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Maltempo, danneggiati vigneti nel Bresciano e in Valtènesi


Vigneti e alberi abbattuti, serre di vivai scoperchiate e prati di erbai sferzati dalla furia dei vortici d’aria. Sono i primi effetti, segnalati dai tecnici Coldiretti, della perturbazione con pioggia e forte vento che in queste ore si sta abbattendo sul Bresciano nella zona della Valtenesi, nella parte occidentale del lago di Garda tra Lonato del Garda, Padenghe sul Garda, Soiano, Moniga del Garda e Salò.

I tecnici stanno monitorando la situazione minuto per minuto, per raccogliere le segnalazioni da parte delle aziende agricole. Al momento nella zona di Lonato del Garda colpiti i prati di erbai, con il loietto schiacciato dalla forza delle correnti d’aria che ne hanno così compromesso il raccolto. Diversi gli alberi caduti tra ippocastani, pini marittimi e platani. In corso verifiche su serre e tunnel.

Nella zona tra Soiano e Moniga del Garda danni ai vigneti, con pali tiranti e alcuni filari abbattuti, mentre a Salò il vento ha sradicato serre di vivai con piante stese a terra. A Tremosine è arrivata anche la neve. Sorvegliati speciali vigneti e oliveti, per cui si temono gli effetti dell’abbassamento delle temperature che rischiano di danneggiare la produzione.

L’eccezionalità degli eventi atmosferici, come evidenzia Coldiretti, “è ormai diventata la norma e si manifesta con una più elevata frequenza di sbalzi termici significativi, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al freddo”.

Le anomalie climatiche, con il ripetersi di eventi estremi, sono costate all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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Gelate in vigna: Fivi chiede la conta dei danni

La FIVI chiede la conta dei danni delle gelate tardive che hanno colpito a macchia di leopardo i vigneti di quasi tutta Italia nelle scorse settimane. Ad oggi infatti non si ha ancora una percezione precisa della percentuale dei vigneti colpiti dal gelo che metterà a rischio l’annata 2017 in molti territori vinicoli del nostro paese.

“Ci aspettiamo che gli organi preposti facciano i controlli sul territorio per ricalibrare le effettive produzioni per un’annata che si presenta davvero difficile – dichiara la Presidente FIVI Matilde Poggi – anche se la vera conta dei danni sarà possibile solo a luglio, prima della vendemmia. Noi abbiamo molte testimonianze di nostri associati, ma non abbiamo ancora visto comunicazioni ufficiali sul fenomeno”.

Salvo qualche esempio, come il Consorzio Franciacorta, o le stime delle associazioni di categoria, non ci sono infatti notizie ufficiali in merito e la stima dei danni pare ad oggi possibile solo attraverso le tante discussioni che si rincorrono sui social. Molti sono stati i Vignaioli Indipendenti colpiti dall’insolito fenomeno atmosferico, che rischia di mettere in seria difficoltà le aziende artigiane che vivono del prorpio lavoro e delle proprie uve.

Un fenomeno di cui non si ha ricordo a memoria d’uomo, almeno in queste proporzioni. Un nuovo segnale preoccupante che il clima sta cambiando e che le aziende agricole si devono preparare ad affrontare nuove sfide. Ora si tratta di vedere come proseguirà la stagione, ma i Vignaioli sono già al lavoro in vigneto per cercare di mettere in condizioni le piante di riprendersi dai danni e di stimolarle a sviluppare nuove gemme.

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