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Bernardo Guicciardini Calamai confermato alla presidenza del Consorzio Morellino Scansano

Bernardo Guicciardini Calamai confermato alla presidenza del Consorzio Morellino Scansano
Bernardo Guicciardini Calamai
è stato riconfermato presidente del Consorzio del Morellino di Scansano,. L’elezione è avvenuta durante l’ultimo Consiglio di Amministrazione che si è tenuto venerdì 14 luglio nella sede di Scansano. Guicciardini Calamai continuerà così per un altro triennio a guidare la storica denominazione della Maremma.
Ad affiancarlo in questo nuovo mandato ci saranno i vicepresidenti Alessandro Fiorini (Cantina Vignaioli di Scansano) e Ranieri Luigi Moris (Morisfarms), che sono stati riconfermati nelle loro cariche, oltre al direttore Alessio Durazzi, a sua volta riconfermato nel suo ruolo.

Il Consiglio di amministrazione, rinnovato lo scorso 4 luglio, vede invece l’ingresso di due nuovi membri: Andrea Cecchi (Casa Vinicola Cecchi) e Giulia Milaneschi (I Lecci) che si aggiungono ai rieletti Gaia Cerrito (Pietramora), Moreno Bruni (Az. Agr. Bruni), Leonardo Rossi (Poggio Brigante), Paolo Gobbi (Cantina Coop. Vignaioli), Giuseppe Mantellassi (Fattoria Mantellassi) e Rossano Teglielli (Tenuta Ghiaccio Forte).

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Francesco Antoniolli confermato presidente della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino

TRENTO – Nel corso del Comitato di Gestione svoltosi martedì 28 maggio, Francesco Antoniolli (Trento e Valsugana) è stato confermato Presidente della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino per il triennio 2019-2021.

Completano il Comitato di Gestione Daniele Endrici (Piana Rotaliana) e Rosario Pilati (Colline Avisiane, Faedo e Valle di Cembra) per il mondo del vino, Francesco Armanini (Lago di Garda-Dolomiti di Brenta) per i produttori gastronomici, accompagnati dai loro vice Stefano Delugan, Luca Miorandi, Francesco Anderlini, Vera Rossi e Andrea Santuliana.

Una scelta di continuità, dunque, visto che il ristoratore guida l’Associazione di promozione del territorio e delle sue eccellenze dal 2013, anno della sua fondazione a seguito della decisione delle cinque Strade dei territori di Trento-Valsugana, Vallagarina, Piana Rotaliana, Lago di Garda-Dolomiti di Brenta, Colline Avisiane Faedo e Valle di Cembra di riunirsi in un unico ente.

Sono onorato della fiducia nuovamente accordatami – dichiara Francesco Antoniolli – . In questi ultimi anni l’Associazione è cresciuta molto.

C’è sicuramente bisogno di un cambio di mentalità per poter stare al passo con i tempi e rispondere adeguatamente alle richieste del turista enogastronomico e alle istanze dei nostri 370 soci.

Il mio impegno, in questo senso, sarà sempre maggiore, ma sono certo che potrò contare sulla collaborazione di un gruppo altrettanto convinto della necessità di seguire la stessa strada”.

Gli fa eco il vicepresidente Sergio Valentini (Vallagarina), che da sempre ha creduto nel progetto delle Strade del Vino e dei Sapori, tanto che nel lontano 2003 fece parte del gruppo che fondò quella della Vallagarina, la prima di tutto il Trentino.

“Ricevo con piacere questo incarico – dichiara Valentini – che seguirò continuando a lavorare per stimolare nuove progettualità che possano avvicinarsi il più possibile e in maniera concreta ai bisogni dei nostri associati.

“Metto dunque volentieri la mia esperienza e il mio entusiasmo a servizio di un’Associazione che già sta lavorando bene con l’obiettivo di contribuire a renderla la rete più autorevole e importante per il bene di tutte le realtà che ne fanno parte”, conclude il vicepresidente.

Una duplice rappresentanza della categoria della ristorazione che, di fatto, fa sintesi promozionale tra il mondo delle produzioni enologiche e gastronomiche. In occasione della prossima riunione del Comitato di Gestione verrà condivisa la strategia operativa per il prossimo triennio e affidate ai singoli membri le deleghe operative relative ai macroambiti di attività.

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Albino Armani confermato presidente del Consorzio Vini Doc delle Venezie


LONIGO –
Inizia la seconda era del Pinot grigio stile italiano. Albino Armani è stato riconfermato alla presidenza del Consorzio Vini Doc delle Venezie. L’elezione è avvenuta all’unanimità in occasione dell’Assemblea dei Soci del Consorzio svoltasi oggi presso la Cantina dei Colli Berici, a Lonigo.

Al fianco di Armani siederà il primo Consiglio a 21 componenti: 6 per Friuli Venezia Giulia e 6 per Trentino, 9 per il Veneto. La Doc Triveneta conferma così il percorso di crescita nel segno della continuità, “nella valorizzazione di un prodotto-territorio che ha ancora molto da raccontare ai consumatori di tutto il mondo”.

Il Consorzio Doc delle Venezie è stato costituito ad aprile 2017. La Doc “delle Venezie” interessa tutta l’area nord-orientale dell’Italia, includendo i territori amministrativi delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto e della provincia autonoma di Trento.

In termini di numeri, l’85% della produzione italiana di Pinot grigio, prima al mondo per volume, viene prodotta nel Triveneto dove nel 2017 sono stati raggiunti 24.500 ettari vitati.

LE DICHIARAZIONI
“Accolgo la sfida che porteremo avanti insieme al nuovo CdA – sottolinea il rieletto Albino Armani – sviluppando un progetto nato 2 anni fa e che ha già registrato risultati molto significativi. Ringrazio i Consiglieri fondatori del Consorzio con i quali ho condiviso l’avvio di un percorso che rappresenta un capitolo molto importante nella storia della Viticoltura del Paese”.

“Il Pinot grigio – aggiunge Armani – è il vino italiano per eccellenza a livello mondiale. Siamo consapevoli della responsabilità che ci siamo assunti. Questa Denominazione ha un grande potenziale da esprimere. Si inizia a parlare in modo nuovo e diverso di questo grande vitigno, un patrimonio che dobbiamo difendere e valorizzare, radicandolo con un’identità forte in Italia, e nel Triveneto in particolare”.

IL CONSIGLIO
Con l’insediamento del suo primo Consiglio elettivo, il Consorzio Vini delle Venezie Doc entra nella piena operatività. Nella fitta agenda di lavoro dei nuovi amministratori, tra le priorità – oltre allo sviluppo delle azioni promozionali e di valorizzazione della denominazione – c’è la conclusione della procedura di riconoscimento della Doc a livello europeo, l’affinamento degli strumenti di controllo e gestione del potenziale produttivo.

“L’ampia rappresentanza territoriale del nuovo CdA – assicura Armani – faciliterà l’espressione delle diverse realtà produttive in una sintesi che costituisce la forza dell’inedito progetto delle Venezie, capace di costruire un’identità di territorio ampia, in grado di proporsi come riferimento Italiano del Pinot grigio a livello globale”.

“E’ nostra intenzione – conclude – che il ‘concetto delle Venezie’, con il suo vino, i suoi prodotti tipici e la cultura espressa dalle tradizioni, proponga l’idea di un territorio e di una denominazione capace di esprimere qualità e al contempo emozioni forti, autentiche e durevoli”.

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