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Chiaretto e Bardolino, missione rosé: nuova Doc, esordio nel 2018

Il Chiaretto si separa dal Bardolino e diventa una Doc autonoma. Il Bardolino, a sua volta, torna alle proprie origini ottocentesche e valorizza le tre sottozone storiche: La Rocca, Montebaldo e Sommacampagna. Lo ha deciso l’assemblea dei produttori bardolinesi, su proposta del presidente del Consorzio di tutela, Franco Cristoforetti.

“Con la nascita della Doc autonoma del Chiaretto di Bardolino e il riconoscimento delle tre sottozone del Bardolino – spiega Cristoforetti – trova completamento il piano strategico tracciato dal giornalista Angelo Peretti, approvato dal Consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela nell’estate del 2008″.

“Fu allora – continua Cristoforetti – che iniziò la scissione del percorso identitario del Chiaretto e del Bardolino, consentendo da un lato al nostro rosé di diventare leader produttivo assoluto tra i vini rosati italiani e dall’altro di mettere in luce la territorialità del Bardolino, facendolo approdare per la prima volta ai gradini più alti delle guide di settore”.

LO STILE CHIARETTO
Con la Rosé Revolution del 2014 il Chiaretto ha compiuto una netta scelta stilistica, accentuando il proprio carattere di rosé chiaro, secco e agrumato e assume ora piena indipendenza con una doc a sé stante. Il Bardolino accentua invece la propria connotazione territoriale, mettendo a frutto i risultati della zonazione del 2005 e del progetto Bardolino Village che ha visto una quindicina di produttori impegnati dal 2015.

“Torniamo così – conclude Cristoforetti – per i nostri rossi di punta a quelle tre sottozone che erano già state dettagliatamente descritte da Giovanni Battista Perez alla fine dell’Ottocento, quando i vini migliori della zona erano esportati in Svizzera per essere serviti insieme con i Borgogna e i Beaujolais”.

Le tre sottozone del Bardolino Doc saranno La Rocca (relativa ai comuni del territorio dell’antico Distretto di Bardolino), Bardolino Montebaldo (inerente il tratto pedemontano dell’ex Distretto di Montebaldo) e Bardolino Sommacampagna (ossia l’area delle colline meridionali più a sud).

LA PRODUZIONE
Esordiranno insieme al Chiaretto di Bardolino Doc con la vendemmia 2018. La nascita della nuova doc del rosé e le modifiche alla doc del Bardolino apporteranno varie modifiche all’assetto produttivo. Il Chiaretto di Bardolino e il Bardolino “base”, che continuerà comunque ad essere prodotto, avranno rese massime di 120 quintali di uva per ettaro, contro gli attuali 130, mentre per le tre sottozone del Bardolino si scende a 100 quintali massimi per ettaro.

I vini delle tre sottozone usciranno sul mercato non prima di settembre dell’anno successivo alla vendemmia. I disciplinari prevedono inoltre che si utilizzino solo uve “fresche”, vietando quindi surmaturazioni o appassimenti. Per tutti i vini delle doc Bardolino e Chiaretto di Bardolino, la quantità ammessa di uva corvina veronese sale al 95% dall’attuale 80%.

LA STORIA
Il Bardolino è stato tra i primi vini in Italia a ottenere la Doc, nel 1968, ma già nella seconda metà dell’Ottocento si imbottigliavano vini con la dicitura “Bardolino”. Il Chiaretto è storicamente la versione rosata del Bardolino. Il Consorzio di tutela, fondato nel 1969, rappresenta attualmente circa il 92% della filiera produttiva totale del Bardolino e del Chiaretto. Vi sono iscritti circa 1200 produttori di uva, 900 viticoltori, 120 vinificatori e 100 imbottigliatori.

Attualmente i vigneti iscritti all’albo insistono su una superficie di circa 2.700 ettari. La produzione totale annua è di circa 17 milioni di bottiglie di Bardolino e 9 milioni di bottiglie di Chiaretto. La quota export è pari al 65%. I mercati esteri più importanti sono Germania, Scandinavia e Paesi Bassi, seguiti, in Europa, da Francia e Regno Unito. Interessanti prospettive si stanno riscontrando negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone.

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In auto d’epoca sulla Strada del Prosecco: il programma della Centomiglia 2017

Un tour in auto d’epoca sulle tracce della prima arteria enologica italiana, avvolti nello straordinario scenario delle colline di Conegliano Valdobbiadene, paesaggio candidato a Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Nella terra del Prosecco Superiore un reticolo di vigneti, borghi storici, castelli e specialità gastronomiche tutte da scoprire. Simbolo di un territorio che vanta una tradizione vitivinicola secolare.

È la Centomiglia sulla Strada del Prosecco Superiore, giunta quest’anno alla dodicesima edizione: un ricco calendario di eventi in programma dall’8 al 10 settembre. Tra le cantine che sarà possibile visitare, tutte aderenti alla Docg Prosecco Superiore, figurano Bernardi Pietro & Figli, Bortolin Angelo, Colli del Soligo, La Tordera, Le Bertole, Malibràn, Mionetto, Tenuta Torre Zecchei e Salatin. Gli equipaggi potranno guadagnare durante il viaggio alcune bottiglie come souvenir.

VINO E CULTURA
In programma anche una sosta alla Casa della Fantasia di Sarmede dove, in collaborazione con il Comune di Sarmede e la Fondazione Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia Stepan Zavrel, i partecipanti potranno visitare il Museo dedicato alle opere del grande illustratore Zavrel e di altri artisti di fama internazionale.

Deliziose tipicità gastronomiche verranno proposte da Cà del Poggio Ristorante&Resort, a Castelbrando, assieme al tradizionale ‘spiedo’ dalla Pro Loco San Pietro di Barbozza. Conegliano ospiterà l’arrivo dei partecipanti, che potranno concedersi una passeggiata in centro storico per un aperitivo in Piazza Cima presso lo storico Caffè al Teatro e ammirare, in via XX Settembre, le opere degli artisti partecipanti all’evento ‘Pittori in Contrada’.

IL PROGRAMMA
Venerdì 8 settembre
Ore 15.30 / 19.00: Pieve di Soligo, centro storico. Raduno delle auto d’epoca. Aperitivo di accoglienza. Registrazione partecipanti. Ore 20.30: Cena di benvenuto presso il Cà del Poggio Ristorante&Resort

Sabato 9 settembre
Ore 8.00: Valdobbiadene, raduno auto presso Piazza Marconi
Ore 9.00: Valdobbiadene, partenza primo concorrente
Ore 12.30: San Pietro di Barbozza, pranzo con prodotti tipici locali a cura della Pro Loco, presso la sede della Mostra del Vino
Ore 17.30: Conegliano, arrivo primo concorrente
Ore 20.30: Cison di Valmarino, Castelbrando, Cena Finale con premiazioni

Domenica 10 settembre
In mattinata visita guidata con degustazione presso la storica cantina Mionetto di Valdobbiadene

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