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Vini al supermercato

I vini in promozione al supermercato fino a metà gennaio

Primo appuntamento del 2018 per la nostra nuova rubrica sui vini in promozione presenti sui volantini delle maggiori catene di supermercati italiani. Dopo l’abbuffata di sconti per le festività natalizie, le insegne Gdo prese in esame tirano il freno.

Non manca comunque qualche bella occasione, mentre si assiste all’imperterrita attività promozionale sui vini di grandi imbottigliatori, che raramente ottengono alte valutazioni da parte del team di vinialsuper.

Ecco un buon proposito per i nostri lettori, per questo 2018 appena iniziato: acquistare esclusivamente vini prodotti e imbottigliati dalla medesima cantina. Un’indicazione presente per legge e reperibile sulla retro etichetta. Un modo per farsi largo nel mare di offerte sui vini in vendita al supermercato.

 Fino al 7 gennaio

Montepulciano / Cerasuolo d’Abruzzo Doc “I Solchi”, Citra: 1,86 euro (3,5 / 5)
Bianco / Rosso Terre Siciliane Igt Corvo “Duetto”, Duca di Salaparuta: 2,99 (3,5 / 5)
Spumante Moscato, Tosti: 2,79 euro (3 / 5)
Pinot di Pinot Brut, Gancia: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante Prosecco Brut Doc “I like Prosecco”, Tosti: 4,29 euro (4 / 5)
Prosecco Doc Extra Dry, Cinzano: 2,99 euro (3,5 / 5)
Prosecco Doc Treviso Extra Dry, Maschio: 4,49 euro (3,5 / 5)
Spumante Metodo Classico Trento Doc Brut / Rosé, Cesarini Sforza: 7,99 euro (4,5 / 5)
Champagne Brut, Pommery: 20,99 euro (4 / 5)


Fino al 10 gennaio

Bonarda Oltrepò Pavese Doc “Le Cascine”, Guarini: 1,99 euro (1,5 / 5)
Lambrusco Grasparossa Amabile / Secco, Righi: 1,99 euro (3,5 / 5)
Vigneti delle Dolomiti Igt, Müller Thurgau Frizzante, Cavit: 3,48 (3,5 / 5)
Spumante Extra Dry 958, Santero: 3,12 euro (3,5 / 5)
Spumante Pinot di Pinot, Gancia: 2,79 euro (3 / 5)
Prosecco Valdobbiadene Docg Superiore, Mionetto: 6,28 euro (3,5 / 5)


Fino al 9 gennaio

Cannonau / Vermentino Sardegna Doc, Natale Verga: 2,25 euro (3 / 5)
Bonarda / Barbera Oltrepò Pavese Doc, Cantina di Canneto: 1,99 euro (3 / 5)
Barbera / Bonarda Colli Piacentini Doc, Cantina Vicobarone: 2,49 euro (3 / 5)
Rosso di Montefalco Doc, Vignaboldo: 3,99 euro (3 / 5)
Pecorino / Passerina Igt Terre di Chieti, La Calenzana: 1,99 euro (2,5 / 5)
Chianti Docg, Cecchi: 3,59 euro euro (3,5 / 5)
Turà Bianco / Rosato, Lamberti: 2,29 euro (2 / 5)
Corvo Igt Terre Siciliane Bianco / Rosso, Duca di Salaparuta: 3,99 euro (3,5 / 5)
Trebbiano Salento / Sangiovese di Puglia Igt, Il Feudo: 1,29 euro (1,5 / 5)
Spumante Müller Thurgau, Cavit: 3,49 euro (3,5 / 5)
Spumante Trento Doc, Rotari: 7,29 euro (4 / 5)
Brachetto d’Acqui Docg, Araldica: 4,49 euro (3,5 / 5)
Prosecco Frizzante Doc, Coste Alte: 3,99 euro (3,5 / 5)
Müller Thurgau Fermo o Frizzante Doc, Cavit: 4,49 euro (3,5 / 5)
Bonarda Colli Piacentini Doc, Cantina Vicobarone: 2,49 euro (3 / 5)


Fino al 10 gennaio

Bonarda Oltrepò Pavese Doc, Cantina di Canneto: 2,39 euro (3 / 5)
Lambrusco “Giuseppe Verdi” Igt, Giuseppe Ceci: 4,49 euro (3,5 / 5)
Friulano / Pinot Grigio / Refosco Doc, Tenimenti Civa: 5,59 euro (4,5 / 5)


Fino a lunedì 8 gennaio

Vino bianco frizzante “Garzellino” Civ&Civ, Cantine Riunite (Maschio): 1,29 euro (2 / 5)
Vernaccia di San Gimignano Docg, Bufferia: 3,80 euro (3 / 5)
Bonarda amabile Doc, Casabella: 2,19 euro (2,5 / 5)
Spumante Pinot di Pinot, Gancia: 3,29 euro (3 / 5)
Vini Umbria Igt “Vocante” / “Desiata”, Duca Odoardo: 2,49 euro (3,5 / 5)
Lazio Igt “Idyllium” / “Ornatum”: 2,45 euro (3,5 / 5)
Est! Est!! Est!!! di Montefiascone Dop “Le poggere”, Falesco: 3,48 euro (4 / 5)
Asti Docg “Five Stars”, Bosca: 2,99 euro (3 / 5)
Spumante “Buon Anniversary”, Bosca: 2,29 euro (3 / 5)
Prosecco Treviso Doc, Mionetto: 6,59 euro (3,5 / 5)
Prosecco Superiore Valdobbiadene Docg, La Gioiosa: 4,50 euro (3 / 5)


Fino al 13 gennaio

Grignolino d’Asti, Villa Rustica: 3,29 euro (3,5 / 5)
Prosecco, Goto: 3,54 euro (3,5 / 5)
Bardolino Classico, Sartori: 2,79 euro (4 / 5)


Fino al 10 gennaio

Nero d’Avola Terre Siciliane Igt “Del Gattopardo” / Montepulciano d’Abruzzo Doc: 1,98 euro (3 / 5)
Gutturnio / Ortrugo Doc, Cantina di Vicobarone: 1,98 euro (3,5 / 5)
Bonarda Oltrepò pavese Doc / Barbera Piemonte Doc: 1,98 euro (3 / 5)
Pinot Nero Rosè / Pinot Nero Oltrepò pavese Doc “Le Cascine”, Guarini: 1,98 (1,5 / 5)
Chardonnay / Rosato frizzante, il Roccolo: 1,98 euro (1,5 / 5)
Spumante Pinot di Pinot, Gancia: 2,98 euro (3 / 5)
Bardolino / Soave Doc “Pagus Bisano”, Cantina di Verona: 2.98 euro (4 / 5)


Fino al 17 gennaio

Sangiovese Igt Romagna “Le Rubinie”: 1,50 euro  (1,5 / 5)
Bonarda / Cabernet Sauvignon “Le Cascine”, Guarini: 2 euro (1,5 / 5)
Barbera / Dolcetto / Cortese “Ardità”: 2,50 euro (2,5 / 5)
Gutturnio Doc Frizzante “Viti & Vini”, Cantina Valtidone: 2,50 euro (3 / 5)
Nero D’Avola / Syrah / Inzolia Sicilia Doc, Settesoli: 3,50 euro (3,5 / 5)
Lambrusco Doc “Tre Medaglie”, Cavicchioli: 3 euro (3,5 / 5)
Umbria Igt “Vocante” / “Desiata”, Duca Odoardo: 3 euro (3,5 / 5)
Bardolino Classico Doc, Sartori: 3 euro (3,5 / 5)
Chardonnay / Merlot / Cabernet-Syrah, J.P. Chenet: 3 euro (3,5 / 5)
Chianti Docg “Case Sparse”, Fratelli Nistri: 3 euro (3 / 5)
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico “Titulus”, Fazi Battaglia: 4 euro (4,5 / 5)
Etna Doc, Cantine Patria: 4 euro (3,5 / 5)
Spumante Grillo Brut, Florio: 4 euro (4,5 / 5)
Greco di Tufo Docg, Borgo San Michele: 5 euro (4 / 5)
Montefalco Rosso Doc “Colpetrone”, Tenute del Cerro: 5 euro (4,5 / 5)
Spumante Asti Secco Docg, Tosti: 5 euro (3,5 / 5)
Teroldego Rotaliano Doc, Mezzacorona: 3,95 euro (4 / 5)



Fino al 10 gennaio

Nero d’Avola / Rosato / Negroamaro / Primitivo, Colle del sole: 1,79 euro (2,5 / 5)
Nero d’Avola / Syrah / Catarratto Chardonnay Terre Siciliane Igt: 2,49 euro (2,5 / 5)
Merlot / Cabernet Veneto Igt, La Cacciatora: 1,99 euro (1 / 5)
Vini Jean Paul Chenet: 3 euro (4 / 5)

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news ed eventi

Terre D’Oltrepò: 12 milioni di euro sotto l’albero di Natale dei soci

BRONI – Dodici milioni di euro distribuiti ai soci negli ultimi due mesi. Quattro scadenze per i prossimi acconti, già fissate da dicembre 2017 all’estate 2018. Buone notizie sotto l’albero di Natale di Terre d’Oltrepò, il colosso che assieme a Cavit Trento sta tentando il rilancio della storica cantina pavese La Versa 1905.

“Pagamenti vitali per il sostentamento delle imprese vitivinicole dell’Oltrepò, specie in un’annata così difficile”, dicono dalle parti di Broni (PV). La prima “rata” alle oltre 700 famiglie di viticoltori è attesa per il 31 dicembre. La seconda il 31 marzo 2018. Per il 31 luglio 2018 la terza, mentre l’ultimo pagamento avverrà “entro 10 giorni dall’approvazione del prossimo Bilancio d’esercizio”.

Per sostenere queste uscite la Cantina ha utilizzato le proprie forze. “Siamo quasi tutti piccoli viticoltori – afferma Andrea Giorgi, presidente di Terre d’Oltrepò – gente che sa bene cosa significhi lavorare in vigneto portando avanti un’azienda. La nostra Cantina rappresenta viticoltori che non possono più sottostare al capriccio o all’interesse dei parassiti che fino ad oggi hanno vissuto sulle loro spalle”.

“Le problematiche di quest’anno – continua Giorgi – hanno messo a dura prova la viticoltura oltrepadana ed è nostro dovere fare tutto il possibile per stare vicino ai produttori, con ogni mezzo. Soprattutto non facendo mancare loro il sostentamento economico”.

Durante l’ultimo Consiglio sono state discusse anche le questioni sollevate in occasione dei quattro incontri del mese di dicembre con i soci delle diverse zone (Pietra de Giorgi, Montù Beccaria, Casteggio, Borgoratto Mormorolo).

“Abbiamo visto una grande partecipazione – sottolinea Marco Forlino, vicepresidente di Terre d’Oltrepò – in alcuni casi, come a Casteggio, addirittura sale gremite. Siamo molto soddisfatti degli esiti di queste prime riunioni. Cominciamo finalmente a vedere nella nostra base quel coinvolgimento che riteniamo assolutamente vitale per la condivisione e la legittimazione dell’intero processo decisionale della cantina”.

“Nei prossimi mesi fisseremo nuovi incontri zonali – continua Forlino – in Comuni diversi. Il nostro intento è sempre stato e rimane quello di creare dei momenti informativi e di confronto periodici con i nostri soci. Momenti fondamentali per dare vigore ad uno spirito di appartenenza che in passato è troppo spesso mancato, in Cantina come nel territorio”.

“Quest’anno abbiamo vissuto momenti difficili – conclude il presidente Giorgi – ma li abbiamo superati con l’appoggio dei soci. E con lo stesso appoggio andremo avanti su ogni nuovo iniziativa, collaborando con chi vorrà unirsi a noi, ignorando il resto”.

Se da un lato Giorgi scansa le polemiche e affonda la lama nelle critiche, dall’altro deve fare i conti con una nuova magagna burocratica.

Tra le cantine coinvolte nella maxi operazione dei Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare sul suolo nazionale c’è anche la Cantina sociale di Casteggio, una delle due unità produttive di Terre d’Oltrepò.

Tra i 41.048 ettolitri totali finiti sotto sequestro, oltre 3 mila sono stati “sigillati” dai militari nella cantina pavese, perché privi della regolare documentazione relativa alla provenienza delle uve.

Nessun problema di tipo sanitario per il vino posto sotto sequestro. Piuttosto l’ennesima batosta (questa volta amministrativa) per un Oltrepò pavese del vino che spera nella definitiva consacrazione sul panorama nazionale.

“In merito al sequestro amministrativo delle due cisterne presso la Cantina di Casteggio operato dai Reparti Tutela Agroalimentare – commenta Terre d’Oltrepò – ci preme segnalare che nei giorni successivi al controllo abbiamo fornito entro i termini richiesti tutta la documentazione richiesta. Siamo pertanto in attesa che il vino in questione venga dissequestrato, cosa che presumibilmente avverrà appena dopo le feste”.

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Aglianico del Sannio Dop 2015, La Guardiense

(3 / 5) Voliamo nel Sannio Beneventano, zona principale del settore vitivinicolo campano con l’Aglianico del Sannio Dop, annata 2015 prodotto da La Guardiense, cantina protagonista in numerose insegne delle grande distribuzione. Una sufficienza risicata quella dei cestelli del nostro sistema di valutazione. Il classico sei meno meno da compito in classe.

LA DEGUSTAZIONE
Di colore rosso rubino poco intenso, limpido e luminoso l’Aglianico del Sannio Dop 2015 de La Guardiense si presenta con un profilo olfattivo fine, delicato e molto semplice espresso tra note di prugna e mirtilli e lievi accenni pepati.

Al palato è leggero (12%), fresco, leggermente sapido e con un tannino finissimo. Seppur complessivamente piacevole ed equilibrato tra morbidezze e durezze tende a perdersi velocemente, rivelandosi così poco persistente. Un po’ carente nel corpo e in personalità, gli manca il cosiddetto guizzo che fa la differenza. Ecco la ragione della sufficienza “risicata” per questa annata.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Aglianico 100%.

La cooperativa agricola La Guardiense è stata fondata nel 1960 da 33 soci e ad oggi ne conta circa mille.  I soci coltivano a conduzione diretta più di 1.500 ettari di vigneto situati in collina a un’altitudine di circa 350 metri sul livello del mare, dando vita mediamente ad una produzione annua di circa 200.000 quintali di uve per una produzione complessiva di circa 4 milioni di bottiglie

Prezzo: euro 4,59
Acquistato presso: Coop

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Cortona Doc Syrah 2015 Achelo, La Braccesca Antinori

(3,5 / 5) La zona di produzione delle uve idonee alla produzione dei vini a denominazione d’origine controllata “Cortona” ricade nella provincia di Arezzo.

Comprende i terreni vocati alla qualità di una parte del territorio del borgo dall’anima medievale, incastonato tra Toscana ed Umbria, noto anche come città natale di Pietro da Cortona, pittore ed architetto simbolo del barocco, e di Lorenzo Cherubini, al secolo Jovanotti.

Sotto la lente di ingrandimento di vinialsuper un rosso toscano, prodotto con uve Syrah in purezza direttamente dal pianeta Marchesi Antinori.

LA DEGUSTAZIONE
Il Cortona Doc Syrah 2015 della Braccesca ha un colore violaceo molto intenso che dipinge archetti densi e fitti sul calice. Al naso è intenso e pulito con sentori primari di more e amarene  su fondo speziato di pepe nero e vaniglia non invadente, segno di un uso sapiente del legno.

In bocca ha un ingresso morbido e caldo con una discreta freschezza.  Di buona struttura ha un tannino elegante  nonostante la giovane età che lo rende pronto. Il sorso ha rimandi fruttati con scia pepata, ma risulta poco profondo. Ciò nonostante resta un buon vino “piacione” che, soprattutto abbinato a carni rosse, può dare soddisfazioni a tavola.

LA VINIFICAZIONE
Dopo la diraspatura e la pigiatura il mosto viene macerato a freddo per un paio di giorni, in modo da esaltare le caratteristiche fruttate tipiche del vitigno. La fermentazione alcolica a temperature non superiori ai 28 gradi ha una durata di circa 10 giorni.

Il vino viene introdotto per il 70% in barrique francesi di secondo e terzo passaggio, dove svolge la fermentazione malolattica, e per la restante parte in acciaio. Il Cortona Doc Syrah 2015 Achelo è stato imbottigliato a gennaio 2016.

La Fattoria Braccesca si estende su una superficie complessiva di 508 ettari, con due nuclei distinti e separati, uno a Montepulciano e l’altro ai piedi di Cortona, con 237 ettari di vigneto.

Prezzo: 11,95 euro
Acquistato presso: Coop

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Venezia Giulia Igt Ribolla Gialla 2016, Puiatti

(3,5 / 5) Di mezzo cestello più bassa la valutazione per la Ribolla Gialla Venezia Giulia Igt annata 2016 di Puiatti: prezzo a scaffale “alto” rispetto a quanto riesca a esprimere, poi, il calice. Impresa difficile trovare, ad oggi, una Ribolla davvero emozionante sul lineare dei vini della Gdo. Ma vinialsuper non demorde.

LA DEGUSTAZIONE
La Ribolla Gialla Venezia Giulia Igt 2016 di Puiatti veste il calice giallo paglierino chiaro, con riflessi verdolini.

Un naso schietto, leggero e semplice si delinea tra nespola, pesca noce, note citrine e fiori di tiglio.
Di ingresso morbido al palato, la Ribolla Gialla Venezia Giulia Igt di Puiatti risulta gradevole al gusto grazie alla nota agrumata che gli conferisce una buona freschezza accompagnata da una leggera sapidità.

Equilibrata, senza stonature ha un retrogusto “amarognolo” di discreta persistenza. Di “amaro” però resta anche la sensazione di non essere completamente soddisfatti. “Dove vien meno l’interesse, vien meno anche la memoria” scriveva Goethe e così anche questo vino finisce sulla lista dei vini degustati e “passati”.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve 100% Ribolla. Puiatti Vigneti si trova a Romans d’Isonzo, in provincia di Gorizia. Nata nel 1967, dal 2010 fa parte del gruppo Tenimenti Angelini. Lo stile di vinificazione dell’azienda si sviluppa in quattro “NO”: no all’utilizzo di legno per garantire la pura essenza del vitigno, no alla surmaturazione per mantenere basse gradazioni alcoliche, no alla macerazione per assicurare un carattere fresco e pulito e no ad ossidazioni per avere fragranza e freschezza.

Prezzo pieno: 8,90 euro
Acquistato presso: Coop

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Colli del Trasimeno Doc Grechetto 2015 Nuricante, Duca della Corgna

(4 / 5) Prodotto dal vitigno a bacca bianca simbolo della regione Umbria, il Colli del Trasimeno Doc Grechetto Nuricante Duca della Corgna, annata 2015, oggi sotto la nostra lente di ingrandimento, proviene da una zona tradizionalmente vocata alla viticoltura grazie al connubio territorio collinare e clima mite dato dalla presenza del lago Trasimeno.

LA DEGUSTAZIONE
Il Colli del Trasimeno Doc Grechetto Nuricante Duca della Corgna è giallo paglierino chiarissimo nella sfumatura con un profumo nitido ed invitante di fiori di campo e mela renetta. Nel sorso manifesta coerenza di aromi ed immediata piacevolezza.

La fermentazione in legno di parte del mosto gli regala buona struttura, ben integrata nell’armonia generale senza mascherare una sapidità e un’acidità scattante che accompagna la beva dal retrogusto ammandorlato.

Una bottiglia che conferma le potenzialità del Grechetto,  vino fragrante e godibile dal sorprendente bagaglio aromatico ed eccellente fruttato al palato. Versatile anche dal punto di vista dell’abbinamento, il Colli del Trasimeno Doc Grechetto Nuricante è ottimo con la cucina di mare a partire dagli antipasti, ma si accosta anche a preparazioni di carni bianche.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Grechetto in purezza allevate a cordone speronato su colline ben esposte, non soggette ad eccessi termici,  ad un’altitudine tra il 250 e i 300 mt s.l.m. I terreni sono tendenzialmente sciolti con presenza di sabbie gialle, in parte con abbondante scheletro e presenza media di calcare. La vendemmia è manuale, parte del mosto viene fermentata in barrique.

Il progetto Duca della Corgna della Cantina Sociale Trasimeno nasce proprio per identificare vini di qualità tra cui il Nuricante che è uno di quelli di maggior pregio.

La Cantina Sociale del Trasimeno si trova a Castiglione del Lago, al confine tra Umbria e Toscana. Il borgo medioevale, tra i più belli d’Italia, sorge su un promontorio calcareo che si protende nel Lago Trasimeno, il più esteso dell’Italia centrale detto anche il ”mare chiuso” dell’Umbria.

Nata nel 1957 questa realtà cooperativa unisce 200 soci per circa 300 ettari con una produzione annua di circa 500.000 bottiglie.

Prezzo: 7,25 euro
Acquistato presso: Coop

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Nero di Troia Puglia Igp 2014, Grifo Ruvo

(3 / 5) l Nero di Troia è il vitigno a bacca nera principale del centro-nord pugliese, capace di dare vini strutturati e molto longevi. Il produttore Grifo, la Cantina Cooperativa della Riforma Fondiaria di Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, propone nei supermercati la vendemmia 2014 con denominazione Puglia Igp.

LA DEGUSTAZIONE
Nel calice il vino si presenta rosso rubino con riflessi porpora che denotano gioventù. Al naso si riconoscono note avvolgenti di ciliegia e lampone maturo, violetta, pepe rosa, timo e sullo sfondo sentori tipici dell’affidamento in legno.

In bocca però non rispecchia le aspettative create precedentemente. Il corpo non è del tutto pieno, il tannino è già evoluto e non molto presente, la persistenza è un po’ corta. Bottiglia che ha già raggiunto il suo equilibrio: fatto di per sé piacevole, ma deludente vista la sua giovane età.

Da prendere in considerazione se si cerca un vino immediato e non troppo impegnativo. Da degustare ad una temperatura di 16° gradi e da abbinare a un primo con ragù di carne.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto da una selezione di uve Nero di Troia in purezza coltivate a Ruvo di Puglia, su terreni marnosi-argillosi a 400 metri sul livello del mare. La vendemmia è svolta manualmente e, dopo la vinificazione, il vino affina in botti di rovere per alcuni mesi.

La Cantina Cooperativa della Riforma Fondiaria di Ruvo di Puglia è nata nel 1960 e vanta ben 1020 soci conferitori, concentrati sulla “valorizzazione di vitigni autoctoni come il Nero di Troia, il Bombino Bianco, il Bombino Nero, il Moscatello Selvatico e il Pampanuto”.

Prezzo: 3,99 euro
Acquistato presso: Esselunga

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Rossese di Dolceacqua Doc 2012, Cooperativa F. Riviera dei Fiori Dolceacqua

(3 / 5)E’ la volta di un vino Doc rosso ligure. Vino il cui disciplinare è stato il primo ad essere approvato in Liguria nel lontano 1972, ma che vanta origini ben più remote, addirittura ai tempi di Papa III il Farnese e Napolene.

A finire oggi sotto la nostra lente di ingrandimento il Rossese di Dolceacqua Doc, prodotto dalla Cooperativa Riviera dei Fiori in provincia di Imperia dall’omonimo vitigno. Di “remota” origine, per la tipologia di vino, anche l’annata sullo scaffale del supermercato. La vendemmia è la 2012.

Un rischio, considerato che il Rossese di Dolceacqua Doc è un vino da consumare nel giro di due o tre anni . In annate favorevoli può essere più longevo. L’annata 2012 è da considerarsi positiva, ma non vi nascondiamo un po’ di timore già dall’estrazione del tappo  di sughero, che risulta leggermente secco, ma non particolarmente problematico.

LA DEGUSTAZIONE
Versato nel calice, il Rossese di Dolceacqua Doc 2012 prodotto dalla Cooperativa Riviera dei Fiori, mostra subito di essere un vino “adulto”, con il suo colore tipicamente granato. Si presenta comunque limpido e senza sedimenti. Molto trasparente ha una bella luminosità.

All’esame olfattivo è complesso: note di frutta cotta alternate a sentori di erbe officinali,  con prevalenza di rabarbaro. Il gusto è secco, caldo per alcolicità data la sua gradazione di 13% di alcol in volumet. Colpisce per la grande acidità tipica peraltro di questo vino,  ma delude un po’ sul corpo leggemente debole.

Per nulla tannico, ha un retrogusto  amarognolo con finale sufficientemente persistente, tutto giocato sulle note delle erbe officinali. Una bevuta particolare e non “piaciona”, una bottiglia nella sua fase calante e difficilmente di gusto “popolare”.

Certamente più apprezzabile in annata o in gioventù. Il suo prezzo è in linea alla tipologia di prodotto che si assesta su questa fascia prezzo. Il Rossese di Dolceacqua Doc generalmente è destinato a soddisfare il mercato locale. Raramente si trova fuori regione.

Si abbina a carni bianche, primi piatti conditi con ragù di care, formaggi di buona stagionatura a pasta semidura non piccanti. Da provare da giovane, in estate e d’annata con piatti a base di pesce alla temperatura di 14 gradi. Diversamente va servito intorno ai 18 gradi, va aperto qualche ora prima.

LA VINIFICAZIONE
Prodotto con uve Rossese, provenienti da vigneti siti su territorio pedemontano che va dai 300 ai 600 m. s.l.m delle valli Nervia e Verbone, caratterizzate da terreni prevalentemente argillo-sabbiosi ricchi di scheletro, con poco calcare e pH tra il subalcalino e l’acido. Le vigne sono generalmente allevate con il tradizionale sistema ad alberello, con uno sperone per branca.

A causa della morfologia del territorio, tutte le operazioni colturali vengono effettuate a mano. Anche la vendemmia è manuale e le uve, conferite dai soci subito dopo la raccolta, vengono pigiate in modo soffice al loro arrivo in cantina.

La fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata di 28 gradi con l’ausilio di lieviti selezionati. La macerazione si protrae per circa sei giorni con frequenti rimontaggi e delestage per ottimizzare estrazione di corpo e colore. Dopo la fermentazione malolattica il vino viene imbottigliato quando ritenuto pronto.

La Cooperativa Riviera dei Fiori scarl nasce nel 1978 per riunire i produttori di vino Rossese di Dolceacqua sparsi sul territorio.  Dopo pochi anni, grazie all’impegno dei viticoltori, la produzione di Rossese di Dolceacqua ha avuto uno slancio qualitativo notevole, ottenendo riconoscimenti importanti nel settore enologico.

Prezzo: 9,90 euro
Acquistato presso Coop

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Il Salice Salentino Riserva 2012 Selvarossa e il miracolo della lievitazione del prezzo

(3 / 5)Un’operazione commerciale di proporzioni “globali”, nel mondo della critica del vino “che conta”. O che dovrebbe contare. Giustifichiamo così, noi modestissimi commentatori di vinialsupermercato.it, la lievitazione del prezzo che sta subendo, nei supermercati italiani, il Salice Salentino Dop Riserva Selvarossa di Cantine Due Palme. Il prezzo del vino rosso pugliese della società cooperativa agricola di Cellino San Marco (Brindisi), supervalutato da tutte le più prestigiose “guide” del vino del Belpaese, cresce assieme al consenso ottenuto da parte dei “big” della critica enologica. E in Esselunga, che lo distribuisce sugli scaffali della propria fitta rete di supermercati, passa da 13 a quasi 17 euro. Nel giro di tre mesi scarsi. Per carità, non stiamo parlando certo di un caso clamoroso. Selvarossa Riserva è un buon vino. Ma a dirla tutta: per quasi 17 euro, in Gdo, si può bere decisamente di meglio. Per sdrammatizzare, basti pensare a quanto sta combinando l’e-commerce Tannico.it. Che sul proprio sito di vendita di vini online mette in bella mostra i “Tre bicchieri” affibbiati a Selvarossa dal Gambero più famoso d’Italia (vedi immagine sotto). E, magicamente, “sconta” ai propri clienti un 35% sul prezzo pieno, che sale – però – a ben 23 euro. Portando Selvarossa a un prezzo finale, sconto incluso, di 14,90 euro: spese di spedizione escluse, of course. Chapeau. Eppure sarebbe forse questa la “dimensione prezzo” corretta, al netto delle super valutazioni, di questo rosso di Puglia della coop brindisina.

LA NOSTRA DEGUSTAZIONE
Per giudicare bisogna assaggiare, lo abbiamo sempre sostenuto. E allora ecco qui le nostre note degustative del Salice Salentino Dop Riserva Selvarossa Cantine Due Palme. Sotto la nostra lente di ingrandimento, la vendemmia 2012. Precisiamo innanzitutto che si tratta di un rosso riserva ottenuto per l’85% dalla varietà Negroamaro, completata da un 15% di Malvasia Nera. Nel calice, il vino si presenta d’un rosso rubino intenso, poco trasparente, profondo, con riflessi amaranto. Al naso un gran calore alcolico, che solo in parte si giustifica con i 14,5% di alcol in volume. Con l’ossigenazione emergono interessanti note fruttate di ciliegia (sotto spirito, più che in confettura) e decisi spunti terziari di vaniglia e liquirizia. Un vino che, al palato, si presenta caldo. Il tannino è avvolgente e il retrogusto richiama le note di frutta a bacca rossa (ciliegia) già avvertite al naso, che si arricchiscono di una nota amarognola tipica della carruba. Un vino che, tuttavia, pare “sfuggire” via veloce, senza lasciare una firma inconfondibile in bocca, tale da giustificarne il prezzo. E non si capisce neppure – ma sarà sicuramente un nostro limite – come possa evolvere ulteriormente negli anni questo tanto decantato Salice Salentino da 17 euro in Gdo.

Del resto, a Vinitaly 2016, lo scorso aprile, era stato lo stesso direttore commerciale di Cantine Due Palme, Giacomo Di Feo, ad annunciare chiaramente ai lettori di vinialsupermercato.it l’ormai imminente lievitazione dei prezzi di Selvarossa: “Stiamo riposizionando verso l’alto il prezzo del nostro vino top di gamma presente nei supermercati Esselunga – ammetteva Di Feo – a fronte di un prezzo iniziale di circa 13 euro. Una catena che ben lo espone non può che essere per noi un valore aggiunto”. Coerenza e onestà che meritano un riconoscimento, al di là delle grandi recensioni che negli ultimi mesi hanno favorito il processo di lievitazione di Selvarossa Due Palme in Gdo e, per certi versi, anche in Horeca. E con altrettanta coerenza e onestà, noi di vinialsupermercato.it vi consigliamo di provare un altro vino rosso di Puglia di Cantine Due Palme, dal rapporto prezzo-qualità davvero eccezionale: parliamo del Susumaniello Serre (9/11 euro in Esselunga o nei supermercati Il Gigante, i primi ad averlo in assortimento, anche nel nord Italia). Un vino, questo sì, di cui innamorarsi. Per davvero.

Prezzo pieno: 16,90
Acquistato presso: Esselunga

 

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