Msc Crociere come veicolo del vino italiano. Un Vinitaly del mare, che aiuta le cantine ad entrare in contatto con una clientela internazionale targhettizzata e ad aprire nuovi mercati, grazie ad incontri con i buyer, tra una tappa e l’altra degli itinerari. Il progetto Wine Sea è solo alla terza edizione nel 2022, ma sembra destinato a lasciare il segno nel settore. Sia sul fronte B2B che B2C.
Proprio in queste ore, la nave da crociera Msc Splendida viaggia spedita verso Siracusa, per poi raggiungere la destinazione finale, Taranto. Alle spalle si è lasciata Civitavecchia, Genova e Marsiglia. A bordo più di 2 mila passeggeri che, nell’arco di una settimana di viaggio, avranno potuto degustare i vini di 12 cantine italiane.
Partner di Msc Crociere o, meglio, ideatori del format, sono i pugliesi Giuseppe Preite, titolare di Ruffo Viaggi e l’enologo Antonio Ponzetta. Grazie alla collaborazione con Gambero Rosso e Associazione italiana sommelier Puglia, i promotori del Vinitaly del mare sono riusciti a dare vita a un contenitore del tutto innovativo.
WINE SEA: UN FORMAT MSC CROCIERE NATO NEL 2019
Su Wine Sea e Wine Sea World si creano rapporti personali duraturi. Stare assieme per una settimana non è come fare una fiera o un evento in un albergo. Aziende come Paolo Leo, Masciarelli e Ridolfi hanno pensato di brandizzare alcuni eventi organizzati nell’ambito delle nostre crociere a tema vino. Nel 2023 lo farà Assoenologi, già rappresentata per tre anni dalla famiglia Cotarella».
Le opportunità di business per le cantine si moltiplicano, secondo i promotori dell’iniziativa, nei territori solcati dalle navi da crociera Msc. «I rappresentanti di diverse cantine – sottolineano Giuseppe Preite e Antonio Ponzetta – decidono di salire a bordo con noi, con un duplice scopo. Fanno conoscere agli ospiti i loro vini e incontrano i buyer, nelle città e nei Paesi toccati dagli itinerari nazionali e internazionali. Inoltre hanno la possibilità di organizzare viaggi incentive, o finalizzati alteam building».
IL VINO ITALIANO A BORDO DI MSC CROCIERE: CARAIBI, EMIRATI E NORD EUROPA
A bordo anche un concorso che vede protagoniste le cantine. Gli enoturisti e gli altri viaggiatori valutano i vini secondo il loro gradimento. Quelli scelti in ogni categoria, dagli spumanti ai rossi, finiscono nella carta vini internazionale di Msc Crociere, per un minimo di 6 mesi. Si tratta di aziende di dimensioni medio-grandi, con un potenziale non inferiore ai 2 milioni di bottiglie annue.
E nel 2022 Wine Sea diventerà International, con una crociera Msc nei Caraibi. L’obiettivo è di coinvolgere 50 cantine italiane in un viaggio che preveda masterclass, un beach party all’Ocean Cay Msc Marine Reserve (isola e riserva marina naturale di proprietà dalla compagnia di navigazione, inaugurata nel 2019) e un pool party, sul modello di quello in scena questa mattina sulla Msc Splendida.
La richiesta delle cantine è infatti quella di farsi conoscere da un pubblico sempre più ampio, grazie al Vinitaly del mare. «La nave da crociera Msc Meraviglia partirà da New York – anticipano Giuseppe Preite e Antonio Ponzetta -. Ma sono in fase di studio anche Dubai, negli Emirati Arabi, oltre ai Paesi del Nord Europa. Wine Sea diventerà la fiera itinerante in cui è il vino italiano a farsi conoscere dai consumatori, grazie a un numero sempre più corposo di crociere dedicate ai winelovers».
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.