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Yes, they “can”. Una cantina italiana vende 12 milioni di lattine di vino all’anno

CASTEL SAN PIETRO TERME – Il vino in lattina è ormai una realtà. Anche in Italia. A confermarlo, oltre alla vera e propria esplosione del fenomeno alla Prowein Trade Fair 2019 di Düsseldorf, sono i numeri di Cantine Sgarzi Luigi.

Dal quartier generale di Castel S. Pietro Terme, in provincia di Bologna, partono ogni anno per il mondo circa 12 milioni di lattine. I principali clienti sono in Canada, Stati Uniti, Germania e Giappone.

“Rappresentiamo uno dei principali produttori europei di vino e bevande a base di vino in lattina di alluminio”, spiega Stefano Sgarzi, terza generazione della cantina fondata nel 1933 dal nonno Luigi.

Che si affretta a precisare: “La lattina indubbiamente, sta aprendo nuovi mercati per il vino sia geograficamente che demograficamente, aumentando così il consumo complessivo”.

“Uno dei prodotti più performanti della società – conferma Sgarzi – è proprio il vino frizzante in lattina del marchio ‘Ciao‘, prodotto secondo il metodo Charmat esattamente come quello in bottiglia”. Il formato in lattina è particolarmente apprezzato dai giovani e può vantare numerosi vantaggi rispetto alle bottiglie di vetro.

È leggero da trasportare, infrangibile, riciclabile, può essere facilmente raffreddato e contiene una singola porzione. Un’azienda, la Sgarzi, che ha saputo reinventarsi negli anni. Non a caso il pay off attuale è “Your worldwide wine specialist“.

Siamo diventati un punto di riferimento a livello mondiale nel fornire vini di qualità ad un giusto prezzo. Nel corso della nostra storia ci siamo specializzati nella customer care che ci ha portato ad ottenere la fidelizzazione dei nostri clienti in più di 80 paesi nel mondo”.

I VANTAGGI DEL VINO IN LATTINA

In un’epoca in cui la personalizzazione del prodotto diventa un’importante leva di marketing – dalle cover dei cellulari alle etichette e ai tappi di vino il passo è breve – le lattine sembrano avere una marcia in più rispetto al comune vetro.

“Sono in grado di conservare il contenuto in maniera ottimale, sono colorate e attraenti, infrangibili, facili da trasportare, realizzate in materiali riciclabili, oltre che convenienti e accessibili”, sottolinea Stefano Sgarzi.

Anche la scelta del nome “Ciao”, marchio registrato sin dal 2003, non è stata casuale. “Volevamo un nome tipicamente italiano, associabile a valori positivi facile da pronunciare e comprensibile per un pubblico internazionale”.

Per la grafica – continua Sgarzi – abbiamo associato al logotipo una farfalla, perché costituisce un indicatore naturale dell’ecosostenibilità ambientale e perché si posa sui fiori più belli, per nutrirsi e godersi la luce del sole. In sostanza, il marchio vuole comunicare al consumatore l’appeal del Made in Italy e l’impronta eco-sostenibile dei prodotti Ciao”.

La gamma di vini in lattina di Cantine Sgarzi è costituita da 6 diverse referenze: 3 vini frizzanti e 3 cocktail a base di vino. “Ciao Secco” (10,5%) è un bianco Igt Veneto, ottenuto da uve Glera coltivate in Veneto. “Le stesse uve utilizzate per la produzione del vino Prosecco Doc”, si affretta a precisare la cantina.

Ciao Rosato” (10,5%) è invece un blend di Merlot e Raboso, Igt Veneto coltivate nella Marca Trevigiana e vinificate in bianco, separando cioè le vinacce dal mosto per ottenere il colore rosato al posto del rosso. Infine “Ciao Moscato” (8% vol), Igt Rubicone da uve Moscato coltivate in Emilia Romagna.

“Seguendo il desiderio di innovazione che ci contraddistingue – spiega Stefano Sgarzi – abbiamo aggiunto ai vini frizzanti anche 3 cocktail a base di vino. Si tratta di tre miscele storiche già mixate e pronte per essere gustate”.

Ecco quindi “Sfritz” (5%vol), cocktail a base di vino bianco frizzante aromatizzato all’arancia amara. Il secondo è “Lemon-Peach” (6,9%), cocktail a base di vino rosso frizzante aromatizzato alla pesca e limone consigliato “insieme a una buona pizza”. E infine “Sangria” (6,9% vol), altro cocktail a base di vino rosso frizzante aromatizzato con aromi naturali.

IL TARGET
Il target dei vini Ciao in lattina sono i Millennials di età compresa fra 18-35 anni. “Bevitori di vino non abituali – commenta Stefano Sgarzi, dati alla mano – che seguono uno stile di vita moderno ed ecosostenibile. Il consumatore oggi cerca qualcosa di nuovo, che si rivolge alla sua fascia di età, che sia trendy, fresco e con un basso contenuto alcolico. Qualcosa che, più in generale, rappresenti il suo modo di essere e ideale per il suo stile di vita”.

Il vino in lattina, sempre secondo i risultati delle indagini di mercato compiute dalla cantina bolognese, viene consumato al parco, in spiaggia, in barca. Ma anche a casa con gli amici, ai concerti, agli eventi sportivi.

“In generale la lattina – conclude Stefano Sgarzi – è ideale in tutte quelle circostanze in cui l’uso del vetro è severamente vitato dalle politiche della sicurezza. E, perché no? Viene scelto anche al bar, al ristorante, in discoteca e da chi è in viaggio”. Siete pronti?

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