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Whisky & Rum Day 2018: Milano capitale dei distillati

Si è tenuto lo scorso 28 e 29 ottobre a Milano presso il Megawatt Court The Whisky Day e The Rum Day 2018. Evento aperto ad appassionati e professionisti del settore che hanno potuto scoprire, confrontarsi e degustare tanto le novità del mercato quanto le grandi conferme. Proprio la trasversalità degli avventori è la chiave di lettura dell’evento.

Ecco quindi che fra i banchi d’assaggio non troviamo eccellenze assolute o rare bottiglie da collezione, ma prodotti di ottima fattura nati per soddisfare il consumatore, tanto l’esperto quanto il neofita, siano esse consumate “streight” o attraverso le sapienti mani di un “mixologist”. Ecco quindi far capolino fra whisky e rum anche altri distillati.

I MIGLIORI ASSAGGI
Al solito è impossibile raccontare l’intera manifestazione in poche righe, ci limitiamo quindi a raccontarvi gli assaggi che più hanno colpito la nostra attenzione.

Michter’s, dal Kentucky, porta una interessantissima selezione di Bourbon e Rye. Sette prodotti diversi per tipologia di legno utilizzata e durata di invecchiamento.

Fra tutti svettano il Bourbon 10yo ed il Rye 10yo, pieni morbidi e strutturati, con menzione d’onore al Streight Rye Toasted Barrel Finish che alterna all’acidità del Rye una spiccata nota di frutta secca netta e pulita anche nella breve persistenza.

Sempre dagli Stati Uniti Jack Daniel’s presenta Single Barrel Rye. Un Rye da singolo barile prodotto col tipico processo di mellowing. Un Rye dolce e vanigliato, perfetta declinazione della segale secondo lo stile JD.

Dall’Irlanda si fanno notare Redbreast 12yo, un pot still ben equilibrato pulito fresco e consistente, ed le due release di Mitchell & Son Green Spot, fresco e speziato, e Yellow Spot 12yo, più dolce e morbido.

Ancora l’Irlanda protagonista con Teeling che a fianco degli ormai noti imbottigliamenti (veri punti di riferimento per gli appassionati) presenta Brabazon, finissato in botti di Porto rotondo e vinoso, e Trois Rivières Small Batch.

Quest’ultimo attore di un gioco curioso: se Teeling ha usato botti ex rum agricole della distilleria Trois Rivières per il suo whisky al capo opposto della sala troviamo al bachetto di Trois Rivières un rum finito in botti ex Teeling. Un Whisky che profuma di Rum ed un Rum che profuma di Whisky che valgono la degustazione incrociata.

Fra i rum oltre alle grandi conferme di Damoiseau si distinguono le due release di Hampden, rum dalle forti note secondarie prima ancora che terziarie, e la bella verticale 12yo, 18yo e 25yo di Flor de Cana in un crescendo di rotondità e dolcezza.

Spicca l’idea di Roner, distilleria di Termeno in Alto Adige, di produrre due rum, uno bianco ed uno scuro. Quest’ultimo in particolare invecchiato nelle botti che hanno contenuto Caldiff il famoso distillato di mele di Roner.

Un rum dallo stile Alto Atesino. Ma ancor più Alto Atesino sono il gin, ottenuto con botaniche locali che profuma di bosco, e la grappa da Weissburgunder (pinot bianco) unica nel suo genere.

Sempre piacevoli e ben fatti Nikka Coffey Gin e Nikka Coffey Vodka della giapponese Nikka. Menzione d’onore per l’imbottigliamento 18yo di Longmorn dell’imbottigliatore indipendente Duglas Laing.

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Rhum Damoiseau: agricole di lunga tradizione

Siamo nelle Antille, quell’arco di piccole isole che separa l’oceano Atlantico dal mar dei Caraibi. Fra esse Guadalupa, soprannominata “l’isola farfalla” per la sua forma: due isole, una ad est ed una ad ovest, collegate in centro da un piccolo istmo. Quasi la forma di una farfalla, appunto.

Un’unica isola ma due territori completamente diversi. Se la parte occidentale è montagnosa e di origine vulcanica, la parte est è invece pianeggiante e di natura calcarea. Ed è proprio nel bel centro della parte orientale, esposta ai venti oceanici ed esposta al sole sin dal primo mattino, che sorge la distilleria Damoiseau.

Di proprietà della famiglia Damoiseau sin dal 1942, coltiva in proprio la canna da zucchero nelle immediate vicinanze della distilleria in modo da poter garantire che la canna sia spremuta a meno di un’ora dalla raccolta per poter salvaguardare tutte le proprietà della materia prima, come da tradizione del Rhum Agricole.

La famiglia stessa segue personalmente tutte le fasi di produzione ed invecchiamento, creando un Rhum inconfondibile. Fisar Milano ha dato la possibilità agli appassionati di partecipare ad un memorabile verticale di questo Rhum Agricole lo scorso 1 marzo.

LA DEGUSTAZIONE
Rhum Blanco, 40%. La base della produzione Damoiseau. Ottimo se consumato liscio è l’ingrediente fondamentale per il T’Punch Antillais, il tipico cocktail delle Antille.

Al naso è molto vegetale, note di erba tagliata che fanno da contorno all’inconfondibile sentore si canna da zucchero. Delicato e leggermente fruttato al naso in bocca si rivela morbido, poco pungente, nonostante la giovanissima età.

Rhum VSOP, 42%. Più morbido del blanco con evidente note legnose (Damoiseau utilizza solo botti ex bourbon). Profumi di frutta secca, tostatura e leggere note di spezie dolci, soprattutto cannella. Rotondo la palato, più persistente del blanco.

Rhum XO, 42%. Molto diverso dal VSOP. Medesima base ma l’affinamento più lungo cambia molto il bouquet del rhum.

Note di sottobosco, cacao e vaniglia ed un sentore fresco e leggermente pungente che può lontanamente ricordare il solvente. Un naso elegante che fa a entrée da una bocca raffinata e morbida.

Rhum Vieux 10 ans, 42%. Distillato nel 2001 ed imbottigliato 10 anni più tardi. Al naso esplodono note di legni nobili e frutta candita. In bocca la morbidezza è paragonabile a quella dello XO ma con una maggiore persistenza contornata da note agrumate.

Rhum Vieux 2008 Cuvée Subprime, 47,9%. Millesimo 2008 imbottigliato nel 2015. Colore intenso dai riflessi rossastri ha un bouquet aperto, largo. Note di frutti di bosco e piccoli frutti rossi. Sentori fruttati che si mescolano a note di tostatura e noce moscata. Complesso e dalla lunga persistenza in bocca non rivela tutti i suoi 47,9% avvolgendo il palato in modo caldo ma armonico.

Rhum Vieux Millesime 1989, 58,4%. 21 anni di affinamento in botte per questo storico millesimo. Colore mogano intenso. Marcatamente dolce tanto al naso quanto al palato.

Al naso è profondo con note terziarie di cuoio e frutta secca, piacevolissime note di frutta disidratata albicocca in primis, pur non perdendo la nota primaria e salmastra della canna da zucchero.

Sei Rhum molto diversi fra loro, in una verticale intensa e complessa, accomunati da una sapidità coinvolgente e da grande morbidezza al palato.

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