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Rallenta nel 2020 la crescita del Vermouth di Torino

Il Vermouth di Torino ha registrato un previsto rallentamento nel suo processo di crescita causato dalla diffusione della pandemia globale che ha comportato a fine 2020 una flessione del 17% dei volumi di produzione rispetto al 2019. Lo scorso anno si è concluso infatti con una produzione al di sotto dei 4 milioni di bottiglie, rispetto agli oltre 4,5 milioni prodotti nel 2019.

Questa flessione è dovuta al fatto che il Vermouth di Torino, vede soprattutto nel settore Horeca il suo canale di elezione. Ci si aspetta, tuttavia, che il buon slancio di crescita che il Vermouth di Torino ha visto negli ultimi anni possa riprendersi e continuare al più presto, in presenza di una generale ripartenza economica con la riapertura completa delle attività.

EVENTI E PROMOZIONE
Il panorama di incertezza di oggi non permette di programmare con sicurezza i grandi eventi nazionali ed internazionali del settore, tuttavia il Consorzio sta lavorando all’organizzazione di programmi culturali e didattici che avranno luogo nel 2021.

In modo particolare, quest’anno si festeggerà il trentennale della creazione dell’Indicazione Geografica. È infatti il 14 giugno 1991 la data storica di pubblicazione del Regolamento che designò il riconoscimento ufficiale del “Vermouth di Torino” come denominazione geografica protetta dall’Unione Europea.

Per riconoscere l’importanza di questo momento, il 14 giugno 2021 il Vermouth di Torino presenterà un importante evento mediatico: La Grande Conferenza Stampa del Vermouth di Torino, una conferenza con degustazione dedicata alla stampa specializzata, che avrà luogo a Milano.

NUOVI SOCI
L’ingresso di nuovi soci e le frequenti richieste di partecipazione delineano un desiderio sempre più chiaro di proteggere una denominazione caratterizzata da una lunga storia e un forte legame con il Piemonte. Da gennaio, sono cinque le nuove aziende associate: Antica Torino Srl, Arudi Vermouth & Bitters, Distilleria Santa Teresa dei F.lli Marolo, Vico Luigi e la Cooperativa Erbe Aromatiche di Pancalieri.

L’ingresso in particolare di quest’ultima, che privilegia tra le sue coltivazioni quella dell’Artemisia, denota la vocazione di filiera del Consorzio del Vermouth di Torino, il quale, nel disciplinare di produzione, prescrive l’obbligo di utilizzare esclusivamente Artemisia coltivata nel territorio della Regione.

I nuovi soci vanno così ad aggiungersi ai precedenti 17 iscritti: Amarot, Cav. Pietro Bordiga, Fratelli Branca Distillerie/Carpano, Davide Campari/Cinzano, La Canellese, Giulio Cocchi, Compagnia dei Caraibi, F.lli Gancia & C., Gruppo Italiano Vini, Martini & Rossi, Valsa Nuova Perlino, Del Professore, Antica Distilleria Quaglia, Giacomo Sperone, Torino Distillati, Tosti1820, Turin Vermouth.

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Bilancio 2020 positivo per il Consorzio Vermouth di Torino

Tempo di bilancio per il Consorzio Vermouth di Torino che chiude il 2020 in modo positivo nonostante le difficoltà legate alla pandemia da Covid-19. Un anno iniziato sotto i migliori auspici forte del +20% dei volumi fatto registrare a fine 2019 e con il riconoscimento dell’Indicazione Geografia Protetta per il “Vermut di Torino“/”Vermouth di Torino” da parte dell’UE tramite la pubblicazione a febbraio sulla Gazzetta Ufficiale Europea del Regolamento 2020/108 e del relativo Disciplinare Ufficiale sul portale eAmbrosia.

Per essere il primo anno intero di vita del Consorzio e della sua rinnovata denominazione – commenta Roberto Bava, Presidente del Consorzio del Vermouth di Torino – abbiamo ottimizzato i mesi di lockdown per costruire una associazione solida e pronta a fare il suo lavoro negli anni a venire, il Vermouth di Torino ha trecento anni e pensa in lungo”

Il Consorzio del Vermouth di Torino si è concentrato nel 2020 sulla strutturazione interna e sui regolamenti necessari al suo funzionamento oltre alla promozione e protezione dell’Indicazione Geografica “Vermouth di Torino” ove resa possibile dalle diverse situazioni di mercato.

Pur soffrendo la chiusura quasi completa nel mondo del suo canale più naturale di sbocco come quello dell’Horeca, e dei cocktail bar nello specifico, le vendite da scaffale e di e-commerce hanno in parte temperato la diminuzione delle vendite dovute alla pandemia.

Il Consorzio, insieme coi produttori, sta ora lavorando al programma per il 2021 per rafforzare la promozione e tutela dell’IG “Vermouth di Torino”, prodotto che negli ultimi tre secoli ha visto un’evoluzione delle tecniche di produzione e della diffusione e la cui riscoperta di questi ultimi anni ne dimostra la giovinezza e continuandone l’evoluzione.

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