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Chivas the Blend: una Masterclass per creare il proprio Scotch Whisky

In un mercato dello Scotch Whisky dominato dai Single Malt risulta ancor più interessante l’esperimento “Chivas the Blend“.

Una masterclass, itinerante in diverse città italiane (Winemag ha partecipato a quella presso “Osteria Milano”, via privata G. Sbodio 30, Milano) che dimostra, esperienza pratica alla mano, quanto sia difficile creare un buon Blended Scotch Whisky.

L’idea è semplice: fornire ai partecipanti un piccolo kit col quale costruire il proprio blend. Nel kit (oltre ad una pipetta, un baker ed una bottiglietta in cui conservare il proprio lavoro) sei bottiglie di Whisky da 5 cl.

I sei Whisky sono un Chivas Regal 12 y.o. (in qualche modo “riferimento” per il gioco), un grain whisky e quattro Single Malt di cui è dato conoscere la nota principale (fruttato, agrumato, cremoso e affumicato).

Scopo: assemblare i 4 malti ed il grain per creare il proprio Blended Scotch Whisky. Seguendo il proprio istinto, il proprio naso ed i propri gusti ognuno ha così l’opportunità di assemblare un prodotto unico ed irripetibile.

Facile? No! Per nulla! Niente di più difficile. Assemblare un buon blend e creare un Whisky che sia equilibrato, in cui ogni nota non copra le altre e senza che il risultato sia “piatto” è tutto fuorché semplice.

Al di là degli evidenti aspetti ludici l’esperienza è incredibilmente formativa per comprendere quanto sia complesso e delicato il lavoro del Master Blender per creare un prodotto di qualità.

Non a caso la Brend Ambassador di Chivas, Farah Jafferji, ricorda che

ci sono stati meno Master Blender nella storia di Chivas (ndr. fondata ad Aberdeen nel 1801) che uomini sulla luna”.

Perché gestire con sapienza ed equilibrio whisky di annate diverse, invecchiati in legni diversi e provenienti da distillerie diverse è un’arte che si apprende lentamente.

Una parte dei consumatori è portata a pensare che il Single Malt sia la miglior espressione dello Scotch mentre i Blended siano in qualche misura prodotti di serie B. Nulla di più falso, esistono prodotti validi e prodotti meno interessanti per entrambi.

Mettere mano, seppur per gioco, all’arte dell’assemblaggio fa capire il “perché” di un blended – stile che ha delle profonde radici storiche.

I WHISKY DI CHIVAS
A dimostrare come il blending possa creare prodotti di assoluto interesse, la masterclass prevede la degustazione di due Whisky iconici: Chiavs Regal 12 y.o. e Chivas Regal 18 y.o.

Chivas Regal 12 y.o.
Costantemente presente sul mercato dal 1938 è il Chivas Regal per definizione. Fresco ed erbaceo con note di mela rossa, un pizzico di miele ed una leggera spezia. In bocca è piacevolmente sfuggente e beverino con ricordi di frutta e biscotti al burro. Finale non lunghissimo e con una chiusura leggermente amaricante.

Chivas Regal 18 y.o.
Nato nel 1997 per mano del Master Blender Colin Scott ha naso intenso ed armonico. Scorza d’agrumi, cioccolato fondente e caramello le note dominanti. In bocca mostra più corpo del 12 y.o. con una texture vellutata ed una leggera nota affumicata. Buona persistenza che gioca sui sentori del legno.

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Al via la prima edizione di Roma Bar Show

Si terrà a Roma, lunedì 23 e martedì 24 settembre 2019, presso il Palazzo dei Congressi dell’EUR (Piazza John Kennedy, 1) dalle ore 10:00 alle ore 21:00, la prima edizione di Roma Bar Show, evento internazionale dedicato interamente al mondo del beverage.

Masterclass, talk e conferenze, eventi collaterali e un fuori salone dedicati al trade e al consumer, gli stand delle principali aziende e di quelle più indipendenti del settore, il food pairing e lo street food, il caffè, ma soprattutto liquori, vini, spiriti, birra, distillati, i migliori bartender e i loro cocktail, per un evento che coinvolgerà l’intera città di Roma.

Professionisti del settore e ospiti internazionali interverranno per condividere le proprie esperienze e conoscenze su trend e novità del settore. Nella sua prima edizione Roma Bar Show celebrerà il Centenario del Negroni, declinato nelle interpretazioni di rappresentativi bartender italiani.

Tra le aree tematiche, il Mexico Village, che con i distillati di agave racconterà le tradizioni legate a questa terra, grazie a un cocktail bar in stile messicano con guest bartender di diverse realtà del panorama internazionale; la Gin Area, grazie alla collaborazione con IlGin.it coinvolgerà i produttori di Gin italiani e internazionali.

La suggestiva Terrazza del Palazzo dei Congressi con il suo splendido belvedere che abbraccia l’intera città di Roma celebrerà l’aperitivo italiano con una serie di eventi. Tra questi, l’aperitivo firmato e offerto da Asahi Super Dry, birra ufficiale del Roma Bar Show, organizzato per le ore 18.00 del 23 settembre.

Per questa occasione la terrazza si colorerà dei cocktail di Patrick Pistolesi a base di birra Asahi Super Dry e si muoverà al suono della dj giapponese Hiroko Meister. Tra le iniziative in programma, la finale italiana di “The Vero Bartender”, cocktail competition targata Montenegro che si svolgerà domenica 22 settembre, ma anche l’arrivo di “La Classica 2019” evento ciclistico promosso da Martini Racing, che quest’anno vedrà la sua conclusione a Roma Bar Show coinvolgendo bartender ciclisti provenienti da tutto il mondo.

Novità appena annunciata dall’organizzazione sarà RBS Academy, una serie di laboratori tenuti da alcuni dei più importanti esponenti del bartending italiano e internazionale. Verrà esplorata la creatività e l’eccentricità londinese, il tocco italiano che ha conquistato il mondo intero, la storia e la tradizione che si miscelano con l’innovazione, come la scienza applicata alla miscelazione possa creare drink rivoluzionari.

Tra i protagonisti attesi, Antonio Parlapiano del The Jerry Thomas Speakeasy di Roma che spiegherà tecniche e segreti di 10 drink iconici, ma anche Filippo Sisti che racconterà la “Sinergia tra Bar e Cucina, conoscenza e logica nella miscelazione di Talea Cocktail Bar” di Milano, Flavio Angiolillo, al centro del “Giro del Mondo seduto al bancone di Iter” e ancora Simone Caporale, Remy Savage, Gabriele Manfredi, Tony Pescatori e tanti altri.

Tra gli speaker dei seminari annunciati, che si terranno nell’Auditorium Capitalis (800 posti a sedere) del Palazzo dei Congressi, spiccano le presenze di Pietro Collina del Nomad Bar di New York, di Davide Segat e Daniele Liberati dell’Edition Bar di Londra, di Patrick Pistolesi e Alexander Frezza, ma anche il racconto Classics Innovation curato dal team del Savoy American Bar di Londra, supportato da Ron Diplomatico, Desmond Payne e Anistatia Miller per Gin Gin Gin realizzato in collaborazione con Beefeater Gin.

Le masterclass prevedono focus sulle eccellenze italiane, dal Vermouth di Torino Superiore Gamondi al metodo Vecchia Romagna e la Riserva Tre Botti, dai rosoli di Giardini D’Amore all’Anice Secco Varnelli. Tra le novità presentate, quelle di Rinaldi 1957 con il suo Amaro Venti e il whisky irlandese Teeling Pot Still.

Non mancherà il food, con oltre dieci proposte curate da Agrodolce, che ha selezionato diverse realtà della cucina nostrana che saranno protagoniste con una serie di food truck. Spazio quindi a Pizza e Mortazza, Supplizio, Gricia Road, Olive Ascolane Migliori, ma anche la cucina messicana di La Punta Expendio di Agave e Coffee Pot sino alle polpette di Pret-à-Polpett.

Tra gli altri ospiti Ken Lindsay, Brand Ambassador di Chivas Regal, Nicola Risk, European Ambassador per The Macallan. Jim Meehan, bartender di fama internazionale e autore di diversi libri sul mondo della mixology, in collaborazione con la casa editrice Readrink, presenterà il suo nuovo libro “Meehan’s Bartender Manual”.

Roma Bar Show prevede anche un Fuori Salone che vedrà protagonista tutta la città a partire da domenica 22 settembre, con il coinvolgimento di tanti locali e guest internazionali che si alterneranno dietro i banconi di Jerry Thomas Speakeasy, La Punta Expendio de Agave, Freni e Frizioni, Hotel Locarno, Drink Kong, Aquaroof Terrazza Molinari del First Hotel, Argot, Club Derrière, Banana Republic, Baccano, Metropolita, Chorus Cafè e tanti altri.

Il progetto Roma Bar Show – spiegano gli organizzatori – nasce dall’esigenza del trade, delle aziende e degli addetti ai lavori, di ritrovarsi e confrontarsi in un evento italiano di profilo internazionale con lo scopo di elevare le attività della spirit industry e della mixology in Italia. Fin da questa prima edizione, la manifestazione ha l’obiettivo di divenire la fiera leader in Italia dedicata al mondo del bar, del beverage e dell’accoglienza”.

La due giorni è promossa e organizzata da RIBS SRL di Andrea Fofi, Fabio Bacchi, Leonardo Leuci e The Jerry Thomas Project e Giuseppe Gallo. La partnership di Acqua San Pellegrino garantirà ai visitatori acqua per tutta la manifestazione, altri importanti sponsor e partner sono Radio Globo, Banca Sella, Organics di Red Bull, Ghiaccio Facile, Birra Asahi, Pratesi Hotel Division, Bernabei, Zero, Bartales, Agrodolce, BlueBlazer, ilGin.it.

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