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Faxe 10%, Gruppo Ceres

È probabilmente fra quei peccati di gola brassicoli che tutti, anche i più birrafighetti, ogni tanto ci concediamo. Prezzo basso, facile reperibilità, elevato grado alcolico, sapore intenso. È Faxe 10% ad essere oggi sotto la nostra lente di ingrandimento.

LA DEGUSTAZIONE
Strong Lager a bassa fermentazione dall’importante tenore alcolico (10%, che da il nome al prodotto), si presenta di colore giallo dorato carico.

Schiuma bianca e fine, mediamente persistente. Parca al naso con note dolci di malto e frutta gialla, cui segue una bella nota tostata e di frutta secca (nocciola) ed un leggero sentore speziato. Tanto timida al naso quanto potente in bocca.

Al sorso si avverte subito il calore dell’alcool che però in breve lascia il posto ad intense note dolci del manto ed erbacee del luppolo. Lungo il finale mediamente lungo la nota amaricante non prevarica la dolcezza dei cereali.

Birra da bere con semplicità durante una serata in compagnia o da accompagnare ai piatti semplici e saporiti della tradizione mitteleuropea; uno su tutti wurstel alla griglia (coi contorni più disparati).

IL BIRRIFICO
Birrificio danese fondato nel 1901 nella cittadina di Faxe, da cui prese il nome, si limitò ad una produzione per il mercato locale fino a tutti gli anni ’20. Ma è nel secondo dopoguerra che il birrificio vide una grande e costante crescita delle vendite. Oggi Faxe un marchio del gruppo Ceres distribuito in oltre 16 paesi.

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Ceres, post sul Governo: “Grazie raga, è stato meglio dei mondiali”

“Grazie raga, è stato quasi meglio dei mondiali”. Spopola sul web l’inserzione sponsorizzata di Ceres, comparsa a poche ore dalla notizia della formazione del nuovo Governo.

“E’ sempre un piacere Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Sergio Mattarella, Enrico Mentana“, recita lo spot del noto marchio di birra danese.

Un’entrata a calice teso nella storia infinita che ha visto protagonisti Cinque Stelle, Lega e il presidente della Repubblica.

Birra ghiacciata e pop corn, appoggiati sulla bandiera di un’Italia che i mondiali quest’anno li guarderà dal divano. Da spettatrice.

Come spettatori sono stati gli italiani, in queste settimane di spread alle stelle, mercati in subbuglio e tedeschi col mirino puntato sul Bel Paese.

Al termine di una serie infinita di rimpalli, scambi di responsabilità fra partiti di maggioranza, Presidente della Repubblica e forze di opposizione – roba che neanche Andre Agassi, Pete Sampras, Steffi Graf e Martina Navràtilovà sullo stesso campo di gioco – ecco il post di Ceres. Con tanto di “tag” a Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Sergio Mattarella.

Geniale. Geniale nella sua semplicità e contemporaneità. Così come il post dello scorso 25 maggio quando, sulla scia della nuova normativa per la privacy, Ceres pubblicò “Informativa sulla Privacy […] Accetta ed esci, che è venerdì”. Commento al post? “Dai che della tua birra ti puoi fidare.”

Ironia. Forse davvero una delle chiavi per comunicare non solo un brand, ma anche il concetto di bere consapevolmente.

Non ce ne vogliano quindi Di Maio e Salvini se, accanto all’ormai noto slogan “bevi responsabilmente”, per una volta ci sentiamo si aggiungere “Governa responsabilmente”.

#governaresponsabilmente

Giacomo Merotti, Davide Bortone

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