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Codice della strada, i Consorzi del vino dell’Umbria scrivono a Salvini

Codice della strada, i Consorzi del vino dell'Umbria scrivono a Salvini
Continua a far discutere l’inasprimento delle sanzioni del codice della strada, per chi guida sopra i limiti di 0.5. Dopo l’iniziativa della Rete di impresa Vite in Riviera, in Liguria, sono i Consorzi del vino dell’Umbria a scrivere una lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Obiettivo: porre l’attenzione sul «terrorismo mediatico» che sta penalizzando «uno dei simboli della cultura e della tradizione italiana», ovvero il vino.

La richiesta dei Consorzi è che si promuova una cultura del consumo responsabile, specificando in maniera definitiva che nel nuovo codice della strada non è stato modificato nessuno dei limiti precedentemente in vigore. E che oggi è possibile ancora consumare vino al ristorante con particolari attenzioni. Di seguito il testo del documento inviato dai a Salvini, da parte di Consorzio Tutela Vini Montefalco, Consorzio Tutela Vini Orvieto, Consorzio Tutela Vini Torgiano e Consorzio Tutela Vini Trasimeno.

LETTERA DEI CONSORZI DEL VINO DELL’UMBRIA AL MINISTRO SALVINI

Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini

Gentilissimo Ministro Matteo Salvini,
abbiamo aperto l’anno 2025 con la demonizzazione delle bevande alcoliche, vini inclusi, su qualsiasi canale di comunicazione: social, televisione e giornali cartacei hanno scatenato una campagna di terrorismo mediatico sull’alcol con conseguente riduzione del consumo del vino e calo delle vendite di cui sta risentendo il mercato del vino.

Fin dall’Antica Roma il vino faceva parte dell’alimentazione sia per il popolo che per l’aristocrazia. Oggi giorno noi viticultori ci siamo ritrovati, prima a livello europeo a combattere con leggi che affermano che “il vino è pericoloso e cancerogeno”, ed ora con i nuovi provvedimenti del codice della strada in Italia che, seppur rigidi e doverosi, stanno creando, per una cattiva narrazione, non pochi problemi al mercato del vino.

La preoccupazione in merito all’abuso del consumo di alcolici ha portato a questo DDL penalizzando però un simbolo della cultura e della tradizione italiana, quello del VINO. Visto il terrorismo mediatico che ne è conseguito, crediamo sia doveroso da parte del Governo un chiarimento in merito all’invariato limite del codice della strada (che è rimasto a 0.5g/l) promuovendo una cultura del consumo moderato e responsabile. Richiediamo al Governo di diffondere delle linee guida del consumo di alcool ed il relativo smaltimento (ad esempio: quanti bicchieri di vino è possibile permettersi di bere al ristorante, bevendo anche acqua e mangiando adeguatamente, senza superare il limite di legge. Consigli su come organizzarsi al ristorante: il conducente non beve mentre gli altri sono liberi di farlo, abituarsi al concetto di portare a casa una bottiglia non terminata a tavola ecc…). Sarebbe importante che il ministero specifichi che nel nuovo codice della strada non è stato modificato nessuno dei limiti che erano in precedenza in vigore.

Altri Paesi nel mondo da tempo si sono dotati di simili provvedimenti: ciononostante, ben comunicati alla popolazione non hanno portato alla demonizzazione del consumo moderato –come sta avvenendo in Italia– ma al contrario hanno contribuito alla diffusione di comportamenti virtuosi basati sul bere responsabile e moderato. Oggi in Italia sta passando il concetto di non dover bere assolutamente prima di mettersi alla guida, il che, oltre ad essere un grande errore di comunicazione, va a colpire la stragrande maggioranza dei consumatori che hanno fatto del consumo moderato e responsabile il proprio stile di vita, rischiando di aprire la strada agli eccessi.

Come produttori di vino comprendiamo che l’attacco al mondo del vino sia conseguenza di difficoltà nel contrastarne l’abuso. Noi produttori siamo da anni impegnati nella promozione della cultura del vino fondata sul consumo moderato e consapevole e ci impegneremo ancora nel valutare altre strade, come la produzione di bottiglie di minori dimensioni, come quelle da 0.375 litri per facilitarne il consumo e la vendita nei ristoranti. Chiudiamo questa lettera chiedendole maggiore comprensione nei confronti di tutto il mercato del vino e collaborazione per la diffusione di un consumo consapevole e moderato di vino di alta qualità che da sempre contraddistingue l’Italia.

ATS I Consorzi del Vino per l’Umbria

Consorzio Tutela Vini Montefalco
Consorzio Tutela Vini Orvieto
Consorzio Tutela Vini Torgiano
Consorzio Tutela Vini Trasimeno

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A Montebello Vicentino torna “Garganica”, tre giorni con i vini vulcanici

Dopo il successo del 2015, torna per il secondo anno e farà tappa a Montebello Vicentino (VI) “Garganica, alla scoperta dei vini vulcanici del Gambellara Doc”, evento che mira a promuovere la produzione enologica di un suggestivo angolo del Veneto confrontandola con i vini italiani che ne condividono l’anima e la provenienza vulcanica. La manifestazione, organizzata da Consorzio Tutela Vini Gambellara, Strada del Recioto e dei vini Gambellara Doc e Pro Loco Montebello, si terrà da venerdì 10 a domenica 12 giugno e vedrà al centro di degustazioni, abbinamenti cibo-vino e un intrigante derby del vulcano oltre 50 etichette italiane derivanti da territori di natura vulcanica. Ad aprire la seconda edizione di Garganica sarà una serata dedicata allo sport: venerdì 10 giugno, dalle ore 17 alle 20, al Palazzetto dello Sport di Montebello si svolgerà “DOC Basket”, triangolare di pallacanestro al termine del quale partecipanti e pubblico potranno cenare insieme presso lo stand allestito dalla Pro Loco. La giornata di sabato 11 giugno si aprirà con un press tour riservato alla stampa di settore, durante il quale venti giornalisti provenienti da diverse regioni italiane incontreranno alcuni produttori, faranno visita ad aziende di prodotti tipici (Caseificio Albiero e Panificio Rossi Federico) e cantine (Cavazza e azienda agricola Sordato Lino), assaggeranno diversi prodotti enogastronomici e, alle ore 16, parteciperanno a un convegno aperto anche al pubblico che si terrà alla cantina Menti Vini (Contrada Selva, 2/A). “La Garganega, espressione del territorio, espressione del Veneto” è il titolo della tavola rotonda che vedrà confrontarsi il presidente del Consorzio Tutela Vini Giuseppe Zonin, il presidente Assoenologi Veneto Orientale Luigino Bertolazzi, il responsabile regionale della guida Vini Buoni d’Italia Claudio Marafetti e l’enologo Nicola Menti; al termine del convegno sarà offerta ai partecipanti una degustazione di vini vulcanici. In serata, alle ore 20.30, l’appuntamento è in via Piazza Italia e via Vaccari con una stuzzicante “Cena vulcanica sotto le stelle” durante la quale i piatti tipici del territorio preparati dai ristoranti “La Marescialla” e “Giulietta e Romeo” sposeranno i vini vulcanici e il gruppo popolare Ballincontrà di Thiene si esibirà dal vivo. Il costo della cena è di 30 euro, prenotazioni: stradadelrecioto@libero.it o 328.8920757. Giornata clou della manifestazione sarà la domenica 12 giugno, quando, a partire dalle ore 15.30 fino alle 20, in Piazza Italia si potranno degustare e confrontare i vini vulcanici di diverse zone d’Italia proposti in banchi d’assaggio in abbinamento a creazioni gastronomiche dei ristoratori della Strada del Recioto.

Calice alla mano si potranno assaggiare e scoprire analogie e differenze tra le produzioni di Gambellara e quelle del Consorzio del Soave, del Consorzio Tutela Vini Lessini Durello, Consorzio Vini doc Colli Euganei, del Consorzio Tutela Bianco di Pitigliano, Consorzio per la Tutela dei Vini Orvieto, del Consorzio Tutela Denominazione Vini Frascati, dell’Enoteca Provinciale della Tuscia, della Cantina di Mogoro (Sardegna),  dell’azienda De Falco Vini (Vesuvio), del Consorzio Tutela Vini Etna Doc, delle aziende Vinicola Paternoster e Cantine Madonna delle Grazie (Vulture) e delle aziende Pietratorcia e Giardini Arimei (Ischia). Alle ore 17, nella loggia del Palazzo Municipale, si terranno gli enoracconti “Il Vulcano dal nord al sud”: sei vigneron di diverse regioni enologiche racconteranno la loro storia e il loro vino, espressione unica di terre altrettanto uniche. Mentre alle ore 18 si terrà il derby del vulcano con degustazione enogastronomica guidata tra i bigoli con il ragù di colombino, abbinato al Gambellara Classico Doc e gli arancini di riso con il cuore di Pachino e Ragusano, abbinato all’Etna Bianco Doc. (costo della degustazione 10 euro, prenotazioni: stradadelrecioto@libero.it o 328.8920757). Durante il pomeriggio al Centro sportivo Fogazzaro per i bambini e i ragazzi si terrà la seconda edizione del “Palio dei giochi dei quattro campanili” con prove ispirate alla civiltà contadina, mentre lungo le vie del paese andranno in scena spettacoli con artisti, acrobati, maghi e giocolieri.  A rappresentare la Doc Gambellara durante la tre giorni saranno le aziende agricole Grandi Natalina, Montecrocetta, Sordato Lino, Davide Vignato, Vignato Virgilio, le aziende vitivinicole Zonin Roberto e Marchetto, Podere Il Giangio, Cantine Vitevis – Cantina di Gambellara, Cantine Vitevis s.c.a. Colli Vicentini, Cavazza e Menti Vini.

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