Categorie
news news ed eventi

Alta Langa, Giovanni Carlo Bussi: «Vendemmia 2024? Cruciale il ruolo del viticoltore»

Alta Langa, Giovanni Carlo Bussi «Vendemmia 2024 Cruciale il ruolo del viticoltore» chardonnay pinot nero alte bollicine piemontesi
«Vendemmia 2024 dell’Alta Langa? Siamo fiduciosi che possa essere un’ottima annata. Grazie al costante impegno dei nostri viticoltori, le uve sono belle e sane. In un contesto in cui le condizioni climatiche sono meno prevedibili, il ruolo del viticoltore è sempre più cruciale». Lo assicura Giovanni Carlo Bussi, vicepresidente del Consorzio Alta Langa, che raggruppa i produttori degli spumanti metodo classico che si promuovono sui mercati e tra gli appassionati come “Alte Bollicine piemontesi“. La vendemmia 2024 dell’Alta Langa è cominciata con la raccolta dei primi grappoli di Pinot nero, nei giorni scorsi. Proseguirà quindi con le uve Chardonnay.

In vista della raccolta, il Consorzio Alta Langa ha avviato sin dai mesi scorsi una serie di appuntamenti dedicati ai soci, al fine di diffondere la conoscenza delle migliori tecniche agronomiche in vigneto e consolidare gli alti livelli qualitativi delle uve destinate a diventare Alta Langa Docg. Salvo qualche lieve riduzione di resa dovuta alle condizioni meteorologiche instabili nel momento della fioritura, quello che si attende è un raccolto quantitativamente nella media e con una buona qualità delle uve.

VENDEMMIA 2024 ALTA LANGA: LE CONDIZIONI CLIMATICHE

La stagione è stata caratterizzata da un innalzamento delle temperature a inizio primavera, seguito da un periodo alquanto piovoso e fresco. Le precipitazioni sono state circa il doppio della media, rendendo l’annata agricola 2024 la più piovosa degli ultimi 67 anni. Nei vigneti delle province di Asti, Cuneo e Alessandria l’esperienza e la tempestività di intervento dei viticoltori sono dunque state ancor più fondamentali per scongiurare la comparsa di fitopatie.

Con l’arrivo dell’estate, le condizioni si sono ristabilizzate, consentendo una regolare maturazione delle uve. Ciò ha collocato il periodo di vendemmia tra l’ultima decade di agosto e l’inizio di settembre. In particolare, la vendemmia 2024 dell’Alta Langa è iniziata nelle zone più precoci e assolate di Strevi (Alessandria), Serralunga d’Alba (Cuneo) e Castel Rocchero (Asti). Nei prossimi giorni la raccolta entrerà nel vivo risalendo i vigneti a quote collinari via, via più elevate. È il caso di Roddino (CN) e Bossolasco (CN), dove l’invaiatura non è ancora completata.

IL SUCCESSO DELL’ALTA L’ALGA

Il Consorzio Alta Langa vanta oggi oltre 70 case spumantiere aderenti, 440,5 ettari di vigneti e 3,2 milioni di bottiglie prodotte in occasione della vendemmia 2023. Nel 2002, l’Alta Langa ottenne il riconoscimento di prima Doc piemontese dedicata al metodo classico. Un vero e proprio traguardo enologico, con l’obiettivo di «far crescere il territorio nel rispetto della grande storia vinicola che lo contraddistingue, portando la vigna dove un tempo era marginale per riuscire a valorizzarne al meglio l’unicità nel pieno rispetto delle singole entità produttive».

A seguire, nel 2011, l’Alta Langa otterrà la Docg retroattiva al millesimo 2008. Caratteristica distintiva dell’Alta Langa è quella di essere prodotto con uve Pinot nero e Chardonnay, in purezza o insieme, esclusivamente millesimato. Ogni etichetta riporta infatti l’anno della raccolta delle uve. Può essere bianco o rosé, brut o pas dosé. Ma avrà sempre, come prevede il rigoroso disciplinare, non meno di 30 mesi di affinamento sui lieviti.

Categorie
eventi news news ed eventi

La Prima dell’Alta Langa, appuntamento lunedì 6 giugno a Moncalieri

La Prima dell’Alta Langa si svolgerà lunedì 6 giugno, a partire dalle 9.30 e fino alle 18.30, presso la sede del Museo di Italdesign a Moncalieri (Torino). La degustazione delle cuvée dei soci del Consorzio Alta Langa sarà aperta a un pubblico di operatori professionali, buyer, enotecari, ristoratori, distributori, barman e giornalisti.

Più di 100 le etichette di Alta Langa in degustazione. Bianchi, rosati, riserve, grandi formati, millesimi rari dei circa 40 produttori presenti all’evento. Numeri che raccontano la veloce crescita e il consolidamento della denominazione delle “alte bollicine piemontesi”.

Crescita iniziata sin dalla alla prima edizione della manifestazione nella primavera 2018, quando al Castello di Grinzane Cavour si riunirono gli allora 18 produttori del Consorzio per presentare le loro 40 cuvée.

IL NUOVO CALICE ISTITUZIONALE DELL’ALTA LANGA

Terra“, il nuovo, iconico calice istituzionale, che verrà presentato in anteprima assoluta durante l’evento. Terra intende rappresentare il giusto connubio tra funzione e aspetto. La forma conserva le prestazioni tecniche ma allo stesso tempo valica i canoni estetici tradizionali di un calice da vino. All’evento si potrà accedere soltanto tramite registrazione sul sito istituzionale del Consorzio.

Categorie
eventi news ed eventi

Torna Sicilia in Bolle

Per il settimo anno consecutivo torna Sicilia in Bolle. Dal 9 all’11 Ottobre a pochi passi dalla Scala dei Turchi di Realmonte, in provincia di Agrigento. L’evento organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier Delegazione Agrigento e Caltanissetta in collaborazione con AIS Sicilia.

Diversi i momenti in programma in cui protagoniste saranno le migliori selezioni di vini Metodo classico, charmat e vini frizzanti prodotte nel territorio siciliano. Ma non solo. Quest’anno infatti, sono rinnovate le masterclass con il Consorzio Alta Langa, rappresentate dal Presidente Giulio Bava.

Inoltre si rinnova per il terzo anno consecutivo la partnership con l’Istituto Trentodoc. Roberto Anesi, miglior sommelier di Sicilia, che presenterà una selezione di bollicine di montagna da degustare. Nonostante le limitazioni e nel rispetto delle normative vigenti sarà un’edizione non ridotta e per certi versi ancora più ricca delle precedenti.

UN CALENDARIO RICCO DI EVENTI

Ad oggi sono più di quaranta le cantine siciliane che hanno confermato la loro presenza. Saranno presente esperti del settore durante il Convegno inaugurale di presentazione. Tra questi il Presidente di AIS Sicilia Camillo Privitera e Cristiano Cini, fondatore e responsabile della scuola concorsi nazionale Sommelier AIS.

Anche quest’anno presente il Premio Alberto Gino Grillo, riconoscimento voluto dalla Delegazione AIS di Agrigento per ricordare uno dei soci prematuramente venuto a mancare. Saranno il miglior spumante Metodo Classico e il miglior spumante Metodo Charmat siciliano ad aggiudicarsi il premio. Metro di giudizio sanno i punteggi ottenuti dalle diverse etichette presenti sulla Guida Vitae.

Da quest’anno, inoltre, inizia la collaborazione con il Distretto Turistico Valle dei Templi. Nella sala trattenimenti del Madison, a due passi dalla Scala dei Turchi, tornerà anche il concorso Miglior Sommelier di Sicilia. Il 10 Ottobre ci sarà la consueta cena di Gala, a cura dello chef Salvatore Gambuzza.

Lunedì 11 ottobre ci sarà l’esposizione al pubblico delle migliori bollicine prodotte in Sicilia. I vini saranno accompagnati da uno speciale buffet a cura della brigata di cucina del Madison del patron Mimmo Arena. Infine la caratteristica sciabolata da parte dei sommelier dell’AIS Agrigento.

IL PROGRAMMA
Sabato 9 Ottobre (hotel Villa Romana)

ore 16.00 Convegno d’apertura: “Spumanti, territorio e cambiamento climatico: una nuova sfida”.
ore 17.30 Masterclass Azienda Milazzo
ore 19.00 Masterclass Trentodoc a basso dosaggio, 100% Trentino.

Domenica 10 Ottobre (Madison – Scala dei Turchi)

ore 11.30 Masterclass Tasca D’Almerita
ore 17.00 Finale Concorso Miglior Sommelier Sicilia
ore 18.30 Masterclass Pinot nero e Chardonnay dell’Alta Langa
ore 21.00 Cena di Gala e assegnazione premio Alberto Gino Grillo

Lunedì 11 Ottobre (Madison – Scala dei Turchi)

ore 16.30 Masterclass Selezione Migliori Spumanti di Sicilia
ore 18.30 Apertura Banchi Degustazioni
ore 22.30 Cocktail Night

Categorie
news news ed eventi

Alta Langa Docg a Milano: 67 cuvée in degustazione

MILANO – Tutto pronto per “La Prima dell’Alta Langa“, la grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio Alta Langa che si svolgerà lunedì 21 ottobre a Palazzo Serbelloni, in corso Venezia 16, dalle 10 alle 19.

L’evento è riservato – tramite registrazione – a un pubblico di giornalisti e operatori del settore horeca e consentirà di assaggiare 67 cuvée dei produttori del Consorzio: tutte le declinazioni delle “alte bollicine piemontesi” di Alta Langa, bianco, rosato, brut, pas dosé, riserva, grandi formati.

Dopo il successo delle prime due edizioni piemontesi, che hanno attirato al Castello di Grinzane Cavour (Cuneo) oltre 1500 addetti ai lavori provenienti in gran parte dal Nord Ovest, il Consorzio Alta Langa ha deciso di organizzare l’evento nella capitale meneghina per favorire l’incontro in particolare con gli operatori del Centro-Nord.

Dichiara Giulio Bava, presidente del Consorzio: “Milano è un luogo d’elezione per il confronto con gli estimatori delle migliori bollicine, italiane e straniere con La Prima dell’Alta Langa a Milano vogliamo consolidare e allargare la conoscenza della denominazione nella ristorazione nazionale”.

LE MASTERCLASS
Nel programma della manifestazione sono previste due masterclass della durata di 45 minuti ciascuna. Sono gratuite, su prenotazione, fino a esaurimento posti.

L’Alta Langa in cinque calici (h. 11; h. 14; h. 17) guidata da Sandro Minella.
Un Pinot nero 100%, uno Chardonnay 100%, una cuvée di Pinot nero e Chardonnay, un rosato e una riserva: cinque calici di Alta Langa Docg per raccontare storia, caratteristiche e disciplinare di produzione della denominazione.

Analisi sensoriale del Tartufo Bianco d’Alba e Alta Langa Docg (h. 12; h.15; h. 18)
Realizzata in collaborazione con Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e Centro Nazionale Studi Tartufo e guidata da Isabella Gianicolo.

Nelle colline piemontesi a ottobre si respira il profumo del Tartufo Bianco d’Alba. Il connubio con l’Alta Langa Docg risponde alle aspettative, in un rapporto che da anni rappresenta un percorso di tutela e valorizzazione delle risorse che un territorio come quello del sud Piemonte può offrire.

La masterclass dedicata al Tuber magnatum Pico o Tartufo Bianco d’Alba, rappresenta un piccolo viaggio nell’analisi sensoriale, ovvero lo studio del percepito. L’unica tecnica possibile per la valutazione di esemplari unici.

Un esperto condurrà nel mondo del tartufo, narrandone le caratteristiche, descrivendone i particolari e magari sollevando alcuni dei numerosi veli che avvolgono questo prodotto.

L’analisi sensoriale infine sarà strumento per fornire ai partecipanti un potere di valutazione del prodotto fresco in occasione di eventuali acquisti.

I partner del Consorzio Alta Langa sono Eurostampa e Verallia.
I partner tecnici dell’evento sono Lurisia, Nocciole d’Elite, Mario Fongo, Caseificio dell’Alta Langa, Agrimontana.

Categorie
news

Consorzio Alta Langa nel segno della continuità: riconfermati Giulio Bava e Giovanni Carlo Bussi

Il Consiglio di amministrazione del Consorzio Alta Langa ha riconfermato presidente e vicepresidente. Si tratta di Giulio Bava (Giulio Cocchi) che inaugura così il suo terzo mandato consecutivo come presidente del Consorzio Alta Langa, e Giovanni Carlo Bussi, viticoltore di San Marzano Oliveto (Asti), che come lui proseguirà il suo ruolo di vicepresidente, per la terza volta.

Enologo astigiano, classe 1962, già presidente dell’Assoenologi Piemonte e Val d’Aosta e titolare con la famiglia della centenaria casa vinicola Cocchi, tra i fondatori del Consorzio Alta Langa, Giulio Bava legge questa rielezione come un riconoscimento per gli obiettivi centrati in questi anni.

“Nel 2016 il proposito del Consorzio era quello di completare il raddoppio della superficie vitata per arrivare a circa 200 ettari di vigneto Alta Langa – commenta Bava – oggi ne abbiamo più di 230 e abbiamo superato il milione e trecentomila bottiglie (vendemmia 2018) a fronte delle 650 mila che producevamo tre anni fa. Dalle 19 cantine del 2016 siamo saliti a 42, benché non tutte ancora in produzione. La base agricola dei soci resta salda, con circa 80 viticoltori“.

“Come avevamo promesso – prosegue Giulio Bava – abbiamo lavorato molto sulla promozione della denominazione, scegliendo eventi sul territorio nazionale in cui la nostra presenza fosse particolarmente di rilievo e qualificata. Nell’ultimo biennio abbiamo instaurato una partnership con la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, alla quale prendiamo parte come Official Sparkling Wine”.

“L’autorevolezza dell’Alta Langa – continua Bava – oggi si misura anche con il successo de La Prima dell’Alta Langa, evento dedicato al mondo dell’horeca, a giornalisti di settore e opinion leader che ha registrato circa 1000 presenze selezionate e su invito nell’edizione dello scorso aprile e più di 60 testate italiane e internazionali accreditate”.

Conclude il presidente Bava: “Considerando la crescita del vigneto, supereremo a breve i due milioni di bottiglie: l’impegno e la sfida dei tre anni a venire consisteranno nell’accrescere ancora la conoscenza dell’Alta Langa Docg e la sua diffusione, consci di non poter flettere minimamente sulla qualità del prodotto”.

È stato rinnovato in questi giorni anche il consiglio d’amministrazione che guiderà l’ente fino al 2022. Alessandro Picchi (F.lli Gancia) entra al posto di Paola Visconti nella compagine, mentre sono stati confermati gli altri consiglieri: Alberto Lazzarino (Banfi), Sergio Germano (Germano Ettore).

E ancora: Piero Bagnasco (Fontanafredda) e Mariacristina Castelletta (Tosti). Per la parte agricola: Luciano Chiarle (viticoltore di Borgomale), Luciano Ferrero (viticoltore di Mango), Gianpaolo Menotti (viticoltore di Castel Rocchero), Giacinto Balbo (viticoltore di Bubbio e Cassinasco), Loredana Penna (viticoltrice di Loazzolo).

Il collegio sindacale è composto dal presidente Barbara Carrero, da Terenzio Ravotto e Franco Brezza in qualità di sindaci effettivi.

IL CONSORZIO ALTA LANGA DOCG
Quello dell’Alta Langa è oggi un Consorzio molto attivo: viticoltori e produttori sono coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere un vino importante.

Una denominazione spumantistica dalla produzione contenuta, con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento, nelle “Cattedrali Sotterranee”, dal giugno 2014 riconosciute Patrimonio dell’Umanità Unesco.

È fatto di uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi. L’Alta Langa è esclusivamente millesimato, riporta cioè sempre in etichetta l’anno della vendemmia.

LE TERRE DELL’ALTA LANGA DOCG
Un territorio che guarda le cime innevate delle Alpi e respira il mare. Una terra che raccoglie l’eredità conservata dagli avi, mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali come è avvenuto invece nelle basse colline.

L’Alta Langa è una zona preziosa, fragile, da sostenere, in cui salvaguardare la biodiversità. Terra letteraria, terra straordinaria di resistenze – di guerre e di culture -, che ha fatto fronte ai cambiamenti e li ha assecondati, senza perdere il suo bagaglio di memoria e la sua forte identità.

Categorie
Approfondimenti

L’Alta Langa Docg Official Sparkling Wine a Terra Madre-Salone del Gusto

TORINO- Le alte bollicine piemontesi del Consorzio Alta Langa accompagneranno anche quest’anno come Official Sparkling Wine l’evento Terra Madre – Salone del Gusto che si svolgerà a Torino dal 20 al 24 settembre.

L’Alta Langa Docg sarà protagonista nel corso della manifestazione con una propria lounge e un banco di degustazione al Lingotto presso il Padiglione 2 N. 2H029 oltre che all’interno di diversi Laboratori del Gusto, nella Fucina Pizza e Pane, nell’Enoteca di Palazzo Reale.

IL PROGRAMMA
21 settembre alle 11 – Lounge Alta Langa – Stand Consorzio Alta Langa (20 partecipanti massimo)
In collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano
“Affinamenti e stagionature: Alta Langa Docg e Parmigiano Reggiano”
Degustazione guidata di bollicine metodo classico di Alta Langa Docg in abbinamento a Parmigiano Reggiano in diverse stagionature.
Si ripete il 24 Settembre alle ore 11

21 settembre alle 14 – Lounge Alta Langa – Stand Consorzio Alta Langa (20 partecipanti massimo)
In collaborazione con il Centro Nazionale Studi Tartufo
“Alta Langa Docg e Tartufo Bianco d’Alba”
In apertura della stagione del Tartufo, analisi sensoriale del Tuber magnatum Pico, il prezioso Tartufo Bianco d’Alba e degustazione guidata di bollicine metodo classico di Alta Langa Docg per un abbinamento di rara e inaspettata eleganza.
Si ripete il 22 e il 23 Settembre alle ore 11 ed il 24 Settembre alle 14

21 settembre dalle 16 alle 17,30 – Sala del Vino – Palazzo della Giunta Regionale in piazza Castello 165
40 partecipanti massimo
Relatori: Gigi Piumatti (Slow Food) e Giulio Bava (Consorzio Alta Langa)
“Il Pinot Nero dell’Alta Langa Docg”
Una degustazione guidata alla scoperta delle cuvée di solo Pinot Nero vinificate in bianco dell’Alta Langa Docg.
La denominazione “gioiello” nel mondo delle bollicine metodo classico presenta sei differenti interpretazioni di questo importante vitigno, declinate secondo le caratteristiche del territorio di provenienza, dell’espressione del millesimo e dello stile di ogni produttore.

In degustazione:
Paolo Berutti millesimo 2014
Mirafiore millesimo 2014
Contratto For England Pas Dosé 2013
Giulio Cocchi Pas Dosé 2011
Tosti Riserva Giulio I 2009
Fontanafredda Vigna Gatinera 2008

22 settembre alle 15 –  Lounge Alta Langa – Stand Consorzio Alta Langa (20 partecipanti massimo)
In collaborazione con Beppino Occelli
“L’Alta Langa Docg e il burro”
L’incontro inedito, semplice e gustoso, tra il celebre burro di panna di centrifuga scremata da latte rigorosamente italiano di Beppino Occelli e le bollicine piemontesi metodo classico Alta Langa Docg.

Alla base del rapporto che lega da  tempo il Consorzio Alta Langa all’associazione Slow Food è una sensibilità affine.

Il Consorzio Alta Langa ha stretto un Patto Immateriale con la propria terra, impegnandosi a custodire il territorio consegnato dagli avi come “fondamento di un ereditato sviluppo antropico educato e civile che nel passato riconosce le ragioni logiche e affettive per progettare il futuro”, per utilizzare le parole dell’estensore del patto medesimo, l’antropologo e accademico Piercarlo Grimaldi dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche.

Una convergenza che si sostanzierà nel corso dei prossimi mesi in una collaborazione attiva tra il Consorzio e l’Università di Pollenzo per approfondire una ricerca antropologica sul territorio.

La viticoltura e la produzione dell’Alta Langa si sono imposte sin dall’origine regole di sostenibilità e rispetto, in un cammino di buone pratiche che va nella direzione del #FoodForChange, il cibo per il cambiamento, il cibo come strumento per avviare una rivoluzione pacifica e globale, tema dell’edizione 2018 di Terra Madre – Salone del Gusto. 

IL CONSORZIO ALTA LANGA
Quello dell’Alta Langa Docg è oggi un piccolo Consorzio molto attivo: conta 100 soci di cui 25 case spumantiere attive e coinvolte nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio.

Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere un vino importante.Innamorati delle loro terre, i soci del Consorzio hanno avviato e difendono una viticoltura sostenibile e armonica al delicato, biodiverso tessuto dell’Alta Langa e dei suoi valori, rispettandone i ritmi naturali.

LE ALTE BOLLICINE PIEMONTESI
L’Alta Langa Docg è lo spumante brut di qualità del Piemonte. Una denominazione ancora piccola, ma con una storia molto lunga: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, nelle “cattedrali del vino” del Canellese, fin dalla metà dell’Ottocento.

Le Alte Bollicine Piemontesi sono bianche o rosé, brut o pas dosé e hanno lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: 30 mesi che diventano 36 per le riserve.

Un vino che si produce solo nelle annate migliori, è esclusivamente millesimato e riporta sempre in etichetta l’anno della vendemmia.

L’Alta Langa bianco ha sfumature da giallo paglierino a oro intenso e aromi che ricordano la vaniglia, il miele, la crosta del pane. Al palato è armonico, lievemente salato.

L’Alta Langa Rosé ha un colore rosa cipria, un profumo speziato, un gusto equilibrato, intenso con note di agrumi.

Un vino gastronomico per abbinamenti eleganti con piatti della tradizione piemontese – dai tajarin al tartufo bianco alla fonduta, dai flan di verdure al fritto misto – e per accostamenti riusciti e inaspettati come quelli con il Parmigiano o le grigliate di verdura e di pesce.

Categorie
news ed eventi

Giulio Bava rieletto Presidente del Consorzio Alta Langa

Giulio Bava è stato rieletto alla presidenza del Consorzio Alta Langa. Secondo mandato per l’enologo astigiano, classe 1962, già presidente dell’Assoenologi Piemonte e Val d’Aosta e titolare con la famiglia della centenaria casa vinicola Cocchi, tra i fondatori del Consorzio Alta Langa. Al suo fianco, nel ruolo di vicepresidente, è stato confermato Carlo Bussi, viticoltore di San Marzano Oliveto. “L’obiettivo del Consorzio – spiega Giulio Bava – è quello di completare il raddoppio della superficie vitata nel prossimo biennio per passare dagli attuali 110 ettari a 200. Di conseguenza si punta a raggiungere la produzione di un milione di bottiglie a fronte delle attuali 650mila. Stiamo lavorando molto anche sul fronte della promozione della denominazione: in questi anni infatti la nostra presenza a eventi sul territorio nazionale è stata assidua e molto qualificata. Come già nel 2015, nel prossimo mese di luglio saremo parte attiva del Progetto Vino di Collisioni a Barolo, con incontri dedicati insieme a giornalisti e sommelier. Il 2016 ci sta portando grandi e belle novità: dall’ingresso nella compagine sociale di altre case spumantiere come Brandini di La Morra, Contratto e Coppo di Canelli e Rizzi di Treiso alla proficua collaborazione con BIM (Banca Intermomiliare) e Vetreria Etrusca. Di primo piano anche la presenza al prossimo Salone del Gusto di Torino di Alta Langa in qualità di bollicina ufficiale dell’evento”. È stato rinnovato anche il consiglio d’amministrazione che guiderà l’ente fino al 2019. I consiglieri eletti per quanto riguarda le aziende spumantiere sono: Paola Visconti (F.lli Gancia), Alberto Lazzarino (Banfi), Bernardino Sani (Enrico Serafino), Piero Bagnasco (Fontanafredda) e Mariacristina Castelletta (Tosti). Per la parte agricola: Luciano Chiarle, Luciano Ferrero, Gianpaolo Menotti, Giacinto Balbo, Loredana Penna. ll collegio sindacale è composto dal presidente Barbara Carrero e da Terenzio Ravotto e Franco Brezza (Martini &Rossi) in qualità di sindaci effettivi.

IL PROGETTO ALTA LANGA, TRA CASE STORICHE E VITICOLTORI – L’idea del progetto Alta Langa prende avvio negli anni Ottanta grazie all’unione tra le case storiche spumantiere piemontesi e i viticoltori in collaborazione con l’Istituto Sperimentale per l’Enologia. Il 5 marzo 1990 si ufficializza la produzione dello Spumante metodo classico Alta Langa. Nel 2002 ottiene il riconoscimento della Denominazione di origine controllata e a partire dal millesimo 2008 le bottiglie Alta Langa hanno la Denominazione di origine controllata e garantita. Del Consorzio fanno oggi parte oltre 70 vignaioli e 19 cantine: Avezza Paolo (Canelli – Asti), Banfi Piemonte (Strevi – Alessandria), Bera Valter (Neviglie –Cuneo), Paolo Berruti (Santo Stefano Belbo – Cuneo), Bretta Rossa (Tagliolo Monferrato – Alessandria), Giulio Cocchi (Asti), Enrico Serafino (Canale – Cuneo), Fontanafradda (Serralunga – Cuneo), F.lli Gancia (Canelli – Asti), Germano Ettore (Serralunga – Cuneo), Martini & Rossi (Pessione – Torino), Monteoliveto di Casà (Monticello d’Alba – Cuneo), Az. Agr. Pianbello (Loazzolo – Asti ), Tosti (Canelli -Asti), Colombo Cascina Pastori (Bubbio – Asti). Gli ingressi più recenti sono Brandini (La Morra – Cuneo), Contratto (Canelli – Asti), Coppo (Canelli – Asti), Rizzi(Treiso –Cuneo).

ALTA LANGA, ALTE BOLLICINE PIEMONTESI – Prodotto ottenuto da uve Pinot Nero e Chardonnay, Alta Langa può essere solo millesimato e coltivato in vigneti sopra i250 metri s.l.m. in una zona limitata delle province di Asti, Alessandria e Cuneo. L’Alta Langa possiede notevole ampiezza dei profumi e complessità, caratteristiche che si sviluppano grazie all’affinamento sui lieviti che avviene per non meno di trenta mesi in bottiglia. È prodotto come brut (bianco e rosé) e può diventare Riserva con più lunga permanenza sui lieviti nei migliori millesimi.

Exit mobile version