico e lo sviluppo di iniziative sociali, culturali e ricreative aperte al pubblico dei consumatori.
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Per il terzo anno consecutivo, il 16 ed il 17 Giugno si terrà a Desenzano del Garda “Vignaioli in Castello”, viaggio tra vini di qualità con oltre 50 cantine FIVI.
L”Associazione Vivabacco, che cura l’organizzazione in collaborazione con il Comune di Desenzano per quest’anno ha deciso di dare una linea diversa alla manifestazione, dedicandola ai soli iscritti alla FIVI. Con due soddisfacenti edizioni alle spalle, “Castello in Bianco” diventa “Vignaioli in Castello” con produttori FIVI provenienti dalle province attorno al Garda di Brescia, Verona e Trento.
IL PROGRAMMA
SABATO 16 GIUGNO Alle ore 17 dibattito con degustazione “Vignaiolo perché. Storie di terre, vigne e grandi vini con i produttori FIVI”.
Alle ore 19 aperitivo inaugurale con vini di alcuni produttori bresciani, contestualmente vernissage della mostra fotografica curata da Obiettivo Sensibile.
DOMENICA 17 GIUGNO Dalle ore 10 alle ore 20 mostra mercato con 45 aziende e oltre 150 vini in libera degustazione: accesso al castello e all’esposizione libero, calice degustazione €10.
Alle ore 10.30 degustazione di Olio Garda DOP a cura del Consorzio di Tutela che guiderà l’assaggio e spiegherà il territorio di produzione.
Alle ore 16 degustazione guidata “Vignaiolo perché. Degustazione di vini tra Veneto e Trentino”.
Alle ore 18 degustazione guidata “Vignaioli perché. Degustazione di bianchi dal territorio bresciano”.
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Sabato 26 maggio 2018 torna Io, Barolo, il tradizionale appuntamento di primavera della Strada del Barolo con un programma rinnovato, che avrà come protagonisti assoluti il “Re dei Vini” e i suoi produttori: una degustazione itinerante dedicata al pubblico nazionale e internazionale nel centro storico di Roddi, porta d’ingresso alla Langa a una manciata di chilometri da Alba.
Dalle 17.00 alle 23.00 trenta produttori incontrano gli appassionati del Barolo e dei paesaggi delle Langhe patrimonio dell’umanità, in una degustazione “diffusa” che condurrà i partecipanti in un viaggio alla scoperta del Barolo lungo le stradine e le piazzette del concentrico medievale di Roddi, da piazza Umberto I fino al belvedere, ai piedi del Castello.
Un appuntamento che si ripete ormai da sei edizioni e che per questo 2018 propone un programma rinnovato nella forma e nella sostanza, con più spazio all’unico vero protagonista: il Barolo, che ogni produttore potrà presentare nelle sue molteplici sfaccettature, proponendo in degustazione cru e annate differenti.
A margine dell’evento principale, molte iniziative per chi intende approfondire la conoscenza del Barolo e dei grandi vini di Langa, sotto la guida di un esperto: con le Food&Wine Experience sarà possibile sperimentare abbinamenti gourmet fra una selezione di vini piemontesi e alcuni prodotti agroalimentari di eccellenza (massimo 30 posti disponibili in italiano e 15 in inglese), mentre nelle Wine Tasting Experience® 4.0 il pubblico (massimo 30 posti disponibili in italiano e 15 in inglese) sarà guidato da Sandro Minella alla scoperta dei vini attraverso le proprie percezioni sensoriali: un gioco interattivo nel quale ogni partecipante potrà valutare i diversi parametri dei vini in degustazione, per ricostruire autonomamente il profilo sensoriale di ciascun vino tramite il proprio smartphone.
Per tutta la serata saranno proposti una selezione di piatti tipici del territorio, preparati da Accademia FoodLab con i prodotti dei soci della Strada del Barolo, che potranno essere acquistati singolarmente.
L’evento è organizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con il patrocinio dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, grazie alla collaborazione di Comune e Pro Loco di Roddi, Barolo&Castles Foundation e Turismo in Langa e si svolgerà anche in caso di maltempo
PROGRAMMA Ore 17.00 /23.00, acquistando il pass per la degustazione del Barolo (23,00 € in prevendita / 25,00 € sul posto), sarà possibile accedere al centro storico di Roddi per incontrare di persona i produttori, che presenteranno fino a tre etichette di Barolo ciascuno, illustrandone caratteristiche e peculiarità. Ogni partecipante riceverà un calice da portare a casa come ricordo della serata e un coupon che gli consentirà di effettuare la visita a una delle cantine presenti all’evento con uno sconto del 10% su eventuali acquisti.
Prevendita online: € 23,00
Vendita sul posto il giorno dell’evento: € 25,00
INIZIATIVE COLLATERALI (degustazioni guidate)
Dalle 16.00 alle 17.00: Food&Wine Experience in italiano (30 posti disponibili)
Prevendita online: € 35,00 (incluso accesso a “Io, Barolo”)
Dalle 16.00 alle 17.00: Wine Tasting Experience® 4.0 in inglese (15 posti disponibili)
Prevendita online: € 35,00 (incluso accesso a “Io, Barolo”)
Dalle 18.30 alle 19.30: Food&Wine Experience in inglese (15 posti disponibili)
Prevendita online: € 35,00 (incluso accesso a “Io, Barolo”)
Dalle 18.30 alle 19.30: Wine Tasting Experience® 4.0 in italiano (30 posti disponibili)
Prevendita online: € 35,00 (incluso accesso a “Io, Barolo”)
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Uno stand dedicato al grande territorio del Primitivo di Manduria, un’esperienza multisensoriale che mette insieme gusto, olfatto e vista, la possibilità di poter degustare oltre 70 etichette, partecipare ad una degustazione guidata con le annate più importanti e poter indicare la preferenza del vino che ha più coinvolto il proprio palato. Inoltre, abbinamenti gastronomici a chilometro-zero e tanta informazione.
E’ con questo biglietto da visita che il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si presenterà alla 52° edizione del Vinitaly, in programma a Verona da domenica 15 aprile a mercoledì 18 aprile (Padiglione 11, isola B2). Quest’anno lo stand si mostrerà con una veste completamente rinnovata, un open space in cui ad essere valorizzati non saranno soltanto il brand e il vino, ma anche tutto il territorio con immagini che esaltano la bellezza dei paesaggi e i tesori storici e artistici custoditi.
Ogni enoapassionato d’Italia e del mondo ogni giorno potrà degustare 15 vini diversi ed esprimere e scrivere la loro preferenza circondati dal territorio del Primitivo di Manduria.
IL PROGRAMMA Sono tanti gli appuntamenti fieristici che il Consorzio di Tutela ha in serbo per promuovere le grandi produzioni della doc pugliese.
Martedì 17 aprile alle ore 15 al via la degustazione guidata dal titolo “Le grandi annate del Primitivo di Manduria”. Un vero e proprio viaggio sensoriale alla scoperta dell’annata 2012 del Primitivo di Manduria Riserva, 2013 del Primitivo di Manduria dop e 2013 del Dolce Naturale Docg. Degustazione libera con prenotazion entro martedì 10 aprile mandando una email a comunicazione@consorziotutelaprimitivo.com.
Le etichette proposte dal Consorzio di Tutela saranno abbinate alle creazioni dei maestri dolciari di Bernardi di Grottaglie (Ta) che per l’occasione hanno creato del cioccolato ad hoc sposandolo ad ogni vino, e al capocollo e al salame di De Pasquale – Artigiani del Gusto di Manduria (Ta).
“Per il progetto Primitivo Taste Experience – Il Primitivo di Manduria nei calici cinesi e americani, che partirà a settembre e che riguarderà attività di incoming sul territorio della doc con buyer cinesi e americani e la partecipazione ad eventi fieristici esteri, – dichiara Adriano Pasculli de Angelis, presidente e direttore del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – abbiamo avuto una mole notevole di richieste da parte di operatori da tutto il mondo e abbiamo deciso, quindi, di dedicare il Vinitaly ai buyer internazionali e di organizzare incoming straordinari immediatamente dopo la fiera di Verona, invitando gli americani e i cinesi nel nostro territorio”.
Due saranno gli appuntamenti importanti dedicati agli operatori esteri durante la grande kermesse veronese. Il primo lunedì 16 aprile con la degustazione alla cieca “Wine War: Primitivo di Manduria, Zinfandel e Amarone a confronto” a cura del giornalista sommelier Andrea Gori. Cinque i vini di ogni categoria che si sfideranno per far breccia nei palati internazionali.
La seconda attività è prevista martedì 17 aprile : la professoressa Angelita Gambuti dell’Università di Napoli presenterà una interessante ricerca sulle proprietà benefiche del Primitivo di Manduria.
“La valorizzazione del terroir e la sua storicità sono gli elementi che contraddistingueranno il nostro stand. – dichiarano Roberto Erario e Adriano Pasculli de Angelis, presidente e direttore del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – Abbiamo puntato sulla nostra areale di produzione con immagini suggestive e sulle eccellenze riconosciute nel territorio mettendole a sistema per essere presenti con maggiore efficacia ad uno degli eventi enologici più importante del mondo. Una chiave di lettura che unisce tutti i nostri comuni e che racconta zone uniche e vitigni di coltivazione rari e straordinari”.
Insomma il Consorzio di Tutela rappresenterà, anche quest’anno, l’essenza più autentica del grande territorio del Primitivo di Manduria puntando sulle rare caratteristiche qualitative che la doc pugliese ha e continua ad esprimere.
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Il Consorzio Vini Asolo Montello si prepara per la settimana edizione dell’Asolo Wine Tasting, in programma domenica 6 maggio 2018 a Palazzo Beltramini, nel cuore del borgo di Asolo (TV).
Novità di quest’anno sono le tre degustazioni guidate dai sommelier di Ais Veneto e dedicate alle diverse tipologie di Asolo Prosecco Superiore Docg, ai vini rossi Doc e Docg del Consorzio, all’Incrocio Manzoni e alla Recantina.
IL PROGRAMMA Dalle 10.00 alle 19.00 saranno aperti al pubblico i banchi d’assaggio con i vini del Consorzio. Ad ospitare le tre masterclass sarà la Sala Gialla di Palazzo Beltramini. Alle 11.00 la prima degustazione, che sarà interamente dedicata all’Asolo Prosecco Superiore Docg, presentato nelle sue diverse declinazioni, in particolare l’Extra Brut. La denominazione Asolo Montello è infatti l’unica tra le Denominazioni del Prosecco che può rivendicare la tipologia Extra Brut nelle bottiglie prodotte.
Il Consorzio Vini Asolo Montello, che quest’anno ha superato l’obiettivo dei 10 milioni di bottiglie, non è però solo Asolo Prosecco Superiore Docg. Nel pomeriggio saranno presentate due degustazioni dedicate agli altri vini prodotti nella zona. Alle 16.00 l’attenzione sarà rivolta alla Recantina, all’Incrocio Manzoni e al Colfondo, che dal prossimo anno si chiamerà Asolo Prosecco Superiore Docg sui lieviti, mentre alle 17.30 ci sarà una degustazione dedicata ai vini rossi Doc e Docg del Consorzio.
Nello stesso weekend il borgo trevigiano ospiterà anche la dodicesima rassegna di Fucina del Gusto, rassegna gastronomica dedicata alle eccellenze locali, che con Asolo Wine Tasting ha in comune la volontà di valorizzare il territorio dell’Asolo Montello e i suoi prodotti. Il costo dell’entrata al banco d’assaggio sarà di 10 € comprensivo di tasca e bicchiere souvenir.
Maggiori informazioni sul sito www.asolomontello.it
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Sotto il cielo di Alassio, domenica 17 e lunedì 18 giugno saranno tante le stelle dello Champagne che prenderanno parte alla kermesse “Un Mare di Champagne”.
Giunto alla sua VI edizione, l’evento dedicato al “Roi des Vins” si riconferma uno degli appuntamenti più attesi e partecipati nel mondo delle bollicine.
Due giorni in cui le più prestigiose Maison confluiranno nella città ligure per dare vita a un evento che unirà momenti esclusivi, degustazioni dei più rinomati Champagne, seminari di approfondimento e incontri inaspettati.
Organizzato dal Consorzio Macramé – Dire Fare Mangiare, un pool di ristoratori alassini che si è fatto ambasciatore di Alassio, del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche e che da anni trasforma la perla della riviera, “Un Mare di Champagne” in questa edizione cambia il suo format e la sua location per offrire al pubblico di amatori delle bollicine, operatori del settore e giornalisti un’esperienza ancora più coinvolgente.
L’evento si terrà al Diana Grand Hotel & Resort, tutte le informazioni e gli aggiornamenti saranno presto disponibili sul sito dell’evento attualmente in costruzione.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
TRENTO – Si terrà a Trento, dal 21 al 25 marzo 2018 ViniferaForum, una settimana dedicata al vino artigianale, a coloro che lo producono e lo amano.
Protagonisti dell’evento saranno i vignaioli del territorio alpino e prealpino, coinvolti in un programma che culminerà sabato 24 e domenica 25 marzo nel Salone dei vini artigianali presso il Polo Fieristico di Trento.
Gli incontri di ViniferaForum, le visite in cantina, le degustazioni e la mostra-mercato saranno aperti alla partecipazione di addetti al settore, winelover e a tutto il pubblico interessato a conoscere le caratteristiche della viticoltura artigianale e sostenibile.
Oltre 50 vignaioli provenienti dall’arco alpino (regioni cisalpine più Austria e Slovenia), proporranno a ViniferaForum in degustazione e vendita le proprie etichette in un evento di rilievo nazionale che celebra l’eccellenza della produzione vinicola orientata alla sostenibilità e alla biodiversità.
Portare l’attenzione sulle specificità del terroir alpino significa apprezzare al meglio le peculiarità di quest’area montana, con un focus particolare sullo stretto rapporto fra territorio e produzione vitivinicola.
OBIETTIVI DELL’EVENTO
ViniferaForum si propone di valorizzare le grandi produzioni vinicole artigianali, favorendo la consapevolezza del ruolo della produzione agricola e delle scelte dei consumatori nella cura del territorio e nella salvaguardia della cultura vitivinicola.
Al centro di Vinifera c’è infatti la possibilità per il pubblico di incontrare i vignaioli alpini e gli operatori del settore nel segno del confronto, tessendo legami tra esperienze locali e favorendo il dibattito su questa scelta produttiva che suscita attenzione crescente nel settore.
IL PROGRAMMA
Due i momenti principali dell’evento, il Forum e il Salone dei Vini. Il Forum (21-23 marzo) rappresenta l’essenza della manifestazione: per tre giorni Trento sarà al centro della viticoltura alpina ospitando conferenze, degustazioni e visite in cantina che avranno per protagonisti realtà trentine e da fuori provincia per stimolare il confronto sui temi dell’agricoltura artigianale e sostenibile.
Le conferenze tematiche, con l’intervento di esperti di enologia, viticoltura e politiche agricole, verteranno sui temi dei vitigni resistenti, della ricerca enologica, dell’agricoltura di montagna e delle iniziative a sostegno dell’agricoltura biologica. In programma anche visite guidate presso i vigneti e le cantine di aziende locali (Foradori) e degustazioni guidate in vari luoghi della città.
Nel Salone dei Vini, aperto al pubblico sabato 24 e domenica 25 marzo, dalle 11 alle 19, i produttori proporranno in degustazione i vini nei rispettivi stand, con la possibilità per i visitatori di acquistare direttamente le bottiglie.
Oltre al percorso di degustazione libera, accessibile con l’acquisto del calice al prezzo di 15 euro, sarà possibile partecipare al ricco programma di degustazioni guidate e conferenze.
Gli appassionati assaggiatori potranno inoltre avventurarsi in sentieri limitrofi al “di-vin percorso” grazie alla presenza di una rosa di artigiani del gusto che accompagneranno il Salone: produttori artigianali di cibo provenienti dal Trentino e un servizio ristorazione attivo nei due giorni del Salone, per palati attenti alla qualità, alla genuinità e alla tradizione.
VINIFERA Vinifera è un evento promosso dall’Associazione Centrifuga, nata dall’incontro di un gruppo di persone accomunate dalla passione per l’enologia e attiva nell’ambito della produzione biologica e sostenibile in campo agricolo e vitivinicolo.
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Si terrà a Roma, il primo appuntamento dedicato ad una delle Doc più amate della Puglia, il Primitivo di Manduria. Un grande viaggio in un territorio vitivinicolo di 3.140 ettari di vigneti tra terra e mare dove il vino sembra assimilarne la cultura e incorporarne i profumi e i sapori.
L’evento, “Rosso Mediterraneo”, promosso dal relativo Consorzio di Tutela e organizzato dall’associazione GnamGlam, si svolgerà domenica 21 gennaio nella capitale, presso l’Hotel Savoy di via Ludovisi.
IL PROGRAMMA
Dalle 15 alle 16:30 l’evento sarà riservato agli operatori del settore e alla stampa specializzata. A seguire, dalle 17 alle 18:30, dopo il saluto del presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Roberto Erario, sarà la volta dell’attesa grande degustazione guidata “Conoscere il Primitivo di Manduria” dedicata alle tre anime della grande Doc pugliese: Primitivo di Manduria Dop, Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg e Primitivo di Manduria Dop Riserva.
Dalle 16.30 alle 22.30 le porte si apriranno anche al pubblico dei winelovers. Ai banchi di assaggio, i visitatori potranno conoscere le diverse aziende provenienti dalla provincia di Brindisi e Taranto che offriranno le loro etichette abbinate a prodotti gastronomici.
LE AZIENDE PARTECIPANTI
Agricola Erario
Cantine Lizzano
Cantine San Marzano
Cantolio
Feudi San Gregorio
Masca del Tacco
Plinania
Produttori di Manduria
Vespa Vignaioli per Passione
Vigne Monache
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Pochi giorni alla terza edizione genovese di VinNatur. Si terrà infatti domenica 21 e lunedì 22 Gennaio, a Palazzo della Borsa in via Ferrari, la manifestazione enoica promossa anche dalla Camera di Commercio di Genova che porterà in città i vini di 70 produttori provenienti da Austria, Francia, Italia e Slovenia aderenti all’associazione.
Nei due giorni, dalle ore 11 fino alle 19, i visitatori potranno degustare i cosiddetti “vini naturali” (prodotti con il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, senza l’utilizzo di additivi chimici e senza “manipolazioni” da parte dell’uomo) ai banchi d’assaggio presenti.
Oltre alle degustazioni, nelle serate di domenica e lunedì nei locali del centro storico di Genova, saranno organizzate cene dove i piatti della tradizione culinaria ligure verranno abbinati ai vini naturali. Un antipasto, quello di Genova, che precederà l’edizione 2018 di VinNatur a Villa Favorita, in programma dall’8 al 10 aprile (qui i migliori assaggi del 2017).
“Siamo molto affezionati a Genova – racconta Angiolino Maule, presidente dell’associazione – dove abbiamo già organizzato due banchi d’assaggio negli anni scorsi, entrambi con grande successo. Qui i consumatori si dimostrano particolarmente interessati ai vini naturali e vi è una ristorazione illuminata che ha compreso come proporre vini naturali possa essere un modo per valorizzare la propria offerta gastronomica. Possiamo dire che Genova è la capitale dei vini naturali in Italia”.
Accanto ai produttori di vino troveranno posto stand enogastronomici con alcuni artigiani che proporranno le loro specialità. Non mancheranno i piatti tradizionali della cucina regionale ligure preparati seguendo le antiche ricette popolari de Il Genovese, il Montebore ed altri prodotti della tradizione del Caseificio Vallenostra, la classica papera, la ciabattina integrale o la ciabattina di grano duro nelle diverse interpretazioni di Panino Italiano o il pane, i grissini, i dolci e molte altre leccornie proposte dal Ristorante Piuma.
LOCALI ADERENTI E PRODUTTORI PRESENTI IN DEGUSTAZIONE Domenica sera:
Pizzeria Piuma: Cinque Campi
Forchetta Curiosa: Etnella – Dos Terrias – Marina Palusci
Ai Troeggi: Cantina Collecapretta
Kowalsky: Meggiolaro vini – Cà Lustra
Les Rouges: Tenuta Belvedere – Cascina Roera – Corte Solidale – Rocco di Carpeneto – Rocca Rondinaria
Barbarossa cafè: Natalino del prete – Sauro Maule
Bellabu: La Biancara -Podere Santa Maria – Weingut Heinrich – Piccinin Daniele
Maninvino: Santa 10 – Podere della Bruciata
Tiflis: Carussin – Valli Unite
Il Canneto: Ravarini
Cantine Matteotti: Del Rebene – Santa colomba
Enoclub: Sieman – Elvira
Antica osteria di Ravecca: Fiore podere San Biagio
Locanda Tortuga: Riccardi Reale – Pian del Pino
Teatro di Campo Pisano: Lusenti – Storchi
Officina 34: Terpin
Zupp: Carlo Tanganelli – Filippi, Vini di Luce
E prie rosse: F.lli Barale
Rosso carne: Corte Sant’Alda
Bruxaboschi/braxe: La Renardiere
Lunedì sera:
Maninvino: Masiero vini
Enoteca Sola: Casa Belfi
La Meridiana: La Biancara
VINNATUR – L’ASSOCIAZIONE
L’associazione VinNatur nata nel 2006 riunisce piccoli produttori di vino naturale da tutto il mondo che intendono difendere l’integrità del proprio territorio. Scopo dell’Associazione è unire le forze di questi vignaioli per dare ad ognuno maggior forza, consapevolezza e visibilità condividendo esperienze, studi e ricerche. Scopo dell’associazione è anche quello di promuovere la ricerca scentifica e divulgare la conoscenza di tecniche naturali e innovative. Negli anni sono nati diversi progetti di ricerca tra le aziende associate e alcune Università e Centri per la Sperimentazione.
Alla nascita le aziende aderenti a VinNatur erano 65. Oggi sono 170. Per associarsi i viticoltori devono accettare di sottoporre i propri vini all’analisi dei pesticidi residui, per poter garantire la genuinità dei vini.
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Un paese in Appennino, la storia di un territorio straordinariamente vocato per il Sangiovese e la tradizionale festa, “E zoc ed Nadel”, che raccoglie tutta la comunità attorno a un fuoco acceso in piazza.
Sono gli ingredienti della serata che giovedì 4 gennaio alle ore 18.30 vedrà i produttori di vino di Modigliana (FC) in piazza a raccontare dal vivo i loro Sangiovese per quella che a tutti gli effetti è la prima degustazione del nuovo anno.
Un’occasione unica per conoscerli e capire cosa abbiano di così speciale queste valli che si arrampicano in alto, tra boschi e rocce. La serata è promossa da BCC Credito Cooperativo Ravennate Forlivese & Imolese, in collaborazione con Az. Agr. F.lli Lecca e Coldiretti di Forlì. La degustazione è gratuita, previo acquisto del calice.
AZIENDE PARTECIPANTI: LE DICHIARAZIONI Parteciperanno le aziende: Lu.Va., Mutiliana, Il Teatro, Torre San Martino, Il Pratello, Villa Papiano. Abbinati ai vini vi saranno i prodotti dell’azienda agricola Fratelli Lecca.
“Vogliamo coinvolgere questo paese in un’avventura nuova, quella di un racconto che porta queste valli in giro per il mondo”, a parlare è Luca Monduzzi, titolare insieme alla moglie Stefania Montanari dell’azienda agricola Il Teatro. “Il vino è un’opportunità nuova per Modigliana, la possibilità di un futuro che qualche anno fa neanche si poteva immaginare. Oggi le nostre valli sono conosciute un po’ dappertutto e per me è una soddisfazione enorme, un motivo d’orgoglio e uno stimolo”.
Luciano Leoni, dell’azienda Luva, modiglianese doc, parla del vino con il senso di appartenenza di chi è nato fra questi monti. Modigliana si candida così a diventare la Stella dell’Appennino, il territorio di riferimento di tutta la Romagna del vino. Lo fa con i vini sottili, eleganti e freschi che nascono da suoli, unici in Romagna, di marne e arenarie.
“Siamo convinti che la comunità vada coinvolta, i vini di Modigliana devono essere i vini di tutti e tutti ne devono comprendere la finezza. Scendere in piazza a parlarne tra la gente ci sembra il modo migliore per raccontarli”, così Tommaso Bindi, dell’azienda Torre San Martino, rimarca l’anima militante di questa serata di strada.
“Il carattere del sangiovese di Modigliana è elegante, austero, con un frutto garbato che indugia sui richiami minerali e con una bocca sapida e tagliente. Sono vini da attendere nel tempo, sempre sottili e vibranti, figli dei terreni poveri di questo territorio che si articola su tre valli che salgono in Appennino: Ibola restituisce i vini più sottili e salati, verticali e chiusi; Tramazzo è una valle che consegna i vini più eleganti e delicati, finissimi; Acerreta è invece la valle con i suoli più ricchi e i vini si esprimono su una trama tannica più fitta e sono materici e carnosi”. A raccontare in questo modo il territorio è Giorgio Melandri, wine writer ed esperto, da sempre impegnato in una lettura territoriale del vino, oggi coinvolto in questa terra con una sua piccola produzione firmata Mutiliana. “
È una identità originale, lontana da quella classica romagnola di vini prodotti sulle argille e noi su questa diversità stiamo costruendo un racconto nuovo, che mette il territorio (e non il marchio) al primo posto e “viaggia” in Appennino fino ai 600-700 metri di quota”. A parlare è Francesco Bordini, agronomo, wine maker e titolare di Villa Papiano, che prosegue: “La storia della qualità, già dagli anni ’70 con la incredibile storia dei Ronchi di Castelluccio firmati da Gian Vittorio e Gian Matteo Baldi, è passata di qui. Oggi la stiamo rilanciando, complice una rinnovata sensibilità del mercato per i vini eleganti e freschi, sottili eppure complessi”.
“Quando ho piantato le mie vigne a 500 m s.l.m, negli anni ’90, mi hanno preso per matto e invece oggi quella è stata semplicemente una scommessa vinta. Aprire le bottiglie di quelle prime vendemmie oggi è emozionante, sono ancora vini perfetti” conclude Emilio Placci, dell’azienda Il Pratello.
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“Dove il vino parla la lingua di tutti”: ecco il claim con il quale Vi.Vite – Vino di Vite Cooperative la prima manifestazione dedicata al mondo delle cantine cooperative che si svolgerà sabato 25 e domenica 26 novembre alle Cavallerizze del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano si presenta al pubblico. Perchè nel vino, un altro linguaggio è possibile.
LA MANIFESTAZIONE Organizzata come un percorso museografico “emozionale” in cui i visitatori potranno scegliere tra degustazioni, masterclass, laboratori didattici e ludici, concerti, attività di intrattenimento, improvvisazioni teatrali e divertenti cabaret in collaborazione con Zelig, Vi.Vite Vi.vite è stata realizzata con il supporto tecnico della società milanese Lievita, diretta da Federico Gordini. Lievita, ha voluto creare un evento dal taglio innovativo ed in linea con gli obiettivi dell’Alleanza delle cooperative di “svecchiare” la dialettica e la comunicazione del vino per avvicinarla al pubblico. Un approccio esperienziale, giocoso, per riavvicinare chi vede nel vino un mondo chiuso, elitario, nel quale non avere voce in capitolo senza una adeguata formazione. Non un racconto tecnico dunque, ma un mondo del vino fatto di storie semplici di persone e territori.
“Attraverso un ricco programma di assaggi, degustazioni, incontri e attività tematiche – ha spiegato Ruenza Santandrea, Coordinatrice Vino dell’Alleanza Cooperative -, il pubblico potrà riscoprire la grande storia del vino italiano attraverso i ritratti e i racconti, intrisi di audacia e di impegno, degli oltre 180mila soci produttori delle cantine cooperative. Vi.Vite è un format inedito pensato per far incontrare le persone tramite il vino, offrendo loro un’esperienza a tutto campo che non si limiti adegustazioni guidate ma che sia in grado di condurre tutti, esperti di vino e neofiti, curiosi e grande pubblico, alla scoperta del mondo delle cantine cooperative. Una scoperta che passa non solo attraverso i loro vini di qualità, ma anche per il tramite della conoscenza con gli stessi produttori, che vendemmia dopo vendemmia, umilmente e coraggiosamente, sono stati in grado di preservare il patrimonio di biodiversità che è un grande patrimonio del nostro Paese”.
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO
Sabato 25 Novembre
Sala Biancamano
15:00-16:00 Workshop VCR – Vivai Cooperativi Rauscedo – “L’ innovazione in viticoltura: le varietà resistenti e i portinnesti M” a cura di Luciano Ferraro 16:30-17:30 Degustazione – “Identità di un vino. Verso il nuovo Pinot grigio Doc delle Venezie” a cura di Daniele Cernilli 18:00-19:00 Masterclass – The Wine Net – “La prima Rete nata per unire, valorizzare e promuovere l’eccellenza della Cooperazione vitivinicola italiana” a cura di Fabio Piccoli
Sala Cenacolo
20:30-22:30 Degustazione “Tre bicchieri Cooperativi” a cura di Eleonora Guerini in collaborazione con Gambero Rosso
Sala workshop CAVALLERIZZE
13:00-13:30 Workshop “Il Vetro e il Vino” – in collaborazione con OI
14:00-14:30 Workshop “Il Sughero”
14:30-15:30 TALK Pane e salame “Pane al pane, vino al vino”
16:15-16:45 Workshop “Il Sughero”
17:00-18:00 Workshop “Mappe D’artista – i Colori del Vino”
18:15-18:45 Workshop di Calligrafia – “Le Parole del Vino”
19:00-20:15 TALK Pane e salame – “I Millennials nel bicchiere”
20:30-21:15 Workshop “ABV: L’Abc del Vino”
21:30-22:00 Workshop di Calligrafia: “Le Parole del Vino”
Domenica 26 Novembre
Sala Biancamano
12:30-13:30 “Degustazioni di Bianchi Autoctoni” a cura di Daniele Cernilli
14:30-15:30 “Degustazione di Rossi Autoctoni” a cura di Daniele Cernilli
16:00-17:00 “Degustazione di Bollicine Cooperative” a cura di Daniele Cernilli
17:30-18:30 “Come ti abbino il Parmigiano Reggiano DOP: gli ancestrali”
Sala workshop CAVALLERIZZE
13:00-13:30 Workshop “Mappe D’artista – I Colori del Vino”
14:00-15:00 TALK Pane e salame – “Dalla vite alla bottiglia una filiera sostenibile”
16:00-17:15 TALK Pane e salame – “Radicati nella terra – la ricchezza dei vitigni”
17:30-18:00 Workshop “Il Sughero”
18:15-18:45 Workshop “Il Vetro e il VinO”– in collaborazione con OI
19:15- 19:45 Workshop “Mappe D’artista – I Colori del Vino”
20:00-20:30 Workshop “ABV : L’Abc del Vino”
20:45-21:30 Workshop “Il Sughero”
21:45-22:30 Workshop di Calligrafia “Le Parole del Vino”
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Si svolgerà lunedì 13 Novembre dalle 15.30 alle 20.30 presso il Westin Palace di Piazza della Repubblica la trasferta milanese di “Maremmachevini”, manifestazione firmata dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.
All’evento, organizzato in collaborazione con Ais Milano saranno presenti 31 produttori della DOC Maremma Toscana con 88 vini in degustazione per guidare gli appassionati alla scoperta delle eccellenze vinicole della zona.
Durante la giornata, la sommelier Adua Villa condurrà la masterclass “Maremma: L’altra Toscana del Vino”, approfondimento dedicato ad otto vini del territorio ottenuti da una selezione dei vitigni coltivati in zona: dal Vermentino al Sangiovese presentato in versione rosato, dal Ciliegiolo all’Alicante, dal Cabernet Sauvignon al Merlot.
MASTERCLASS: AZIENDE E VINI IN DEGUSTAZIONE
Podere Ristella – Maremma Toscana DOC Vermentino 2016 “Bazzico”
Val delle Rose – Tenuta della Famiglia Cecchi Maremma Toscana DOC Vermentino 2016 “Litorale”
Poggio L’Apparita – Maremma Toscana DOC Rosato 2016 “San Michele n.3 Rosato”
Sassotondo – Maremma Toscana DOC Ciliegiolo 2015
Tenuta Rocca di Montemassi – Maremma Toscana DOC Rosso 2015 “Rocca di Montemassi
Fattoria Il Casalone – Maremma Toscana DOC Cabernet Sauvignon 2013 “Il Cucchetto”
Fattoria Mantellassi – Maremma Toscana DOC Alicante 2013 “Querciolaia”
Rigoloccio – Maremma Toscana DOC Merlot 2012 “Abundantia”
IL CONSORZIO
Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana è una realtà associativa nata nel 2014 con l’obiettivo di promuovere e tutelare la qualità dei vini della Doc Maremma Toscana. Al Consorzio, che opera nel Grossetano in una vasta area che si estende dalle pendici del Monte Amiata fino alla costa maremmana, l’Argentario e l’Isola del Giglio aderiscono 272 aziende. La DOC si sviluppa su una zona di produzione di circa 8.550 ettari di cui, oltre 1.750 sono stati utilizzati nel 2016 per produrre vini della denominazione.
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“Siamo certi di vincere la sfida dell’internazionalizzazione di un settore industriale che, nel nostro Paese, supera i 2 miliardi di valore dell’export e ha contribuito in maniera determinante a diffondere la produzione del vino su scala globale”.
Con queste parole Ernersto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, annuncia la 27esima edizione di SIMEI, la più importante fiera internazionale delle tecnologie per enologia e imbottigliamento, che si aprirà l’11 settembre 2017 a Monaco di Baviera, in concomitanza con drinktec, fiera leader del liquid food e beverage.
A Messe München, centro fieristico di Monaco, SIMEI verrà allestita in un polo esclusivo esteso su oltre 20mila metri quadrati che raccoglierà i più importanti espositori di tecnologie per il comparto enologico a livello mondiale.
Le macchine e le attrezzature presenti, che coprono l’intero processo della produzione del vino (produzione, condizionamento, stoccaggio, imbottigliamento, packaging, logistica e servizi), saranno visibili e disponibili affinché i visitatori possano valutarne direttamente e sin da subito efficiacia e innovazione.
Grande attesa da parte degli espositori italiani per questa edizione di SIMEI@drinktec a Monaco, dove parteciperanno, anche grazie al prezioso supporto del MISE e di ICE-Agenzia, numerose delegazioni di operatori stranieri provenienti dalle principali aree vitate del pianeta.
“La sinergia tra Unione Italiana Vini, organizzatore di SIMEI dal 1963, e Fiera di Monaco – commenta Abbona – permetterà ai nostri espositori di esplorare mercati diversi e altri settori del beverage, raggiungendo visitatori e buyers trasversali che potranno conoscere da vicino le tecnologie dedicate alla filiera vitivinicola, settore dove l’Italia è il primo produttore mondiale”.
“Con oltre 50 anni di storia alle spalle – conclude Ernesto Abbona – SIMEI si conferma ambasciatore globale della qualità del comparto delle macchine e dei prodotti per l’enologia. Attraverso l’alleanza strategica con drinktech apriamo nuove prospettive di promozione integrata al vasto settore dei macchinari, attrezzature, prodotti e soluzioni per la produzione, l’imbottigliamento e il confezionamento del vino e del beverage, favorendo l’inedita complementazione scientifica tra le tecnologie dei diversi settori produttivi del liquid food. Una vetrina unica che certamente promuoverà il progresso dell’intero comparto”.
LE DELEGAZIONI Davvero significativa, in questa edizione, la presenza dei delegati stranieri provenienti da tutti i continenti, che hanno confermato la propria adesione al progetto di SIMEI “incoming”, nato in collaborazione con ICE- Agenzia.
Brasile, Cina, Cile, Sudafrica porteranno oltre cento aziende vinicole a visitare la Fiera, alle quali si aggiungeranno quelle americane, ucraine, moldave, neo zelandesi e russe. Presenti anche Israele, Georgia, Giappone, India, Peru, Messico, Azerbaijan, Ecuador, Francia, Spagna e Bulgaria.
Come da tradizione SIMEI sarà anche momento di formazione di altissimo livello e occasione per discutere delle tematiche più calde che interessano il comparto. Numerose le attività in programma durante questa 27esima edizione, partendo dai seminari e dagli workshop tecnici a cura di ICE, che si svolgeranno nelle due Conference Room posizionate nei padiglioni C2 e C3, tenuti da importanti rappresentanti del mondo dell’industria, del mondo accademico e delle istituzioni internazionali come il CEEV (Comité Européen des enterprises vins), il CERVIM (Centro di Ricerca, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura di Montagna), la Stazione Sperimentale del Vetro, la Spirits Valley. Le iscrizioni agli eventi sono aperte e gratuite su www.simei.it/eventi.
INNOVATION CHALLENGE
Tra gli appuntamenti principe di SIMEI anche l’Innovation Challenge Lucio Mastroberardino che si terrà il 12 Settembre alle ore 17.00 presso il Padiglione C2: nell’occasione verranno premiate le aziende vincitrici dell’edizione 2017 che si sono distinte per aver prodotto una macchina o un’attrezzatura ritenuta all’avanguardia nel comparto, in grado di contribuire allo sviluppo dei settori di competenza della filiera vigneto-cantina e del beverage.
Degustazioni guidate di pregiati vini italiani saranno organizzate all’interno dell’area del Sensory Bar, uno spazio dedicato all’educazione ad un consumo responsabile e moderato di vino. L’iniziativa, firmata Unione Italiana Vini, mira a portare all’attenzione dei visitatori il made in Italy enogastronomico, attraverso sessioni formative di analisi sensoriale.
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(3 / 5) È spumantizzata nella patria del Prosecco (in provincia di Treviso) la Passerina Brut Spumante di Velenosi oggi sotto la nostra lente di ingrandimento.
Un vitigno autoctono tipico di Marche, Abruzzo e Lazio riscoperto negli ultimi anni, che (fonte Coldiretti) nel 2016, con un incremento vendite del 24,4%, si è piazzato al secondo posto della classifica “Top 5 wines” venduti nella regione Marche. Primo incontrastato ancora il Verdicchio che resta il vino più consumato.
La Passerina resta seconda anche sul podio nazionale dei vini emergenti dopo la Ribolla Gialla e prima del Ripasso (fonte Vinitaly). Che il successo sia dovuto anche all’ambiguità del nome?
Insomma, ordinare una bottiglia di Passerina mette già allegria, anche se l’etimologia del nome (stessa del vitigno) ha ben altra origine e deriva dagli acini ad elevata concentrazione di zuccheri e di quercitina (flavonoide) di cui vanno ghiotti i passeri.
LA DEGUSTAZIONE Di colore giallo paglierino scarico, si presenta nel calice con un perlage mediamente fine e persistente, apprezzabile per un metodo charmat. Il profilo olfattivo è poco intenso, tra il vegetale e il minerale, con lievi note agrumate di pompelmo giallo.
Al palato l’ingresso è ruvido, per una carbonica non adeguatamente bilanciata da altre sensazioni. Un effetto che sommato a una freschezza citrina rende il sorso un po’ sopra le righe della moderatezza e poco morbido.
Il finale, disimpegnato e con rimandi agrumati, si delinea sapido e pulito. Il che lo rende certamente perfetto in abbinamento ad un fritto di paranza.
LA VINIFICAZIONE Dieci anni dalla prima vendemmia per la Passerina Brut Spumante (2007). Prodotta con uve 100% Passerina allevate a guyot a circa 200-300 metri sul livello del mare, su terreni in parte sabbiosi, con densità di impianto di 5 mila ceppi, resa per ettaro 80 quintali (1,5 Kg per ceppo). La vendemmia è effettuata manualmente, in cassette da 20 kg.
Il vino base viene rifermentato in autoclave con sosta sulle fecce per oltre 90 giorni, secondo il metodo charmat. Velenosi vini nasce nel 1984 come idea imprenditoriale di Ercole e Angela Velenosi. La cantina si trova ad Ascoli Piceno e i vigneti nella circostante zona del Tronto.
Prezzo : 8,79 euro Acquistato presso: Sì con Te Supermercati
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Attesi da giorni, ecco finalmente ulteriori dettagli su “Enjoy Collio Time“, l’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini friulano “per pensare al Collio del futuro”.
Un ricco calendario di eventi, dal 14 al 18 giugno prossimi, non certo agevolati da una strategia di comunicazione (incomprensibilmente) complicata, al limite del masochismo: informazioni fornite a “spizzichi e bocconi”, peraltro solo a chi si iscrive sul portale enjoycollio.it, e dettagli forniti in maniera poco precisa, non aiutano certo il “winelovers” italiano (figurarsi lo straniero) a pianificare una gita fuori porta all’insegna dell’enogastronomia friulana.
Per non parlare dello strafalcione grammaticale presente sulla pagina web dove è possibile acquistare i ticket d’ingresso alla manifestazione (citiamo letteralmente, mostrandovelo in foto sopra: “un’evento”). Come dire: per il “Collio del futuro”, meglio ripartire dalle basi. Tant’è.
DETTAGLI “TOP SECRET” Secondo le ulteriori sommarie informazioni fornite dall’organizzazione, i primi tre giorni sono dedicati agli operatori della stampa specializzata nazionale ed estera e ai produttori: prevedono degustazioni, itinerari e presentazioni.
Enjoy Collio Time entrerà nel clou per i winelovers a partire dal weekend. Sabato 17 giugno, dalle ore 17 alle ore 22, presso il Teatro Tenda del Castello di Gorizia, saranno presenti produttori di vino e tipicità gastronomiche locali per la “Mostra d’assaggi e degustazioni” (biglietti a 19 euro acquistabili qui).
Domenica 18 giugno sono invece previste visite guidate nelle cantine dei produttori del Collio e itinerari guidati alla scoperta delle meraviglie enogastronomiche locali (. In contemporanea, sempre nel weekend, i ristoranti di Gorizia e provincia, in collaborazione con l’associazione Gorizia in tavola, proporranno al pubblico menu appositamente studiati per l’evento.
E’ dunque il “Tempo” il tema del primo evento del Collio all’interno della nuova strategia di posizionamento “Enjoy Collio Experience”. I visitatori verranno coinvolti (“enjoy”) per conoscere un prodotto di eccellenza, immergendosi nel Collio per comprenderne storia e valori (“experience”) dove le tradizioni e la natura si raccontano e si svelano.
L’esperienza di quest’anno è incentrata sul valore del Tempo, come storia, presente e soprattutto futuro, ma anche del vino: il tempo della natura ed il tempo delle persone.
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo winemag.it. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.
Da ventiquattro anni è il grande evento del territorio dedicato al Vino Nobile di Montepulciano. L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano torna dall’11 al 13 febbraio nella Fortezza di Montepulciano con 45 aziende, oltre la metà dell’intera denominazione, per far conoscere le nuove annate di vini in commercio da quest’anno, il Vino Nobile 2014 e la Riserva 2013.
Una passerella internazionale per il pregiato rosso Docg, e il Consorzio del Vino Nobile ha voluto, per il terzo anno consecutivo, aprire le porte anche al pubblico dei wine lovers, oltre che degli operatori e dei buyer. “L’anno scorso abbiamo accolto oltre 3 mila operatori, ma soprattutto tanti appassionati da fuori regione che hanno raggiunto Montepulciano con la buona scusa di degustare il Nobile – spiega il Presidente del Consorzio, Andrea Natalini – segno evidente che questo è ormai da considerarsi a tutti gli effetti uno dei maggiori eventi della città”.
IL PROGRAMMA L’Anteprima 2017 si aprirà come detto l’11 febbraio, nell’ormai consueta sede dell’antica Fortezza, con i wine-tasting riservati ai professionisti del settore ed agli enoappassionati, dalle 14 alle 18.30 e proseguirà domenica 12 dalla 11 alle 18.30, mentre lunedì 13 dalle 11 alle 17.
In linea con la sua identità di manifestazione che esprime la forte vocazione di un territorio, anche quest’anno l’Anteprima del Vino Nobile sarà accompagnata da una serie di iniziative che hanno coinvolto la cittadinanza ed i visitatori, attribuendo al periodo anche il carattere di una festa dell’intera comunità. Sabato 11 e domenica 12 febbraio, al di fuori della Fortezza, nelle enoteche e nei bar che hanno aderito all’iniziativa “Aperitivo in Rosso”, protagonista sarà in questo caso il Rosso di Montepulciano DOC, vino pregiato quanto il Nobile ma di più facile approccio, particolarmente amato dal pubblico più giovane ed in generale dai consumatori per il suo eccellente rapporto qualità – prezzo. Dalle 18.00 alle 20.00 la clientela ha potuto gustare, al prezzo di 8,00 Euro, un aperitivo con tre assaggi di Rosso accompagnati da prodotti locali (bruschetta con olio extravergine, salumi, formaggi e pane toscano).
Nell’ambito del premio “Le belle vetrine”, poi, i commercianti e gli artigiani del centro storico e delle sue immediate vicinanze sono stati invitati ad allestire le proprie vetrine e botteghe ispirandosi all’Anteprima e al Vino Nobile. E’ stato anche assegnato un tema, l’arte, più nel dettaglio il vino nelle arti figurative, richiamando così la grande mostra “Il buon secolo della pittura senese – Dalla maniera moderna al lume caravaggesco” che avrà luogo dal 18 Marzo al 30 Giugno nei musei di Montepulciano, Pienza e S.Quirico d’Orcia. Entrambe le iniziative sono state organizzate e coordinate dalla Pro Loco di Montepulciano.
Lunedì 13 alle 11 si svolgerà il seminario “I menù del cuore ed il Nobile: un matrimonio possibile” a cura del medico nutrizionista Dott. Giorgio Ciacci, nell’ambito di “Cardiologie aperte”, la Settimana della prevenzione delle malattie cardiovascolari indetta dalla USL Toscana Sud Est presso gli Ospedali Riuniti della Valdichiana Senese – Montepulciano.
LE AZIENDE PARTECIPANTI
Antico Colle, Avignonesi, Barbanera, Bindella, Boscarelli, Canneto, Cantina Del Giusto, Carpineto, Casa Vinicola Triacca, Casale Daviddi, Contucci, Croce di Febo, Dei, Fanetti, Fassati, Fattoria del Cerro, Fattoria della Talosa, Fattoria La Braccesca , Gattavecchi, Godiolo, Icario, Il Conventino, Il Macchione, Il Molinaccio, La Ciarliana , Le Badelle, Le Berne, Le Bertille, Lombardo, Lunadoro, Metinella, Montemercurio, Nottola, Palazzo Vecchio, Podere della Bruciata, Poliziano, Priorino, Romeo, Salcheto, Tenuta Gracciano della Seta, Tenuta Tre Rose – Bertani Domains, Tenuta Valdipiatta, Tiberini, Vecchia Cantina, Villa Sant’Anna.
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Degustare il vino mentre si ammira La Maestà di Simone Martini o il Guidoriccio da Fogliano, nella sala del Mappamondo nel Palazzo Comunale di Siena, attigua alla sala dei Nove con il ciclo del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, oppure nelle storiche sale di Rocca Salimbeni e di Palazzo Sansedoni, nell’Aula Magna di una delle più antiche università europee, attiva già nel 1240. Un evento diffuso con location prestigiose dedicato alle eccellenze enologiche nella più medievale delle città italiane. E’ la prima volta che accade. E’ l’opportunità che nasce grazie alla seconda edizione di Wine&Siena, Capolavori del gusto: il 21 e 22 gennaio prossimi a Siena.
La manifestazione, dedicata alla promozione e alla valorizzazione delle eccellenze vitivinicole e culinarie dei terroir, torna nelle sale di Rocca Salimbeni, sede centrale del Monte dei Paschi di Siena, al Grand Hotel Continental (Starhotels Collezione) e si amplia a tutta la città: all’Università di Siena, con il Rettorato che sarà cittadella del Food, a Palazzo Sansedoni, sede della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, e a Palazzo Comunale, nelle storiche sale del Museo Civico.
A Wine&Siena, firmato dagli ideatori del Merano Wine Festival, saranno presenti solo produttori selezionati, oltre 200. Due giorni a passeggio nel Medio Evo per scoprire i migliori produttori vitivinicoli italiani, artigiani del gusto, prodotti tipici di eccellenza, tutti selezionati per il livello qualitativo dei loro prodotti.
L’evento è ideato da Gourmet’s International, il sistema di selezione e valorizzazione di eccellenze che sta dietro al successo internazionale di manifestazioni quali il Merano WineFestival, e Confcommercio Siena. Insieme hanno attivato importanti collaborazioni. Sono organizzatori, oltre Confcommercio Siena, il Comune di Siena e la Camera di Commercio di Siena. Wine&Siena ha il fondamentale sostegno di Banca Monte dei Paschi di Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Università di Siena, Grand Hotel Continental – Starhotels Collezione, che hanno concesso spazi prestigiosi per la manifestazione, e di Enoteca Italiana che curerà le master class. Quest’anno si aggiunge anche “Food&Siena”, cittadella del gusto dedicata al food, che avrà la sua sede al Rettorato, la sede storica dell’Università degli studi di Siena, nata quasi ottocento anni fa. Si parte il 20 gennaio con la Small Plate gale presso il Rettorato dell’Università di Siena.
L’esclusività della formula di Wine&Siena consiste nel fatto che tutti i produttori sono stati selezionati tra i vincitori degli annuali Merano WineAward e che questo evento si configura come uno dei pochi, a livello nazionale, che garantisce una selezione qualitativa di prodotti e produttori presenti.
“Siena è una capitale del vino per qualità di prodotto e per numero di denominazioni di origine, in questo senso Confcommercio Siena ha immaginato questo evento – dice Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena – L’obiettivo è quello di scommettere su una grande opportunità per presentare e far vivere un territorio dove ci sono eccellenze in tutti i settori. Dall’enologia, alla gastronomia, passando dalle eccellenze in campo artistico, culturale, imprenditoriale, turistico, noi abbiamo un territorio ricchissimo, che vogliamo raccontare, aprire sempre di più ai viaggiatori datutto il mondo. Tutto questo grazie ai soggetti che hanno partecipato e hanno dato la propria disponibilità”.
“Continuiamo a scegliere la Toscana – e Siena in particolare – perché questa realtà può senz’altro definirsi la capitale italiana del vino e la Toscana la regione più vocata d’Europa alla produzione vitivinicola d’eccellenza” spiega Andrea Vanni, promotore dell’iniziativa insieme a al WineHunter Helmuth Köcher. “Un’area geografica tra le più vocate al mondo per la vitivinicoltura e punto di riferimento per l’enologia di qualità in Italia con le sue cinque le DOCG che tutelano i vini prodotti nelle varie micro e macro-aree”.
“Wine&Siena – sottolinea il Sindaco di Siena Bruno Valentini – è un evento strategico per il nostro territorio: per la provincia di Siena le produzioni vitivinicole non rappresentano solo un importante settore economico, ma sono qualcosa di più profondo, che ha a che fare con la storia e l’identità culturale della città e della sua campagna. E proprio la stupenda campagna che circonda Siena, come è dimostrato dall’affresco del Buon Governo del Lorenzetti, è da sempre un intreccio virtuoso tra storia, identità, coltivazioni vitivinicole e sviluppo economico: una sapiente e affascinante integrazione tra natura e opera dell’uomo. Per questo, anche attraverso Wine&Siena, ci candidiamo a diventare sempre più un punto di riferimento internazionale per l’enologia e per le produzioni vitivinicole sostenibili”.
“Si tratta di un’iniziativa, ormai, di alto livello nella filiera vitivinicola e agroalimentare – afferma il presidente della Camera di Commercio di Siena Massimo Guasconi – nella quale la Camera di Commercio di Siena ha, in questi anni, creduto e sostenuto. L’evento permetterà anche la valorizzazione delle peculiarità delle produzioni del nostro territorio e del relativo sistema imprenditoriale oltre a favorire il comparto turistico ricettivo”.
“Ospitando una parte degli espositori di Wine&Siena – fanno notare dal Monte – Banca Monte dei Paschi di Siena sostiene una iniziativa che esalta la produzione vitivinicola nazionale, un comparto fondamentale per l’economia dei territori italiani ai quali la Banca è legata con storico impegno. Il valore economico e quello culturale procedono in parallelo. Agroalimentare e vino rappresentano pilastri per lo sviluppo, l’occupazione, la tutela ambientale e la promozione dell’Italia. Favorendo manifestazioni come Wine&Siena Banca Mps continua ad essere un punto di riferimento per la città oltre che per gli operatori e per gli appassionati del settore”.
L’ Università di Siena – commenta il rettore Francesco Frati – collabora con grande piacere alla manifestazione, che costituirà anche l’occasione per presentare alcune attività di ricerca sui temi della sostenibilità delle produzioni alimentari, della salute e della tracciabilità dei prodotti. Inoltre, la partecipazione a Wine&Siena testimonia il legame positivo tra l’Ateneo, la città, il suo territorio e le iniziative che ne promuovono lo sviluppo, in linea con una progettualità consolidata che coinvolge didattica, ricerca e trasferimento tecnologico”.
“Un evento importante per la città di Siena – fa notare Davide Usai, direttore generale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena – che ben corrisponde alle nuove linee strategiche della nostra attività istituzionale e al quale la Fondazione Mps ha voluto contribuire offrendo la possibilità di degustare una selezione delle eccellenze della produzione vitivinicola nazionale in un contesto artistico unico come la nostra sede, Palazzo Sansedoni. Una felice unione fra cultura e sistema agroalimentare, due dei capisaldi per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione del nostro territorio”.
“Siena è una delle città più affascinanti d’Italia ed una destinazione turistica da scoprire durante tutto l’anno – afferma Elisabetta Fabri, Presidente ed AD di Starhotels – Per questo il nostro gruppo sostiene Wine&Siena aprendo gli ambienti ricchi di storia e di arte del Grand Hotel Continental, che da Luglio 2016 è entrato a far parte di Starhotels Collezione, a tutti coloro che vogliono scoprire le eccellenze enogastronomiche che questi luoghi hanno da offrire. E’ importante che chi come Starhotels opera nella fascia alta del settore turistico dia il proprio contributo per l’organizzazione di manifestazioni culturali ed enogastronomiche legate al territorio in grado di attrarre turismo di qualità, dando visibilità a questa città meravigliosa anche nei periodi considerati di bassa stagione”.
La manifestazione L’ingresso costa 40 € (mezza giornata 25 €), dalle 10 del mattino fino alle 19, e permette di degustare tutti i prodotti presentati, che sono il risultato di un lavoro di degustazione e selezione da parte delle commissioni che ogni anno assegnano il prestigioso Merano WineAward. Oltre alla possibilità di degustare i migliori prodotti del territorio durante i due giorni della manifestazione, il programma prevede la presenza di master class a Palazzo Sansedoni, la Small Plate gale presso il Rettorato dell’Università di Siena il 20 gennaio, uno store delle eccellenze Merano WIneAward, degustazioni guidate. Per quanti intendano vivere l’evento abbindolo ad un soggiorno alla scoperta del territorio di Siena, il consorzio di promozione e turismo Siena Incoming attraverso il proprio Tour Operator CWay, gruppo Costa, propone diverse soluzioni di pacchetto. La biglietteria e le proposte turistiche collegate all’evento Wine&Siena saranno prenotabili sul sito www.sienaincoming.it o telefonando ai seguenti numeri 3480216972 / 3476137678. Informazioni, biglietti prenotazioni sul sito ufficiale www.wineandsiena.it e www.sienaincoming.com E’ main sponsor della manifestazione Conad del Tirreno, è sponsor l’Autosalone Montecarlo Subaru Siena, si ringrazia il Panificio il Magnifico di Lorenzo Rossi.
Winemag.it, wine magazine italiano incentrato su wine news e recensioni, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze italiane ed internazionali. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, giornalista, wine critic, giudice di numerosi concorsi internazionali e vincitore di un premio giornalistico nazionale. Winemag edita inoltre con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Winemag.it è un progetto editoriale indipendente e di elevata reputazione in Italia e in Europa. Puoi sostenerci con una donazione.
Cresce il business del panettone, 2,5 milioni in più rispetto allo scorso anno, +5%. Affari per 60 milioni legati al dolce tipico milanese, che vale circa un quarto delle vendite in pasticceria di questo periodo. E’ quanto emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano su oltre trenta pasticcerie milanesi contattate in questi giorni. Il cliente torna e ne acquista uno ogni dieci giorni. Per 9 su 10 va il liscio con uvetta e canditi. Per i pasticceri è il simbolo principale e naturale di Milano (55% moltissimo, 42% molto). Per il 61% supera la dieta mediterranea (32%) come simbolo del nostro territorio per gli stranieri. Stranieri che crescono tra la clientela, un cliente su venti, il 5%. Il 32% è favorevole a un panettone in versione estiva per avere un dolce tipico tutto l’anno.
LA GIORNATA DEL PANETTONE E per gli amanti del genere, il 15 dicembre è una data da segnare sul calendario. Si terrà infatti a Milano la “Giornata del Panettone: assaggi gratis in 80 pasticcerie”. I pasticceri aderenti esporranno in vetrina la vetrofania per invitare i clienti alla prova del panettone artigianale. Si tratta di un’iniziativa della Camera di commercio di Milano e Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza in collaborazione con l’associazione Panificatori, Assofood (dettaglio alimentare), EPAM (pubblici esercizi), Promo.Ter Unione, Unione Artigiani della Provincia di Milano e APA Confartigianato Milano, Monza e Brianza, insieme ai consumatori. Sono 150 i pasticceri e i panettieri che hanno aderito all’iniziativa a Milano e provincia e esporranno la vetrofania con il logo in vetrina. Il loro panettone è un prodotto fresco, senza conservanti e artigianale. Il marchio “panettone tipico della tradizione artigianale milanese” è depositato presso l’Ufficio Brevetti della Camera di commercio di Milano. Una iniziativa promossa dalla Camera di commercio di Milano, dal Comitato dei Maestri Pasticceri Milanesi, dalle Associazioni dei pasticceri, dei panificatori, degli artigiani e dei consumatori.
COME RICONOSCERE IL VERO PANETTONE DI MILANO Che cosa distingue il panettone artigianale milanese? Viene realizzato secondo un regolamento tecnico con determinati ingredienti, nelle proporzioni stabilite e seguendo le tecniche della lavorazione artigianale. “Il panettone, come emerge dall’indagine, è uno dei marchi più riconoscibili della nostra città – ha commentato Alfredo Zini, consigliere Camera di commercio di Milano -. Rappresenta un dolce di successo anche per gli stranieri che possono avvicinarsi a questa tradizione milanese all’insegna di buon gusto e qualità. Anche quest’anno il panettone non mancherà e sarà protagonista in tavola, per festeggiare il Natale”.
“Il panettone ancora oggi – ha dichiarato Marco Accornero, consigliere della Camera di commercio di Milano e segretario generale dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano – è prodotto in modo artigianale con l’accuratezza, la sapienza, gli ingredienti nostrani e il buon gusto di una volta. Per questo valorizziamo, partecipando a questa iniziativa con esperti pasticceri, la qualità di un prodotto simbolo della nostra città”.
“Con questo marchio tuteliamo e promuoviamo un prodotto portatore dell’immagine e del gusto di Milano nel mondo – ha dichiarato Pietro Restelli, presidente Associazione Panificatori Milano, Monza Brianza e province (Confcommercio Milano) – grazie alle sapienti lavorazioni artigianali dei nostri laboratori dolciari”.
“Una iniziativa a cui aderiamo fin dagli inizi come associazione – ha dichiarato Carlo Freni, consigliere di Epam, Associazione pubblici esercizi di Confcommercio Milano -. Crediamo che oggi sia sempre più importante mettere in luce la capacità dei nostri pasticceri, che può essere sempre più apprezzata non solo a livello locale, ma anche internazionale”.
“Si tratta di una opportunità per le imprese del settore – ha affermato Sergio Monfrini, presidente di Assofood Confcommercio Milano – di essere percepite ad un alto livello qualitativo grazie al marchio in vetrina. Una opportunità per i milanesi che per Natale cercano un buon panettone”.
“Occorre riscoprire lavorazioni e sapori antichi come fattore di appartenenza alla realtà in cui viviamo e al nostro territorio, affidandoci alla qualità dei nostri prodotti artigianali – ha commentato Vincenzo Mamoli – membro di giunta della Camera di commercio e Segretario regionale di Confartigianato Lombardia”.
“Grazie al disciplinare di produzione del panettone tipico della tradizione artigiana milanese – ha dichiarato Liberata Dell’Arciprete, consigliere della Camera di commercio in rappresentanza dei consumatori – oltre che dare un marchio al panettone tipico prodotto nei vari forni della città, consentiamo al consumatore di poter scegliere un prodotto simbolo del Natale di cui conosce gli ingredienti utilizzati (e quelli per cui non è consentito l’uso) e anche l’intero processo di produzione nelle diverse fasi di lavorazione”.
IL SETTORE DOLCIARIO IN LOMBARDIA
Sono oltre 41 mila le imprese in Italia coinvolte nella produzione e nel commercio di prodotti di pasticceria e panetteria, di cui 5.100 in Lombardia. Milano è al terzo posto in Italia con 1.806 imprese, dopo Napoli (2.396) e Roma (1.863), seguita nella classifica regionale da Brescia (695) e Bergamo (573). In Lombardia sono oltre 23 mila gli addetti coinvolti nel settore e 159 mila in Italia. Milano è prima in Italia con 8.571 addetti, seguita da Roma (6.860) e Napoli (5.925). In Lombardia è seguita da Brescia (2.938), Bergamo (2.446) e Varese (2.102).
I dolci lombardi all’estero valgono 600 milioni all’anno, primi Europa e USA. L’import-export lombardo di prodotti da forno e dolci è di 458 milioni di euro nei primi sei mesi del 2016 su 2,1 miliardi di interscambio nazionale, il 21,5%, +1,9% in un anno. Solo l’export vale 600 milioni all’anno. Supera i 200 milioni di euro l’import-export milanese nel semestre, di cui 137 milioni solo di export che si dirige soprattutto verso l’Unione Europea (108 milioni), America del Nord e Estremo Oriente. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al primo semestre 2016 e 2015.
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Contaminare per trasformare, perché la bellezza nasce dalla mescolanza.
Da questo assunto nasce la sesta edizione di Terre di vite, che torna al Castello di Levizzano Rangone il 12 e 13 novembre prossimi. Una sorta di viaggio in Italia tra i vini di ottanta produttori provenienti da ogni angolo del paese, ma anche tra cibo, arte e cultura.
Il calendario degli appuntamenti è ricco e prevede, oltre alla degustazione libera di centinaia di vini, una degustazione guidata dal direttore di Porthos Sandro Sangiorgi, una conversazione pubblica sull’alchimia -filo conduttore di questa edizione – tra lo stesso Sangiorgi e l’omeopata Claudio Colombo e un’esposizione delle opere del pittore emiliano Marino Lotti. A fare da colonna sonora alle degustazioni saranno nei due giorni di manifestazione le suggestioni irish del Greta folk Trio e le jam sessions in itinere degli Swingari.
Come nelle precedenti edizioni, Terre di vite non mancherà di valorizzare le offerte gastronomiche del territorio con banchi dedicati alle produzioni d’eccellenza della regione.
Contributo di ingresso 15 Euro + 5 Euro cauzione calice
Contributo ridotto (10 Euro) per i soci Ais, Onav, Fisar, Slow Food, Aies
PROGRAMMA DELL’EVENTO
Sabato 12 Novembre apertura banchi d’assaggio dalle 15 alle 21 Domenica 13 Novembre apertura banchi d’assaggio dalle 11 alle 20
SALA CONVEGNI
Sabato 12 Novembre dalle ore 13.00 – “Il principio vitale e la sua perdita di armonia” conversazione pubblica con il dottor Claudio Colombo condotta e curata dal direttore di Porthos Sandro Sangiorgi – Ingresso gratuito
SALA LABORATORIO DEGUSTAZIONI
Domenica 13 Novembre ore 15.00 – “I vini alchemici”, degustazione/seminario ideata e condotta da Sandro Sangiorgi. Sei vini in degustazione – Prenotazione obbligatoria all’email: info@divinoscrivere.it oppure tel: 338-5474185 Quota di partecipazione 40 € (sconti da applicare ai soci Ais, Fisar, Onav, Slow Food, Aies)
SALA ESPOSIZIONI
“L’alchimia dei colori” esposizione permanente delle opere di Marino Iotti
La bellezza, non la cerco lontana da me perché so che si trova intorno a me. L’incessante ricerca è il dato che caratterizza tutta l’opera di questo pittore reggiano; una ricerca in perenne divenire, uno studio appassionato dei sottili equilibri che il colore ed il segno possono ancora trasmettere. “Le opere di Marino Iotti continuano un’originale ricerca nell’affascinante dimensione dell’informale” (A. Bonito Oliva). www.marinoiotti.it
SALE VARIE DEL CASTELLO
Sabato 12, intera giornata – Incursioni sonore del Greta folk Trio (irish folk)
Domenica 13, intera giornata – Jam session itineranti degli Swingari (swing-kletzmer-manouche).
LE CANTINE PRESENTI
PIEMONTE
Cantine Del Castello Conti -Cantina Castaldi -Cantine Valpane-Carussin-Corte Solidale-Diego Morra-Enrico Crola-Marco Capra-Tiziano Mazzoni-Vigneti Massa
Antonio Aldini-Cantina Paltrinieri-Casalpriore-Claudio Plessi-Cardinali-Cavaliera-Dalla -erra e dal mestiere-Fattoria Moretto-Galassi Maria-Giovannini-La palazzona di Maggio-La Piana-Lodi Corazza-Lorenzo Maini-Maranesi-Maria Bortolotti-Montaia-San Polo-Sorelle -chiavi-Tenuta Stufanello-Tenuta Santa Lucia-Tenuta Vandelli-Terraquilia-Vigna Cunial-Villa Venti
TOSCANA
Antonio Camillo-Crociani-Fattoria San Vito-Il cerchio-Il Colle-La Piana Capraia-Roccapesta-Vini Apuani
LAZIO
Cantina del Tufaio-Merumalia
UMBRIA
La casa dei Cini
MARCHE
Fattoria Coroncino-Fosso dei Ronchi
CAMPANIA
Cantina Bambinuto-Fosso degli Angeli-Mila Vuolo
PUGLIA
Cantine Carpentiere-Dei Agre
BASILICATA
Cantina il Passo-Carbone Vini-Tenuta Marino
CALABRIA
Altomonte-Cantine Luca’-Cantina Viglianti-Tenuta Celimarro-Terre del Gufo
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