Ma a quale categoria di appassionati appartenete? Quanto tempo dedicate ad osservare il colore dello Champagne che state per degustare? Ad apprezzarne l’aroma? A interpretare il sapore che percepite sul palato? Non ci pensate?
Non osate? Credete che sia troppo difficile? Che questi siano riti riservati ai soliti specialisti? In realtà gli Champagne sono dei vini.
E le cose sono più semplici di quel che forse credete. Tanto semplici quanto le risposte a questo breve test, magari prima di Modena Champagne Experience, la più grande degustazione di “bollicine francesi” in programma per oggi e domani in Emilia Romagna.
IL TEST
Riesco a distinguere ad occhi chiusi il profumo di una rosa da quello di una viola? Colgo la differenza di sapore tra un croissant normale e uno farcito? Trovo che le acque minerali abbiano tutte lo stesso gusto?
Vedo la differenza di colore tra l’oro bianco, l’oro giallo e l’oro rosso? Può il mio palato confondere la consistenza della banana e quella dell’ananas? Mi accorgo subito se la persona che amo ha cambiato profumo? La maggior parte di noi è in grado di apprezzare queste differenze con una certa facilità.
Esistono molte altre sensazioni nel mondo degli Champagne che, in modo semplice e divertente, voglio aiutarvi a scoprire; la varietà dei loro aromi, dei sapori, delle sfumature di colore e l’arte di abbinarli sempre nel modo migliore.
E’ sufficiente prendere una bottiglia di Champagne a vostra scelta, mettervi comodi, da soli (o da sole) o con qualche amico o amica e seguirmi in questo percorso. Che cosa vedete? Dal giallo lunare all’oro verde, dal giallo paglierino al giallo dorato e all’oro antico, al rosa tenero e al rosa salmone la scala cromatica degli Champagne può comprendere tutte queste sfumature.
La vostra vista vi fa percepire un universo di colori. Tra di loro cercate di individuare la tonalità del colore del vostro Champagne. Definitele e poi chiedetevi se il vino è luminoso, satinato o brillante.
IL PERLAGE
E le bollicine? Sono briose, fini, vivaci o esuberanti? Formano in superficie un autentico “collier di perle”? Sono fugaci o persistenti? Attenzione! Il calice gioca un ruolo importante nella valutazione.
Anche per l’effervescenza. Se le bollicine si spengono rapidamente, non pensate che lo Champagne sia “piatto”: forse è meglio cambiare bicchiere. E, comunque, assaporate un sorso di vino e chiudete gli occhi: sentirete subito l’effervescenza, pronta a stimolare il vostro palato.
I PROFUMI
Che profumi percepite? Appartengono alla grande famiglia dei profumi floreali o di quelli fruttati? A quella dei vegetali o della frutta secca o ancora delle ghiottonerie di pasticceria? O piuttosto a parecchie famiglie nello stesso tempo?
I SAPORI
Che sapori sentite? E’ in bocca che il vostro Champagne esprime al meglio la sua personalità. Sorbitene un sorso, trattenetelo per qualche istante e poi fatelo scorrere lungo il palato: solo così si possono apprezzare appieno le sensazioni gustative. Come in ogni vino sentirete una nota dominante. Vediamo i tipi di sapore.
Di corpo: potenza, struttura, intensità. Siete nell’universo degli Champagne de corps (cacao, funghi, fieno, pepe, albicocche secche)
Di spirito: vivacità, delicatezza, leggerezza, definiscono gli Champagne d’esprit (agrumi, lime, seta, felce)
D’anima: maturità, complessità, ricchezza, caratterizzano gli Champagne d’ame (brioche, licis, pesca, rose)
Quali sensazioni percepite? Adesso cercate di definire con precisione l’ impressione che il vostro Champagne vi suggerisce (charme, tenerezza, sensualità) degustandolo ancora a piccoli sorsi. A queste sensazioni potrete collegare i tipi di Champagne che più frequentemente vi ispirano.
LE ETICHETTE
Brut o demi-sec, vini di diverse annate o vino di una sola vendemmia, Blanc de Blancs, Blanc de noirs o assemblage di uve bianche e nere o dominante da Chardonnay, Pinot nero o Meunier, giovane, maturo o di grande struttura: solo per citare alcune tipologie.
In questo modo potrete meglio interpretare le indicazioni riportate in etichetta o quelle che vi darà un sommelier. E, naturalmente, La Maison che elabora il vostro Champagne. Saprete così orientare le vostre preferenze e le vostre scelte nel mondo degli Champagne.
Un ultimo consiglio: sappiate che lo Champagne evolve col passare degli anni, sia che si trovi nelle cantine della Champagne, sia presso il negoziante, che a casa vostra. Perciò anche la sua posizione sulla mappa delle sensazioni, può mutare nel tempo.
AD OGNUNO IL SUO CHAMPAGNE
Se ci si incontra a tavola per uno scambio di idee, per fare conoscenza o concludere un affare, è meglio preferire cibi gustosi ma leggeri, che i ristoratori di oggi propongono a chi avrà poi un pomeriggio molto impegnato.
Gli Champagne de corps, pieni e ricchi ma sempre molto eleganti, sono degli alleati perfetti, che accompagnano al meglio i cibi senza appesantire noi e i nostri ospiti.
Non vi piace arrivare a mani vuote? Mostrate le vostre preferenze, rivelate la vostra cultura enologica e offrite ai vostri migliori amici uno Champagne inatteso e particolare: sarà un regalo sempre gradito! Gli Champagne d’annèe – come una storia, una complessità o una maturità che li rendono vere opere uniche – vi danno l’occasione di aggiungere al gesto, un’anima.
Il bouquet degli aromi e la complessità di un grande Champagne meritano più di una banale confezione. Offrite le bottiglie di Champagne sempre ben fresche (l’ideale sarebbe consegnarle in una glacette, da lasciare in dono!).
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